POLITICA

Fdi, Veicoli di soccorso: Regione raddoppia le risorse per i comuni

Barbero e Bordese (Fdi): “Ringraziamo il Presidente Cirio e l’Assessore Gabusi per l’attenzione che hanno voluto riservare a questo tema, soprattutto in questa fase, sostenendo concretamente i Comuni anche nell’acquisto dei mezzi”

La Giunta regionale aveva attivato nel 2024 un bando a valere sulla L. n. 145/2018, per l’acquisto di veicoli di soccorso autopompa serbatoio (APS) da parte dei Comuni piemontesi sede di distaccamenti dei Vigili del Fuoco Volontari del Piemonte – commentano Federica Barbero e Marina Bordese, consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – con una prima dotazione di 3.2milioni di Euro. Visto il numero di domande e la necessità di adeguare tali mezzi per una finalità così importante, le risorse sono poi state quasi raddoppiate per soddisfare tutte le domande pendenti.”

Dei 34 Comuni ammessi, il 20% sono cuneesi e oltre la metà della Provincia di Torino – continuano Barbero e Bordese -. Per questo motivo apprendiamo con grande piacere e ringraziamo il Presidente Cirio e l’Assessore Gabusi per l’attenzione che hanno voluto riservare a questo tema, soprattutto in questa fase, sostenendo concretamente i Comuni anche nell’acquisto dei mezzi, procedendo con una gara unica centralizzata, anche per garantire un maggiore risparmio ed efficienza delle relative procedure.”

Anche questo impegno degli Uffici regionali rappresenta un modo concreto per essere vicino al territorio – concludono i consiglieri Barbero e Bordesenella logica di servizio ai cittadini e agli Enti locali, che caratterizza il nostro modo di essere e lavorare”.

Marnati: “Qualità aria, non ci sono tagli”

«Le dichiarazioni della consigliera Gianna Pentenero non rispondono a verità in quanto non c’è nessun taglio. In realtà la dotazione delle risorse per la qualità dell’aria stanziate è decisamente in aumento. Questa Giunta ha approvato il nuovo piano per la qualità dell’aria, che è interamente finanziato e vede interventi da 5 miliardi di euro entro il 2030. Per quanto riguarda la totalità delle risorse regionali, statali ed europee, gestite direttamente dalla Regione Piemonte, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, solo per il 2025, utilizziamo circa 34 milioni di euro per ridurre gli inquinanti in atmosfera, che diventano 70 entro il 2027.  Queste risorse vanno sommate anche a quelle per la transizione energetica che hanno visto lo stanziamento di 44 milioni di euro nel 2024, di 81 milioni di euro nel 2025, 48 milioni del 2026 e 35 milioni nel 2027 per un totale di circa 208 milioni di euro. Abbiamo ottenuto, con il progetto bandiera, ulteriori 10 milioni per lo sviluppo della Valle dell’idrogeno, in aggiunta ai 20 milioni appena assegnati. Altro obiettivo riguarda la realizzazione delle comunità energetiche, per la prima volta, utilizzando i fondi del Fesr, anche nei comuni che hanno più di 5.000 abitanti»

«Questa Giunta – prosegue l’assessore Marnati – vanta insomma il massimo impegno sulle tematiche ambientali ed energetiche della storia regionale sia come impegno nell’aggiornamento dei piani regionali, piano tutela delle acque, piano energetico, piano tutela qualità dell’aria, piano cambiamenti climatici, piano rifiuti urbani, piano bonifiche e a breve anche il piano rifiuti speciali. Abbiamo utilizzato e capitalizzato al meglio tutte le risorse messe a disposizione dai vari canali di finanziamento come il PNRR, i Fondo Sviluppo e Coesione, Fondi europei di Sviluppo Regionale e numerosi Fondi statali, che siamo stati capaci di intercettare e mettere a disposizione del Piemonte».

«Per le questioni ambientali – conclude l’assessore Marnati – ci vuole visione e strategia. E questa Giunta le sta mettendo in campo con successo»

Avs: “ambiente e trasporti, nessun investimento”

