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Focus Syrah, degustazione di Go Wine a Torino

Savigliano  capitale dei profumi e dei colori con “Quintessenza” 

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Domenica 28 maggio 2023 a Savigliano va in scena la XXIV edizione di “Quintessenza”, manifestazione organizzata dalla Fondazione Ente Manifestazioni in collaborazione con la Città di Savigliano che per una giornata intera riempie la città dei profumi e dei colori delle piante, dei fiori, delle spezie e delle erbe aromatiche. L’evento, previsto per domenica scorsa, era stato rinviato a causa del maltempo. Dalla mattina alla sera, le principali piazze e vie del centro cittadino diventano un selezionato mercato suddiviso in aree tematiche dove gli espositori del settore mettono in mostra i prodotti di matrice naturale e biologica, creme di bellezza, tisane purificanti, prodotti erboristici, piante aromatiche e officinali, miele e derivati, monili artigianali di design e nutrimenti biologici. Múses, Accademia Europea delle Essenze, propone un originale itinerario storico-artistico-olfattivo di Savigliano attraverso il quale i visitatori possono scoprire la natura intrinseca di sette luoghi significativi del centro storico attraverso la loro “essenza”, mentre Coldiretti e Confagricoltura allestiscono in via Garibaldi un mercato di prodotti delle loro aziende agricole. Ma sono tanti anche i laboratori e i workshop in programma a palazzo Taffini e negli spazi dell’Università degli Studi di Torino, sede di Savigliano – Corso di Laurea in Tecniche Erboristiche. Per informazioni telefonare allo 0172/712536, scrivere una mail a info@entemanifestazioni.com o visitare il sito Internet www.entemanifestazioni.com.

Lo straining

In un precedente articolo avevo trattato il tema del bossing(http://www.iltorinese.it/2022/09/07/il-bossing/) e delle sue ripercussioni sull’ambiente di lavoro; avete sicuramente sentito parlare di mobbing e delle problematiche ad esso connesse, dalla salute di chi ne sia vittima alla quantità di cause pendenti nei vari tribunali visto l’aumentare dei casi.

E’ relativamente recente, invece, il neologismo “straining” (dall’inglese “to strain”, forzare, costringere).

A differenza del mobbing, dove il datore di lavoro, un superiore gerarchico o anche un semplice collega manifesta comportamenti aventi carattere intenzionalmente persecutorio e vessatorio, che si manifestano con offese, discriminazioni, umiliazioni, aggressioni, riduzione delle possibilità di carriera, che possono nel tempo portare all’insorgenza di patologie psico-fisiche anche gravi nella vittima, lo straining consiste in azioni moleste, vessatorie, discriminatorie isolate, attuate una tantum, che inducono comunque in chi ne sia vittima una condizione di stress.

In altre parole, a differenza di quanto accade nel mobbing, nello straining non vi è continuità, non potendolo quindi assimilare ad un piano criminoso.

Fu Harald Ege a coniare il termine dopo essersi reso conto che molti suoi pazienti manifestavano sintomi tipici di una condotta vessatoria pur non trattandosi di azioni ripetute nel tempo; questo significava non poter considerare tali comportamenti “mobbing” mancando la reiterazione del comportamento nei confronti della vittima: in tal caso, le vittime sarebbero rimaste prive di tutela giuridica, non esistendo le condizioni di mobbizzazione.

I comportamenti tipici dello straining vanno dalla privazione degli strumenti per svolgere il lavoro alla mancata convocazione a riunioni ed incontri, al demansionamento, al rimprovero immotivato.

Occorre, tuttavia, distinguere lo straining dal semplice stress correlato alla mansione lavorativa, alla complessità delle mansioni svolte, dal particolare luogo di lavoro o, in generale, da ciò che non sia provocato volutamente al fine di creare nocumento.

E’ innegabile che essere demansionati possa tradursi in una perdita di autostima, in un peggioramento della qualità della propria vita e poiché lo stress è estremamente individuale alcuni soggetti manifestano i sintomi dello stress anche dopo un solo episodio vessatorio.

Come riconoscere lo straining e distinguerlo da comportamenti legittimi nel rapporto gerarchico?

Harald Ege ha schematizzato sette punti che consentono di riconoscere lo straining.

1) L’evento deve avere luogo in ambito lavorativo.

2) Le conseguenze della azione ostile devono essere costanti;

3) La situazione di conflitto deve durare almeno 6 mesi;

4) Le azioni subite devono appartenere ad almeno una delle seguenti categorie:

attacchi ai contatti umani
isolamento sistematico
demansionamento o privazione di qualsiasi incaricoprofessionale
danni alla reputazione della persona
violenza o minacce di violenza, sia fisica che sessuale;

5) La vittima dello straining si deve trovare in una situazione di costante inferiorità.

