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LIFESTYLE- Pagina 8

Paccheri al rustico ragù di coniglio

Il ragu’ di coniglio e’ un sugo rustico, gustoso e profumato perfetto per condire i paccheri. Un’idea fiziosa per riciclare in modo creativo gli avanzi di coniglio arrosto.

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Ingredienti

Avanzi di carne di coniglio arrosto

1 piccola cipolla

1 spicchio di aglio

1 carota

1 gambo di sedano

Polpa di pomodoro q.b.

Olio, sale q.b.

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Spolpare bene gli avanzi di coniglio, sminuzzare la carne con il coltello. In un tegame soffriggere con due cucchiai di olio la cipolla, l’aglio, la carota ed il sedano tritati,  unire la carne di coniglio con l’eventuale sugo avanzato e lasciar cuocere a fuoco basso. Aggiungere la polpa di pomodoro, aggiustare di sale e lasciar cuocere per trenta minuti. Cuocere i paccheri, scolarli al dente e farli insaporire bene nel ragu’ di coniglio. Servire cosparsi di abbondante parmigiano grattugiato.

Paperita Patty

Allantè: La Creperia Torinese che Conquista i Palati

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SCOPRI – TO ALLA SCOPERTA DI TORINO
Nel cuore di Rivalta, un angolo di Torino che riesce a mescolare tradizione e innovazione, c’è un luogo che sta rapidamente diventando il punto di riferimento per gli amanti della crepes: la creperia Allantè. Non è solo un locale dove mangiare una crepes; è un’esperienza che unisce sapori unici, ingredienti freschi e l’ospitalità torinese, che riesce a rendere ogni visita speciale. Quello che rende questo posto unico non è solo la qualità dei suoi piatti, ma anche la passione con cui ogni creazione viene preparata, a partire dalla scelta degli ingredienti, fino alla realizzazione finale.
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Un Vero Esempio di Eccellenza Torinese
Quello che più colpisce dei torinesi è la loro voglia di scoprire e apprezzare le eccellenze gastronomiche locali. La creperia Allantè è senza dubbio un riflesso di questa filosofia. Situata a Rivalta, ma a pochi passi dal centro di Torino, Allantè non è solo un luogo dove fare uno spuntino veloce, ma un angolo di Torino che invoglia ad assaporare crepes preparate con ingredienti freschi e ricercati, scelti per offrire al pubblico un’esperienza culinaria indimenticabile. Ogni crepes racconta una storia fatta di tradizione e passione per la cucina, ed è proprio questo che rende il locale così speciale agli occhi dei torinesi.
La proposta culinaria di Allantè si distingue per l’uso di prodotti di alta qualità, che spaziano dalle crepes salate a quelle dolci, tutte realizzate con maestria e attenzione al dettaglio. Non c’è dubbio che i torinesi apprezzino la possibilità di gustare piatti che parlano il linguaggio del territorio, arricchiti da ingredienti stagionali e sapori autentici.
Sapori Salati che Raccontano il Territorio
Tra le crepes salate, spiccano alcune combinazioni che raccontano perfettamente il gusto della stagione e la qualità dei prodotti utilizzati. Ad esempio, quando arriva la stagione della zucca, Allantè offre una crepes davvero speciale, con la dolcezza della zucca abbinata a sapori intensi come quelli del prosciutto e della toma. Non meno apprezzata è la crepes con gli asparagi, una scelta che esalta la freschezza e la qualità degli ingredienti locali. Per gli amanti dei piatti più saporiti, la crepes con il pâté di olive e la toma piemontese rappresenta un incontro perfetto tra tradizione e creatività. Ma non finisce qui: ogni ingrediente, dal bacon croccante alle uova alla Bismark, passando per funghi freschi, patate e prosciutti di altissima qualità, viene combinato in modo sapiente all’interno di una crepes leggera, ma ricca di sapore.
Anche le crepes preparate con farina di grano saraceno offrono una variante altrettanto gustosa, ideale per chi cerca un’alternativa senza glutine ma non vuole rinunciare al gusto. L’attenzione alla qualità dei prodotti, l’uso di materie prime fresche e il rispetto per la stagionalità degli ingredienti sono elementi distintivi che hanno permesso alla creperia Allantè di conquistare i cuori dei torinesi, diventando un punto di riferimento per chi cerca una cucina genuina e saporita.
Le Crepes Dolce Tentazione per Ogni Palato
Se le crepes salate sono una delizia per i buongustai, quelle dolci non sono da meno. Allantè offre un’ampia selezione di crepes che soddisfano anche i palati più golosi. La classica crepes alla Nutella è un must, ma non meno invitante è quella con il gelato alla viola, un connubio di freschezza e dolcezza che saprà conquistare anche i più scettici. Per chi cerca qualcosa di più particolare, la crepes con caramello salato è una vera delizia per chi ama i contrasti tra dolce e salato. Non mancano poi le versioni più golose, come quella con cioccolato bianco e crema di castagne, che fanno venire l’acquolina in bocca solo a sentirle nominare.
Ogni crepes dolce è una vera e propria coccola, perfetta per chi vuole concedersi una pausa golosa, ma senza rinunciare alla qualità e alla freschezza degli ingredienti. La creperia Allantè sa come stupire con ogni preparazione, creando piatti che si adattano a tutte le preferenze, ma sempre con un tocco di classe che la distingue.
Per i torinesi, Allantè è ormai un appuntamento fisso, un luogo dove ritrovarsi con gli amici o in famiglia per gustare una crepes preparata ad arte, in un ambiente accogliente e rilassato. Non è solo una questione di cibo, ma di un’esperienza che si lega alla passione e alla cura per la cucina che i proprietari mettono in ogni piatto.
La creperia Allantè rappresenta un esempio perfetto di come la tradizione gastronomica torinese possa essere reinterpretata in modo originale, senza mai perdere di vista la qualità e la genuinità degli ingredienti. Ecco perché, se siete a Torino o nei dintorni, non dovete assolutamente perdervi questa meravigliosa creperia, dove ogni crepes è un viaggio nel gusto che merita di essere vissuto. Ogni piatto servito è il risultato di un’attenta selezione dei migliori prodotti del territorio, un lavoro che non solo valorizza la tradizione piemontese, ma che porta con sé un’innovazione che sa come conquistare i palati più esigenti. Un piccolo angolo di Torino dove il tempo sembra rallentare, permettendo ai clienti di vivere una pausa gastronomica indimenticabile, che lascia sempre il desiderio di tornare.
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NOEMI GARIANO

