LIFESTYLE- Pagina 6

Per Diana. La luna sopra il cervo

Venerdì 3 ottobre, dalle ore 18.30

Una serata alla scoperta della luna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi 

Il cielo diventa protagonista a Stupinigi in un evento esclusivo in programma venerdì 3 ottobre, dalle ore 18.30, sulla terrazza della Palazzina di Caccia, verso il parco storico.

La serata alla scoperta della luna prevede un percorso nelle sale alla scoperta di storie, aneddoti e personaggi legati al tema dell’astronomia, come la principessa di Carignano, Giuseppina di Lorena Armagnac (1753-1797), moglie di Vittorio Amedeo di Carignano e nonna di Carlo Alberto: una donna straordinaria per i suoi molteplici interessi, tra cui l’astronomia, di cui la Palazzina conserva un ritratto nell’appartamento di Levante. Al termine della visita guidata, una “lezione di cielo” nel Salone d’Onore e infine, dalla terrazza, l’osservazione guidata della luna dai telescopi dello staff del Planetarioaccompagnata da un calice di vino e una friandise salata, a cura dell’associazione Tutela Baratuciat e Vitigni storici.

L’evento è organizzato dai Servizi Educativi della Palazzina di Caccia di Stupinigi, in collaborazione con Infini.to-Planetario di Torino.

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Venerdì 3 ottobre, dalle ore 18.30

Per Diana. La luna sopra il cervo

Costo: 30 euro

Prenotazione obbligatoria

Info e prenotazioni: stupinigi@info.ordinemauriziano.it

Dal martedì al venerdì 10-17.30, entro il giovedì precedente la visita

www.ordinemauriziano.it

Torna Il Nizza È

Appuntamento dal 4 al 6 ottobre a Nizza Monferrato

Piemonte e Toscana, Monferrato e Maremma, il Nizza e il Bolgheri.
Due straordinarie DOC e DOCG che s’incontrano e confrontano a Nizza Monferrato, dove il 4-5-6 ottobre 2025 si svolgerà la SESTA EDIZIONE de Il Nizza È.
Sarà un’edizione extra lusso di un evento che fa del vino simbolo di due meravigliosi territori patrimonio dell’Umanità dell’universo enologico.

La grande apertura
Ad inaugurare Il Nizza È sarà – sabato 4 ottobre alle 10, nei giardini di Palazzo Crova, nel cuore di Nizza Monferrato – una tavola rotonda sul tema “Denominazioni che hanno il nome del territorio: gli elementi fondamentali per la loro affermazione”, e la partecipazione di rappresentanti istituzionali, del mondo vitivinicolo e accademico.
Presenti :
Simone Nosenzo (Sindaco di Nizza Monferrato), e Mauro Damerio (Presidente Enoteca Regionale del Nizza),
Stefano Chiarlo (Presidente Associazione Produttori del Nizza),
Daniele Parri (Direttore del Consorzio Bolgheri e Bolgheri Sassicaia)
Professor Michele A. Fino (Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo).
Poi consegna delle borse di studio del premio “Tullio Mussa” e una conversazione con il professor Fino, autore del libro “Non me la bevo”.
L’incontro (moderato da Franco Binello) proseguirà con l’intervento di un rappresentante della Cassa di Risparmio di Asti e si concluderà, intorno alle 12 con un brindisi finale

nizza
Alcuni commenti :
Mauro Damerio (presidente Enoteca regionale di Nizza Monferrato): «Il Nizza È, unitamente al Giro del Nizza, è la nostra manifestazione di riferimento sul Nizza DOCG, da ormai 5 anni. La novità di quest’anno sarà il momento introduttivo dell’evento che, dato anche il periodo di incertezza mondiale che stiamo attraversando, è stato pensato sotto forma di tavola rotonda, con la partecipazione dello scrittore e professore Michele A. Fino e il direttore del Consorzio DOC Bolgheri Daniele Parri, al fine di capire quali potrebbero essere le strategie e gli elementi chiave fondamentali per l’affermazione di una denominazione territoriale come il Nizza DOCG nel prossimo futuro. Da quest’anno il premio Tullio Mussa sarà trasformato in una borsa di studio, destinata agli studenti più meritevoli, scelti ad anni alterni tra gli studenti dell’Istituto Pellati di Nizza Monferrato e la UNISG di Pollenzo che si impegnano nella promozione dei prodotti enograstronomici del nostro bellissimo territorio ».
Stefano Chiarlo (presidente Associazione Produttori del Nizza: «Si apre una edizione de Il Nizza È sempre più ricca e che cresce in termini di prestigio nazionale e direi anche internazionale. quest’anno si sfioreranno le 130 etichette (contro le 110 della passata edizione) tra Nizza, Nizza Riserva e Cru. E l’incontro e il confronto con il Bolgheri rappresentano una straordinaria occasione di crescita per il nostro territorio in un momento in cui la nostra denominazione sta attraversando una fase storica di crescita ed evoluzione. Il Bolgheri ha tracciato una strada che per noi rappresenta un modello da seguire. E la presenza del professor Fino ci servirà da stimolo ulteriore per capire come lavorare sul fronte della comunicazione del vinolo».
Daniele Parri (direttore Consorzio per la Tutela dei Vini DOCBolgheri e Bolgheri Sassicaia): «Il nostro Consorzio è felice di aver accettato l’invito a partecipare alla manifestazione Il Nizza È, condividendo valori comuni di eccellenza, territorialità e cultura del vino. Sarà un’occasione preziosa per un confronto tra territori e per promuovere insieme il valore del vino italiano».
Chi è. Daniele Parri dopo la laurea in viticoltura ed Enologia all’Università di Pisa ha cominciato una serie di esperienze tecniche in Toscana, Piemonte, Francia e Nuova Zelanda. Per approfondire il lato commerciale del mondo del vino ha frequentato un Master e poi esperienza all’azienda Caiarossa di Riparbella per 7 anni. Dalla fine 2024 è direttore del Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e Bolgheri Sassicaia.
Nizza e Bolgheri: i numeri
Il Nizza: un milione e 150 mila bottiglie vendute nel 2024 con 250 ettari in produzione e 140 produttori, di cui 96 riuniti nella Associazione Produttori del Nizza
Il Bolgheri: 7 milioni e 100 mila bottiglie vendute nel 2024, con circa 1400 ettari e 75 produttori (per la quasi totalità aderenti al Consorzio)

