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Il menù di Halloween? Spaventosamente originale

Una barbabietola ridotta in tartare alla mercé dei cannibali più affamati; una spaventosa palude di lenticchie, cozze e patate cotte a fuoco lento e un misterioso bosco di erbe piccanti che nasconde succulenti segreti… Sembra l’inizio di un racconto horror il gustoso menù di Halloween proposto da Fanceat, l’originale startup di food delivery che recapita a casa gli ingredienti per ricreare in pochi minuti nella propria cucina piatti da vero chef, ideati e preparati dai migliori ristoratori d’Italia. Pensando alla notte più terrificante dell’anno, la fantasia dello chef Christian Milone della Trattoria Zappatori di Pinerolo (To) e l’inarrestabile creatività dei ragazzi di Fanceat hanno partorito un menù da paura. Si chiama “Altro che scherzetto”: 4 portate (Profondo Rosso, La Palude, Tra i cespugli e Mrs. Dolcezza) dal look tenebroso per garantire una serata originale, diversa, divertente e soprattutto gustosa!

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Il menù è ordinabile sul sito di Fanceat: fanceat.com/prodotto/halloween-altro-che-scherzetto/

 

Cos’è Fanceat?

L’idea che sta alla base della start-up più golosa del momento (creata da 4 giovanissimi amici piemontesi di 25 anni) è quella di far arrivare direttamente a casa un box che contiene tutto l’occorrente per cucinare la cena gourmet più incredibile di sempre. Fanceat è una scatola di ingredienti sopraffini, selezionati (e preparati) direttamente nelle cucine di ristoranti selezionati (anche stellati) e recapitata a casa per permettere a tutti, ma proprio a tutti, di servire una cena gourmet indimenticabile. Rapidità, nessuna possibilità di fallimento e zero sprechi. E la differenza principale dal classico “delivery” e da tutto quello che si può ordinare on line è che la cena… la preparate voi!

Mazzetti d’Altavilla alla conquista di Milano

LA CITTA’ DELLA MODA E DEL MODERNO LIFESTYLE, ACCOGLIE IL NUOVISSIMO GRAPPA STORE  


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A partire dal 3 novembre pregiate grappe, brandy, distillati d’uva e altri prodotti esclusivi in un intenso percorso da gustare attraverso tutti i sensi.

 

Milano, città della moda e capitale delle tendenze, si prepara ad accogliere un’assoluta novità nel mondo del beverage italiano: giovedì 3 novembre terrà, infatti, il suo battesimo, in via Marghera 14, nell’atmosfera cosmopolita meneghina, il primo “Grappa Store” Mazzetti d’Altavilla, destinato a confermare in via definitiva l’ingresso del Distillato Italiano di bandiera fra i simboli più glamour del moderno life-style.

Un punto di riferimento per gli appassionati ma soprattutto un nuovo modo di concepire la Grappa, dove il volto elegante ma anche fresco di una tipicità saldamente proiettata nel futuro accoglierà un pubblico internazionale, ormai pronto ad affacciarsi al volto aromatico e ricco di charme che la Grappa offre, superando i vecchi e ormai tramontati schemi.

Un progetto giovane, lanciato da giovani: non è un caso che il concept del Grappa Store sia nato dall’idea di tre sorelle distillatrici, poco più che ventenni che credono nella prospettiva modaiola della Grappa. “Insieme – commentano Chiara, Silvia ed Elisa Belvedere Mazzetti, il volto mazzetti3femminile e giovane di Mazzetti d’Altavilla – Distillatori dal 1846 – rappresentiamo la settima generazione, tutta al femminile, di una delle distillerie più antiche d’Italia, e in occasione dei 170 anni dell’azienda che ricorrono quest’anno riteniamo sia giunta l’ora di proporre la Grappa al pubblico sensibile alla raffinatezza e alla versatilità di questo distillato tutto da scoprire. Da qui nasce il Grappa Store, un luogo dove trovare una vasta selezione di grappe ma prima di tutto una location raffinata e di design dove poter compiere una vera esperienza, quasi meditativa, entrando in un mondo di aromi e profumi che farà dimenticare per un attimo la frenesia quotidiana.”