Il Gianduiotto Croissant, la nuova golosa creazione del Pastry Chef Maicol Vitellozzi

Il Gianduiotto diventa croissant. L’iconico cioccolatino a forma di prisma, il simbolo più dolce ed apprezzato di Torino, il cui impasto unico ed inconfondibile a base di cacao e nocciola ha conquistato il palato di milioni di persone in giro per il mondo, ha ispirato il noto Pastry Chef Maicol Vitellozzi che, in omaggio alla città della Mole, ha realizzato un’originale e suggestiva creazione: il Gianduiotto Croissant.

Volevamo omaggiare Torino – spiega Vitellozzi -, la città che ci ospita da più di 10 anni e che ha saputo ispirarci con la sua cultura, la sua tradizione dolciaria e il celebre cioccolato gianduja, simbolo di eleganza e gusto raffinato, così è nato il Gianduiotto Croissant”.

Vitellozzi che con Francesca Corbo è titolare della bakery Maicol – Croissant Pane Pasticceria di via San Tommaso 27c, in centro Torino, non è nuovo a queste inedite e particolari creazioni. I suoi croissant atipici lo hanno reso famoso, in particolare i celebri Crubik a forma cubica e il Pianeta a forma sferica. “L’obiettivo – sottolineano i due Pastry Chef – è quello di proporre qualcosa di nuovo e di unico, che vada oltre la semplice soddisfazione del palato e che lasci un’impressione duratura”.

Con il Gianduiotto Croissant – proseguono Vitellozzi e Corbo – abbiamo dato al cioccolatino tipico torinese ciò che normalmente non ha, ossia una croccantezza esterna, conferita dalla finissima pasta del croissant, che esalta ed arricchisce il suo cuore morbido e goloso”.

