LIFESTYLE- Pagina 301

Prema Sai Baba all’alba del terzo millennio

/

“Il mondo di oggi tra crisi e speranze”

La figura di Prema Sai Baba all’alba del Terzo millennio sarà oggetto di un incontro in programma presso il Centro Studi Sereno Regis, giovedì 18 ottobre prossimo alle 21. Sarà accompagnato da una riflessione sul mondo di oggi tra crisi e speranza, e sulle ipotesi relative ad un possibile futuro, in occasione della presentazione del volume di Patrizio Brusasco dal titolo “Il ritorno di Gesù Prema Sai Baba”, Paola Caramella editrice. Interverranno con l’autore lo psichiatra Alessandro Meluzzi ed il presbitero ed accademico italiano Ermes Segatti. “Nasce da lontano la genesi di questo libro, di cui è autore Patrizio Brusasco, scrittore e giornalista con studi classici e di indologia presso l’Università degli Studi di Torino, in cui ha conseguito la laurea in Lettere Classiche. In India, nell’Ottocento, comparve, infatti, nel villaggio di Shirdi un personaggio eccezionale, dotato di poteri miracolosi e di una conoscenza illimitata, Sai Baba, che si è presentato al mondo come incarnazione divina o Avatar, desideroso di riportare l’uomo alle origini della propria coscienza divina, all’armonia cosmica ed alla fratellanza universale, facendogli scoprire il Dio interiore, che è il fine ultimo di tutte le religioni. Prima di morire fece sapere ai suoi seguaci che, dopo alcuni anni, si sarebbe reincarnato in Satya Sai Baba per proseguire la sua missione divina in questa età oscura, nota in India come “Kali Yuga”, governata dall’ignoranza, dalla perdita e dal ribaltamento dei valori umani. Nel 2011 moriva Satya Sai Baba che, a sua volta, ha dichiarato che si sarebbe reincarnato in Prema Sai Baba, l’Avatar dell’amore, di ispirazione cristiana. Si tratta di un’ipotesi affascinante, azzardata, ma non assurda, anzi verosimile, perché l’imminente incarnazione di Prema Sai Baba può essere considerata la seconda venuta di Gesù. L’autore cerca di indagare i risvolti di questa affascinante possibilità, verificabile solo nei prossimi anni, ed esplora, al tempo stesso, il messaggio principe che ogni incarnazione divina (Avatar) rivela e ricorda, attraverso un’analisi giornalistica attenta, accompagnata da un sentimento agnostico.

Mara Martellotta

Centro Studi Sereno Regis. Via Garibaldi 13, Torino.

Giovedì 18 ottobre, ore 21

La “Donna del latte” è torinese

Si chiude nel segno del successo la quarta edizione del Premio organizzato da Guru del Gusto con la collaborazione di Alberto Marcomini e dedicato ai migliori formaggi nazionali prodotti con 100% latte italiano. A fare la parte del leone il Piemonte cui vanno anche 2 dei 6 premi speciali. Tra gli “special awards” anche quello al “Formaggio dell’anno” attribuito allo Stracchino all’Antica dell’orobica Latteria Sociale di Branzi

 Un pubblico di oltre 700 persone ha preso parte alla quarta edizione di “Italian Cheese Awards” (13 ottobre) che ha visto sfilare sul palcoscenico del Centro Congressi di “FICO – Eataly World Bologna” 31 eccellenze della produzione casearia tricolore realizzate con latte 100% italiano. La rassegna organizzata dal 2012 da “Guru del Gusto” – società impegnata nella promozione del settore lattiero-caseario attraverso iniziative, incontri e appuntamenti tematici nazionali (“Made in Malga”, “Formaggio In Villa”, “Luxury Cheese”) – con la collaborazione del consulente per la promozione e valorizzazione dell’universo cheese Alberto Marcomini (primo italiano a ricevere negli anni ’90 il prestigioso titolo francese di “Maître Fromager”, passato da selezionatore, affinatore e talent-scout di grandi formaggi, oggi anche giornalista TV) ha decretato 1 vincitore per ognuna delle 10 categorie in cui si è articolato: “Freschissimo”, “Fresco”, “Pasta molle”, “Pasta filata”, “Pasta filata stagionata”, “Semistagionato”; “Stagionato”, “Stagionato oltre i 24 mesi”, “Erborinato” e “Aromatizzato”. A salire sul podio più alto con 2“Awards” è la regione Piemonte che, aggiudicandosi i premi per la categoria “Stagionato” ed “Erborinato” si merita l’oro. Le statuette in ottone evocative di un umanoide con braccia alzate a sostenere una forma di formaggio si sono poi distribuite equamente lungo gran parte dello Stivale, arrivando in Campania, Lazio, Alto Adige, Puglia, Basilicata, Toscana, Emilia Romagna e Veneto. Guru del Gusto ha inoltre attribuito 6 Premi speciali per il “Premio al miglior derivato del latte” (Ricotta di latte vaccino dell’Az. Agr. Sante Rugo del Friuli Venezia Giulia), “Premio al miglior formaggio di montagna” conferito a “Toma Bettelmatt”  stagionato da Luigi Guffanti 1876 (Piemonte), “Formaggio dell’anno” allo Stracchino all’Antica della Latteria di Branzi (Lombardia), “Premio alla carriera” a Antonio Madaio di Casa Madaio (Campania)           Premio “Donne del latte” (Ida Barbero – Titolare gastronomia Barbero di Torino – Piemonte) e “Cheese Bar dell’anno” per il veronese I Caprini – Botega & Cusina   di San Giovanni Lupatoto (Veneto). Riconoscimento particolare, ma senza attribuzione di statuetta, anche al “Miglior formaggio per la Birra” dato a Castelmagno  stagionato d’alpeggio dell’Azienda La Meiro (Piemonte) .   