6) La vicenda ha raggiunto almeno la II fase del Modello individuato da Ege (Fase I: azione ostile; Fase II: conseguenza lavorativa percepita come permanente; Fase III: conseguenze psicofisiche; Fase IV: uscita dal lavoro);

7) Deve sussistere un intento persecutorio (non deve trattarsi di un evento involontario).

Non dimentichiamo che lo straining provoca sia un danno biologico (stress, disagi psicofisici) che professionale (perdita di chance, mancato aggiornamento). Per unacorretta diagnosi da parte del medico e per un corretto instradamento della causa civile e/o penale si rende necessario, quindi, valutare tutti i cambiamenti intervenuti in un soggetto in seguito allo straining.

Anche chi ci circonda, però, può fare molto percependo i minimi cambiamenti di umore, di comportamento, di abitudini aiutando chi sia vittima di straining ad agire senza indugio, anche ai fini di una tutela risarcitoria.

Sergio Motta

Composta di fragole a modo mio

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PENSIERI SPARSI

Per realizzare questa composta di fragole come per tutte le altre composte e marmellate che abitualmente preparo, ho seguito, sempre a modo mio, le indicazioni di Christine Ferber, signora francese residente in Alsazia, considerata essere la migliore esperta nelle confetture. Il suo metodo ha come scopo quello di mantenere la frutta integra sia dal punto di vista del sapore che del colore, questo fa sì che la confettura abbia un sapore praticamente uguale a quello della frutta in origine.
Prendete la frutta, in questo caso le fragole, io avevo circa un chilo e 100 grammi di frutta ( lavate, private del ciuffetto verde e tagliate in due), le ho unite a due etti scarsi di zucchero ( madame Ferber ne avrebbe messi circa 800 grammi!!) , il succo di un limone naturale e ho lasciato marinare per un’ora nel frigorifero.
Dopodiché si procede alla prima breve cottura, portate il composto ad una leggera ebollizione in una pentola in acciaio inox o in una specifica per marmellate, togliete dal fuoco, fate raffreddare, coprite con carta forno (deve aderire alla frutta) e rimettete in frigo per 12 ore ma va bene anche di più.
E siamo arrivati all’ultima cottura, cuocete fino a quando il tutto si sarà un po’ raddensato, nel mio caso è venuta una composta molto fluida anche per il basso contenuto di zucchero, frullate con il minipimer ad immersione o lasciatela in pezzi, come preferite voi.
Nel frattempo ho sterilizzato i vasetti: si scalda il forno a 110gradi, lo si fa arrivare a temperatura e si inseriscono i vasetti per 5/10 minuti, si spegne poi il forno e si aggiungono anche i tappi, lasciate tutto lì per 20 minuti.
Importante invasare la composta ancora bollente nei vasetti altrettanto caldi e capovolgerli fino a quando si saranno raffreddati; io li metto poi in frigo per sicurezza, di solito li finisco prima ma durano anche un anno.
Buona composta a modo mio!
Didia Bargnani

FLOR si tuffa nei magnifici Giardini Reali, la “Piccola Versailles” torinese

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Giardini Reali di Torino e Cavallerizza Reale

Da venerdì 26 a domenica 28 maggio 2023

 

In concomitanza con la prima edizione del Festival del Verde (Festival del Verde – Dal 22 al 28 maggio a Torino (festivalverde.it), per il secondo anno consecutivo FLOR si tuffa nei magnifici Giardini Reali, la “Piccola Versailles” torinese, in pieno centro, per un’edizione primaverile all’insegna dei profumi e dei colori della Natura, nel solco delle grandi esposizioni internazionali di orticoltura che si svolsero sullo sfondo di Palazzo Reale tra Ottocento e Novecento.

Un’area espositiva ancora più ampia e scenografica rispetto alla prima edizione dello scorso anno, grazie all’aggiunta degli spazi della Cavallerizza Reale.

L’appuntamento è da venerdì 26 a domenica 28 maggio (dalle 9 alle 20 tutti e tre i giorni): saranno circa 150 gli espositori tra florovivaisti provenienti da ogni angolo d’Italia, artigiani, ceramisti, agricoltori, da visitare alla ricerca di eccellenze e curiosità.

Non solo mostra mercato di piante e fiori ma anche un palinsesto di iniziative culturali ed espositive per informare e sensibilizzare sul mondo delle piante, dell’ambiente e del verde urbano, a cominciare dalla Mostra “Le Piante dei Cesari”, per passare ai laboratori “Flor Educational” destinati ai più piccoli, ma anche spazi espositivi e laboratori dedicati al profumo e al senso dell’olfatto come “Hortus Conclusus” a cura dell’Associazione Per Fumum, al genio artistico con l’iniziativa “Germogli” e alla moda sostenibile con l’iniziativa “Verde Trama”.

FLOR Primavera 2023 è stato ideato e organizzato da Associazione Società Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it) grazie alla preziosa collaborazione dei Musei Reali di Torino, con l’intento comune di valorizzare i Giardini Reali.

