LIFESTYLE- Pagina 333

Tex Willer, 70 anni d’avventure a fumetti

Settant’anni fa usciva in formato a strisce nelle edicole il primo numero di Tex, il più longevo protagonista del fumetto italiano. Era giovedì 30 settembre 1948 e con “Il totem misterioso” iniziava la leggenda del personaggio ideato da Gianluigi Bonelli e disegnato da Aurelio Galleppini, in arte Galep

Da allora e nel corso di tutto questo tempo le gesta di Tex Willer hanno conquistato intere generazioni, entrando a far parte delle nostre abituali letture. Tex è sempre stato un eroe atipico, un fenomeno di costume che ha saputo anticipare i tempi nel  genere western. Amico e protettore degli indiani d’America, deciso nel combattere le ingiustizie da qualunque parte vengano, non fa sconti e non guarda il colore della pelle. Per gli indiani Navajos è Aquila della Notte che, dopo aver sposato Lilith, figlia del sakem della tribù Freccia Rossa, è diventato il loro capo. Rispetta e difende i pellerossa dai trafficanti d’armi o d’alcol, avventurieri e militari senza scrupoli che pensano che “l’unico indiano buono è un indiano morto“.Per i bianchi è un ranger dalla mira infallibile mentre per i fuorilegge che hanno la sventura di incrociare la sua pista tra le immense praterie, i deserti dell’Arizona e le foreste del Grande Nord rappresenta il peggiore degli incubi. E’ un uomo di legge che, pur usando dei metodi sbrigativi nel combattere fuorilegge, proprietari terrieri senza scrupoli, politicanti corrotti, indiani in rivolta, riesce a distinguere ciò che è giusto e se proprio deve uccidere lo fa solo per legittima difesa. Il suo profilo di difensore dei deboli e degli oppressi, marcatamente antirazzista, ha dello straordinario se si pensa all’epoca in cui è nato. Ed è anche per questo che Tex è un personaggio decisamente umano. La sua immagine, precisa e forte, lo presenta quasi sempre con gli stessi capi d’abbigliamento: un cappello tipoStetson, camicia gialla e fazzoletto nero annodato al collo, pantaloni stile jeans, un paio di stivali con speroni e, alla vita, l’immancabile cinturone con le pistole. Sul suo personaggio si sono scritti fiumi di parole, a testimonianza dell’interesse e dell’originalità di questo “raddrizzatore di torti”. Nelle sue imprese non è mai solo e può contare sull’aiuto dei suoi “pards”: il non più giovane  e burbero Kit Carson , il navajo Tiger Jack e il figlio Kit, in tutto e per tutto simile al padre. E può contare anche sui fedeli lettori che di mese in mese attendono con ansia le sue nuove avventure. Sergio Bonelli Editore lo celebrerà con una grande mostra intitolata “Tex. 70 anni di un mito”  al Museo della Permanente di Milano  che sarà aperta dal prossimo 2 ottobre fino al 27 gennaio 2019. Tra i tanti appuntamenti con Tex va segnalata anche la mostra itinerante gratuita, omonima di quella che si tiene a Milano, che toccherà le principali librerie Feltrinelli della penisola. Partita il 7 settembre dalla Galleria Alberto Sordi di Roma, l’esposizione si compone di venti pannelli che presentano alcune delle pagine storiche della vita editoriale del celebre ranger, permettendo così agli appassionati di approfondire alcune delle sue avventure più celebri. E tra le città che l’ospiterà ci sarà in dicembre anche Torino, alla “Feltrinelli” della stazione di Porta Nuova.