Nel nuovo Grappa Store di via Marghera è possibile vivere un intenso percorso di sentori singolari e profumi ineguagliabili che dalle dolci colline piemontesi, dove risiedono gli antichi alambicchi discontinui della storica sede di Altavilla Monferrato che ricevono ogni autunno le freschissime vinacce esclusivamente piemontesi, lavorate sapientemente dal Mastro Distillatore, arriva direttamente nel cuore della Milano più esigente. Un luogo in cui ritrovare un patrimonio di dedizione e saperi che si tramandano da 170 anni al quale si associa un costante cammino di innovazione capace di essere apprezzato anche da un pubblico giovane e moderno, grazie alla promozione di un uso innovativo della Grappa, fatto di abbinamenti originali in cucina e creazioni di drink versatili e originali.

mazzetti2La location raffinata e di design punta a sorprendere attraverso le sfumature del grigio e dell’antracite che incontrano le forme lineari e decise degli arredi in rovere, capaci di richiamare le pregiate botti in cui pazientemente soggiornano i nobili e profumati distillati, e la luminosità del vetro che rispecchia l’eleganza e la ricercatezza dei packaging, grazie all’uso degli incantevoli cristalli di Bohemia o delle bottiglie in sofisticato vetro soffiato, oltre che delle prestigiose cassette di legno che accolgono alcune delle più nobili referenze firmate Mazzetti d’Altavilla. “Ci vogliono 170 anni per diventare giovani” è il nuovo motto della Famiglia Mazzetti che da oggi conta una nuova Casa in via Marghera 14 a Milano, la quale si unisce agli altri due Store di Altavilla Monferrato (all’interno della storica distilleria) e Marcallo con Casone, portando a tre i luoghi dove potersi immergere nel fascino modaiolo di un distillato antichissimo.

www.mazzetti.it

Vino e paesaggio del Piemonte a Linea Verde

SARÀ TRASMESSA DOMENICA 30 OTTOBRE ALLE 12,20 SU RAI UNO. È STATA GIRATA IN COLLABORAZIONE CON IL CONSORZIO PIEMONTE LAND OF PERFECTION

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Una puntata di Linea Verde interamente dedicata al vino e al patrimonio di paesaggi vitivinicoli Unesco in Langhe-Roero e Monferrato valorizzati come patrimonio economico e di richiamo turistico per il Piemonte. La trasmissione, condotta da Daniela Ferolla e Patrizio Roversi, sarà trasmessa domenica 30 ottobre alle 12,20 su Rai Uno. È stata realizzata in collaborazione con il Consorzio Piemonte Land of Perfection, che raggruppa i principali Consorzi di tutela del vino piemontesi. Per una settimana, una troupe della Rai è stata impegnata nelle riprese tra vigne, cantine, città del Piemonte. Sono state toccate numerose zone: Langhe, Roero, Dogliani, Monferrato, Gavi, Acquese, fino al Nord Piemonte con i filari dell’Erbaluce e del Carema.  Le telecamere sono state a intervistare produttori, a filmare la vendemmia, a girare tra i filari in Segway (specie di monopattino a due ruote), a cercare i tartufi in notturna, a riprendere un brindisi di tutti i presidenti dei Consorzi del vino del Piemonte. Vino, ma anche formaggi con un focus sulla robiola di Roccaverano.   Set d’eccezione anche nelle cattedrali sotterranee, le cantine storiche di Canelli, da dove è partita la richiesta di candidatura all’Unesco del Piemonte. Interviste e riprese di paesaggi saranno intervallati da immagini e commenti in volo con la conduttrice ex miss Italia e il giornalista Sergio Miravalle protagonisti di un viaggio sulle terre del Piemonte in elicottero. Ha dato il supporto anche il Consorzio turistico Langhe Monferrato Roero. A fare da portavoce il presidente di Piemonte Land Giorgio Bosticco: “Le colline del Piemonte con la loro magia di vino e di storie legate al vino, di vigne, boschi e borghi medievali, continuano a richiamare turisti ed eno-appassionati – dice Giorgio Bosticco – Il vino dà un contributo fondamentale non solo all’economia piemontese – è di 965 milioni di euro il valore dell’export del vino piemontese – ma anche al turismo. Il dato dell’anno scorso segnala l’arrivo di oltre un milione e seicento mila persone nell’area Unesco tra Alessandria, Alba e Asti. La presenza di stranieri supera il 55 per cento. La puntata di Linea Verde è stata sollecitata in quest’ottica: per far conoscere queste terre, la loro cultura e la viticoltura a sempre più persone”.

