LIFESTYLE- Pagina 439

La presenza delle donne nei CdA

Mimosa

dora palloniConvegno in Consiglio regionale, Palazzo Lascaris – Sala Viglione, giovedì 26 marzo ore 14.30 

 

L’evento è  organizzato in collaborazione con AIV – Associazione Italiana di Valutazione Gruppo Tematico Pari Opportunità  nell’ambito del  progetto Il rosa e il grigio ,  finanziato dal  Dipartimento Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri   e ideato dalla società cooperativa  S.&T.  con l’obiettivo di  aumentare la presenza femminile nei CdA   pubblici e privati, partendo dal   dialogo intergenerazionale tra giovani donne e manager under/over 50.  

 

In Europa la percentuale di donne ai vertici aziendali ha raggiunto la soglia del 20.2%, registrando un aumento storico soprattutto in Stati che hanno introdotto di recente misure legislative in tal senso, come la legge 120/2011 “Golfo-Mosca”, in vigore in Italia dall’agosto del 2012, che ha reso obbligatorio il rispetto di un’equa rappresentanza di genere nei C.d.A. e nei Collegi Sindacali per una quota fissata al 20% per il primo mandato e al 33% per i successivi due.

 

 

Proprio l’Italia risulta tra i paesi europei che hanno mostrato gli incrementi più significativi, in seconda posizione con un +19.1% (preceduta dalla Francia con un +20.1%). Dall’ultimo monitoraggio del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, aggiornato a fine 2014, la presenza delle donne nei CdA pubblici italiani è salita al 20% e nelle società private quotate in borsa ha raggiunto il 22,6%, con una crescita di più del doppio negli ultimi due anni. In campo economico, invece, rimane ancora forte il divario: siamo al 114° posto nel mondo per parità salariale.

 

Saluti istituzionali

Mauro Laus – Presidente del Consiglio regionale del Piemonte

Daniela Ruffino – Vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte

Stefania Batzella – Presidente della Consulta delle Elette del Piemonte

Monica Cerutti – Assessore alle Pari Opportunità Regione Piemonte

 

Introduce

Alberta Pasquero – Presidente S.&T. soc. coop. 

 

Modera

Maria Chiara Voci – contributor at Il Sole24Ore

  

Lo scambio intergenerazionale come strategia per la valorizzazione della capacità di governance delle donne

Cons. Luciana Saccone – Direttore Generale, Dipartimento Politiche per la Famiglia, Presidenza del Consiglio dei Ministri

Delia Amari – Dipartimento Politiche per la Famiglia, Presidenza del Consiglio dei Ministri

  

Valutare le pari opportunità

Catina Balotta  – Referente Gruppo PO AIV

  

CdA in Italia: presenza femminile nelle società pubbliche. Le potenzialità di una valutazione in chiave di genere della Legge 120/2011

Valentina Andreozzi – Collaboratrice Università di Udine per il progetto “Talenti femminili per le pubbliche amministrazioni”

 

Una misurazione qualitativa sulla presenza femminile nei CdA: il percorso del progetto “Il rosa e il grigio”

Monica Andriolo – Responsabile del progetto “Il rosa e il grigio”

   

Governance e leadership al femminile

Dialogo tra donne di diverse generazioni

  

Invierà un contributo video l’on. Alessia Mosca, coautrice della Legge 120/2011

 

(fcalosso – www.cr.piemonte.it)

Da Druento parte il Golf Tour Piemonte

GOLF ITALIA

Dalla classifica si proclamerà il vincitore ed il Circolo vincitore dell’edizione 2015

 

Golf Tour Piemonte 2015 partirà dal Golf Druento I Merli giovedì 26 marzo. E’ un circuito di gare organizzato da Federgolf Piemonte con il patrocinio della Regione Piemonte. Si disputerà, il giovedì, in tutti i Circoli Piemontesi a 9 buche, con formula stableford hcp. Categoria Unica. Saranno ammessi anche i giocatori N.C. Il Circuito è aperto a tutti i tesserati F.I.G, ma concorrono al premio finale soltanto i giocatori iscritti in un Circolo del Piemonte. Sarà stilata una classifica generale dei giocatori partecipanti, iscritti ad un circolo piemontese, che terrà conto della somma dei risultati conseguiti nelle singole gare. Da questa classifica si proclamerà il vincitore ed il Circolo vincitore del Golf Tour Piemonte 2015.