Marco Travaglini

Depuriamoci dalle tossine accumulate per accogliere l’autunno

In qualunque periodo dell’anno, ma soprattutto nelle fasi di  passaggio autunnale e primaverile è essenziale supportare il  benessere dell’organismo seguendo un’alimentazione sana e  varia, in grado di assicurare non soltanto un apporto energetico  adeguato alle esigenze fisiche e mentali, ma anche tutti quei  micronutrienti essenziali per mantenere un metabolismo  efficiente e difese immunitarie ottimali.  I processi di depurazione avvengono fisiologicamente all’interno del nostro organismo e sono responsabili del nostro benessere.  Fegato, reni, intestino e pelle sono gli organi che hanno la  funzione di eliminare le tossine e le sostanze in eccesso; ma  per aiutare l ’organismo a depurarsi naturalmente, dobbiamo  imparare ad affrontare il cambiamento di stagione,  assicurandoci e sostenendo una buona funzionalità dei fisiologici processi depurativi. A questo scopo abbiamo due  validi alleati ad aiutarci: la dieta e l’immensa “farmacia della  Natura!” In autunno siamo spesso soggetti a stanchezza, sonnolenza o  malumore, vediamo come la natura può venirci in contro e quali  sono le buone pratiche; un consiglio fondamentale, è non  perdere mai di vista il vostro obiettivo, che deve essere quello di stare bene, quindi la prima cosa da fare nel cambio di stagione  è  depurare. Le erbe per la depurazione sono preziose alleate, sia fresche che essiccate, sono una vera e propria miniera d’oro, non solo danno incredibili benefici per la nostra salute, non solo aggiungono sapore senza bisogno di grassi, sale o zucchero, ma sono anche un’elevata concentrazione di antiossidanti, vitamine e minerali. Per aiutare il corpo a espellere le tossine è possibile aggiungere alla propria dieta alcune erbe dalle proprietà  disintossicanti, come bardana, tarassaco, cardo mariano e carciofo, che  agiscono sul fegato e sulla cistifellea stimolando la produzione  di bile e il lavoro dei reni, favorendo cosi la diuresi, questo mix depurativo sotto forma di tisana, aiuterà il vostro organismo nel  processo detossinante.
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Ilaria Chionetti Pininfarina
Studio di Consulenza in Medicina Psicosomatica tel. 011/50000
Giornalista scrittrice, consulente in nutrizione e comportamento
alimentare

Auto storiche alla conquista di Ivrea

Piazza Ottinetti, nel cuore di Ivrea, la città dalla rosse torri, ha ospitato domenica 23 settembre la Giornata nazionale del veicolo storico, organizzata dal Club ruote storiche in Canavese. Particolarmente apprezzata, per tutta la giornata, è stata l’esposizione statica dei veicoli 1940 – 1960, tra i quali anche una Lancia Aprilia del 1939

Massimo Iaretti

 

Sbarca a Torino l’Hollywood peel

Parole d’ordine: luminosità, pulizia della pelle, compattezza, tonicità. Perché se “scolpire” e rimodellare forme e lineamenti è il trend estetico degli ultimi anni, dall’ovale del viso agli occhi, dalle labbra fino al seno ed al corpo,

con questa tecnica innovativa si ottiene per il viso una luminosità che pochi altri trattamenti, seppur efficaci e ed effettuati con sofisticate apparecchiature, riescono ad ottenere.Si tratta di un innovativo sistema ad alta tecnologia per la pulizia profonda della pelle del volto e per la riduzione di pori dilatati e di punti neri adatto alle donne di ogni età la cui procedura indolore, si compone di due fasi. Nella prima, viene spalmato sul volto un gel contenente carbonio in grado di penetrare nei pori. Nella seconda fase, che si effettua dopo pochissimi minuti, si illumina la pelle con un raggio laser, facendo più passaggi sul viso. Questo strumento laser q-switched emette in tempi della durata di nanosecondi una luce infrarossa che viene assorbita dalle micro-particelle di carbonio. Queste si rompono, si vaporizzano e puliscono in modo indolore i pori da tutto il materiale che le ostruisce. La pelle del viso diviene luminosa e compatta.Come dire? La moderna e sofisticata medicina estetica mette a disposizione trattamenti che consentono di attenuare le rughe e ‘invecchiare meglio’, senza ricorrere ai ritocchini della chirurgia estetica. C’è una Clinica a Torino nella quale si effettua il trattamento amato dalle celebrità e loro ‘segreto di bellezza’. Si tratta di Shibumi Med, centro specializzato nella medicina estetica e con apparecchiature all’ avanguardia, diretto dal dottor Marco Finiguerra, sito in corso Galileo Ferraris 2 (telefono 011/2386795). www.shibumimed.com

Barbara Aimar

 

La capitale del gusto

È stato presentato  a Lingotto Fiere, nella giornata inaugurale della XII edizione di Terra Madre Salone del Gusto, il brand “Torino capitale del Gusto” che accompagnerà una campagna di comunicazione tesa a esaltare la tradizione enogastronomica locale.

