LIFESTYLE- Pagina 7

La tavola della tradizione: zuppa contadina con cavolo nero

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Da assaporare ben calda con fette di pane casereccio e un filo d’olio crudo. Una bonta’ di zuppa!

Le foglie bitorzolute del cavolo nero sono perfette per realizzare questa corroborante e salutare zuppa ricca di sostanze antiossidanti, vitamine e sali minerali. Pochi ingredienti poveri della tradizione contadina, gusto intenso ed aromatico, da assaporare ben calda con fette di pane casereccio e un filo d’olio crudo. Una bonta’ di zuppa !

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Ingredienti

 

6 foglie di cavolo nero

250gr. di fagioli borlotti secchi

150gr. di zucca

1 cipolla,1 spicchio di aglio

2 carote

2 coste di sedano con le foglie

2 patate

50gr. di pancetta

olio evo, sale, pepe, 3 semi di anice

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Cuocere i fagioli in pentola a pressione per circa un’ora in un litro d’acqua con mezza cipolla, una carota, le coste di sedano e il sale. Tenere da parte un mestolo di fagioli e passare i rimanenti al passaverdura con le verdure e il brodo. Tritare la carota e la cipolla rimasti con l’aglio e la pancetta, soffriggere in poco olio. Unire il passato di fagioli, le foglie di cavolo nero (private della costa bianca centrale) ridotte a listarelle, la zucca, le patate tagliate a dadini e i semi di anice, aggiustare di sale e pepe. Mescolare e proseguire la cottura a fuoco basso per un’ora circa. Servire bollente con fette di pane casereccio.

 

Paperita Patty

 

Tassare gli extra profitti bancari? Parliamone!

 

di Gianluigi De Marchi *

C’è qualcuno in Italia che ama le banche?

La risposta più ragionevole non supera le 261.976 persone, cioè il totale dei dipendenti delle banche (e probabilmente anche all’interno di questo esiguo numero ci sono alcuni che odiano la banca dove lavorano perché non sono abbastanza valorizzati…).

Il sentimento di avversione nei confronti degli istituti di credito è cresciuto in maniera esponenziale nel corso degli ultimi anni, quando gravissime crisi bancarie hanno volatilizzato miliardi di risparmi degli italiani. Inutile fare l’elenco delle banche che hanno chiuso i battenti, li conosciamo tutti, molti di noi hanno pagato personalmente le conseguenze di essersi fidati della filiale in cui da generazioni avevano il conto, dell’amico che lavorava lì e ci consigliava caldamente di acquistare le azioni (“Le ho fatte comprare anche alla mia mamma, sono sicure!” si spingevano ad affermare i Giuda allo sportello…).

Ma anche a chi non ha abboccato ha subito trattamenti iniqui: negli ultimi anni i tassi sui prestiti sono schizzati alle stelle (la media calcolata dall’ABI nel 2024 indica un costo medio del 5,25% sui prestiti alle imprese, ma alzi la mano il piccolo imprenditore, il commerciante o l’artigiano che paga meno del 10% annuo…), mentre i tassi sui depositi bancari sono stati praticamente azzerati (la media calcolata dall’ABI indica una remunerazione dell’1% annuo, ma non conosco nessuno che riceva più di un misero 0,1%, un decimo della media…).

Un anno fa il governo aveva cercato di porre rimedio alla situazione ipotizzando un’imposta straordinaria sui cosiddetti “extraprofitti bancari”, generati non tanto dall’aumento dell’efficienza nei servizi ma dalla rendita di posizione derivante da un mercato in cui all’improvviso i tassi d’interesse erano schizzati all’insù a seguito dell’aumento del costo del denaro deliberato dalla Banca centrale europea per combattere l’inflazione “post Covid”. L’aumento era stato immediatamente applicato sui finanziamenti, mentre sui depositi i tassi erano rimasti prossimi a zero.

