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Tutti i creativi di “Open District Moncalieri”

Il design, l’arte e il fashion hanno trovato una nuova casa sulla sommità di una collina. L’evento dell’associazione Golfart dedicato alla creatività in tutte le sue forme diventa itinerante: nasce la prima edizione di Open District Moncalieri, dal 19 al 21 ottobre al Castello Reale e nel Giardino delle Rose di piazza Baden Baden 4. Sono ventidue i creativi che parteciperanno alla manifestazione, con opere che riempiranno tutti i cinque sensi, dal tatto al gusto: da abiti su misura, con tessuti riciclati e stoffe dai colori unici, ai monili dalle forme stravaganti, passando per il dolce tratto del carboncino su una tela e da una poltrona/scultura disegnata da Ugo Nespolo fino al sapore del nettare degli dei. Quattro le sezioni: per il “Fashion” Lorena Giannini con la sua Sartoria Artigiana, Daniela Castore di Episodiozero, Alice Viria Capelli e le sue Autopsie Vestimentaire, Ef Abbigliamento di Francesca Graneri e Eleonora Meinardi, Paola Anastasio con Tacco Dodici e la sartoria Ge.Lo di Loredana Gelli; Paolo Bona, Neva Tamburino, Renato Marchi, Franco Turcati, Claudio Bellino e l’Atelier Insense di Adriano Rosso per la parte “Art”; nel “Design” Diego Maria Gugliermetto, Unique Pieces di Patrizia Cattana, Britartdesign di Attilio Colombrita, Avbm Arredi su Misura, Claudia Cazzaniga con Labiinfiore e Marita, di Maria Rita Perciavalle. E un’ulteriore novità di quest’edizione autunnale dell’evento, la nascita di una quarta edizione, il “Food”, con le Aziende agricole San Matteo e Arcobio, lo Champagne Louis Follea e i prodotti sardi di Su Talleri.  Open District Moncalieri spalancherà le porte del Castello e del suo Giardino dalle 11 alle 23 di venerdì, sabato e domenica: l’entrata è gratuita e ogni giorno ci saranno workshop e conferenze con artisti, musica e food truck sempre aperti. L’inaugurazione avrà luogo il venerdì 19 ottobre alle 18, accompagnata dal concerto “Fiumi di Note” del Duo Putrino/Tarizzo proposto dall’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro: la rassegna ha come obiettivo il sostegno ai ragazzi che si occupano di musica classica, ma anche avvicinare un pubblico giovane a quell’arte tramite accordi e collaborazioni con associazioni come la Golfart, che avviano progetti in ambito creativo. «Non posso che essere felice e soddisfatto di questa edizione di Open District, che non avrei mai potuto realizzare senza la collaborazione della Città di Moncalieri e della sua assessora alla Cultura Laura Pompeo. Torneremo a Torino la prossima primavera con la quarta edizione, ma l’idea è dare alla manifestazione una nuova fisionomia, quella di kermesse itinerante. Un format in grado di viaggiare per le città del territorio e adattarsi a location sempre nuove, grazie alla duttilità dei nostri artisti», dichiara il presidente dell’associazione Golfart Pegi Limone. «E’ la prima volta che Open District viene realizzato a Moncalieri, ne siamo molto soddisfatti e speriamo che questa sia solo la prima edizione di molte altre. D’altronde il tema del design ci sta molto a cuore ed è nelle nostre corde: la storia di Moncalieri, dagli anni ’60 in avanti, si è legata come molti altri luoghi alla Fiat e ha sviluppato delle sue peculiarità. Senza dimenticare che l’organizzatore stesso, Pegi, fa parte di un pezzo di storia della città a partire dalle Fonderie Limone: è come un cerchio che si chiude», sono le parole dell’assessore alla Cultura Laura Pompeo.  Open District Moncalieri è infatti organizzato grazie al sostegno della Città di Moncalieri, la collaborazione di Turismo Torino, Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro, Casa delle Lampadine e i patrocini del Consiglio Regionale, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Camera di Commercio di Torino

