LIFESTYLE- Pagina 159

Sotto il Cervo. La Palazzina di Caccia apre i suoi spazi segreti

28-29 maggio 2022

PASSEPARTOUT

 

 

“Passepartout” è il programma di visite guidate straordinarie alla (ri)scoperta degli spazi segreti, normalmente chiusi al pubblico, della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Sabato 28 e domenica 29 maggio “Passepartout” permette di raggiungere la sommità della cupola juvarrianaper camminare lungo i suggestivi balconi concavi/convessi che affacciano sul grandioso salone centrale, guardare da vicino il tetto a barca rovesciata di Juvarra dalla complessa orditura in legno e ammirare dall’alto un panorama unico che si estende a 360 gradi sotto il cervo, simbolo della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

“Sotto il cervo”, infatti, è una visita esclusiva al meraviglioso ambiente ligneo che ospita la cupola del padiglione centrale, realizzato da Filippo Juvarra. Dal grandioso salone centrale ovale a doppia altezza si percorrono 50 gradini per raggiungere la caratteristica balconata ad andamento concavo-convesso e infine arrivare, attraverso una stretta scala a chiocciola di ulteriori 50 scalini, alla sommità della cupola juvarriana per ammirare lo straordinario tetto a padiglione sorretto da una complessa orditura in legno e riconoscere dall’alto il grandioso progetto architettonico di Juvarra che con perfette geometrie, lungo un asse longitudinale che porta con lo sguardo fino a Torino, realizza un impianto scenografico straordinario per l’epoca.

Per partecipare alla visita guidata è obbligatoria la prenotazione. I visitatori saranno muniti di caschetto di protezione. Non è consentito l’accesso con borse e/o zaini ingombranti. Lo spazio non è agibile a persone con disabilità. Le visite sono limitate a un numero massimo di 10 persone.

 

CALENDARIO

 

_Sotto il cervo – Visita alla cupola juvarriana

Sabato 28 e domenica 29 maggio, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 24 e domenica 25 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

www.ordinemauriziano.it

 

Le visite guidate “Passepartout” sono in programma esclusivamente nei giorni segnalati alle ore 10.30, 12, 14.30 e 16. Durata: un’ora circa.

Il costo di 20 euro comprende la visita guidata e l’ingresso a prezzo ridotto in palazzina. Prenotazione obbligatoria al numero: 011 6200634.

A proposito di sonnambulismo

Alcune considerazioni su una manifestazione inquietante, più comune di quanto si possa immaginare

 