 

Chiudiamo questa quarta edizione con grandi aspettative per i prossimi anni. L’Award si è confermato un appuntamento di valore per tutto il comparto caseario italiano che ha aderito con entusiasmo – spiega Luca Olivan, responsabile della direzione artistica, gestione eventi e rapporti con gli sponsor di Guru del Gusto – contribuendo a conferire all’iniziativa ulteriore credibilità anche a livello internazionale”. Credibilità tangibile a partire dalla serietà delle modalità di selezione dei prodotti.  “Il percorso che ha portato ai vincitori finali si è articolato in 3 momenti: da Gennaio a Marzo un primo screening è stato effettuato dallo staff di Guru del Gusto, ad Aprile nel corso della kermesse “Formaggio in Villa” una giuria tecnica con il contributo del voto del pubblico ha proceduto ad una seconda selezione con la nomination dei “best 3” per ogni categoria e il 13 ottobre una terza commissione di specialisti, dopo una fase di assaggio seguito dall’espressione del voto segreta, ha definito i numeri 1”. La chiusura di Italian Cheese Awards 2018 è stata siglata da una degustazione collettiva ad alto tasso di latte, caglio e sale aperta al pubblico. “Tutti i 31 formaggi finalisti sono stati infatti offerti ai presenti che hanno così potuto assaggiare alcuni dei migliori prodotti della nostra tradizione casearia. Tradizione che – conclude Olivan – questo Premio si propone non solo di valorizzare, incentivando la curiosità alla conoscenza e guidando nell’approccio corretto all’assaggio, ma anche di tutelare”.

 

Pret a Porter a Torino, due secoli a confronto

/

Teatro e moda. Due universi distinti, ma legati da un sottile fil rouge, caratteristica che ha portato una serie di importanti realtà appartenenti al mondo della moda torinese ad organizzare una sfilata proprio a teatro, al Vittoria di via Gramsci, dal titolo “Torino Pret a Porter. Due secoli a confronto”. Vi parteciperanno la Sartoria Francesca Fasano, il marchio sportivo Golf & Golf, la pellicceria Beppe Balducci e, per la maglieria, Maria Aleci. Sponsor della serata sarà Mediolanum Private Banking e Mediolanum Ufficio dei Consulenti Finanziari.

D’altronde la moda italiana è nata proprio a Torino, come il vermouth, liquore alla base di numerosi cocktail, ed il tramezzino. Data fondamentale è stata quella del 31 marzo 1911, quando, verso le sette di sera, nel centro di Torino, per la prima volta, una donna italiana indossava un paio di pantaloni, secondo il modello delle ” jupes-culottes”, creati dal sarto parigino Paul Poirot, in occasione dell’ esposizione torinese dello stesso anno. L’Expo del 1911 vantava il sontuoso Padiglione della Moda e nel 1935 Torino era anche la sede del prestigioso Ente Nazionale della Moda, mentre nel 1950 nasceva Il primo salone della moda italiana, il Sumia, destinato, purtroppo, a chiudere i battenti nel 1977. Alla sfilata parteciperà anche la casa cosmetica Swisscare con la consulente Mariangela Menso. A presentare la sfilata Monica Negro. La sartoria Fasano crea abiti pronti ed anche su misura per una donna dinamica e moderna che guarda al futuro, ama distinguersi, ma lo fa sempre con stile e raffinatezza. Diversamente dal pret a porter, l’abito su misura, fiore all’occhiello dell’atelier di Francesca Fasano, è un vestito unico, che necessita di esperienza e di una lavorazione, frutto di competenza e professionalità. Beppe Balducci propone per questo autunno una collezione di capi di pellicceria aggiornata nei tagli e nei colori, unendo la tradizione sartoriale alle ultime tendenze moda, e dando vita a capi classicamente moderni. La maglieria Aleci esegue capi nuovi su misura per uomo, donna e bambino, anche di taglia extralarge, riparazioni e trasformazione di capi di maglieria e vestiti. Golf & Golf, nel cuore della Crocetta, unisce competenza e sorriso per rifornire i golfisti e non, che amano uno stile raffinato di abbigliamento sportivo.

Mara Martellotta

Teatro Vittoria. Via Gramsci 4.

Martedì 16 ottobre ore 18.30 accrediti; ore 19 sfilata.

