LIFESTYLE- Pagina 120

Anteprima Grignolino & Co.

Il nuovo main-event del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese in collaborazione con Go-Wine

Sabato 13 e domenica 14 maggio: due giorni di cultura e piacere enoico nel Monferrato casalese

Un nuovo main-event arricchisce il calendario 2023 del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese. Si chiama: “Anteprima Grignolino & Co.” e si terrà sabato 13 e domenica 14 maggio al Castello Paleologo di Casale Monferrato, per una due giorni interamente dedicata al Grignolino del Monferrato Casalese doc, oltre che alla Barbera del Monferrato Superiore docg, al Rubino di Cantavenna doc e al Gabiano doc.

Un nuovo format di carattere culturale, formativo, divulgativo e sociale disegnato con l’Associazione Go-Wine di Alba e rivolto a winelover, operatori, giornalisti e blogger.

Questo il macro programma:

#Degustazioni a Calice e vendita vini a tu per tu coi vigneron soci del Consorzio, con food a cura dell’Enoteca Regionale del Monferrato (sabato dalle ore 17 alle ore 23 e domenica dalle ore 10 alle ore 19 nella corte del castello);

#Convegno “Progettazione di Vitigni Sostenibili, Portinnesti di nuova generazione e Climate Change” a cura della formatrice, giornalista ed esperta di comunicazione e marketing nel settore tecnico viticolo Costanza Fregoni, della Responsabile del VCR Vivaio Rauscedo Research Center Elisa De Luca e del docente del Politecnico di Torino Daniele Trinchero (ore 10,30 di domenica 14 maggio);

#Blind Masterclass tecnica a cura dell’enologo Mario Ronco, sui campioni di Grignolino vendemmia 2022, di cui ai 7 areali di produzione del Monferrato casalese (sabato 13 maggio ore 17,30 Manica Lunga del Castello);

#Masterclass sulle 4 denominazioni tutelate dal Consorzio a cura di Gianni Fabrizio de Il Gambero Rosso (domenica 14 maggio ore 16,30 Manica Lunga del Castello);

#Visite guidate al Centro di Documentazione delle Doc Paolo Desana (sabato: tra le 18 e le 20; domenica le 10 e le 12 e tra le 14 e le 18).

L’evento, organizzato nell’ambito delle Azioni del Psr 2014-2022 Bando B 2022, vedrà la collaborazione della Delegazione Ais di Casale Monferrato, il sostegno della Fondazione CRAL e il patrocinio della Città di Casale Monferrato.

“Negli ultimi tempi”, spiega il Presidente del Consorzio Claudio Coppo, “l’interesse per il vino e, in particolare, per il Grignolino del Monferrato Casalese, è notevolmente aumentato andando a conquistare anche l’attenzione dei più giovani, così, come ampiamente emerso in occasione della tre giorni de Il Nobile Ribelle organizzato a Grazzano Badoglio da Ais Piemonte, Delegazioni di Asti e Casale Monferrato, in collaborazione con il Consorzio Colline del Monferrato Casalese e con l’Associazione Monferace (per questo territorio)”.

Un interesse confermato anche dai vigneron monferrini, sempre più, impegnati ad ampliare le proprie superfici vitate per soddisfare la domanda crescente. Nell’anno 2022, l’imbottigliato di Grignolino è cresciuto di circa 7 punti percentuali, raggiungendo le 435mila bottiglie. In molti casi, le cantine sono rimaste sprovviste e le prenotazioni sono già avanti sull’ultima vendemmia.

Insomma, il Grignolino piace sempre più e, più di ogni altro, rappresenta lo spirito viticoltori e l’anima del terroir monferrino divenendo, all’occorrenza, anche versatile nelle sue tre versioni quali sono: tradizionale, Metodo Classico (anche Metodo Martinotti) e Riserva.

Già storicamente riconosciuto come “il” vino nobile del territorio, nel XIII secolo il Grignolino fu apprezzato dai canonici di Sant’Evasio, nel XVII secolo dai Gonzaga, nel XVIII secolo dal Conte Nuvolone, che lo definì “Nebbiolo rosato”, nell’Ottocento da Napoleone così come propostogli da Giobert col nome di “Girodin” di Casale, e, poi, da Leardi e Demaria che lo descrivevano “granatino”, dalla Marchesa Teresa Durazzo di Gabiano, che negli anni ’70 dell’Ottocento lo amava spumantizzato, dal Re Umberto Primo di Savoia che lo voleva in tutti i suoi menù e da Giovanni Lanza che ne fu produttore, fino a Veronelli che ne fu grande estimatore.

I Grandi Terroir del Barolo

L’elenco definitivo delle cantine

 

I Barolo in degustazione al banco d’assaggio

Ecco i Barolo in degustazione a “I grandi terroir del Barolo”, iniziativa ideata da Go Wine, giunta alla quattordicesima edizione e in programma a Monforte d’Alba sabato 25 e domenica 26 marzo.

 

Sede dell’evento le eleganti sale del Moda Venue (Via Cavour, 10), nel centro storico del paese. Il programma prevede banchi d’assaggio d’incontro con le cantine, esclusive masterclass e visite in cantina: una formula che consentirà in un week-end di approfondire “sul campo” la conoscenza della nuova annata di uno dei più grandi vini del mondo.

