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Equilibrio di genere nelle Regioni, l'odg di Laus

I presidenti  intendono “farsi parte attiva perché ciascun Consiglio approvi i necessari provvedimenti legislativi in materia elettorale per sancire il principio di parità, se ancora non recepito”

 

consiglio lascarisAssicurare l’equilibrio di genere nelle leggi elettorali regionali: è questo l’obiettivo di un ordine del giorno, proposto dal presidente Mauro Laus, approvato dall’Assemblea plenaria della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, che si è svolta a Milano il 22 ottobre. Oltre al Coordinatore, presidente Franco Iacop (Friuli Venezia Giulia), e al presidente del Consiglio lombardo Raffaele Cattaneo, erano presenti i presidenti Piero Lacorazza (Basilicata), Nicola Irto (Calabria), Simonetta Saliera (Emilia-Romagna), Francesco Bruzzone (Liguria), Antonio Mastrovincenzo (Marche), Vincenzo Niro (Molise), Mauro Laus (Piemonte), Giovanni Ardizzone (Sicilia), Donatella Porzi (Umbria), Marco Vierin (Valle d’Aosta), i vicepresidenti Roberto Bizzo (Bolzano) e Giuseppe Longo (Puglia).

 

 “All’approvazione della proposta di legge nazionale, oggi all’esame della  Camera – spiega Laus   nelle nostre Regioni nessun intervento legislativo in materia elettorale potrà prescindere dalla parità di genere. Ma resterà la zona grigia dell’immobilismo. Nessun obbligo sarà previsto infatti per quelle assemblee che non intendano modificare le norme vigenti nel loro territorio ed è proprio qui che si inserisce il dispositivo del mio ordine del giorno. Con il via libera all’atto di indirizzo la Conferenza ha inteso spronare le Regioni ad attestarsi spontaneamente sui migliori standard in materia di parità e tra queste il Piemonte da troppo attende un’iniziativa di legge”.

 

 Il documento proposto da Laus punta infatti a garantire l’equilibrio di genere nei Consigli regionali, anche in vista del fatto che è in discussione in Parlamento un disegno di legge, giunto ormai a fine corsa, sui principi fondamentali da recepire nelle leggi elettorali delle Regioni.

Condividendo “il principio sotteso alla proposta parlamentare di incentivare gli strumenti atti a permettere alle donne e agli uomini le stesse opportunità di accesso alle competizioni elettorali a livello regionale”, sulla base dell’ordine del giorno i presidenti  intendono “farsi parte attiva perché ciascun Consiglio approvi i necessari provvedimenti legislativi in materia elettorale per sancire il principio di parità, se ancora non recepito”.

 

Il testo del documento:

 

 ORDINE DEL GIORNO MISURE PER EQUILIBRIO DI GENERE NEI CONSIGLI REGIONALI

 

 I Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, riuniti in Assemblea plenaria a Milano il 22 ottobre 2015

 CONSIDERATO CHE

–           il momento storico attuale è cantiere di grandi cambiamenti istituzionali per il Paese e per il nostro sistema di democrazia rappresentativa;

–           espressione di una democrazia pienamente compiuta è certamente una presenza femminile nelle Istituzioni tale da permettere una rappresentanza equilibrata dei sessi ed una pari opportunità per donne e uomini di essere protagonisti nelle scelte sociali e politiche decisive per la collettività;

–           l’impegno riformatore di questa fase storica può animare le migliori energie della politica, della società civile e dell’economia e permettere alle Istituzioni di selezionare le classi dirigenti ampliando il bacino di concorrenza con le risorse, competenze e abilità detenute dalla parte femminile e maggioritaria della popolazione;

–           la sfida comune da parte delle assemblee legislative regionali è stata accolta già a seguito delle elezioni regionali del 2010 con il Forum nazionale delle Elette conclusosi con l’impegno di trasformare l’esito del dibattito in interventi comuni da portare avanti nei Consigli regionali;

–           molte Regioni hanno modificato le discipline elettorali e previsto meccanismi di incentivazione e, in questo modo, la presenza femminile nelle assemblee legislative regionali è passata dal 12% nel 2010 al 17,5% nel 2015;

–           il tendenziale processo di rafforzamento della presenza femminile nelle assemblee legislative – ma non ancora vicino all’equilibrio di genere – seppur connesso ad una pluralità di fattori da considerare a seconda dei contesti in cui operano, non può prescindere da strumenti anche elettorali capaci di rimuovere gli ostacoli che impediscono la pari effettività tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive.

 TENUTO CONTO CHE

–           la Costituzione affida alla Repubblica il compito di promuovere la pari opportunità tra donne e uomini ed alle leggi regionali il compito di promuovere «la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive» e rimuovere «ogni ostacolo che impedisce la piena parità delle donne e degli uomini nella vita sociale, culturale ed economica»;

–           tutte le Regioni hanno inserito disposizioni statutarie di principio e specifiche previsioni normative nelle leggi elettorali tesi alla promozione dell’equilibrio di genere;

–           passi avanti in tale direzione sono stati fatti negli ultimi tempi dalla legge 23 novembre 2012, n. 215, che inserisce tra i principi fondamentali che devono ispirare le legge elettorali regionali anche la «promozione della parità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive attraverso la predisposizione di misure che permettano di incentivare l’accesso del genere sottorappresentato alle cariche elettive»;

–           nell’ultima legislatura la legge 65/2014 di modifica del sistema elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo, la legge 52/2015 sul nuovo sistema elettorale della Camera dei deputati e la legge 149/2013 di abolizione del finanziamento pubblico ai partiti hanno introdotto nuove disposizioni volte a garantire l’effettività di una competizione equilibrata tra donne e uomini a livello nazionale ed europeo.