Difficile resiste, quindi, all’abbraccio goloso tra il cuore morbido di gianduia – realizzato con la crema spalmabile prodotta nel laboratorio della pasticceria Maicol – e la pasta di croissant laminata con una tecnica crociata, che dona all’esterno una croccantezza irresistibile ed amplifica, al contempo, le sorprendenti sensazioni generate da questo speciale e imperdibile Gianduiotto Croissant.

di Alessandro Sartore

Che sapore i fusilli con verza e salsiccia!

Un modo alternativo per cucinare la verza. Un primo piatto rustico e gustoso realizzato con ingredienti semplici dal sapore insolito.

Ingredienti
250gr. di verza
350gr. di salsiccia
1 piccola robiola
1 spicchio di aglio
Mezzo bicchiere di vino bianco
Olio, sale e pepe q.b.

Lavare la verza e tagliarla a striscioline. Sgranare la salsiccia e schiacciarla con la forchetta.
In un largo tegame insaporire l’aglio nell’olio, unire la salsiccia e lasciare dorare. Unire la verza, sfumare con il vino bianco, salare, pepare e cuocere per 15 minuti.
Cuocere la pasta, scolare al dente e saltare in padella con la verza, unire la robiola a fiocchetti, mescolare e servire subito.

Paperita Patty

Flori’ e Miel’e’ a Moncalieri

Sabato 12 e domenica 13 aprile Moncalieri si tinge di verde con la mostra florovivaistica FLORI’ e con la prima edizione di MIEL’E’, il primo salone del miele del Piemonte.

FLORI’, giunta alla seconda edizione, si terrà nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele II:  la mostra mercato  “mette in piazza” le eccellenze florovivaistiche, agroalimentari, ma anche sociali, del territorio di Moncalieri. Saranno circa 20 gli espositori, tra florovivaisti, artigiani e produttori agricoli a km 0 per una due giorni da vivere a contatto con la Natura e le sue eccellenze più vivaci.

MIEL’E’, il primo Salone del Miele del Piemonte,  si terrà invece all’interno del magnifico Real Collegio di Moncalieri, che riaprirà al pubblico proprio in occasione della manifestazione. Una selezione di produttori artigianali e presidi Slow Food del territorio metteranno in mostra le proprie delizie. Non solo mostra – mercato di questa eccellenza ma anche degustazioni guidate, abbinamenti dolci e salati con altre tipicità, grazie alla presenza di altri produttori del territorio, appuntamenti culturali e laboratori aperti al pubblico per far conoscere tutti i segreti di questo tesoro donato dalle api e dalla Natura.

Entrambe le manifestazioni sono organizzate da Orticola del Piemonte e rientrano nel più ampio cartellone di iniziative del Moncalieri Green Weekend (QUI la cartella stampa completa) l’insieme di appuntamenti organizzati dal Comune di Moncalieri nel weekend del 12 e 13 aprile per raccontare e far vivere in prima persona al pubblico le eccellenze naturali, gastronomiche, culturali e storiche del borgo piemontese.

Le Agavi di Compagnia dei Caraibi tornano in tour

Le Agavi di Compagnia dei Caraibi tornano in tour in un viaggio dedicato all’esplorazione degli spirits, della tradizione e della way of life messicana 

Riparte in questo mese di aprile il tour delle Agavi, il progetto corale creato da Compagnia dei Caraibi, leader nell’impostazione, sviluppo, brand building e distribuzione di distillati, vini e soft drink di fascia e ultrapremium provenienti da tutto il mondo, nonché birre craft italiane, che porta nei locali italiani i migliori distillati di agave alla scoperta delle tradizioni  e della way of life messicana.

Un viaggio di esplorazione dei terroir, delle materie prime e delle tradizioni alla scoperta della complessità e delle sfaccettature dei distillati messicani. Tequila, Ocho, tequila Vecindad, il distillato d’agave Cocuy Saroche, mezzaluna Yuu Baal, mezcal Vago, Tequila Komos e tequila Tequiero racconteranno la terra messicana e quella dell’America Latina, attraverso le loro storie e note di gusto guidati dai migliori Brand Ambassador ed esperti in location d’eccezione.