Record di cassa integrazione a Torino, la crisi si fa sentire ma la Ferrero va a gonfie vele

nutella 4

Nello scenario complessivo di incertezza, invece il gruppo Ferrero ha chiuso il bilancio al 31 agosto 2014 con un fatturato di 8,4 miliardi di euro. I dati sono in crescita del 3,9% rispetto al precedente

 

Con la bellezza di quasi 10 milioni di ore richieste nei primi due mesi dell’anno, Torino è la prima città italiana nella classifica della cassa integrazione. Mentre a livello nazionale i dati relativi ammortizzatori sociali sono in calo del 41%, in Piemonte sono scesi soltanto del 10. In tutta Italia, nello stesso perido, sono state chieste 109 milioni di ore, di cui 17 nella nostra regione. Nel settore dell’industria le domande sono crescite di circa il 6%, mentre  si registra un forte calo nell’ediliza: sono scese del 45,9%, nel commercio del 62,2 e nell’artigianato addirittura dell’87,2. Ma i dati sulla crisi in piemonte sono complessivamente  orientati all’incertezza.

 

Intanto la L3 Holding, una cordata svizzera e lussemburghese, si è aggiudicata l’asta per la De Tomaso. L’offerta è arrivata a quota 2 milioni e 50 mila euro. All’asta ha preso parte acnhe il gruppo cinese Ideal Time, che aveva presentato un’offerta soltanto per il marchio. Dopo i primi rilanci la cordata italiana Eos ha invece lasciato.

 

Nello scenario complessivo di incertezza, invece il gruppo Ferrero ha chiuso il bilancio al 31 agosto 2014 con un fatturato di 8,4 miliardi di euro. I dati sono in crescita del 3,9% rispetto al precedente. Gli affari vanno alla grande in Asia, Russia, Usa, Canada, Brasile, Messico e Turchia,  e sono in forte crescita i mercati del Medio Oriente. Eccellenti anche  i risultati nel Regno Unito, Polonia e Germania. Sono stabili o in leggero calo, proprio per la crisi economica, i principali mercati del Sud Europa. L’utile prima delle imposte è di 907 milioni, con una crescita del 14,2%.

 

Il Lago dei cigni del Ballet of Moscow

LAGO CIGNI

La trama, decisamente romantica, racconta la storia della principessa Odette che un perfido sortilegio del malefico mago Rothbart, a cui la principessa ha negato il suo amore, costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco

 

Il lago dei cigni, oggi forse il balletto più famoso del mondo, continua a mantenere intatto tutto il suo fascino per l´atmosfera lunare che accompagna l´apparizione di Odette, per il doppio ruolo di Odette-Odile, cigno bianco e cigno nero, per l´eterna lotta fra il Bene e il Male. La trama, decisamente romantica, racconta la storia della principessa Odette che un perfido sortilegio del malefico mago Rothbart, a cui la principessa ha negato il suo amore, costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. La maledizione potrà essere sconfitta soltanto da un giuramento d’amore. Il principe Sigfrid si imbatte nottetempo di Odette, se ne innamora e promette di salvarla. Ad una festa nella reggia di Sigfrid il mago presenta sua figlia che ha assunto le sembianze di Odette al principe che, convinto di trovarsi al cospetto della sua amata, le giura eterno amore. A quel punto Il mago rivela la vera identità della fanciulla e Odette, destinata alla morte, scompare nelle acque del lago. Sigfrid, disperato, decide di seguirla: è proprio questo suo gesto a rompere l’incantesimo consentendo ai due giovani innamorati di vivere per sempre felici. Un fiore all’occhiello per il Ballet of Moscow con le favolose e incantate musiche di P.I. TCajkovskij e su coreografie di Marius Petipa. 