 VISTE

–           le proposte di legge all’esame del Parlamento su più stringenti princìpi fondamentali dettati dalla legge 165/2004;

–           la proposta di legge di riforma costituzionale all’esame del Parlamento che  modifica l’articolo 122, primo comma, della Costituzione, affidando in modo esplicito alla legge statale la determinazione dei principi fondamentali per promuovere l’equilibrio tra donne e uomini nella rappresentanza.

 

RITENUTO

–           che nel rispetto delle competenze dello Stato, le Regioni concorrono con tutti gli enti costitutivi della Repubblica alla realizzazione della democrazia paritaria e allo sviluppo di un sistema ispirato ai principi della eguaglianza sostanziale e delle pari opportunità;

–           che nell’assetto costituzionale la parità di accesso alle cariche elettive è un principio assolutamente meritevole di tutela e deve essere promosso e garantito da parte del legislatore statale e regionale;

–           che nell’accesso alle proprie cariche elettive le Regioni sono chiamate a creare le condizioni per la realizzazione di una effettiva parità di occasioni per donne e uomini, implementando le doverose azioni volte a realizzare una democrazia sostanzialmente paritaria;

–           che la scelta del sistema elettorale regionale consente al legislatore anche la scelta tra i vari e diversificati mezzi rivolti al riequilibrio e al raggiungimento dell’eguaglianza sostanziale, fermo restando che il risultato finale debba essere effetto delle libere scelte degli elettori, a cui la legge offre strumenti utilizzabili a loro discrezione (Corte cost. sentenza n. 4/2010).

 RILEVATO

–           che le leggi elettorali regionali che sono state approvate hanno disposto meccanismi volti alla promozione delle pari opportunità con diversi livelli di intensità;

–           che la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive costituisce innanzitutto una questione di civiltà giuridica e sociale e, conseguentemente, dovrebbe essere superfluo o ridondante inserire in legge il principio dell’equilibrio di genere

 CONDIVIDONO

il principio sotteso alla proposta parlamentare di incentivare gli strumenti atti a permettere alle donne e agli uomini le stesse opportunità di accesso alle competizioni elettorali a livello regionale;

 RITENGONO

conformemente alle competenze legislative che la Costituzione vigente attribuisce, di farsi parte attiva perché ciascun Consiglio regionale approvi i necessari provvedimenti legislativi in materia elettorale per sancire il principio di parità, se ancora non recepito.

Next to Normal, la prima al Superga

 Lo spettacolo non è tratto da alcun libro o film di successo: è una drammaturgia pensata e scritta per il teatro

 

superga teatroLa nuova direzione artistica del Teatro Superga di Nichelino, Alessio e Fabio Boasi per Reverse e Claudia Spoto, direzione del Teatro Colosseo, per inaugurare la stagione teatrale 2015/’16 ha fortemente voluto il musical “Next to Normal” in scena il 30 e il 31 ottobre, emblema del cambiamento di rotta della direzione artistica verso linguaggi teatrali innovativi. Le tre repliche di “Next to Normal” a Nichelino rappresentano il debutto del tour nazionale del musical, prodotto dalla Scuola di Teatro Musicale di Novara in collaborazione con la Compagnia della Rancia, uniche date nel 2015 dello spettacolo, nato in Piemonte, che, dopo un’anteprima a marzo per gli addetti ai lavori al Teatro Coccia di Novara, sceglie il Teatro Superga per un debutto che lo vedrà nel 2016 in sole altre tre grandi città italiane. Un Musical rivoluzionario nel panorama del Teatro Musicale italiano, in quanto presenta diverse peculiarità nelle tematiche affrontate, un punto di rottura che rende “Next to Normal” un prodotto teatrale innovativo, con caratteristiche distanti dalla tradizione italiana del genere.

 

La forza dirompente di “Next to Normal”, moderna e innovativa è subito chiara quando – dopo ben 11 nomination – vince 3 premi ai Tonysuperga teatro 2 AwardsTM 2009. Nel 2010 vince anche il Premio Pulitzer, diventando così l’ottavo spettacolo musicale della storia a ricevere un premio tanto prestigioso. “Next to Normal” nasce nel 1998 come un workshop di 10 minuti dal titolo Feeling Electric; dieci anni dopo, il passo tra la prima rappresentazione Off e la consacrazione a Broadway è breve: lo spettacolo debutta al Booth Theatre nella primavera del 2009. “Next to Normal” accompagna gli spettatori nei meandri della mente umana: una tipica famiglia americana, in cui, a guardar bene, non c’è proprio nulla di normale. Tra un filo sottile di ironia e imprevedibili colpi di scena si fanno largo, con spiazzante modernità, temi che non ci aspetteremmo di trovare in uno spettacolo musicale “tradizionale”: disturbo bipolare, allucinazioni, elettroshock, psicofarmaci, lutti, suicidi – i cui effetti ricadono sulla vita quotidiana di genitori e figli – e il tentativo disperato di vivere una vita “quasi normale”, nonostante tutto. I personaggi di “Next to Normal” – la famiglia Goodman, composta da una madre, un padre, due figli adolescenti, più gli psichiatri e il giovane Henry – si cimentano con la potente teatralità di una partitura musicale pluripremiata, esprimendo un’infinita gamma di sfumature emotive. “Next to Normal” non è tratto da alcun libro o film di successo: è una drammaturgia pensata e scritta per il teatro.