 

LE CANTINE PROTAGONISTE DELL’EVENTO

CON I BAROLO IN DEGUSTAZIONE

 

ABBONA ANNA MARIA Farigliano

Barolo del Comune di Castiglione Falletto 2019

Barolo Bricco San Pietro 2019

Barolo Bricco San Pietro 2018

 

BOASSO – Serralunga d’Alba

Barolo del Comune di Serralunga 2019
Barolo Gabutti 2019

Barolo Riserva Margheria 2017

 

BOGLIETTI ENZO – La Morra

Barolo Fossati 2019

Barolo Arione 2014

Barolo Case Nere 2011

 

BOLMIDA SILVANOMonforte d’Alba

Barolo Bussia Vigna dei Fantini 2019
Barolo Bussia 2018

Barolo Le Coste di Monforte 2017

 

BRICCO MAIOLICADiano d’Alba

Barolo del Comune di Diano d’Alba Contadin 2019
Barolo del Comune di Diano d’Alba Contadin 2017

 

CASCINA CHICCO – Canale

Barolo Rocche di Castelletto 2019

Barolo Riserva Ginestra 2016

 

FORTEMASSO – Monforte d’Alba

Barolo Castelletto 2018

Barolo Castelletto 2017

 

MANZONE GIOVANNIMonforte d’Alba

Barolo Bricat 2018

Barolo Gramolere 2018

 

MANZONE PAOLOSerralunga d’Alba

Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2019

Barolo Meriame 2019
Barolo Riserva 2017


MONCHIERO F.LLI
– Castiglione Falletto

Barolo Rocche di Castiglione 2019

Barolo Montanello 2018

 

ODDERO PODERI E CANTINE La Morra

Barolo 2018

PIAZZO COMM. ARMANDO – Alba

Barolo Valente 2018

Barolo Sottocastello di Novello 2019

Barolo Riserva Sottocastello di Novello 2015

PODERE GAGLIASSI – Monforte d’Alba

Barolo del Comune di Serralunga 2019

Barolo del Comune di Serralunga 2018

 

PORRO GUIDO Serralunga d’Alba

Barolo Lazzairasco 2019

Barolo Vigna Rionda 2019

 

REVERDITO MICHELELa Morra

Barolo 2019

Barolo Badarina 2017

Barolo Riserva 2016

 

SAN BIAGIOLa Morra

Barolo Galina 2019

Barolo Bricco San Biagio 2019
Barolo Riserva Bricco di San Biagio 2017

 

AGR. SORDO GIOVANNI Castiglione Falletto

Barolo Monprivato 2019

Barolo Monprivato 2018

Barolo Perno 2013

 

G.D. VAJRA Barolo

Barolo Albe 2019

Barolo Baudana 2019

Barolo Bricco delle Viole 2019

 

VIETTI Castiglione Falletto

Barolo Castiglione 2019

Barolo Lazzarito 2019

L’Alto Adige con il Pinot Nero ospite speciale dell’evento

Non solo Barolo!

Nel segno del confronto, e rinnovando esperienze già sperimentate nelle passate edizioni, l’evento si apre ad altri territori. Nell’edizione 2023 sarà il Consorzio Vini Alto Adige ospite speciale, con selezioni di Pinot Nero. I vini dell’Alto Adige saranno presenti al banco d’assaggio con una selezione di etichette, e nelle degustazioni guidate di sabato pomeriggio e domenica pomeriggio.

L’evento si svolge su due turni giornalieri di prenotazione, per organizzare meglio l’afflusso del pubblico e comunque con la previsione di una fascia oraria ampia che consenta di degustare nelle migliori condizioni. I dettagli scorrendo la mail.

 

PRENOTA SUBITO LA TUA ESPERIENZA A

I GRANDI TERROIR DEL BAROLO!

ENTRA ANCHE TU NELLA COMMUNITY DI GO WINE!

Per chi decide di associarsi a Go Wine

la partecipazione al banco d’assaggio è gratuita!

Scrivici a ufficio.soci@gowinet.it

IL PROGRAMMA

 

DOVE

 

SALA GRIFONI di Palazzo Martinengo – Moda Venue

MONFORTE D’ALBA, Via Cavour, 10

 

QUANDO

 

SABATO 25 marzo 2023

Banco d’assaggio dalle 11 alle 19, articolato su 2 turni
Sono previste due una masterclass: alle ore 12 e con doppio turno alle ore 16.00 e 17.15

Solo nella giornata di sabato è previsto il Master sul Barolo

 

DOMENICA 26 marzo 2023

Banco d’assaggio dalle 11 alle 19, articolato su 2 turni
Sono previste due masterclass: alle ore 11.00 e con doppio turno alleore 16.00 e 17.15

COME PARTECIPARE

 

BANCO D’ASSAGGIO

Per garantire la sicurezza dell’evento e un ordinato afflusso, LA DEGUSTAZIONE AL BANCO D’ASSAGGIO SI ARTICOLERÀ OGNI GIORNO SU DUE TURNI, CON PRENOTAZIONE CONSIGLIATA.

Sabato 25 marzo:
-primo turno: ore 11.00-15.00
-secondo turno: ore 15.00-19.00

Domenica 26 marzo:
-primo turno: ore 11.00-15.00
-secondo turno: ore 15.00-19.00

 

 

 

BIGLIETTI E COSTI

 

Il costo della degustazione è di euro 25 (riduzioni euro 22 per Soci Associazioni di settore e euro 18 per i soci Go Wine).

Comprende la degustazione in forma libera dei Barolo al banco d’assaggio e un assaggio presso l’area del Consorzio Alto Adige.

 

E’ aperta la prevendita online del biglietto!

Chi prenota online avrà una riduzione sul costo a:

€ 23,00 per il pubblico,

€ 20,00 rid. soci associazioni di settore,

€ 15,00 rid. soci Go Wine.

Marito mio vai a fare la spesa

La nostra società ha subito cambiamenti radicali negli ultimi decenni, da quando la donna ha cominciato a lavorare fuori casa, da quando la società ha suggerito e, talvolta, imposto un cambiamento radicale dei ruoli, dei privilegi e delle abitudini.

