Desiderare che il nostro cane sia educato con noi e nel contesto sociale è il sogno di ogni proprietario, ma troppo spesso, ahimè, dimentichiamo che il cane non è una macchinetta e non nasce “imparato”. Spesso ci ritroviamo adavere cani indisciplinati o stressati perché frasi come “Il mio cane mangia e dorme, cosa vuole di più? La farei anche io una vita così!”, oppure “Ha a disposizione tutto il giardino, che cane fortunato!” sono purtroppo ancora in uso, avendo così la ferma convinzione che se il cane, per esempio, fa i bisogni in casa, distrugge i mobili quando è da solo, scava in giardino o è ingestibile in alcune situazioni ci sta facendo i dispetti. Quelli che noi consideriamo tali, in realtà, sono sempre l’espressione di un disagio. La piramide dei bisogni, elaborata dallo piscologo Abraham Maslow, analizza le necessità dell’essere umano inserendoli in una scala ove, partendo dalla base, l’individuo si realizza passando per i vari stadi (da quello dei bisogni primari a quelli dell’autorealizzazione).
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E’ possibile passare al livello successivo di appagamento dei bisogni solo quando lo step precedente è stato completamente raggiunto. La stessa piramide può essere adattata ai bisogni del cane. I bisogni vengono suddivisi in tre macroaree: bisogni primari, bisogni sociali e bisogni del sé. I bisogni primari sono suddivisi in
bisogni fisiologici, ovvero cibo, acqua, riposo e movimento, e bisogno di sicurezza. I bisogni fisiologici sono fondamentali seppur a volte possono essere dati per scontati, ma costituiscono la condizione indispensabile per poter accedere ai gradini più alti. I cani sono molto abitudinari, per cui mangiare più o meno allo stesso orario e sempre nello stesso posto (possibilmente un luogo tranquillo) li rende più sereni. Anche il riposo dovrebbe essere fatto in modo regolare e in un luogo né affollato, né di passaggio. Il cane ha altresì bisogno di movimento; dedicare loro tempo di qualità durante la passeggiata o il gioco sarebbe buona usanza. I bisogni di sicurezza, riguardano invece la garanzia di avere qualcuno che si occupi di lui; la chiarezza comunicativa, la coerenza e il rispetto delle regole all’interno del contesto familiare giocano un ruolo fondamentale.
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I bisogni sociali
comprendono il bisogno di appartenenza, che si traduce nel far parte di un gruppo anche attraverso la cooperazione, e il bisogno di stima, ovvero il sentirsi gratificato nel fare ciò per cui ci si sente più capaci. Imparare a osservare il proprio cane, permette anche di capire le sue attitudini, per dargli la possibilità di esprimere al meglio il suo potenziale attraverso uno sport o delle attività ludico-ricreative. In cima alla piramide troviamo il bisogno del sé, ovvero l’autorealizzazione, che viene raggiunta attraverso la possibilità di fare esperienze sempre nuove e stimolanti che portano alla crescita cognitiva del singolo. Si tratta di un percorso in continua evoluzione e formazione, posto che non ci si stanca mai di imparare. La soddisfazione dei loro bisogni ci permetterà di poter godere appieno del nostro amico a 4 zampe, avendo come obiettivo quello di trovare un equilibrio tra la sua corretta salute psicofisica e la nostra relazione con lui.
