Si chiude la seconda edizione di Oktoberest Torino. In 11 giorni di evento all’Oval-Lingotto Fiere sono stati bevuti oltre 2.100 fusti di birra da 30 litri ciascuno, per un totale di circa 65.000 litri. Sulla base di calcoli sui consumi medi di birra procapite si possono stimare circa 130.000 ingressi. Numeri che confermano la manifestazione come la bierfest più grande d’Italia.

I visitatori sono stati accolti nei 20.000 metri quadri dell’Oval, il singolo padiglione della birra più grande del mondo, dove hanno sorseggiato la birra Hofbräu Oktoberfest, la stessa che viene servita nel tendone Hofbräuhaus all’Oktobefest di Monaco di Baviera, e gustato i piatti tipici della Bierfest bavarese, dai classici bretzel ai panini, daiwurstel allo stinco di maiale con patate, fino a dolci come lo strudel e la sacher.
“Torino ha ancora una volta risposto bene a un evento che mira prima di tutto a creare socialità e convivialità – dichiara Alessio Balbi della Birreria HB di Genova,organizzatore dell’evento insieme a GL events. Abbiamo fatto divertire e ballare per 11 giorni gente di tutte le età. Ho visto anche tantissimi bambini, non solo a pranzo, segno che la gente ha capito che questo è davvero un evento adatto a tutti. Non dimentichiamo inoltre l’aspetto economico: abbiamo generato opportunità di lavoro per oltre 200 persone e attratto gente da tutto il nordovest (il 20% del nostro pubblico viene da fuori Torino), creando un indotto importante per l’economia della città.”

Raccolti 4 mila euro a sostegno della ricerca grazie al caffè offerto dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Sono oltre 4 mila gli euro raccolti dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, charity partner dell’evento. Grazie al progetto “Tieni sveglia la ricerca”, realizzato in collaborazione con Lavazza e Valmora, il pubblico dell’Oval ha potuto sorseggiare un buon caffè offerto dai volontari della Fondazione e dare così un contributo a favore della ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo.
L’appuntamento con la terza edizione di Oktoberfest Torino è a ottobre 2017
(foto: Antonello Preteroti)


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Sabato 22 ottobre 2016 dalle ore 15.30 alle 17.30 presso EXKi Stadium in Corso Vittorio Emanuele II 98N ricominciano i laboratori didattici gratuiti di EXKi in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Torino
“Hood, with or without?”, il titolo curioso e provocatorio della sfilata autunno inverno 2016- ’17 che Alberto Lusona presenta nel suo Atelier di via Monte di Pietà
sportivo, la giacca montgomery, semplicemente con l’uso del neoprene e dello scuba. Mi piace giocare nelle mie creazioni con elementi a contrasto, utilizzando per le giacche anche tagli Chanel accostati a tessuti innovativi, perché amo la sdrammatizzazione nella moda, pur rimanendo assolutamente fedele a un tipo di creazione sartoriale di alta moda, che oggi si va sempre più perdendo”.
in velluto accostati a giacche Chanel realizzate in ecopelliccia con tecnica crackle’, che risale al Settecento e veniva usata dai pittori francesi per dare alle loro opere un effetto di crepe e screpolature. Oggi viene usata per la stessa ragione e crea un effetto bellissimo. Potrete vedere abiti realizzati in tessuto scuba, che ricorda i materiali subacquei. Un altro materiale che uso molto è il neoprene, che ha tra le sue principali doti l’elasticità, la resistenza al taglio e all’invecchiamento. I colori in cui sono realizzate giacche e abiti in neoprene sono molto innovativi, dal blu copiativo al viola. Non mancheranno creazioni in glicine e giacche
realizzate in alpaca con maniche in appiombo”.
STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto
Madre una signora nella parte non asfaltata fa i suoi bisogni pulendosi diligentemente. I passanti ” buttano ” l’occhio e proseguono. Ovviamente non mi intrometto. Dovevo? Ricordo la settimana prima dove in via Monferrato, stessa ora, non credo ai miei occhi. Auto senza permesso apposito con motore acceso nello spazio per disabili. Non ci credo perché la targa targa è inglese. In questo caso intervengo. Anche voi! Sconsolante….purtroppo tutto il mondo è paese. Dopo le mie insistenze spegne il motore Si diceva: fermate il mondo voglio scendere?















All’aria aperta gran parte delle attività trovano il beneficio del contatto con la natura, ancorché sia difficile stabilirne il “genere” quando ad esempio si pedala nel traffico cittadino, ma “di necessità virtù”… .