L’evento si svolge ai Giardini dei Musei Reali e alla Cavallerizza Reale, con ingresso da Piazzetta Reale, 1. Per l’occasione, dal 26 al 28 maggio 2023, l’accesso ai Giardini Reali è possibile solo con il biglietto di FLOR Primavera 2023, acquistabile fino al 15 maggio in prevendita online alla tariffa di 5 euro. Dal 15 maggio la tariffa è di 7 euro, acquistabile online o direttamente in cassa durante l’evento, con ingresso gratuito per bambini e ragazzi fino ai 14 anni.  I visitatori dei Musei Reali, i possessori di Abbonamento Musei e di Royal Pass, possono acquistare il biglietto alla tariffa ridotta di 5 euro esclusivamente in cassa durante l’evento. I Musei Reali metteranno a disposizione dei propri visitatori un biglietto integrato scontato, comprensivo dell’ingresso a FLOR Primavera 2023.

LA MOSTRA MERCATO FLOROVIVAISTICA

Dal Piemonte alla Sicilia, dalla Lombardia alla Toscana passando per la Liguria, l’Umbria e il Veneto. Sono circa 100 i florovivaisti provenienti da almeno 10 regioni d’Italia, con qualche chicca internazionale direttamente dalla Slovenia e dall’Olanda, che porteranno le proprie eccellenze floreali per offrire un vero e proprio spettacolo naturale primaverile e permettere a tutti i green lovers e ai semplici curiosi di trovare ogni tipologia di pianta: dalle più “classiche” a quelle insolite e curiose.

Un’ampia proposta che sposa perfettamente la tendenza sempre più in voga negli ultimi anni da parte del pubblico di Flor: arricchire i propri appartamenti, balconi e terrazzi con una grande quantità di piante e fiori per un ritorno alla natura anche in un contesto urbano.

Il vortice di profumi e colori in mostra a FLOR Primavera 2023 comprenderà infinite varietà di rose, orchidee, iris, ortensie, arbusti da fiore, agrumi, piante aromatiche e da frutto. Ma anche piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche, rampicanti e tropicali, da secco e da sole intenso, da ombra, bonsai, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Un insieme di proposte affascinanti per abbellire spazi urbani, giardini, terrazzi e balconi e stuzzicare la curiosità degli esperti di giardinaggio e di tutti gli appassionati che stanno affinando il loro pollice verde.

Non soltanto fiori ma, come da tradizione, anche una selezione di alcuni dei più apprezzati ceramisti, artigiani e agricoltori.

Oltre le piante, spazio anche a idee di oggettistica per il giardinaggio, arredi antichi e moderni per gli spazi esterni, sementi e prodotti naturali, prodotti agricoli, decorazioni per la casa e il giardino, spezie di ogni tipo ed erbe medicinali.

“LE PIANTE DEI CESARI” E IL PALINSESTO CULTURALE

Accanto alla mostra florovivaistica, FLOR ospiterà un palinsesto di iniziative culturali a tema green, con l’intento di emozionare e sensibilizzare il pubblico presente sul rispetto e la tutela del verde urbano, ma anche per mostrare gli infiniti modi con cui le piante possono trasformarsi in “ingredienti creativi” per profumieri, artisti e stilisti.

Attesissima sarà la mostra “Le Piante dei Cesari”, curata dalla scrittrice ed esperta di botanica Silvia Fogliata, grazie alla preziosa collaborazione dei Musei Reali e dei suoi curatori.

Una vera e propria immersione nella nostra storia antica, una passeggiata verde all’interno dei Giardini Reali, tra il Teatro Romano e il Giardino del Bastione San Maurizio, per scoprire e osservare da vicino le piante che già appassionavano gli Antichi Romani e abbellivano i loro parchi, ma anche e soprattutto gli orti casalinghi e i giardini privati.

Dall’ulivo all’alloro, dall’acanto al mirto, dal fico all’oleandro e ancora il rosmarino, il viburno, la rosa gallica e la rosa centifolia, solo per citarne alcune, che abbelliscono i giardini da secoli.

Come ormai tradizione in occasione di FLOR Primavera 2023 torna “Flor Educational”, con una programmazione di laboratori selezionati destinati ai più piccoli, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni ai segreti della Natura e far conoscere più da vicino l’affascinante mondo dei fiori, delle piante e degli animali, come il laboratorio di ceramica per costruire una casetta per gli uccellini a quello incentrato sull’estrazione di profumi ed essenze dalle piante.

Ma FLOR Primavera 2023 sarà anche arte e genio creativo.

