LIFESTYLE- Pagina 389

Gallerie di Pietro Micca, nuova petizione

La raccolta di firme ha come destinatario il sindaco di Torino, Piero Fassino, cui viene chiesto che al posto del parcheggio GalFer venga realizzato un Parco archeologico

 

MICCA PIETROIl Comitato Pietro Micca e Gioventura Piemonteisa hanno lanciato una nuova petizione on line, sempre legata alle gallerie della Torino sotterranea che sino a poche settimane fa erano a rischio di estinzione per la costruzione di un parcheggio sotterraneo. La raccolta di firme ha come destinatario il sindaco di Torino, Piero Fassino, cui viene chiesto che al posto del parcheggio GalFer venga realizzato un Parco archeologico che, raccordando i Musei Pietro Micca, dell’Artiglieria e la fortezza sotterranea cinquecentesca del Pastiss andrebbe a costituire un monumento unico al mondo.

 

Massimo Iaretti

Le Terme di Pré Saint Didier spengono dieci candeline

I festeggiamenti inizieranno con una cena di gala nei giardini delle Terme solo su invito. Alle 22.30, a cena conclusa, gli amici delle Terme e tutta la popolazione saranno invitati per il taglio della torta ed un brindisi

 

PRE ST DIDIERDieci anni sono ormai passati da quel 23 luglio 2005, giorno in cui le nuove Terme di Pré Saint Didier sono state inaugurate dopo quasi 40 anni di chiusura. Nel 2005 parlare di Terme del benessere era piuttosto pionieristico  e vi erano anche dei timori legati alle difficoltà di ricostruire un’offerta turistica che non esisteva più in Valle d’Aosta, ma che tanto era stata importante nell’800. Attraverso le immagini storiche dell’epoca che costituiscono parte della mostra che sarà allestita in questi giorni si è potuto  ridare vita e preservato una realtà che era stata dimenticata. Anniversari come questo aiutano a riflettere sul ciclo della vita, sugli usi ed i costumi che cambiano, mentre certi simboli architettonici restano e sembrano superare i confini del tempo. Le Terme di Pré Saint Didier hanno superato questi confini e sono qui, oggi, a testimoniare che in questi anni hanno accolto circa un milione e mezzo di nuovi turisti termali.

 

Il 28 Luglio in occasione di questo decimo anniversario verrà inaugurata una installazione decorativa con le immagini che hanno fatto la storia di queste terme ai piedi del Monte Bianco. L’allestimento è stato realizzato dal Forte di Bard, fortezza storica e spettacolare all’inizio della Valle, che oggi rappresenta una delle eccellenze alpine nel campo della cultura e sostenuto da Intesa San Paolo, partner strategico per lo sviluppo in questi anni delle Terme di Pré Saint Didier. L’installazione, all’ingresso delle Terme, sarà visitabile anche da coloro che non accedono al percorso termale e prevede tra i suoi punti di forza il ritorno dell’acqua termale nella prima vasca storica delle Terme risalente al 1700.PRE ST DIDIER 2

 

I festeggiamenti inizieranno con una cena di gala nei giardini delle Terme solo su invito. Alle 22.30, a cena conclusa, gli amici delle Terme e tutta la popolazione saranno invitati per il taglio della torta ed un brindisi. La torta verrà anticipata però da una sorpresa: uno spettacolo artistico e culturale, realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta , che porterà in scena il concetto di evanescenza dell’acqua. Il tutto si concluderà con un party esclusivo organizzato con la famosa discoteca Club House 80’S di Courmayeur.

 

Il decennale sarà anche l’occasione per lanciare un nuovo profumo d’ambiente firmato QCTerme Fragrances: ARIA DEL MONTE BIANCO che celebrerà non solo i 10 anni delle Terme, ma anche l’apertura della nuova Funivia del Monte Bianco e che sarò acquistabile in tutti i centri QC Terme e nello shop delle funivie più alte d’Europa. I dieci anni saranno anche l’occasione per promuovere e commercializzare il prodotto turistico termale valdostano grazie al sostegno dell’Assessorato al Turismo regionale.

 

Helen Alterio

 

Parrucche per la chemio: ci sono i fondi?