Giorgio Sinigaglia torinese di Germania

Giorgio Sinigaglia l’ho conosciuto in palestra. Classe 1955. A 24 anni si laurea in Giurisprudenza.  Dopo sei mesi capisce che il suo futuro è all’estero. Quest’ Italia gli sta stretta e amici lo inducono a seguire la sua via. Lui poliglotta non ha dubbi, va via e ci rimane per 31 anni Conosce l’inglese, il francese ed il tedesco. Scherzando mi dice : qualcosa di spagnolo e 5 parole di brasiliano. Di Portoghese, sicuramente ne sa di più di parole. Lui è fatto così, ha il gusto della provocazione, con il pregio di non mandartelo a dire. Dice ciò che pensa senza aver paura di essere in minoranza. Anzi, ne fa un vanto. Qualche spigolo da smussare.  Quando gli chiedo se in Germania era nostalgico dell’Italia mi risponde deciso: chi non è nostalgico del proprio paese. Tornavo ma contento di ritornare in Germania, perché là  le cose funzionano. Come tutti e tutto hanno i loro difetti. Ma con regole applicate si viveva meglio. 
Quando e perché sei tornato?
Da otto anni. Ho dovuto assolvere ai miei doveri di figlio. 
Come ti ritrovi a Torino?
Maluccio, direi… Non mi ci ritrovo in questa continua approssimazione. 
Giorgio è preciso di suo. Capisco. Meglio chiedergli della sua esperienza in Germania. 
Difficile trovare la sintesi dei 31 anni.
Ci provi?
Sì, provo. Ho trovato tutto quello che cercavo. Amicizie, amori e realizzazione nel lavoro.
Ti informo che l’unico difetto reale della situazione tedesca è il clima. La laurea in Giurisprudenza mi stava stretta. Inizio traducendo per un’ assicurazione ma poi mi specializzo in traduzioni cinematografiche. Lavoro anche per la Spd, i socialdemocratici.
Una realtà lavorativa dinamica?
Sì, in relazione con il sindacato, diversamente dall’Italia. Non una palla al piede.
Il rapporto con lo Stato?
Ti racconto due episodi. Primo. Avevo quattro cani e ne ho perso uno. Agitatissimo ho chiesto aiuto chiamando la polizia . Arrivati, invece di aiutarmi mi hanno fatto un sacco di domande. Mi sono spazientito e gli ho sottolineato che il quartiere era pieno di spacciatori . Tempo una settimana e non c’erano più.  Secondo. Ho perso molto lavoro da traduttore dall’Italia. Motivo il cambio tra Marco e Lira, aumentava troppo i costi, dimezzando la mia dichiarazione dei redditi. Mi hanno chiamato e si sono fidati delle mie spiegazioni. 
Cioè facendo il proprio dovere lo Stato fa il suo dovere ?
Proprio cosi.  Ho conosciuto italiani che facendo i furbi hanno dovuto chiudere l’attività.
Ora ti stai impegnando per i 150 anni dalla nascita di Leone Sinigaglia (compositore torinese vittima dell’olocausto – ndr). Perché?
In Germania il suo nome mi “perseguitava”. Tutti mi chiedevano se ero parente.E’ molto conosciuto.
Avete in comune la parentela e l’essere ebrei
Vero. In verità io mi sento più figlio d ebrei. 
Diversità?
Appartengo a una comunità ma non vi aderisco appieno. Leone è vittima dell’olocausto. Noi ebrei siamo anche vittime di noi stessi.
Spiegati. Aggiungiamo all’atavica persecuzione un senso di oblio e di rimozione che ci limita molto.  Capisco… o perlomeno cerco di capire.
Non è facile.
Ti sei appassionato?
Si molto.  Il concerto del 17 ottobre al conservatorio è una tappa. Sicuramente non un punto d’approdo. 
Aggiungo che Giorgio è un ottimo organizzatore. Che, culturalmente parlando,  non guasta mai
Patrizio Tosetto

Strade e piazze fiorite per Flor18 autunno

Torino 13-14 ottobre 2018. La mostra mercato nel cuore della città. Grande novità di questa edizione saranno “Les Jardins du Plaisir”: un viaggio multisensoriale alla scoperta dei piaceri dell’uomo

 Il rigoglioso giardino di FLOR tornerà a inebriare il cuore pulsante di Torino con i suoi colori e i suoi profumi autunnali: da Via Carlo Alberto, arteria storica della manifestazione, a Via Roma fino a Via Principe Amedeo

Saranno circa 180 gli espositori provenienti da tutta Italia che proporranno le proprie eccellenze florovivaistiche, ideali per abbellire spazi urbani, giardini, terrazzi e balconi: si andrà dalle piante succulente a quelle carnivore, passando per orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, bonsai, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno proposte più stagionali come le viole, i ciclamini, peperoncini di ogni genere, settembrini e rose rifiorenti; i caldi e vivaci colori autunnali saranno protagonisti anche nelle foglie di ortensie, aceri giapponesi e cornioli. Come da tradizione, spazio poi all’oggettistica per il giardinaggio, libri, sementi e prodotti naturali, decorazioni e spezie. Un piccolo focus, quest’anno, sarà dedicato ai cactus con la mostra “Giardini Pungenti” che si terrà in Via Roma: un’intrigante collezione di cactacee che il CCCTo (Centro Cultura Contemporanea di Torino) sta raccogliendo nell’ambito del progetto Flat Garden, finalizzato alla realizzazione di un grande giardino collettivo sui tetti piani della città. Accanto all’esposizione florovivaistica, per la prima volta Flor organizzerà una programmazione culturale dedicata esclusivamente a “Les Jardins du Plaisir” e cioè ai piaceri dell’uomo, tra piante afrodisiache, intriganti essenze, profumi velati, giardini incantati e percorsi emozionali. Cuore di “Les Jardins du Plaisir” sarà Palazzo Birago (Via Carlo Alberto 16), sede aulica della Camera di commercio di Torino, che ospiterà nel proprio cortile e nelle eleganti sale del primo piano, esposizioni floreali, installazioni, momenti di incontro e dibattito, laboratori e videoproiezioni dove il piacere in tutte le sue forme sarà il principale protagonista.