 

 

Venerdì ore 21:00 – sabato doppia replica ore 16:30 e ore 21:00

PRIMA NAZIONALE

 

musica Tom Kitt – liriche e libretto Brian Yorkey

liriche italiane Andrea Ascari

adattamento e regia Marco Iacomelli – supervisione artistica Saverio Marconi

produzione STM in collaborazione con Compagnia della Rancia

interpreti: Francesca Taverni (Diana), Antonello Angiolillo (Dan), Luca Giacomelli Ferrarini (Gabe), Laura Adriani (Natalie), Renato Crudo (Henry), Brian Boccuni (Dr. Madden)

 

 

Informazioni e prevendite biglietti: Teatro Superga, Via Superga 44 – Nichelino (To)

Nuovo orario di biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 15 alle ore19 biglietteria@teatrosuperga.it | 011.6279789

Acquisto online su www.teatrosuperga.it e prevendite abituali del Circuito Ticketone

 

 

“In un momento in cui l’arte del teatro è in profonda mutazione e sta riacquistando anche la parola perduta, questo spettacolo di parole e musica, ma che non è un musical, di azione e pensiero, di commedia e dramma, si pone al crocevia di un vasto quadro di linguaggi espressivi mescolati che danno alla fine un brillantissimo risultato sotto il profilo drammaturgico, scenografico, musicale, attoriale e guardando al pubblico giovane. Infatti Next to normal appartiene al Futuro della scena ma tenendo presenti le virtù di un Grande Passato.”

 

Maurizio Porro

 

 

NOTE DI REGIA

 

È lunedì sera, e anche a New York sono pochi i teatri aperti. Per tutta la settimana ho assistito ai più grandi successi tradizionali in scena a Broadway, ma non voglio rinunciare alla mia ultima serata a Manhattan. Così, passeggiando con l’amico che mi ha accompagnato in questo viaggio, ci imbattiamo nel teatro che ospita un famoso titolo, che avevo già visto a Londra anni prima, e che, nonostante sia lunedì, è aperto per la recita. Di fronte a questo teatro, però, ce n’è un altro, anch’esso aperto.Lo spettacolo mi è completamente nuovo: i manifesti hanno un gusto contemporaneo, il tratto grafico è pulito ed efficace. Il cartellone annuncia che il libretto ha vinto il Pulitzer e la partitura un Tony Award. Non resisto: punto sul titolo sconosciuto e così diverso dagli altri. Esco da quel teatro due ore più tardi, dopo aver riso, e pianto, e di nuovo riso, e di nuovo pianto, consapevole di aver visto qualcosa che, prima di allora, non esisteva.“Next to Normal” è una rivoluzione nel mondo del teatro musicale.È teatro come ce l’ha raccontato Tennessee Williams, scosso da arguta ironia, con la forza di una partitura musicale straordinaria e vicina anche al gusto del pubblico più giovane. Mettere in scena “Next to Normal” non è soltanto rappresentare uno spettacolo, ma fornire una chiave di lettura del reale, partendo da un’esperienza teatrale. L’allestimento di questo straordinario racconto permette al pubblico italiano di apprendere una nuova via del medium teatrale musicale: è la prova che questo genere può affrontare tutti i temi, ed essere un efficace strumento di discussione e di riflessione sulla società contemporanea.

 

Marco Iacomelli

 

In Piemonte buco da 6 miliardi: il governo dimentica di varare il decreto salva – Regione

Chiamparino: “il provvedimento ci avrebbe permesso di affrontare parzialmente il problema. Ora rischiamo di avere problemi per l’assestamento”

 

REGIONE PALAZZOTra rimpalli di responsabilità fra la Giunta precedente di Roberto Cota e quella attuale di Sergio Chiamparino, il disavanzo della Regione Piemonte è a quota 5,8 miliardi. Un dato ufficiale, lo ha certificato la Corte dei Conti nella seduta per la parifica del bilancio 2014. Alla Regione sono stati mossi numerosi rilievi, ma Chiamparino non rinuncia a lanciare una frecciata nei confronti del Governo, che non ha varato in tempo un decreto salva Regione. “Ovvio che andasse  così, dato che  il governo non ha varato il decreto come invece avevamo concordato col ministero dell’Economia e che ci avrebbe permesso di affrontare parzialmente il problema. Ora rischiamo di avere problemi per l’assestamento”.

 

In questo senso arriva anche l’appello del deputato Pd Andrea Giorgis: “Il Governo anticipi in un decreto le disposizioni, concordate con il Presidente Chiamparino, per risolvere le incertezze interpretative del decreto sblocca crediti,  in modo da consentire al Piemonte di predisporre un piano di rientro praticabile (e così rimediare agli errori della precedente amministrazione Cota). Si tratterebbe peraltro di un decreto a costo zero che avrebbe come principale effetto quello di consentire all’amministrazione piemontese di proseguire nell’opera di risanamento”.

 

All’attacco le opposizioni. Ironico Maurizio Marrone, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Lascaris: “Da una parte un tele-Governo concentrato politicamente solo a sopire i dissidi interni alla maggioranza con un premier Renzi abituato a vedere il Piemonte unicamente come sfondo per i suoi selfie, dall’altra un Sergio Chiamparino che da Presidente delle Regioni italiane sta consentendo un’umiliazione potenzialmente fatale per la nostra … Con questo centrosinistra di dilettanti allo sbaraglio sempre pronti a mettersi in cattedra il Piemonte rischia di trovarsi sommerso da miliardi di debiti che sarebbero stati alleggeriti con la vera applicazione del decreto sblocca-crediti! Non è solo colpa di Roma, ricordiamo come la Giunta Chiamparino stia accumulando ritardi assurdi sul l’attivazione dei bandi per i fondi strutturali europei, errore strategico che rischia di appesantire ulteriormente l’assestamento di bilancio su voci come il sostegno all’impresa ed il welfare!”.

 

Matteo Renzi provvederà a varare il decreto. Ma non sarebbe stato meglio coordinarsi in anticipo ed evitare questo pasticcio?

 

IL COMUNICATO DEL CONSIGLIO REGIONALE

Comunicazione del vicepresidente Reschigna sul giudizio di parifica della Corte dei Conti

 

“Il provvedimento annunciato dal Governo ci metterebbe nella condizione di gestire la situazione dopo il giudizio di parifica della Corte dei Conti”.