L’arte del profumo, grazie alla mostra “Hortus Conclusus” realizzata dall’Associazione Per Fumum. All’interno delle Scuderie della Cavallerizza Reale alcuni tra i più rinomati brand del mondo della profumeria esporranno i loro prodotti ecosostenibili. Non solo spazio espositivo ma anche momenti di confronto e incontro per raccontare profumi ed essenze in tutti i loro aspetti, con una particolare attenzione al loro legame ancestrale e indissolubile con la Natura.

Non mancherà uno spazio dedicato alla moda sostenibile con VerdeTrama, mostra mercato di moda e tessuti sostenibili presso la Cavallerizza Reale.

Un inno all’innata eleganza della Natura e allo Slow Fashion, un punto d’incontro tra il grande pubblico le realtà artigianali emergenti che hanno la possibilità di mettere in mostra le proprie creazioni in un luogo incantevole e di grande impatto scenografico.  Sono oltre 20 gli stilisti presenti, selezionati con estrema cura per garantire un alto valore estetico e qualitativo.

L’arte nella sua piena essenza sarà poi rappresentata da “Germogli” presso il Galoppatoio della Cavallerizza Reale. Una mostra collettiva che celebra l’eterna bellezza e la varietà dei fiori, ispirando gli artisti di ogni epoca a creare opere che ne rappresentano la loro magnificenza. Le opere in mostra spaziano dai dipinti alle illustrazioni e alla street art. Ogni artista ha interpretato la bellezza dei fiori in modo personale e unico, usando tecniche diverse per esprimere la propria visione. Alcune opere rappresentano i fiori in modo realistico, catturando la loro texture e il loro colore in modo dettagliato, altre li rappresentano in modo astratto o simbolico, creando un’atmosfera evocativa e poetica.

Come avvenuto lo scorso anno, anche nel 2023, FLOR ospiterà, presso i giardini della Cavallerizza, l’installazione “Comunità Multispecie”: un “giardino che non è un giardino”, una piccola area sperimentale sulla salute circolare o One Health, un approccio globale che dimostra come la salute di piante, uomini e animali sia intimamente connessa.

 

LA PROPOSTA FOOD

All’interno di FLOR Primavera 2023 ci sarà anche una ricca area food. La proposta gastronomica sarà ampia e variegata: dai risotti di ris8guru ai panificati di Panacea, dalle prelibatezze di Convitto Caffè a Jango Bistrot a quelle etiche di Negozio Leggero. E ancora il gelato con Marchetti, la birra con Birra Exit e Birrificio Torinese e il caffè con Drop Cafè e Caffettè.

Flor Primavera 2023 si svolge in contemporanea con Il Festival del Verde, la manifestazione itinerante e diffusa in oltre 30 tra giardini pubblici e privati, parchi e orti urbani di Torino e provincia, e molti altri luoghi “green” con più di 50 iniziative ed eventi diffusi la maggior parte a titolo gratuito

FLOR è stato ideato e organizzato da Associazione Società Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it ) grazie alla preziosa collaborazione dei Musei Reali di Torino. Il Festival del Verde di Torino è stato ideato e organizzato da Associazione Società Orticola del Piemonte grazie al fondamentale sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e a quello di Amiat e Iren.

FLOR Primavera 2023

26-27-28 maggio 2023

www.orticolapiemonte.it

 

Orari

Venerdì 26 maggio dalle 9 alle 20

Sabato 27 maggio dalle 9 alle 20

Domenica 28 maggio dalle 9 alle 20

Nella natura tutto il senso della vita

LIBERAMENTE di Monica Chiusano

La natura ci sfida ad essere solidali per la sua custodia, prevenendo, per quanto possibile, le conseguenze più gravi.

Abbiamo  costruito alberi di cemento, abituando i nostri bimbi a disegnare l’immaginario della bellezza più sognata.

Loro devono sentirsi attaccati alla terra, proprio come quei meravigliosi fiori che sbocciano….

Eliminiamo la natura in eccesso ma proteggiamo il suo valore assoluto, perché in essa c’è tutto il senso della vita.

Chef Tarabini a Eataly Lingotto per una serata stellata!

Venerdì 26 maggio in sala dei Duecento

 

In occasione del mese che Eataly Lingotto dedica alla pasta artigianale, in programma una cena speciale: venerdì 26 maggio alle ore 20 in sala dei Duecento ci sarà Gianni Tarabini, chef de La Preséf – in dialetto valtellinese “mangiatoia” – de La Fiorida, 1 stella Michelin e 1 Stella Verde a Mantello (SO).

Chef Tarabini porterà in tavola i suoi pizzoccheri valtellinesi in una serata unica in cui sarà possibile assaggiare un menu pensato per l’occasione dal patron de La Presef, a partire dalle materie prime locali della campagna della Valtellina, negli orti, nel caseificio e nell’allevamento dell’azienda agrituristica dove il ristorante ha sede (prezzo al pubblico € 120, comprensivo di abbinamento vini, acqua e caffè. Prenotazione su www.torino.eataly.it).