PROGRAMMAZIONE “LES JARDINS DU PLAISIR”

 

Per tutta la durata di FLOR

 

Cortile di Palazzo Birago

 

·         Il giardino dei piaceri.

Mostra di piante afrodisiache provenienti da tutto il globo. Tra queste la Damiana (Messico), lo Yohimbe (Africa), la Maca Peruviana, la Ninfea Azzurra, la Belladonna, la Mandragora e altre “insospettabili” come lo Zafferano, la Vaniglia e il Cacao.

·         InfoPiante

Il servizio “Cercapiante” aiuterà tutti gli interessati a trovare le piante desiderate tra gli espositori della manifestazione. A cura dell’Associazione Culturale Sguardo nel Verde.

 

Saloni di Palazzo Birago – (primo piano)

 

·         Rassegna di corti “libertini”

In compagnia di Davide Oberto – curatore TFFdoc e co-direttore Doclisboa, un vero e proprio percorso “nel Libertinisimo”, il pensiero filosofico che attraversò l’epoca dei lumi irrorando le istanze rivoluzionarie anche di piacere: una mappa per orientarci nell’esplorazione di una carnale idea di Europa.”

 

·         Fish and Chips

Installazione video a cura di Rino Stefano Tagliafierro e Fish and Chips.

 

·         Caffetteria e Cocktail Bar afrodisiaco a cura di EvHo – scuola di barman.

SABATO 13 OTTOBRE

Cortile di Palazzo Birago

 

·         Laboratorio di pittura psichedelica per bambini (dalle 10 alle 12, un laboratorio ogni mezz’ora)

Per i più piccoli, un laboratorio creativo per imparare a disegnare gli odori di frutti e spezie. Il risultato sarà un incantevole quadro psichedelico. (Partecipazione a offerta libera). A cura di Associazione Lineacurva.

·         Flor alle Corti (dalle 10 e 30 alle 12 e 30. Dalle 15 e 30 alle 17 e 30)

Le guide turistiche abilitate di Mostrami Torino guideranno gli interessati alla scoperta della corte di Palazzo Birago di Borgaro in via Carlo Alberto, da dove inizierà il tour a piedi che si snoderà tra le principali corti dei palazzi nobiliari del centro storico della città. (Prenotazione obbligatoria: e-mail info@mostramitorino.it / cell. 339. 7549422 /335 5925925)

  

·         A spasso per “il giardino dei piaceri”  (ore 11)

Due chiacchiere con Marco Gramaglia, del vivaio Fratelli Gramaglia, sui segreti e le proprietà delle piante afrodisiache.

·         Autunno, tempo di giardinaggio nel “giardino dei piaceri (ore 12)

Dimostrazione pratica di tecniche di giardinaggio utilizzando le piante per “Les Jardins du Plaisir”. Incontro a cura di Edoardo Santoro, Associazione Culturale Sguardo Nel Verde.

·         Lo scrigno dell’amore (ore 15.30)

In compagnia della blogger Dana Frigerio, direttore di Blossom Zine, un divertente e originale workshop per creare uno scrigno dell’amore personalizzato. Ai partecipanti è consigliato di portare un oggetto “speciale” come la foto del proprio fidanzato/a, una lettera d’amore, un piccolo pensiero scritto, una bacca, un fiore, da richiudere nello scrigno.

·         Amuleti dell’amore – (ore 16.30)

Un laboratorio di composizione unico nel suo genere, per creare piccoli ninnoli con fiori, foglie, semi delle piante afrodisiache. A cura di Muriel Tegoli de ilpoderelerocche.

·         Arte piccante (solo per adulti) (dalle 16 alle18 un laboratorio ogni mezz’ora)

Per i più grandi, un laboratorio per creare collage maliziosi che coinvolgono piante e persone e un cuore di terra su cui seminare peperoncini. (Partecipazione a offerta libera). A cura di Associazione Lineacurva.

Saloni di Palazzo Birago – (primo piano)

 

·         La stanza dei profumi (ore 11)

Una stanza carica di aromi per un viaggio tra gli odori del piacere. Muses – Accademia Europea delle Essenze racconterà come il lato afrodisiaco e sensuale dei profumi sia un aspetto fondamentale per determinare il successo di una fragranza

·         Piante afrodisiache, folklore o scienza? (ore 15)

Aneddoti e curiosità sulle specie vegetali afrodisiache. A cura di Visione Curativa.

 

·         Sensual Experience (fasce orarie di mezz’ora: 12:30-13:00/15:30-16:00/16:30-17:00)

Un affascinante viaggio segreto attraverso i sensi in compagnia di La Valigia Rossa.

