LIFESTYLE- Pagina 434

Contro violenza e stalking la guida ti aiuta

violenza

La pubblicazione  è  pensata per l’accesso on-line, strutturata da consentire agli operatori, ma anche a chi dovesse trovarsi ad affrontare il problema, di trovare una risposta rapida

 

E’ disponibile la guida ai servizi di Torino e Provincia dedicati alle donne vittime di violenza e stalking. Il fenomeno della violenza esercitata sulle donne è purtroppo una forma di violazione dei diritti umani molto diffusa, spesso nascosta, che colpisce donne di ogni età, censo, religione o cultura. La guida è dunque pensata per l’accesso on-line, strutturata in modo da consentire agli operatori, ma anche a chi dovesse trovarsi ad affrontare il problema, di trovare una risposta rapida rispetto ai bisogni fondamentali di accoglienza, assistenza sanitaria e sostegno psicologico e/o legale. Consulta la guida>>

 

(www.irma-torino.it)

Conoscere il Monferrato con il Gran Tour

PIEMONTE COLLINE

All’educational hanno partecipato diversi giornalisti ed operatori provenienti da Milano, dal Milanese e dall’area Alessandrina

 

Per chi il Monferrato Casalese lo vive tutti i giorni da 55 anni, l’idea di percorrere strade ed attraversare paesi di cui conosce molto, poteva sembrare un qualcosa di scontato. Invece la vista delle colline con il Gran Tour Monferrato, nell’educational di sabato organizzato da Consorzio Mondo e Gruppo Stat, riservata a giornalisti, tour operator,  guide turistiche, è stata occasione per vederlo da un’altra angolazione, grazie anche alle audio guide con testi preparati dagli allievi dell’Istituto superiore Balbo. Fino al 1 novembre prossimo i pullman Stat propongono, infatti, ogni sabato e domenica, un tour (meglio tre in differenti fasce orarie, con partenza da Casale stazione alle ore 9.05 e ritorno in piazza Castello alle 12.15, con partenza da piazza Castello/teatro/Iat alle 12.45 e ritorno alle 16 e con partenza sempre da piazza Castello/teatro/Iat alle 16.15 e rientro alle 19.55). Il mezzo, con a fare gli onori di casa, presidente, vice presidente e direttore di Mondo, Maria Vittoria Gattoni, Edoardo Chierotti (anche per Stat) e Maria Luisa Torre, il sindaco di Cella Monte Laura Freddi e (sino a Moncalvo) l’assessore casalese Daria Carmi, ha seguito l’anello Casale Monferrato, costeggiando sulla provinciale San Giorgio Monferrato e Rosignano, salendo poi alla parte alta di Ozzano per tornare al Lavello e proseguire per la frazione Madonnina di Serralunga di Crea, lambendo Cereseto ed il suo Castello per giungere poi tramite Ponzano al Santuario di Crea, accolti dal rettore monsignor Francesco Mancinelli e da Ugo Bertana che al ristorante di Crea, ha tenuto una breve allocuzione sulle virtù del Grignolino. Il viaggio è proseguito per Moncalvo, con una breve sosta in piazza sulle mura dell’antico Castello, Grazzano, Casorzo, Vignale, Camagna, Frassinello, Olivola, Ottiglio con visita ad un pregevole infernot. Da qui attraverso Sala, si è arrivati a Cella Monte, nella sede dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, accolti dal presidente Claudio Castelli, che ha annunciato la ripresa del censimento degli infernot (che hanno la tipicità Unesco) ai cui segreti si è stati iniziati da Enrica Pugno. All’Ecomuseo c’erano anche altri sindaci dei paesi Unesco, Paolo Lavagno di Ponzano e Davide Fabbri di Ozzano. Poi ancora il tempo di un salto all’agriturismo Ca’ Nostra per vedere un infernot e mangiare un piatto di riso ed il ritorno nel pomeriggio a Casale passando per il territorio di Rosignano. All’educational hanno partecipato diversi giornalisti ed operatori provenienti da Milano, dal Milanese e dall’area Alessandrina. Sicuramente è stata un’intelligente iniziativa mirata a fare conoscere il Casalese e le sue bellezze, indipendentemente da Expo ed al di là dell’esposizione universale milanese.

