ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 665

Una secchiata d’arte per la Sla

DOCCIAAll’appello dell’AISLA hanno risposto circa cinquanta artisti, e da qui è nata l’Art Bucket Challenge. L’evento si terrà sabato 15 novembre alle ore 21 presso il Teatro “Le Serre” di Grugliasco

 

L’estate 2014 sarà ricordata indubbiamente per il discusso fenomeno dell’Ice Bucket Challenge, la sfida a colpi di secchiate d’acqua gelata che ha visto protagonisti vip di tutto il mondo col nobile intento di raccogliere donazioni da destinare alla ricerca sulla SLA.

 

La Sclerosi Laterale Amiotrofica è una malattia che colpisce il sistema nervoso in modo progressivo, e il cui epilogo è purtroppo ancora fatale. Trovarvi una cura è di importanza primaria, ed ecco perché tanti personaggi più o meno famosi si sono prestati allo scopo. Tra questi anche Diego Casale e Fabio Rossini, che costituiscono il duo comico torinese dei Mammuth e che hanno risposto alla sfida in modo originale: non solo si sono rovesciati addosso la secchiata d’acqua di rito, ma hanno anche invitato amici e colleghi ad unirsi a loro, per organizzare una serata di intrattenimento aperta al pubblico al fine di raccogliere ulteriori fondi, ponendo così la loro arte al servizio di una valida causa.

 

All’appello hanno risposto circa cinquanta artisti, e da qui è nata l’Art Bucket Challenge.Per sapere qualcosa in più di questa iniziativa a sfondo benefico abbiamo quindi intervistato proprio i Mammuth, che ci hanno raccontato più nel dettaglio il programma della manifestazione.

 

L’evento si terrà sabato 15 novembre alle ore 21 presso il Teatro “Le Serre” di Grugliasco, l’unica struttura in Torino e provincia che si è offerta di ospitare la kermesse a costo zero, permettendo di devolvere in beneficenza l’intero incasso della serata . La sede prescelta, in grado di ospitare 500 persone e già utilizzata per l’organizzazione di eventi internazionali, sarà ulteriormente resa accogliente grazie all’intervento della Juke Box Live che, sempre a titolo gratuito, si occuperà di fornire materiali e supporto tecnico laddove necessario.

 

Sarà inoltre allestito un banchetto presso cui effettuare ulteriori donazioni e dove poter ricevere informazioni su questa malattia ancora poco conosciuta dai volontari dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterali Amiotrofica).Alla serata parteciperanno, oltre a Vincenzo Soverino, vicepresidente dell’AISLA, e ovviamente ai Mammuth, artisti del calibro di Beppe Braida, Franco Neri, Claudio Sterpone, Carlo Pistarino e vari gruppi musicali, tra cui i Dayslived, i Rimozione Koatta, i Bobbysoul, i SoundTruck, Let’s Beat!Tributo Acustico Beatles, i Farinei della Brigna e molti altri.

 

Ricordiamo che il costo del biglietto per assistere alla serata è di 15 euro, e che è possibile prenotare telefonando al numero 3277423350. Ulteriori informazioni riguardanti l’evento possono essere reperite sui siti www.teatroleserre.it, www.mammuth.tv e sul sito personale di Diego Casale, www.diegocasale.it.

 

Chiara Mandich

Maria Ferreri

“Cristiani iracheni: la fede nella persecuzione”

Iraq esodo Incontro in Facoltà Teologica a cura di Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS)


Nei giorni scorsi,  nell’Aula Magna della Facoltà Teologica – in via XX Settembre 83 – si è tenuto un incontro dal titolo «Cristiani iracheni: la fede nella persecuzione». L’incontro era organizzato dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) con il patrocinio dell’Ufficio della Cultura della Diocesi di Torino.

 

Dopo i saluti iniziali di monsignor Valter Danna, vicario generale della Diocesi di Torino, è intervenuto Massimo Ilardo, direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre-Italia, per presentare l’ultima edizione del Rapporto ACS sulla libertà religiosa nel mondo in uscita il 4 novembre 2014.

