ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 723

"Noi siamo con voi" contro ogni persecuzione, ma fioccano le polemiche

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IL GHINOTTO DI META’ SETTIMANA

Iniziativa sulla quale non sono mancate le polemiche a sfondo politico-religioso: chi ha stigmatizzato l’accostamento della figura dell’arcivescovo alle associazioni gay e lesbo, chi ha condannato “infiltrazioni” islamiche. Ma tant’è. La marcia è partita dal Municipio di Torino e, attraversando la zona di Porta Palazzo, è arrivata al Sermig, il Tempio della Pace e del Bene consacrato a Ernesto Olivero

 

Una cinquantina le comunità laiche e religiose di Torino e del Piemonte presenti alla manifestazione “Noi siamo con voi”,  la marcia di solidarietà per le vittime delle persecuzioni religiose nel mondo. Iniziativa sulla quale non sono mancate le polemiche a sfondo politico-religioso: chi ha stigmatizzato l’accostamento della figura dell’arcivescovo (che si è detto vicino alla manifestazione)  alle associazioni gay e lesbo, chi ha condannato “infiltrazioni” islamiche. Ma tant’è. La marcia, sotto gli occhi vigili e discreti della Digos,  è partita dal Municipio di Torino e, attraversando la zona di Porta Palazzo, è arrivata al Sermig in piazza Borgo Dora, il Tempio della Pace e del Bene consacrato a Ernesto Olivero, peraltro assente in questa occasione multiconfessionale. La manifestazione è stata promossa dal gruppo interreligioso coordinato da Giampiero Leo – notoriamente e orgogliosamente ecumenico – con il patrocinio e sostegno del Consiglio regionale del Piemonte, che ha di recente varato il Comitato per i diritti umani.

 

Ha dato la propria adesione, dicevamo,  anche l’arcivescovo Cesare Nosiglia. Il capo della Chiesa subalpina era presente al Sermig forte della sua convinzione che papa Francesco, coming soon sotto la Mole,  certamente apprezzerà questa dimostrazione di carità e fratellanza universale nei confronti degli ultimi, anche e in special modo di quelli di fede diversa. Nosiglia li ha definiti, usando le parole del pontefice: “i nuovi martiri”. Ultimi che, come si sa, prima o poi, saranno i primi. Altro che gay. “L’appoggio alla manifestazione – sottolinea il presidente Mauro Laus, presente al corteo – è maturato nella cornice del Comitato per i diritti umani, il nuovo organismo istituito dal Consiglio regionale con lo scopo di istituzionalizzare le occasioni di incontro e di confronto sui temi più delicati che interessano la collettività, uno spazio dove ogni diversità sia percepita come una ricchezza e il contrasto ad ogni forma di discriminazione sia inteso come un dovere di tutti”.

 

Hanno aderito anche molti esponenti della vasta comunità musulmana a Torino: lo ha dichiarato Younis Tawfik del Centro culturale italo-arabo Dar al-Hikma, insieme al portavoce della associazione islamica delle Alpi, Brahim Baya. “Questa non è una manifestazione contro l’Islam ma una iniziativa di solidarietà umana a cui prendono parte anche sette moschee di Torino, l’associazione dei Giovani Musulmani e le comunità religiose islamiche di Torino. Una presa di posizione importante per noi, perchè oggi non si può stare nel grigio”. Alla presentazione della marcia – che si è svolta il 5 giugno in Consiglio regionale – avevano partecipato anche il professor Claudio Torrero dell’associazione Interdependence and Religions For Peace e Bruno Geraci, promotore del Manifesto di Torino presentato al Sermig. Erano presenti i due vicepresidenti del Consiglio regionale Daniela Ruffino e Nino Boeti, quest’ultimo ha poi  preso parte anche al corteo con Silvio Magliano, vicepresidente del Consiglio comunale. Il vicepresidente regionale, insieme con Laus, ha fatto da prudente controfigura a Chiamparino, mentre Fassino è arrivato in chiusura. Intervenuti anche l’ex sindaco pre-olimpico Valentino Castellani, presidente del Comitato interfedi e – presenza significativa – il rabbino capo Ariel Di Porto. Il sindaco: “Il 17% delle persone a Torino è di stranieri. Bisogna battersi affinché ogni uomo e ogni donna venga rispettato nella sua dignità , aspetto che deve essere considerato prioritario nell’agenda politica e nella società . Dobbiamo essere solidali con chi è represso e far vivere principi di uguaglianza e pieno riconoscimento dei diritti di ciascuno nella nostra società”.