 

Massimo Iaretti

Nuova rivoluzione Fiat 500: "La sfida per il futuro? Una versione a 5 porte"

fiat 500

lingoto fiatfiat fcaCambia soprattutto l’interno, con forme e materiali, con il display aggiornato con i sistemi multimediali oggi più evoluti. E, all’esterno, proiettori arricchiti dai Led

 

Orgoglio tutto torinese, quello che ha scelto il Lingotto per il lancio  della nuova 500. E’ l”auto italiana per eccellenza che Fiat-Chrysler ripropone nella versione aggiornata, otto anni dopo il primo lancio. Ora che Fiat è più Fca che altro, con sedi sparse per il globo, Sergio Marchionne ha voluto dare il segnale che il cuore del gruppo automobilistico è sempre sotto la Mole. L’ad ricorda il primo restyling della mitica vetturetta: “Nel 2007 ci risollevò da una crisi profonda”.

 

Sottolinea invece il responsabile del design Roberto Giolito: “1900 componenti sono stati ridisegnati, ben il 40% del totale, per migliorare l’affidabilità e la qualità complessive. Cambia soprattutto l’interno, con forme e materiali, con il display aggiornato con i sistemi multimediali oggi più evoluti.” E, all’esterno, proiettori arricchiti dai Led.  Nuovi i motori, con la versione 1.3 Multijet da 95 Cv. Il modello base della 500 , il 1.2 benzina, costerà come oggi: 13.600 euro. La sfida di Marchionne per il futuro? Una versione a 5 porte.

 

(Foto: il Torinese)

Filarmonica del Regio con concerto a sorpresa

La stagione 2015-16  riserverà un concerto conclusivo a  sorpresa. Grandi Interpreti per una rassegna concertistica di respiro internazionale

 

regio 2Protagonisti nella prossima stagione concertistica 2015-2016 della Filarmonica del Teatro Regio saranno anche anche il Coro e l’Orchestra del Teatro stesso. Infatti la ricca stagione sinfonico corale vedrà protagonisti direttori e solisti provenienti da tutto il mondo, per un totale di nove appuntamenti dal prossimo 9 ottobre. Il maestro Noseda dirigerà il concerto inaugurale del 24 ottobre prossimo, che vedrà l’orchestra impegnata nell’esecuzione della Sinfonia n. 2 in do minore per soprano e contralto di Gustav Mahler, detta “Resurrezione”. Maestro del Coro Claudio Fenoglio. Il concerto fa parte del progetto di “Musica liquida”, in base al quale,  poche ore dopo l’evento,  si potrà rivivere l’emozione dell’esecuzione scaricando il file audio sui principali store audio di musica online. Il 9 novembre sarà la volta del direttore Yutaka Sado, con un programma incentrato sul concerto n. 2 di Chopin in fa minore per pianoforte e orchestra op. 21, e la Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61 di Robert Schumann. Il 25 novembre Antonello Manacorda dirigerà il soprano Robin Johannsen, il tenore Francisco Gatell e il basso Gianluca Buratto nella “Creazione” di Haydn.

 

Il 25 gennaio Jan Latham Koening dirigerà il violoncellista Mario Brunello nel concerto in si minore per violoncello e orchestra op. 104 di Antonin Dvorak,  cui seguirà la Messa Glagotica di Janacek per soli coro e orchestra. Il 13 febbraio  Roberto Abbado dirigerà sinfonie e cori dalle opere verdiane Aida, La Traviata, Macbeth e Don Carlo e da quelle wagneriane Die Fliegende Hollander, Parsifal e Tannhauser. Il 14 marzo il violinista Stefano Montanari dirigerà e suonerà nella serata che comprenderà il Concerto in re minore per due violini e orchestra di Bach e sempre di Bach la Suite n. 3 in re maggiore per orchestra. Il 30 marzo Karl Heinz Steffens dirigerà l’Orchestra del teatro Regio nell’esecuzione di brani sinfonici dall’opera Parsifal di Wagner,  e il 23 aprile Fabio Luisi sempre l’orchestra del teatro Regio in un programma di Alfredo Casella,  Luca Lombardi e Anton Bruckner. Il concerto conclusivo, il 16 maggio prossimo, riserverà un’importante novità,  un programma a sorpresa, capace di sollecitare la curiosità del pubblico e la rincorsa a indovinare di quale autore e brano si tratti. Ogni concerto, con inizio alle 20.30, sarà preceduto da incontri di presentazione con musicologi e interpreti. Dal 13 giugno è possibile rinnovare l’abbonamento. 