Ne sono un minimo esempio il congedo di paternità introdotto non molti anni fa e normato, per ultimo, dal D.Lgs. 105/2022 o l’affidamento congiunto dei figli minori in caso di separazione.

Esistono, tuttavia, alcune sacche di resistenza all’interno della società, in parte per comodità, in parte perché alcuni soggetti non hanno aggiornato il calendario, che mantengono divisi, anche se meno rigidamente di un tempo, i ruoli del maschio e della femmina in una famiglia.

A me personalmente piace cucinare, non ho problemi a stirare o fare un bucato, adoro fare la spesa non ritenendo siano ruoli femminili o sia disdicevole che un uomo svolga quei compiti; conosco molte donne che, vivendo sole, hanno imparato a tinteggiare la casa, contrattare la compravendita nei mercatini, riparare un rubinetto o comprare un elettrodomestico.

La causa per cui tuttora vi sono ruoli definiti ad uno o all’altro sesso è puramente culturale, dove per cultura intendo l’esempio ricevuto in casa, talvolta il divieto sotteso a praticare qualche compito perché “sono cose da donna”; nella realtà non vi è nulla che impedisca, fisicamente, intellettualmente o legalmente di svolgere gli stessi compiti per l’uomo o la donna alternandosi, eventualmente, al fine unico di far funzionare bene la casa o la famiglia.

Spesso il maschio adduce motivazioni risibili per non aiutare la compagna: “sono stanco”, “un attimo solo ché guardo il TG”, “non so come funziona la lavastoviglie” e così via.

Nelle mie conferenze avverto sempre le donne di fare molta attenzione prima di andare a convivere, prima del matrimonio, al comportamento domestico del loro compagno; le invito a riflettere sulla quantità di compiti svolti e spettanti alle donne (per prassi, non per decreto divino) tra cui fare la spesa, cucinare, apparecchiare, sparecchiare, lavare i piatti, fare il bucato, stendere, ritirare la biancheria asciutta, stirare, rifare i letti, pulire casa, rammendare i vestiti, lavare i vetri ed i pavimenti, controllare i compiti dei figli, portarli a scuola e, spesso, andarli a riprendere, passare in tintoria.

Quanti di questi compiti vengono svolti dai vostri compagni? Portare i figli a calcio ed andarli a riprendere, il motivo si commenta da sé.

In un’epoca in cui ci si aspetterebbe una completa condivisione dei compiti tra i partners e la scomparsa dei compiti di genere, in realtà la mentalità maschilista rimane, viva e florida, in troppe persone.

Io mi diverto (è un eufemismo) a guardare le persone nei supermercati, fuori dai negozi di abbigliamento, in spiaggia con la famiglia. Vi sono luoghi che sembrerebbero off limits ad un genere o ad un altro: nei supermercati i maschi solitari sono quasi sempre single (e si vede da cosa acquistano); se sono accoppiati vanno a fare la spesa con la moglie. La scelta dei prodotti è prerogativa delle mogli, non conoscendo il maschio l’uso di anticalcare, detersivi, ammorbidenti, brillantante, ecc.

Quanti uomini avete visto acquistare gli assorbenti per la compagna? E quante donne comprare i preservativi? Se per la prima domanda la risposta può dipendere dalla mancata conoscenza, da parte degli uomini, delle problematiche femminili (flusso abbondante? per la notte? con ali o senza?) per la seconda la signora verrebbe da molti, troppi, considerata una professionista del sesso (sono loro che provvedono alla dotazione).

E quanti uomini avete visto stendere il bucato? Quando ero ragazzino, dieci anni circa, avendo i genitori che lavoravano entrambi su turni spesso opposti avevo imparato a fare il bucato, stenderlo e altre incombenze domestiche. Un giorno, una signora che abitava nel cortile, disse a mia madre che mi aveva portato di esempio al marito che non la aiutava perché se lo facevo io poteva farlo anche lui.

A me è sempre piaciuto avere gente in casa, che fossero parenti o amici poco importava; ma sapendo quanto mia madre fosse stanca con il lavoro, la casa, mio fratello piccolo e tutto il resto capii che, se avessi voluto organizzare qualcosa, avrei dovuto aiutarla o presto il giocattolo si sarebbe rotto.

Evidentemente, però, anche da parte delle donne c’è ancora un residuo di permissivismo che non fa loro imporre la loro volontà sulla pigrizia o sulla comodità maschile.

Io trovo estremamente gratificante poter decidere cosa acquistare quando faccio la spesa e andandoci di persona posso acquistare altro, cambiare idea, mandare un msg a casa chiedendo se questo serva, se convenga, ecc.

I maschietti che non soltanto non collaborano ma, spesso, si lamentano perché questo non piace, questo è meglio in quell’altro negozio (mi ricorda il prosciutto di Furio in “Bianco, rosso e Verdone”), “l’hai già fatto la settimana scorsa”, “dove sei stata finora che non è ancora pronto?” l’unica volta in un mese in cui la compagna incontra le amiche dopo l’ufficio, perché accettano di passare per disabili anziché, come molte altre volte fanno, non mostrano di saper fare tutto, di essere forti, resistenti e creativi? Oltretutto, alzando il sedere dal divano evitano le piaghe da decubito.