Si tratta di un disturbo del sonno molto comune nei bambini in età scolare, di solito benigna destinata a risolversi nel tempo, senza necessità di trattamento che si verifica più spesso durante il primo ciclo, non-REM e nelle prime ore di sonno.
Il sonnambulismo può presentarsi in molti modi diversi. Nella sua forma più lieve si manifesta semplicemente parlando mentre si dorme. Questo può avvenire durante le prime fasi del sonno, dando modo al testimone di ascoltare un racconto o, in casi più rari, permettendo di effettuare una conversazione apparentemente normale con il sonnambulo, ma il cui senso risulta di difficile comprensione.
Durante gli episodi di sonnambulismo, il dormiente può alzarsi dal letto e compiere azioni complesse, senza essere pienamente consapevole dell’ambiente circostante, può tenere gli occhi aperti con sguardo sbarrato, sovente borbotta pronunciando le parole in modo incomprensibile e senza senso. Se si prova a stimolare colui che dorme in modo brusco e vigoroso, risulta assai difficile svegliarlo, anche se ormai è opinione comune che sia meglio non farlo.
Quando il soggetto si sveglia, nel caso si sia spostato dal letto, di solito non ricorda come abbia potuto arrivare nel punto in cui si trova; talvolta quando qualcuno cerca di svegliarlo, il sonnambulo oppone resistenza che può essere anche violenta; pertanto occorre prestare la massima attenzione a non compiere movimenti che lo spaventino. A volte si limita a stare a letto addormentato, ma può anche alzarsi e camminare normalmente o manifestare agitazione, mettendosi addirittura a correre in casa, cercando di sfuggire a chi cerca di trattenerlo. Il sonnambulo può eseguire compiti complessi come aprire porte chiuse a chiave, afferrare il cibo dal frigorifero mettendosi tranquillamente a mangiare, scendere le scale e anche uscire di casa, marciare deciso verso una meta che, solo lui, sembra conoscere. Sono riferiti casi di sonnambuli che sono stati in grado di guidare autoveicoli per lunghi tratti, senza incorrere nel minimo incidente.
La durata dell’episodio di sonnambulismo può essere molto breve ma può durare anche a lungo, superando la durata di un’ora, specie se il sonnambulo non viene disturbato, tanto che può tornare a dormire normalmente, anche se si sarà spostato, ritrovandosi a continuare il sonno in un posto diverso, o addirittura insolito, come sotto il letto o dentro un armadio.
La letteratura riporta inoltre casi curiosi di persone che hanno mostrato particolari abilità nel sonno come nel caso di Lee Hadwin, un inglese che, pur non sapendo disegnare nulla da sveglio, è in grado di creare opere incredibilmente belle quando si trova nella condizione sonnambolica. Inizialmente, le sue opere mancavano di qualità, ma con il tempo ha acquisito esperienza trasformandosi in un autentico e bravo artista.
A tutt’oggi, gli esperti non sanno spiegare lo strano fenomeno e la stessa cosa accade a questo insolito pittore, che al risveglio, non riesce a ricordare ciò che ha fatto durante la notte. Allo stesso tempo, non sa cosa lo spinga a scegliere i suoi modelli, fra i suoi preferiti vi sono i ritratti di Marilyn Monroe e non riesce nemmeno a spiegarsi quali sia il motivo che lo porta a preferire il disegnare sui muri piuttosto che sulla carta. Un mistero assoluto, ma da cui sta ricavando una gran fama. E’ stato accertato che soffre di sonnambulismo, una condizione medica che rappresenta un enigma di difficile soluzione, dibattuto in seno alla comunità scientifica che, al momento è in grado di offrire solo alcune ipotesi circa le cause di questo disturbo, in assenza di vere e proprie certezze.
I disturbi del sonno appartengono ad una delle aree della medicina ben conosciute e studiate nei loro meccanismi, ma risultano tutt’ora fra i più complessi da interpretare, e gli specialisti, per quel che riguarda il sonnambulismo, affermano che attualmente non esiste un rimedio efficace per eliminare questa situazione, se non quello di aiutare il sonnambulo a terminare ciò che sta facendo e poi riaccompagnarlo a letto, parlandogli con voce calma e suadente.