Borsa di studio. Il premio Tullio Mussa (giunto alla diciottesima edizione) dal 2025 il premio avrà una nuova formula: verrà conferito non più ad un personaggio ma bensì attraverso una borsa di studio, finanziata dall’Associazione Produttori del Nizza, dalla Enoteca Regionale di Nizza e da Slow Food Alessandria e Colline Nicesi APS. La borsa di studio riguarderà, ad anni alterni, l’Istituto Tecnico Statale Pellati di Nizza Monferrato e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo .

Vino e letteratura. “Non me la bevo”, è il libro di Michele Antonio Fino articolato in 10 capitoli dedicati a svelare quello che spesso la narrazione dominante e il marketing tendono a nascondere o in qualche modo impediscono ai consumatori di conoscere. La convinzione alla base del libro è che soltanto dei consumatori che abbiano la possibilità di sapere che cosa sia il vino. Per questo, è molto importante conoscere le radici del vino oggi, che affondano nella retorica ottocentesca e che nel Novecento si sono giovati di apporti fondamentali come quelli di Luigi Veronelli e Mario Soldati.
Una grande attenzione è dedicata alla storia delle denominazioni di origine .
Non mancano curiosità riguardo al Prosecco fatto in Australia o ai dazi che non sono comparsi all’orizzonte solo quest’anno e naturalmente ci sono aneddoti sparsi riguardanti grandi territori vinicoli che influenzano il nostro immaginario, come quelli francesi, accanto a personalità che non ci si aspetterebbe di incontrare in un libro sul vino come quella degli americani Ancel e Margaret Keys.
L’autore. Michele Antonio Fino (Revello, 1973) è professore ordinario di Fondamenti del Diritto Europeo nell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Formatosi tra Torino e Ferrara, coltiva lo studio storico del diritto, con particolare attenzione per la storia degli istituti. Scrive su riviste tecniche di temi legati all’agricoltura, ha curato due guide alla etichettatura dei vini edite da Vignaioli Piemontesi, e su Instagram svolge divulgazione giuridica con lo pseudonimo di @ermezio. Collabora con Treccani, Vite e Vino, L’informatore agrario, Corriere della Sera – Cook, Linkiesta Gastronomika, Gambero Rosso.

Programma ed eventi.
Sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 20 – per pubblico, stampa e operatori di settore

Le sfumature del Nizza DOCG:
i banchi d’assaggio con oltre 120 Nizza DOCG, di oltre 70 diversi produttori, in degustazione. Organizzati in 6 postazioni per conoscere e apprezzare le differenze tra le principali zone di terroir della DOCG, guidati dai sommelier AIS. Ingresso a turni – durata 3 h – prenotazione obbligatoria della fascia oraria

Le suggestioni del Bolgheri DOC. Con un banco d’assaggio dedicato, grazie alla collaborazione con il Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia

Il Nizza È…Roccaverano
Banco d’assaggio dedicato, grazie alla collaborazione con il Consorzio dei Produttori del pregiatissimo I Roccaverano Dop.

Mostra fotografica.
Si intitola “Dentro il vigneto” e raccoglie foto e immagini suggestive di Chiara Galliano, fotografa Fine Art e artista visiva, con paesaggi e vigne del Monferrato. Immagini che si sposano – dice l’autrice – con una suggestiva video installazione realizzata nell’azienda agricola
“Il Botolo”. La mostra dal 4 ottobre a Nizza.

Modalità di accesso alla tre giorni del Nizza
Ingresso al pubblico INTERO € 25 – calice di degustazione in omaggio https://shorturl.at/JkEj
Ingresso al pubblico RIDOTTO (esclusivo per SOCI AIS, FISAR, FIS, ONAV, ASPI e SLOW FOOD esibendo tessera associativa) € 15 – calice di degustazione in omaggio https://shorturl.at/nX6ju
Ingresso gratuito previa registrazione per operatori di settore e stampa https://shorturl.at/gWglz
Link pagina di atterraggio all’interno del sito di Enoteca del Nizza https://enotecanizza.it/eventi/il-nizza-e/

Partner e sostenitori. Il Nizza È un evento organizzato da Enoteca Regionale di Nizza, Città di Nizza Monferrato e Associazione Produttori del Nizza. Con il contributo della Regione Piemonte ed il supporto tecnico della delegazione astigiana di AIS Piemonte. In collaborazione con Banca di Asti, il Consorzio per la Tutela dei Vini Doc Bolgheri e Bolgheri Sassicaia, Consorzio dei Produttori del Roccaverano DOP, Valverde e Mario Fongo. Realizzato grazie al patrocinio della Provincia di Asti, della Comunità Collinare Vigne & Vini e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe RTorna Il Nizza È
Appuntamento dal 4 al 6 ottobre
a Nizza Monferrato

Piemonte e Toscana, Monferrato e Maremma, il Nizza e il Bolgheri.
Due straordinarie DOC e DOCG che s’incontrano e confrontano a Nizza Monferrato, dove il 4-5-6 ottobre 2025 si svolgerà la SESTA EDIZIONE de Il Nizza È.
Sarà un’edizione extra lusso di un evento che fa del vino simbolo di due meravigliosi territori patrimonio dell’Umanità dell’universo enologico.