Si parte a Torino con un brand che ha fatto la storia del Tequila, Ocho. Il 14 aprile si terrà una giornata dedicata a questo prezioso distillato con una Masterclass da Fico, guidati dal Brand Ambassador Jesse Estes insieme all’Advocacy manager di Compagnia dei Caraibi Francesco Pirineo, che presenterà l’ampio portfolio Agavi del Gruppo. 

A seguire una cena speciale presso Azotea, dove sarà possibile  degustare tequila  Ocho, in abbinamento ad alcuni piatti del menù.

Il tour delle Agavi è un ciclo di serate a cadenza mensile, ciascuna dedicata a un diverso brand, naturalmente a base Agave. Ogni appuntamento sarà accompagnato dalla presenza di un ospite d’eccezione,  che guiderà il pubblico alla scoperta di tutti i segreti di questo distillato, simbolo della tradizione latino americana. 

Tra gli appuntamenti già in programma la tappa di giugno  a Napoli che vedrà  protagonista Simone Caporale, brand ambassador di Cocuy  Saroche, e quella d’ottobre a Lecce, dove sarà  Tio Pesca- Proprietario di Vecindad, Tio Pesca, Aprendiz e Pescador de Sueno- lo special guest della giornata con il brand Vecindad.

Mara Martellotta

Tutti in bici… la festa è a Moncalieri

Alla “Cascina Le Vallere”, torna “Bike Experience”, il secondo appuntamento di “Cicloturismo” più importante a livello nazionale

Sabato 12 e domenica 13 aprile

Moncalieri (Torino)

Creato nel 2022 dall’Associazione “Torino Bike Experience”, ha visto nelle prime tre edizioni la partecipazione di oltre 15mila persone, centinaia di ospiti, espositori e associazioni. “Bike Experience – Il Festival del cicloturismo in Piemonte”, giunto alla sua quarta edizione, è il secondo appuntamento più importante del settore, per dimensioni, a livello italiano, e il primo nel nostro Nord-Ovest. L’appuntamento è per sabato 12 e domenica 13 aprile nel cuore verde di “Cascina Le Vallere – Aree Protette Po piemontese”, in corso Trieste 98, a Moncalieri. Ben 50 saranno gli espositori (dai 20 della prima edizione), 200 i marchi presenti; in programma 10 workshop, 4 escursioni (l’anno scorso hanno pedalato circa 500 ciclisti) e una “pista junior” di mille metri quadrati che vedrà la presenza dei tecnici nazionali UISP. E nella due giorni (l’ingresso è completamente gratuito) non mancheranno neppure attività outdoor nel Parco e per famiglie, dalla “caccia al tesoro” al “giardino del benessere” dove ristorarsi, dalla mostra in “bici vintage” a quella dedicata ai “LEGO”.

“ ‘Bike Experience’ nasce – spiega Alessandro Ippolito, curatore del Festival – per creare una vetrina delle associazioni, delle attività e dei progetti che si occupano di cicloturismo nel nostro territorio. Ma l’idea è che questa non sia una fiera campionaria, ma un ‘festival esperienziale’, dove si viene a vedere biciclette e accessori, ma si partecipa altresì ad attività, si ascoltano testimonianze e racconti di cicloturisti, si raccolgono consigli di biomeccanici e nutrizionisti. E continua: “Il fulcro delle attività per l’edizione 2025 saranno i ‘workshop’. I partecipanti potranno approfondire i più svariati argomenti, dalla meccanica delle biciclette all’’arte dell’imballo delle bici, dalla cartografia a come fare il tagliando alla propria due ruote e come poter fotografare e raccontare le avventure in bici.

