Si apre ufficialmente a Torino il tour del Campionato della Pasta Fatta a Mano 2026, il primo e unico campionato al mondo dedicato agli artigiani della pasta fresca. La città ospiterà la prima tappa il 20 gennaio negli spazi di Eataly Lingotto , luogo simbolo del gusto italiano che proprio in questi giorni festeggia 19 anni di vita.
La tappa torinese, riservata ai professionisti del settore, inaugura un percorso nazionale che attraverserà il nostro Paese da Nord a Sud, con il supporto di Eataly e di partner d’eccellenza. I partecipanti si sfideranno “a colpi di mattarello e impasti”, presentando creazioni valutate da una giuria di esperti composta da chef stellato, giornalisti ed esperti del settore. Al momento sono stati confermati per la Giuria di Qualità di Torino lo chef del ristorante Unforgettable di Torino ( 1 Stella Michelin) Sabrina Stravato e Valentina Dirindin, giornalista enogastronomica.
Il vincitore della tappa accede ufficialmente e direttamente alla finalissima di fine giugno in programma a Napoli all’interno del DMED salone della Dieta Mediterranea. Anche i secondi e i terzi classificati potranno partecipare alla fase conclusiva del Campionato.
Le iscrizioni per la tappa di Torino sono aperte dal 3 novembre scorso sul sito ufficiale www.campionatodellapasta.it
Mara Martellotta
Rubrica settimanale a cura di Magda Jasmine Pettinà
E’ un grande risultato raggiunto il riconoscimento internazionale dell’ UNESCO concesso alla cucina italiana. Tra i primi promotori che con costanza si sono battuti con autentica e colta coerenza e con motivazioni storiche di grande importanza risalta l’opera dell’Accademia della cucina italiana fondata da Orio Vergani nel 1953 e attualmente presieduta da Paolo Petroni. Anche Mario Soldati e Dino Buzzati furono accademici. Importante è stato anche l’apporto di Casa Artusi di Forlì. Va riconosciuto l’apporto importante dato dal governo attuale per il raggiungimento dello scopo . Si è trattato di riconoscere la storia della cucina italiana ricca di apporti regionali che hanno creato un’unità gastronomica che l’Artusi per primo ha realizzato , quasi come un novello Cavour della gastronomia. Una ricca tradizione che ha unito Nord e Sud, superando le vicende violente del brigantaggio meridionale in nome degli spaghetti. Per la Cucina è accaduto un po’ come con la lingua con Manzoni e De Amicis che con “Promessi sposi“ e “Cuore “ hanno reso unita la Patria italiana. Non è fuori luogo parlare di Patria italiana anche per una cucina amata in tutto il mondo e imitata e persino defraudata da volgari imitazioni che il riconoscimento UNESCO aiuterà a smascherare e combattere. Il solito Carlin Petrin ha limitato la portata dell’evento con la sua solita faziosità politica di vecchio comunista, parlando di meticciato e di osterie. Non merita una risposta . E’ il solito pauperismo che emerge anche tra le pentole . Non mi sono piaciuti neppure alcuni grandi chef che disertano le cucine per frequentare le televisioni. Attendo di leggere il grande Arrigo Cipriani, maestro davvero internazionale della cucina veneziana che lui, novello Marco Polo, ha portato nel mondo.
Chi è La Cuoca Insolita