 

Mara Martellotta

Anna Rossomando, una torinese a Roma

rossomando

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Ricordo personale: la Fiat occupata, sindacati ed operai in difesa del posto di lavoro. Lei, a Roma, accalorata chiedeva aiuto politico ed economico ai vertici sindacali per l’organizzazione di una manifestazione nazionale di giovani a Torino, in solidarietà delle lotte in difesa dell’occupazione

 

Cosa ci fa una torinese commissario di una Municipalità romana del Pd? “Semplicemente il suo dovere!” A non conoscerla!  Risponde secca ma non seccata, l’on. Anna Rossomando, dal 21 Marzo 2013 Segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera, avvocato penalista iscritta al foro di Torino. Chi ha la compiacenza di leggere via internet le sue presentazioni o il curriculum potrà notare una cosa: iniziano tutti con i suoi 16 anni al liceo classico D’azeglio, come  leader studentesco ed orgogliosamente  iscritta alla Federazione  Giovanile Comunista. Ricordo personale: la Fiat occupata, sindacati ed operai in difesa del posto di lavoro. Lei, a Roma, accalorata chiedeva aiuto politico ed economico ai vertici sindacali per l’organizzazione di una manifestazione nazionale di giovani a Torino, in solidarietà delle lotte in difesa dell’occupazione. Pasionaria era e pasionaria è rimasta. Come si dice? Chi nasce tondo non muore quadrato. Otto anni in consiglio comunale a Torino, da sette parlamentare. E’ in auto dall’aeroporto al centro città.

 

Ciao Anna come stai?

“Un po stanca. Duro il lavoro che stiamo facendo ma sento che ce la faremo. Sono subcommissaria del Pd al 4° Municipio, zona Tiburtina, oltre 200mila abitanti, 11 circoli. Numeri di tutto rispetto. Encomiabile il lavoro dei Giovani Democratici. Hanno telefonato a tutti gli iscritti. Verificando il grado di reale partecipazione. Quartiere fondamentalmente operaio e popolare”.

 

Una roccaforte organizzativa e politica del PCI.
Ma queste infiltrazioni mafiose sono reali?

“Non faccio il magistrato. Voglio fare il dirigente politico ma ti posso dire che più è debole la politica più sono 
possibili le infiltrazioni.Sicuramente siamo distanti anni luce dagli anni di tangentopoli. Ora, diciamo cosi, l’economia comanda sulla politica. Noi valuteremo ogni singola richiesta d’iscrizione”.

 

Sei ottimista?

“In queste settimane ho fatto molte assemblee di circolo. Vecchi iscritti molto arrabbiati , e nonostante tutto con ancora molta passione. Sì, pensando a loro sono ottimista”.

 

Potresti datare l’esistenza di questo fenomeno preoccupante?

” Non saprei, sicuramente ha avuto un “salto di qualità” con la giunta Alemanno. Tra i pochi politici indagati per 41 bis”.

 

Siamo arrivati a destinazione. Ci salutiamo e mi ripete: “è dura Patrizio”. Ma non le manca la volontà e l’ottimismo. Non mollare cara Anna.

Circo, giocolieri e tango a Vignale

vignale

Quattro week end dedicati a diverse arti coreutiche nella nuova edizione del Festival in Monferrato

 

Il Monferrato non è solo una terra nota soltanto per i suoi vini,  ma anche per la danza, con un passato glorioso di Festival, che quest’anno si rinnova nel “Vignale Monferrato Festival”, in programma sulle colline piemontesi tra il 27 giugno e il 18 luglio prossimi. Tra le molte collaborazioni di Mirabilia 2015 figura anche quella con il Vignale Monferrato Festival, un nuovo progetto artistico che si avvale della consulenza artistica di Gigi Cristoforetti,  già direttore di Torino Danza, e che rappresenta una sorta di evoluzione di Vignale Danza.  Si tratta di un’iniziativa preziosa per rilanciare la vocazione turistica di un territorio che ha tradizioni antiche. I quattro week end tra il 27 giugno e il 18 luglio sapranno coinvolgere il pubblico e i professionisti grazie a una proposta che si articola nel circo, nella danza e il ballo, capace di affiancare il meglio della creatività contemporanea alla realizzazione di percorsi di alta formazione e di  campus estivi per i ragazzi. Ognuno dei week end sarà,  infatti, dedicato a uno specifico linguaggio dell’arte coreutica, allo scopo di raccontarne le contaminazioni e di incontrare pubblici differenziati, attraverso una proposta di respiro internazionale.