DOMENICA 14 OTTOBRE

 

Cortile di Palazzo Birago

·         Arte piccante (solo per adulti) (dalle 10 alle 12 un laboratorio ogni mezz’ora)

Per i più grandi, un laboratorio per creare collage maliziosi che coinvolgono piante e persone e un cuore di terra su cui seminare peperoncini. (Partecipazione a Offerta Libera). A cura di Associazione Lineacurva.

·         Plantes à coeur, jardin d’amour (ore 11.30)

Piante a forma di cuore per un giardino …di cui innamorarsi. Incontro a cura di Simonetta Chiarugi e Edoardo Santoro.

·         Le piante della passione dove meno te le aspetti (ore 15)

E se i giardini di Torino nascondessero i frutti proibiti? Un viaggio insolito alla scoperta di stupefacenti frutti, semi e foglie! A cura di Alessandra Aires, Ferruccio Capitani e Marco Minari di Aiapp.

·         Funghi: allucinogeni e …. Anche afrodisiaci (ore 16.15)

Tra le tante proprietà dei funghi, esistono anche quelle allucinogene e afrodisiache. Ad esempio venivano utilizzati dagli sciamani nei loro rituali religiosi perché permettevano di effettuare “viaggi” psichedelici. A raccontarci questo e altri aneddoti sarà il Gruppo Micologico Torinese.

 

·         Laboratorio di pittura psichedelica per bambini (dalle 16 alle 18 un laboratorio ogni mezz’ora)

Per i più piccoli un laboratorio creativo per imparare a disegnare gli odori di frutti e spezie. Il risultato sarà un incantevole quadro psichedelico. (Partecipazione a offerta libera). A cura di Associazione Lineacurva.

 

Saloni di Palazzo Birago – (primo piano)

 

·         AphroPhite – Piante dell’amore (ore 10)

Tra mito e pratica quotidiana, tra realtà e credenze. Viaggio etno-botanico attraverso piante afrodisiache e cactus psicoattivi a cura di Gilberto Camilla e Alessandro Novazio di SISSC – Società Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza

 

·         Le orchidee non sono più un peccato (ore 14.30)

Un viaggio sensoriale nel “Desiderio”, dove la “magia dei sensi” viene svelata tra steli, sepali e petali. In compagnia della Dott.ssa Francesca Biondini, psicologa-psicoterapeuta e consulente de La Valigia Rossa.

 

·         Sensual Experience (fasce orarie di mezz’ora: 12:30-13:00/15:30-16:00/16:30-17:00)

Un affascinante viaggio segreto attraverso i sensi in compagnia di La Valigia Rossa.

 

La programmazione culturale di FLOR prosegue anche fuori da Palazzo Birago:

·         Per tutta la durata di Flor, presso lo stand de il ilpoderelerocche (Via principe Amedeo angolo Piazza Carlo Alberto), sarà possibile cimentarsi nella creazione di una ghirlanda di foglie bacche e fiori. Il laboratorio è a pagamento, materiali inclusi 25 euro.

Organizzata dall’Associazione Società Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it), Flor è un appuntamento consolidato nei calendari delle mostre mercato italiane e rientra tra le dieci manifestazioni floro – vivaistiche nazionali per quantità e qualità degli espositori. Con le sue due edizioni annuali, primaverile e autunnale, ha costruito un rapporto di fiducia con i tanti appassionati di verde e i cittadini che da sempre affollano le vie nelle giornate della mostra mercato.

 

Flor18 edizione autunnale 13-14 ottobre 2018

 Ingresso libero

www.orticolapiemonte.it

 

Orari

sabato 13 ottobre dalle 9 alle 20

domenica 14 ottobre dalle 9 alle 20

Tutti i creativi di “Open District Moncalieri”