La grande apertura
Ad inaugurare Il Nizza È sarà – sabato 4 ottobre alle 10, nei giardini di Palazzo Crova, nel cuore di Nizza Monferrato – una tavola rotonda sul tema “Denominazioni che hanno il nome del territorio: gli elementi fondamentali per la loro affermazione”, e la partecipazione di rappresentanti istituzionali, del mondo vitivinicolo e accademico.
Presenti :
Simone Nosenzo (Sindaco di Nizza Monferrato), e Mauro Damerio (Presidente Enoteca Regionale del Nizza),
Stefano Chiarlo (Presidente Associazione Produttori del Nizza),
Daniele Parri (Direttore del Consorzio Bolgheri e Bolgheri Sassicaia)
Professor Michele A. Fino (Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo).
Poi consegna delle borse di studio del premio “Tullio Mussa” e una conversazione con il professor Fino, autore del libro “Non me la bevo”.
L’incontro (moderato da Franco Binello) proseguirà con l’intervento di un rappresentante della Cassa di Risparmio di Asti e si concluderà, intorno alle 12 con un brindisi finale
Alcuni commenti :
Mauro Damerio (presidente Enoteca regionale di Nizza Monferrato): «Il Nizza È, unitamente al Giro del Nizza, è la nostra manifestazione di riferimento sul Nizza DOCG, da ormai 5 anni. La novità di quest’anno sarà il momento introduttivo dell’evento che, dato anche il periodo di incertezza mondiale che stiamo attraversando, è stato pensato sotto forma di tavola rotonda, con la partecipazione dello scrittore e professore Michele A. Fino e il direttore del Consorzio DOC Bolgheri Daniele Parri, al fine di capire quali potrebbero essere le strategie e gli elementi chiave fondamentali per l’affermazione di una denominazione territoriale come il Nizza DOCG nel prossimo futuro. Da quest’anno il premio Tullio Mussa sarà trasformato in una borsa di studio, destinata agli studenti più meritevoli, scelti ad anni alterni tra gli studenti dell’Istituto Pellati di Nizza Monferrato e la UNISG di Pollenzo che si impegnano nella promozione dei prodotti enograstronomici del nostro bellissimo territorio ».
Stefano Chiarlo (presidente Associazione Produttori del Nizza: «Si apre una edizione de Il Nizza È sempre più ricca e che cresce in termini di prestigio nazionale e direi anche internazionale. quest’anno si sfioreranno le 130 etichette (contro le 110 della passata edizione) tra Nizza, Nizza Riserva e Cru. E l’incontro e il confronto con il Bolgheri rappresentano una straordinaria occasione di crescita per il nostro territorio in un momento in cui la nostra denominazione sta attraversando una fase storica di crescita ed evoluzione. Il Bolgheri ha tracciato una strada che per noi rappresenta un modello da seguire. E la presenza del professor Fino ci servirà da stimolo ulteriore per capire come lavorare sul fronte della comunicazione del vinolo».
Daniele Parri (direttore Consorzio per la Tutela dei Vini DOCBolgheri e Bolgheri Sassicaia): «Il nostro Consorzio è felice di aver accettato l’invito a partecipare alla manifestazione Il Nizza È, condividendo valori comuni di eccellenza, territorialità e cultura del vino. Sarà un’occasione preziosa per un confronto tra territori e per promuovere insieme il valore del vino italiano».
Chi è. Daniele Parri dopo la laurea in viticoltura ed Enologia all’Università di Pisa ha cominciato una serie di esperienze tecniche in Toscana, Piemonte, Francia e Nuova Zelanda. Per approfondire il lato commerciale del mondo del vino ha frequentato un Master e poi esperienza all’azienda Caiarossa di Riparbella per 7 anni. Dalla fine 2024 è direttore del Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e Bolgheri Sassicaia.
Nizza e Bolgheri: i numeri
Il Nizza: un milione e 150 mila bottiglie vendute nel 2024 con 250 ettari in produzione e 140 produttori, di cui 96 riuniti nella Associazione Produttori del Nizza
Il Bolgheri: 7 milioni e 100 mila bottiglie vendute nel 2024, con circa 1400 ettari e 75 produttori (per la quasi totalità aderenti al Consorzio)

Borsa di studio. Il premio Tullio Mussa (giunto alla diciottesima edizione) dal 2025 il premio avrà una nuova formula: verrà conferito non più ad un personaggio ma bensì attraverso una borsa di studio, finanziata dall’Associazione Produttori del Nizza, dalla Enoteca Regionale di Nizza e da Slow Food Alessandria e Colline Nicesi APS. La borsa di studio riguarderà, ad anni alterni, l’Istituto Tecnico Statale Pellati di Nizza Monferrato e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo .

Vino e letteratura. “Non me la bevo”, è il libro di Michele Antonio Fino articolato in 10 capitoli dedicati a svelare quello che spesso la narrazione dominante e il marketing tendono a nascondere o in qualche modo impediscono ai consumatori di conoscere. La convinzione alla base del libro è che soltanto dei consumatori che abbiano la possibilità di sapere che cosa sia il vino. Per questo, è molto importante conoscere le radici del vino oggi, che affondano nella retorica ottocentesca e che nel Novecento si sono giovati di apporti fondamentali come quelli di Luigi Veronelli e Mario Soldati.
Una grande attenzione è dedicata alla storia delle denominazioni di origine .
Non mancano curiosità riguardo al Prosecco fatto in Australia o ai dazi che non sono comparsi all’orizzonte solo quest’anno e naturalmente ci sono aneddoti sparsi riguardanti grandi territori vinicoli che influenzano il nostro immaginario, come quelli francesi, accanto a personalità che non ci si aspetterebbe di incontrare in un libro sul vino come quella degli americani Ancel e Margaret Keys.
L’autore. Michele Antonio Fino (Revello, 1973) è professore ordinario di Fondamenti del Diritto Europeo nell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Formatosi tra Torino e Ferrara, coltiva lo studio storico del diritto, con particolare attenzione per la storia degli istituti. Scrive su riviste tecniche di temi legati all’agricoltura, ha curato due guide alla etichettatura dei vini edite da Vignaioli Piemontesi, e su Instagram svolge divulgazione giuridica con lo pseudonimo di @ermezio. Collabora con Treccani, Vite e Vino, L’informatore agrario, Corriere della Sera – Cook, Linkiesta Gastronomika, Gambero Rosso.