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Chi è Piemonte Land of Perfection. Armonizza le strategie promozionali sui mercati nazionali e internazionali dei principali Consorzi del vino.  Ne fanno parte: Consorzio dell’Asti, Consorzio del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato, Consorzio del Gavi, Consorzio del Brachetto d’Acqui, Consorzio del Roero, Consorzio Caluso Carema e Canavese, Consorzio della Freisa di Chieri e Collina Torinese, Consorzio dell’Alta Langa, Consorzio dei Colli Tortonesi e la Vignaioli Piemontesi. Tutti insieme rappresentano oltre il 90% della produzione vitivinicola del Piemonte.

Il Piemonte in numeri

19.000 mila aziende vitivinicole

42.825 ettari di vigneto (circa il 7% del vigneto Italia)

965 milioni di euro il valore dell’export di vino 

Il Piemonte esporta circa il 60% del vino in bottiglia. Il 70% viene assorbito dai Paesi UE, il restante 30% dai Paesi extra UE.

I magnifici 5000 vini di Eataly

Migliaia di etichette a scaffale, il Wine Bar Pane&Vino, la Birreria

il ristorante Stellato Casa Vicina e molto altro, in attesa di festeggiare il decimo compleanno

eataly4Il 27 gennaio 2007 il primo Eataly, a Torino Lingotto nell’ex opificio Carpano, apre al pubblico. Sono ormai passati quasi dieci anni ma la sede di Torino mantiene ancora oggi un ruolo centrale: è il cuore pulsante di tutta Eataly. Per festeggiare al massimo dello splendore i dieci anni di maturità, Eataly Lingotto propone alcune novità, rendendo così ancora più piacevole l’esperienza dei clienti e offrendo loro un servizio sempre più accurato. Dopo il reparto dei dolci e latticini, reso ancora più luminoso e arricchito con un ampio banco frigo per dare risalto alla selezione di yogurt e latte locali, e l’angolo dell’olio extravergine d’oliva, impreziosito dalla presenza di un esemplare di ulivo, è il turno della Cantina. Più di 2.000 mq sono dedicati al bere bene mangiando bene, seguendo i 3 pilastri di Eataly: comprare, mangiare e imparare.        

<<Bisogna avere il coraggio per cambiare e sono orgoglioso che Eataly Lingotto l’abbia avuto>>, afferma il patron Oscar Farinetti. <<Arrivati al traguardo dei 10 anni, è stato dato nuovo lustro alla mamma di tutti gli Eataly e questo tenendo fede ai valori che da sempre ci contraddistinguono: l’impegno ma anche la leggerezza e naturalmente l’armonia, il valore al quale Eataly Lingotto è dedicato>>.

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<<La nuova Cantina di Eataly Lingotto sarà da esempio per gli altri punti vendita>>, conferma Andrea Guerra, presidente esecutivo di Eataly. <<È un negozio nel negozio, che celebra le più grandi produzioni italiane raccontandone la ricchezza, la bontà e la bellezza. La varietà di proposte di alta qualità in un solo luogo è ciò che rende unica Eataly e anche la Cantina prosegue in questa direzione>>.

La nuova Cantina

Le oltre 5.000 etichette provenienti da più di 30 stati rappresentano al meglio la produzione nazionale e internazionale. Si va dallo Spazio Bollicine, dedicato ai migliori esponenti del Metodo Classico, i rinomati champagne ma anche gli eccellenti prosecchi e spumanti italiani, agli scaffali con 30.000 bottiglie di vini di 40 regioni del mondo, con una particolare attenzione alle grandi eccellenze piemontesi, Barolo e Barbaresco. La Zona Cult custodisce le bottiglie più preziose, tra le quali più di dieci annate storiche di Barolo del secolo scorso. Per gli amanti della birra non manca naturalmente un’ampia selezione delle produzioni italiane e internazionali di alta qualità: più di 11.000 bottiglie, di cui 6.000 eataly3artigianali italiane. Infine, la Cantina di Eataly propone anche oltre 500 etichette di spirits: dal torinese Vermouth alle grappe, rum, whisky e molto altro.

La Cantina non è però solamente degli alcolici ma è anche quella di Stagionatura dei salumi e dei formaggi: il Culatello di Zibello, il prosciutto di Parma, Il Castelmagno e le altre eccellenze norcine e casare, in vendita al banco e in degustazione presso i Ristorantini al piano superiore, sono conservate ed esposte in un angolo aperto al pubblico e ricco di fascino, dove immergersi negli odori e nei profumi tipici dei territori e dei luoghi in cui si affinano queste bontà tutte italiane. I clienti possono inoltre scegliere il formaggio o il salume che preferiscono, acquistarlo e far concludere la stagionatura nelle Cantine di Eataly: un’opportunità unica!