Sergio Motta

“Respect”: a scuola di “Rispetto” / Facce da scuola 2

Quarant’anni fa, a Vallette… I “migliori” anni della mia scuola

Gianni Milani

Seconda mattinata alla “Levi”. Dove si era rimasti? Ricordate? Già: una quarantina d’occhi mi sfidavano… E anche oggi, seconda mattinata, continuavano a sfidarmi. Dalla mia, non più di un poker di alunni. Misi subito, in atto, la carta dell’attacco. La prima che mi uscì dal mazzo. Lasciai sedia e cattedra e cominciai ad addentrarmi, nella fitta spianata di banchi. O di quello che restava del parco banchi, disseminati a caso per la classe e diventati quasi tutti estroversi tazebao di varia letteratura e tavole confessionali su cui imprimere le alte voci di imperituri e straripanti amori, così come di fedi calcistiche inossidabili. A terra zaini e zainetti, scarpe da ginnastica che in larga parte avevano conosciuto tempi e aromi migliori, fogli e qualche libro sparsi a caso, perfino con una certa geniale creatività. Al termine della teatrale “passeggiata”, all’ultimo banco un giovincello dall’aria guascona, capelli a spazzola, non alto e cicciotello, leader incontrastato –s’era subito capito – della classe, se ne stava bello spaparanzato, schiena al muro su sedia caracollante e incollata non si sa come a un povero pavimento in legno che, dopo anni di ingiurie vandaliche, gridava solo misericordia.  Al banco di fianco, un’altra “dolce creatura”, capelli alle spalle e pacchetto di sigarette in bella vista nel taschino di una camiciola da cui uscivano muscoli da palestra e corporatura da ripetente felicemente e caparbiamente incallito.

Seppi poi che il suo nome era Matteo e, in certo senso, rappresentava il “braccio armato” del giovinducetto di cui sopra. Silenzio “da non volava una mosca”. Una vocina dentro: prof buttati, adesso o mai più. Fisso e sfido il giovin ducetto. E con lui tutta la classe. Oggi voglio insegnarvi una parola che, da queste parti, mi pare sia poco conosciuta…caro Cosimo, detto Mimmo. Wow, mi ero rivolto proprio a lui. Il suo nome me l’aveva indicato il collega look english che mi aveva accompagnato il giorno prima alla classe. Il ragazzotto trasalì, nel mutismo imbarazzato dei compagni. Cosimo? Mimmo? Come avevo osato pronunciare cotanto nome “invano”? E per giunta con quel diminutivo “Mimmo”, in uso solo – per sua strettissima volontà – agli amici e ai fedelissimi? E quel “caro” poi di fronte al “Cosimo”. Mimmo (diventammo in seguito amici e “permise” anche a me di chiamarlo così ) si lasciò cadere di botto con un moto d’ira malcelato sulle quattro gambe della sedia.  Era ormai sfida a due. Dalla mia, stranamente sentivo però di aver recuperato l’interesse (parlare di stima era ancora presto) di buona parte della classe. Ora dovevo cavalcare l’onda. Un lampo. Ritornai alla cattedra e scrissi alla lavagna, a caratteri cubitali, sottolineati e con tanto di esagerati due punti esclamativi, la parola RISPETTO!! Stetti un attimo ad osservare con puro compiacimento quel parolone scritto bello grande, bianco su nero, poi mi girai di botto verso la classe. Prima lezione, dunque. Un misto di grammatica italiana e di educazione civica. E perfino, come vedremo, di Educazione Musicale. Rivolto ai ragazzi – Mimmo aveva ripreso la posizione standard “sedia al muro”, aria di assoluta indifferenza e rabbia non ancora del tutto sopita – Rispetto – declamai – sostantivo maschile. Primitivo, astratto. Parola magica, capace di miracoli impensati, ma assai poco tenuta in considerazione, purtroppo, nel mondo in cui viviamo e perfino in questa classe, mi pare di avere intuito. Silenzio totale. Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza. Cosa significa per voi la parola ‘Rispetto’? Dài forza, sentiamo qualche risposta. Una mano alzata. La parola “Rispetto”, prof, mi mancano le parole ma mi fa venire in mente il titolo di una canzone inglese… che a casa mio fratello mi fa ascoltare a palla! Lui è fissato con ‘sto Rhytm and Blues e guai a chi glielo tocca, che s’inc…., s’incavola come una belva! Magnifico. Respect! gridai. Capelli nerissimi, frangetta sulla fronte. Quella vocina arrivava come una benedizione da un “piccoletto”, Alessandro, che ben presto divenne mio fido “alleato” . “What you want, Baby I got   All I’m askin’, Is for a little respect”. Gran bel pezzo – continuai. Sapete che addirittura questa canzone incisa da un grandissimo come Otis Redding e poi dalla leggendaria Aretha Franklin è diventata l’inno, alla fine degli Anni ’60, di alcuni movimenti antirazzisti, negli Stati Uniti?E se tanto mi dà tanto, non vi sembra che anche noi potremmo prendere quasi come nostro inno ufficiale questa canzone?


Risolino (e come diversamente?) di Cosimo, che “minaccia”: Il rispetto si deve guadagnare. Parole sante! Parliamone! Domani, prof, porto la cassetta(allora si usavano ancora le musicassette, i cd erano in allora oggetti assolutamente futuribili) e ce la sentiamo in classe…magari la teniamo anche qui e ogni tanto ce l’ascoltiamo! Grande Ale! Piano piano, la classe si stava trasformando, nella sua larga maggioranza, sia pure con qualche silenziosa perdurante ma tangibile resistenza da parte del gruppo “eversivo” guidato dal Mimmo che non voleva essere chiamato Mimmo, in un celestiale consesso scolastico degno delle migliori Orsoline. Un miracolo. Da girone infernale a inaspettato, quasi Eden.  La campanella – salvifica – suonò. La “sfida all’Ok Corral” l’avevo, almeno inizialmente, superata. In classe entrò una giovane e carina collega di Educazione Fisica. I ragazzi uscirono in corridoio per raggiungere la palestra. Fu allora che Cosimo detto Mimmo (ma solo per gli amici) mi si avvicinò e mi sussurrò appena, con aria circospetta di chi non voleva più di tanto dare nell’occhio: Il rispetto s’ha da guadagnare! Io lo fissai e gli sussurrai, con aria “mafiosa” pari se non superiore alla sua: Parliamone! E (per grazia divina) con Mimmo ne abbiamo parlato tanto. Con lui e con centinaia di altre ragazze e ragazzi della “Levi”. Per quattordici lunghi anni. I “migliori anni” della mia scuola. La migliore scuola delle mie scuole.