Francesca Mezzapesa
Educatrice cinofila – Istruttrice Rally Obedience
Da Torino a Hollywood, Moni moni bags
Moniaci
Moni vengono sottoposte ad un procedimento all’avanguardia di lavaggio, tintura e asciugatura che conferisce ai vari tipi di pellame un aspetto morbido, destrutturato, di ispirazione vintage. Il lavoro artigianale e la produzione 100% italiana hanno contribuito al grande successo della linea in America, anche se è il mercato asiatico che si contende la fetta di clientela più ampia. Lo stile che ritroviamo
nelle borse di Cinzia Moniaci, è di ispirazione bohémien, gipsy, ma al tempo stesso elegante e di classe, confortevole e chic per ogni occasione. Dalla moda, alla musica, dal componimento dei testi delle canzoni della sua band, al disegno delle sue ultime collezioni di accessori (che includono anche una linea di occhiali), Cinzia è senza dubbio un’eclettica artista dalle molteplici sfaccettature e capacità che ha contribuito a dare valore alla moda italiana all’estero. Le sue borse bellissime si possono ammirare sul sito Moni
orfanotrofi spesso gestiti da istituzioni cattoliche. Una tappa importante del loro lungo viaggio è Teheran, che il 25 agosto 1941 fu invasa dalle truppe britanniche e sovietiche, qui si fermarono oltre un anno e per questo sono chiamati i Bambini di Teheran. A unire le vicende personali dei quattro protagonisti, consapevoli di essere scampati all’Olocausto e della fortuna di aver ritrovato le famiglie in Israele, è la voce fuori campo di un quattordicenne, che a ogni tappa di questo lungo viaggio ricorda al pubblico le vicende storiche di quel periodo. Il cortometraggio I bambini di Teheran è stato pre-selezionato per la sezione Diritti Umani Oggi di Sguardi Altrove Film Festival che si terrà a Milano dal
Donazione Benappi a Palazzo Madama
Il gelato è l’emblema del peccato di gola cui cedere senza sensi di colpa, quella coccola dolce che conquista grandi e piccini in ogni momento della giornata.
La parola alle stelle














Su libri, quotidiani e riviste sono comparsi articoli sulla piola di Erminio, dove il tempo si era fermato
delle bellezze naturalistiche di uno degli angoli più suggestivi della parte settentrionale della Provincia di Alessandria e per conoscere alcune delle realtà locali che contribuiscono allo sviluppo economico, sociale ed ambientale del territorio. L’escursione sarà condotta da una Guida ambientale escursionistica professionale. Il ritrovo è quindi previsto presso il Circolo per poi partire alle 14 dopo la registrazione per un percorso di circa 7 chilometri e con un dislivello di 250 metri intorno al borgo di Piancerreto fino ad incrociare il percorso della Superga-Crea per poi salire sul Bricco di San Michele da dove si gode uno splendido panorama praticamente a trecentosessanta gradi e da qui iniziare il
IL CALDO D’INVERNO, LE METE CHE FANNO DIMENTICARE IL FREDDO
meravigliose e diverse tra loro. Le più selvagge come Long Island, la natura inesplorata di Inagua e dei suoi fenicotteri nel Parco Nazionale, Abaco o le Berry Islands per favolose immersioni, l’oasi tranquilla di Cat Island, la barriera corallina delle Blue Holes nell’isola di Andros.
Le Seychelles, il favoloso l’arcipelago in pieno Oceano Indiano, al largo dell’Africa orientale dove le meravigliose e paradisiache spiagge, barriere coralline e riserve naturali rappresentano una visione onirica. Mahé con la sua capitale Victoria, la foresta pluviale montana del Parco Nazionale Morne, Seychellois e altre spiagge come la Beau Vallon e l’Anse Takamaka.
anni, colonna sonora dei miei momenti più belli e più spensierati. Avevo la cassetta di “No need to Argue” sempre pronta nel walkman, i miei viaggi in treno per raggiungere la mia università, le mie vacanze, il mio quotidiano. E poi nelle noti delle loro canzoni c’era l’Irlanda che poco più che ventenne mi sono girata in lungo e in largo con uno zainetto pieno di sogni.
mi ha colto una tristezza infinita, quella voce incredibile e allo stesso tempo melodiosa si è spezzata per sempre. Quell’esile ragazza abbracciata alla sua chitarra, con quella grinta eccezionale e quella dolcezza immensa che si ritrova ad ogni sua nota se n’è andata in un giorno di gennaio.
espresso nelle sculture, nei dipinti, nelle xilografie e ancor più nei gioielli, di cui è l’oggetto ricorrente. La Visita Suonata è l’omaggio alle teorie di Giansone di Giuseppe Golisano, sassofono contralto, ed Emilio Bernè, percussioni, due dei musicisti piemontesi più avvezzi all’improvvisazione praticando da anni la palestra del post bop.
Il Vintage della Gran Madre “nasce” nell’aprile 2001 per volontà di alcuni operatori del settore che fondano l’”Associazione Effetto Vintage”. 