Il via, alla presenza delle autorità, sabato 12 aprile, alle 9,30. Alle 10 l’apertura al pubblico, dalle 11 partono le attività. Sabato il “Villaggio Expo” chiude alle 18. Dalle 18,30 c’è il “Bike Party” in Cascina, con una special edition di “Gioca con Barbie”, con la partecipazione della “drag queen” BarbieBubu e la musica del djSteve. In perfetto stile cicloturistico, si potrà inoltre gustare cibo piemontese, sorseggiare birre artigianali e godersi l’ottima compagnia di “Van Ver Burger”, “La banda del Maslè”, “Bicierin” “Ogimono” ed “Edit”.

Domenica 13 aprile apertura al pubblico alle 10, con attività dalle 11. La chiusura alle 18. E’ consigliata la prenotazione su https://bikepiemonte.it/

Come già detto saranno tantissime le novità di questa quarta edizione. Oltre alle quattro escursioni gratuite, durante il Festival ci sarà anche la seconda edizione della “Bromescape”, la randonnèe riservata ai pedalatori delle “folding bike” (Biciclette pieghevoli) a marchio “Brompton”.

Domenica 13 ci sarà anche il primo raduno regionale dedicato alle “mtb storiche”, datate prima del 1995: si tratta del primo raduno storico che vedrà una parte espositiva e una parte dedicata all’experience con un percorso all’interno del Parco da ripetere più volte. Ma il “cicloturismo” è anche “ebike”, molto apprezzato in montagna. Quest’anno, quindi, vedremo all’opera anche istruttori, amatori e atleti nell’“Ebike trial”, potremmo assistere a dimostrazioni e ricevere consigli per iniziare questo nuovo sport che è attento al rispetto dei sentieri e dei percorsi nei boschi e in montagna.

Sempre domenica 13, ci sarà anche la prima “caccia al tesoro in bicicletta” all’interno dell’area delle “Vallere”, occasione unica per divertirsi insieme alla propria famiglia o ai propri amici alla scoperta del benessere nella natura. Non mancheranno, inoltre, attività specifiche, rivolte alla scoperta del polmone verde del Parco: giochi e laboratori su temi naturalistici dedicati a bambini dai 6 ai 10 anni, guidati dagli stessi volontari del Parco.

Il Festival gode del patrocinio di Regione Pemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Moncalieri, Ente Parco del Po piemontese e Uisp Piemonte. Main partner “Liv” e “Giant”. Tecnical partner “Ferrino”, “Vittoria Assicurazioni”, “Svitol”, “TorinoBricks” e “Rainbowellness”.

Per info e programma dettagliato: www.bikepiemonte.it

g.m.