 

Così si è espresso il vicepresidente della Giunta regionale, Aldo Reschigna, nel corso della comunicazione sul giudizio della Corte, chiesta dalle opposizioni, tenutasi in apertura di seduta il 21 ottobre.Si tratta dei 5,8 miliardi accertati dai giudici della Corte dei conti nell’udienza del 20 ottobre riguardante la parifica del bilancio 2014 in gran parte derivanti dal complesso delle anticipazioni previste dal Dl 35/2013 per pagare i debiti dei fornitori. L’eventuale provvedimento governativo (secondo una bozza concordata con la Conferenza delle Regioni) risolverebbe la situazione concernente gli oltre 3 miliardi erogati per il 2013 e il 2014. Considerando, oltre a questo, i 969 milioni di euro di fondi perenti già pagati nel 2015 e ulteriori voci, l’impegno per i prossimi anni della Regione scenderebbe attorno a 1,6 miliardi, con un costo che dovrebbe assestarsi sui 230 milioni annui.

La sentenze della Corte costituzionale e della Corte dei Conti hanno di volta in volta interpretato la situazione derivate dall’utilizzo da parte delle Regioni italiane dei fondi messi a disposizione dal Dl 35/2013.

 

 “La Regione ha pedissequamente applicato l’articolo 3 del Dl 35/2013 – ha spiegato il vicepresidente Reschigna. Abbiamo e stiamo solo chiedendo al Governo di poter lavorare in una situazione di certezza per rimettere a posto i conti nei prossimi anni, un compito arduo ma possibile in questi termini. Non abbiamo chiesto nessuna elargizione al governo ma solo di risolvere la condizione di incertezza. Tutte le risorse ottenute sia nel passato che nel presente sono solo state utilizzate esclusivamente per il risanamento dei conti”.

 

Il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Gilberto Pichetto, è intervenuto per sottolineare la complessità della situazione, nella quale “tutte le Regioni hanno usato gli stessi criteri. Siamo stati e saremo a fianco dell’Esecutivo regionale per chiedere al Governo il provvedimento promesso”.

 

“L’interpretazione data dalle Regioni del Dl 35/2013 è forse un po’ più larga del dovuto – ha affermato Davide Bono (M5S). Ci preoccupa che questa manovra possa essere vista a livello europeo come un aggiramento dello sforamento del pareggio di bilancio”.

 

AB

 

 

DOMENICA IN CASTELLO A MASINO

Coinvolgente spettacolo itinerante e interattivo volto a scoprire la ricca residenza Valperga in modo insolito e spiritoso

 

Nella splendida cornice del Canavese e della Serra Morenica di Ivrea, domenica 25 ottobre ultimo appuntamento del 2015 con “Domenica in masino 2Castello” al Castello e Parco di Masino. Dalle ore 14.30 alle 16.30 il bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO) si svela sotto nuove spoglie in tutta la sua bellezza. ritornano le visite teatrali della rassegna “Domenica in Castello”, coinvolgente spettacolo itinerante e interattivo volto a scoprire la ricca residenza Valperga in modo insolito e spiritoso in compagnia di una bizzarra guida d’eccezione in costume. I visitatori saranno invitati ad ascoltare storie e curiosità sulla lussuosa dimora e sulla vita che si svolgeva nei fastosi saloni e nelle stanze riccamente arredate. Nel meraviglioso scenario, si potranno riscoprire la natura, l’arte e la storia attraverso un divertente spettacolo adatto a tutti.

 

La manifestazione si inserisce in un progetto di educazione e sensibilizzazione della collettività verso la conoscenza e la tutela dell’arte e della natura, valori alla base della mission del FAI. “Domenica in Castello” è infatti un’esperienza basata sui principi dell’“edutainment”, ovvero una forma di intrattenimento finalizzata a “far conoscere divertendo”. Le visite teatralizzate rientrano nell’ampia programmazione di eventi che il castello di Masino propone al pubblico di ogni età, posizionandosi, a livello regionale e nazionale, come un contenitore dai mille volti e dalle iniziative sempre nuove, diverse ed esclusive. Oltre ai molti momenti educativi pensati per i bambini e i ragazzi in età scolare, la storica residenza diventa così sempre più un “museo vivo” e capace di dialogare con il tempo presente.

 

 

Lo spettacolo verrà proposto dalle ore 14.30 alle 16.30, solo su prenotazione

 

Con il Patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.

Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2015”, è reso possibile grazie al significativo sostegno e all’energia di ENGIE, dal 2011 sostenitore del FAI, al prezioso contributo di PIRELLI che rinnova la consolidata amicizia con la Fondazione e Cedral Tassoni, marchio storico italiano che per il quarto anno consecutivo ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI.

 

Giorni e orari: domenica 25 ottobre, alle ore 14.30 e alle 16.30

 

Ingressi: Adulti 11 €; Ragazzi (4-14 anni) e Iscritti FAI 5 €.

 

Per informazioni:

Castello e Parco di Masino, Caravino (TO) tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

www.castellodimasino.it

 

Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

 

Ufficio Stampa FAI:

Simonetta Biagioni – tel. 02.467615219; s.biagioni@fondoambiente.it

Novella Mirri – radio e televisione – tel. 06.68308756; n.mirri@fondoambiente.it

Mahler inaugura la stagione dei Concerti del Teatro Regio

Trasformazione e  catarsi, morte e resurrezione nella Sinfonia eseguita da Orchestra e Coro del Teatro Regio diretti dal maestro Noseda

nosedaLa monumentale Sinfonia n. 2 “Risurrezione”  di Gustav Mahler inaugurerà la stagione 2015-16 dei Concerti del Teatro Regio di Torino. A dirigere Orchestra e Coro, magistralmente istruito da Claudio Fenoglio, sarà sul podio il maestro Gianandrea Noseda.La Sinfonia n. 2 di Mahler, la prima a introdurre la voce e a fare esplicitamente riferimento ai Lieder ispirati dai Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo), comprendente poesie e canti popolari, costituisce in un certo senso la prima parte di una trilogia.