Garantire anche per il 2015 il contributo regionale per l’acquisto di parrucche per donne e bambine sottoposte a chemioterapia: lo chiede alla Giunta il consigliere regionale Daniele Valle (PD) nel question time presentato in Aula

 

 

LETTO OSPEDALE< In Piemonte sono oltre 2000 le donne che ogni anno sono costrette ad acquistare una parrucca perché affette da alopecia a seguito di cicli chemioterapici, ad un costo medio di 400 euro – spiega il consigliere Valle –  Grazie a questo programma, che la Regione porta avanti dal 2010, fino al 2013 le donne in possesso di determinati requisiti ISEE hanno ottenuto un contributo fino ad un massimo di 250 euro.La misura – sottolinea Valle – risulta attiva sul sito della Regione Piemonte, ma ad oggi le Asl non sanno se la copertura per gli anni 2014-2015 sarà garantita>.

 

Nella risposta dell’assessorato alla Sanità è stato precisato che il contributo rientra nella categoria dei cosiddetti ExtraLEA e in quanto tale non è finanziabile con le risorse del Fondo Sanitario:La Giunta è ora impegnata a trovare le coperture necessarie anche per il 2015. Nel frattempo l’assessorato ha avviato contatti con la Commissione Salute e il ministero della Salute per favorire il riconoscimento di questo livello di assistenza nell’ambito dei LEA e garantire la copertura del contributo attraverso il Fondo Sanitario>.

Contro violenza e stalking la guida ti aiuta

violenza

La pubblicazione  è  pensata per l’accesso on-line, strutturata da consentire agli operatori, ma anche a chi dovesse trovarsi ad affrontare il problema, di trovare una risposta rapida

 

E’ disponibile la guida ai servizi di Torino e Provincia dedicati alle donne vittime di violenza e stalking. Il fenomeno della violenza esercitata sulle donne è purtroppo una forma di violazione dei diritti umani molto diffusa, spesso nascosta, che colpisce donne di ogni età, censo, religione o cultura. La guida è dunque pensata per l’accesso on-line, strutturata in modo da consentire agli operatori, ma anche a chi dovesse trovarsi ad affrontare il problema, di trovare una risposta rapida rispetto ai bisogni fondamentali di accoglienza, assistenza sanitaria e sostegno psicologico e/o legale. Consulta la guida>>

 

(www.irma-torino.it)

Conoscere il Monferrato con il Gran Tour

PIEMONTE COLLINE

All’educational hanno partecipato diversi giornalisti ed operatori provenienti da Milano, dal Milanese e dall’area Alessandrina

 

Per chi il Monferrato Casalese lo vive tutti i giorni da 55 anni, l’idea di percorrere strade ed attraversare paesi di cui conosce molto, poteva sembrare un qualcosa di scontato. Invece la vista delle colline con il Gran Tour Monferrato, nell’educational di sabato organizzato da Consorzio Mondo e Gruppo Stat, riservata a giornalisti, tour operator,  guide turistiche, è stata occasione per vederlo da un’altra angolazione, grazie anche alle audio guide con testi preparati dagli allievi dell’Istituto superiore Balbo. Fino al 1 novembre prossimo i pullman Stat propongono, infatti, ogni sabato e domenica, un tour (meglio tre in differenti fasce orarie, con partenza da Casale stazione alle ore 9.05 e ritorno in piazza Castello alle 12.15, con partenza da piazza Castello/teatro/Iat alle 12.45 e ritorno alle 16 e con partenza sempre da piazza Castello/teatro/Iat alle 16.15 e rientro alle 19.55). Il mezzo, con a fare gli onori di casa, presidente, vice presidente e direttore di Mondo, Maria Vittoria Gattoni, Edoardo Chierotti (anche per Stat) e Maria Luisa Torre, il sindaco di Cella Monte Laura Freddi e (sino a Moncalvo) l’assessore casalese Daria Carmi, ha seguito l’anello Casale Monferrato, costeggiando sulla provinciale San Giorgio Monferrato e Rosignano, salendo poi alla parte alta di Ozzano per tornare al Lavello e proseguire per la frazione Madonnina di Serralunga di Crea, lambendo Cereseto ed il suo Castello per giungere poi tramite Ponzano al Santuario di Crea, accolti dal rettore monsignor Francesco Mancinelli e da Ugo Bertana che al ristorante di Crea, ha tenuto una breve allocuzione sulle virtù del Grignolino. Il viaggio è proseguito per Moncalvo, con una breve sosta in piazza sulle mura dell’antico Castello, Grazzano, Casorzo, Vignale, Camagna, Frassinello, Olivola, Ottiglio con visita ad un pregevole infernot. Da qui attraverso Sala, si è arrivati a Cella Monte, nella sede dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, accolti dal presidente Claudio Castelli, che ha annunciato la ripresa del censimento degli infernot (che hanno la tipicità Unesco) ai cui segreti si è stati iniziati da Enrica Pugno. All’Ecomuseo c’erano anche altri sindaci dei paesi Unesco, Paolo Lavagno di Ponzano e Davide Fabbri di Ozzano. Poi ancora il tempo di un salto all’agriturismo Ca’ Nostra per vedere un infernot e mangiare un piatto di riso ed il ritorno nel pomeriggio a Casale passando per il territorio di Rosignano. All’educational hanno partecipato diversi giornalisti ed operatori provenienti da Milano, dal Milanese e dall’area Alessandrina. Sicuramente è stata un’intelligente iniziativa mirata a fare conoscere il Casalese e le sue bellezze, indipendentemente da Expo ed al di là dell’esposizione universale milanese.