Antipasti

Lingotto morbido al caprino, pellicola ai mirtilli selvatici, uova di salmerino

Tartare di Pura Bruna, uova di trota

Uovo di selva cotto a 64°, crema di asparagi e caviale di lumache

Alternativa vegetariana:

Lingotto morbido al caprino, pellicola ai mirtilli selvatici, scorzette di limone

Insalatina primaverile, yogurt de la Fiorida, burrata Alpina

Uovo di selva cotto a 64°, crema di asparagi e germogli

Primo

Pizzoccheri valtellinesi da farina macinata a pietra, scarrellati a mano e profumati alle erbe con Valtellina Casera DOP Riserva stagionatura oltre 300gg Casello “084”, da latte di Pura Bruna del nostro allevamento

Secondo

Cervo della val Lesina con verdure primaverili

Alternativa vegetariana: Filetto di sedano rapa e misticanza di verdure

Pre Dessert

Sasso al Braulio

Dessert

Nettare dei mirtilli di bosco con gelato allo yogurt naturale, panna del nostro caseificio montata

Valtellinese classe 1967, Gianni Tarabini inizia sin da giovane al Ristorante Golf Club di Monza, dove impara l’arte della cucina dallo chef Erminio Curti, amico di Gualtiero Marchesi. Poi ha una lunga esperienza al ristorante Maloja di Nuova Olonio a Sondrio e al Castello di Casiglio, a Erba. Nel 2007 l’imprenditore Plinio Vanini lo chiama a guidare La Fiorida a Mantello, nel cuore della Valtellina, in un progetto che comprende anche la produzione diretta a km 0. Cosa che viene suggellata dalla stella Michelin al ristorante La Preséf, arrivata nel 2013. È del 2022 la stella Verde, per premiarne l’autentica e genuina sostenibilità.

Torna per la sua seconda edizione la EnoWeek di Moncalieri

Una settimana all’insegna dell’enogastronomia. Tanti gli appuntamenti tra incontri e talk, fra degustazioni e cene diffuse. Sabato 27 maggio la manifestazione culmina con Il Salone dei vini nel Giardino delle Rose del Castello di Moncalieri, che ospiterà più di 80 aziende provenienti da tutta Italia, in una fotografia del mondo vitivinicolo da nord a sud, per conoscere tutta l’Italia del vino.

 

L’evento, con il sostegno della Città di Moncalieri nell’ambito di “Moncalieri. Ogni passo, una scoperta,” nasce in collaborazione con CITTA DEL GUSTO-GAMBERO ROSSO, GOWINE, FISAR TORINO, ENOTECA REGIONALE DELLA PROVINCIA DEI VINI DI TORINO E WOUSE- SALONE DEL VINO DI TORINO.

 

Il contenitore più vario per la cultura del mangiare e del bere bene e con consapevolezza sul territorio di Torino e del Piemonte, torna da mercoledì 24 a sabato  27  maggio, con la seconda edizione della ENO WEEK a Moncalieri, nell’ambito della rassegna “Ogni passo, una scoperta”Un viaggio che racconta l’Italia attraverso le sue etichette, partendo dalla nostra regione e dai vini della Torino Doc, passando per i grandi vini veneti e trentini, la classe dei vini toscani, arrivando fino al sapore estivo del Sud Italia.

 

Mercoledì 24 e giovedì 25 anche due appuntamenti alla vineria Il Punto d’Ascolto di Moncalieri, dove, grazie alla collaborazione con WOUSE – Salone del vino di Torino e Le Strade di Torino, alla scoperta dei vitigni autoctoni e dei vini in anfora, giovani e storiche cantine, si dialogherà di sostenibilità attraverso la degustazione di etichette imperdibili. Ogni sera 4 vini accompagneranno il talk, con la possibilità di abbinare 4 tapas selezionate per l’occasione.

 

Venerdì 26 maggio la Notte del Vino inizia alle 18 sulla splendida terrazza di Palazzo Civico con affaccio sulla storica piazza Vittorio Emanuele II, dove il pubblico potrà scoprire, in un banco di assaggio libero, più di 10 cantine selezionate da FISAR TORINO, accompagnate da un piatto aperitivo (COSTO 10 Euro)

 

Si continua con le cene diffuse nella città fra momenti di incontro tra grandi produttori in abbinamento, assoluta novità di quest’anno, con le eccellenze culinarie di Moncalieri. Fra gli appuntamenti :

 

  • Sensi Bistro incontra Poderi Roset
  • Al Borgo Antico incontra Casa Baricalino
  • Vin Bistro incontra Cantina Oreste Buzio
  • Ristorante Ca Mia incontra i vini di Bolgheri con Provinciale Bolgherese

 

L’evento culmina Sabato 27 Maggio nel Giardino delle Rose all’interno dello splendido Castello di Moncalieri, Residenza Sabauda e patrimonio UNESCO immersi tra i profumi e i colori dei fiori. Dalle 17 alle 23 sarà possibile incontrare produttori da tutta Italia fra eccellenze vitivinicole del territorio piemontese e, grazie alla collaborazione con il Comune di Moncalieri, degustare i prodotti della tradizione della terra moncalierese, in un vero e proprio km 0. Non mancheranno quindi Salame di Trippa di Moncalieri, Trippa, Lardo di Moncalieri, Salsiccia di Moncalieri, Ravanello Tabasso. Maggio è infatti il mese perfetto per assaporare le specialità moncalieresi accompagnate dalle migliori etichette vitivinicole d’Italia nell’Unione fra storia, cultura ed enogastronomia del territorio.