 

Nei pomeriggi di sabato 27 e domenica 28 giugno, in collaborazione con il Festival Mirabilia,  sono previste performance di circo contemporaneo urbanopercorsi, in piazza del Popolo, a Vignale Monferrato. Dopo il primo week end tematico dedicato al circo contemporaneo e alla giocolieria danzata, sarà la volta di quello incentrato sul tango, con l’allestimento di una milonga aperta a tutti, quindi di un week end incentrato sulla performance intitolata “Vestire lo spazio”, a cura del coreografo Roberto Zappalà, e infine sarà di scena la danza israeliana.

 

Per quanto riguarda il tango, l’attività formativa e  i momenti di pratica toccheranno lo spettro delle esperienze con cui si affina la sensibilità per un ballo attento alle melodie, ai ritmi e ai passi,  attraverso gli strumenti dell’improvvisazione guidata. Si spaziera’ dal tango fusion con la danza di Leo Cuello, maestro e coreografo tra le figure di punta a Buenos Aires, al tango radicato nel bacino di transculturazione europea e afro-latina del maestro cubano Julio Alvarez, per approdare al tango di tradizione proposto da Oscar Casarsa, fino alla milonga di Casale Monferrato. Tutto ciò costituirà il materiale dello stage dedicato all’universo del tango, arricchito dalle conferenze di Patrizia Pollarolo e  Carlo Margiocchi, in programma giovedì 2 luglio, dalle 17, e venerdì 3 luglio dalle 11, presso la Sala Cavour in Piazza del Popolo, a Vignale Monferrato.

 

Sempre a Vignale Monferrato si terranno tre incontri di conoscenza, a opera di Cristiana Milioni, della tecnica Cunningham, una delle più note nella danza contemporanea. L’obiettivo sarà quello non soltanto di impostare la lezione di tecnica, ma anche di proporre un’analisi su ciò che costituisce il lavoro del grande Maestro, attraverso,  appunto, l’osservazione del concetto di spettacolo,  dello spazio scenico, del timing,  del “non” rapporto con la musica da parte di Cunningham. Questo workshop è previsto lunedì 6, martedì 7 e mercoledì 8 luglio presso la palestra di via Bergamaschino 5.“Il 2015 rappresenta – spiega Gigi Cristoforetti – l’edizione zero di un progetto che punta a rilanciare un territorio antico. Il Vignale Monferrato Festival nasce da un incontro sinergico di soggetti diversi, appartenenti a una comunità che si riconosce nella storia di un Festival che è stato importante, e che vuole rilanciarlo in un progetto rinnovato, capace di rivolgersi a tutti”.

Mara Martellotta

 

Camminare per un'altra Torino scommettendo sul domani

turistipiazacastello biciSTORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto

Mi ritrovo in una città che molte volte mi è sfuggita. Tutto è possibile per due motivi. Cammino e ancora non sono scappato via. Forte è stata la tentazione. La crisi economica (assolutamente non finita)  ha facilitato questo desiderio di fuga. Ma sono rimasto e non me ne pento. Forse non ho più l’età. E come Pepe Cavalho “brucio” i libri letti per rendere maggiormente sostenibile questo presente…

 

Mi dicono persone a me care che, quando scrivo, sono migliore di quello che realmente sono. Hanno ragione. Siamo sempre divisi dialetticamente tra ciò che siamo, quello che siamo stati e quello che vorremmo essere.Elio Vittorini nel suo memorabile “Uomini e no” conclude il romanzo dicendo: ciò che ho scritto è ciò che sono. L’essere comunista, quello che vorrei essere. Dopo avrebbe rotto con Togliatti e dunque con il Pci. In questo piccolo episodio di grandi personaggi intravedo sempre e comunque speranza. Speranza per quello che si vuole essere, che la realtà s’avvicini sempre di più a quello che vorremmo essere. Sentendoci dei privilegiati perchè possiamo raccontare ciò che vediamo ed elaboriamo. Tra le miei varie fortune, quella di avere un cane. Di fatto è lui che mi porta in giro. Poche centinaia di metri da corso Casale, ad esempio vero villa Rey, e  ti ritrovi in un “altro mondo”. Ma siamo a Torino.