Morale: nel 2021 il sistema bancario aveva conseguito 16 miliardi di profitti, nel 2023 il livello è triplicato a 43 miliardi!

Ecco allora il rimedio, pensato per ottenere maggiori entrate fiscali da utilizzare per sostenere le imprese e le famiglie: un’imposta pari al 40% sull’ammontare del margine differenziale sugli interessi, calcolata in parte sulla differenza tra interessi passivi e attivi tra il 2021 e il 2022, ed in parte sull’eccedenza del 6% maturata tra 2021 e 2023.

Facciamo un esempio, semplificando molto i calcoli: una banca nel 2021 prestava denaro al 3% e pagava sui depositi l’1% aveva un margine di due punti percentuali. Nel 2023 applicava il 5% sui prestiti e pagava sempre l’1% sui depositi, quindi con un margine di interesse di quattro punti percentuali. La differenza tra i due margini – 4 e 2 per cento – ha portato a un incremento di profitto, sul quale lo Stato chiedeva il 40% come imposta straordinaria

Il sistema bancario è insorto con decisione, facendo pressioni su tutti i partiti (l’attività di lobbing non guarda certo il colore delle tessere) ottenendo una modifica che ne ha completamente azzerato l’effetto negativo sui bilanci delle banche; anzi, le ha avvantaggiate…

E’ stati infatti consentito, fermo restando il calcolo dell’imposta, che chi avesse deciso di accantonare a riserva l’importo dovuto (maggiorato di 2,5 volte) non avrebbe dovuto versare nulla allo Stato. Una pratica che, in sintesi, serve a rendere i loro bilanci più solidi.

Capito il meccanismo?

Invece di versarlo in parte allo Stato, l’extraprofitto è stato messo interamente a riserva, così niente imposte a beneficio di tutti, e invece guadagni per gli azionisti, perché le banche si sono capitalizzate, aumentando di valore in borsa!

Al momento nessuno ha più osato riprendere il discorso sulla tassazione degli extraprofitti, e allora provo a farlo io, sperando che qualcuno prenda spunto per arrivare ad una soluzione equa.

Fissiamo un margine considerato equo per il giusto profitto aziendale del settore: ad esempio stabiliamo che gli interessi minimi da riconoscere ai depositanti debbano essere almeno pari al tasso di riferimento della Banca Centrale europea meno due punti. A fine ottobre il tasso era pari al 3,40%, i depositi riceverebbero l’1,4% annuo.

Contemporaneamente fissiamo gli interessi massimi da applicare ai finanziamenti con una maggiorazione sul tasso di riferimento variabile in considerazione della rischiosità del prestito: ad esempio 5 punti percentuali per i mutui garantiti da ipoteca, 7 punti percentuali per la cessione del quinto dello stipendio, 9 punti percentuali per lo scoperto di conto e così via.

Ne deriverebbe una “forbice” sicuramente sufficiente per coprire i costi di funzionamento delle banche, accantonare riserve per eventuali insolvenze, investire in innovazione eccetera.

In questo modo, fra l’altro, le manovre della Banca centrale europea sui tassi sarebbero molto più efficaci perché si trasferirebbero immediatamente sul sistema bancario, trascinandolo nella direzione voluta dalle autorità monetarie centrali evitando comportamenti contrari da parte degli intermediari.

Qualcuno grida allo scandalo ed alla violazione della libera concorrenza?

Rifletta sul fatto che gli utili bancari sono conseguiti tosando i clienti (cioè tutti noi…), riducendo la capacità di spesa delle famiglie (comprimendo quindi i consumi) e delle imprese (levando spazio ad investimenti produttivi).

Ci sono proposte migliori?

Magari! Le aspetto con vivo interesse.