Di certo una delle cause del sonnambulismo va ricercata nello stress lavorativo e nei problemi quotidiani e all’eventuale consumo eccessivo di alcool o di farmaci tra cui tranquillanti (o sonniferi), farmaci per il trattamento della psicosi e stimolanti minori, nonché antistaminici. Sembra esserci anche un elemento genetico, dato che alcuni casi indagati sembrano avere un legame con l’eredità familiare.
Allontanandoci dalla ricerca accademica e senza perdere di vista gli insegnamenti medici canonici, proprio a causa della mancanza di consenso sulle cause del sonnambulismo, sono state avanzate altre teorie che si rifanno a una conoscenza non tradizionale. Secondo questa, i sonnambuli sarebbero in grado di accedere al piano astrale durante la notte mentre dormono. Una persona profondamente addormentata potrebbe sperimentare “esperienze extracorporee” in cui qualche aspetto della psiche umana è capace di spostarsi effettivamente su altri piani dimensionali. La proiezione astrale e i viaggi astrali, secondo la teoria che condivide il meccanismo con i sogni “lucidi”, sarebbero manifestazioni comuni tra le persone spiritualmente dotate.
Per comprendere il meccanismo attraverso cui si sperimentano quelli che sembrerebbero veri e propri varchi mentali a cui la coscienza potrebbe accedere, sperimentando dimensioni “altre”, è necessario inoltre considerare che, secondo il pensiero filosofico di gran parte delle culture, l’uomo sarebbe composto da tre parti: corpo, anima e spirito. Il corpo è organizzato su livelli fisici, ben riconoscibili e ormai noti a livello ultramicroscopico, che vanno dalle cellule fino agli organi, agli apparati e ai sistemi, poi vi sarebbe una parte più sottile, l’anima, difficilmente esplorabile e infine lo spirito, un’entità capace di permettere l’accesso a un mondo superiore agli altri due. In virtù di questa composizione, nella proiezione astrale, il nostro corpo astrale sarebbe in grado di viaggiare a tutti gli effetti in altri luoghi e questo avverrebbe in particolar modo durante gli stati di sogno. Infine, la persona diverrebbe consapevole di questa esperienza, solo se è in grado di ricordarla al risveglio. Secondo i fautori di tali teorie, molto più diffuse di quanto si possa credere, tutti noi abbiamo esperienze extracorporee inconsapevoli, ma vi sarebbero persone in grado di proiettare intenzionalmente il proprio corpo astrale avendo la possibilità di sperimentare tale esperienza da svegli. Non sorprende, quindi, che una persona profondamente addormentata, abbia “esperienze extracorporee” spontanee, in cui qualche aspetto della psiche umana possa viaggiare, spostandosi su altri piani dimensionali. Detto questo il sonnambulismo si verificherebbe quando il corpo astrale non riesce a liberarsi dal corpo fisico. La proiezione astrale farebbe sì che il nostro corpo fisico, sotto l’azione del corpo astrale, si muova senza averne coscienza.
Teorie non accettabili dalla Scienza convenzionale, giustamente a causa della difficoltà ad essere verificate, ma è lo stesso fenomeno conosciuto con il termine “vita” che è difficile da comprendere.
Proprio per la sua complessità l’uomo, da sempre, è stato portato a credere che il principio vitale non risieda negli organi fisici, oggi perfettamente conosciuti in ogni dettaglio e in grado di essere studiati e analizzati con metodologie raffinate quali, fra le altre, la TAC, RMN e PET, ma che tale principio vitale risieda in una dimensione superiore e la sfida, sempre attuale è proprio quello di esplorare il labirinto che conduce al principio segreto della forza che anima la creazione, un labirinto che, forse, in una particolare condizione come quella del sonno profondo, riusciamo a percorrere e intuire nuovi mondi a noi sconosciuti. È in quei momenti che, spinti dal desiderio di volerli esplorare, ci si muove nel sonno nel vano tentativo di raggiungerli, spaventando chi assiste allo strano fenomeno, di cui non viene, purtroppo, conservato alcun ricordo al risveglio.