Il design, l’arte e il fashion hanno trovato una nuova casa sulla sommità di una collina. L’evento dell’associazione Golfart dedicato alla creatività in tutte le sue forme diventa itinerante: nasce la prima edizione di Open District Moncalieri, dal 19 al 21 ottobre al Castello Reale e nel Giardino delle Rose di piazza Baden Baden 4. Sono ventidue i creativi che parteciperanno alla manifestazione, con opere che riempiranno tutti i cinque sensi, dal tatto al gusto: da abiti su misura, con tessuti riciclati e stoffe dai colori unici, ai monili dalle forme stravaganti, passando per il dolce tratto del carboncino su una tela e da una poltrona/scultura disegnata da Ugo Nespolo fino al sapore del nettare degli dei. Quattro le sezioni: per il “Fashion” Lorena Giannini con la sua Sartoria Artigiana, Daniela Castore di Episodiozero, Alice Viria Capelli e le sue Autopsie Vestimentaire, Ef Abbigliamento di Francesca Graneri e Eleonora Meinardi, Paola Anastasio con Tacco Dodici e la sartoria Ge.Lo di Loredana Gelli; Paolo Bona, Neva Tamburino, Renato Marchi, Franco Turcati, Claudio Bellino e l’Atelier Insense di Adriano Rosso per la parte “Art”; nel “Design” Diego Maria Gugliermetto, Unique Pieces di Patrizia Cattana, Britartdesign di Attilio Colombrita, Avbm Arredi su Misura, Claudia Cazzaniga con Labiinfiore e Marita, di Maria Rita Perciavalle. E un’ulteriore novità di quest’edizione autunnale dell’evento, la nascita di una quarta edizione, il “Food”, con le Aziende agricole San Matteo e Arcobio, lo Champagne Louis Follea e i prodotti sardi di Su Talleri.  Open District Moncalieri spalancherà le porte del Castello e del suo Giardino dalle 11 alle 23 di venerdì, sabato e domenica: l’entrata è gratuita e ogni giorno ci saranno workshop e conferenze con artisti, musica e food truck sempre aperti. L’inaugurazione avrà luogo il venerdì 19 ottobre alle 18, accompagnata dal concerto “Fiumi di Note” del Duo Putrino/Tarizzo proposto dall’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro: la rassegna ha come obiettivo il sostegno ai ragazzi che si occupano di musica classica, ma anche avvicinare un pubblico giovane a quell’arte tramite accordi e collaborazioni con associazioni come la Golfart, che avviano progetti in ambito creativo. «Non posso che essere felice e soddisfatto di questa edizione di Open District, che non avrei mai potuto realizzare senza la collaborazione della Città di Moncalieri e della sua assessora alla Cultura Laura Pompeo. Torneremo a Torino la prossima primavera con la quarta edizione, ma l’idea è dare alla manifestazione una nuova fisionomia, quella di kermesse itinerante. Un format in grado di viaggiare per le città del territorio e adattarsi a location sempre nuove, grazie alla duttilità dei nostri artisti», dichiara il presidente dell’associazione Golfart Pegi Limone. «E’ la prima volta che Open District viene realizzato a Moncalieri, ne siamo molto soddisfatti e speriamo che questa sia solo la prima edizione di molte altre. D’altronde il tema del design ci sta molto a cuore ed è nelle nostre corde: la storia di Moncalieri, dagli anni ’60 in avanti, si è legata come molti altri luoghi alla Fiat e ha sviluppato delle sue peculiarità. Senza dimenticare che l’organizzatore stesso, Pegi, fa parte di un pezzo di storia della città a partire dalle Fonderie Limone: è come un cerchio che si chiude», sono le parole dell’assessore alla Cultura Laura Pompeo.  Open District Moncalieri è infatti organizzato grazie al sostegno della Città di Moncalieri, la collaborazione di Turismo Torino, Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro, Casa delle Lampadine e i patrocini del Consiglio Regionale, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Camera di Commercio di Torino

GLI EVENTI DI OPEN DISTRICT MONCALIERI

Venerdì 19 ottobre alle 18 – inaugurazione

.
Concerto “Fiumi di note” – Duo Putrino/Tarizzo dell’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro
L’Orchestra da Camera G.B. Polledro ha nella sua missione il sostegno ai giovani che stanno operando nel settore della musica classica, e a tal fine organizza rassegne e stagioni musicali dal 2012 che vedono coinvolte compagini ampie con concerti e ensemble composte da giovani professionisti orchestrali. Lo sviluppo della sua attività si fonda anche sulla crescita dei rapporti con il territorio, tramite accordi e forme di agevolazione che avvicinino il pubblico giovane e non solo alla fruizione dell’arte della musica e lo sviluppo del talento e della creatività interdisciplinare in modalità sostenibile. La costruzione di attività di cooperazione con altre istituzioni culturali che operano sul territorio assume un particolare valore nel caso  dell’Associazione Golfart, che tramite le azioni di sensibilizzazione e di iniziative annesse alla cultura di progetto in ambito creativo, promuove analogamente attività nel campo della crescita del patrimonio culturale e della consapevolezza del valore della produzione creativa del nostro territorio.

.

Rassegna musicale a cura dell’Ente “Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro”;
Duo: Danilo Putrino, flauto e Paolo Tarizzo, pianoforte
Camille Saint Saens
Airs de Ballet d’Ascanio: Adagio et variation
Wolfgang Amadeus Mozart
Andantino da Concerto in Do maggiore per flauto,
arpa e orchestra KV 299
Sigfrid Karg-Elert
Sinfonische Kanzone
Piotr Ilyich Tchaikovsky
Arie di Lenskij dall’Opera “Eugenio Onegin”
Il concerto sarà preceduto da una breve dissertazione sulla musica classica condotta del Maestro Federico Bisio, direttore stabile dell’Orchestra da Camera G.B.Polledro,.A seguire, un bicchiere di vino con un intervento dell’esperta di crowdfunding Emanuela Negro Ferrero, esperta nell’aiutare i giovani a raccogliere fondi per i loro sogni nel cassetto. Appuntamento in collaborazione tecnica con La Natura Torna ad Arte. “Conducono” Emanuele Cesale Ros e Monica Mantelli.

.
Sabato 20 ottobre alle 16 – workshop
Claudia Cazzaniga di Labinfiore insegna l’arte e la creazione dei profumi solidi

.

Sabato 20 ottobre alle 18 – conferenza

Dopo i saluti istituzionali dell’assessora alla Cultura di Moncalieri Laura Pompeo, Diego Maria Gugliermetto dialoga con la giornalista Monica Mantelli su “Design: rasoio tra arte, funzionalità, emozione e spazzatura”.

.