 

Nato nel 1999, il Rapporto – giunto quest’anno alla XII edizione – fotografa il grado di rispetto della libertà religiosa in 196 Paesi con attenzione non soltanto alla situazione delle comunità cristiane ma a quella dei fedeli di ogni credo. Il Rapporto rappresenta la doppia missione di ACS che sin dalla fondazione nel 1947 ha saputo coniugare il sostegno alla pastorale della Chiesa e la denuncia delle persecuzioni religiose e delle limitazioni alla libertà religiosa in tutto il mondo.

 

E’ seguito l’intervento di Pascale Warda, già Ministro iracheno per le Politiche migratorie e fondatrice Società Irachena per i Diritti Umani. L’attivista ha raccontato la drammatica situazione dei cristiani e degli appartenenti alle altre minoranze religiose, a seguito della conquista di vaste aree dell’Iraq da parte dei jihadisti dello Stato Islamico.

 

120mila cristiani iracheni sono ora rifugiati nel Kurdistan in attesa di conoscere quale sarà il loro futuro. Sono passati ormai più di quattro mesi dall’inizio dell’avanzata dello Stato Islamico, che per migliaia di famiglie ha significato dover abbandonare la propria casa e la propria vita in cerca di salvezza. Questa drammatica crisi è tuttavia soltanto l’ennesimo capitolo di una dolorosa storia di persecuzione, che negli ultimi anni – e in particolar modo dall’inizio della guerra nel 2003 – ha portato più di un milione di cristiani ad abbandonare l’Iraq.

 

Aiuto alla Chiesa che Soffre – che sostiene la Chiesa irachena dal 1983 – è stata sin da subito al fianco dei cristiani e della popolazione irachena. Il 19 giugno 2014, appena 10 giorni dopo la presa di Mosul da parte dello Stato Islamico, la fondazione pontificia ha stanziato un primo contributo di 100mila euro, cui ne è seguito un altro, della stessa entità, nello scorso agosto. In questi mesi diverse delegazioni di ACS hanno visitato il Kurdistan iracheno per mostrare vicinanza alla Chiesa e alla popolazione, e al tempo stesso studiare un piano efficace di aiuti.

 

Inoltre ad ottobre è stato approvato un piano straordinario di aiuti per l’Iraq, per un valore di quattro milioni di euro. Sono diversi i progetti finanziati che aiuteranno gli oltre 120mila rifugiati cristiani a far fronte all’imminente inverno. Tra questi, forniture di cibo e alloggi per i rifugiati, e otto scuole prefabbricate che permetteranno a circa 15mila bambini di continuare a studiare.

 

«La più grande sfida davanti alla morte in ragione della fede è continuare a vivere nella fede sempre, anche in quel breve momento che ci separa dalla morte» (Monsignor Emil Shimoun Nona, arcivescovo caldeo di Mosul).

 

“Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS), Fondazione di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, si contraddistingue come l’unica organizzazione che realizza progetti per sostenere la pastorale della Chiesa laddove essa è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. Nel 2013 ha raccolto oltre 88,3 milioni di euro nei 17 Paesi dove è presente con Sedi Nazionali e ha realizzato 5.420 progetti in 140  nazioni.

Ostensione Sindone: al via le prenotazioni on line

PAPAE’ possibile registrarsi da subito fino alla fine dell”evento

 

Con l’annuncio della visita di papa Francesco in città, il prossimo 21 giugno, la diocesi di Torino ha avviato le prenotazioni online per la visita al Sacro Lino. E’ così attivo il servizio di prenotazione telematica per la visita al Sacro Telo in occasione dell’Ostensione straordinaria (19 aprile – 24 giugno 2015).