Si tratta di un progetto realizzato dal Comune di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, e sostenuto finanziariamente da Camera di commercio di Torino, per promuovere la città come destinazione di food experience di alto livello, da scoprire durante un soggiorno in cui, accanto alle visite nei musei e nelle pinacoteche e allo shopping, si potranno assaporare piatti tipici e bouquet di vini pregiati e fare conoscenza con le tendenze della cucina contemporanea. Il buon cibo si conferma uno straordinario valore aggiunto per il turismo internazionale. Ha infatti un peso crescente nelle scelte delle mete da parte dei viaggiatori, sempre più incuriositi dalle particolarità gastronomiche locali. “I buoni primi, le pietanze e i dolci torinesi riscuotono da sempre un successo notevole e lo stupore di quanti ne apprezzano i sapori per la prima volta diventa veicolo di promozione –sottolinea Alberto SaccoAssessore al Turismo e Commercio della Città di Torino -. Il marchio “Torino capitale del gusto” si affiancherà allo spontaneo passaparola, rafforzando un settore sempre più trainante della nostra economia. L’iniziativa pubblicitaria all’insegna dei piaceri del palato inviterà a trascorrere alcuni giorni nella città della Mole. Torino, con il Monferrato, le Langhe e il Roero è, infatti, il capoluogo di una terra Patrimonio dell’Unesco, in una regione, il Piemonte, molto attiva a rendere sempre più piacevole lo stare a tavola, attraverso la cura dell’enogastronomia, la pasticceria, la ristorazione e che lega alla gradevolezza del sapore la scoperta dell’ingente ricchezza culturale”. Torino ha tutte le carte in regola per essere annoverata tra le principali città italiane del gusto. L’innegabile fervore che si avverte è sottolineato dalle recenti aperture di locali negli ex spazi industriali, riqualificati e trasformati in incubatori di food, nei quali chef stellati esprimono la loro creatività culinaria. “In Italia e nel mondo cresce esponenzialmente la domanda di turismo enogastronomico e il nostro territorio ha tutte le caratteristiche per soddisfare queste richieste con successo: sappiamo ad esempio che le visite alle botteghe dei nostri Maestri del Gusto, ai laboratori dei casari di Torino Cheese o alle cantine dei viticoltori Torino DOC costituiscono per tutti un’esperienza indimenticabile e rappresentano uno strumento di conoscenza diretta e coinvolgente soprattutto per il turista più esigente e attento – ha spiegato Vincenzo Ilotte,Presidente della Camera di commercio di Torino. – In un’ottica di sistema con la Città abbiamo pertanto voluto finanziare questo progetto di valorizzazione del nostro patrimonio, anche in linea con le nuove competenze affidate alle Camere di commercio italiane in tema di turismo”. Il concept “Torino Capitale del Gusto” che è stato ideato dai creativi dello Studio Sanna fa leva sull’aspetto emozionale, evocativo e di autenticità in un mix di arte, cultura, paesaggio, enogastronomia, design… qual è Torino. Mmm Torino! – #MmmTorino! è inoltre il claim della campagna e logo onomatopeico che richiama la bontà delle eccellenze enogastronomiche locali. Un escamotage per rafforzare anche graficamente le sensazioni di stupore e soddisfazione.

