Davvero il duo Galimberti – A u g i a s  in televisione si può  considerare come un  vero diffusore di allarme sociale. La loro asma ideologica li porta a non capire la realtà. Siamo in una fase difficile, legata a problemi economici di smisurata dimensione che generano paure. Ma leggere la complessità della situazione dei primi 25 anni del nuovo secolo, citando Platone e Freud, equivale a cercare di ruminare il passato  nell’ impossibilità di capire il presente. I citazionisti del passato dimostrano di non riuscire ad analizzare l’oggi, rifugiandosi nelle vecchie  vulgate. Sembrano due cavalieri dell’Apocalisse lanciati al galoppo, con un  intento polemico che travalica la necessità di un’analisi almeno in parte distaccata della realtà. Capire prima di giudicare al duo  risulta impossibile  perché esso  è quasi inebetito dal fatto che la storia ha preso strade per loro impensabili ed abominevoli. Non sono in ogni caso  difensori  della democrazia liberale che non conoscono e hanno sempre osteggiato. Gente che continua ad essere orfana del marxismo, che ha generato mostri terribili, non può oggi giudicare la transizione da una egemonia di sinistra verso modelli di società sicuramente non ideali (che non esistono mai) che reagiscono, magari in modo confuso, alla morte di ideologie che hanno dilaniato  il Novecento con guerre e dittature. Ma soprattutto non hanno il diritto di creare un allarmismo che può fare breccia sugli incolti privi di conoscenza storica. Chi ha avallato il comunismo non ha diritto a giudicare il presente. I toni apocalittici usati sono segni evidenti di uno stato confusionale da parte di molti intellettuali che cercavano di imporre le loro idee e i loro slogan fino a quando la dura lezione dei fatti non li ha zittiti. Vogliono continuare a guidarci, ma la loro demagogia non può più  attecchire. Non so quale sia il futuro della società in cui viviamo, ma sono certo che Galimberti e  A u g i a s   non possano essere i profeti di un nuovo mondo. Anch’io ho tante paure e molte remore di fronte ad uno slittamento a destra senza riflessioni adeguate. Ma chi ha  fallito una volta, deve stare zitto ed astenersi dal dare giudizi catastrofisti.
Davvero il duo Galimberti – A u g i a s  in televisione si può  considerare come un  vero diffusore di allarme sociale. La loro asma ideologica li porta a non capire la realtà. Siamo in una fase difficile, legata a problemi economici di smisurata dimensione che generano paure. Ma leggere la complessità della situazione dei primi 25 anni del nuovo secolo, citando Platone e Freud, equivale a cercare di ruminare il passato  nell’ impossibilità di capire il presente. I citazionisti del passato dimostrano di non riuscire ad analizzare l’oggi, rifugiandosi nelle vecchie  vulgate. Sembrano due cavalieri dell’Apocalisse lanciati al galoppo, con un  intento polemico che travalica la necessità di un’analisi almeno in parte distaccata della realtà. Capire prima di giudicare al duo  risulta impossibile  perché esso  è quasi inebetito dal fatto che la storia ha preso strade per loro impensabili ed abominevoli. Non sono in ogni caso  difensori  della democrazia liberale che non conoscono e hanno sempre osteggiato. Gente che continua ad essere orfana del marxismo, che ha generato mostri terribili, non può oggi giudicare la transizione da una egemonia di sinistra verso modelli di società sicuramente non ideali (che non esistono mai) che reagiscono, magari in modo confuso, alla morte di ideologie che hanno dilaniato  il Novecento con guerre e dittature. Ma soprattutto non hanno il diritto di creare un allarmismo che può fare breccia sugli incolti privi di conoscenza storica. Chi ha avallato il comunismo non ha diritto a giudicare il presente. I toni apocalittici usati sono segni evidenti di uno stato confusionale da parte di molti intellettuali che cercavano di imporre le loro idee e i loro slogan fino a quando la dura lezione dei fatti non li ha zittiti. Vogliono continuare a guidarci, ma la loro demagogia non può più  attecchire. Non so quale sia il futuro della società in cui viviamo, ma sono certo che Galimberti e  A u g i a s   non possano essere i profeti di un nuovo mondo. Anch’io ho tante paure e molte remore di fronte ad uno slittamento a destra senza riflessioni adeguate. Ma chi ha  fallito una volta, deve stare zitto ed astenersi dal dare giudizi catastrofisti.
                    
LO SCENARIO POLITICO