Programma ed eventi.
Sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 20 – per pubblico, stampa e operatori di settore

Le sfumature del Nizza DOCG:
i banchi d’assaggio con oltre 120 Nizza DOCG, di oltre 70 diversi produttori, in degustazione. Organizzati in 6 postazioni per conoscere e apprezzare le differenze tra le principali zone di terroir della DOCG, guidati dai sommelier AIS. Ingresso a turni – durata 3 h – prenotazione obbligatoria della fascia oraria

Le suggestioni del Bolgheri DOC. Con un banco d’assaggio dedicato, grazie alla collaborazione con il Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia

Il Nizza È…Roccaverano
Banco d’assaggio dedicato, grazie alla collaborazione con il Consorzio dei Produttori del pregiatissimo I Roccaverano Dop.

Mostra fotografica.
Si intitola “Dentro il vigneto” e raccoglie foto e immagini suggestive di Chiara Galliano, fotografa Fine Art e artista visiva, con paesaggi e vigne del Monferrato. Immagini che si sposano – dice l’autrice – con una suggestiva video installazione realizzata nell’azienda agricola
“Il Botolo”. La mostra dal 4 ottobre a Nizza.

Modalità di accesso alla tre giorni del Nizza
Ingresso al pubblico INTERO € 25 – calice di degustazione in omaggio https://shorturl.at/JkEj
Ingresso al pubblico RIDOTTO (esclusivo per SOCI AIS, FISAR, FIS, ONAV, ASPI e SLOW FOOD esibendo tessera associativa) € 15 – calice di degustazione in omaggio https://shorturl.at/nX6ju
Ingresso gratuito previa registrazione per operatori di settore e stampa https://shorturl.at/gWglz
Link pagina di atterraggio all’interno del sito di Enoteca del Nizza https://enotecanizza.it/eventi/il-nizza-e/

Partner e sostenitori. Il Nizza È un evento organizzato da Enoteca Regionale di Nizza, Città di Nizza Monferrato e Associazione Produttori del Nizza. Con il contributo della Regione Piemonte ed il supporto tecnico della delegazione astigiana di AIS Piemonte. In collaborazione con Banca di Asti, il Consorzio per la Tutela dei Vini Doc Bolgheri e Bolgheri Sassicaia, Consorzio dei Produttori del Roccaverano DOP, Valverde e Mario Fongo. Realizzato grazie al patrocinio della Provincia di Asti, della Comunità Collinare Vigne & Vini e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato
Si invita al consumo responsabile delle bevande alcoliche

Enoteca Regionale di Nizza Monferrato
Aperta da: Lunedì al Venerdì 9,30/13,00 – 15,00/19,30 Sabato e Domenica 9,30/13,00 – 14,30/19,00 Wine Shop e Uffici: Palazzo Crova, Via Crova 2 – 14049 Nizza Monferrato (AT) Nuovo recapito telefonico: 0141/439294 320 141 4335 segreteria@enotecanizza.it – www.enotecanizza.it – www.facebook.it/enotecanizza

About Associazione Produttori del Nizza
Dal 2002 l’Associazione Produttori del Nizza custodisce e valorizza il Nizza DOCG, espressione d’eccellenza del Barbera prodotto in un’area di 18 comuni nel cuore del Monferrato. Oggi l’Associazione conta 95 produttori e lavora per accrescere e consolidare l’identità del vino e del suo territorio, con l’obiettivo di attestarlo, in Italia e all’estero, al pari delle grandi denominazioni italiane.

Alla prossima !
LUCA GANDINoero e Monferrato
Si invita al consumo responsabile delle bevande alcoliche

Enoteca Regionale di Nizza Monferrato
Aperta da: Lunedì al Venerdì 9,30/13,00 – 15,00/19,30 Sabato e Domenica 9,30/13,00 – 14,30/19,00 Wine Shop e Uffici: Palazzo Crova, Via Crova 2 – 14049 Nizza Monferrato (AT) Nuovo recapito telefonico: 0141/439294 320 141 4335 segreteria@enotecanizza.it – www.enotecanizza.it – www.facebook.it/enotecanizza

About Associazione Produttori del Nizza
Dal 2002 l’Associazione Produttori del Nizza custodisce e valorizza il Nizza DOCG, espressione d’eccellenza del Barbera prodotto in un’area di 18 comuni nel cuore del Monferrato. Oggi l’Associazione conta 95 produttori e lavora per accrescere e consolidare l’identità del vino e del suo territorio, con l’obiettivo di attestarlo, in Italia e all’estero, al pari delle grandi denominazioni italiane.

Alla prossima !
LUCA GANDIN

“Se lo puoi immaginare, lo puoi fare!”

“Se lo puoi immaginare, lo puoi fare!” La frase attribuita a Walt Disney sembra quasi anticipare quello che ieri sera è accaduto al Circolo dei Lettori.