Pane&Vino: il nuovo Wine Bar di Eataly

L’offerta della Cantina di Eataly si amplia con una nuova proposta di ristorazione. Pane&Vino è il luogo ideale per degustare un ottimo calice di vino e, se lo si desidera, in accompagnamento un gustoso tagliere, un veloce antipasto o un piatto gourmet. Nel Wine Bar di Eataly Lingotto i clienti possono scegliere tra le più di 100 etichette presenti in Carta, 8 grandi vini al calice e, se preferiscono la bottiglia, tutta la Cantina sarà a loro disposizione. Per non rimanere a stomaco vuoto, Pane e Vino propone le Tapas del Mercato, stuzzicherie preparate con gli Alti Cibi in vendita nel Mercato di Eataly, gli Specialmente, una selezione dei migliori formaggi e salumi e i Vicini, i piatti stellati di Claudio e Anna del ristorante Casa Vicina.

La Birreria di Eataly

Dopo New York e Roma, arriva anche a Torino la Birreria di Eataly. Ogni giorno viene propostaeataly2 una selezione delle migliori produzioni brassicole italiane e internazionali:16 birre alla spina che ruotano ogni mese, 40 in bottiglia nella Carta dedicata e persino la possibilità di scegliere a scaffale l’etichetta preferita. In accompagnamento gli ottimi hamburger nel panino nelle versioni di carne – naturalmente de La Granda – pesce o verdure. E poi gli sfizi, croccanti crostini del pane appena sfornato dal forno a legna di Eataly e farciti con una selezione degli Alti Cibi, e naturalmente i fritti, perfetti con una fresca birra.

eataly-1La Famiglia Vicina: ristoratori dal 1902
Fiore all’occhiello della Cantina di Eataly è il ristorante Casa Vicina. Ristoratori da sempre, la famiglia Vicina guida il ristorante stellato di Eataly Lingotto, tenendo alti i valori che la contraddistinguono sin dal 1902: eccellente qualità delle materie prime, unione tra tradizione e territorio ma anche attenzione all’innovazione e alla soddisfazione del cliente. Claudio Vicina, quarta generazione in cucina, porta avanti il nome di famiglia con Anna e con la preziosa figura del fratello Stefano, responsabile di sala: un’unione premiata con una Stella Michelin, che brilla in tutti i loro piatti.Infine, la nuova Cantina di Eataly Lingotto sarà il palcoscenico di numerose attività didattiche per imparare qualcosa di più sul mondo del bere: cene con i produttori vitivinicoli, lezioni e incontri di degustazione. Il programma sarà presto disponibile su www.torino.eataly.it

(foto: il Torinese)

www.torino.eataly.it

La Cantina di Eataly Lingotto è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 22.30.

Il venerdì e il sabato sera è eccezionalmente aperta fino alle ore 00.30.

 

Scegliere lo sport

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TORINO: ATTIVITA’ FISICA E SPORTIVA IN CITTA’