 

Il compositore vi lavoro’, non senza interruzioni, dal 1888 al 1894 e diresse la sua prima esecuzione a Berlino il 13 dicembre 1895, dopo aver eseguito i primi tre movimenti nella stessa città il 4 marzo. A Cassel, nel Nord della Francia, negli anni di composizione della Prima Sinfonia, Mahler portò a termine un grande movimento in do minore, una marcia funebre grandiosa, dal titolo “Celebrazione della morte”, che sarebbe divenuta il primo movimento della Seconda Sinfonia. Solo nel 1891 Mahler riprese in mano la Sinfonia ad Amburgo e suonò questo movimento al pianoforte. Riguardo al finale,  il compositore austriaco lo volle per solisti vocali, coro e orchestra, probabilmente temendo un confronto con la Nona di Beethoven. 

 

Caducità terrena e sublimazione divina. Morte e resurrezione. La sintesi artistica di queste dicotomie trova il suo perfetto completamento in questa sinfonia, significativamente battezzata “Resurrezione”, capace di sviluppare questo tema epico-salvifico, destinato poi a diventare la chiave di volta di tutte le successive sinfonie mahleriane. Insieme all’orchestra in pieno organico agiscono soprano, contralto e coro. Rispetto alla prima Sinfonia “Titano”,  qui Mahler dimostra di essere già padrone di un linguaggio maturo e complesso, tale da risultare sprezzante agli occhi dei critici coevi. Ma non così dovette risultare per il pubblico, che fu conquistato, il 13 dicembre 1895, nella magnifica lettura di Bruno Walter, dalla forza espressiva e dalla integrità granitica della composizione. 

 

La sua grandezza si palesa già dal primo movimento. La tonalità della sinfonia, il do minore,  è quella beethoveniana per eccellenza. L’Allegro maestoso percorre le tenebre oscure della marcia funebre per il titano. L’Andante Moderato in la bemolle maggiore è strutturato come una danza, incorpora e alterna il tema melodicamente popolare di un Landler,  con due sezioni in trio. Su tutto domina, imperante e  opprimente, il tema della morte. La vittoria della vita sulla morte si celebra nell’ultimo imponente movimento, con cui Mahler dipinge il suo mastodontico Giudizio universale, facendo irrompere un coro a cappella nel momento della ricapitolazione finale, accompagnando il soprano nell’esecuzione del messaggio salvifico della Resurrezione.

 

Il maestro Noseda ha già dato grandi prove nell’esecuzione di questa maestosa Sinfonia della durata di circa un’ora e mezza. La potenza della sua interpretazione verrà catturata dai microfoni della casa discografica fone’, gli stessi usati dai Beatles negli studi di Abbey Rod,  nella realizzazione del secondo progetto di Musica Liquida.

 

Mara Martellotta

Al via le vaccinazioni in Piemonte

Il Servizio sanitario offre gratis anche quest’anno il vaccino ai piemontesi con più di 64 anni e che soffrono di malattie croniche

 

vaccinoPrende il via nella prima settimana di novembre la campagna di vaccinazione contro l’influenza. Nel 2014, tra metà ottobre e fine aprile, furono colpiti oltre 600.000 piemontesi, con un considerevole aumento di accessi al Pronto Soccorso e di ricoveri in ospedale. Il Servizio sanitario offre gratis anche quest’anno il vaccino ai piemontesi con più di 64 anni e che soffrono di malattie croniche. Info sul sito www.regione.piemonte.it o rivolgendosi a medici di base, pediatri di famiglia o ai servizi vaccinali delle Asl.

Ecco la Borsa Internazionale del Turismo del Gusto

Dal 23 al 26 ottobre da Stresa, sede del workshop quest’anno, gli operatori si sposteranno alla scoperta delle eccellenze di tutto il Piemonte

 

turismo stresaTour su tutto il Piemonte per i numerosi buyer internazionali in arrivoda domani al 26 ottobre, per la XVI edizione di BITEG – Borsa Internazionale del Turismo Enogastronomico. L’evento, quest’anno, sarà ospitato al Regina Palace di Stresa, nella splendida cornice del Lago Maggiore, a pochi chilometri dall’Expo 2015 che si concluderà alla fine del mese a Milano.

 

Dopo i primi due giorni di workshop b2b – che a partire da questa edizione vede la sinergia operativa con TTG – da sabato pomeriggio a lunedì mattina, gli oltre 70 buyer stranieri, provenienti da 23 Paesi del mondo (Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Irlanda, Norvegia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Uk e USA), si divideranno in gruppi, sui vari territori, per gli eductour realizzati dalla Regione Piemonte in collaborazione con le Agenzie turistiche locali. Da Torino alle Colline Unesco di Langhe-Roero e Monferrato, ma anche il CuneeseBiella VercelliNovara e il Distretto dei Laghi

 

La Borsa può contare, quest’anno, anche sulla partnership con “La Scuola di Stresa”: gli studenti della classe III del corso tecnico turistico dell’Istituto Erminio Maggia supporteranno, infatti, l’accoglienza degli operatori e animeranno le pagine social legate all’evento.

 

“La BITEG – sottolinea  Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte – si ripresenta con un’edizione il cui orientamento ai mercati internazionali si lega a Expo 2015: sia per il periodo individuato – l’ultima settimana dell’Esposizione – sia per la scelta come location del suggestivo Distretto dei Laghi, facilmente raggiungibile dal sito di Rho come dall’aeroporto di Malpensa. Una BITEG rinnovata rispetto al passato, con diverse novità che si annunciano capaci di rendere il workshop quanto mai incisivo ed efficace, valorizzando, con i tour, anche le singole aree del nostro territorio”.