GLI EVENTI DI OPEN DISTRICT MONCALIERI

Venerdì 19 ottobre alle 18 – inaugurazione

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Concerto “Fiumi di note” – Duo Putrino/Tarizzo dell’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro
L’Orchestra da Camera G.B. Polledro ha nella sua missione il sostegno ai giovani che stanno operando nel settore della musica classica, e a tal fine organizza rassegne e stagioni musicali dal 2012 che vedono coinvolte compagini ampie con concerti e ensemble composte da giovani professionisti orchestrali. Lo sviluppo della sua attività si fonda anche sulla crescita dei rapporti con il territorio, tramite accordi e forme di agevolazione che avvicinino il pubblico giovane e non solo alla fruizione dell’arte della musica e lo sviluppo del talento e della creatività interdisciplinare in modalità sostenibile. La costruzione di attività di cooperazione con altre istituzioni culturali che operano sul territorio assume un particolare valore nel caso  dell’Associazione Golfart, che tramite le azioni di sensibilizzazione e di iniziative annesse alla cultura di progetto in ambito creativo, promuove analogamente attività nel campo della crescita del patrimonio culturale e della consapevolezza del valore della produzione creativa del nostro territorio.

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Rassegna musicale a cura dell’Ente “Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro”;
Duo: Danilo Putrino, flauto e Paolo Tarizzo, pianoforte
Camille Saint Saens
Airs de Ballet d’Ascanio: Adagio et variation
Wolfgang Amadeus Mozart
Andantino da Concerto in Do maggiore per flauto,
arpa e orchestra KV 299
Sigfrid Karg-Elert
Sinfonische Kanzone
Piotr Ilyich Tchaikovsky
Arie di Lenskij dall’Opera “Eugenio Onegin”
Il concerto sarà preceduto da una breve dissertazione sulla musica classica condotta del Maestro Federico Bisio, direttore stabile dell’Orchestra da Camera G.B.Polledro,.A seguire, un bicchiere di vino con un intervento dell’esperta di crowdfunding Emanuela Negro Ferrero, esperta nell’aiutare i giovani a raccogliere fondi per i loro sogni nel cassetto. Appuntamento in collaborazione tecnica con La Natura Torna ad Arte. “Conducono” Emanuele Cesale Ros e Monica Mantelli.

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Sabato 20 ottobre alle 16 – workshop
Claudia Cazzaniga di Labinfiore insegna l’arte e la creazione dei profumi solidi

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Sabato 20 ottobre alle 18 – conferenza

Dopo i saluti istituzionali dell’assessora alla Cultura di Moncalieri Laura Pompeo, Diego Maria Gugliermetto dialoga con la giornalista Monica Mantelli su “Design: rasoio tra arte, funzionalità, emozione e spazzatura”.

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Domenica 21 ottobre alle 18 – performance
Nell’ambito della manifestazione Bam, Biennale del Piemonte Anni 90, l’associazione Harambee Arte Kunst mescolerà pittura e musica nella performance “Live Painting Freezone”

Carignano, a ottobre arriva il Ciapinabò

Dopo il grande successo di pubblico dello scorso anno, il Comitato Manifestazioni Carignano in collaborazione con l’Amministrazione Comunale ha preparato per la 27° edizione della Sagra Regionale del Ciapinabò un intenso programma con molte novità ma sempre nel solco della tradizione degli eventi e degli appuntamenti tradizionali.

I cardini, le pietre miliari della Sagra saranno come sempre le piazze e le vie del centro, ove si svolgeranno senza soluzione di continuità nell’arco del fine settimana le numerose iniziative enogastronomiche, artistiche, culturali, e di divertimento. Naturalmente il protagonista principe sarà “Messer Ciapinabò”, l’agreste ma particolare tubero che ormai ha un ruolo di rilievo in molteplici ricette prelibate della nobile arte culinaria. In piazza Savoia andrà in scena la XV Mostra Locale Bovini Razza Frisona, con dimostrazioni e prove, sfilate e premiazioni del settore; in piazza Carlo Alberto l’”Area Vida Network”, la zona di riferimento per le presentazioni istituzionali e soprattutto per l’intrattenimento musicale, insieme al gradito ritorno della “Ramazzotti Italia Lounge Area”, l’eccellenza della prima casa italiana dell’amaro dal 1815. Lo spettacolo emozionante della Transumanza domenica pomeriggio catturerà l’attenzione di grandi e piccini per un evento che ha il dolce sapore dei tempi passati. Fra le novità assolute dell’edizione numero 27, senza dubbio “Ciapinab-OFF”, un angolo etnico molto particolare a lato del Comune, realizzato grazie alla gentile collaborazione con Terra Madre; inoltre per tutti i cinefili “Ciapinabò-Movie” con la proiezione al Teatro Alfieri de “Il Murràn, Masaai in the Alps”. Lo Street Food di qualità in piazza Liberazione sino a notte fonda, i produttori locali di eccellenza in piazza S. Giovanni e la via Savoia con artigiani e operatori del proprio ingegno che mostreranno le loro creazioni, sono il degno coronamento di un programma davvero per tutti i gusti!

