La prossima gara si svolgerà nel cuore delle Langhe e sarà l’occasione perfetta per sfoderare le ricette di famiglia di questa zona del Piemonte i cui antichi legami con la Liguria attraverso la Strada del Sale si ritrovano nelle acciughe presenti in molte versioni di questa prelibata salsa.
Tutti possono partecipare e le regole sono semplici come gli ingredienti del bagnetto. Se vuoi rappresentare il tuo comune, la tua associazione, il tuo gruppo di amici, il tuo ristorante o la tua tradizione di famiglia al Festival internazionale del Bagnetto Verde che si svolgerà il prossimo 28 maggio a Bergolo, il più piccolo comune della provincia di Cuneo, ma anche uno dei più attivi, ecco cosa fare:
- Fai la tua squadra con colleghi, amici, nonni, nipoti, vicini di casa, la tua associazione…
- Iscrivi la tua squadra scrivendo a info@bagnettoverde.it o chiamando il 3492237484
- Date il via agli allenamenti.
- Il bagnetto si prepara tutto in piazza, dall’inizio alla fine. L’organizzazione fornisce prezzemolo e aglio, le attrezzature e gli ingredienti segreti li porti tu.
Bergolo è dunque una delle tappe eliminatorie di questa IV edizione del Festival mondiale del Bagnetto Verde: in questa occasione squadre provenienti da tutto il Piemonte si sfideranno in uno spirito di socialità e condivisione a colpi di mezzaluna e ricette segrete. La giuria tecnica e il pubblico decreteranno due vincitori secondo criteri di valutazione che riguardano la bontà del bagnèt, l’aderenza alla ricetta originale, la presentazione della postazione e della ricetta. I vincitori di ogni tappa parteciperanno alla sfida finale, che vedrà oltre 50 squadre riunite in piazza Madama Cristina.
Le prossime tappe del tour:
- 28 maggio, Bergolo CN
- 4 giugno, Trino VC
- 17 settembre, Pontechianale CN
- 8 ottobre, Alba CN
- 22 ottobre, Torino – piazza Madama Cristina
Questo fine settimana, dopo il grande successo della Festa della Carbonara, Eataly Lingotto presenta la Festa della Amatriciana
Un viaggio alla scoperta del suo volto più oscuro, in cui si mescolano leggende e casi di cronaca, vicoli medievali e suggestioni contemporanee. Il tour cerca di indagare l’occulto basandosi su fonti storiche, a cominciare dagli articoli di giornale apparsi agli inizi degli anni ’70 che lanciarono l’allarme sulla presunta presenza di 40.000 satanisti in città, ma anche prestando particolare attenzione alle differenze tra il satanismo codificato alla corte del Re Sole e importato a Torino, il satanismo acido post ’68 che getta il suo cono d’ombra sulla città sabauda a causa della sua secolare tradizione occultista e i percorsi esoterici legati ai culti pre cristiani ripresi durante il Rinascimento. Il denominatore comune è l’inafferrabilità di una città culto per gli amanti delle atmosfere gotiche, svelata lungo un percorso da brivido che termina con un percorso sensoriale in un infernot torinese.



















“Zora Experience: I Vampiri a Torino dalle pagine della Saga su Zora Von Malice” un esperimento teatrale che stravolge i sensi
A Torino nasce un nuovo ristorante: atmosfera giovane, sapori innovativi, un lungo bancone, soffitti in mattoni, un pianoforte.