Gianni Milani

Sfortunatamente solo il risultato giudica le cose

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano 
Sfortunatamente solo il risultato giudica le cose, e gli eventi sono enigmi di cui abbiamo la chiave troppo tardi per poterla utilizzare…
Osserviamo con più riguardo, meticolosità e caparbietà tutti i contorni sospetti, prima che gli stessi possano recare danni irreparabili …
In fondo in fondo, il segreto della combinazione di una cassaforte e quindi la chiave per la sua risoluzione, si annida anche nel cuore …!

Casa, 8 torinesi su 10 amanti dell’ordine

Un’attenzione che non solo migliora la vivibilità ma dà risalto alla cura verso
l’estetica e il design.

Nella ricerca di stile e atmosfera, luminosità (67%), arredi (31%) e verde (21%)
sono gli aspetti più curati.

Le tendenze future? Multifunzionalità (33%) e sostenibilità (21%).

Roma, 20 marzo 2023 – Ben 8 torinesi su dieci sono molto attenti all’ordine in casa.

E di questi, se il 35% ne fa una regola del buon vivere quotidiano, il 21% porta questo
impegno a livelli di estrema meticolosità e compie grandi sforzi affinché tutto sia
sempre perfetto e organizzato. Un’attenzione che non solo ne migliora la vivibilità, ma
– senza oggetti fuori posto nei diversi ambienti – aiuta a far percepire la cura verso gli
elementi estetici, di stile e design.

Lo rileva l’Osservatorio Sara Assicurazioni*.
Gli abitanti di Torino dichiarano infatti una grande attenzione all’estetica degli
ambienti e all’organizzazione degli spazi secondo il proprio gusto e personalità: in
questa ricerca di stile e di atmosfera, gli aspetti più curati sono la luminosità (67%), gli
arredi (31%), le tinte di pareti e pavimenti (23%) e il verde (21%). La cura dei dettagli
si spinge fino ai quadri (13%), alle librerie (13%) e alla scelta di diffusori di fragranze
(10%).

Lungi dall’essere fattori puramente esteriori, stile e design sono anzitutto elementi
propedeutici al benessere tanto che il 37% dichiara di sentirsi meglio in una casa
ben arredata. Anzi, loro compito è anche rendere l’abitazione più accogliente. In
questo senso, l’ambiente che i torinesi amano (e curano) di più è la cucina (23%).
E guardando al futuro? Negli orientamenti dei torinesi spicca la multifunzionalità (33%),
ovvero la creazione di ambienti adatti a diversi scopi. Uno spazio sempre maggiore sarà
dato alla sostenibilità (21%).

Investire in un immobile tuttavia comporta anche timori, dall’eventualità di danni
domestici (38%) a possibili tentativi di furto (33%), al deterioramento della casa
stessa nel tempo (23%) fino al rischio di eventi naturali e atmosferici anche intensi
(13%). Di fronte a questo, un torinese su tre (31%) considera oggi essenziale
investire in una polizza assicurativa che protegga la casa in modo efficace e
completo.

“L’attenzione anche agli elementi di estetica e design della propria casa è uno dei fattori
che concorrono a creare l’importante significato che questo bene ha da sempre per gli
italiani” – commenta Marco Brachini, Direttore Marketing, Brand e Customer
Relationship di Sara Assicurazioni – “Una polizza assicurativa è una soluzione
efficace che permette di tutelare l’investimento, sia contro il furto sia verso i più diversi
tipi di rischi che possono riguardare tanto l’immobile quanto le persone che ci vivono
all’interno”.

*Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, genere ed area
geografica

Festivaldeigiovani in tour a Settimo Torinese

Dal 29 al 31 marzo

Programma online ed iscrizioni aperte e gratuite per tutte le scuole su www.festivaldegiovani.it

Ritorna a Settimo Torinese il Festivaldeigiovani®, evento ideato e promosso da Noisiamofuturo® in collaborazione, in questa edizione territoriale, con il Comune di Settimo Torinese, la Fondazione ECM e la Biblioteca Archimede.

Tra i partner Umana, Banca Territori del Monviso, Legacoop Piemonte e Nova Coop, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.

Dal 29 al 31 marzo, Settimo Torinese ospiterà un Festivaldegiovani® diffuso in diverse location della città: tre giornate di incontri ed esperienze formative sui temi di orientamento allo studio e alle nuove professioni, educazione civica e cittadinanza attiva, informazione e social, disagio giovanile, creatività e cultura che saranno ospitati ospitati nella Biblioteca Archimede, al Teatro Civico Garybaldi, al Combo Club | Suoneria, all’Ecomuseo del Freidano, sede in questi giorni della mostra R-Women: essere donne in un mondo complesso e all’interno di una tensostruttura esterna allestita esternamente.

Mercoledì, 29 Marzo

Si inizia mercoledì 29 marzo, alle ore 9:30 con uno spazio dedicato ai disagi emergenti tra la generazione Z, soprattutto dopo il periodo covid che ha accentuato la tendenza all’isolamento sociale. Nell’evento “Io sono HikikomoriMarco Crepaldi, psicologo e presidente fondatore dell’associazione nazionale Hikikomori Italia, si confronterà con ragazzi e ragazze con l’obiettivo di informare e discutere con loro il fenomeno dell’isolamento sociale, ancora poco conosciuto e poco affrontato nel nostro Paese.