 

 

www.comune.carignano.to.it

comitatomanifestazio@libero.it

“Torino Design of the City” seconda edizione

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Dal 12 al 21 ottobre 2018 Torino ospita in diverse sedi della città la seconda edizione di “Torino Design of the City”, con oltre 60 appuntamenti organizzati da enti, istituzioni culturali pubbliche e private, musei, teatri e biblioteche, dedicati al tema dell’accessibilità riferita a strutture, servizi e attività culturali e focalizzati sull’opportunità di aprirsi a pubblici nuovi e di lavorare sul loro rapporto con il patrimonio culturale tangibile e intangibile.

 

Tra le iniziative, che rientrano all’interno del progetto “Torino. Verso una città accessibile” promosso nel mese di ottobre nell’ambito dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, sono in programma percorsi, incontri, laboratori, workshop, eventi, mostre, spettacoli e tour guidati con modalità di accesso differenti consultabili nel programma completo della manifestazione sul sitowww.torinodesigncity.it Il calendario propone inoltre il primo “Forum Internazionale sull’Accessibilità Culturale” il 16 17 ottobre presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università degli Studi di Torino. Due giornate aperte al pubblico con ingresso libero che vedranno la presenza di rappresentanti di Copenaghen, Graz e Montreal, di alcune Città Creative UNESCO italiane (Alba, Bologna, Carrara, Fabriano, MilanoPesaro e Roma) e di esperti a livello nazionale e internazionale per discutere insieme come una città può progettare e produrre cultura in modo accessibile e favorire così la partecipazione, l’inclusione e l’accoglienza.

 

Torino, nominata World Design Capital dal Word Design Organization (WDO) nel 2008 e Città Creativa UNESCO per il Design dal 2014, unica in Italia in una rete di 26 città di tutto il mondo, riconosce il design come un elemento chiave per la crescita economica e sociale e un fattore strategico per lo sviluppo di nuove politiche urbane e per questo, dopo il grande successo ottenuto dalla scorsa edizione, ha scelto di continuare a lavorare per ridisegnare la città in un’ottica di accessibilità culturale con processi condivisi e ideati insieme ai cittadini e alle comunità del territorio, secondo bisogni ed esigenze specifiche. “Torino. Verso una città accessibile” è un progetto della Città di Torino nell’ambito dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale con il sostegno di Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, Università degli Studi di Torino Politecnico di Torino realizzato con Turismo Torino e Provincia, in collaborazione con ilTavolo Consultivo del Design.

 

Qui potete trovare il programma completo: http://www.comune.torino.it/cultura-accessibile/programma/

Essere un leader per il nostro cane

I cani sono animali sociali, che vivono in branchi e regolati da gerarchie, questo vuol dire che in natura, in un branco, esistono dei ruoli ben precisi che vengono definiti per carattere, competenze e abilità al fine primo della sopravvivenza del branco stesso e della specie

Il leader è la figura affidabile e sicura che insegna, protegge, gioca, si prende cura, rimprovera, guida e aiuta a superare le situazioni di difficoltà con pazienza, coerenza e decisione: in poche parole, una figura rispettata e autorevole, di cui ci si può fidare ciecamente, ovvero ciò che dovrebbe essere ogni proprietario per il proprio cane.

 

Autorevole non significa autoritario! La differenza tra il vero leader e quello che si sente tale sta nel fatto che, ad esempio, se voglio insegnare un esercizio o un comportamento al cane, quest’ ultimo eseguirà l’azione richiesta o per la motivazione del premio, o per timore di una spiacevole conseguenza, ma una cosa cambierà inevitabilmente: LA FIDUCIA che il nostro cane avrà nei nostri confronti e che sta alla base di ogni tipo di relazione intesa in senso positivo. Un vostro sguardo di approvazione o disapprovazione può essere la ricompensa più gradita o la punizione più grande. Frasi del tipo “il cane deve sempre mangiare dopo di me”, “devo mettergli le mani della ciotola e il cane non si deve ribellare”, “il cane non deve mai assumere posizioni in alto tipo divani o letti”, come per la maggior parte delle situazioni in cinofilia vanno valutate: dipende infatti da molti fattori, primo tra tutti capire che tipo di cane si ha a che fare e che tipo di relazione c’è.