 

Da destra la polemica, in particolare da parte del capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione e in Sala Rossa, Maurizio Marrone: “È assurdo è inaccettabile che un evento che dovrebbe solidarizzare con i cristiani perseguitati dagli islamisti veda la partecipazione di associazioni islamiche ambigue se non addirittura collegate a gruppi terroristici!” Addirittura.  “Manifestare contro le persecuzioni religiose è assolutamente lodevole, soprattutto in questi tempi di feroce repressione anticristiana in troppi paesi: proprio per questo motivo bisogna difendere un messaggio così importante da ambiguità e scivoloni cui conduce spesso l’eccesso di ecumenismo, inopportuno quando si parla di Islam”, continua  Maurizio Marrone, che spiega: “Il Consiglio Regionale ha concesso su richiesta del Comitato Diritti Umani il patrocinio a una fiaccolata organizzata dal Sermig per manifestare contro le persecuzioni religiose, cui sono state invitate anche le altre comunità religiose torinesi. Nulla di male, se non fosse per la già annunciata partecipazione dell’Associazione Islamica delle Alpi, con sede nella Moschea Taiba. Quella stessa Moschea ha ospitato questa estate una raccolta fondi per Gaza che ha visto intervenire come ospiti d’onore due personaggi vicini ad Hamas, Raed Salah Abu Shakra e Riyadh Al Bustanji”.

 

E intanto gli sbarchi dei migranti continuano – con il conseguente smistamento di disperati quota-parte in Piemonte – incoraggiati dall’atavico, genuino spirito di accoglienza italico (condito da buonismo politically correct, oggi tanto di moda) e dal menefreghismo europeo.

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(Foto: il Torinese)

Gli appuntamenti di MagazziniOz

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A giugno Spadavecchia e Fantasy

 

  • il primo appuntamento è martedì 16 giugno alle ore 18, per la presentazione della App Novel insieme all’incontro con l’illustratore Cristiano Spadavecchia. Si vuole raccontare questo fenomeno dalla viva voce di alcuni protagonisti del settore, oltre a quella del noto artista (autore di numerosi personaggi tra cui Magico Vento, Brendon); saranno infatti presenti gli sviluppatori di Novel Comix, una App pensata per pubblicare comics indipendenti. Si tratta di un evento legato al fumetto, forma di narrazione che oggi sta rivivendo un momento d’oro grazie anche all’avvento del digitale. Una serata dedicata quindi a capire cosa voglia dire essere un fumettista oggi, e quali siano le aspettative future di questo genere narrativo; 

 

  • il secondo è lunedì 22 giugno alle ore 18 per partecipare alla prima True Experience sul Fantasy, un viaggio alla scoperta di questo genere, attraverso gli aspetti più cool che lo hanno caratterizzato in questi ultimi anni. Una lezione zero che, grazie al supporto di narrazioni trans-mediali e il confronto con autori locali, sarà solo il primo step di un percorso nato per approfondire questa realtà. Attraverso esperienze dirette e incontri con veri esperti del settore si potranno scoprire gli aspetti pratici che si nascondono dietro la fantasia. In quest’occasione i MagazziniOz, in collaborazione con l’Associazione Revejo, presenterà in un nuovo percorso esperienziale “Dracarys_real fantasy“: un ciclo di cinque incontri immersivi (14 ore) che si svolgeranno nel mese di luglio per far rivivere ai partecipanti un’esperienza pratica di approfondimento del tema al centro delle più note saghe letterarie e serie tv degli ultimi anni.