 

Rodolfo Alessandro Neri

 

La sessualità nella terza età

La terza età, non è un segreto, porta con sé notevoli cambiamenti individuali, sia sotto l’aspetto psicologico sia fisico.

Minore impulsività, sono sufficienti meno ore di sonno, il metabolismo rallenta, alcuni valori emato-chimici (colesterolo, glicemia, vitamina B12) sembrano sfuggire al nostro controllo, come pure la pressione arteriosa che tende al rialzo.

L’aspetto che, però, maggiormente desta preoccupazione sia nei maschi sia nelle femmine è la sessualità.
Per mantenere una vita sessuale e affettiva soddisfacente anche in età senile diventa fondamentale comprendere e accettare quei cambiamenti ormonali, fisiologici e neurologici che, provocando modifiche nelle abitudini, a volte tradiscono le aspettative arrivando anche a minare il rapporto di coppia.
Il soddisfacimento sessuale rappresenta, per le persone anziane, un’importanza ancora più rilevante poiché è fondamentale continuare a sentirsi amati e desiderati e una coppia affiatata, che vive apertamente la propria sessualità, può modificare spontaneamente i propri comportamenti adattandosi alle nuove esigenze.
Troppo spesso, però, la perdita di vigore nei maschietti e l’addio alla fertilità nelle donne, con tutte le manifestazioni collaterali, vengono vissuti come una menomazione, una perdita di valore, anziché venire affrontati correttamente, semplicemente come una nuova fase della propria vita, vita che comprende ipso facto anche la sessualità.
Nell’uomo l’aspetto più evidente è la disfunzione erettile (impotentia coeundi) imputabile a diverse cause, sia organiche sia psicologiche: problemi vascolari (insufficiente afflusso di sangue ai corpi cavernosi penieni) e ormonali (ridotta produzione di testosterone), cause iatrogene (assunzione di farmaci) o a seguito di patologie quali il diabete.
Lo stile di vita è sicuramente determinante nell’insorgenza della DE: il fumo e l’alcool giocano un ruolo determinante, come pure la presenza di infezioni uro-genitali sottovalutate.
Nella donna, l’avvicinarsi della menopausa può determinare nel soggetto un calo del desiderio dovuto ad una modificata produzione ormonale, ma anche un senso di disagio o di difficoltà nel proseguire un rapporto (vampate di calore, senso di gonfiore). A menopausa raggiunta, possono subentrare problemi di dispareunia, cioè di dolore durante la penetrazione, dovuto alla secchezza della vagina che riguarda quasi il 40% delle donne in menopausa.
Risultano molto utili gli esercizi di Kegel per mantenere in efficienza il pavimento pelvico, cioè i muscoli del basso ventre, dal rilassamento dei quali può derivare l’incontinenza.
Creme e gel lubrificanti sono sicuramente di aiuto in tutti i casi di secchezza vaginale e non soltanto quando si è in menopausa, ma anche nel caso in cui vi siano problemi a carico delle ghiandole di Bartolino; nel caso venga utilizzato un preservativo durante il rapporto (rapporti occasionali o con partner affetto da una patologia a trasmissione sessuale) è opportuno utilizzare un gel a base acquosa, per non danneggiare il preservativo.
Per i maschietti l’avvento del sildenafil o del tadalafil, due molecole utilizzate nella disfunzione erettile, ha costituito un rimedio per poter praticare sesso in modo soddisfacente; tuttavia, il loro uso deve avvenire dietro prescrizione medica ed i farmaci non vanno mai comprati sul web, non essendo in tal modo possibile verificare la serietà del produttore (corretto dosaggio, igiene nella produzione).
Alcuni mutamenti nelle prestazioni sessuali sono inevitabili: nel maschio una produzione di liquido seminale inferiore a prima, una leggera riduzione della dimensione testicolare, un allungamento del periodo refrattario cioè del periodo, successivo all’eiaculazione, durante il quale l’uomo non riesce ad avere una nuova erezione.