 

Massimo Iaretti

Nuova rivoluzione Fiat 500: "La sfida per il futuro? Una versione a 5 porte"

fiat 500

lingoto fiatfiat fcaCambia soprattutto l’interno, con forme e materiali, con il display aggiornato con i sistemi multimediali oggi più evoluti. E, all’esterno, proiettori arricchiti dai Led

 

Orgoglio tutto torinese, quello che ha scelto il Lingotto per il lancio  della nuova 500. E’ l”auto italiana per eccellenza che Fiat-Chrysler ripropone nella versione aggiornata, otto anni dopo il primo lancio. Ora che Fiat è più Fca che altro, con sedi sparse per il globo, Sergio Marchionne ha voluto dare il segnale che il cuore del gruppo automobilistico è sempre sotto la Mole. L’ad ricorda il primo restyling della mitica vetturetta: “Nel 2007 ci risollevò da una crisi profonda”.

 

Sottolinea invece il responsabile del design Roberto Giolito: “1900 componenti sono stati ridisegnati, ben il 40% del totale, per migliorare l’affidabilità e la qualità complessive. Cambia soprattutto l’interno, con forme e materiali, con il display aggiornato con i sistemi multimediali oggi più evoluti.” E, all’esterno, proiettori arricchiti dai Led.  Nuovi i motori, con la versione 1.3 Multijet da 95 Cv. Il modello base della 500 , il 1.2 benzina, costerà come oggi: 13.600 euro. La sfida di Marchionne per il futuro? Una versione a 5 porte.

 

(Foto: il Torinese)

Filarmonica del Regio con concerto a sorpresa

La stagione 2015-16  riserverà un concerto conclusivo a  sorpresa. Grandi Interpreti per una rassegna concertistica di respiro internazionale

 

regio 2Protagonisti nella prossima stagione concertistica 2015-2016 della Filarmonica del Teatro Regio saranno anche anche il Coro e l’Orchestra del Teatro stesso. Infatti la ricca stagione sinfonico corale vedrà protagonisti direttori e solisti provenienti da tutto il mondo, per un totale di nove appuntamenti dal prossimo 9 ottobre. Il maestro Noseda dirigerà il concerto inaugurale del 24 ottobre prossimo, che vedrà l’orchestra impegnata nell’esecuzione della Sinfonia n. 2 in do minore per soprano e contralto di Gustav Mahler, detta “Resurrezione”. Maestro del Coro Claudio Fenoglio. Il concerto fa parte del progetto di “Musica liquida”, in base al quale,  poche ore dopo l’evento,  si potrà rivivere l’emozione dell’esecuzione scaricando il file audio sui principali store audio di musica online. Il 9 novembre sarà la volta del direttore Yutaka Sado, con un programma incentrato sul concerto n. 2 di Chopin in fa minore per pianoforte e orchestra op. 21, e la Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61 di Robert Schumann. Il 25 novembre Antonello Manacorda dirigerà il soprano Robin Johannsen, il tenore Francisco Gatell e il basso Gianluca Buratto nella “Creazione” di Haydn.