Capire il fisco al Centro San Liborio

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L’iniziativa è rivolta a cittadini, commercianti, associazioni e imprese e fornirà consulenze e pareri gratuiti

 

Dopo lo Sportello di consulenza legale Sicurezza e Lavoro,  il Centro San Liborio/FabLab Pavone di via Bellezia 19 a Torino ha attivato anche uno sportello di consulenza fiscale L’iniziativa è rivolta a cittadini, commercianti, associazioni e imprese e fornirà consulenze e pareri gratuiti su fisco, impresa, adempimenti burocratici, accertamenti, risparmio d’imposta, sgravi, avvio di attività, gestione associazioni, lettura rendiconti condominiali e possibilità di mediazione interculturale. Lo sportello è aperto tutti i venerdì dalle ore 10 alle 17 altri giorni su appuntamento. Per contatto telefonare al 366/8977271, posta elettronica: info@sanliborio.it

Massimo Iaretti

Arte e bellezza, un binomio inscindibile: Gianmaria Buccellati in mostra alla Reggia di Venaria

BUCCELLATI

Un percorso affascinante alla scoperta della storia artistica lunga più di un secolo di Mario Buccellati e del figlio Gianmaria

 

La Reggia di Venaria è la cornice ideale per ospitare le creazioni d’alta oreficeria di Gianmaria Buccellati, in una mostra che ne ripercorre la straordinaria storia artistica e imprenditoriale, durata dal 1965 al 2000, attraverso più di 90 esemplari esposti, oltre agli scatti del fotografo Gio’ Maiorana.  L’esposizione dal titolo ” I gioielli di Gianmaria Buccellati”,  capace di rivelare i principi estetici dominanti nello stile del gioielliere milanese, è ospitata nella Sala delle Arti della Reggia sabauda di Venaria fino al 30 agosto prossimo, promossa grazie a un accordo tra il Consorzio La Venaria Reale,  la Fondazione Gianmaria Buccellati, e la Fondazione Arte Orafa e i suoi protagonisti.

 

Il percorso,  che si articola in tre sezioni, mostra la straordinaria capacità dell’orafo di elaborare la materia preziosa, riuscendo a creare gioielli innovativi in un dialogo costante con il passato. Buccellati ha, infatti, sempre guardato con estremo interesse all’antichita’, al Rinascimento e al Rococò quali fonti d’ispirazione inesauribili dalle quali attingere motivi da rielaborare poi nelle creazioni artistiche.  Alcune delle  novanta opere esposte sono state realizzate dal padre di Gianmaria,  Mario, nato a Ancona nel 1891, e attivo come gioielliere fino al 1965. Negli anni Venti egli conquistò fama mondiale, realizzando gioielli per re, industriali e star del cinema. Tra le amicizie vanto’ quella del Vate, che lo avrebbe ribattezzato il “re degli orafi”, commissionandogli targhe e gioielli preziosi per il Vittoria le. 

 

La mostra si apre con una sezione incentrata sulla Milano tra le due guerre, epoca che coincise con la massima affermazione di Mario Buccellati e con l’infanzia di Gianmaria. Si può ammirare esposta la celebre tira sfiorata a tulle, in argento laminato e foderata in ori giallo, con brillanti e diamanti,  che rappresentano la ripresa di un rame rinascimentale. La sezione intitolata “Un italiano nel mondo” ripercorre, invece, la carriera di Gianmaria che, una volta raccolta l’eredità paterna nel 1965, aprì negozi in tutta Europa, in Giappone e anche a Hong Kong.  Tara gli altri esemplari in mostra, la spilla “Gran Dama” del 2003, simbolo della maternità,  che reca una perla rarissima proveniente dai mari del Vietnam, detta perla “Melo Melo”,  di color arancio. Di interesse anche una serie di coppe di Boscoreale, ispirate al tesoro rinvenuto nella villa romana di Pisanello, nel 1895, e la Coppa del Sacro Gaal del 2013,  in oro giallo e rosa. Questa mostra, che fa emergere le tecniche raffinate usate da Buccellati, come il tulle, capace di donare ai gioielli leggerezza e impalpabilita’, pare proprio un’anticipazione del grande omaggio permanente che Firenze tributera’ da quest’anno,  dedicando alle creazioni più importanti di Mario e Gianmaria Buccellati una Sala del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti.

