70 e più appuntamenti in dieci giorni, 200 ospiti, 354 bottiglie di vino selezionate tra il meglio dei produttori italiani e 24 etichette “da Oscar” caratterizzano la 50/a edizione della Douja d’Or, aperta fino al 18 settembre, nei palazzi Ottolenghi e Alfieri di Asti. Disponibili centinaia di etichette in degustazione, quattro “oscar” della provincia di Cuneo, i Vermentini della Liguria, con tre etichette e tre etichette della Sicilia. La Valle d’Aosta che con due vini si colloca tra le regioni più vocate all’enologia, come Trentino, Campania e Veneto, con il Prosecco di Valdobbiadene in prima posizione.
(foto: il Torinese)
Dopo il riconoscimento a Riserva di biosfera nel programma MAB UNESCO, ricevuto il 19 marzo 2016 durante il congresso Mondiale delle Riserve UNESCO a Lima, il Parco regionale del Po e Collina Torinese organizza per l’ultimo anno quello che ad oggi è stato sin dal 2012 il suo appuntamento di punta.
Eh, sì. Settembre è davvero ricominciato! E normalmente è il mese in cui si cominciano a fare progetti e mettersi in agenda: VOGLIO CAMBIARE! Perché non iniziare dagli appuntamenti glam che le Torino Fashion Bloggers vi propongono qui? Partiamo, andiamo, scriviamo!
Una sfilata super fashion per iniziare bene il mese e non sentirsi troppo lontani da Milano quando inizierà la Milano Fashion week è quello che ci vuole! L’appuntamento è il 16 settembre alle Fonderie Limone di Via Pastrengo a Moncalieri. Che cosa accadrà? I capi della collezione autunno inverno 2016/2017 verranno presentati dando uno sguardo ad un mondo magico e lontano, ispirandosi a quelli delle Ande e del Perù, dove la natura gioca la sua parte fondamentale attraverso materia e colore. Cercate le info sulla pagina social di Orlando Furioso!
Apriamo le porte di casa… per voi! No, non apriamo quelle delle Torino Fashion House, ma il glam e lo style centrano comunque. Si tratta di WELCOME HOME, network di case su Torino e Milano che coniuga l’ospitalità agli eventi del territorio. L’idea nata da Giuseppina Sansone, personal shopper e consulente d’immagine, Carola Serminato, esperta di comunicazione culturale e Ilaria Gai, aka Welcome Home, ha l’intento dare la possibilità di fruire di un’esperienza unica nel suo genere. La particolarità di questi eventi? Ogni stanza della casa preposta darà luogo a un evento di 50 minuti l’uno: camera da letto, salotto, sala da bagno e cucina diventeranno teatro di performance e momenti d’incontro. Ma… Il luogo è segreto fino al giorno stesso, al momento sappiamo solo che che da cornice ci saranno le colline torinesi! La prenotazione è obbligatoria:
Cena a lume di lanterna, what else? È quello che propone San Mauro, il 10 settembre, con la seconda edizione di Lucciole per Lanterne, che offre ai cittadini l’opportunità di condividere un’esperienza emozionante: cenare sul suggestivo e centenario Ponte Vecchio della piccola cittadina. È davvero semplice partecipare, basta seguire le indicazioni che troverete qui! E poi… è per una buona causa: tutto il ricavato andrà in beneficenza per la ricerca sul cancro.
Un giro a Chieri? Perché no! Abbiamo pensato di invitarvi alla riapertura del Museo Tessile di Chieri! Dopo quasi un anno di lavori di ammodernamento i locali storici di via Santa Clara mostreranno il loro nuovo look. L’inaugurazione è in programma per domenica 18 settembre alle 10 del mattino: «Sarà aperto al pubblico il nuovo percorso del museo e presentata ufficialmente la riprogettazione grafica del sito – anticipa Mario Ghirardi presidente della Fondazione chierese per il Tessile e il Museo del Tessile – Entrambi hanno ora un taglio più didattico e interattivo. Ad esempio, tra le novità
E infine, anche per i più piccoli… Un giro nella Galleria San Federico per conoscere i Topolino d’Italia è un passaggio obbligatorio! E vedrete che anche voi più grandicelle non rinuncerete a farvi un selfie con Topolino in versione dottore o vestito con il look più stravagante! Avete tempo fino al 18 settembre, poi Micky Mouse si trasferirà a Milano!