 

Il 25 gennaio Jan Latham Koening dirigerà il violoncellista Mario Brunello nel concerto in si minore per violoncello e orchestra op. 104 di Antonin Dvorak,  cui seguirà la Messa Glagotica di Janacek per soli coro e orchestra. Il 13 febbraio  Roberto Abbado dirigerà sinfonie e cori dalle opere verdiane Aida, La Traviata, Macbeth e Don Carlo e da quelle wagneriane Die Fliegende Hollander, Parsifal e Tannhauser. Il 14 marzo il violinista Stefano Montanari dirigerà e suonerà nella serata che comprenderà il Concerto in re minore per due violini e orchestra di Bach e sempre di Bach la Suite n. 3 in re maggiore per orchestra. Il 30 marzo Karl Heinz Steffens dirigerà l’Orchestra del teatro Regio nell’esecuzione di brani sinfonici dall’opera Parsifal di Wagner,  e il 23 aprile Fabio Luisi sempre l’orchestra del teatro Regio in un programma di Alfredo Casella,  Luca Lombardi e Anton Bruckner. Il concerto conclusivo, il 16 maggio prossimo, riserverà un’importante novità,  un programma a sorpresa, capace di sollecitare la curiosità del pubblico e la rincorsa a indovinare di quale autore e brano si tratti. Ogni concerto, con inizio alle 20.30, sarà preceduto da incontri di presentazione con musicologi e interpreti. Dal 13 giugno è possibile rinnovare l’abbonamento. 

 

Mara Martellotta

Anna Rossomando, una torinese a Roma

rossomando

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Ricordo personale: la Fiat occupata, sindacati ed operai in difesa del posto di lavoro. Lei, a Roma, accalorata chiedeva aiuto politico ed economico ai vertici sindacali per l’organizzazione di una manifestazione nazionale di giovani a Torino, in solidarietà delle lotte in difesa dell’occupazione

 

Cosa ci fa una torinese commissario di una Municipalità romana del Pd? “Semplicemente il suo dovere!” A non conoscerla!  Risponde secca ma non seccata, l’on. Anna Rossomando, dal 21 Marzo 2013 Segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera, avvocato penalista iscritta al foro di Torino. Chi ha la compiacenza di leggere via internet le sue presentazioni o il curriculum potrà notare una cosa: iniziano tutti con i suoi 16 anni al liceo classico D’azeglio, come  leader studentesco ed orgogliosamente  iscritta alla Federazione  Giovanile Comunista. Ricordo personale: la Fiat occupata, sindacati ed operai in difesa del posto di lavoro. Lei, a Roma, accalorata chiedeva aiuto politico ed economico ai vertici sindacali per l’organizzazione di una manifestazione nazionale di giovani a Torino, in solidarietà delle lotte in difesa dell’occupazione. Pasionaria era e pasionaria è rimasta. Come si dice? Chi nasce tondo non muore quadrato. Otto anni in consiglio comunale a Torino, da sette parlamentare. E’ in auto dall’aeroporto al centro città.

 

Ciao Anna come stai?

“Un po stanca. Duro il lavoro che stiamo facendo ma sento che ce la faremo. Sono subcommissaria del Pd al 4° Municipio, zona Tiburtina, oltre 200mila abitanti, 11 circoli. Numeri di tutto rispetto. Encomiabile il lavoro dei Giovani Democratici. Hanno telefonato a tutti gli iscritti. Verificando il grado di reale partecipazione. Quartiere fondamentalmente operaio e popolare”.

 

Una roccaforte organizzativa e politica del PCI.
Ma queste infiltrazioni mafiose sono reali?