Su ambiente e trasporti, nonostante le dichiarazioni d’intenti, non c’è nessun investimento da parte della Regione.
La promessa elettorale del biglietto gratuito per gli under 26 resta un miraggio: nemmeno un euro stanziato nei capitoli di bilancio dell’assessore Gabusi. Non ci resta che dedurre che anche nel 2025 studenti e studentesse, nonostante gli annunci, continueranno a pagare a caro prezzo i loro abbonamenti, che peraltro sono aumentati di oltre il 15% negli ultimi tre anni posto che la Regione non è intervenuta per contenere gli effetti dell’inflazione.
I fondi regionali sull’ambiente diminuiscono di 8 milioni di Euro.-Sul tema rifiuti l’assessorato mette appena 3 milioni di Euro, di cui 1/3 destinati a ristori per i cittadini che vivono nei pressi dell’inceneritore.
Il Piano Qualità dell’Aria prevede circa 20 milioni di Euro sul 2025 – in cui va raggiunto l’obiettivo europeo per ottemperare alla procedura di infrazione – ma le risorse calano drasticamente già dall’anno successivo, con appena 2 milioni di Euro stanziati: il miglioramento della qualità dell’aria non è un adempimento burocratico, ma una necessità vitale per le persone.
Proprio queste risorse, secondo l’assessore Gabusi, sono quelle che servirebbero per il biglietto gratuito under 26: i conti evidentemente non tornano.
E non è tutto: ad ARPA, che è il soggetto chiamato ad attuare il Piano, vengono tagliate 1.400.000,00 di risorse.
Ci sono poi misure che contrastano completamente con la riduzione delle emissioni, come il bando per il rinnovo delle flotte commerciali che prevede finanziamenti pubblici per acquistare o noleggiare mezzi a combustibili fossili: l’assessore Marnati ha rivendicato la misura, che a noi sembra invece fuori dal tempo.
Dell’Osservatorio sul Clima promesso a fine anno da Cirio nessuna traccia negli stanziamenti di bilancio. Condividiamo quindi la preoccupazione di Extinction Rebellion, che in un’azione pacifica questa mattina al Grattacielo ha sottolineato che l’ipocrisia della Giunta regionale, che nonostante i proclami non sta facendo nulla per contrastare la crisi climatica e non investe sulla transizione.

Avs al presidio di corso Verona: “Vergogna frutto di scelte precise”

“All’Ufficio Immigrazione di Torino continuiamo ad assistere ad una situazione intollerabile per le persone straniere che, in attesa di ottenere un appuntamento per il rinnovo del permesso di soggiorno, sono costrette a mettersi in fila per ore, nell’ultimo periodo addirittura di notte, affrontando il freddo e perdendo intere giornate di lavoro e, per i minori, di scuola” – dichiarano Marco Grimaldi, vicecapogruppo alla Camera di AVS e le consigliere regionali Ravinale, Cera e Marro, presenti al presidio convocato questa mattina da CGIL, CISL e UIL di fronte all’Ufficio Immigrazione di corso Verona a Torino.
“È una realtà figlia della carenza di risorse e di volontà politica da parte nel Ministero dell’Interno, che continua a porre ostacoli alle persone straniere per ciò che riguarda la loro permanenza in Italia e l’accesso ai diritti.
Il rinnovo dei permessi di soggiorno, la richiesta d’asilo, i ricongiungimenti familiari sono diritti, il cui esercizio  deve essere garantito in modo dignitoso e tempestivo e non diventare una corsa a ostacoli che pone le persone in condizioni di ulteriore debolezza e ricattabilità.
Un sistema più efficiente è necessario ed è possibile: serve maggiore personale, per consentire orari più ampi di accesso e maggiore rapidità nel disbrigo delle pratiche, ma soprattutto l’adozione di  misure organizzative diverse, a partire dalla possibilità di fissare l’appuntamento con strumenti informatici, come già avviene per passaporti e carte di identità, per evitare queste attese estenuanti e degradanti. L’Ufficio di corso Verona è inadeguato e inagibile e la situazione va risolta anche trovando al più presto una collocazione più idonea dell’Ufficio stesso, ma il problema sarà risolto solo quando i permessi potranno essere richiesti e rilasciati nei tempi previsti dalla legge, non solo quando le code verranno spostate al caldo.”

Giachino: “Torino deve difendere con forza l’industria”

Torino per rilanciare la crescita della sua economia e del lavoro deve difendere con forza l’industria che c’è oltre a puntare su aerospazio e digitale. Per avere nuove relazioni occorre migliorare le infrastrutture dall’aeroporto alla TAV.