di Paolo Michieletto

Si arriva in una fase della vita in cui il tempo non basta mai, tra lavoro, figli, casa e occupazioni varie. Si hanno, altresì, momenti in cui il tempo per se stessi diventa vitale e necessario. Le due esigenze si rivelano sovente incompatibili, ma se il tempo personale prevarica sul piano delle esigenze, anche solo per liberare la mente e vivere in maniera adeguata il quotidiano esistere, ecco giungere quasi sempre la voglia di muoversi e fare qualcosa. Se per quel che riguarda la vita sociale le scelte sono infinite e non valutabili dall’esterno, nel caso in cui la scelta ricadesse nel campo sportivo ecco alcuni suggerimenti per la scelta di uno sport che possa lasciare soddisfatti e entusiasmare. Si può avere voglia di staccare dalle “mura dell’ufficio” e liberarsi nella natura: cosa c’è di meglio di recarsi nei boschi con una bella mountain bike o scendere i fiumi con i canotti facendo Rafting? Nel primo caso, se volete trarre soddisfazione dalla vostra gita sportiva, sarà bene occuparsi non solo della scelta del mezzo di locomozione ma anche del “motore”. La preparazione fisica sarebbe sicuramente importante ma non sempre si ha la possibilità di recarsi in palestra e allenare completamente il proprio fisico. Allora il primo suggerimento è partire da attività in pianura con pochi tratti sconnessi per poi SPORT1guadagnarsi “la gloria” su tratti più impegnativi. Partire dal più difficile è una scelta eroica ma non consigliabile; è il piacere della progressione che non si riesce ad apprezzare il risultato di una predilezione di questo genere. Nel secondo caso, scegliere di recarsi sulle irte pareti che costeggiano un fiume e inebriarsi successivamente delle sue spume a bordo di un agile gommone non è forse un’attività fisica tra le più estenuanti ma sicuramente emozionante e molto ricca di spunti rienergizzanti. In questo caso è bene lasciarsi consigliare dalle guide su percorsi e necessità tecniche e lasciare alla corrente il piacere di muoversi. Esiste poi tutta una serie di necessità che in maniera continuativa la vita di tutti giorni ci costringe sovente ad ignorare: la voglia di velocità, di correre con ogni mezzo o di provare il brivido del rischio. Questa, che riteniamo sia, o meglio, dovrebbe essere degna di attenzione più elevate della nostra, è una conseguenza della vita senza emozioni che il lavoro talvolta induce. Si ricercano quindi emozioni forti per compensare i sovraccarichi di tensione o le carenti sensazioni forti che l’avventura di solito genera. Si comincia quindi a svolgere “Free Climbing” (arrampicata libera a mani nude sulle rocce), ma è necessario e consigliabile partire con esperti tecnici non solo con l’amico bravo, non tanto perché si rischi “chissà cosa” (anche se il rischio c’è sempre), ma se non si impara bene dall’inizio i rudimenti tecnici, poi non ci si diverte. Si vola con il parapendio, con la ricerca dell’emozione del volo libero; in questo caso “il caso” non può esistere: la scelta di un maestro molto esperto è obbligata e necessaria. Sappiate solo che non è solo lasciarsi andare ma è un’attività molto impegnativa e probante dal punto di vista fisico, quindi andate “preparati” sia fisicamente che mentalmente. Si comincia ad andare in moto non più per sport fitnesslavoro ma per piacere e quindi ci si organizza per una gita fuori porta con amici novelli motocentauri per corse al limite verso colline e monti. Qui il consiglio è multiplo, anche se so esser vano: sulle strade non ci sono solo le moto, ma anche auto e persone a piedi; il piacere di chi corre in moto è di solito inversamente proporzionale rispetto a tutti gli altri frequentatori degli stessi luoghi. E’ un piacere effervescente ricco di adrenalina pura; correre velocemente sopra l’asfalto con il rombante destriero è però troppo pericoloso se svolto in mezzo agli altri. Noi non sbagliamo mai, sono gli altri che non capiscono: però un errore personale o di un altro sulla moto molte volte non perdona o ha conseguenze crudeli; correte in un circuito oppure imparate a correggere le traiettorie in poco tempo. Il tempo è sempre poco per non imbattersi in ostacoli. Un suggerimento anche ai centauri esperti: preparatevi in palestra lavorando molto sulla forza degli arti inferiori e dei muscoli delle braccia (soprattutto i tricipiti), e svolgete sedute di allenamento aerobico di medio alta intensità (cyclette a passo sostenuto, vogatore per più serie veloci sui 500 metri e corsa su tapis roulant o all’aria aperta per almeno 20-30 minuti almeno un paio di volte alla settimana). Troverete maggiore giovamento sia sulle “piegate” che sul ritorno dalle stesse. Inoltre, stancandovi meno perché allenati, sarete più lucidi nella scelta delle traiettorie e potrete resistere più a lungo sulla tenuta di posizioni   tecnicamente più valide. Un altro sport molto estivo è il tennis, che di solito si ama praticare quando i campi si liberano dai “palloni” e l’aria aperta concilia il piacere del sole con il muoversi con amici. Il tennis è però sport difficile che, se giocato male, diverte poco. Se non lo si pratica da diverso tempo si consiglia di non iniziare con una drammatica partita giocata con battute lentissime (dove la prima di solito è un siluro in tribuna e la seconda un pallonetto giocato corto…) e dove i passanti a filo rete colpiscono i cavi della corrente elettrica… . All’inizio lavorate molto palleggiando e lasciate la partita per le prossime volte. Otterrete due risultati: correrete di più e guadagnerete la forma più rapidamente e inoltre giocherete più palline e, non preoccupati di sbagliare perdendo il punto, proverete colpi tecnicamente più validi. La partita può essere la mortesport del gioco, se intendiamo con questo termine anche la parte ludica del muoversi in campo. Per poter giocare meglio, si suggerisce di provare a svolgere delle sedute di allenamento di corsa che prevedano un primo momento di corsa prolungata a ritmo costante (circa 20 minuti) e poi una serie di scatti brevi ma ad alta velocità di circa 30- 40 metri alternati con un recupero al passo di circa un minuto per una decina di volte, e terminare con altri 10 minuti di corsa costante. Questo tipo di allenamento, semplice ma efficace, predispone l’organismo da un punto di vista organico generale e le articolazioni e i muscoli alle sollecitazioni derivate dai repentini scatti che si presentano inevitabilmente sul campo di gioco. Si suggerisce anche, e con calda insistenza, di svolgere dopo ogni ora giocata, di svolgere degli esercizi di stretching e di mobilità articolare al fine di ripristinare l’equilibrio muscolare e fisiologico personale.

