Oulx ospita sabato 29 e domenica 30 luglio l’edizione numero 39 della Festa de la Valaddo, rivolta alle genti dell’Occitania. Quest’anno l’amministrazione comunale ha deciso di valorizzare, in particolare, la frazione Chateau Beaulard. La prima giornata sarà incentrata con la corrispondenza del Festival letterario Borgate dal Vivo, con l’avvio del mercatino alle ore 16 con la collaborazione dell’Associazione Chateau, alle 17 ci sarà la presentazione del libro “il mio orto tra cielo e terra. Appunti di meteorologia ed ecologia agraria per salvare clima e cavoli” del meteorolgo Luca Mercalli, in collaborazione con il progetto “Borgate dal Vivo”. Seguirà, alle 21, il concerto dell’Orchestra Filarmonica “Concordia” di San Giorio e della Banca musicale Alta Valle Susa alla Casa Chalier. Domenica 30, invece, si parte, alle 9 con il ritrovo dei partecipanti allo Iat di Oulx. Alle 9.30 ci sarà l’incontro con le amministrazioni comunali, preceduto dal saluto del sindaco Renato De Marchis e del presidente de La Valaddo, Renzo Guiot con la consegna dei riconoscimenti per la valorizzazione della lingua occitana nella sala del consiglio comunale. Alle 10.15 ci sarà il corteo si no alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta dove, alle 11, ci sarà la celebrazione ecumenica, seguita – dalle 12 – dalla sfilata per le vie del paese. Alle 13 ci sarà il pranzo sotto la tensostruttura, alle 15 l’esibizione dei gruppi folkloristici, mentre l’evento si chiuderà intorno alle 17. Durante la giornata di domenica si terranno una estemporanea di pittura, “Dipingiamo Oulx”, lungo le vie del paese ed una esposizione “RicreAzione – La Strampalata arte del riciclo creativo” di Alessandra Manina alla Casa delle Culture.
Massimo Iaretti
La società della Ferrovie lancia il bando per la vecchia stazione di Torino Porta Susa, ormai in disuso da quattro anni
Hilton Hotel arriva a Torino e accresce la presenza in Italia. Il gruppo ha firmato un accordo di franchise con Lingotto Hotels













Giunge al termine la kermesse “GIOVEDÌ SOTTO LE STELLE” che permettono di vivere in maniera divertente e frizzante l’estate della Città del Peperone con negozi aperti, varie offerte enogastronomiche a cura dei ristoratori, animazioni, intrattenimenti, balli e concerti rivolti a tutte le fasce di età


Arrigo Cipriani, patron del mitico Harry’s Bar di Venezia, ha risposto a Pier Franco Quaglieni che, nella “Rubrica della domenica” pubblicata oggi sul Torinese, aveva scritto sulla decadenza della ristorazione a Torino. Il celeberrimo locale di Venezia è noto per essere stato frequentato da personaggi del calibro di Arturo Toscanini, Georges Braque, Truman Capote, Charlie Chaplin, Peggy Guggenheim, Orson Welles.
LA LETTERA DI CIPRIANI A QUAGLIENI
frazione Malatrait di Almese ,lungo la strada del Colle del Lys. Si stava benissimo. Era lo stesso cuoco che poi si trasferì, lasciando lo stesso nome, a Rivoli. A Rivoli mi invitarono due volte. Pensavo di trovare la stessa persona, ma la mia era un’illusione. I cuochi stellati non sono più uomini normali. Posso dire che io rimpiango la vecchia trattoria iniziale? Semplice, con pochi piatti semplici e cucinati in maniera impeccabile. Cipriani una volta mi disse che era necessario riscoprire le antiche trattorie ancora rimaste incontaminate dal tempo. Forse non ci sono più anch’esse, neppure in provincia dove il precursore gastronomico per antonomasia Soldati individuava la salvezza rispetto alle città. Oggi anche in provincia, salvo poche eccezioni, si mangia male. Purtroppo. Alla fine io sto riscoprendo l’abitudine antica di mangiar a casa mia; andar fuori a cenare mi è sempre piaciuto molto, ma non accetto più di mangiar male e spesso anche di essere “derubato”.
In un ambiente moderno con attenzione particolare ad evitare i fastidi dell’inquinamento acustico
Eataly Lingotto propone, in collaborazione con MT Magazine,