Caro Direttore,
oggi al Lingotto si tiene un importante convegno dei commercialisti sul rilancio di Torino (anche se a parlare ci saranno solo quelli che hanno avuto responsabilità negli ultimi dieci quindici anni).
Il medico che sbaglia la diagnosi non riesce a curare il paziente così il politico che sbaglia la diagnosi sull’andamento economico della propria Città non riuscirà a rilanciarla.  Nonostante tutto ciò che è stato detto in questi trent’anni e nonostante ciò’ che è’ stato fatto, Torino e il Piemonte continuano a crescere meno della media nazionale e questa è la causa dell’aumento delle persone in difficoltà nella nostra Città e delle difficoltà del commercio. Certo che Torino attrae studenti universitari ,  perché qui il costo della vita è inferiore a Milano e perché noi abbiamo un Politecnico molto apprezzato. Ma molti dopo la laurea  se ne vanno, purtroppo, all’estero a cercare lavoro perché i posti di lavoro generati dalle aziende leader nel nostro territorio non bastano a coprire la domanda di lavoro dei neolaureati. Se abbiamo chiara questa analisi e’ evidente che mentre pensiamo a nuove iniziative produttive e ad aumentare le relazioni come dicono i commercialisti di Asvisio, noi dobbiamo difendere con le unghie e i denti i settori produttivi che ancora insistono a Torino e generano migliaia di posti di lavoro, a partire dal settore auto e dall’indotto auto., ora che anche Trump vuole difendere il motore endotermico che ha fatto la fortuna di Torino e del Piemonte.
Ecco perché ai cattolici che chiedono alla Schlein di non avere attenzione solo per i diritti degli lgbt suggerirei di chiedere con forza alla leader del PD che in Europa ha votato , sbagliando, la delibera sull’auto elettrica di correggerla subito se si vuole dare una prospettiva a centinaia di migliaia di lavoratori di ogni ordine e grado.  Per sviluppare relazioni, come suggeriscono i commercialisti, occorre però avere collegamenti trasportistici veloci e molto connessi oltre come sostengo da tempo. Da Lione a Parigi ci sono 60 collegamenti veloci al giorno. Pensa quando ci sarà la TAV. Occorre però avere anche Centri che attraggono imprenditori e innovatori, come , ad esempio ,le Fiere Internazionali . Torino si è rilanciata alla fine degli anni Cinquanta grazie al settore auto e grazie alle autostrade ma anche  attraverso il suo Salone dell’automobile e Salone della Tecnica che attirava tutti gli imprenditori interessati a vedere le nuove produzioni di macchine utensili. Ecco perché occorre pensare di portare per primi a Torino un Salone della Intelligenza Artificiale applicata alla industria , alla logistica etc.etc. Ecco perché per rilanciare Torino occorre che il nostro Aeroporto abbia collegamenti con le Citta più moderne e più avanzate del mondo così come abbiamo bisogno di accelerare i lavori della TAV che quando sarà ultimata collegherà nel modo migliore Torino alle Città più importanti d’Europa.
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Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Magliano e Bartoli: “Sostegno e assistenza post-partum per le donne che scelgono il parto in anonimato”

Oggi in IV Commissione audizione dell’Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie sul tema del parto in anonimato. Silvio Magliano e Sergio Bartoli, Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale: “Nessuna contrapposizione tra culle per la vita e parto in anonimato, importante una comunicazione, particolarmente nelle scuole, sui temi della natalità”

Questa mattina in IV Commissione – Sanità e Assistenza, audizione dell’Anfaa – Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie, sul tema del parto in anonimato, possibilità offerta a tutte le donne di non riconoscere, direttamente in ospedale dopo il parto, il proprio figlio, affidandolo al personale sanitario perché sia attivato il percorso per la dichiarazione di adottabilità.

“Per rendere ancora più strutturato e funzionale il servizio – propongono Silvio Magliano, Presidente del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, e il Consigliere Sergio Bartoli -, riteniamo sia necessario potenziare i sevizi di sostegno e assistenza, prima di tutto in ambito psicologico e sotto il profilo sociale, per le donne che fanno la scelta del parto in anonimato, offrendo alle persone che lo desiderano una presa in carico, sempre in anonimato, per il periodo successivo al parto, oltre a quella sanitaria. Condividiamo la necessità di una campagna informativa capillare che coinvolga anche le scuole, per prevenire l’abbandono e tutelare il diritto alla vita”.

Sul tema delle culle per la vita, Bartoli e Magliano non vedono contrapposizioni con il parto in anonimato: “Si tratta di due opportunità complementari che si rivolgono a donne che si trovano in situazioni differenti e sono entrambe mirate a garantire il benessere del neonato; per garantire tempestività e professionalità nella presa in carico, le culle della vita devono essere collocate in strutture sanitarie, come è previsto nell’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio regionale”.

MPS, Ruffino: “Ok se tutti rispettano regole di mercato”

Ci sono le regole europee e le regole di mercato e queste devono valere per tutti, anche MontePaschi, Mediobanca e Generali. Tutelare il risparmio degli italiani è un dovere per il governo e un diritto per i risparmiatori. A condizione che tutti, governo e risparmiatori, non dimentichino l’impegno del nostro esecutivo e di altri 26 governi per completare l’Unione bancaria europea. La tutela del risparmio, non solo quello degli italiani, ha altre istituzioni che vigilano e probabilmente lo fanno senza un retropensiero di opportunità politica. Quanto alla presenza dello Stato, sono d’accordo con chi sostiene la necessità di uscire dal capitale di Mps. Per la ragione che tutelare il risparmio non giustifica nessuna ingessatura del mercato. Così l’on. Daniela Ruffino (Azione)