Nella donna, ad una variazione del tasso ematico di alcuni ormoni (aumento di FSH e LH, diminuzione di estrogeni e progesterone), si assiste alla diminuzione della lubrificazione, diminuisce l’elasticità della parete vaginale e aumentano di volume sia l’utero che le ovaie.
Nelle coppie nelle quali la terza età viene vista come un handicap, come un problema irrisolvibile, spesso uno dei partner si rivolge altrove nella speranza di ritrovare il vigore perduto (non sono solo i maschietti a cercare), con il risultato che si rischia di incrinare seriamente il rapporto, di perdere una fortuna con il sesso a pagamento e, soprattutto, di non risolvere il problema aumentando la frustrazione.
Il consiglio che ci sentiamo di dare è di non fingere e non nascondere nulla a chi condivide con noi la vita magari da decenni, ma di affrontare insieme anche questa sfida come se ne affrontano molte altre nella vita di coppia.
Quando il vigore e la freschezza giovanile si allontanano, la sessualità può assumere sfumature e profondità differenti grazie alla maggiore esperienza, confidenza e complicità col partner e con se stessi, anche quando non si ha o non si ha più un partner fisso. Anche se diminuisce il desiderio sessuale e si prolunga il periodo refrattario, si mantiene e spesso cresce il bisogno di intimità e il desiderio di esprimersi liberamente. La fantasia, l’immaginazione e la creatività alimentati dai ricordi e dalle esperienze, possono conferire nuova intensità alla vita di coppia e/o all’autoerotismo.
Ogni individuo ed ogni coppia ha in sé risorse, punti di forza cui attingere per superare le criticità.
Quando si è lontani dalla vita frenetica caratteristica dei più giovani si può riscoprire l’importanza di trascorrere tempo insieme, anche guardando un film o leggendo insieme un racconto a sfondo erotico, lasciandosi coinvolgere e assecondando le proprie reazioni emotive e fisiologiche.
Molte coppie si rassegnano di fronte ai problemi pensando che ormai una sessualità soddisfacente appartenga alla vita del passato. Questo può portare a sviluppare sintomi depressivi, disistima e modificazioni in negativo dell’immagine di sé: in questi casi il rivolgersi ad un esperto (psicologo o psicoterapeuta esperto in sessuologia) può aiutare l’individuo o la coppia a ritrovare il proprio equilibrio, la propria soddisfazione fisica e psicologica, partendo dai cambiamenti naturali che possono rappresentare un incentivo ad approfondire la conoscenza di sé e a rafforzare il rapporto col partner.
Non dimentichiamo che, purtroppo, la terza età vede molti soggetti soli, o viventi presso RSA, che hanno quindi difficoltà a relazionarsi ed intrattenere rapporti sessuali. Di recente anche in Italia è stata creata la figura dell’O.E.A.S. (Operatore all’Emotività, all’Affettività e alla Sessualità) chiamata con un termine anglosassone love giver che ha, appunto, il compito di permettere a quanti ne siano impediti (in particolare i disabili) di raggiungere il piacere che da soli non potrebbero provare.
Un’ultima cosa, ma non meno importante: sia i maschi sia le femmine è opportuno si sottopongano periodicamente, a partire dai 40 anni, a visite andrologiche e ginecologiche per prevenire la possibile insorgenza di malattie a carico dell’apparato uro-genitale: per gli uomini esami ematici ed ecografia dell’addome (prostata e vescica), per le donne mammografia, PAP test e MOC (densitometria ossea). Consultate sempre il vostro medico alla prima comparsa di sintomi: a volte è sufficiente modificare l’alimentazione o lo stile di vita per risolvere un disturbo.