Alle ore 10:30 con Umana, fra i leader in Italia nella formazione e gestione delle risorse umane, partner storica di Festivaldeigiovani®, nell’ambito di “Progetta il tuo futuro professionale” condurrà studenti e studentesse ad approfondire le dinamiche di un colloquio individuale e di gruppo aiutandoli a riconoscere le proprie competenze trasversali, valorizzare le proprie attitudini e i punti di forza, acquisendo maggiore consapevolezza delle soft skills sviluppate in esperienze anche extrascolastiche.

Le ragazze e i ragazzi hanno grandi sogni, si immaginano musicisti, scrittori, professori, medici o startupper. Le start up create da giovani crescono sempre di più, ma cosa fare quando si ha un’idea imprenditoriale o quando si vuole imparare a investire e a risparmiare in modo semplice? Con Banca Territori del Monviso potranno scoprirlo in un confronto con esperti del settore nell’evento “Focus su risparmio, etica e finanza” alle ore 11:30, intervengono Benedetta Rey – Relazioni esterne e Marketing, Manuel Sburlati – Responsabile Filiale di Settimo Torinese, Paola Rocco – Analista Fidi e Davide Grella – Capo Area Metropolitana.

Si prosegue alle ore 11:00 con “Icaro Tuttle: il mio dolore trasformato in arte”, evento dedicato alla consapevolezza delle proprie debolezze, ma anche alla forza di trasformare il proprio dolore in creatività.

Icaro Tuttle è un’illustratrice e fumettista laureata in Design alla Libera Università di Bolzano. Il suo profilo Instagram è una mostra d’arte aperta ai social in cui racconta di sé e delle sue passioni tramite le sue illustrazioni. Pubblica la sua prima graphic novel “La cura, storia di tutti i miei tagli”: un viaggio a tappe attraverso considerazioni, appunti, pensieri mescolati alle immagini vivide in un racconto, quasi onirico, di coraggio e speranza. L’arte è stata la sua cura, una cura particolarmente faticosa e tormentata da depressione e autolesionismo. A Festivaldeigiovani® incontrerà i ragazzi e le ragazze anche in laboratori creativi in cui li guiderà ad esprimere i propri ricordi ed emozioni attraverso fogli di carta e matite.

Alle ore 12:00 Educazione sessuale? Perché non parlarne?” con Daniel Giunti, psicologo, psicoterapeuta e sessuologo clinico, è fondatore del Centro Integrato di Sessuologia “Il Ponte” di Firenze e di miosessuologo.it, la prima piattaforma di consulenze sessuologiche online. Da anni si occupa di divulgazione in materia di sessualità attraverso testi scientifici, ma anche con la pagina Instagram @sessuologia, seguita da oltre 600k followers. Dirige un progetto di educazione sessuale nelle scuole.

Spazio alle storie di successo di una giovane donna che con coraggio e determinazione ha superato sfide e momenti di difficoltà. Alle 14:30, Giulia Lamarca condividerà la propria esperienza di vita con i giovani che la intervisteranno in un evento dedicato al coraggio, alla rinascita e al raggiungimento dei propri sogni. Lei è una vera changemaker, promotrice della body positivity e della diversity inclusion. A soli 19 anni è stata vittima di un terribile incidente che le ha fatto perdere l’uso delle gambe, da allora vive su una sedie rotelle che è diventata la sua compagna di viaggio insieme alla sua bellissima famiglia. Oggi è una seguitissima travel blogger.

Giovedì, 30 marzo

La mattinata si apre con gli scrittori. Alle ore 9:00 e alle ore 11:00 studenti e studentesse intervisteranno Marco Magnone – scrittore edito Mondadori – autore di “La guerra di Celeste” romanzo in cui racconta l’esperienza della guerra attraverso la storia di Celeste e della sorellina Flora. Un tema drammaticamente attuale: una guerra spazza via le certezze dell’infanzia e apre un nuovo sguardo sulle cose: inaspettato, doloroso e necessario, come la verità.

Generazioni a confronto e dialogo tra epoche diverse è il filo conduttore del libro di Luigi Garlando “Siamo come scintille” edito Rizzoli. L’autore sarà protagonista di un doppio evento alle ore 10:30 e alle ore 12:30 e racconterà la storia di un’improbabile amicizia, che attraversa le generazioni e i preconcetti e li trascina in un’avventura on the road emozionante, a colpi di versi, musica, incontri eccezionali, qualche paura e molto, molto amore.

Alle ore 10:00, Antonio Scaramella, Project Manager Luiss aprirà una discussione con i giovani su un tema molto attuale: la mancanza di microchip. Perché negli ultimi anni è stato così difficile trovare le nuove Playstation 5 e in generale tutti i componenti di alta tecnologia? La principale ragione è una crescita della domanda di dispositivi elettronici durante la pandemia da COVID-19, ed una diminuzione della produzione, concentrata in pochissime nazioni: la piccola isola di Taiwan, proprio di fronte alla Cina, ne detiene da sola più del 20%. Ma i microchip (e le materie prime necessarie per produrli) non sono solo una questione economica, ma una complessa questione geopolitica.

Si prosegue alle ore 11:00 con “Vi sfidiamo a cooperare” con Legacoop Piemonte e Nova Coop in un evento dedicato al tema della cooperazione. In un mondo che diventa sempre più competitivo ci sono altri modi per superare i problemi e vincere le sfide. I giovani impareranno a conoscere il sistema cooperativo scoprendo come attraverso il lavoro di squadra sia possibile apportare un cambiamento sia dal punto di vista economico che ambientale e sociale. Lo scambio mutualistico, la giustizia sociale, il vantaggio collettivo (rispetto al lucro individuale) e l’attenzione ai bisogni delle persone: sono questi i principi fondanti della storia cooperativa.