“Non faccio il magistrato. Voglio fare il dirigente politico ma ti posso dire che più è debole la politica più sono 
possibili le infiltrazioni.Sicuramente siamo distanti anni luce dagli anni di tangentopoli. Ora, diciamo cosi, l’economia comanda sulla politica. Noi valuteremo ogni singola richiesta d’iscrizione”.

 

Sei ottimista?

“In queste settimane ho fatto molte assemblee di circolo. Vecchi iscritti molto arrabbiati , e nonostante tutto con ancora molta passione. Sì, pensando a loro sono ottimista”.

 

Potresti datare l’esistenza di questo fenomeno preoccupante?

” Non saprei, sicuramente ha avuto un “salto di qualità” con la giunta Alemanno. Tra i pochi politici indagati per 41 bis”.

 

Siamo arrivati a destinazione. Ci salutiamo e mi ripete: “è dura Patrizio”. Ma non le manca la volontà e l’ottimismo. Non mollare cara Anna.

Circo, giocolieri e tango a Vignale

vignale

Quattro week end dedicati a diverse arti coreutiche nella nuova edizione del Festival in Monferrato

 

Il Monferrato non è solo una terra nota soltanto per i suoi vini,  ma anche per la danza, con un passato glorioso di Festival, che quest’anno si rinnova nel “Vignale Monferrato Festival”, in programma sulle colline piemontesi tra il 27 giugno e il 18 luglio prossimi. Tra le molte collaborazioni di Mirabilia 2015 figura anche quella con il Vignale Monferrato Festival, un nuovo progetto artistico che si avvale della consulenza artistica di Gigi Cristoforetti,  già direttore di Torino Danza, e che rappresenta una sorta di evoluzione di Vignale Danza.  Si tratta di un’iniziativa preziosa per rilanciare la vocazione turistica di un territorio che ha tradizioni antiche. I quattro week end tra il 27 giugno e il 18 luglio sapranno coinvolgere il pubblico e i professionisti grazie a una proposta che si articola nel circo, nella danza e il ballo, capace di affiancare il meglio della creatività contemporanea alla realizzazione di percorsi di alta formazione e di  campus estivi per i ragazzi. Ognuno dei week end sarà,  infatti, dedicato a uno specifico linguaggio dell’arte coreutica, allo scopo di raccontarne le contaminazioni e di incontrare pubblici differenziati, attraverso una proposta di respiro internazionale.

 

Nei pomeriggi di sabato 27 e domenica 28 giugno, in collaborazione con il Festival Mirabilia,  sono previste performance di circo contemporaneo urbanopercorsi, in piazza del Popolo, a Vignale Monferrato. Dopo il primo week end tematico dedicato al circo contemporaneo e alla giocolieria danzata, sarà la volta di quello incentrato sul tango, con l’allestimento di una milonga aperta a tutti, quindi di un week end incentrato sulla performance intitolata “Vestire lo spazio”, a cura del coreografo Roberto Zappalà, e infine sarà di scena la danza israeliana.

 

Per quanto riguarda il tango, l’attività formativa e  i momenti di pratica toccheranno lo spettro delle esperienze con cui si affina la sensibilità per un ballo attento alle melodie, ai ritmi e ai passi,  attraverso gli strumenti dell’improvvisazione guidata. Si spaziera’ dal tango fusion con la danza di Leo Cuello, maestro e coreografo tra le figure di punta a Buenos Aires, al tango radicato nel bacino di transculturazione europea e afro-latina del maestro cubano Julio Alvarez, per approdare al tango di tradizione proposto da Oscar Casarsa, fino alla milonga di Casale Monferrato. Tutto ciò costituirà il materiale dello stage dedicato all’universo del tango, arricchito dalle conferenze di Patrizia Pollarolo e  Carlo Margiocchi, in programma giovedì 2 luglio, dalle 17, e venerdì 3 luglio dalle 11, presso la Sala Cavour in Piazza del Popolo, a Vignale Monferrato.