 

 

Il Lago dei Cigni

Musiche di:  P.I. Tchaikovsky

Coreografie: M. Petipa

Solisti: Katerina Kukhar e Aleksandr Stoyanov

Ballet of Moscow

 

 

Pasqua a Parigi con Vueling

AEREO

Il 2, 3 e 5 aprile tre voli diretti per raggiungere e scoprire l’affascinante capitale francese

 

Dopo l’esperienza dei voli speciali dello scorso Natale, Vueling torna a proporre il collegamento diretto Torino – Parigi Orly per il prossimo periodo pasquale. Sono tre i voli, in programma il 2, 3 e 5 aprile, che permetteranno ai passeggeri di raggiungere la capitale francese e trascorrervi il periodo pasquale. Un’occasione unica per scoprire Parigi e le sue meraviglie. Orari dei nuovi voli Torino – Parigi Orly 18:55 – 20:25 (2 e 3 aprile) 10:50 – 12:20 (5 aprile) Parigi Orly – Torino 21:00 – 22:30 (2 e 3 aprile) 12:55 – 14:25 (5 aprile) Biglietti aerei, prezzi e tariffe disponibili sul sito www.vueling.com, tramite agenzia viaggi, call center o l’app per smartphone.

Ultimo weekend per la Mostra di San Giuseppe

casale

Anche durante la settimana il flusso del pubblico è stato notevole. Una edizione con molti visitatori dalle zone limitrofe a Casale e tanta partecipazione agli eventi collaterali

 

Si sta avviando verso la conclusione l’edizione numero 69 della Mostra Regionale di San Giuseppe, che si tiene al Quartiere Fieristico della Cittadella di Casale Monferrato. . “L’afflusso dei visitatori è stato costante durante l’arco delle settimana e ci sono state delle punte significative anche grazie alle iniziative collaterali che sono state un valore aggiunto come quella di mercoledì a cura della sezione casalese dell’Ana e dell’Istituto superiore Balbo sui “Il papà e la famiglia nella Grande Guerra o quella del Comitato locale della Croce Rossa di venerdì. Si è anche notata presenza significativa di visitatori provenienti dalle aree limitrofe al Casalese, come il Vercellese, l’Alessandrino, l’Astigiano o la Lomellina”  – dice  Carlo Manazza della Manazza Gefra Srl di Cassolnovo, società specializzata nel settore fieristico che organizza la Mostra.

 

Soddisfazione la si registra anche tra gli operatori e in iniziative che ormai sono una costante in Mostra quali Arteinfiera, giunta alla ventunesima edizione, “con molte persone che vengono qui ad ammirare le opere esposte – dice il curatore Piergiorgio Panelli – attirate anche dalle performance artistiche che si svolgono in contemporanea”, oppure Casale Comics 10 con le quattro mostre tutte dedicate agli eroi di carta della Sergio Bonelli Editore. Gli ultimi appuntamenti collaterali sono sabato 21 marzo, alle ore 21, la cover band “Welcome to the machine” propone un tributo ai Pink Floyd e domenica 22 alle ore 16, ci sarà lo spettacolo “La Bella e la Bestia” a cura della Compagnia Giovani Artisti già presentato in prima al Teatro Municipale.