Per la campagna sui media stampa e web è stata scelta una golosità tipicamente torinese: ungianduiotto posato sulla mano di una modella ingioiellata con un orecchino a forma di Mole Antonelliana. “Siamo certi – sottolinea Daniela BroglioDirettore di Turismo Torino e Provincia – che promuovere il lato gourmand del nostro territorio contribuirà a incrementare il numero di coloro che scelgono di passare un weekend o più giorni a Torino; basti pensare che da recenti indagini realizzate della Food Travel Monitor è emerso che un italiano su tre ha svolto almeno un viaggio motivato dall’enogastronomia negli ultimi tre anni e che i turisti enogastronomici salgono al 30%; un dato che dichiara come il settore sia passato da un ruolo accessorio a componente in grado di influenzare le scelte di viaggio”.

Torino accende i motori: è capitale della moto

Harley Davidson che si trasformano in chopper, bobber, full dresser, rat bikes… 

Debutta al Palavela, il 22 e il 23 settembre, la Torino Custom Show, la prima edizione in città della kermesse interamente dedicata al mondo custom, a quello dei café racer e del naked. “Custom”, che letteralmente significa personalizzare, per i bikers è un’attitudine, una filosofia di vita, un modo particolare di concepire la moto che nasce dalla volontà di trasformare il proprio mezzo in un pezzo unico, su misura. Torino Custom Show è pensato come un grande show dedicato alla progettazione e all’evoluzione della customizzazione di quel segmento motociclistico che spesso viene identificato in modo riduttivo come “custom”. Due giorni intensi con la presenza di tutte le principali case costruttrici o dei loro dealer: Harleyovviamente ma anche Indian Triumph, Royal Enfield, Ducati, Moto Guzzi…Una rassegna esclusiva di progettisti internazionali, customizzatori, painters (verniciatori), designer e produttori di abbigliamento tecnico. I visitatori della manifestazione torinese potranno ammirare i modelli unici dal 1903 ad oggi ospitati nell’Harley Museum, fare test drive, scoprire le oltre 100 moto custom in esposizione in arrivo da tutta Europa e addirittura presentarsi con la propria due ruote per candidarla a partecipare allo show! Moto ma anche musica, con dj set, live music e l’hard rock in stile Easy Riders Soundtrack, show e performance dal vivo, imperdibili le evoluzioni mirabolanti dei piloti nel Globo della Morte, per la prima volta in Italia. Ospite speciale la squadra Cuneo Granda Volley che esordisce quest’anno in serie A1 del Campionato Italiano Femminile. Momenti clou della kermesse i due Contest: il Road Glide Contest, realizzato in collaborazione con il Road Glide Club Italy, per premiare la più bella tra le moto dal look aggressivo con carenatura a muso di squalo e il Low Ride Bike Contest, organizzato in partnership con Low Ride Magazine, che vedrà in gara le due ruote dal design in stile anni ’70. Torino Custom Show è una vetrina unica nel suo genere, un’occasione speciale per scoprire un universo affascinante e in continua evoluzione, una manifestazione, dedicata agli appassionati e non solo, che punta a diventare un appuntamento di riferimento del settore, in Italia e in Europa.

 

Orari: Sabato 22 e Domenica 23 settembre ore 10- 24

Costo Ingresso: 1 giorno 10 Euro, 2 giorni 15 Euro

Info: 393 800 4069

 

Biglietti online su: www.facebook.com/torinocustomshow/

Diamanti, “i migliori amici delle donne”

Saranno i protagonisti della prima serata rotariana autunnale del Rotary Rivoli con Alessandro Buosi relatore

 

Il Rotary Club Rivoli apre la stagione autunnale delle sue serate conviviali sotto la presidenza dell’ingegner Massimo Rivalta con un appuntamento di eccezione, lunedì 24 settembre prossimo alle 20, dedicato ai diamanti, in cui si terrà la conferenza dal titolo “I migliori amici delle donne”, di cui sarà relatore Alessandro Buosi. Buosi è un concept Store che ha in Torino anche una seconda sede in Corso Re Umberto 11, e tiene marchi di gioielleria di alta qualità come Anna Maria Cammilli, un nome di tradizione orafa fiorentina attivo da 25 anni, Bibigi’, Chimento, sul mercato dal 1964 e sintesi di tradizione e design, ed altri quali Damiani ed il marchio di gioielli spagnolo Ciclon. Il diamante è considerato uno dei beni rifugio per eccellenza, un po’ alla stregua dell’oro. Queste pietre dai toni brillanti hanno da sempre affascinato gli uomini che, molto spesso, le hanno scelte come monili da esibire o donare. Forse non tutti sanno, però, che i diamanti possono anche essere scelti come opzione di un portafoglio finanziario, non incastonati in oro o altri metalli preziosi, bensì nudi e venduti con un certificato capace di attestarne le qualità principali. L’appuntamento si terrà presso la gioielleria Buosi in via Angrogna 16 a Torino.