Nelle foto: immagini di repertorio

I dolci di Torino: una tradizione di gusto e storia

SCOPRI – TO    ALLA SCOPERTA DI TORINO
Torino è una città che sa come incantare non solo per la sua eleganza e la sua architettura, ma anche per la sua gastronomia, che è un vero e proprio tesoro di tradizione. Tra i tanti piatti che rappresentano il cuore della città, i dolci torinesi sono senza dubbio tra i più apprezzati e celebrati. Ogni dolce racconta una storia che affonda le radici in secoli di tradizioni culinarie, tra ingredienti pregiati e tecniche che sono state tramandate di generazione in generazione. I dolci tipici di Torino sono una combinazione perfetta di ricette antiche, influenze nobili e sapori ricercati, che ancora oggi conquistano i palati di chi ha la fortuna di assaporarli.
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Torta di Nocciole: La Regina della Tradizione Torinese
croccante alle noccioleTra i dolci torinesi più celebri, la torta di nocciole rappresenta un autentico simbolo della città. La nocciola, in particolare la varietà Tonda Gentile del Piemonte, è l’ingrediente protagonista di questa prelibatezza, che affonda le sue radici nelle tradizioni contadine della regione. La torta di nocciole è un dolce che non ha bisogno di fronzoli: semplice ma ricco di sapore, la sua preparazione ruota attorno alla genuinità delle nocciole tostate e tritate, che danno vita a una torta dalla consistenza morbida e umida. Si racconta che il suo successo sia stato favorito dalla qualità delle nocciole locali, che trovano nel territorio torinese l’habitat perfetto per sviluppare il loro caratteristico sapore.
Questo dolce, che si prepara senza troppi ingredienti complessi, ha saputo mantenere intatto il suo fascino nel corso degli anni. La sua diffusione avvenne in modo piuttosto graduale, ma si dice che la torta di nocciole fosse una delle preferite nelle case delle famiglie torinesi già nel XVIII secolo. Non è raro trovare la torta servita come dessert nelle trattorie e nelle pasticcerie storiche di Torino, ed è considerata il perfetto esempio di dolce rustico e allo stesso tempo raffinato.
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Baci di Dama: Un Dolce Che Racconta Una Storia d’Amore
Un altro dolce che non può mancare nella tradizione torinese è senza dubbio il Bacio di Dama, che rappresenta uno dei dolci più eleganti e simbolici della città. La sua storia è avvolta nella leggenda, ma si narra che il dolce sia stato creato a Tortona, in Piemonte, nel XIX secolo. Il suo nome deriva dalla sua forma: due piccoli biscotti di pasta di mandorle o nocciole, uniti da un sottile strato di cioccolato, che ricordano due labbra che si sfiorano in un bacio. Questa analogia con l’amore non è casuale, visto che il Bacio di Dama è da sempre considerato un dolce “romantico” per eccellenza. La sua diffusione a Torino fu rapida, tanto che oggi è un marchio distintivo della pasticceria torinese. La ricetta originale prevede un impasto semplice, fatto di mandorle, zucchero e burro, ma la creazione dei biscotti è un’arte che richiede precisione e abilità, in modo che la forma e la consistenza siano perfette. Ancora oggi, il Bacio di Dama viene realizzato nelle pasticcerie storiche torinesi, dove il suo sapore delicato e la sua eleganza lo rendono uno dei dolci più apprezzati da turisti e locali.
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Il Bonèt: Un Dolce dal Gusto Profondo

Un altro dolce che è profondamente radicato nella cultura piemontese è il Bonèt, un dessert al cucchiaio che, con il suo gusto ricco e avvolgente, rappresenta uno dei classici della cucina dolce torinese. Si tratta di un flan a base di uova, latte, zucchero, amaretti e cioccolato, che viene cotto a bagnomaria per ottenere la sua caratteristica consistenza cremosa. La sua origine risale al periodo medievale, ma la ricetta che conosciamo oggi ha preso forma nel XIX secolo.

Il Bonèt è spesso considerato un dolce della tradizione contadina, preparato in occasioni speciali ma anche durante i pranzi festivi. Si racconta che, in passato, venisse preparato in grandi quantità nelle case dei contadini torinesi, dove la dolcezza del cioccolato e la croccantezza degli amaretti rappresentavano un piacere semplice ma soddisfacente. Ancora oggi, il Bonèt è un piatto immancabile nei ristoranti tradizionali di Torino, dove viene servito come conclusione di un pranzo ricco e saporito.
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La Panna Cotta: Un Dolce Elegante e Semplice
Sebbene non sia esclusivamente torinese, la panna cotta è senza dubbio uno dei dolci più amati in Piemonte. La sua preparazione semplice e i suoi ingredienti genuini – panna, zucchero, gelatina e vaniglia – la rendono un dessert fresco e versatile, perfetto per ogni stagione. Si dice che la panna cotta abbia origini antiche, nate in Piemonte, anche se la sua diffusione in tutta Italia è avvenuta più tardi. La panna cotta è stata presentata in vari modi, ma la versione classica prevede una salsa ai frutti di bosco o al caramello che la rende ancora più golosa.
Questo dolce ha un’origine affascinante. Alcune leggende raccontano che fosse stato inventato da una cuoca della zona del Monferrato, che per sbaglio mescolò panna e gelatina, creando senza volerlo una ricetta che avrebbe fatto la storia. Semplice ma elegante, la panna cotta è diventata un simbolo della cucina piemontese e, oggi, è un dolce che trova spazio in molti menù dei ristoranti torinesi, sempre accompagnato da una presentazione che rispecchia la sua delicatezza.
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Le Sfoglie della Duchessa: Un Dolce Nobile
Infine, le Sfoglie della Duchessa sono uno dei dolci più esclusivi di Torino, legati alla tradizione aristocratica della città. Questo dolce, che deve il suo nome alla Duchessa di Savoia, è fatto di sottili strati di pasta sfoglia farciti con crema pasticcera e ricoperti di zucchero a velo. La loro delicatezza e il loro aspetto elegante li hanno resi una prelibatezza che veniva preparata nelle corti nobili torinesi, e oggi sono ancora un emblema di raffinatezza.
Le Sfoglie della Duchessa sono un dolce che racconta la storia della Torino nobile, quando i banchetti aristocratici erano l’occasione per sfoggiare dolci e prelibatezze che deliziavano i palati più esigenti. Ancora oggi, queste sfoglie sono preparate nelle pasticcerie storiche della città, dove vengono servite come simbolo di una tradizione gastronomica che non perde mai il suo fascino.
Torino, con la sua ricca tradizione dolciaria, continua a essere una città in cui il passato e il presente si incontrano in un equilibrio perfetto, capace di affascinare chiunque desideri scoprire i suoi sapori autentici e le sue storie golose.
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NOEMI GARIANO