Perché sì, senza parole non c’è pensiero, e i filosofi del linguaggio ce lo ricordano: conoscere il significato delle parole è la condizione necessaria per astrarre, comprendere, creare.
Ma c’è’ di più se lo puoi nominare lo puoi cambiare! La parola e la conoscenza della parola, inteso come processo di consapevolezza e  motore di cambiamento sociale e perché no politico. Soltanto Parole? No…
Ieri, però, la parola è diventata anche oggetto d’asta. Un’asta vera e propria, battuta con competenza e brillantezza da Vanessa Carioggia AD di Case d’Aste Sant’Agostino e Vice Presidente di ISI. In palio: l’adozione di una parola. Un paradosso? Non proprio. Perché dietro c’era molto di più. Con l’offerta più alta, l’aggiudicatario si portava a casa un poster artistico con la parola prescelta racchiusa tra due parentesi graffe, e, soprattutto, il diritto di utilizzare per 18 mesi la definizione tratta dal Dizionario di Genere di Marzia Camarda. Un’opera monumentale: il primo e più ampio censimento internazionale dei fenomeni sociali legati al genere. Numeri impressionanti: 2.417 lemmi, 12 macrotemi, oltre tre milioni di battute.
.
Ieri sera, Marzia  Camarda ha compiuto un piccolo miracolo: ha coinvolto l’élite dell’associazionismo e dei corpi intermedi torinesi — dall’Unione Industriali ad Apid e Federmanager, dagli Ordini professionali al Politecnico, dall’Universita’ e la SAA alle Fondazioni Bancarie — insieme a intellettuali, imprenditrici, professionisti, associazioni di empowerment femminile come Fondazione Bellisario.
Non solo donne.Con ironia e spirito, molti uomini hanno rilanciato per aggiudicarsi parole “caratterizzate” come manel, mansplaining (o, con più colore, in italiano il bellissimo minchiarimento), drama queen, e toy boy. La forza del Dizionario di Genere non è solo quella di offrire una definizione, soddisfare la curiosità intellettuale, ma di costruire connessioni logiche tra i lemmi, offrendo un percorso di conoscenza unico e utilissimo. Lo confesso: anch’io ci ho perso delle ore, scoprendo spiegazioni chiare non solo di parole straniere, ma anche di concetti giuridici, economici e sociali.
E a cosa servirà il ricavato dell’asta?Ce lo racconta Marzia Camarda, con gli occhi che ieri brillavano di passione e di soddisfazione a coronamento di un lavoro davvero enciclopedico: “Realizzeremo una piattaforma digitale partecipativa, accessibile a scuole ed enti formativi, con contenuti del Dizionario e materiali creati ad hoc: schede didattiche scaricabili, strumenti per docenti e professionisti, uno spazio per connettere territori e colmare carenze educative. L’obiettivo è farne la più ampia mappatura internazionale partecipativa.” Non basta: il progetto guarda lontano. Non solo traduzione del dizionario in altre lingue, ma anche arricchimento con parole e concetti specifici delle varie culture, per una rete linguistica globale. Ieri era presente anche l’editrice e  di Settenove Monica Martinelli, fondatrice della prima realtà editoriale italiana interamente dedicata alla prevenzione della violenza e della discriminazione di genere. Le parentesi graffe del suo logo non sono casuali: simboleggiano libertà di espressione, l’uscire dalle gabbie culturali, l’aprirsi a un altrove, all’altro, all’inesplorato ed inedito. Come il primo Dizionario di Genere!
.
IRMA CIARAMELLA

Buonissima, più di 120 appuntamenti al Festival della grande cucina

Torino celebra ancora una volta la migliore cucina internazionale, in tutte le sue forme, attraverso la quinta edizione di Buonissima, la manifestazione gastronomica tra le più importanti d’Italia, che si terrà nel capoluogo piemontese dal 22 al 26 ottobre prossimo. L’evento gastronomico, ideato dai giornalisti Stefano Cavallito e Luca Iaccarino e dallo chef Matteo Baronetto, torna ad animare la città dopo la straordinaria edizione estiva organizzata in occasione della cerimonia torinese della “The World’s 50 best restaurants”.

Un appuntamento diventato imperdibile per tutti gli appassionati di cultura gastronomica e non solo, un motivo d’orgoglio per Torino e l’Italia. Buonissima 2025 promette un’edizione ricca e innovativa con numeri ancora più importanti rispetto al passato, che vogliono ribadire il ruolo centrale che la città riveste nel panorama enogastronomico italiano e internazionale. Un festival che si propone l’intento di far vivere intensamente la città tramite eventi di alta qualità e diffusi in alcuni luoghi iconici torinesi, seguendo l’incremento sempre maggiore di turisti che, visitando la città, vengono affascinati dall’accoglienza e dalla cura enogastronomica proposte.

“Cibo, arte e bellezza sono le tre parole di riferimento per questa edizione – ha dichiarato il giornalista Luca Iaccarino – una manifestazione diffusa capace di creare movimento e bellezza in città attraverso la commistione e la fusione tra il cibo e l’arte, andando a confluire in un senso incredibile di bellezza, un evento e un sentimento in cui ritrovarsi come comunità”.

“Non chiedere quello che può fare il tuo Paese per te, ma chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese, disse J.F. Kennedy nèl lontano 1961 – ha dichiarato il giornalista Stefano Cavallito – questo è lo spirito che ha animato Buonissima fin dalla sua prima edizione. Buonissima è stata concepita per esprimere il suo spirito proprio nella città di Torino, e abbinare la bontà dell’offerta enogastronomica alla bellezza del luogo dove viene respirata. La bellezza del luogo è fondamentale a livello di attrattiva per ospitare e richiamare i più grandi interpreti della cucina internazionale”.