* Giornalista e scrittore

demarketing2008@libero.it

 

A Chieri è festa per l’“Estate di San Martino”

Nella collinare “Città delle Cento Torri” si festeggia la 46^ “Fiera Nazionale” dedicata a San Martino di Tours, vescovo e militare romano

Dal 9 al 12 novembre

Chieri (Torino)

Tradizione, Sostenibilità e Innovazione si incontrano a Chieri, da sabato 9 a martedì 12 novembre, per la consueta “Fiera Nazionale di San Martino”, giunta quest’anno alla sua 46^ edizione. Promossa da “Turismo Torino” e dal “Distretto del Cibo del Chierese e del Carmagnolese” (in collaborazione con la torinese agenzia “To Be Events Srl” e con il patrocinio di Regione, Città Metropolitana e Camera di Commercio di Torino, oltre che di “MAB Unesco – Riserva della Biosfera Collina Po”), la “Fiera” rappresenta oggi un’importante vetrina di promozione del territorio, unendo le celebrazioni del passato con una visione fortemente proiettata al futuro e ponendo l’accento su temi cruciali come l’agricoltura sostenibile, la tutela dell’ambiente, l’etica in agricoltura e la valorizzazione delle risorse locali. A corollario della “Fiera”, il programma prevede anche una fitta serie di eventi culturali, spettacoli, degustazioni e incontri di approfondimento, alcuni moderati dall’attrice torinese Lorena Antonioni, volto del programma Tv “Donnavventura”e della soap “Centovetrine”.

“Anche quest’anno la ‘Fiera Nazionale di San Martino’ si conferma – commentano Alessandro Sicchiero e Antonella Giordano, sindaco e assessora alla ‘Cultura e alla Promozione del Territorio’ di Chieri – come un evento dedicato ai grandi valori del mondo dell’agricoltura, senza dimenticare le eccellenze culturali, artistiche, storiche e paesaggistiche. Una Fiera che avrà come cuore pulsante piazza Cavour, con lo spazio dedicato ai ‘Sapori in Fiera’, e che offrirà un programma variegato ed ampio, con tante proposte per tutta la famiglia, biciclettate, spettacoli itineranti, laboratori, ‘master class’ per aspiranti birrai e appassionati, ‘street food’, dimostrazioni culinarie e degustazioni, nonché un momento dedicato ai dolci, in particolare al ‘Galucio ‘d Cher’, dolce della tradizione chierese a forma di galletto, con ‘Dolcissima Off’”.

Il via ufficiale, sabato 9 novembrealle 12, in piazza Cavour. Presenti le Autorità locali e la “Filarmonica Chierese” .

“Sapori in Fiera”, sabato 9 e domenica 10 novembre (in piazza Cavour) sarà il cuore pulsante anche di questa 46^ edizione. In un viaggio tra le eccellenze enogastronomiche del Chierese, i visitatori potranno assaporare i piatti della tradizione, proposti dalle “Pro Loco del Territorio” e abbinati a vini pregiati, tra cui la “Freisa”, emblema della viticoltura locale, forte dell’esperienza del “Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e vini della Collina Torinese”.

 

Incontri a tema di notevole interesse si preannunciano i Convegni “Il nuovo ruolo dell’agricoltura al servizio delle Comunità e dell’Ambiente” (sabato 9 novembre, ore 10,30, presso il “San Martino Lounge”, in via Vittorio Emanuele II angolo via Palazzo di Città) e “Coltivare il futuro: etica e innovazione nell’agricoltura sostenibile” in collaborazione con il “Politecnico” torinese. Di “Commercio e Giovani – Nuovo modo di fare impresa” si parlerà sempre sabato 9 novembre (dalle 16 alle 17) in un incontro promosso da “Ascom Chieri”, in collaborazione con la “Fondazione Don Mario Operti”; a seguire una “Master Class con il Birraio” che tratterà di stili e tecniche di spillatura, in collaborazione con “Filodilana”.