 

La manifestazione vuole trovare nelle pratiche di coltivazione, nell’attenzione all’ambiente, il centro del proprio messaggio, puntando a coinvolgere, come per le edizioni torinesi, anche un pubblico  giovane, appassionato, consapevole e attento. L’evento è organizzato da KLUG APS, Bonobo Events e Orticola Piemonte,  il Comune di Moncalieri. Partner di Torino Wine Week sono la Città del Gusto Torino – Gambero Rosso, Go Wine, Fisar Torino, Wouse-Salone del vino di Torino.

 

 

https://www.torinowineweek.it/enoweek2023/

“Di Freisa in Freisa” di scena a Chieri

LA XIII EDIZIONE DI “DI FREISA IN FREISA”: ENOGASTRONOMIA, CULTURA E BELLEZZA SOTTO IL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ

Dal 26 al 28 maggio Chieri ospita la manifestazione che celebra il Freisa di Chieri, uno dei vini simbolo del Piemonte. Dalle degustazioni guidate all’esposizione di eccellenze gastronomiche e floreali e alla proposta artistica e culturale della Città di Chieri. Una tre giorni di festa, emozioni e scoperta con un occhio all’ambiente.

 

Dal 26 al 28 maggio Chieri torna protagonista con la XIII edizione di “Di Freisa in Freisa” la manifestazione organizzata dal Comune di Chieri e dal Consorzio del Freisa di Chieri e Collina Torinese per rendere omaggio al vino di Torino e della sua Collina e per promuovere le eccellenze gastronomiche e culturali di un territorio ricco di tesori attraverso degustazioni, abbinamenti enogastronomici, spettacoli e iniziative per un pubblico di ogni età.

 

Una vetrina importante per il Freisa di Chieri, che nel 2023 festeggia 50 anni di DOC. Un vitigno ormai riconosciuto e apprezzato anche al di fuori dei confini regionali e nazionali e sempre pronto ad affrontare nuove sfide nel segno della qualità produttiva e del rispetto verso l’ambiente.

 

“Se il 2022 ha celebrato il Freisa vitigno dell’anno per la Regione Piemonte, il 2023 rappresenta per il nostro Consorzio un anno altrettanto prestigioso. I 50 anni della DOC Freisa di Chieri sono infatti un traguardo importante, riconoscimento indiscutibile del lavoro e della serietà dei nostri produttori – Afferma Marina Zopegni, Presidente del Consorzio del Freisa di Chieri e Collina torinese – Come sempre, l’appuntamento annuale di Di Freisa in Freisa vuole essere un grande momento di festa per tutti ma anche di riflessione e di bilancio. Grazie all’impegno della Città di Chieri possiamo mettere in mostra il meglio del nostro territorio, non solo dal punto enologico ma anche da quello gastronomico, culturale e artistico. Possiamo fare squadra per promuoverci e riflettere su temi di attualità legati al mondo del vino, ma anche dell’agricoltura, dello sviluppo territoriale e delle buone pratiche ambientali”.

 

“Viviamo un presente e un futuro ricco di sfide: i cambiamenti climatici,ad esempio, ci impongono un cambio di passo. Per questo è sempre più importante valorizzare le nostre eccellenze e al tempo stesso rafforzare il legame tra la Città di Chieri e la Freisa, uno dei vitigni più rinomati sul piano nazionale e non solo. – dichiara il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero – La XIII edizione celebra i 50 anni di DOC della Freisa, un appuntamento prestigioso per tutto il territorio che coinvolgerà la città con iniziative ed eventi.

Chieri vive questo appuntamento come un momento di partecipazione collettiva, ma anche con l’orgoglio di essere custode di un vitigno caratteristico di un territorio unico e sorprendente che va difeso e al contempo valorizzato.

Ringrazio a nome di tutta la Città e di tutta l’amministrazione il Consorzio e i produttori per il loro straordinario e fattivo lavoro.”

 

Tema principale dell’edizione 2023 sarà la sostenibilità in tutte le sue forme, vero e proprio fil rouge che lega le numerose iniziative in programma.