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Gli eventi di Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta che andranno in scena dal 22 al 26 settembre sono interessanti, divertenti, curiosi, golosi

All’anagrafe era registrato come Ottorino, ma tutti a Casale Monferrato lo chiamavano Ettore. Ed Ettore Berardi, pugliese di Ruvo, arrivato in Piemonte, nella città monferrina nel dopoguerra è ancora oggi uno dei casalesi che fanno conoscere la capitale del Monferrato ed il Piemonte in Italia e non solo
unica collezione di cappelli, tra cui quello papale che gli derivò da Portobello, la trasmissione condotta da Enzo Tortora. A fare gli onori di casa del sarto di fama nazionale, cavaliere di gran croce (la più alta onorificenza della Repubblica Italiana), membro della giunta camerale di Alessandria (si deve a lui se la Camera di commercio alessandrina aprì la sua sede casalese), presidente della Pro loco, e soprattutto ambasciatore di Casale, città in cui è vissuto sino alla sua scomparsa e che ha profondamente amato più di tanti casalesi, c’erano le figlie Patrizia e Gabriella e il sindaco di Conzano Emanuele Demaria. E definirlo ambasciatore, anche se magari non avrebbe voluto questo titolo, non è improprio perché portò sempre alto il nome di Casale e del Monferrato, nei
suoi vari contatti e dal suo atelier di via Roma, proprio davanti alla facciata dell’antico convento di Santa Croce, passarono negli anni protagonisti della politica italiana (era molto amico del ministro Adolfo Sarti) o uomini di spettacolo come Alberto Lupo o Enzo Tortora, o lo scrittore Romano Battaglia ed il cantante Claudio Villa, soltanto per citarne alcuni. “Forbice d’oro” i suoi, vestiti e le sue cravatte sovente vivacemente colorati, denotavano, oltre all’abilità di sarto, anche la creatività di un artista, aiutato dalla moglie Carla. Oggi non ci sono più entrambi, lui ha terminato il suo cammino terreno nel 2000, ad 81, anni, lei quattro anni fa. Chi scrive non può dimenticare l’amicizia, sincera, che legava Ettore Berardi alla sua. Mio nonno Ettore, primo direttore dell’allora Banca di Casale e mio padre Marco, geometra, soprattutto alla sera, quando uscivano dall’ufficio, prima di tornare a casa passavano da lui, per fare quattro chiacchiere, una consuetudine durata per anni. E anche il sottoscritto, prima bambino, poi ragazzino, è stato tante volte in quell’atelier. E il ricordo della cappelliera, dove erano esposti alcuni suoi pezzi da collezione (tra cui quello papale) è ancora vivo. Come pure il bancone sulla
sinistra e quella porta che una volta aperta face accedere all’ascensore ed al “misterioso” mondo della sartoria con il magazzino delle stoffe al primo piano, il laboratorio al secondo e l’abitazione di famiglia al terzo. Sono tutti flash di un mondo che non c’è più, di una Casale che è cambiata. La bella mostra di Poppi Posillipo e le interessanti iniziative collegate permettono di ritornare a quell’epoca e rendono davvero omaggio ad un uomo che ha molto amato Casale senza se e senza ma e che dalla sua città adottiva merita, a questo punto, di essere ricordato. La mostra avrà un contorno di eventi che si susseguiranno ogni settimana. Il 10 settembre, alle 18, ci sarà la tavola rotonda “L’artista e l’artigiano: poeti di bellezza”, il 17 settembre, alla stessa ora, verrà presentato un racconto per immagini di Alessandra Ruffino: “Giovanni Tamburelli una vita a fuoco”. Poi il 24 settembre ci sarà una nuova tavola rotonda “Anni 70 il grigio a colori. Gli anni di piombo e la poetica di Berardi”, mentre l’ultimo evento in scaletta sarà, ancora una volta alle 18 del 2 ottobre, la presentazione del catalogo e del docufilm realizzati nell’occasione.


Un’idea originale e divertente per rendere speciale un coloratissimo buffet o un aperitivo con gli amici.
e un successo si misura dall’affluenza del pubblico e dall’entusiasmo con cui segue l’evento, “La Bella e la Voce 2016” è stata la dimostrazione di quanto questa formula sia esatta.