Imperdibili gli appuntamenti di domenica 10 novembrealle 11 e alle 15,30 lo spettacolo itinerante, con partenza dalla “Chiesa di San Filippo Neri”, “Il mistero di Gallieri, un’eredità medievale”, a cura dell’associazione “Art.Ò”, consentirà ai turisti di scoprire la “Chieri antica” e le sue bellezze nascoste; alle 10 e alle 10.30 due “biciclettate”, una per pedalatori esperti, l’altra per famiglie e amatori. A voi decidere. E poi momenti di intrattenimento itinerante con la musica della “Filarmonica Street Band”, la simpatica “Cucina Errante”,  che porterà in strada canti, storie,  giocoleria e clownerie muovendosi in strada con uno strampalato veicolo. Non mancheranno infine le proposte rivolte ai più piccoli con “laboratori” dedicati e i “giochi di una volta” proposti dalla “Compagnia Microcirco Acquarone Ferraris”. E ancora, la “Mostra Mercato delle eccellenze agro-alimentari piemontesi e italiane”, la tradizionale “Fiera agricola” e il “Mercatone della domenica e del martedì” in piazza Europa, via Vittone e via Roma e, novità di quest’anno, il “Mercatino degli hobbisti e del vintage” in via Vittorio Emanuele e in piazza Umberto, mentre, per garantire il massimo del divertimento per tutti, in piazza Quarini, verrà montato il consueto “Luna Park”. Per la gioia di grandi e piccini.

Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale del Comune di Chieri: www.comune.chieri.to.it

g.m.

Nelle foto: il “Manifesto” della Fiera e immagini di repertorio

Cooking Quiz,  il Concorso degli Istituti Alberghieri arriva a Torino

 

Il Cooking Quiz torna con una nuova edizione, più grande che mai, pronta a coinvolgere ben 35.000 studenti degli istituti alberghieri da tutta Italia ed Europa! Questo prestigioso concorso didattico, ormai un appuntamento fisso per le classi 4^ degli indirizzi enogastronomici, sala-vendita e pasticceria/arte-bianca, è diventato quest’anno internazionale, offrendo agli studenti l’opportunità unica di confrontarsi con coetanei di altre nazioni, condividendo tradizioni e scoprendo nuovi approcci alla cucina.

Un’esperienza educativa coinvolgente attraverso la gamification: Il Cooking Quiz combina formazione e divertimento, proponendo un formato interattivo basato sulla gamification. Attraverso quiz e sfide competitive, gli studenti avranno modo di apprendere nozioni essenziali e valutare il proprio livello di apprendimento, sia a livello individuale che di classe. Solo le squadre più preparate accederanno alla Finalissima Nazionale, prevista per aprile 2025.

Nel corso del Cooking Quiz, gli studenti avranno l’opportunità di partecipare a lezioni, approfondimenti e focus tenuti da alcuni dei più prestigiosi docenti e chef di ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana e della Federazione Italiana Cuochi (F.I.C.) che metteranno a disposizione le loro conoscenze e competenze, offrendo una formazione di altissimo livello. Un’occasione unica per i giovani talenti di apprendere dai migliori professionisti del settore, che arricchiranno il loro percorso formativo con esperienze e valori che li guideranno nel loro futuro professionale.

Oltre alle competenze culinarie, il Cooking Quiz, con i formatori Alvin Crescini e Daniela Rinaldi, affronta temi di grande rilevanza come la sana alimentazione, la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche locali e la lotta allo spreco alimentare. Un’attenzione speciale è dedicata al corretto smaltimento degli imballaggi, grazie alla collaborazione con i Consorzi Nazionali: BIOREPACK, CIAL, COMIECO, COREPLA, COREVE e RICREA. Questo focus contribuisce a sensibilizzare i giovani chef e futuri professionisti del settore sulla sostenibilità e sul rispetto dell’ambiente, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Come partecipare? La partecipazione è gratuita! Le scuole interessate possono iscriversi sul sito ufficiale www.cookingquiz.it/wp. Inoltre, seguendo i canali social del Cooking Quiz su Facebook e Instagram, si potranno ricevere aggiornamenti in tempo reale.