“Buonissima sta progredendo in modo importante – ha affermato lo chef Matteo Baronetto – penso che la cucina debba mettersi al servizio della bellezza e della cultura al fine di ampliare il respiro internazionale. Sono felice di poter contribuire attivamente a questa edizione proponendo due eventi nel format Chef Table, a cui sono affezionato e che parla un poco del mio passato. La prima cena si svolgerà negli ambienti magici della Libreria Luxemburg, nella sua nuova sede della galleria Subalpina, e la seconda nei locali di Dispensa, dove dopo 10 anni tornerò a cucinare con il mio amico Carlo Cracco, proponendo qualcosa del nostro passato che porti, però, un profumo nel futuro”.

Martedì 21 ottobre, dalle ore 20, alla Libreria Luxemburg, ci sarà appunto l’intima cena a quattro mani in cui lo chef Matteo Baronetto cucinerà con lo chef del ristorante Glam, Donato Ascani. I libri lasceranno spazio a un’atmosfera unica, la cucina prenderà il posto delle parole e due protagonisti della scena gastronomica si incontreranno per creare un menù irripetibile.

Cinque sono i giorni dedicati alla manifestazione  che ospiterà oltre 15 format gastronomici per  un totale di più di 120 appuntamenti diffusi in tutta la città, con il coinvolgimento di oltre 70 location e 100 chef provenienti da ogni angolo del pianeta. La kermesse negli anni scorsi ha ospitato chef del calibro di Massimo Bottura, Alain Ducasse, Ferran Adrià, Enrico Crippa, Virgilio Martinez e Renè Redzepi, e conferma anche quest’anno la duplice, inconfondibile anima che l’ha contraddistinta fino ad ora. Da un lato il carattere pop delle trattorie e dei Bistrot, dall’altro spirito top delle mete di Fine Dining, ristoranti unici in cui gli chef propongono una filosofia visionaria e originale nella scena gastronomica internazionale. L’inaugurazione ufficiale di Buonissima avverrà alla centrale Nuvola Lavazza mercoledì 22 ottobre dalle 16 alle 18, e in quell’occasione si terrà il Premio Bob Noto, nato in seno alla manifestazione in omaggio al gastronomo e fotografo torinese scomparso nel 2017. Ogni anno la giuria è composta dalla moglie Antonella Fassio, dagli chef Ferran Adrià e Paolo Griffa, dall’editore Marco Bolasco, da Sara Perone di Lavazza e dagli editori di Buonissima e consegna il premio a un personaggio del mondo dell’enogastronomia che si è distinto in una virtù cara a Bob. Quest’anno il tema del premio riguarda il talento. Per questa edizione l’evento inaugurale di Buonissima sarà mercoledì 22 ottobre, a partire dalle 19.30, fino alle 23.45, a Palazzo Madama, presso il Museo Civico d’Arte Antica e firmato da 10 grandi chef provenienti da alcuni dei più rinomati ristoranti italiani che daranno estro alla loro creatività riproponendo piatti iconici e nuove creazioni ispirati alla mostra che farà da cornice alla serata: “Vedova Tintoretto in dialogo”, un elogio al cibo e all’arte all’interno della bellezza dello storico palazzo torinese. Ad accompagnare la proposta gastronomica, una selezione  dei migliori vini piemontesi. Dal 22 al 26 ottobre si svilupperanno anche le Cene in Osteria, dal titolo Piolissima. Per Buonissima l’anima delle tipiche trattorie torinesi prende vita tra le strade e i vicoli della città, con 21 piole, dalle più tradizionali alle più contemporanee, che sorprenderanno con piatti speciali pensati ad hoc per celebrare la grande cucina piemontese. Si potranno scoprire menù originali nello stile della piola, respirando l’atmosfera autentica della convivialità. Piazza Castello, dal 23 al 26 ottobre, dalle 10 alle 19.30 sarà teatro di 4 giorni di esperienze gastronomiche e culturali di “Casa Buonissima”.

Sabato 25 ottobre, presso Palazzo Saluzzo Paesana, un grande evento è atteso dalle 19, dal titolo “A taste of Alchemist”, una cena spettacolo in cui il grande protagonista della serata sarà lo chef danese Rasmus Munk, insignito del premio come Miglior Chef al mondo per la classifica The Best Chef Awards 2024. Mente visionaria e chef patron del ristorante Alchemist di Copenaghen, due stelle Michelin e una stella Verde, quinto ristorante al mondo per The World’s 50 Best Restaurants 2025. Munk proporrà una cena riservata e ideata soltanto per Buonissima e dedicata esclusivamente alla Città di Torino.

Un’altra novità riguarda l’innovativo format Bistromania, la festa dei bistrot che si svolgerà alla centrale Nuvola Lavazza sabato 25 ottobre dalle ore 19. Quest’anno i riflettori si accenderanno sulla partnership tra Piemonte e Catalogna: 5 bistrot catalani saranno ospiti speciali e si uniranno ai protagonisti piemontesi per una notte di sapori, storie e contaminazioni uniche. Standing dinner e materie prime scelte con cura si accompagneranno a vini che testimonieranno artigianalità e passione.

“Come Gallerie d’Italia e Banca Intesa Sanpaolo sosteniamo il progetto di Buonissima 2025 – ha dichiarato Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo -le Gallerie d’Italia saranno un importante teatro per la quinta edizione di Buonissima, evidenziando la passione e l’interesse verso un progetto che, di anno in anno, cresce attraverso il cibo, la cultura e la bellezza”.

Mara Martellotta

Serranos: il buono della Spagna nel cuore di Torino

Tapas, paella, jamón, tortilla. Ma anche “croquetas, pulpo alla gallega, patatas bravas, pimientos e alioli”. C’è la Spagna intera nel menu di Serranos, autentico ristorante spagnolo nel cuore di Torino.