 

Sì, siamo a Torino e da piccole vie sbucano vocianti ragazzini che giocano a pallone. Si scende in boschi incontrando altre case. Qui i rumori sono rarefatti. Sbaglierò ma anche la gente è “migliore” e sicuramente meno stressata. Maggiore la parola maggiori i sorrisi. Anche il cane che ferocemente abbaia per difendere la sua casa, non ti spaventa. MI ritrovo,lo  confesso. Mi ritrovo in una città che molte volte “mi è sfuggita”. Tutto è possibile per due motivi. Cammino e ancora non sono scappato via. Forte è stata la tentazione. La crisi economica (assolutamente non finita)  ha facilitato questo desiderio di fuga. Ma sono rimasto e non me ne pento. Forse non ho più l’età. E come Pepe Cavalho “brucio” i libri letti per rendere maggiormente sostenibile questo presente…

 

Nel vedere, nel guardare, nell’osservare i turisti “rapiti” da un pezzo di Storia d’Italia che si chiama Torino. E dopo tanti tanti anni essere orgoglioso d’essere nato in questa città, non solo per quello che è stata, ma anche per quello che è. E speriamo per quello che potrà essere. Sicuramente più facile dirlo che farlo. Ma le code lunghe di persone per entrare al museo Egizio sono il presente, e io mi sento piccola parte di questo presente. Essere parte di un insieme. Anche per questo, sarà banale, consiglio a tutti di camminare. Camminare tanto. Le “cose” che si vedono si gustano di più. Questa nostra, alla fine, bella città si può “gustare” maggiormente. Non sono andato via anche per le mie due figlie. Sicuramente loro sono il futuro. Almeno il mio futuro. Scommettendo su Loro ho già vinto: voglio riscomettere su questa città sperando di vincere.

 

 

Ai Giardini reali "La salute in Comune"

Gli eventi sono aperti al pubblico con ingresso libero

 

sanitaDal 1 luglio al 22 luglio ai Giardini Reali di corso San Maurizio, il Polo cittadino della Salute della Città di Torino organizza La Salute “in Comune”, l’appuntamento cittadino dedicato al tema della promozione della salute, giunto alla settima edizione. Gli eventi sono aperti al pubblico con ingresso libero.

La riforma dell'assistenza territoriale

medico sanita

“Il piano – ha sottolineato Saitta – è il frutto di un lungo lavoro e di numerosi incontri con i sindaci, le Asl e le associazioni di categoria”

 

La Giunta regionale ha approvato il rafforzamento della rete di assistenza territoriale. Il documento messo a punto dall’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, è già stato inviato al Comitato di monitoraggio a Roma e rappresenta un altro tassello importante verso l’uscita del Piemonte dal piano di rientro della sanità. L’obiettivo della manovra, che diventerà operativa dal 1° gennaio 2016, è l’eliminazione dei ricoveri impropri, che sono attualmente il 30%, e la cura delle cronicità fuori dagli ospedali. A regime si avrà un sistema nel quale le acuzie si cureranno in ospedale e le cronicità sul territorio. In questo modo, secondo l’assessore, “ci saranno grandi risparmi e si eviterà la violenza sul cittadino che deve stare ricoverato in ospedale quando non serve”.

 

“Il piano – ha sottolineato Saitta – è il frutto di un lungo lavoro e di numerosi incontri con i sindaci, le Asl e le associazioni di categoria. Partiremo da un censimento delle esperienze positive già esistenti in questo campo, puntando a potenziarle e a estenderle. Entro la fine dell’anno i direttori dovranno presentare i rispettivi piani territoriali, sulla base dei quali saranno assegnate risorse vincolate al potenziamento della rete”.Le grandi novità sono il ruolo forte del distretto (al momento sono 56, ma dovranno scendere a 52, lasciando ai sindaci la scelta sugli accorpamenti) e del suo direttore, del sistema dell’assistenza primaria compresa la continuità assistenziale, il coordinamento tra medici di famiglia e pediatri di libera scelta, strutture operative a gestione diretta, servizi specialistici ambulatoriali e strutture ospedaliere ed extra-ospedaliere accreditate, l’erogazione delle prestazioni afferenti all’area socio-sanitaria ad elevata integrazione sanitaria.