 

I TOUR DI BITEG

 

Torino e provincia

Degustazione di cioccolato da Guido Gobino e tappa al ristorante del Circolo dei Lettori, dopo una lunga passeggiata nel centro storico: da Piazza Castello, con Palazzo Reale, Palazzo Madama, la Biblioteca e l’Armeria Reale, la Galleria Sabauda, il Teatro Regio e la Chiesa di San Lorenzo, fino a Piazza Carignano, con il Museo del Risorgimento, l’Accademia delle Scienze e il nuovo Museo Egizio. Passeggiata anche sotto i portici di via Po per raggiungere il Museo del Cinema e la Mole Antonelliana. Tappa poi a Chieri, al Museo “Martini” di storia dell’Enologia e da Eataly in Collina, spostandosi alla Reggia di Venaria per una Merenda Reale all’insegna della pasticceria torinese. La giornata si concluderà a bordo dell’originale bus elettrico del Turin Eco City Tour by night, prima di pernottare all’NH Collection di Piazza Carlina, un tempo dimora di Antonio Gramsci.

 

Colline Unesco

Il tour comincerà dal Monferrato alessandrino con un momento di relax alla spa Lago delle Sorgenti di Acqui Termeproseguendo alla Brasserie I Caffi. Partenza,  poi, alla volta di Costigliole d’Asti per visitare la Casa del Trifulau e sperimentare il fascino della ricerca del tartufo, con la sua storia e le sue tradizioni. Tappa anche a Nizza Monferrato, in mezzo alle colline della Barbera d’Asti, e visita alle cantine Bersano, prima di spostarsi nelle Langhe, a Barbaresco, per salire sulla Torre mediavele inaugurata questa estate. Il tour proseguirà a La Morra con una degustazione di vini e ad Alba per la visita alla Fiera internazionale del Tartufo bianco, cena, invece, a La Crota di Roddi. Il giro si concluderà ad Asti con una passeggiata nel centro storico della città.

 

Distretto Laghi

Tour nel segno della cucina stellata con una tappa al Piccolo Lago di Verbania, due stelle Michelin dello chef Marco Sacco, e a Villa Crespi di Orta San Giulio, due stelle Michelin di Antonino Cannavacciuolo. Momenti enogastronomici accompagnati dalla scoperta del territorio, con una passeggiata immersa nelle atmosfere medievali del borgo di Orta e la suggestiva vista lago dell’Hotel San Rocco, oltre alle due tappe sull’Isola di San Giulio e sull’Isola Bella per visitare Villa Borromeo e i suoi giardini. A Crusinallo di Omegna i buyer scopriranno, invece, il factory shop della Alessi, mentre a La Casera di Verbania (laboratorio, negozio, osteria e cantina per la selezione, affinatura e produzione casearia di alta qualità) troveranno i sapori intensi dei formaggi locali. La scoperta di questa eccellenza piemontese proseguirà anche al Residence La Darbia a Vacciago di Ameno, con una degustazione di toma del Mottarone accompagnata dai vini delle colline del Novarese, mentre all’agriturismo L’Oca Mannara, specializzato in apicoltura, protagonista sarà la dolcezza del miele locale.

 

Novarese 

Il tour comincerà dal birrificio Hordeum di Novara, proseguendo con uno showcooking al Ristorante Pinocchio di Borgomanero e la visita del caseificio Baruffaldi di Castellazzo, tra i principali produttori di Gorgonzola. Poi tour di Novara, con le tappe al Broletto e alla Basilica di San Gaudenzio, per salire in cima alla cupola dell’Antonelli, e una sosta al biscottificio Camporelli, per assaggiare i celebri biscottini, finendo con il nuovo Cannavacciuolo Cafè & Bistrot, inaugurato recentemente dal noto chef stellato,  accanto allo storico Teatro Coccia. Ci si sposterà poi al Museo Etnografico dell’Attrezzo Agricolo ‘L çivel di Casalbeltrame, dove i buyer faranno tappa anche all’Azienda Agricola “Riso Buono”, mentre per una degustazione dei vini locali saranno ospiti a Ghemme della Cantina Rovellotti e della Cascina Ca’ Nova di Bogogno, con una tappa anche sul green dell’omonimo Golf Club.

 

Biella e Vercelli

Nel Biellese i buyer visiteranno la Botalla formaggi, uno dei principali produttori caseari del territorio, e la Cascina Molino Torrine di Cavaglià, azienda agricola che coltiva erbe aromatiche, abbinando l’eccellenza agroalimentare a quella tessile della lana e del cashmere con una tappa al factory shop di Piacenza. Poi tour del centro storico di Vercelli e le visite alla Tenuta Margherita di Desana, specializzata da oltre cento anni nella produzione di riso con la speciale tecnica di pulitura a pietra, e alle cantine di Gattinara, alla scoperta del vino docg a cui la cittadina dà il proprio nome.

 

Cuneese

Si comincerà a Saluzzo con una degustazione di prodotti tipici nell’ex convento di San Giovanni, oggi sede dell’omonimo resort: dal Prosciutto Crudo di Cuneo dop al tradizionale “Toumin del Mel” della Val Varaita, accompagnati dal pane della piccola borgata di Calcinere, in Valle Po, e dalla birra artigianale del birrificio Kauss di Piasco. Poi, nella suggestiva cornice del Santuario di Vicoforte, tappa alla Fabbrica del cioccolato di Silvio Bessone, al cui interno si trova anche l’originale Ciccolocanda, e a Carrù per visitare la Casa della Piemontese, alla scoperta della pregiata razza bovina. Per non stupire solo il palato, dopo la salita a Vicoforte, discesa alla Grotta dei Dossi di Villanova Mondovì, la grotta più colorata d’Italia. 