A garantirla è Enrique, uno dei soci fondatori di Serranos che, forte delle sue origini spagnole e della sua passione per l’abitudine nazionale a “tapear”, supervisiona la scelta delle materie prime e degli ingredienti, importando abitudini, riti e piatti tipicamente iberici, come le “aceitunas rellenas de anchoa” (le olive ripiene di acciughe, immancabili in ogni aperitivo che si rispetti) o l’autentica conserveria spagnola del Cantabrico.

Il risultato è un menu divertente, fatto di piatti e piattini “para compartir” e di ricette gustose, di mare e di terra, che portano a Torino i veri sapori della migliore tradizione spagnola. Il tutto, in un luogo che celebra la convivialità, l’incontro tra culture e il piacere dello stare insieme. Elementi distintivi di ogni tavola spagnola, che Serranos ripropone nell’atmosfera e nell’accoglienza, prima ancora che nei suoi piatti. Le ricette sono quelle della tradizione, prima tra tutte la paella (disponibile ogni mercoledì con il 50% di sconto), proposta in diverse versioni, compresa l’originalissima e quasi introvabile “Fideuà de Marisco”.
Ad accompagnare la proposta gastronomica di Serranos, poi, ci sono le “cañas y jarras de cerveza San Miguel”, insieme alle birre artigianali del birrificio piemontese Soralamà, della stessa proprietà, e, naturalmente, l’immancabile Sangria (entrambe con una formula al 50% ogni giovedì sera, “los Jueves Locos”). Inoltre, Serranos propone  una discreta selezione di vini spagnoli (Rioja e Ribera del Duero in primis) e una varietà di Gin Tonic per chiudere in bellezza una serata iberica.

L’idea non è solo quello di un ristorante adatto per una cena che celebri i sapori e le tradizioni gastronomiche iberiche, ma anche un luogo per un aperitivo simpatico, con la proposta, valida tutti i giorni entro le 19.30, delle formule con tre Tapas e un drink a 5 euro a persona o 9 Tapas e un drink a 12 euro a persona.

Serranos – via S. Massimo 11, 10123 Torino TO

Mara Martellotta

Torino Tattoo Convention, un successo

Si è chiusa con successo la 14esima edizione della Torino Tattoo Convention, che ha richiamato, come ogni anno, migliaia di visitatori, tra appassionati, curiosi e turisti. Anche VIP e calciatori hanno fatto la loro comparsa, confermando il crescente fascino di un evento che unisce spettacolo, arte e cultura.

 

Protagonisti assoluti sono stati i tatuatori di cui il 35% donne. A tatuarsi in convention è stato maggiormente il pubblico femminile, il 60%, dato che segna un importante cambio di prospettiva rispetto al passato.

 

Diversi tatuatori italiani e stranieri, come da tradizione, hanno aperto le loro agende durante la convention, dando l’opportunità a clienti provenienti da tutta Italia di realizzare il loro tatuaggio, rendendo ancora più speciale l’esperienza.

 

La convention non è stata solo arte sulla pelle, ma anche una grande festa fatta di inchiostro e spettacoli. Tra i momenti più seguiti, le esibizioni di wrestling, che hanno richiamato tantissimi curiosi, famiglie e turisti, trasformando l’Inalpi Arena in un palcoscenico vivace e sorprendente.

Foto di Fabio Recrosio @_kitchenme

 

Villa Garnerone: un luogo storico della Val Sangone apre le sue porte al pubblico

Con l’evento Reset del 5 ottobre 2025

 

 Nata dalla visione di Alberto Garnerone – imprenditore pionieristico che dal suo Piemonte ha tratto concretezza e avanguardia – questa dimora storica, abbracciata da un parco infinito, è pronta a diventare un punto di riferimento culturale del territorio.

La visione di Alberto Garnerone

Non bastano poche righe per raccontare la figura poliedrica di Alberto Garnerone (1941 – 2008). Uomo dotato di ingegno fuori dal comune, ha legato il suo nome al tessuto imprenditoriale italiano e internazionale con la fondazione di Sirena S.P.A., dal 1974 azienda leader nella produzione e vendita di segnalatori ottici, acustici e luminosi.

L’anno successivo all’istituzione dell’azienda, Garnerone acquista quella che diventerà la sua oasi di pace: Villa Pietrina, dimora di inizio ‘900 in pregiato stile Liberty Torinese adagiata nel verde della frazione di San Bernardino di Trana, lungo la strada che collega Trana a Giaveno. La Villa prende il nome del nuovo proprietario e, lungo i decenni, rinasce a sua immagine e somiglianza, come uno scrigno dove racchiudere la sua essenza.

In origine, l’edificio era situato in un parco di piccole dimensioni, ed è proprio qui dove l’ingegno e l’estro creativo di Alberto Garnerone raggiungono l’apice. Egli, infatti, da sempre amante della bellezza, ingrandisce di anno in anno la proprietà, acquistando diversi appezzamenti di terreno circostanti e dando vita ad uno sconfinato parco abbellito da statue in pietra di Vicenza, vasi, fontane dello stesso materiale, viali in porfido. Nel 1977 viene progettata la maestosa piscina in stile neoclassico rivestita di travertino chiaro.

Ma l’impronta di Alberto Garnerone, uno dei maggiori collezionisti italiani di auto sportive e d’epoca, è evidente soprattutto in un’opera unica nel suo genere: un’autorimessa sotterranea a pianta circolare, in un secondo momento ampliata in una grossa area rettangolare.

Una location per eventi che rispetta lo spirito del luogo

Oggi, Villa Garnerone porta avanti l’eredità del suo fondatore valorizzando ogni angolo da lui immaginato. Nell’ottica e nella volontà di custodire il passato e farlo rifiorire nel presente, dal 2024 la residenza è rinata con una nuova veste: quella della location per eventi privati e aziendali, matrimoni di charme, iniziative culturali e artistiche, manifestazioni con il fulcro sul rapporto con la natura, l’ambiente e il benessere.