 

Non si è leader se il nostro cane ci teme, ma non lo si è nemmeno se come unica merce di scambio alla richiesta di un comportamento, si usa sempre e solo la gratificazione alimentare, ovvero i bocconcini. I cani sono di indole opportunista ed è il solo motivo per il quale, in questi casi, fanno quanto gli chiediamo, ovvero perché è conveniente, certamente non perché c’è una complicità profonda.

 

Inoltre, alcune problematiche possono nascere dal fatto che il cane, non reputandoci figure di riferimento (inviterei a porsi delle domande, se così fosse), decida di prendere in mano la situazione esattamente come farebbe un lupo se in natura si rendesse conto che il soggetto Alpha non è più in grado di provvedere al branco: molto probabilmente quello stesso cane, vivendo non in natura ma in un contesto sociale ben differente e pensando di dover gestire tutto il carico di responsabilità di un leader, non avendo le corrette competenze, eseguirà una serie di comportamenti errati, senza contare il conflitto che si sarà andato a creare dato dalla pressione/confusione/scambio dei ruoli.

 

Si è leader del nostro cane se ci stima e ci “obbedisce” perché gli abbiamo dimostrato di avere le credenziali giuste per essere considerato tale. Trattarlo con rispetto, aiutarlo nelle difficoltà, essere propositivi e capire il suo modo di comunicare sono un buon inizio per avere un rapporto di complicità. Consiglio la lettura: “Dominanza: realtà o mito?” di Barry Eaton. Troverete degli spunti di riflessione molto interessanti! In natura il leader non si autoproclama, ma viene “eletto” dal suo branco per i motivi sopra citati, i nostri cani, invece, non hanno scelta. Cerchiamo di essere per loro i modelli affidabili che avrebbero scelto, se avessero potuto farlo.

 

Francesca Mezzapesa

Educatrice cinofila c/o Centro Cinofilo White Apple Dogs

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Tartufo, che successo a Montiglio Monferrato

Il Sindaco Dimitri Tasso esprime soddisfazione per la prima giornata, dando appuntamento al 14 ottobre

 

Partenza col botto, domenica 7 ottobre, per l’Edizione 2018 della Fiera Regionale del Tartufo di Montiglio Monferrato. Migliaia di visitatori accorsi sin dalle prime ore del mattino, nel Comune perla del territorio d’Aleramo, alla ricerca del prezioso tubero fra i rinomati espositori presenti e alla scoperta di monumenti aperti quali il prezioso castello, le pievi romaniche e la chiesa parrocchiale . “Esprimo grande soddisfazione per l’affluenza elevata, che fa ben sperare anche per il prosieguo della manifestazione, domenica prossima 14 ottobre” dichiara il Sindaco Dimitri Tasso. Che prosegue: “Nel corso della prima giornata, come di rito, si sono tenute le premiazioni legate sia al tartufo bianco che al nero, e gli spettacoli circensi e di strada del Magda Clan, organizzatori di ‘Moncirco’ alla presenza di numerose Autorità, tra cui il nuovo Questore di Asti Alessandra Faranda Cordella e l’Assessore Regionale Antonella Parigi. Presenti anche molti amici del paese impegnati nelle istituzioni o in qualità di sponsor che hanno potuto premiare i ventun piatti presentati“. Nel corso della cerimonia è stato dato anche, “spazio al conferimento di una targa al Dottor Piero Gatti, storico medico di Montiglio Monferrato, quale attestato di stima dell’Amministrazione Comunale e la Cittadinanza tutta per l’instancabile e appassionato servizio prestato in oltre 40 anni nel nostro Comune“. Ben due i punti di ristoro allestiti, tutti perfettamente organizzati e altresì ottimamente curati dalla Pro Loco di Montiglio Monferrato presieduta da Piercarlo Negro con oltre cento volontari impegnati, molti dei quali giovanissimi. Appuntamento, dunque, al 14 ottobre per il gran finale.

 

La “Belecauda” monferrina

farinata cibo

La cottura ideale e’ nel forno a legna nell’apposita teglia larga di rame a fondo stagnato

Cosi’ e’ chiamata la farinata di ceci nella zona di Nizza Monferrato. Sapore antico, genuino e irripetibile, Una sottile, croccante crosticina dorata realizzata con pochi semplici ingredienti, sana semplice gustosa, servita calda appena sfornata, tagliata a spicchi …una ricetta di indiscusso successo. . La cottura ideale e’ nel forno a legna nell’apposita teglia larga di rame a fondo stagnato (“testo”), ma si puo’ realizzare anche nel forno di casa alla massima temperatura ed ottenere cosi’ una farinata casalinga perfetta in poche semplici mosse.