Così è stato per l’anteprima dello scorso 19 maggio: grazie alla collaborazione con l’Associazione Mulino ad Arte, il Teatro a Pedali di Piossasco si è esibito nella pièce teatrale “L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono, con un reading dell’attore teatrale e televisivo Giorgio Lupano. Una perfomance spettacolare e a impatto zero capace di coinvolgere attivamente il pubblico attraverso l’utilizzo di quattordici biciclette che hanno “alimentato” con energia pulita l’impianto audio e luci dello spettacolo dal vivo.

Da venerdì 26 a domenica 27 maggio la festa si sposta tra le strade e le piazze di Chieri, vestite con i colori e i profumi della Natura grazie alla mostra florovivaistica curata da Sartorelli Vivai Valpasano, che porterà la bellezza della Primavera in città creando un vero e proprio giardino urbano attraverso il quale passeggiare e curiosare tra piante e fiori.

 

Fulcro di “Di Freisa in Freisa” sarà, come sempre, l’area dedicata ai produttori di Freisa che proporranno in degustazione le loro migliori etichette in un contesto elegante e completamente rinnovato.

La Freisa Lounge, nella centrale Piazza Cavour, ospiterà masterclass, degustazioni, showcooking, incontri e approfondimenti dedicati al mondo del Freisa e più in generale del vino con un occhio attento alla sostenibilità: dal bere consapevole attraverso la mixology di qualità in un aperitivo musicale, agli abbinamenti gastronomici in collaborazione con i Maestri del Gusto di Torino. Dalla degustazione di diverse produzioni di Freisa con caratteristiche di sostenibilità insieme a Vincenzo Gerbi, alla verticale per conoscere l’Associazione Albugnano 549, ospite dell’evento, e i suoi vini fino a un approfondimento sui volti inediti del Freisa.

Dalla scoperta delle Sbarbatelle, giovani produttrici di vino italiane che si sono unite in un’Associazione per proporre il vino al femminile, a un incontro per celebrare i 50 della Doc Freisa di Chieri insieme a Gianpiero Gerbi. L’appuntamento conclusivo di domenica 28 a partire dalle 18 sarà invece con le atlete della squadra di Volley Reale Mutua Fenera Chieri 76, in un aperitivo all’insegna dello sport e delle… bollicine.

 

Tutta la città parteciperà a Di Freisa in Freisa mettendo in mostra le proprie eccellenze gastronomiche, artistiche e culturali.

Via Palazzo di Città ospiterà i banchetti dei produttori artigianali, in Piazza Europa si andrà alla riscoperta dell’antica cultura del vino e del vigneto chierese in compagnia di Avignazapp, mentre Via Vittorio Emanuele sarà palcoscenico dell’esposizione fotografica, pittorica e di arti varie a cura dell’Unione Artisti del Chierese.

 

Ampio spazio sarà dedicato, come da tradizione, ai più piccoli con un programma ludico educativo “Freisa bimbi” a tema green con laboratori di cucina, lettura, musica, ma anche di botanica e di pittura per poter rappresentare la Natura in base al loro sentimento e alla loro creatività. Non mancherà una ciclo – giostra a pedali dal nome CiclOtto, una vera e propria eco attrazione per i bambini dai 3 ai 10 anni in modo da diffondere pratiche sostenibili verso i più piccoli.

 

Durante la manifestazione, inoltre, le cantine del territorio apriranno le loro porte ai visitatori per un’ulteriore immersione nel mondo Freisa.

 

In occasione di Di Freisa in Freisa, poi, la Città di Chieri aprirà le porte delle chiese e dei musei in una kermesse dal titolo “Tra musica e storia”, ospitando mostre, convegni, eventi e concerti all’interno delle proprie magnifiche chiese grazie alla collaborazione con la Compagnia della Chiocciola, ma anche visite guidate a tema come ad esempio “Nunc est bibendum. Il vino nella Chieri romana” in programma nel pomeriggio di domenica 28 maggio presso il M.A.C. (Mostra Archeologica Chieri, visitabile su prenotazione anche il pomeriggio di sabato 27 maggio)

L’Associazione Carreum Potentia inoltre proporrà le visite guidate a due stupende chiese della città: la chiesa di Sant’Antonio Abate e la chiesa dei Santi Bernardino e Rocco.

Alla Porta del Tessile sabato 27 maggio a partire dalle 14 si potrà visitare la mostra “Sergio Agosti. Off Loom. Oltre il telaio“: a novanta anni dalla nascita e a venti dalla scomparsa dell’Artista, una mostra antologica che omaggia un pionere della Fiber Art così radicata a Chieri. Sarà inoltre possibile effettuare visite guidate al Museo e Orto del Tessile a cura di Giulia Perin, artista in residenza stabile, e di Mitti Baiotti, guida esperta del Museo alle ore 10.00, 11.00, 14.00, 15.00, 16.00 e 17.00. Necessaria la prenotazione.