Il tour del Cooking Quiz prenderà il via da dicembre per proseguire fino ad aprile 2025.

“Con grande entusiasmo diamo il via alla nuova edizione del Cooking Quiz – ha dichiarato Michele Casali CEO di Plan Edizioni – un punto di riferimento per la formazione dei ragazzi e delle ragazze degli Istituti Alberghieri in Italia e, da quest’anno, in Europa. È un percorso educativo che li aiuta a sviluppare competenze tecniche, a consolidare il loro senso di responsabilità e ad avvicinarsi al mondo della cucina in modo consapevole e rispettoso dell’ambiente. Siamo fieri di poter contribuire al loro percorso di crescita e siamo certi che questa edizione del Cooking Quiz lascerà un segno importante, ispirando una nuova generazione di professionisti che farà dell’innovazione e della sostenibilità le basi della propria carriera”.

Cooking Quiz è il progetto didattico ideato da PLAN Edizioni, leader nel mercato dell’editoria per gli Istituti Alberghieri e coordinato da PEAKTIME, con un prestigioso Comitato Scientifico composto da ALMA – la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, dalla Federazione Italiana Cuochi (F.I.C.), e dalla Nazionale Italiana Cuochi (N.I.C.).

Anche questa edizione sarà affiancata e sostenuta da Re.Na.I.A. la Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri e da AEHT, organizzazione internazionale che promuove una prospettiva europea tra le scuole alberghiere e il turismo, che ha intuito la potenzialità del format e lo ha adottato come progetto europeo.

 

RossoBarbera 2024

Castello di Costigliole d’Asti, 1 – 4 Novembre

Il più grande banco d’assaggio al mondo dedicato al vitigno Barbera, che qui celebra la sua ricchezza con 200 cantine e oltre 400 vini.
Il percorso di degustazione si snoda attraverso le storiche sale del castello, ciascuna dedicata a una tipologia o a un territorio. Il servizio sarà curato dai Sommelier di AlS Piemonte .
Lunedì 4 novembre, ore 15.30
Master Class dedicata agli operatori del settore
La Barbera dall’alto al basso Piemonte
Matteo Carosso, Relatore AIS Piemonte, condurrà una degustazione alla cieca di 10 vini, mettendo a confronto le Barbere di due grandi territori piemontesi ( Alto Piemonte – Astigiano) rivelando le sfumature uniche che queste diverse aree sanno offrire.
Ecco i vini in degustazione:
Barbera Colline Novaresi Campazzi 2023
– Francesco Brigatti
Barbera d’Asti Stuma Dausin 2023
– Cascina Rey
Barbera Colline Novaresi Doc Barblin 2023
– Vignaioli Boniperti
Barbera d’Asti L’armatore 2023
– Durio
Vino Rosso Elia 2022
– Mazzoni
Barbera d’Asti La Tota 2022
– Marchesi Alfieri
Barbera d’Asti 2022
– Emanuele Gambino
Barbera Colline Novaresi Martina 2021
– Castaldi Francesca
Barbera d’Alba Castellinaldo 2021
– La Granera
Canavese Doc Barbera La Torre 2019
– Donna Lia
Una degustazione entusiasmante….
Alla prossima.
LUCA GANDIN

Inaugurato il nuovo Caffè Unes a Caluso

Lunedì 4 novembre ha aperto il nuovo Caffè Unes in Corso Torino 70 a Caluso (TO), in prossimità del supermercato Unes. Con questa novità Unes amplia ulteriormente la sua offerta al pubblico, con gustose proposte per ogni momento della giornata, dalla colazione al pranzo, dalla merenda all’aperitivo.

Il Caffè Unes di Caluso è aperto dal lunedì al sabato dalle 07.30 alle 20.30, la domenica dalle 08.00 alle 20.00.