 

Ingredienti:

250gr. di farina di ceci

700ml di acqua

½ bicchiere di olio evo

sale, pepe q.b.

 

Passare al setaccio la farina per eliminare eventuali grumi. Mettere l’acqua in una larga ciotola, versare a pioggia la farina e sbattere leggermente con una frusta, passare attraverso un colino, rimestare, aggiustare di sale e pepe. Aggiungere l’olio sempre mescolando. Lasciar riposare a temperatura ambiente per almeno 10 ore mescolando sovente, se possibile. Scaldare il forno alla massima temperatura per almeno 20 minuti. Versare il composto nella leccarda del forno molto unta d’olio o, se l’avete, nel testo, infornare per 20 minuti circa fino a raggiungimento della crosta dorata. Servire a spicchi con pepe macinato fresco.

 

Paperita Patty

 

Gnocchi di patate al ragù di salsiccia

ragu gnocchi ciboE’ un piatto semplice e sostanzioso che si adatta ad ogni condimento. Preparateli con questo “corposo” ragù

Straordinariamente morbidi, golosi, dal sapore autentico. Questi sono gli gnocchi, un piatto tipico della tradizione italiana conosciuti in ogni dove. Si possono preparare con svariati ingredienti ma, il tipo piu’ apprezzato, e’ senza dubbio quello che vede la patata ingrediente principe. E’ un piatto semplice e sostanzioso che si adatta ad ogni condimento. Preparateli con questo “corposo” ragu”.

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Ingredienti (per 4 persone):

 

1kg. di gnocchi di patate

400gr. di salsiccia di suino a nastro

1 bicchiere di vino bianco secco

½ cipolla

1 spicchio di aglio

1 peperoncino

500gr.di passata rustica di pomodoro

Olio evo,sale, alloro, q.b

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Spellare la salsiccia e sbriciolarla con una forchetta. In una padella soffriggere aglio e cipolla tritati con tre cucchiai di olio evo, 2 foglie di alloro e il peperoncino, aggiungere la salsiccia e lasciar rosolare. Sfumare con il vino bianco, lasciar evaporare poi, aggiungere la salsa di pomodoro. Aggiustare di sale, lasciar cuocere a fuoco lento per circa un’ora. Cuocere gli gnocchi in acqua bollente salata, appena affiorano sistemarli in una pirofila e condirli con il ragu’. Servire subito e cospargere con abbondante parmigiano grattugiato.

 

Paperita Patty

Al via l’88^ Fiera del Tartufo Bianco d’Alba

Inaugurata ad Alba, venerdì 6 ottobre, al Teatro Sociale la Fiera Internazionale del Tartufo. Stando alla cabala, un numero magico 88 che equivale ad infinito, ma anche all’equilibrio cosmico. Non poteva non richiamarne il senso esoterico e augurale la presidente della Fiera Liliana Allena, così come quello internazionale il presidente Fondazione CRC Giandomenico Genta, presente anche il giorno dopo alla Chiesa (sconsacrata) San Giuseppe per la mostra su Papa Wojtyla e un quadro bellissimo di Emilio Vedova, pittore e incisore mancato nel 2006, tra i fondatori del “Nuovo Fronte delle Arti”. Il Leitmotiv della presentazione è stato il riconoscimento Unesco “Creative City of Gastronomy”  conferito alla Città di Alba il 31 ottobre 2017. Un dialogo sul palco tra il sindaco di Alba Maurizio Marello, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, l’ambasciatrice di Buona Volontà Unesco per le Città Creative Maria Francesca Merloni,  l’assessore al Turismo della città di Torino Alberto Sacco, il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale, il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli ed il vice sindaco di Pesaro Daniele Vimini, coordinati dal vice direttore del quotidiano “La Stampa” Luca Ubaldeschi. L’inaugurazione, come era avvenuto nel 2013, c’è stata senza rappresentanti dell’autorità del Governo, allora come segno di protesta per la chiusura del Tribunale di Alba che continua ad essere chiuso, stavolta con una spiegazione che non ci convince appieno e cioè: “ grazie a coloro che quotidianamente lavorano sul territorio con fatica senza mollare mai“. Noi siamo di idea contraria, il Paese deve ritrovare un senso comune e di concertazione che non può esprimersi nell’isolazionismo, nell’individualismo e personalismi. Presente anche il presidente dell’Ente Turismo Luigi Barbero che ha ribadito i successi dell’Ente da Lui presieduto e dell’aggregazione dell’Ente astigiano in quello di Alba. A distanza di 23 anni, è la stessa proposta che avevo formulato assieme ad alcuni colleghi direttori, quando ero direttore dell’Apt Langhe e Roero, all’Assessorato al Turismo regionale di ipotesi di riforma e inglobava non solo Asti, ma anche Alessandria. È Bello constatare come idee di tanti anni fa siano ancora valide, ma è amaro osservare che questo Paese sia fermi, su molti fronti, da trent’anni! Il Mercato Mondiale del Tartufo è aperto ogni sabato e domenica dal 6 ottobre al 25 novembre, con  aperture straordinarie giovedì 1 e venerdì 2 novembre 2018.