 

La procedura richiede pochi minuti: è necessario possedere un indirizzo email valido e fornire un numero telefonico attivo nell’apposito campo dei dati personali. La prenotazione può essere effettuata per visite singole o di gruppo. Al termine del processo di prenotazione verrà rilasciato un codice che, insieme al cognome, si potrà utilizzare per modificare o eliminare la prenotazione. Il biglietto della prenotazione verrà recapitato via e-mail.

 

(www.sindone.org)

 

Daini e cinghiali sulle strade: un pericolo

CinghialChi ha il compito legislativo, amministrativo e sociale di  almeno “regolare” il numero dei pericolosissimi ungulati, e se ciò non viene fatto o nemmeno perseguito a chi si deve addebitare la grave responsabilità ?

 

Adeguatamente “sensibilizzato”al tema dei sempre più ingenti danni molto gravi provocati dai cinghiali ( o porcastri ) non solo alle coltivazioni agricole nel Torinese e nelle altre province, ma nella fattispecie alla mia autovettura ( e, per fortuna, non al sottoscritto)  a seguito di un violentissimo impatto proprio con un bell’esemplare di cinghiale adulto nei pressi di Castagnole Monferrato ( una sera di ritorno da Asti dopo aver organizzato la riuscita, almeno quella, manifestazione del “Processo alla DOC” per il Cinquantenario della legge istitutiva), sto notando negli ultimi tempi un ulteriore, se mai fosse possibile, inasprimento e peggioramento del fenomeno avendo letto tra l’altro recentemente di un in impatto simile vicino a Casale che ha provocato gravissime ferite al meno fortunato autista.

 

Ad adiuvandum, oltre alle frane che ormai fanno parte integrante del nostro Paesaggio perché nessuno mi pare abbia una pallida idea di quando potrebbero eventualmente essere ripristinate ( Unesco !!? ) e per non farci mancare assolutamente nulla si sono aggiunti anche  i daini, razza che non  mi pare sia autoctona del Monferrato ( sic !!! ), che hanno recentemente  semidistrutto l’auto di una mia amica che mi ha raccontato di essersela vista veramente brutta sulla strada Casale – Vignale al bivio per Ottigliio a causa dell’impatto ovviamente violentissimo con un daino di circa 70 chili con conseguenze di carattere fisico e gravissimi danni all’autovettura. Lo sconcerto e l’amaro commento è stato il pensare cosa sarebbe successo se in quel momento fosse sopraggiunta, invece di un’auto, una  motocicletta !!!

 

Ora non  stiamo neanche a questionare, anche se sarebbe solo legittimo, su quanto e chi dovrebbe giustamente pagare questi danni ( la Provincia non c’è più,  ma non c’era giù più da un bel po’ di tempo e comunque figuriamoci poi se c’è ancora un euro su qualche capitolo per queste cose!), ma la gravissima responsabilità di attentare alla nostra integrità fisica ed in molti casi  alla nostra vita a chi dobbiamo addebitarla ? Chi ha il compito legislativo, amministrativo e sociale di  almeno “regolare” il numero dei pericolosissimi ungulati, e se ciò non viene fatto o nemmeno perseguito a chi si deve addebitare la grave responsabilità ? E nel caso ancora più eclatante dei daini la responsabilità di averli introdotti in qualche modo sul nostro territorio, e poi gli sono evidentemente scappati,  dovrebbe essere ancora più evidente ed abbastanza chiara, ma non succede mai nulla e lasciamo stare tutto com’è? Ma siamo proprio sicuri di essere sulla strada giusta o se, forse, non sia ormai obbligatorio ed indilazionabile almeno un sussulto od uno scatto di orgoglio pubblico e sociale di fronte a queste vergognose,  penose e colpevoli situazioni ?