 

Mara Martellotta

Bagnasco: "Legalità ma anche accoglienza"

“Se una società si chiude nella paura e non garantisce la sicurezza per tutti non è una comunità di vita e di destini”

 

SINDONE SICUREZZA“La sicurezza e la legalità devono convivere con l’accoglienza nei confronti delle persone disperate”: così il presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco, in occasione della sua visita alla Sindone. Dice l’alto prelato: “Sicurezza e legalità – riporta l’Ansa -sono un dovere preciso di uno stato democratico e civile  ma questo dovere non può essere chiusura e non accoglienza verso chi è disperato. Se una società si chiude nella paura e non garantisce la sicurezza per tutti non è una comunità di vita e di destini”.

 

(Foto: il Torinese)

Eternit, Guariniello cancella l'ombra del "ne bis in idem"

La prossima udienza preliminare davanti al Gup è prevista per martedì

 

eternit bandiereVenne il giorno delle repliche e la procura di Torino è scesa in campo per cancellare l’ombra del ne bis in idem dal procedimento Eternit bis. L’udienza preliminare di ieri, giovedì, ha visto i pubblici ministeri Gianfranco Colace e Raffaele Guariniello contestare punto punto su quanto era stato affermato nella precedente seduta dai difensori di Stephan Schmidheiny, gli avvocati Alleva e Di Astolfo. In particolare Guariniello ha citato dottrina e sentenze, anche delle Sezioni Unite della Cassazione per dimostrare che i due processi, Eternit uno e due, non sono la ripetizione dello stesso capo d’accusa e per rafforzare tale tesi ha anche utilizzato le motivazioni della sentenza di Cassazione che aveva annullato i due pronunciamenti del Tribunale e della Corte d’appello di Torino per intervenuta prescrizione del reato di disastro. La prossima udienza preliminare davanti al Gup è prevista per martedì, con una breve replica della difesa.  Poi il magistrato potrebbe anche riservarsi sulla decisione se il processo si farà o meno.

 

Massimo Iaretti

Vito Mancuso per Madian: “Serve Dio per vivere bene”

Alla Chiesa di San Giuseppe in Via Santa Teresa 22 a Torino si terrà la presentazione del Bilancio Sociale 2014 di Madian Orizzonti Onlus

 

madian2La presentazione si aprirà con una lectio magistralis del teologo Vito Mancuso dal titolo “Serve Dio per vivere bene”. Vito Mancuso, docente di Storia delle dottrine teologiche all’università degli studi di Padova, è autore di numerose opere tra le quali “L’anima e il suo destino”, “Io e Dio”, “Obbedienza e Libertà”, “La vita autentica” e “Questa vita” uscito nell’aprile del 2015. Dopo la lectio magistralis si passerà all’illustrazione del Bilancio Sociale 2014 della Onlus dei religiosi camilliani di Torino, bilancio che è stato realizzato seguendo sia i più accreditati principi internazionali in materia di responsabilità sociale sia le indicazioni previste nel Metodo Piemonte per il Bilancio Sociale redatto nel 2008 dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino, dal dipartimento di Management dell’Università di Torino, dalla Direzione Risorse Finanziarie della Regione Piemonte e dall’Ires Piemonte. L’Università e l’Ordine hanno collaborato anche per questa terza edizione alla redazione del Bilancio Sociale di Madian Orizzonti, mettendo a disposizione la metodologia e fornendone la validazione per garantire, quindi, quei requisiti di oggettività e correttezza necessari quando si redige un rendiconto. Il Bilancio Sociale illustra, nelle tre parti che lo compongono (identità, rendiconto e relazione sociale) la storia dei Camilliani torinesi nel secolo scorso, le attività svolte, i progetti realizzati, il rendiconto 2014 con il calcolo e la distribuzione del valore aggiunto. Al di là del lavoro svolto e dei numeri questo bilancio cerca di trasmettere la passione che contraddistingue Madian Orizzonti, l’attenzione alle persone, il primato dell’uomo sulle cose. Ecco perché, nel presentare il Bilancio Sociale 2014, Madian Orizzonti Onlus vuole non solo guardare all’anno passato ma anche a quello che verrà e in particolare al più importante evento che la Chiesa si sta apprestando a vivere: il Giubileo straordinario che Papa Francesco aprirà l’8 dicembre prossimo.