Il programma della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è consultabile sul sito https://www.fieradeltartufo.org/.

Tommaso Lo Russo

 

Sfoglia ai porri di Cervere

E’ un ortaggio dal fusto lungo e sottile, un prodotto unico dal sapore delicato e dolce

 porro

Il porro di Cervere, tipico del territorio in provincia di Cuneo e’ un ortaggio dal fusto lungo e sottile, un prodotto unico dal sapore delicato e dolce, piu’ tenero e piu’ digeribile del porro comune che in cucina si presta a mille preparazioni. Provatelo cosi’…

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Ingredienti (per 6 persone)

1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare o tonda

2 porri di Cervere (o in alternativa 1 porro comune)

200gr. di ricotta fresca

1 fetta di prosciutto cotto da 100gr.

1 uovo intero

2 cucchiai di grana grattugiato

sale, pepe, olio q.b.

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Pulire i porri, tagliarli a rondelle sottili e stufarli a fuoco lento con poco olio. In una terrina mescolare la ricotta con il grana, il prosciutto ridotto a dadini, l’uovo intero, i porri cotti, il pepe e aggiustare di sale. Stendere la pasta sfoglia un una teglia foderata con carta forno, versare l’impasto, livellare e cuocere in forno per 30 minuti a 200 gradi. Servitela tiepida, vi catturera’.

 

 Paperita Patty

Il sorriso di Pippi Calzelunghe per Portici di Carta

Sabato 6 ottobre 2018 e domenica 7 ottobre 2018. Dalle ore 10.30 alle ore 18. Piazza San Carlo, Torino

Il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli torna a collaborare con Portici di Carta coinvolgendo il pubblico in una grande azione di pittura collettiva, in cui ritrovare tutti i dettagli che hanno caratterizzato il personaggio di Pippi Calzelunghe e arricchito l’immaginario di molti, dai più piccoli ai più grandi. Una storia che dal 1958 riaffiora sempre fresca, divertente e irriverente. “I suoi capelli color carota erano stretti in due treccioline, ritte in fuori; il naso pareva una patatina ed era tutto spruzzato di lentiggini. E sotto il naso si apriva una bocca decisamente grande, con due file di denti bianchissimi e forti. Il suo vestito era originalissimo: Pippi se l’era cucito da sola. Veramente la sua idea sarebbe stata di farlo blu, ma poi, non bastandole la stoffa, ci aveva applicato qua e là delle toppe rosse. Un paio di calze lunghe, una marrone e l’altra nera, le copriva le gambe magre. E non bisogna dimenticare le sue scarpe nere, lunghe esattamente il doppio dei piedi: gliele aveva comperate il suo papà nel Sud America, grandi così perché i piedi di Pippi potessero crescervi a loro agio, e lei non ne aveva mai volute altre” (Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe).  Insieme, in piazza, in collaborazione con le Biblioteche Civiche, oltre all’azione di pittura si realizza la serigrafia, ormai oggetto da collezione legato a ogni edizione di Portici di Carta che ognuno potrà portare con sé.  Un nuovo segno creato da Paola Zanini e donato dal Dipartimento Educazione per l’occasione, lo renderà riconoscibile e come per le precedenti edizioni connoterà l’evento.

Iscriviti alle Biblioteche e avrai una serigrafia di Portici di Carta
Si ripete la tradizione della serigrafia ideata dal Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea e realizzata in piazza San Carlo insieme al pubblico di Portici di Carta. Quest’anno è riservata a tutti quanti si iscriveranno ai servizi delle Biblioteche Civiche.

 

Contatti Dipartimento Educazione Castello di Rivoli

educa@castellodirivoli.org Tel. 011.9565213 www.castellodirivoli.org/dipartimento-educazione
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