 

negozi del Distretto del Commercio di Chieri saranno lieti di aprire le porte dei propri esercizi e di accogliere i visitatori della manifestazione. Domenica 28 maggio a partire dalle ore 9 il tratto di Via Vittorio Emanuele II da Via della Pace a Vicolo Ortolani ospiterà un ricco mercato straordinario, animato da musica e balli popolari occitani a cura del gruppo musicale ControCanto.

 

Di Freisa in Freisa è organizzato dal Comune di Chieri e dal Consorzio Freisa di Chieri e Collina Torinese, con il supporto della Camera di commercio di Torino e dell’Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino. Ha ricevuto i patrocini del MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, ANCI Piemonte, Camera di commercio di Torino, Mab Collina Po. In Collaborazione con Turismo Torino e Provincia.

 

Sito del Comune di Chieri www.comune.chieri.to.it

Sito del Consorzio www.freisadichieri.com

Sulle colline di Torino torna l’antica coltivazione dello zafferano grazie a Sofràn

 

Il progetto è dell’imprenditrice Giulia Abbruzzese e il prodotto è già disponibile presso il negozio Biraghi di Piazza San Carlo a Torino

 Il cuore e l’idea dell’azienda Sofràn sono dell’imprenditrice Giulia Abbruzzese che ha deciso di investire in una delle spezie più antiche e preziose, lo zafferano, portandone la coltivazione a Torino. Per farlo, l’imprenditrice ha scelto un contesto unico, la storica villa ottocentesca del Conte Zanetti, fino a pochi decenni fa sede della celebre clinica Villa Salus, trasformando una tradizione millenaria in un’occasione di cambiamento utile a valorizzare un luogo carico di storia. Oggi lo zafferano Sofràn ha trovato una collocazione d’eccellenza: il negozio Biraghi di Piazza San Carlo che dal 2019 raccoglie al suo interno il meglio dell’enogastronomia del Piemonte nel salotto di Torino, raccogliendo il testimone dello storico emporio Paissa.

 

Sofràn, espressione dialettale piemontese utilizzata per identificare la spezia, nasce con il desiderio di promuovere un prodotto dalle molteplici proprietà, riportandone la coltivazione in Piemonte, un tempo celebre nel mondo anche per il suo zafferano di grande qualità. Da alcuni antichi trattati storici del XV secolo si evince infatti che questa regione in passato era un punto di riferimento mondiale – in particolare per le corti parigine – per quanto riguarda la coltivazione di questa spezia. Sofràn trova, quindi, il suo ambiente ideale sulle colline sabaude, dove un giusto clima e le piogge giocano un ruolo fondamentale nella coltura di questa pianta che raggiunge il suo equilibrio perfetto.

 

Lo zafferano Sofràn viene ricavato dai filamenti del fiore (Crocus Sativus), detti stimmi, manualmente essiccati e confezionati interi, per garantire la massima purezza e qualità. Dalle analisi eseguite sul prodotto, tutti i parametri risultano conformi alla prima categoria della norma ISO/TS 3632-1:2011, tanto da classificare Sofràn come “eccellente”. Il prezioso prodotto, inoltre, si presenta in un packaging unico ed elegante nel quale la spezia è conservata all’interno di una botticina di vetro per conservarne inalterate tutte le sue caratteristiche organolettiche. La spezia oltre che per il suo aroma intenso, è ricca di vitamine, proteine, e antiossidanti ed è utilizzata anche per scopi terapeutici come regolatore dell’umore o per favorire le funzioni digestive.

 

Il progetto di Giulia Abbruzzese unisce l’imprenditoria femminilel’amore per la propria terra e l‘eccellenza di un prodotto dai molteplici benefici. «Con Sofràn ho voluto realizzare un sogno: portare sulle colline torinesi un’antica spezia di cui da sempre sono innamorata», ha dichiarato l’imprenditrice Giulia Abbruzzese. «Sono molti anni che lavoro a questo progetto e mi rende orgogliosa vedere le prime confezioni in vendita in una location unica come Piazza San Carlo a Torino, nel negozio di Biraghi, che ben si sposa con l’esclusività di questo prodotto».

 

«Siamo lieti di ospitare un’altra eccellenza piemontese all’interno del negozio Biraghi in Piazza San Carlo a Torino», ha affermato Gabriele Bolle, Direttore Marketing di Biraghi S.p.A. «Il nostro impegno è sempre volto a selezionare le primizie locali e il progetto di Giulia Abbruzzese ci ha colpito fin da subito per la sua unicità e il suo legame con il territorio: uno zafferano 100% torinese che siamo sicuri incuriosirà i turisti che sempre di più frequentano la città».

 

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito al link: www.sofran.it

Lo zafferano Sofràn è anche acquistabile online su www.biraghiacasa.it

 

Peso del prodotto: 0,5 g

Prezzo di lancio: € 9,90