Un’edizione rinnovata di Stradegustando

Nel territorio di Marene il 4 maggio prossimo

 

Il 4 maggio prossimo si rinnoverà la passeggiata enogastronomica con tipicità locali, nota come “Stradegustando”, tipicità che vanno dalla carne bovina di razza piemontese al marenotto.

Stradegustando nasce nel 2015 per volontà della Pro Loco di Marene, allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale del territorio piemontese attraverso lo sviluppo della cultura popolare costituita dell’agricoltura, dell’allevamento, dai prodotti e piatti tipici e dalla riscoperta del territorio rurale. Le sinergie necessarie per la sua realizzazione sono costituite da persone che vivono il territorio e che, in diversi ambiti, decidono di sperimentare le proprie capacità, le collaborazioni e le relazioni con le istituzioni, gli enti e le associazioni del territorio, che hanno dato vita ad una rete di rapporti che ha permesso in queste edizioni di formare un team sinergico.

Stradegustando è un percorso enogastronomico di circa 8 km. che si sviluppa attraverso i territori rurali che circondano Marene ed è costituito da sette tappe degustative dalla colazione al dolce. Buona parte delle tappe sono ubicate in un contesto rurale di tipica cascina piemontese con la stalla, la casa padronale, il fienile e il cortile, l’aia piemontese.

Stradegustando presenta anche un aspetto green perché, oltre a svolgersi in un territorio rurale, prevede posti a sedere per degustare al meglio le pietanze, e il servizio è composto da posate in acciaio e piatti di ceramica, favorendo la riduzione di inquinamento e di rifiuti. Attenta allo spreco, preserva la natura. Questa edizione è caratterizzata dalla presenza di Ricicletta, un’ecocompattrice per il recupero del pet; si tratta di un progetto italiano piemontese di una macchina dotata di pressa azionata tramite pedali che compattano le bottiglie, ideata per momenti ludico- promozionali per avvicinare i cittadini alla raccolta selettiva della plastica.

Il ritrovo per i partecipanti di Stradegustando è in piazza Carignano a Marene. Alle 9, alla presenza delle autorità, vi sarà il taglio del nastro e l’avvio della IX edizione di Stradegustando, dalle 9.30 alle 13 la partenza da piazza Carignano e dalle 9.35 alle 20 lo svolgimento della manifestazione.

“Manifestazioni come Stradegustando – ha spiegato l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni – vanno nella stessa direzione del brand ‘Eccellenza Piemonte-Piemonte is’ che abbiamo presentato a Vinitaly e che accompagnerà le produzioni di qualità dell’agroalimentare piemontese. I prodotti che verranno serviti sono infatti tutti espressione del territorio di Marene e di qualità garantita. È importante che “Stradegustando” possa ottenere il riconoscimento come manifestazione di interesse regionale. Per la prima volta dopo 25 anni torneremo a finanziare le fiere legate alle produzioni tipiche del territorio, con le opportunità di sviluppo che ne possono derivare”.

 

Mara Martellotta