Domenica 21 ottobre alle 18 – performance
Nell’ambito della manifestazione Bam, Biennale del Piemonte Anni 90, l’associazione Harambee Arte Kunst mescolerà pittura e musica nella performance “Live Painting Freezone”

Carignano, a ottobre arriva il Ciapinabò

Dopo il grande successo di pubblico dello scorso anno, il Comitato Manifestazioni Carignano in collaborazione con l’Amministrazione Comunale ha preparato per la 27° edizione della Sagra Regionale del Ciapinabò un intenso programma con molte novità ma sempre nel solco della tradizione degli eventi e degli appuntamenti tradizionali.

I cardini, le pietre miliari della Sagra saranno come sempre le piazze e le vie del centro, ove si svolgeranno senza soluzione di continuità nell’arco del fine settimana le numerose iniziative enogastronomiche, artistiche, culturali, e di divertimento. Naturalmente il protagonista principe sarà “Messer Ciapinabò”, l’agreste ma particolare tubero che ormai ha un ruolo di rilievo in molteplici ricette prelibate della nobile arte culinaria. In piazza Savoia andrà in scena la XV Mostra Locale Bovini Razza Frisona, con dimostrazioni e prove, sfilate e premiazioni del settore; in piazza Carlo Alberto l’”Area Vida Network”, la zona di riferimento per le presentazioni istituzionali e soprattutto per l’intrattenimento musicale, insieme al gradito ritorno della “Ramazzotti Italia Lounge Area”, l’eccellenza della prima casa italiana dell’amaro dal 1815. Lo spettacolo emozionante della Transumanza domenica pomeriggio catturerà l’attenzione di grandi e piccini per un evento che ha il dolce sapore dei tempi passati. Fra le novità assolute dell’edizione numero 27, senza dubbio “Ciapinab-OFF”, un angolo etnico molto particolare a lato del Comune, realizzato grazie alla gentile collaborazione con Terra Madre; inoltre per tutti i cinefili “Ciapinabò-Movie” con la proiezione al Teatro Alfieri de “Il Murràn, Masaai in the Alps”. Lo Street Food di qualità in piazza Liberazione sino a notte fonda, i produttori locali di eccellenza in piazza S. Giovanni e la via Savoia con artigiani e operatori del proprio ingegno che mostreranno le loro creazioni, sono il degno coronamento di un programma davvero per tutti i gusti!

 

 

www.comune.carignano.to.it

comitatomanifestazio@libero.it

“Torino Design of the City” seconda edizione

/

Dal 12 al 21 ottobre 2018 Torino ospita in diverse sedi della città la seconda edizione di “Torino Design of the City”, con oltre 60 appuntamenti organizzati da enti, istituzioni culturali pubbliche e private, musei, teatri e biblioteche, dedicati al tema dell’accessibilità riferita a strutture, servizi e attività culturali e focalizzati sull’opportunità di aprirsi a pubblici nuovi e di lavorare sul loro rapporto con il patrimonio culturale tangibile e intangibile.

 

Tra le iniziative, che rientrano all’interno del progetto “Torino. Verso una città accessibile” promosso nel mese di ottobre nell’ambito dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, sono in programma percorsi, incontri, laboratori, workshop, eventi, mostre, spettacoli e tour guidati con modalità di accesso differenti consultabili nel programma completo della manifestazione sul sitowww.torinodesigncity.it Il calendario propone inoltre il primo “Forum Internazionale sull’Accessibilità Culturale” il 16 17 ottobre presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università degli Studi di Torino. Due giornate aperte al pubblico con ingresso libero che vedranno la presenza di rappresentanti di Copenaghen, Graz e Montreal, di alcune Città Creative UNESCO italiane (Alba, Bologna, Carrara, Fabriano, MilanoPesaro e Roma) e di esperti a livello nazionale e internazionale per discutere insieme come una città può progettare e produrre cultura in modo accessibile e favorire così la partecipazione, l’inclusione e l’accoglienza.

 

Torino, nominata World Design Capital dal Word Design Organization (WDO) nel 2008 e Città Creativa UNESCO per il Design dal 2014, unica in Italia in una rete di 26 città di tutto il mondo, riconosce il design come un elemento chiave per la crescita economica e sociale e un fattore strategico per lo sviluppo di nuove politiche urbane e per questo, dopo il grande successo ottenuto dalla scorsa edizione, ha scelto di continuare a lavorare per ridisegnare la città in un’ottica di accessibilità culturale con processi condivisi e ideati insieme ai cittadini e alle comunità del territorio, secondo bisogni ed esigenze specifiche. “Torino. Verso una città accessibile” è un progetto della Città di Torino nell’ambito dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale con il sostegno di Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, Università degli Studi di Torino Politecnico di Torino realizzato con Turismo Torino e Provincia, in collaborazione con ilTavolo Consultivo del Design.

 

Qui potete trovare il programma completo: http://www.comune.torino.it/cultura-accessibile/programma/

Essere un leader per il nostro cane

I cani sono animali sociali, che vivono in branchi e regolati da gerarchie, questo vuol dire che in natura, in un branco, esistono dei ruoli ben precisi che vengono definiti per carattere, competenze e abilità al fine primo della sopravvivenza del branco stesso e della specie

Il leader è la figura affidabile e sicura che insegna, protegge, gioca, si prende cura, rimprovera, guida e aiuta a superare le situazioni di difficoltà con pazienza, coerenza e decisione: in poche parole, una figura rispettata e autorevole, di cui ci si può fidare ciecamente, ovvero ciò che dovrebbe essere ogni proprietario per il proprio cane.