Infine nasce il mondo del calcetto, al quale dedicheremo tutto il prossimo articolo. Anticipiamo solo che il calcetto è uno degli sport più traumatici degli ultimi anni, composto da miriadi di micro e grandi traumi che derivano dalla sottovalutazione di alcune componenti che tale sport contiene insite nella pratica stessa. Sarà importante, e lo valuteremo insieme, verificare la preparazione fisica e le necessarie pratiche di riscaldamento prima di iniziare a giocare. Per concludere, possiamo dire che siamo sempre pronti a partire, come novelli Ulisse, verso mete che pensiamo possibili ancorché non pronti a vedere i rischi che tali imprese celano in maniera sottile. Il vero problema non è scegliere lo sport di moda o quello che ci dicono gli altri: il problema è viverlo per se stessi e non per dimostrare qualcosa agli altri. Un sistema per capirlo è probabilmente questo: quando praticate un’attività e siete disposti a farla senza necessariamente raccontarla ad altri, è probabile che lo facciate perché realmente vi piace e il piacere è insito nel praticarlo. Se lo fate per poterlo solo raccontare, probabilmente lo racconterete per convincere voi stessi.

 

Paolo Michieletto

 

 

 

Pralormo, visite al castello

Tutte le domeniche di novembre sarà possibile visitare il castello, con un percorso ulteriormente ampliato, ed ammirare le sfumature del foliage nel giardino dell’antica serra tra le quali spiccano i colori dell’ “albero delle lanterne” (Koelreuteria).

Conosciuto come “il castello dei tulipani”, per la magnifica fioritura che colora il suo parco in primavera, Pralormo è, soprattutto, un’affascinante dimora dove trascorrere una giornata a ritroso nel tempo, tra le dolci colline affacciate su Langhe e Roero, un territorio unico, famoso per l’enogastronomia, da poco inserito nel patrimonio Unesco.

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La visita guidata vi porterà nelle atmosfere del passato, nell’arco di tempo che va dalla prima metà del 1800 ai primi decenni del secolo scorso. A scandire il viaggio sono gli arredi e gli allestimenti dei diversi ambienti della dimora; nella cantina trovano spazio gli attrezzi destinati alle attività agricole e alla vinificazione. Al pianterreno, un vasto ambiente ad archi che divenne la centrale del riscaldamento a legna e carbone, potrete osservare i sistemi per scaldarsi, lavare e illuminare gli ambienti nelle ore notturne. C’è poi l’office, una sorta di sala di regìa di tutti gli eventi al castello: nei grandi armadi in legno e nei cassettoni sono conservati servizi di ceramica e porcellana, tovaglie, bicchieri, e vasi per i fiori. Accanto, la stanza dei domestici e la luminosa grande cucina, dove sono raccolte pentole in rame, mortai di pietra, forme per i dolci e un’infinità di strumenti utilizzati dai cuochi e dai pasticceri nella preparazione di piatti scenografici. L’ingresso nella sala da pranzo segna il passaggio nelle stanze d’onore. La sala ovale, dedicata alla tavola delle occasioni importanti, è in stile neoclassico; una scenografica doppia scala si affaccia sul teatro di verzura. Ma l’ambiente più spettacolare è il grande salone d’onore, al centro dell’edificio, che occupa, in altezza, tre interi piani: ammirerete l’elegante volta con lucernario, l’imponente lampadario e il pavimento a mosaici veneziani. Curiosa è la sala da bagno con maioliche colorate, una caldaia a legna col vano per scaldare gli accappatoi e una toeletta colma di oggetti e preziosi asciugamani cifrati. La camera del Ministro, o camera verde, affacciata sulla torre decorata in stile pompeiano, raccoglie oggetti e documenti dell’epoca e delle missioni di Carlo Beraudo di Pralormo, Ambasciatore a Vienna e a Parigi: bagagli, mappe, livree dei cocchieri, nonché la scrivania da viaggio e la corrispondenza. La visita si conclude nel salotto azzurro dove si radunavano le dame per dedicarsi al ricamo, alla musica e alla conversazione, in un ambiente intimo impreziosito da trompe l’oeil che ricoprono la volta e le pareti.TULIPANO66