 

Mara Martellotta

Il Grande libro del Vermouth

Nell’ambito degli eventi legati a Terra Madre – Salone del Gusto 2018 si presenta in piazza Castello a Torino, venerdì 21 settembre, a partire dalle 16.30 nel Container della Regione Piemonte dedicato all’Istituto del Vermouth di Torino “Il Grande Libro del Vermouth di Torino” di Giusi Mainardi e Pierstefano Berta (socio onorario dell’Istituto). Pietra miliare per la storia e la comunicazione di questo importante prodotto piemontese, il libro è pubblicato dalle Edizioni Oicce di Canelli per diffondere le conoscenze sul Vermouth di Torino. Gli estensori del volume sono i principali esperti nelle sfaccettature di questo straordinario vino aromatizzato che ha avuto i suoi natali proprio in Piemonte.  Nel corso dell’incontro si darà spazio agli aspetti più affascinanti della storia del Vermouth, delle erbe e spezie che lo caratterizzano, della coltivazione piemontese delle Erbe Officinali, della bellezza delle etichette e degli storici manifesti, della tutela del prodotto, dell’ottenimento dell’Indicazione Geografica dalla UE, delle mode di consumo come aperitivo ormai noto in tutto il mondo. Durante la presentazione sarà possibile degustare una selezione di Vermouth di Torino a cura dell’Istituto del Vermouth di Torino.
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L’ingresso è gratuito, i posti sono limitati.  
Informazioni: vermouth@vermouthditorino.org oppure oicce@tiscali.it

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I curatori

Giusi Mainardi, laureata all’Università di Torino, studia le valenze storiche, culturali e simboliche che riguardano il mondo della vite e del vino. È autrice di numerosi libri e di articoli pubblicati su importanti riviste specializzate e su Oicce Times, la rivista enologica che dirige dal 1999. È docente del Corso di “Storia della vite e del vino” presso l’Università di Torino. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 1990. È coordinatrice della collana Fonti per la Storia dell’Enologia per Edizioni Oicce e della collana Storia della Vite e del Vino in Italia per l’Accademia Italiana della Vite e del Vino. È consulente storica su temi enologici per enti pubblici, consorzi, associazioni e aziende private; relatrice a convegni nazionali e internazionali; organizzatrice di eventi che presentano il vino e la sua storia. Coordina il gruppo di studio dell’Oicce “Valorizzazione della cultura vitivinicola italiana”. Membro dell’Accademia dei Georgofili di Firenze, dell’Accademia di Agricoltura di Torino, dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti per la sua attività di storica del vino e di giornalista.

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Pierstefano Berta, laureato in Chimica Pura e formato al Politecnico Federale di Zurigo, ha acquisito una solida esperienza internazionale nel mondo dei liquori, dei vini e degli spiriti. Dal 1985 al 1990 direttore di laboratorio presso “Luigi Bosca spa”. Dal 1990 al 2006 direttore delle Distillerie F.lli Ramazzotti. Dal 2007 al 2013 direttore industriale di Pernod-Ricard Italia. Dal 1985 si occupa professionalmente di aspetti tecnologici, culturali e di mercato dell’enologia. Gli ambiti di ricerca dei quali si è occupato sono metodi di analisi, tecnologia enologica, marketing e comunicazione, sistemi di gestione aziendale, storia dell’Enologia. Nel 1998 è stato uno dei fondatori dell’Oicce, associazione interprofessionale della quale è direttore. Membro dell’Accademia dei Georgofili di Firenze, dell’Accademia di Agricoltura di Torino, dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino. Ha ricevuto numerosi premi per le sue attività, tra i quali la Medaglia della Presidenza della Repubblica e diversi riconoscimenti da parte dell’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin.