 

Autorevole non significa autoritario! La differenza tra il vero leader e quello che si sente tale sta nel fatto che, ad esempio, se voglio insegnare un esercizio o un comportamento al cane, quest’ ultimo eseguirà l’azione richiesta o per la motivazione del premio, o per timore di una spiacevole conseguenza, ma una cosa cambierà inevitabilmente: LA FIDUCIA che il nostro cane avrà nei nostri confronti e che sta alla base di ogni tipo di relazione intesa in senso positivo. Un vostro sguardo di approvazione o disapprovazione può essere la ricompensa più gradita o la punizione più grande. Frasi del tipo “il cane deve sempre mangiare dopo di me”, “devo mettergli le mani della ciotola e il cane non si deve ribellare”, “il cane non deve mai assumere posizioni in alto tipo divani o letti”, come per la maggior parte delle situazioni in cinofilia vanno valutate: dipende infatti da molti fattori, primo tra tutti capire che tipo di cane si ha a che fare e che tipo di relazione c’è.

 

Non si è leader se il nostro cane ci teme, ma non lo si è nemmeno se come unica merce di scambio alla richiesta di un comportamento, si usa sempre e solo la gratificazione alimentare, ovvero i bocconcini. I cani sono di indole opportunista ed è il solo motivo per il quale, in questi casi, fanno quanto gli chiediamo, ovvero perché è conveniente, certamente non perché c’è una complicità profonda.

 

Inoltre, alcune problematiche possono nascere dal fatto che il cane, non reputandoci figure di riferimento (inviterei a porsi delle domande, se così fosse), decida di prendere in mano la situazione esattamente come farebbe un lupo se in natura si rendesse conto che il soggetto Alpha non è più in grado di provvedere al branco: molto probabilmente quello stesso cane, vivendo non in natura ma in un contesto sociale ben differente e pensando di dover gestire tutto il carico di responsabilità di un leader, non avendo le corrette competenze, eseguirà una serie di comportamenti errati, senza contare il conflitto che si sarà andato a creare dato dalla pressione/confusione/scambio dei ruoli.

 

Si è leader del nostro cane se ci stima e ci “obbedisce” perché gli abbiamo dimostrato di avere le credenziali giuste per essere considerato tale. Trattarlo con rispetto, aiutarlo nelle difficoltà, essere propositivi e capire il suo modo di comunicare sono un buon inizio per avere un rapporto di complicità. Consiglio la lettura: “Dominanza: realtà o mito?” di Barry Eaton. Troverete degli spunti di riflessione molto interessanti! In natura il leader non si autoproclama, ma viene “eletto” dal suo branco per i motivi sopra citati, i nostri cani, invece, non hanno scelta. Cerchiamo di essere per loro i modelli affidabili che avrebbero scelto, se avessero potuto farlo.

 

Francesca Mezzapesa

Educatrice cinofila c/o Centro Cinofilo White Apple Dogs

Leggi anche:

 

 

Tartufo, che successo a Montiglio Monferrato

Il Sindaco Dimitri Tasso esprime soddisfazione per la prima giornata, dando appuntamento al 14 ottobre

 

Partenza col botto, domenica 7 ottobre, per l’Edizione 2018 della Fiera Regionale del Tartufo di Montiglio Monferrato. Migliaia di visitatori accorsi sin dalle prime ore del mattino, nel Comune perla del territorio d’Aleramo, alla ricerca del prezioso tubero fra i rinomati espositori presenti e alla scoperta di monumenti aperti quali il prezioso castello, le pievi romaniche e la chiesa parrocchiale . “Esprimo grande soddisfazione per l’affluenza elevata, che fa ben sperare anche per il prosieguo della manifestazione, domenica prossima 14 ottobre” dichiara il Sindaco Dimitri Tasso. Che prosegue: “Nel corso della prima giornata, come di rito, si sono tenute le premiazioni legate sia al tartufo bianco che al nero, e gli spettacoli circensi e di strada del Magda Clan, organizzatori di ‘Moncirco’ alla presenza di numerose Autorità, tra cui il nuovo Questore di Asti Alessandra Faranda Cordella e l’Assessore Regionale Antonella Parigi. Presenti anche molti amici del paese impegnati nelle istituzioni o in qualità di sponsor che hanno potuto premiare i ventun piatti presentati“. Nel corso della cerimonia è stato dato anche, “spazio al conferimento di una targa al Dottor Piero Gatti, storico medico di Montiglio Monferrato, quale attestato di stima dell’Amministrazione Comunale e la Cittadinanza tutta per l’instancabile e appassionato servizio prestato in oltre 40 anni nel nostro Comune“. Ben due i punti di ristoro allestiti, tutti perfettamente organizzati e altresì ottimamente curati dalla Pro Loco di Montiglio Monferrato presieduta da Piercarlo Negro con oltre cento volontari impegnati, molti dei quali giovanissimi. Appuntamento, dunque, al 14 ottobre per il gran finale.