 

Andrea Desana

 

 

 

                                                                                                                

Un caffè per combattere l’ Alzheimer

ASVAD

Una delle idee più brillanti è stata quella di organizzare il Caffè Alzheimer, una serie di incontri tra i familiari degli ammalati, per trascorrere tre ore scambiandosi pensieri e opinioni, con i l supporto del Centro di salute psicofisica

 

L’Associazione Asvad (solidarietà e volontariato a domicilio)  opera  dal 1990 a Torino ed è una Onlus  riconosciuta dalla Regione Piemonte. Si rivolge in primis alle persone in difficoltà e sostiene le famiglie dei malati di Alzheimer, patologia neurologica degenerativa che colpisce le cellule cerebrali inducendo  il malato ad uno stato di non autosufficienza, creando una situazione difficile per la famiglia che lo deve accudire.

 

Su questo tema una delle idee più brillanti dell’associazione torinese è stata quella di organizzare il Caffè Alzheimer, una serie di incontri tra i familiari degli ammalati, per trascorrere tre ore scambiandosi pensieri e opinioni, con i l supporto degli esperti del Centro di salute psicofisica. Missione dell’Asvad è  non solo offrire un valido aiuto ma principalmente contrastare l’isolamento dei famigliari e malati e dare loro un  adeguato sostegno morale. La demenza  non è provocata soltanto da malattie che colpiscono il cervello.

 

“Le malattie che provocano demenza – spiegano i responsabili dell’associazione – sono oltre 60 ed hanno esordio, durata e prognosi diverse, in relazione alla causa che ne ha provocato l’insorgenza. Esistono delle forme di demenza dette primarie, di origine sconosciuta, in cui la demenza è il sintomo principale del quadro clinico (per esempio la malattia di Alzheimer), e forme dette secondarie, in cui la malattia fa parte di un quadro clinico più complesso, che può coinvolgere altri organi oltre al sistema nervoso centrale: in questi casi la causa è conosciuta (ne sono esempio le demenze conseguenti ad alterazioni vascolari cerebrali come quelle multi-infartuale)”. Tra le iniziative dall’associazione segnaliamo lo Sportello di accoglienza e ascolto, il sostegno psicologico e la tutela ei diritti del malato.

 

Il sito web dell’associazione è: www.asvadtorino.org

Malati e disabili: nuovi servizi per l’Ostensione

duomoRecapiti delle strutture che daranno accoglienza. Firmata il 28 ottobre la convenzione


Due «case» per accogliere i malati e disabili che, con i loro accompagnatori, visiteranno la Sindone.

 

Sono stati firmati il 28 ottobre 2014 all’ospedale Molinette i protocolli di accordo tra la Città della Salute e della Scienza di Torino, la Piccola Casa della Divina Provvidenza (Cottolengo), l’Arcidiocesi di Torino ed il Comitato per l’Ostensione della Sindone, con cui si mettono a disposizione dei pellegrini malati due strutture attrezzate, presso l’ospedale «Maria Adelaide» e la Piccola Casa di via Cottolengo. Nell’intero periodo dell’ostensione (19 aprile – 24 giugno 2015) saranno disponibili nelle due strutture 70 posti letto.

 

I malati, insieme con i giovani, saranno infatti i «protagonisti» dell’Ostensione 2015, che si tiene anche in concomitanza con le celebrazioni per il 200° anniversario della nascita di San Giovanni Bosco. Per questo la Pastorale della Salute della Diocesi di Torino ha pensato ad un servizio di «accueil» che, sul modello di Lourdes, possa favorire la presenza dei malati all’Ostensione.

 

Le due strutture che offriranno servizi di pernottamento, colazione, pranzo, cena, personale volontario 24 ore su 24 ed assistenza medica sono: un reparto del “Maria Adelaide” (40 posti letto) ed alcuni locali del Cottolengo (30 posti letto). Entrambi si trovano a meno di un chilometro dal Duomo: il “Maria Adelaide” in Lungo Dora Firenze, l’ospedale Cottolengo appena oltre Porta Palazzo.