Sergio Motta

Cristiana Francesia

Golosità a Nole: la sagra dell’Ofela

Il 2 giugno 2022 a Nole si terrà la tradizionale “Sagra dell’ofela”.

Artigianato, hobby, produttori locali, arte, fiori, street food, giostre e minigolf, a spasso con i pony, CRI, buone protezione civile, duelli medievali, tiro con l’arco, tamburi di borgo S.Rocco e molto altro.
Ore 15,30 concerto in  piazza Vittorio Emanuele.
Sarà possibile salire sulla torre civica. (ingresso gratuito – accesso consentito ai minorenni soltanto se accompagnati dai genitori).
Apertura della sagra ore 9,00.

Medicina estetica, Cristina Sartorio: “La mia bellezza in 4D che nasce dalla diagnostica”

“Quando bellezza, cuore, esperienza, professionalità e tecnologia s’incontrano, nascono delle magie destinate a restare nel tempo. Eternandosi, proprio come avviene nell’arte. Perché, in fondo, ogni persona è unica. E il volto rappresenta la carta d’identità che ci accompagnerà per tutta la vita. Idem anche per il corpo”.

Sono parole di Cristina Sartorio, celebre medico chirurgo estetico piemontese – seguitissima anche sui principali social media – presente sia a Torino che a Santa Margherita Ligure con due studi professionali considerati nel settore tra i migliori e più completi in Italia.
Anche sul versante dell’importanza degli investimenti cospicui e crescenti nell’aggiornamento tecnologico del parco macchine e degli strumenti operativi: spesso detenuti in anteprima e in esclusiva, grazie all’amplissima credibilità maturata presso i brand leader di settore in anni di professione ai massimi livelli.
Due hub, due incubatori tra le Alpi e il mare in cui cuore e corpo si fondono fino a farsi una cosa sola “Perché la mia, come dico sempre, è una bellezza in 4D”, sottolinea la nota professionista del benessere che di questo motto ne ha fatto una ben precisa filosofia, “tesa a offrire a tutto tondo ai pazienti la più completa e moderna gamma di trattamenti all’avanguardia sia per il volto che per il corpo”.
Per poi proseguire: “Fondamentale è la diagnostica della pelle, che avviene mediante l’impiego di due particolari e pionieristici strumenti: ‘Vectra’, capace di fotografare in 3D il volto e poterne ruotare nello spazio l’immagine speculare proprio per andare a valutare attentamente e a fondo, potendo contare su più prospettive di visione, quelle che sono le reali esigenze individuale caso per caso: ripristino dei volumi, correzioni, rimozione di macchie, ringiovanimento e valorizzazione dei tratti peculiari della persona”.
Poi viene il turno di “‘Visia’, la cui funzione consiste nell’offrire al medico chirurgo estetico una sorta di panoramica, tipo quella dentale, ottenuta mediante lo scatto singolo di tre foto sul viso ottenute con diverse angolature. E’ un’ottima risorsa nella valutazione in dettaglio degli effetti legati al foto e crono invecchiamento, tra cui iperpigmentazioni dovute all’effetto dei raggi UV e altre cause, oltre a dare il polso dello stato reale della vascolarizzazione dei capillari, della eventuale presenza di batteri sulla superficie epidermica. In questo modo si pongono le basi per un corretto TruSkin Age utile a identificare la reale età cutanea di ciascun paziente analizzando in dettaglio sotto ogni profilo lo stato di fatto oggettivo della sua pelle”.
La potenza di calcolo del software unita all’esperienza del medico chirurgo estetico “Consente altresì di effettuare proiezioni e simulazioni reali e verisimili su quello che sarà anche il prossimo sviluppo nel tempo della pelle del paziente con o senza trattamenti preventivi e conservativi: considerando età, abitudini di vita, etnia, tipologia di cute e moltissime altre variabili che concorrono alla definizione scientifica della migliore soluzione estetica possibile. Tutti i dati che concorrono all’elaborazione delle informazioni vengono reclutati a livello mondo su un panel esemplificativo di 200mila pazienti appartenenti a tutte le etnie, fototipi e con diverse condizioni di pelle con un range di età che va dai 18 agli 80 anni”, approfondisce il noto medico chirurgo estetico.
“L’attenzione costante alle nuove tecnologie e ai ritrovati da essi offerti, così come la produzione in proprio con i migliori laboratori artigianali italiani di linee cosmeceutiche dedicate costituiscono un must, un punto d’eccellenza in continuo sviluppo nel mio percorso di ascolto dei desideri del paziente. E condurlo così, per mano, dalla pelle al cuore”, conclude Cristina Sartorio, altresì autrice del bestseller ‘La Bellezza dell’Imperfezione’ uscito per HCA Edizioni con il contributo del giornalista radiotelevisivo e saggista cattolico Maurizio Scandurra.
Tutte le informazioni sul sito www.cristinasartorio.com e sulla Pagina Facebook Medicina Estetica Cristina Sartorio e su Instagram al profilo @dr.cristinasartorio.

 

Letizia Turco è la vincitrice della finalissima interregionale di Miss Mondo

Per Piemonte Liguria e Valle D’Aosta

Letizia Turco è la vincitrice della finalissima interregionale di Miss Mondo Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, tenutasi all’interno di Palazzo Pralormo, prestigiosa location torinese. Si è  trattato di una serata in grande stile in cui 24 ragazze di rara bellezza si sono contese la vittoria. Patron della serata Domenico Barbano, da cinque anni responsabile del concorso e fondatore di Hoas-History of Style, che si è dichiarato “molto soddisfatto della kermesse”.

Ha vinto il titolo di Miss Mondo Piemonte a soli 17 anni Letizia Turco, studentessa del Liceo Coreutico Teatrale Germana Erba al teatro Nuovo di Torino, allieva dell’Accademia CDH Cinema District Hub di Moda e Cinema, che è  conosciuta per scoprire nuovi volti della televisione, del cinema e della moda. Letizia suona da diversi anni il pianoforte, ama la moda, danza e recita e ha sfilato con i grandi brand della moda a Hoas Torino. Ora il suo desiderio è quello di diventare top model e attrice.

Miss Mondo Valle d’Aosta, 20 anni, è Rebecca Arnone, mentre Miss Liguria è Melissa Yucel.

Il primo giugno le ragazze partiranno alla volta di Gallipoli, dove si terranno le fasi finali del concorso nazionale al quale accedono 120 ragazze da ogni parte d’Italia. I primi tre giorni vi sarà  una pre selezione, dalla quale ne rimarranno 50 e, successivamente, 25.

Queste ultime accederanno  alla finalissima il 18 giugno prossimo.