Chi nelle prossime settimane vorrà godere dei colori autunnali che ammantano le colline di Langhe e Roero, approfittando di tappe golose, degustazioni di tartufi e di vini pregiati, potrà quindi rimanere in tema e fare tappa al castello per scoprire, con una visita guidata ricca di racconti e aneddoti, i segreti delle cucine e delle camere da pranzo, i menu e le ricette di un’antica dimora tuttora abitata e alla quale proprio la continuità familiare ha garantito la conservazione degli arredi e delle attrezzature per la vita quotidiana.

Inoltre, per rimanere a lungo immersi nell’atmosfera del castello, grazie a una recente ristrutturazione si può ora soggiornare nelle “Case della giardiniera”, cinque rural suites attigue al parco tematizzate sui mestieri delle persone che si occupavano del giardino, dell’orto, delle erbe officinali, dei boschi, dei cavalli e delle carrozze, indispensabili per la vita al Castello. Queste accoglienti suites arricchite da arredi, attrezzature e strumenti d’epoca provenienti dalle collezioni del Castello, offrono la possibilità di abitare per qualche giorno nella quiete di Pralormo, a pochi km da Torino e i suoi musei, e da Alba dove sino al 27 novembre è in corso la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco.

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Il castello è visitabile con orario 10-18 ogni domenica fino al 27 Novembre senza bisogno di prenotazione; per gruppi ogni giorno, su prenotazione. Le modalità si trovano sui siti: www.castellodipralormo.com e www.lecasedellagiardiniera.it

INFO E PRENOTAZIONI 011 884870 – 8140981 – info@castellodipralormo.com

L’etica del coraggio

È nato su idea del titolare Marco Casalegno, nel cuore dell’Alessandrino, in una stupenda location, presso il Relais Rocca Civalieri a Quattordio, il Centro di Autoformazione e efficienza aziendale sotto la guida del human coach Roberto Rossi. E la scelta non poteva essere diversa e non cadere su questo luogo, in cui bellezza della natura e comfort della struttura suggeriscono una naturale predisposizione degli ospiti alla serenità dello spirito e alla contemplazione.

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Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri

1)     L’autoformazione perfetta si costruisce scoprendoci capaci di cucirci addosso il proprio vestito per mettere in luce i lati oscuri e far emergere quelli positivi. Troviamo la persona che vogliamo essere, seducendo la vita con il nostro stile motivante!!!

2)     L’etica del coraggio è  saper conoscere ed essere un cuore ascoltante che ci rende capaci di  trasmettere l’umanizzazione autoformante. 

3)     L’autoformazione ci insegna a  sdrammatizzare, a contare su se stessi, a condurci al di là delle paure ed a costruirci su misura la vita.

4)     Imparare ad usare l’etica del coraggio ci aiuta ad abbattere il detonatore  della rabbia.

5)     Per l’umanizzazione e l’autoformazione non esistono confronti e impossibilità. Sono un alto valore umano in grado di vincere l’imprevisto.

6)     La magia della vita è  di chi  la sa interpretare, proteggere, vivere, scartando tutto ciò che è  associato alle destabilizzazioni.

7)     Saper sdrammatizzare, stare  calmi, comunicare in modo corretto sono le prime regole dell’etica del coraggio.