 

Indicativo del Giubileo è il numero 50 e per questo Madian ha pensato di realizzare, come segno di restituzione, di giustizia e di diritto, alcuni progetti che riguardano 50 persone, realtà, famiglie.

 

In Torino:

la Comunità Madian oggi accoglie 50 ammalati stranieri.

Tante famiglie residenti in città non hanno la possibilità economica di pagarsi la spesa mensile: la Comunità Madian paga la spesa a 50 famiglie

 

In Haiti:

Madian Orizzonti Onlus sta terminando la costruzione a Jérémie dell’ospedale per la cura delle lesioni cutanee, gestisce a Port au Prince il Foyer Saint Camille e il Foyer Bethléem dove sono accolti 31 bambini disabili, e constatato che a 4 anni dal terremoto moltissime vivono ancora sotto tende di fortuna e altrettante famiglie vivono all’aperto ha già costruito 2 villaggi con 10 case per 10 famiglie. Il progetto si propone di arrivare a 5 villaggi con 50 case per 50 famiglie.

 

In Armenia:

Madian Orizzonti Onlus gestisce dal 1992 l’ospedale Redemptoris Mater (costruito in seguito al devastante terremoto del 1988) e 21 ambulatori per la medicina di base. Il progetto è di adottare 50 famiglie aiutandole a scaldare le loro case durante il lungo e freddo inverno armeno, ad acquistare generi alimentari di prima necessità per far crescere i loro bambini.Sono solo alcune proposte per vivere in modo alternativo questo anno giubilare e per continuare le molteplici attività che Madian Orizzonti Onlus già svolge a favore dei poveri del mondo.

 

Per quanto riguarda “i numeri” del Bilancio il valore aggiunto raccolto e distribuito da Madian nel 2012 è stato di 1 milione e 773 mila euro (era 1 milione e 122 mila euro nel 2013) che sono stati erogati alle missioni di Haiti (67% del totale), della Georgia (22%), dell’Armenia (3%) e dell’Argentina (1%, delle Filippine(3%), del Kenya (1%), dell’India (1%), dell’Indonesia (2%).La remunerazione del personale della Onlus è pari al 6% del totale delle risorse raccolte e distribuite nel corso dell’anno (era il 9% nel 2013).Il costo dell’attività gestionale e istituzionale volta alla raccolta è del 10% rispetto a quanto raccolto e distribuito nel corso dell’anno (era il 26% nel 2013).

 

Madian Orizzonti, la Onlus dei padri Camilliani di Torino, è stata fondata nel 2005: opera in Georgia, in Armenia, in Argentina e ad Haiti, in India, Kenya e Indonesia costruendo e gestendo ospedali e scuole e seguendo progetti in ambito socio-sanitario. Nelle Filippine – nelle Isola di Samar e Leyte colpite nel novembre 2013 dal Tifone Yolanda – sta finanziando, grazie al contributo della Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi, la costruzione di 75 barche da pesca che il tifone ha distrutto aiutando, così, l’economia locale a risollevarsi. La Onlus prende origine dalla comunità Madian composta da Padre Adolfo Porro, Padre Antonio Menegon e Padre Joaquin Paulo Cipriano. 