Miss Mondo è nata in Gran Bretagna nel 1951 ed è stata fondata da Eric Morley, scomparso nel 2000, oggi passato nelle mani della moglie Julia. Insieme a Miss Mondo, Miss International e Miss Universo, si tratta di uno dei concorsi più pubblicizzati del pianeta.

Tutti insieme costituiscono il Big Four International Beauty Pageants

MARA MARTELLOTTA

Usseaux, Laux e la magia del lago

A 77 chilometri da Torino, nel bellissimo scenario della Val Chisone a 1400 metri di altitudine, si trovano Usseaux  e Laux con il suo lago,  la fiaba è servita.

Di Usseaux, che in celtico vuole dire alto e dove si parla ancora il patouà, un dialetto occitano alpino, si hanno le prime notizie intorno al 1060. Parte della Repubblica degli Escartons, gli “uomini liberi”, fino al 1713, in questo territorio convivono da secoli la religione cattolica e quella valdese. Francese prima e austro-piemontese al termine della battaglia di Assietta diventa italiana a tutti gli effetti nel 1861. Questo luogo di altri tempi è una comunità rurale-montana con case di legno, vita contadina e ritmi lenti. Le scritte e i numerosi murales colorati e bellissimirappresentano eloquentemente una esistenza vissuta senza fretta dove il tempo ha un valore importante e la semplicità è una virtù preziosa.

L’atmosfera alpina ci racconta di un luogo soleggiato dove abitudini e stile di vita sono molto diversi da quelli della città, il senso della comunità molto forte e le relazioniumane e sociali molto strette. In questo paese dal sapore antico la condivisione ha un significato ancora importante, c’è il forno comunitario per la panificazione, le fontane lavatoi, la chiesa parrocchiale barocca di San Pietro.  

Percorrendo la strada del colle delle Finestre, in passatosentiero militare ma divenuta famosa in seguito come tappadel Giro d’Italia, si arriva al Forte delle Fenestrelle, voluto dai Savoia ed edificato nel 1728 per controllare il valico ed evitare invasioni straniere. Da questo angolo il panorama è meraviglioso, vi si possono ammirare le cime della Val Chisone e della Val di Susa.

A pochissimi chilometri da Usseaux, sorge Laux, un borgo che con il suo laghetto verde intenso regala uno scenariodecisamente romantico e una atmosfera fiabesca.

Il lago è un piccolo gioiello che riflette le cromie meravigliose dei boschi che lo avvolgono. E’ possibile percorrerlo attorno, godersi il panorama paradisiaco e magari fare un pic-nic. Il borgo è una miniatura, un villaggio fatto di stradine, casette, la piazzetta, un torrente che attraversa la strada principale. Anche qui sono diversi i dipinti murali, raffiguranti perlopiù animali, che decorano le pareti in pietra delle piccole dimore .

Visitare questo luogo è come un sogno, una sospensione dalla vita quotidiana cittadina, una meraviglia di armonia e delicatezza, un tuffo in un racconto.

I percorsi da esplorare a piedi in mezzo ai boschi, o tra borgate e alpeggi sono diversi, il sentiero del Plaintsentif è uno dei più noti, circa 50 km all’interno dei parchi della Val Troncea e dell’Orsiera-Rocciavré. Uno dei tratti maggiormente consigliati poi è quello da Usseaux a PraCatinat. Questa zona è inserita inoltre nella pianificazione forestale del Pinerolese, Itinerari Camminabosco, che prevede interventi di cura e miglioramento delle aree verdi con tanto di certificazione PEFC, uno schema internazionale che definisce i criteri e le norme sulla “gestione forestale sostenibile”. Le azioni e la gestione per la conservazione della flora e della fauna dei nostri territoriad opera dell’amministrazione pubblica sono molto importanti, così come lo sono il rispetto e l’attenzione che ognuno di noi ha il dovere di porre attraverso una condotta riguardosa ed educata: non sporcare, non buttare rifiuti o abusare delle risorse naturali. E’ così che questi luoghi di incredibile bellezza si tutelano e si mantengono incontaminati, grazie al nostro doveroso e corretto operato.