Alle 12:30Rompi il silenzio”, gli studenti e le studentesse presenti ascolteranno testimonianze di lotta al bullismo e al cyberbullismo da parte di chi le ha subite e superate: Jolanda Renga, oggi Peer Ambassador e Giusy Laganà, Direttrice Generale, di FarexBene, associazione che sostiene, promuove e tutela i diritti inviolabili della persona e che si impegna nella sensibilizzazione, prevenzione ed educazione alle differenze di genere e discriminazioni, contro ogni forma di violenza di genere, bullismo e cyberbullismo.

Venerdì, 31 marzo

L’ultimo giorno della kermesse si aprirà con un dibattito tra giovani per confrontarsi sui più importanti temi d’attualità facendo emergere la propria voce e il proprio pensiero.

Alle ore 9:00 Christian Hill è il primo ospite della mattinata che si apre con “Olga. Una storia di pace in tempo di guerra, libro edito Rizzoli. L’autore verrà intervistato dai giovani sul tema della guerra attraverso la storia di Olga e Hans, che appartengono a due mondi lontani, ma uniti nella scoperta che in guerra non ci sono parti e non ci sono vincitori. La loro storia è ambientata nell’agosto del 1943 e si sviluppa negli ultimi due anni di guerra quando gli americani e i russi sono alle porte e il comando nazista inizia a richiamare anziani e bambini alle armi.

Alle ore 10:00, l’Università Luiss Guido Carli offrirà un prezioso momento di formazione con “Masterclass su Intelligenza artificiale a lezione”. Cos’è l’intelligenza artificiale? Cosa ha a che fare con gli algoritmi e con i dati? Veramente un computer è in grado di imparare? L’intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro? Oppure aprirà nuove opportunità e nuove possibilità? Irene Finocchi Professor of Computer Science Luiss Guido Carli – Department of Business and Management, guiderà gli studenti presenti in una lezione interattiva coinvolgendoli attivamente.

Si prosegue alle ore 11:00 con Devis Bellucci, divulgatore e giornalista, autore del libro “Perché la forchetta non sa di niente. E altre domande curiose per capire la scienza senza uscire di casa” edito Rizzoli. Come capire la scienza dagli oggetti che ti circondano. Dal perché il vetro è trasparente e il muro no a come mai le bolle di sapone sono sferiche e non piramidali, Devis Bellucci guiderà i giovani in un’esplorazione nel mondo della scienza che ci circonda con spiegazioni semplici ed esempi facili.

Appuntamento alle ore 11:00, con “L’informazione ai tempi dei social”. A Festivaldeigiovani®, Chiara Piotto, giornalista tv e digital, inviata a Parigi per Skytg24 e oggi volto ed autrice di Torcha – canale di approfondimento sui social media con 560k follower su Instagram, verrà, intervistata dai ragazzi in un incontro dedicato alle nuove frontiere del giornalismo 3.0, alle professioni coinvolte in questo mondo e alle criticità dell’informazione sui social tra fake news e demagogia.

Festivaldeigiovani® è sensibilizzazione alle legalità ed educazione alla cittadinanza attiva.

Alle ore 12:00, Gian Carlo Caselli, ex magistrato della Procura di Palermo dal 1993 al 1999, sarà intervistato dai giovani per raccontare “Le parole contro la mafia” e per indicare ai giovani presenti come combatterla. La sua testimonianza e il racconto – attraverso una serie di parole chiave – della storia della mafia e del suo impegno come giudice sarà un momento di confronto e condivisione per i ragazzi e le ragazze presenti in sala.

Alle ore 14:00 Marco Magnone aprirà un confronto con i giovani in un incontro dedicato a una presa di coscienza sulla vita dei sopravvissuti del Mediterraneo e sul valore dell’umanità. “Il mare nostro. Cronache da una nave che fa la differenza” – libro edito Piemme e Il Battello a Vapore – narra l’esperienza di soccorso in mare vissuta da Alessandro Porro e dal suo equipaggio: una barca di fortuna, carica di persone in fuga verso l’Europa, messa in salvo da soccorritori civili: persone come lui, che fino a quel momento era un volontario in ambulanza. Da quel momento passa più tempo in acqua che a terra: lui e il suo team pattugliano i mari a sud della Sicilia alla ricerca di barche in difficoltà e di persone da salvare.

Alle ore 15:00Professione Musicista” un incontro dedicato al mondo della musica con giovani protagonisti e personaggi del panorama musicale italiano come Davide Kharfi, dj e producer tra i più promettenti sulla scena musicale italiana. Dialogherà con i giovani appassionati di musica. Sarà un momento di condivisione in cui il dj/producer racconterà la propria esperienza professionale con i ragazzi e le ragazze rispondendo alle loro domande e curiosità sul settore musicale e le opportunità di lavoro che offre.

Spazio anche alla conoscenza di importanti realtà sociali attive sul territorio e che aiutano i giovani a promuovere pratiche di cittadinanza e solidarietà, orientandoli alla responsabilità condivisa attraverso l’impegno dei volontari delle associazioni del territorio.

Mercoledì 29 marzo alle ore 15:30Mai più soli” con Simona e Paolo di Segiova, Ilaria del Centro Studi Sereno Regis, Massimiliano dell’Associazione Treno della Memoria, Andrea e Irene di Associazione ODS e Giulia di CISV Solidarietà, per un evento dedicato al valore della comunità, che rappresenta un bene comune messo in pericolo da una cultura dominante che promuove individualismo e competizione. Ma esistono delle alternative. Queste realtà promuovono pratiche di cittadinanza e solidarietà, riescono a costruire modi di vita collettiva alternativi e orientati alla responsabilità condivisa nei confronti del territorio e soprattutto delle persone.