 

ALCUNI NUMERI SUL TURISMO ENOGASTRONOMICO

 

Il turismo del gusto vale il 30% della spesa turistica in Italia, con un giro d’affari stimato in circa 11 miliardi di euro (Fonte Coldiretti 2015).

La spesa media per viaggio enogastronomico è di circa 193 euro e il nostro Paese detiene ancora il primato in Europa, grazie a 4.886 prodotti tradizionali censiti a livello regionale, 272 specialità Dop e Igp riconosciute a livello comunitario, 415 vini Doc e Docg, e quasi 21mila agriturismi, 1/3 dei quali sia alloggio che ristorazione.

 

L’enogastronomia è considerata, a livello internazionale, un aspetto fondamentale del Made in Italy, insieme all’arte e alla moda: due stranieri su tre considerano la cultura e il cibo la principale motivazione del viaggio in Italia (in particolare Francia, USA, Regno Unito e Paesi Bassi).

I cosiddetti foodies sono per il 54% uomini e per il 46% donne, compresi soprattutto nella fascia d’età 35-44 anni e con un diploma di scuola superiore (Ricerca Episteme 2013).

 

Anche in Piemonte, nel 2014, le colline Unesco e il prodotto enogastronomico si sono confermati una meta sempre più internazionale, con un incremento generale degli arrivi del 2% circa e oltre 1,6 milioni di pernottamenti, metà dei quali in arrivo dall’estero. In testa Svizzera, Germania e BeNeLux, con una buona crescita di Usa e Regno Unito e il boom della Cina, mercato emergente con una crescita delle presenze che sfiora il 50%.

 

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Dalla Calabria in Barriera l'ultima segretaria Pd

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

Per lei è ancora tutto bianco o nero. “Ognuno si assuma le proprie responsabilità”. Quando parla, sorridente,  mi sembra un po’ marziana di questa realtà. Mi hanno criticato su una sorta d eccessivo pessimismo sul futuro e sul presente sociale.  Vero.  Ma quando incontro persone come lei  fa capolino un po’ di ottimismo

 

Una storia di Barriera di Milano. Una storia rappresentata da un ritratto di donna.  Anzi, per meglio dire un ritratto di donna italiana. Donna di questo tempo, di questo presente con qualcosa di atavico . Ovviamente di antico, non vecchio.  L’architetto Patrizia Fortunata Chirico è nata a Bovalino e laureatesi a Reggio Calabria. 

 

barriera2Solo da alcuni anni ho appreso che Reggio Calabria,  prima dell Unità d’Italia,  aveva un diverso fuso orario, un’ora avanti. Solo una convenzione ha unificato il tutto. Tante le diversità e le distanze. Specializzazione a Milano e Torino sull’ambiente. Poi un lavoro in Calabria nei parchi. Proprio così: vive nella nostra città per amore. Si sposa avendo due sportivi e studiosi figli. Femmina e maschio. Ultima segretaria della sezione del Pd di Barriera di Milano, ultima di ciò che si può chiamare il partito del pd. E in questa veste l’ho conosciuta,  frammenti di una amicizia. Mi racconta molto dei suoi genitori, del loro rigore morale a cui si attiene: sono cinque figli, ognuno “studiato”.

 

barriera1Un episodio esemplificativo. A 11 anni si era opposta all’adozione di un orfana. Sua madre l’ha convinta di vivere per una settimana in orfanotrofio a Reggio.  “Cara figlia, avremmo contributo ad aiutare un individuo”. Ora continua a fare volontariato sociale. Poi con me insiste sulla criminalità calabrese sottolineando la pigrizia dei calabresi anche come premessa per lo sviluppo della ‘ndrangheta. Per lei è ancora tutto bianco o nero. “Ognuno si assuma le proprie responsabilità”. Quando parla, sorridente,  mi sembra un po’ marziana di questa realtà. Mi hanno criticato su una sorta d eccessivo pessimismo sul futuro e sul presente sociale.  Vero.  Ma quando incontro persone come lei  fa capolino un po’ di ottimismo. In questo caso la società civile da lei rappresenta è migliore di chi ci governa. 

Medicina, una cosa da donne?

“Prevenzione di genere: una medicina a misura della donna” promosso da Consulta regionale femminile, Confapi Piemonte e Fondazione Medicina a Misura di Donna

 

DONNE REGIONEIl significato e l’evoluzione della medicina per le donne. Questi i temi affrontati nel convegno “Prevenzione di genere: una medicina a misura della donna”, presentato a Palazzo Lascaris e promosso da Consulta regionale femminile, Confapi Piemonte e Fondazione Medicina a Misura di Donna.

 

“Gli studi medici dimostrano che le aspettative di vita della donna – ha commentato Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio con delega alla Consulta Femminile – sono di cinque anni superiori rispetto all’uomo. Si tratta, però, di un vantaggio spesso caratterizzato da malattie e disabilità cardiovascolari, osteoarticolari e neuropsichiatriche. L’incontro promosso ha analizzato, anche dal punto di vista di una corretta educazione e comunicazione,  gli aspetti legati a una medicina a misura di donna e l’influenza che questa esercita sulla qualità della vita e sulla spesa sanitaria”.

 

Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità ha sottolineato “l’importanza del lavoro di invito alla prevenzione medica che la Regione, anche attraverso la Consulta femminile, sta portando avanti, offrendo opportunità di confronto non solo sui diversi approcci sanitari ma soprattutto in termini di comunicazione e informazione”.

 

Il dibattito è stato moderato da Cinzia Pecchio, presidente della Consulta, che ha introdotto i contributi di Francesco Scaroina, primario emerito Medicina interna; Federica Barberis, ginecologa; Maria Grazia Sclavo, cardiologa, Lidia Rovera, specialista in malattie dell’apparato digerente.