 

 

La Mostra di San Giuseppe avrà i seguenti orari di apertura

Feriali: dalle ore 18 alle 23

Sabato: dalle ore 15 alle 23

Domenica 22 marzo: dalle ore 11 alle 21

Megastore in Galleria? Lo scetticismo dei torinesi

san federico

È il progetto di Novacoop per valorizzare i suoi prodotti top di gamma, sul modello di Eataly, a partire già dal prossimo Natale. Ma ecco i commenti dei nostri lettori

 

Ci si lamenta che i negozi nel cuore storico di Torino spariscono per il caro affitti, ma poi si storce il naso quando c’è chi vuole aprire nuove attività nel bel mezzo al “deserto” del centro città. E dire che in questo caso non si tratta di negozi di cianfrusaglie cinesi, ma di una attività commerciale “copiata” da Eataly: sì, proprio il tempio delle cose buone che piace a tutti i fighetti torinesi. Eppure le reazioni, ad incominciare dai nostri lettori su Facebook, sembrano molto scettiche. I dodicimila metri quadri in Galleria San Fedrico, che saranno aperti da colazione a cena, nel nrinnovato spazio in pieno centro città, consentiranno di  fare la spesa, comprare libri e mangiare gourmet. Con i menu ideati da uno chef di alto livello. È il progetto di Novacoop per valorizzare i suoi prodotti top di gamma, a partire già dal prossimo Natale. Ma ecco i commenti dei nostri lettori.

 

 

Enrico Vercellio preferiamo che la zona diventi sempre più degradata…….allora lasciamola così.

Roberta Barducci era un salotto,,adesso aprono i megastore?che caduta di stile
Giuseppina Scibinico qualsiasi cosa, purchè aprano, è triste vederla così vuota…
Giuliano Maghini il futuro è servito! via i commercianti e gli artigiani , avanti le coop e le miltinazionali !!!
Marina Di Marco Coop rosse direi…..che schifo !
Gisella Lanzone Proprio una caduta di stile! Purtroppo a Torino lo stile non si sa più cosa sia.
Marina Gobbi Non ho parole!!!!!

Serena Fiorenzani Speriamo che ci siano più posti di lavoro…

(Foto: il Torinese)

Le Porte Palatine tornano ai fasti dell'età romana

PALATINE1PALATINE2

Grazie ad un’indagine storico-stratigrafica sono state svelate le varie fasi costruttive del monumento

 

Ci sono voluti ben 15 mesi di lavori e oggi le Porte Palatine, uno dei simboli storici della città, tornano al loro antico splendore. E’ terminato il cantiere del complesso archeologico di età romana che ha visto le torri e le antiche mura di cinta oggetto di un intervento di pulitura, restauro, consolidamento. Sono stati realizzati anche ritocchi pittorici e interventi di protezione. Grazie ad un’indagine storico-stratigrafica sono state svelate le varie fasi costruttive del monumento.

 

(Foto: il Torinese)

Paternità e pari opportunità

bimbo

“L’iniziativa ha come scopo proporre ai futuri padri percorsi di sensibilizzazione alla condivisione delle responsabilità delle cure familiari all’interno dei corsi di accompagnamento alla nascita”, ha spiegato Gianfranco Bordone, direttore regionale Coesione sociale

 

 

Favorire la riscoperta della paternità per condividere i compiti di cura familiari e sostenere la permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Questo è il tema che, proprio in occasione della festa del papà, è stato affrontato a Palazzo Lascaris durante il convegno Paternità, piacere da scoprire?, organizzato dall’assessorato regionale alle Pari opportunità.

 

“Attraverso specifiche previsioni normative come la legge 8/2009 e le iniziative che trovano finanziamento nell’ambito del Piano operativo regionale del Fondo sociale europeo, la Regione promuove la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, ha dichiarato l’assessora regionale alle Pari opportunità Monica Cerutti. “Si tratta di strumenti che dovrebbero essere riconosciuti come prioritari dalla società, in quanto offrono un contributo importante non solo per le famiglie ma per l’economia nel suo complesso”.