La Passione del cibo. Nutrire il corpo tra creazione e distruzione di sé

cibo-pensareLa seconda serata di Pensare il Cibo è in programma giovedì 27 ottobre, a partire dalle 18, presso il Circolo della Stampa di Torino in Corso Stati Uniti 27.  La Passione del cibo. Nutrire il corpo tra creazione e distruzione di sé La serata si aprirà con un ouverture musicale a cura del Trio Yague. Federico Francesco Ferrero, critico gastronomico e medico nutrizionista, Antonella Ramassotto, psicoterapeuta e psicoanalista, vicepresidente di TeCo e Franco Riva, filosofo e docente all’Università Cattolica di Milano, indagheranno sulle ragioni profonde che determinano i disturbi alimentari. Un tema estremamente delicato che riguarda patologie ormai conosciute come l’anoressia e la bulimia, e altre più “contemporanee”, come l’ortoressia, cioè l’ossessione di un’alimentazione sana. Filosofia e scienza dialogheranno sul nostro rapporto nei confronti di quello che mangiamo e su come, spesso, i disturbi alimentari nascano da una passione quasi morbosa nei confronti del cibo stesso. A moderare l’incontro il giornalista di Food 24-Il Sole 24 Ore, Augusto Grandi. A conclusione del dibattito, il consueto aperitivo conviviale a tema, legato alla gioia del cibo e ai colori, con la finalista di Masterchef 2015, Alida Gotta, che proporrà alcune delle sue specialità.

 

Il mondo magico di View Conference

zootropolis-locandinaE’ iniziata il 24 e si chiude il 28 ottobre presso Torino Incontra,  la conferenza internazionale di VFX e computer grafica, arrivata alla sua 17esima edizione. Presenti personaggi di calibro internazionale direttamente da Hollywood, come Byron Howard, regista del film Disney Zootropolis,  Roger Guyett, visual effects supervisor di Star Wars: il risveglio della forza. Byron Howard ha condotto i visitatori in un viaggio  di arte, ricerca e tecnologia, quello  che ha prodotto Zootropolis, una città speciale composta da quartieri dedicati a  culture differenti, “dove non importa se sei un grande elefante o un piccolo toporagno”, dove  tutti possono diventare ciò desiderano. “Siamo tutti cresciuti guardando i grandi film sugli animali della Disney – eravamo completamente  da quei mondi”, ha spiegato  il regista “Quando ero piccolo il mio film preferito era Robin Hood e volevamo celebrare quella tradizione in un modo originale, scavando più a fondo. Abbiamo cominciato a domandarci: ‘Che aspetto avrebbe una metropoli progettata dagli animali?’.

 

Info:  www.viewconference.it

Torino capitale dell’Eros, arriva Rocco Siffredi

erotica-toPer tre giorni Torino si trasforma nella capitale dell’eros ed ospita la terza edizione di Torino Erotica, il più grande evento italiano dedicato alla sessualità, dal soft all’hard.

Discusso, provocante, misterioso ed intrigante, sicuramente imprevedibile…Torino Erotica è un evento destinato a incuriosire e stupire e nasce sul modello delle fiere dell’erotismo che già si svolgono ogni anno con grandissimo successo nel mondo, da Berlino a Barcellona, da San Francisco a Copenaghen.

Non solo trasgressione e provocazione, lingerie, tacchi alti e sex toys, ma anche momenti di incontro e di approfondimento per affrontare, insieme ad ospiti ed esperti, temi molto seri come sesso e disabilitàla violenza sulle donne o i pericoli del web legati al mondo del sesso; per discutere sulle deviazioni che portano un piacere a trasformarsi in crimine, perché troppo spesso sono il silenzio e l’esasperazione di un tabù a rappresentare il pericolo più grande. Se ne parla anche con psicologi e medici che saranno gratuitamente a disposizione per consigliare e aiutare, parlare di prevenzione e rispondere a dubbi e domande.

Ospite d’onore il re del porno, Rocco Siffredi che arriva a Torino Erotica per vivere i tre giorni della kermesse da indiscusso protagonista. Accanto a Rocco Siffredi moltissimi attori, attrici, registi di film per adulti a livello nazionale e internazionale, Amanda Fox, Valeria Visconti, Elena Nartea, Martina Cock, Nina Moon, Lisa Torrisi, e i migliori artisti di striptease e spettacoli erotici.

Piccante come il peperoncino, dolce come il miele. Torino Erotica vi aspetta a Torino dal 24 al 26 Novembre.

www.fieratorinoerotica.com