Ogni evento è accuratamente selezionato e progettato nei dettagli dal team di location manager, con il fine di rispettare lo spirito del luogo e preservare le tante prerogative di valore.

Scegliere Villa Garnerone significa circondarsi di scenari magnifici e senza tempo, con la certezza di creare un evento che resti impresso nella memoria di tutti i partecipanti. Qui storia e arte sigillano un patto indissolubile con il territorio circostante, sfondo integrante della Villa, dalle colline alle alte montagne delle vicine Val Sangone e Val di Susa.

 

Reset, il primo festival olistico e artistico di Villa Garnerone

Proprio il territorio in cui Villa Garnerone è immersa ha dato l’ispirazione per progettare un grande evento: Reset.

Reset è un festival che riunisce natura, arte e benessere nel parco della dimora. Grazie alla versatilità degli spazi, ci saranno angoli dedicati a diverse categorie merceologiche, dall’esposizione alla vendita di prodotti artistici e artigianali, dai workshop artistici ai trattamenti olistici. Il comune denominatore? Il concetto di vita lenta e di connessione con gli elementi naturali.

Reset si terrà domenica 5 ottobre 2025 dalle 10.30 alle 18. La scelta di organizzare l’evento all’inizio della stagione autunnale non è casuale. L’autunno è infatti un periodo di passaggio ad un ritmo più lento e consapevole, un momento che ci invita all’introspezione e alla cura. Il biglietto di 12 euro include l’ingresso al parco e alle aree espositive, dove si potrà usufruire delle dimostrazioni e delle lezioni tenute dagli operatori presenti – tutte le esperienze saranno gratuite, tranne quelle con tariffa specifica e indicata nei singoli stand – e delle conferenze nello spazio dedicato agli speech.

Oltre alle esperienze olistiche ed artistiche in natura e alle conferenze, i partecipanti potranno passeggiare nel parco e gustare le box pic nic del laboratorio vegetale “Cortile Vanillu” di Giaveno (su prenotazione) oppure usufruire del servizio caffetteria.

Per informazioni sul programma completo, consultare il link https://www.instagram.com/villagarnerone_eventi/

In caso di maltempo, l’evento sarà riprogrammato a data da destinarsi.

TARIFFE INGRESSI EVENTO RESET DEL 5 OTTOBRE 2025, TICKET ACQUISTABILI AL CANCELLO D’INGRESSO

Adulti: 12 euro

Bambini fino ai 10 anni: gratis

INDIRIZZO

Villa Garnerone

Via Coazze, San Bernardino di Trana (TO)

Pesche ripiene all’antica

Un antico dessert  tipico del Piemonte, tutto da gustare. Una preparazione semplice e genuina realizzata con pesche dolci e mature, farcite da un goloso ripieno a base di cioccolato fondente e amaretti, un abbinamento davvero delizioso e irresistibile.

Ingredienti:

6 pesche mature a pasta bianca

80 gr. di amaretti

60 gr.di cioccolato fondente

2 tuorli

30 gr. di zucchero a velo

Poco burro

Lavare ed asciugare le pesche. Tagliarle a meta’ ed eliminare il nocciolo. Scavare un poco la polpa e metterla in una terrina. Preparare il ripieno mescolando la polpa delle pesche tritata con il cioccolato grattugiato e gli amaretti sbriciolati, unire parte dello zucchero a velo e i due tuorli. Disporre le mezze pesche in una pirofila da forno, precedentemente imburrata, riempirle con il ripieno di amaretti ed un fiocchetto di burro. Cuocere in forno a 190 gradi per circa 30 minuti. Servire a piacere tiepide o fredde cosparse di zucchero a velo.

Paperita Patty

Sagra del gusto e della tradizione ad Andezeno

La Sagra del cardo diritto bianco avorio, della cipolla piattellina denominata la bionda e della bagna cauda 2025 torna questo autunno ad Andezeno, piccolo comune della città metropolitana di Torino, per un nuovo appuntamento con la cucina della tradizione. Ad attendervi, per la Sagra del Cardo di Andezeno 2025, tantissimi prodotti locali e autoctoni protagonisti di questo imperdibile appuntamento gastronomico che si svolge da 50 anni.

 

Un’autentica sagra di paese che vi attende nella giornata di domenica 12 ottobre 2025. Venerdì e sabato troverete, dalle 19.30, gli stand gastronomici per le degustazioni di bagna cauda.

 

La giornata clou della manifestazione è però domenica 12 ottobre 2025: durante tutta la giornata ci sarà la mostra mercato dei prodotti tipici, cardi e le cipolle piattelline, varietà pregiate conosciute in tutto il mondo per le loro ottime caratteristiche gastronomiche, zucche ornamentali e commestibili in collezione, degustazione ed asporto della strepitosa bagna cauda. Prenotazione gradita solo al numero di telefono: 3288847906.

 

Durante la giornata ci saranno intrattenimenti musicali, artisti di strada, masterclass sul vino, visite guidate alla cantina Balbiano, chiesa San Giorgio e alla Villa Simeon, trenino turistico per gli spostamenti e molto altro ancora.

 

Inoltre in occasione della sagra sarà possibile visitare ed acquistare le zucche preferite nella famosa ed unica “Casa delle Zucche” 33 edizione, corso Vittorio Emanuele 69, Andezeno, che da oltre 30 anni, nella stagione autunnale dal mese di settembre a dicembre viene completamente addobbata da centinaia di tipologie di zucche ed accoglie turisti ed appassionati da tutta Italia e non solo.

PER INFORMAZIONI COMUNE DI ANDEZENO TEL: 0119434204