Maria La Barbera 

Il Club Ronchiverdi apre la piscina estiva e prepara l’inaugurazione della prima terrazza Martini

Al Club Ronchiverdi di corso Moncalieri 466 si è aperta la stagione estiva sabato 21 maggio scorso, decisamente in anticipo rispetto agli anni precedenti, con l’apertura della piscina estiva immersa nel verde, ai piedi della collina. Il caldo eccezionale di questi giorni ha permesso all’acqua di raggiungere la temperatura stabilita dai regolamenti per la balneazione a cielo aperto. La piscina, probabilmente una delle primissime in città, aprirà dalle 11 alle 19. “Eravamo pronti già da dieci giorni, la manutenzione era stata fatta – spiegano presso i Ronchiverdi – aspettavamo solo che il caldo aumentasse, cosa che, inaspettatamente, è avvenuta molto prima rispetto agli anni precedenti”. Ma non è tutto, il 25 maggio vi sarà anche il primo party a bordo vasca e a fine settimana avverrà l’inaugurazione della prima “Terrazza” Martini piemontese in un Club.

Mara Martellotta

Mobilità sostenibile: Rivoli si dota dei monopattini elettrici

A partire dal 20 maggio a Rivoli è possibile noleggiare i monopattini elettrici degli operatori Bird e Dott.

 

L’Amministrazione Comunale, facendo seguito ad un bando avviato dalla città Metropolitana, ha deciso di dotarsi di questo servizio, mirato a ridurre l’impatto sull’ambiente dei piccoli spostamenti urbani e offrire ai cittadini un’alternativa per il collegamento con i centri vicini.

Anche Rivoli provvede ad avere  un servizio di mobilità dolce, complementando il trasporto pubblico ed incentivando l’intermodalità.

Il servizio coprirà l’ area urbana della Città di Rivoli fatta eccezione per alcune zone con livelli di pendenza, caratteristiche del selciato ed altre particolarità che renderebbero l’ uso dei monopattini improprio e pericoloso.

Sappiamo  quanto sia importante l’ interconnessione con i Comuni vicini, soprattutto per motivi di studio e lavoro. – afferma il Sindaco Andrea Tragaioli – Con questo presupposto abbiamo valutato di dotarci di questo servizio di sharing. La micromobilità inoltre, non ha impatto sull’ ambiente. Confidiamo nel fatto di avere così un’alternativa al traffico veicolare in Città, con  risultati anche nella riduzione dell’inquinamento atmosfericoSarà fondamentale però il rispetto di alcune regole per evitarne usi impropri e tutelare la sicurezza. “

“Un nuovo servizio per i cittadini rivolesi che potranno spostarsi in Città e verso Torino utilizzando la mobilità dolce. – aggiunge l’ Assessore Alessandra Dorigo – Sarà necessario però che ciò avvenga rispettando alcune norme: i monopattini dovranno essere presi nelle 30 apposite aree predisposte dal Comune e rimane, per legge, il divieto di sosta sui marciapiedi. Daremo ai cittadini la possibilità di scegliere come muoversi in Città. Con l’ auto, in bici o in monopattino ma sempre in sicurezza. Alcune vie ad alto scorrimento o con una pendenza importante infatti, sono state escluse dall’ utilizzo.

Sono state a tal proposito attrezzate, circa trenta aree di deposito per la consegna dei mezzi da noleggiare, che si prevedono inizialmente nel numero di due per ogni operatore per un totale di 120 mezzi. Nei mesi successivi all’avvio del servizio, sarà fatta una verifica dell’utilizzo effettivo dei mezzi nelle diverse postazioni, per incrementarne o ridurne la quantità  a disposizione degli utenti.

Le due società applicheranno i propri listini per il noleggio, il cui utilizzo sarà soggetto al regolamento approvato dal comune di Rivoli. Il medesimo prevede l’assicurazione del mezzo ed alcune regole per il rilascio dei monopattini all’interno delle postazioni individuate sul territorio, con l’applicazione di penali in caso di abbandoni incontrollati.

I mezzi saranno inutilizzabili  nei tratti di territorio che sono stati vietati al transito, grazie all’individuazione sulla mappa delle aree inaccessibili, nelle quali i monopattini non saranno alimentati e non

potranno viaggiare.