Ritmi travolgenti e mani in pasta con i Laboratori di CasaOz

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Largo al divertimento e all’inventiva che caratterizzano tutte le attività che l’associazione svolge per i bambini che si trovano ad affrontare la malattia, in modo da garantire loro e alle rispettive famiglie un percorso di ristrutturazione della “normalità”

 

A conferma di quanto viene svolto quotidianamente a CasaOz il 13 giugno la Onlus mette in campo tutte le performance in ambito artistico per dare visibilità ai tanti Laboratori che qui vengono continuamente svolti.  Alle 14.30 si apriranno le porte della Onlus per iniziare alle 15 con uno Spettacolo di teatro preparato durante il corso dell’anno e interamente realizzato dai ragazzi ospiti di CasaOz: il tutto sarà basato su danze, musiche e recitazioni tratte dalla famosa storia de “Il Mago di Oz” (a cui la stessa Associazione si è ispirata per il proprio nome).

 

Seguirà verso le 16.30 un’esibizione pratica da parte dei ragazzi che hanno partecipato al particolare “Laboratorio del battito”, in cui verrà dato sfogo alla forza dirompente dei tamburi liberata ad un ritmo travolgente. Per rinfrescare i palati è poi previsto un breve pit stop alle 17.30 dedicato alla merenda a base di gelato, per poi riprendersi con grinta per il gran finale.  Per chiudere in bellezza infatti è atteso un “esercizio di stile” aperto a tutti i presenti, che saranno chiamati a prendere parte al Laboratorio di argilla per realizzare il proprio animaletto. Il frutto della creatività di ognuno potrà essere portato a casa per ricordo. In questo contesto verranno esposti i preziosi lavori svolti dai bambini durante gli appuntamenti di Arte terapia.

 

Largo quindi al divertimento e all’inventiva che caratterizzano tutte le attività che CasaOz svolge per i bambini che si trovano ad affrontare la malattia, in modo da garantire loro e alle rispettive famiglie un percorso di ristrutturazione della “normalità”. Un impegno che la Onlus ha assunto 8 anni fa e che continua a portare avanti, essendo arrivata ad accogliere, ad oggi, complessivamente circa 1200 persone.

 

Per informazioni: 011.6615680 – www.casaoz.org

 

L’Associazione CasaOz Onlus rivolge i propri servizi di accoglienza, sostegno e accompagnamento ai bambini ed ai loro nuclei familiari che si trovino a vivere l’esperienza della malattia, qualunque essa sia. CasaOz ha iniziato a operare nel maggio 2007 a Torino ed è innanzitutto una casa per i bambini malati, fratellini e sorelline sane, genitori, figli di genitori malati. Tutte le attività di CasaOz sono volte al conseguimento di un obiettivo generale: la ristrutturazione della “normalità” e l’uscita dall’isolamento sociale provocato dalla malattia stessa. Da luglio 2011 sono attive anche le ResidenzeOz, 4 mini-appartamenti arredati e completi di accessori per le famiglie che vengono a Torino per far curare i propri figli presso gli ospedali della città. Sempre all’interno della sede è attivo un progetto pilota che promuove iniziative di residenzialità extra-familiare per adolescenti e giovani con disabilità, volto all’educazione alla gestione autonoma di sé in vista di un pieno inserimento sociale.  Dall’inizio della sua attività CasaOz ha aiutato circa 1200 persone provenienti da 27 paesi diversi (in particolare Italia, Europa Est, Africa). Il funzionamento attuale di CasaOz è assicurato da uno staff qualificato e da circa 90 volontari che si avvicendano nell’accompagnamento quotidiano delle attività.

 

Sei milioni in arrivo per mille aziende agricole

MUCCHE AGRICOLTURAArpea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura ha emanato un decreto di pagamento sui fondi del Piano di sviluppo rurale

 

Oltre 6 milioni di euro giungeranno presto nelle casse di 1074 aziende agricole piemontesi, in quanto Arpea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura ha emanato un decreto di pagamento sui fondi del Piano di sviluppo rurale.Nel decreto sono state incluse un considerevole numero di aziende che in questo ultimo anno e mezzo non avevano più potuto accedere ai contributi comunitari per effetti dell’operazione Bonifica, volta ad individuare a livello nazionale una serie di irregolarità nelle richieste di contributi comunitari. Il decreto ministeriale 1922 pubblicato il 16 maggio, fortemente voluto dalla Regione Piemonte e da Arpea, ha fornito i mezzi giuridici per verificare con maggior puntualità e precisione la posizione delle imprese, permettendo di individuare quelle estranee a comportamenti illeciti e riammetterle ai benefici comunitari.“Con questa operazione – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero – Arpea immette nel sistema agricolo piemontese una sostanziosa iniezione di liquidità, particolarmente importante in un momento difficile come quello che viviamo”.