All’incontro hanno inoltre partecipato Stefania Batzella (M5S), Giovanna Boschis, rappresentante di Confapi Piemonte e Laura Olivero, della Fondazione Medicina a Misura di Donna.

NELLE SCUOLE ALIMENTAZIONE SANA E SOSTENIBILE

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L’Istituto Zooprofilattico da settembre 2014 a giugno 2015 ha realizzato oltre 1.450 analisi su circa 280 campioni alimentari e ambientali. L’analisi di laboratorio sono state eseguite con il duplice scopo di verificare l’assenza di microrganismi patogeni e di valutare la quantità di batteri indicatori di qualità igienica degli alimenti e delle superfici a contatto con gli stessi

 

La sicurezza degli alimenti, la qualità della ristorazione scolastica e la sostenibilità ambientale: sono stati questi i temi affrontati durante la presentazione dei dati sui controlli effettuati nelle scuole torinesi dalla Città e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta.La Città di Torino eroga circa 46mila pasti al giorno (7 milioni e 600mila annui) ai bambini di nidi, scuole dell’infanzia e primarie e ai ragazzi delle scuole secondarie di I grado, distribuiti su 320 plessi scolastici. Il Servizio di Ristorazione Scolastica fornisce, ogni giorno, menù alternativi: 5mila e 400 per ragioni etico-religiose e mille e 600 legati a diete speciali per quanti hanno patologie legate all’alimentazione.

 

L’Istituto Zooprofilattico da settembre 2014 a giugno 2015 ha realizzato oltre 1.450 analisi su circa 280 campioni alimentari e ambientali. L’analisi di laboratorio sono state eseguite con il duplice scopo di verificare l’assenza di microrganismi patogeni e di valutare la quantità di batteri indicatori di qualità igienica degli alimenti e delle superfici a contatto con gli stessi.Il Comune di Torino, da tempo, ha sottoscritto una convenzione con il Laboratorio Chimico camerale per la gestione dei controlli e dal giugno 2014 si è aggiunto l’Istituto Zooprofilattico. Insieme offrono un servizio di assistenza oltre al Comune  anche ad altre Pubbliche Amministrazioni attraverso attività certificate e analisi accreditate, garantendo così alti standard qualitativi.

 

L’accordo prevede numerosi servizi realizzati nel corso dell’anno scolastico: dagli audit per la verifica dell’autocontrollo aziendale e del rispetto del capitolato d’appalto – sia presso i centri di cottura delle aziende di ristorazione, sia presso le scuole –  ai controlli analitici attraverso il prelievo di campioni su prodotti/derrate alimentari. Inoltre nell’anno scolastico 2015/16 l’Assessorato alle Politiche educative, guidato da Mariagrazia Pellerino, ha affiancato all’attività di controllo svolta da anni dal Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino quella del Dipartimento di Scienze agrarie e veterinarie dell’Università di Torino.

 

Nell’anno scolastico 2014/15 il Servizio di Ristorazione Scolastica ha effettuato 215 controlli nelle scuole del preobbligo (nidi e scuole dell’infanzia), 195 nelle scuole dell’obbligo (elementari e medie) e 40 nei centri di cottura, per un totale di 450 verifiche. “L’attività analitica – ha spiegato Maria Caramelli, Direttore Generale f.f. dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta –  ha fatto riscontrare una situazione molto soddisfacente per quanto riguarda la verifica dei microrganismi patogeni. Si sottolinea tuttavia, la necessità di una continua attenzione alle buone pratiche igieniche, considerata la complessità del processo di ristorazione collettiva scolastica”.

 

E per i genitori e insegnanti che vogliono saperne di più sulla sicurezza degli alimenti e sugli altri aspetti che determinano la qualità della ristorazione scolastica e del suo impatto sull’ambienteè stato organizzato un ciclo gratuito di quattro incontri “Ristorazione scuole Torino. Un occhio attento sul servizio”. Gli appuntamenti si svolgeranno il sabato mattina dalle 9.30 alle 12.30 nei giorni: 31 ottobre “La nostra mensa funziona” in via Bazzi 4, 21 novembre “La nostra mensa è buona” in via Ventimiglia 165, 16 gennaio “La nostra mensa è sana” corso Francia 285, 13 febbraio “La nostra mensa è sicura” in via Bologna 148. L’iniziativa è stata promossa dalla Città di Torino, in collaborazione con il Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino, l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari (Disafa) e l’Istituto Zooprofilattico, l’Asl To1 e le aziende fornitrici dei pasti ((Camst, Eutourist New e Ladisa).

 

I partecipanti avranno occasione di conoscere il funzionamento del servizio e le sue criticità, gli aspetti nutrizionali e sensoriali dei menù giornalmente proposti ai bambini e alle bambine, il ruolo strategico delle commissioni mensa, gli strumenti di controllo utilizzati con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale che sempre in modo più incisivo influisce sulla vita quotidiana di ognuno. E’ necessaria l’iscrizione ai corsi telefonando al numero 011.01127566 in orario di ufficio o inviando una e-mai all’indirizzo segreteria@lab-to.camcom.it

 

L’Assessorato alle Politiche educative della Città, infine, ha migliorato la comunicazione (logo, claim, sito) sulla ristorazione scolastica con le famiglie. La nuova veste è stata ideata partendo da alcune tesi del corso di Comunication design dello IED Torino. In particolare è stato presentato il nuovo logo mentre, prossimamente, il sito web della ristorazione scolastica sarà migliorato per facilitarne la consultazione, soprattutto, quella della sezione dedicata alle informazioni amministrative, in cui le mamme e i papà trovano indicazioni sulla modulistica, sulle tariffe o sui diversi menu. Un nuovo spazio, inoltre, raccoglierà le curiosità e gli approfondimenti per quanti voglio saperne di più sulla ristorazione scolastica della Città di Torino.