 

Il convegno trae origine dal progetto Condividiamo con i papà… continua, iniziato in via sperimentale in alcune Asl nel 2011 e poi diffuso in Asl e Aso del territorio piemontese grazie a un’intesa con il dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “L’iniziativa ha come scopo proporre ai futuri padri percorsi di sensibilizzazione alla condivisione delle responsabilità delle cure familiari all’interno dei corsi di accompagnamento alla nascita”, ha spiegato Gianfranco Bordone, direttore regionale Coesione sociale. Avviata nel settembre scorso, l’iniziativa contava già 400 progetti a fine 2014 e la partecipazione di oltre 1.500 papà.

 

“Il progetto sta dando buoni frutti soprattutto in termini di diffusione delle conoscenze sulla normativa inerente i congedi parentali, che spesso i padri ignorano o non prendono in considerazione per resistenze di natura culturale”, ha spiegato la consigliera di Parità regionale Alida Vitale. “Uno dei problemi principali è la conciliazione dei tempi e la necessità di attivare politiche che aiutino le donne a rimanere all’interno del mercato del lavoro, senza costringerle a scegliere fra figli e lavoro”. L’incontro, moderato da Antonella Caprioglio, dirigente regionale Coesione sociale, ha poi affrontato le diverse facce della paternità attraverso la testimonianza di un papà e l’illustrazione di progetti innovativi condotti da alcune Asl e aziende ospedaliere piemontesi.   

 

www.cr.piemonte.it

Filippo Timi Don Giovanni provocatorio al teatro Carignano

teatro

Dopo l’Amleto prosegue la riscrittura dei classici da parte di uno degli artisti italiani più irriverenti

 

 

L’eterno mito di Don Giovanni rivive fino al 22 marzo prossimo sul palcoscenico del teatro Carignano, nella pièce dal titolo Don Giovanni. Vivere è un abuso, mai un diritto, una riscrittura di Filippo Timi, che ne è anche l’interprete, con già all’attivo la rielaborazione del mito amletico. Il testo classico diventa irriverente e con una forte carica di humour nero, che lo rendono adatto a un pubblico adulto. Nella pièce aleggia un presagio di morte, tanto che il Don Giovanni di Timi sa di dover morire, conosce la sua fine e deve semplicemente rincorrerla.

 

I costumi sono di Fabio Zambernardi e le luci, di forte spettacolarità, sono disegnate da Gigi Saccomandi. La produzione è del Teatro Franco Parenti. Su una scena scintillante come un palcoscenico glam-rock, illuminata da un candido pavimento di piastrelle a led, giace un uomo addormentato su un letto a forma di croce, ubriaco e sfatto per i bagordi della notte passata. Fa fatica ad alzarsi, anche se il fedele servo gli intima di scappare, per evitare la collera dei mariti appena cornificati. Ma lui, bizzoso e fatalista, oppone resistenza e afferma: “Non posso scappare senza la musica giusta!”.

 

Non è Molière, né Mozart; è il Don Giovanni secondo Filippo Timi. Dopo l’Amleto, il più irriverente fra gli artisti del teatro italiano stravolge questa volta il mito del grande seduttore con il suo humour nero e il suo gusto beffardo per l’eccesso, la stravaganza e il kitsch. Don Giovanni è il prototipo di un’umanità volubile, che ha fame di potere, ama la mistificazione e l’autoinganno, proprio perché sa che è condannata a estinguersi e che non potrà esimersi dal suo appuntamento con la morte. «Don Giovanni conosce la sua fine, è solo questione di rincorsa. – scrive Timi – Egli sa che la vita è una farsa che si trasforma in tragedia. Vivo è solo ciò che muore, e solo amando si rischia davvero di toccare le vette gelide dell’estrema solitudine. Solo tradendo si raggiunge l’amore assoluto. Un desiderio morto non è più un desiderio. […] Non l’ha scelto lui di nascere Mito, gli è capitato, e lui non si sottrae dall’essere se stesso».

 

Mara Martellotta

 

 

Teatro Carignano

19 marzo ore 19.30

20-21 marzo ore 20.45

22 marzo ore 15.30