 

www.regione.piemonte.it

Ecco le novità del Piano paesaggistico

PO COLLINAVALENTINO3La Giunta regionale ha riadattato il Piano paesaggistico, strumento di valorizzazione del patrimonio paesaggistico, naturale e culturale piemontese, realizzato d’intesa con il Ministero dei Beni, delle attività culturali e del turismo

 

 

La novità rispetto al documento elaborato nel 2009 è la ricognizione meticolosa dei beni e delle aree tutelate, oggetto anche di un fitto programma di consultazioni: 365 beni tutelati, più di 200 laghi, 1700 fiumi, torrenti e corsi d’acqua, 106 parchi e riserve, 90 zone di interesse archeologico, circa 460mila ettari di montagna, nonché ghiacciai, circhi glaciali e boschi. Il Piano è stato arricchito con i dati relativi ai perimetri dei beni paesaggistici di tutto il Piemonte, per la prima volta digitalizzati e resi disponibili agli enti locali. Un lavoro, nel complesso, enciclopedico, durato diversi anni e realizzato in Italia solo da poche altre Regioni.“Uno strumento importante – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Urbanistica e Programmazione territoriale e paesaggistica, Alberto Valmaggia – non solo per quanto riguarda la nuova disciplina dei beni paesaggistici, ma anche per il grado di approfondimento delle informazioni e delle indicazioni contenute, rivolte alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio paesaggistico del Piemonte ma anche alla gestione delle trasformazioni, per fondare sulla qualità del paesaggio e dell’ambiente lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio”.

 

La riadozione del Piano è stata considerata opportuna alla luce degli approfondimenti effettuati dopo il 2009, in relazione anche alle osservazioni pervenute. Il Ppr è stato infatti sottoposto ad un’attenta rilettura e a un complesso processo di revisione e integrazione dei suoi aspetti conoscitivi, cartografici e normativi, che ha portato a una nuova formulazione di tutti gli elaborati. Una lettura più agevole, norme più semplici, informazioni cartografiche più precise, contenuti aggiornati: questi gli obiettivi della revisione, finalizzata a garantire una maggiore tutela e valorizzazione dell’intero territorio piemontese. Si è provveduto alla ricognizione e alla perimetrazione degli immobili e delle aree oggetto di “dichiarazione di notevole interesse pubblico”, nonché delle zone tutelate per legge. I beni sono rappresentati a una scala di maggior dettaglio in grado di consentirne la precisa identificazione, in una tavola di piano e in un nuovo elaborato del Ppr, il Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte.

 

A partire dalla data di adozione, le perimetrazioni dei beni paesaggistici e le prescrizioni contenute sono sottoposte alle misure di salvaguardia previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Non sono quindi consentiti sugli immobili e nelle aree tutelate interventi in contrasto con le prescrizioni delle norme di attuazione. Gli elaborati sono pubblicati sul sito della Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio, in modo che chiunque possa prenderne visione e far pervenire entro i successivi 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione le proprie osservazioni, anche ai fini della valutazione ambientale strategica (Vas). Secondo Valmaggia, “non sono da sottovalutare le indicazioni che entreranno in vigore una volta approvato il piano e che contribuiranno, attraverso il lavoro delle amministrazioni locali e dei professionisti, ad integrare e valorizzare il paesaggio, letto nelle sue molteplici componenti quale risorsa ed elemento strategico per lo sviluppo del nostro territorio”.

 

(pdevita – www.regione.piemonte.it – Foto: il Torinese)