Giovedì 30 marzo alle ore 15:30, “In viaggio per un futuro migliore” con l’Associazione Treno della Memoria. I giovani conosceranno il progetto insieme a Massimiliano, Operatore ed Educatore dell’Associazione Treno della Memoria, ragazzi e ragazze ed educatori ed educatrici che hanno partecipato all’esperienza. Ascolteranno le testimonianze di coloro i quali hanno avuto il coraggio di mettersi in viaggio per conoscere gli orrori che l’odio e l’indifferenza hanno creato.

Venerdì 31 marzo alle ore 15:30, “Insieme per cambiare il mondo” con Giacomo Frand Genisot di Operatore Informagiovani Settimo per scoprire il valore del servizio civile, un’occasione per dedicare tempo al servizio della propria comunità, un’opportunità di crescita personale, uno spazio dove sperimentare e orientarsi.

Sarà possibile inoltre visitare la mostra “R-Women: essere donne in un mondo complesso” – nei giorni 29 e 30 marzo – all’Ecomuseo del Freidano, un omaggio alla complessità che caratterizza ogni essere umano, al di là di qualunque pregiudizio. Il progetto di fotografia internazionale coinvolge artisti iraniani e italiani che attraverso i 45 scatti esposti hanno dato la loro lettura sul significato di essere donna al giorno d’oggi.

Spazio al gioco come momento di formazione e storytelling sui fondamentali temi culturali, educativi e di cittadinanza attiva. A Festivaldeigiovani® in tour sarà offerta la possibilità a tutti gli studenti e le studentesse di partecipare a sessioni di gioco di ruolo insieme a formatori e docenti professionisti. Sarà un momento di divertimento, ma anche di sviluppo di soft skills preziose come decision making, problem solving, team building, creatività.

Il 29 marzo, dalle ore 9:00, si gioca a Dragondale con Alessandro Savino di Genitori di Ruolo, associazione che propone giochi di ruolo per integrare, prevenire ed educare allo stare insieme.

Il 31 marzo, dalle ore 9:00, si gioca a Unlock con Andrea Ligabue, formatore e docente, direttore artistico di PLAY! Festival del gioco.

A Festivaldegiovani® non poteva mancare la musica e la danza come momento conclusivo nella giornata del 31 Marzo.

Il 31 marzo con Echi di danza, alle ore 17:00 sul palco del teatro Civico Garybaldi spettacolo di danza e musica in cui i protagonisti sono i giovani studenti e studentesse del Liceo Musicale e del Liceo Coreutico Saluzzo-Plana di Alessandria. Esprimeranno il proprio talento e le proprie emozioni con un linguaggio che non conosce confini: la musica.

La sera, dalle ore 21:00, appuntamento al Combo Club | Suoneria con il grande concerto finale. Una serata per incontrarsi, divertirsi e scatenarsi sulle note delle migliori hit del momento. Dj Set e performance live accompagneranno la serata

È possibile scoprire il programma completo su www.festivaldeigiovani.it, attraverso il sito sarà possibile iscriversi agli eventi.

Nozze d’oro per 185 coppie di torinesi

/

Il Sindaco festeggia gli sposi 

 

Sono 185 le coppie di torinesi che hanno festeggiato le nozze d’oro nel 2021. Il Sindaco Stefano Lo Russo le ha incontrate e festeggiate questa mattina al Conservatorio Giuseppe Verdi. Ad accoglierle, in sala, un video che ripercorre i ricordi di quel 1971 che li vedeva diventare marito e moglie.

Riprende così la tradizione di celebrare chi ha percorso 50 anni di vita insieme nella nostra città, interrotte per le limitazioni della pandemia. Dal mese di aprile si passerà alle celebrazioni per i matrimoni celebrati nel 1972 arrivando, man mano, a circa mille coppie che hanno raggiunto questo importante traguardo. (cq)

Le Parfum. Quel Plaisir!

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Domenica 19 marzo

Per Life, istantanee di vita di corte, uno spaccato di vita sulla cura del corpo e il profumo a corte

 

 

La corte in epoca barocca, attenta all’eleganza e alla cura dell’aspetto, non si lavava ma si “cosmetizzava”: al mattino l’acqua rinfrescava mani e viso ma si ignorava il resto del corpo. Descrivendo la toeletta del Re Sole, il duca di Saint-Simon ricorda solo l’abitudine di lavare le mani con dell’alcol di vino. Per ovviare agli umori del corpo si usavano le spugnature o, al limite, le frizioni con un panno bianco, seguite dalla purificazione tramite applicazione di unguenti aromatici.

L’importanza del profumo a corte è il tema di Life, istantanee di vita di corte che domenica 19 marzo farà rivivere uno spaccato di vita ricostruito il più fedelmente possibile. Dalle 10 alle 18.30 si scoprirà la vita a palazzo di una corte dedita al loisir, tra grandi battute di caccia e nozze regali, e a una singolare cura del corpo. Alle 15.45 è in programma la visita tematica di approfondimento “Igiene e cura del corpo tra XVIII e XX secolo”.

L’evento è realizzato in collaborazione con l’associazione Le vie del Tempo e Muses – Accademia Europea delle Essenze di Savigliano.

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Domenica 19 marzo

Le Parfum. Quel Plaisir!

Dalle 10 alle 18.30:

Life, istantanee di vita di corte, compreso nel biglietto di ingresso

Ore 15.45:

Visita tematica “Igiene e cura del corpo tra XVIII e XX secolo”

Durata della visita: un’ora circa

Prezzo della visita guidata: 5 euro, oltre al costo del biglietto

Biglietto: 12 euro intero; 8 euro ridotto; gratuito minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Prenotazione obbligatoria per la visita guidata entro il venerdì precedente

Info e prenotazioni: 011.6200634stupinigi@info.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orario di apertura: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).