Con il concept dei Caffè Unes, l’azienda che si propone ai consumatori come i ‘Vicini di spesa’ con punti vendita di prossimità in cui trovare prodotti freschi e di qualità, arricchisce ulteriormente la propria offerta commerciale, con una proposta dedicata alle diverse esigenze della clientela: dalla colazione a uno spuntino veloce prima degli acquisti, da un vero e proprio pasto fuori casa all’aperitivo con gli amici.

I grandi terroir del Barbaresco

ALBA – Hotel Calissano, Via Pola, 8
Venerdì 1 e sabato 2 novembre 2024

Banco d’assaggio e degustazioni guidate
Un grande evento dedicato alle M.G.A. del Barbaresco

La manifestazione si propone di raccontare un grande vino come il Barbaresco attraverso il suo territorio ,le differenti menzioni geografiche (cru) e l’incontro con i suoi produttori .
Una degustazione per approfondire la ricchezza del territorio di produzione, le peculiarità delle distinte menzioni geografiche facendo riflettere i degustatori sull’importanza del fattore Terroir nella grandezza di un vino come il Barbaresco.

Ecco l’elenco di cantine protagoniste
e dei loro Barbaresco in degustazione:

Adriano Marco e Vittorio – Alba
Barbaresco Basarin 2020
Barbaresco Sanadaive 2020
Barbaresco Basarin Riserva 2016

Bera – Neviglie
Barbaresco 2021
Barbaresco Serraboella 2020
Barbaresco Riserva Rabajà 2017

Cascina Alberta – Treiso
Barbaresco Giacone 2021
Barbaresco Serragrilli 2021
Cortese Giuseppe – Barbaresco
Barbaresco Rabajà 2021

Culasso Piercarlo – Barbaresco
Barbaresco Faset 2020

Francone – Neive
Barbaresco Gallina 2021
Barbaresco Albesani 2020

Giacosa Fratelli – Neive
Barbaresco Riserva Basarin Vigna Gianmatè  2019

Grasso F.lli – Treiso
Barbaresco Giacosa Spessa 2015
Barbaresco San Stunet 2015
Barbaresco Vallegrande 2015

Negro Angelo e Figli – Monteu Roero
Barbaresco Basarin 2021

Piazzo Comm. Armando – Alba
Barbaresco Pajorè 2021
Barbaresco Rizzi Vigna Fratin 2020
Barbaresco Riserva Nervo Vigna Giaia 2016

Pio Cesare – Alba
Barbaresco 2020

Poderi Colla – Alba
Barbaresco Roncaglie 2021
Barbaresco Roncaglie 2020

Punset – Neive
Barbaresco Riserva Basarin

Rizzi – Treiso
Barbaresco Rizzi 2021

Sarotto Roberto – Neviglie
Barbaresco Gaia Principe 2020
Barbaresco Riserva 2019
Barbaresco Riserva Currà 2018

Tenuta San Mauro – Castagnole delle Lanze
Barbaresco 2015
Barbaresco Canova Riserva 2013

Taliano Michele – Montà
Barbaresco Montersino 2020
Barbaresco Riserva Montersino 2017

Vietti – Castiglione Falletto
Barbaresco Roncaglie Masseria 2020

Ecco i vini che mi sono particolarmente piaciuti:

Cortese Giuseppe – Barbaresco
Barbaresco Rabajà 2021
Mt 480 versante sud, terreno Marne compatte molto drenanti, Vigna del 1971
30 giorni sulle bucce ,vinificato in cemento e poi 24 mesi di botte di rovere di Slavonia da 5000 e poi bottiglia
Al naso: vegetale e pulito
In bocca: fantastico mandorlato, elegante, bellissimo finale