 

Sempre a Vignale Monferrato si terranno tre incontri di conoscenza, a opera di Cristiana Milioni, della tecnica Cunningham, una delle più note nella danza contemporanea. L’obiettivo sarà quello non soltanto di impostare la lezione di tecnica, ma anche di proporre un’analisi su ciò che costituisce il lavoro del grande Maestro, attraverso,  appunto, l’osservazione del concetto di spettacolo,  dello spazio scenico, del timing,  del “non” rapporto con la musica da parte di Cunningham. Questo workshop è previsto lunedì 6, martedì 7 e mercoledì 8 luglio presso la palestra di via Bergamaschino 5.“Il 2015 rappresenta – spiega Gigi Cristoforetti – l’edizione zero di un progetto che punta a rilanciare un territorio antico. Il Vignale Monferrato Festival nasce da un incontro sinergico di soggetti diversi, appartenenti a una comunità che si riconosce nella storia di un Festival che è stato importante, e che vuole rilanciarlo in un progetto rinnovato, capace di rivolgersi a tutti”.

Mara Martellotta

 

Camminare per un'altra Torino scommettendo sul domani

turistipiazacastello biciSTORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto

Mi ritrovo in una città che molte volte mi è sfuggita. Tutto è possibile per due motivi. Cammino e ancora non sono scappato via. Forte è stata la tentazione. La crisi economica (assolutamente non finita)  ha facilitato questo desiderio di fuga. Ma sono rimasto e non me ne pento. Forse non ho più l’età. E come Pepe Cavalho “brucio” i libri letti per rendere maggiormente sostenibile questo presente…

 

Mi dicono persone a me care che, quando scrivo, sono migliore di quello che realmente sono. Hanno ragione. Siamo sempre divisi dialetticamente tra ciò che siamo, quello che siamo stati e quello che vorremmo essere.Elio Vittorini nel suo memorabile “Uomini e no” conclude il romanzo dicendo: ciò che ho scritto è ciò che sono. L’essere comunista, quello che vorrei essere. Dopo avrebbe rotto con Togliatti e dunque con il Pci. In questo piccolo episodio di grandi personaggi intravedo sempre e comunque speranza. Speranza per quello che si vuole essere, che la realtà s’avvicini sempre di più a quello che vorremmo essere. Sentendoci dei privilegiati perchè possiamo raccontare ciò che vediamo ed elaboriamo. Tra le miei varie fortune, quella di avere un cane. Di fatto è lui che mi porta in giro. Poche centinaia di metri da corso Casale, ad esempio vero villa Rey, e  ti ritrovi in un “altro mondo”. Ma siamo a Torino.

 

Sì, siamo a Torino e da piccole vie sbucano vocianti ragazzini che giocano a pallone. Si scende in boschi incontrando altre case. Qui i rumori sono rarefatti. Sbaglierò ma anche la gente è “migliore” e sicuramente meno stressata. Maggiore la parola maggiori i sorrisi. Anche il cane che ferocemente abbaia per difendere la sua casa, non ti spaventa. MI ritrovo,lo  confesso. Mi ritrovo in una città che molte volte “mi è sfuggita”. Tutto è possibile per due motivi. Cammino e ancora non sono scappato via. Forte è stata la tentazione. La crisi economica (assolutamente non finita)  ha facilitato questo desiderio di fuga. Ma sono rimasto e non me ne pento. Forse non ho più l’età. E come Pepe Cavalho “brucio” i libri letti per rendere maggiormente sostenibile questo presente…

 

Nel vedere, nel guardare, nell’osservare i turisti “rapiti” da un pezzo di Storia d’Italia che si chiama Torino. E dopo tanti tanti anni essere orgoglioso d’essere nato in questa città, non solo per quello che è stata, ma anche per quello che è. E speriamo per quello che potrà essere. Sicuramente più facile dirlo che farlo. Ma le code lunghe di persone per entrare al museo Egizio sono il presente, e io mi sento piccola parte di questo presente. Essere parte di un insieme. Anche per questo, sarà banale, consiglio a tutti di camminare. Camminare tanto. Le “cose” che si vedono si gustano di più. Questa nostra, alla fine, bella città si può “gustare” maggiormente. Non sono andato via anche per le mie due figlie. Sicuramente loro sono il futuro. Almeno il mio futuro. Scommettendo su Loro ho già vinto: voglio riscomettere su questa città sperando di vincere.