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L’Istituto del Vermouth di Torino, l’associazione di produttori nata nel 2017 che raccoglie la grande maggioranza della produzione di questa storica denominazione. Il compito che l’Istituto porta avanti è quello del recupero della memoria collettiva di un prodotto così familiare per secoli in Italia e nel mondo, la riaffermazione delle radici culturali piemontesi – dalla casa Savoia ai Vermouth delle case storiche e dei nuovi produttori -, la rinascita e il rilancio di prodotti rinnovati da grandi e piccoli marchi, uniti per questo riconosciuto “Made in Italy”. Di quest’anno l’inclusione di tre nuovi soci con i marchi Calissano di Alba, Casa Martelletti di Asti e Peliti’s di Torino che si aggiungono a Berto, Bordiga, Carlo Alberto, Carpano, Chazalettes, Cinzano, Giulio Cocchi, Del Professore, Drapò, Gancia, La Canellese, Martini & Rossi, Giovanni Sperone, Tosti e Vergnano.

Sformatini di melanzane con cialde di parmigiano 

Le melanzane sono ortaggi molto versatili, danno vita a tante gustose preparazioni. La ricetta che vi suggerisco è leggera e delicata ma al contempo appetitosa, adatta come elegante antipasto o goloso secondo ricco di sapore. 

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Ingredienti 

2 melanzane tonde e sode 
1 spicchio di aglio 
1 piccola cipolla 
1 uovo e 1 tuorlo 
100gr. di parmigiano grattugiato 
Alcune foglie di basilico, menta e prezzemolo 
Poco burro, olio evo, sale, pepe q.b. 

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Lavare e asciugare le melanzane, tagliarle a tocchetti e cuocerle in padella con un soffritto di aglio, cipolla ed erbe aromatiche. A cottura ultimata, lasciar raffreddare poi, frullare il tutto a crema, unire l’uovo intero e il tuorlo, 70gr. di parmigiano, sale e pepe. Imburrare degli stampini monoporzione , versare la crema fino a metà altezza e cuocere a bagnomaria in forno per circa 40 minuti. Preparare le cialde per il decoro facendo sciogliere in un padellino antiaderente il parmigiano rimasto appiattendolo con il cucchiaio. Farlo dorare da entrambe le parti, ridurlo a pezzi e guarnire il tortino. 

 

Paperita Patty 

Torino incontra il marchio toscano Sapori

In occasione del Salone del Gusto -Terra Madre Torino incontrerà i sapori della Toscana e, più precisamente, lo storico marchio senese Sapori, leader nella pasticceria tradizionale toscana. L’occasione sarà l’evento in programma venerdì 21 settembre alle 18, presso il Tower Center sede di Torino Castello, agenzia principale di Reale Mutua, in piazza Castello 113. Nel corso dell’incontro, dal titolo “Mangiar bene per vivere meglio. Il mondo Sapori”, lo storico marchio avrà la possibilità di condividere la propria storia, proponendo agli invitati la degustazione dei suoi principali dolci natalizi, capaci da sempre di identificarlo in Italia e nel mondo. Sapori rappresenta uno dei marchi dolciari italiani più antichi; le sue origini risalgono al 1832 quando il dottor Virgilio Sapori diede inizio alla produzione del panforte, fondando a Siena una piccola officina pasticcera. Sono ormai trascorsi due secoli dalla nascita di quel primo piccolo laboratorio artigianale, duecento anni durante i quali il costante rinnovamento ha saputo tener viva l’antica tradizione toscana, affiancando alle specialità dolciari tipiche del panforte, dei ricciarelli, cavallucci e cantucci, nuove bontà di elevata qualità pasticceria. Nel 2004 il gruppo Colussi ha acquistato il marchio Sapori 1832.

Mara Martellotta

 

Turin Tower. Agenzia di Torino Castello, piazza Castello 113. Torino

Tel 011/537866