 

Il completamento del quadro avverrà con il rinnovo del contratto dei medici di famiglia, nel cui ambito verrà siglato un accordo regionale che che comprenderà i incentivi per la medicina di gruppo sotto forma di dotazioni e personale. Già ora il 32% dei medici di base fa medicina di gruppo, ma questa percentuale dovrà aumentare.“Sarà così possibile – ha voluto poi evidenziare Saitta – strutturare reti territoriali connesse con le reti ospedaliere per rispondere ai nuovi bisogni di salute di una popolazione che invecchia, ma soprattutto riportare nella sanità una vera civiltà assistenziale, che eviti inutili e dispendiosi passaggi del paziente tra i vari soggetti erogatori del sistema sanitario, restituendogli la sensazione di attenzione e di presenza da parte della sanità pubblica. La cura dei pazienti cronici richiede non tanto un aumento di risorse, quanto piuttosto un’inversione di tendenza culturale. Gli ospedali restano la sede più adatta per la diagnosi e la cura degli episodi acuti, ma le altre prestazioni, come visite ed esami specialistici, distribuzione di farmaci e riabilitazione, hanno sul territorio il luogo più appropriato di erogazione, anche al domicilio stesso dei pazienti”.

 

ggennaro – www.regione.piemonte.it

Dal treno felliniano al tram di Torino scene di varia umanità

tram colori

TRAM GMADREtram

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

Tutti educatamente composti. Solo una signora di mezza età “combatte a voce alta” con il proprio telefonino facendo sapere che sta organizzando una cena casalinga con un’amica. Un paio di volte mi volto e con lo sguardo cerco di farle capire d’abbassare il tono di voce. Sforzi vani

 

Più di vent’anni fa l’estro e genialità di Federico Fellini si cimentarono in una pubblicità. Le immagini erano talmente belle ed inebrianti che offuscavano il prodotto pubblicitario: la forma superava il contenuto. In un vagone d’altri tempi il viaggiatore osservava rapito il divenire del paesaggio. Immagini da una città all’altra. Il realismo diventava onirico sogno metafisico.Sicuramente non siamo all’altezza, e non possiamo ambire a tanta creatività. Nel nostro piccolo raccontiamo fugaci incontri anche in tram. Un po rapiti da ciò che vediamo fuori e dentro il 18. Saliamo all’inizio di via Genova. La fortuna ci aiuta e ci sediamo. Almeno per una volta strane puzze non ci accolgono. umidità e caldo rimangono fuori grazie ad una efficiente aria condizionata. Tutti educatamente composti. Solo una signora di mezza età “combatte a voce alta” con il proprio telefonino facendo sapere che sta organizzando una cena casalinga con un’amica.

 

Un paio di volte mi volto e con lo sguardo cerco di farle capire d’abbassare il tono di voce. Sforzi vani. Dopo 5 minuti ritorna il dignitoso silenzio: finita la telefonata. All’altezza delle Molinette salgono due rom. La più giovane con ginocchia e piedi fasciati. Le chiedo se si vuole sedere. “Sto meglio in piedi”. Nel mentre sono sono salite quattro donne, probabilmente di religione musulmana, ognuna con passeggino e prole. Civilissime occupano spazi e si limitano a parlare con voce altisonante nella loro lingua o dialetto. Via Madama Cristina “scorre”. Gente accaldata. Continuo sali e scendi. Noto pochi che obliterano: probabilmente molti abbonamenti? Non ho prove del mio scetticismo.Voglio cedere il posto ad una signora anziana. Sorride: “grazie, tra due fermate scendo”. ricordo i giovanili anni d’università intrattenevo il mio tempo leggendo e studiando nel tram 10. Sicuramente altri tempi. Sicuramente altre speranze. Sicuramente altre immagini. Sicuramente un’altra città.

 

Davanti si libera un posto occupato dalla più giovane gitana. Sorridendo mi racconta : “sono due mesi e mezzo che giro ospedali per una allergia o infezione. Solo quando mi metto ad urlare e li insulto i medici intervengono non venendone a capo”. Penso: e le condizioni igieniche del campo da cui arrivi? Insiste: “la prossima volta faccio un casino e qualcuno finisce male”. Penso: tu o la tua famiglia quante tasse avete pagato in Italia?. Cerco di rabbonirla rincuorandola sulla bontà del nostro sistema sanitario. Mi risponde: “dici cazzate”.Tocca a me scendere. La ragazza mi parlotta qualcosa per me non comprensibile. Scusa? Chiaramente: “Hai delle monetine per me?”. Stavo per mettere le mani in tasca. Desisto, cambio idea. Le sorrido scuotendo la testa. Scendendo penso: ecco un altro errore, a chi ha fame bisogna insegnare a pescare, non regalare. Ma mi sa che, almeno in questo caso, il treno è passato. E del treno felliniano solo il ricordo.

 

(Foto: il Torinese)