Adriano Marco e Vittorio – Alba
Barbaresco Basarin Riserva 2016
Mt350 , versante sud-est ,terreno ripido argilloso e di marna compatta, Vigna di 35 anni, selezione delle uve migliori, 20 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio
poi 12 mesi botti grandi di Slavonia da 4000 e 5000 poi 4/6 mesi in acciaio .
Al naso : vaniglia e foglia di tabacco e sentori di sottobosco
In bocca :equilibrato con sentori di tabacco e cuoio, old style

Bera – Neviglie
Barbaresco Riserva Rabajà 2017
Vigne di 70 anni, versante ovest ,terreno argilloso e alcune componenti di sabbia,
30 giorni bucce, poi acciaio e 24 mesi di botte di Slavonia da 2500
Al naso: fantastico e sentori di terziario
In bocca: fantasticamente complex ed armonico, pulito ,sentori old style

Poderi Colla – Alba
Barbaresco Roncaglie 2020
Al naso : una bellissima eleganza e sentori di terziario, mentolato
In Bocca: elegante, armonico e fantastico nel finale

Alla prossima.

LUCA GANDIN

Lab Gattinoni ospita in centro una mostra sul tennis e degustazioni piemontesi

Per la quarta edizione torinese delle ATP Finals

 

Mancano poco più di tre settimane all’inizio della 55esima edizione delle Nitto ATP Finals che, per il quarto anno consecutivo si svolgono presso la Inalpi Arena, e che vedono il gruppo Gattinoni come official tour operator dell’evento. Dal 10 al 17 novembre i migliori 8 giocatori e le migliori 8 coppie della classifica ATP si sfideranno a colpi di ace, e tra questi ci saranno i nostri Jannik Sinner, numero 1 della classifica ATP, e la coppia di doppio formata da Andrea Bolelli e Simone Vavassori. In attesa di vedere i campioni sul campo, il gruppo Gattinoni ha allestito la propria lounge situata in pieno centro città, vicino a piazza Castello, a tema tennis, aperta a tutti. La novità di quest’anno è l’esposizione di quadri di Mauro Baio, nato a Lecco il 6 maggio 1991, che nelle sue opere cattura l’essenza dei campi da tennis in una maniera unica e astratta, grazie a un’interazione tra colore ed equilibrio estetico, che crea un’unione armoniosa di forma, colore e astrazione. Il dipinto di Baio racconta una storia invitando lo spettatore a esplorare il delicato equilibrio tra precisione, caos, movimento e quiete. È una testimonianza della bellezza intrinseca che risiede nella semplicità, dove le linee dinamiche del campo si trasformano in una sinfonia visiva che raccoglie lo sguardo dello spettatore. Nonostante l’approccio astratto e formale, il legame tra Baio e il tennis rimane molto forte. La passione di questo sport si è intensificata dopo la diagnosi di artrite reumatoide all’età di soli 23 anni. Lo sport è stata infatti la sua più importante forma di riabilitazione e, ancora oggi, l’artista gioca settimanalmente a tennis nel suo club preferito.

L’inaugurazione della mostra si è tenuta martedì 29 ottobre presso il Lab Gattinoni, in via Cesare Battisti 1/F, alla presenza di Baio e Isabella Maggi, direttore marketing e comunicazione del Gruppo Gattinoni.

Durante la settimana delle Nitto ATP Finals, la lounge Gattinoni sarà aperta dalle 9.30 alle 18, e ci sarà a disposizione di coloro che passeranno una postazione di Eataly, che offrirà assaggi di prodotti tipici piemontesi. Coloro che hanno acquistato i biglietti dei match tramite il Gruppo Gattinoni riceveranno in lounge gadget Dunlop e noccioli di Chivasso prodotti da Alberto Marchetti. Venerdì 15 novembre, alle 18.30, si terrà un evento al pubblico dedicato alla città di Boston, realizzato da Gattinoni Traver in collaborazione con MeetBoston.

https://www.eventbride.com/e/boston-da-scoprire-un-viaggio-tra-storia-e-cultura-tickets-1058341902119

 

Mara Martellotta