 

Ci saranno inoltre 4 luoghi di ospitalità per chi viene in visita alla Sindone in giornata ed ha bisogno di luoghi dove consumare i pasti (anche al sacco), riposare ed utilizzare i servizi igienici. Oltre alla Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo, saranno disponibili il Santuario di Maria Ausiliatrice – Valdocco, il Santuario della Consolata, la sede del Sermig a Borgo Dora.

 

Il supporto offerto punta a far sì che i pellegrini malati e/o disabili trovino un’accoglienza capace di garantire loro l’accesso a tutti i luoghi che rientrano nel percorso sindonico: dalla visita in Duomo, ai percorsi cittadini, ai luoghi di ospitalità, ai trasporti, all’assistenza sanitaria ed agli accompagnatori necessari per tutta la durata del loro soggiorno a Torino.Tutte le informazioni relative all’accoglienza saranno disponibili sul sito internet ufficiale dell’Ostensione della Sindone www.sindone.org, a partire dal mese di novembre.

 

Le strutture che offriranno ospitalità diurna sono:

Le due strutture che offriranno servizi di pernottamento, colazione, pranzo, cena, personale volontario 24 ore su 24 ed assistenza medica sono:

  • Accueil Maria Adelaide, con 40 posti letto: Lungodora Firenze, 87
  • Accueil Cottolengo, con 30 posti letto: Via San Giuseppe Benedetto Cottolengo, 13/A

Il primo passo importante è stato compiuto il 28 ottobre, presso l’ospedale Molinette di Torino, con la firma della convenzione tra il Comitato per l’Ostensione, l’Arcidiocesi di Torino e la Piccola Casa della Divina Provvidenza e del protocollo d’intesa con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino per la concessione in comodato d’uso dei locali del presidio ospedaliero “Maria Adelaide” per il periodo dell’Ostensione. Hanno firmato la convenzione l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, il presidente del Comitato organizzatore dell’Ostensione, Elide Tisi, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute, Gian Paolo Zanetta, e don Lino Piano, Padre generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza (Cottolengo), alla presenza dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta. L’obiettivo dell’iniziativa è rendere soggetti attivi e protagonisti i malati ed i disabili all’interno dell’organizzazione dell’Ostensione della Sindone, affidando loro anche alcuni servizi, compatibilmente con le loro capacità ed il loro stato di salute, in un’ottica di inclusione e partecipazione.

 

(www.diocesi.torino.it)

Graffiti pubblicitari? Li scriviamo con lo yogurt

graffiti ecoMarketing innovativo sui marciapiedi periferici. Basta un getto d’acqua per cancellare le scritte

 

Grazie al nuovo articolo introdotto alcuni mesi fa nel “Piano generale degli impianti pubblicitari” del Comune,anche i marciapiedi sono utilizzabili come spazio di diffusione pubblicitaria. Dice il regolamento: «La pubblicità a pavimento è ammessa solo se realizzata con tecniche non invasive come vernici biodegradabili e solo se applicata su superfici in asfalto o cemento». La norma prevede che questa tecnica, inaugurata la scorsa primavera in corso francia dall’ipermercato carrefour,  non possa essere impiegata nelle zone del centro.

 

Una volta finito il periodo di concessione comunale le scritte devono essere rimosse dal privato. in questi giorni i messaggi pubblicitari, sempre a cura di  Carrefour, sono apprsi sui marciapiedi di via Nizza. Quella impiegata è una tecnica nuova che sfrutta materiali naturali e vernici atossiche a base di…. yogurt. I graffiti, per i quali l’azienda ha pagato la tassa municipale saranno rimossi dagli incaricati che li hanno applicati. Basta un po’ di acqua. 

 

(Foto: il Torinese)

Artissima, Cattelan scandalizza Palazzo Cavour

cattelan ditoLa mostra Shit and Die abbina immagini estreme di sesso e morte, allo scopo di lanciare il  messaggio: “tanto tutti dobbiamo morire”(“Ricordati che devi morire” ci rammenterebbe il maestro Laurenti, “socio” di Paolo Bonolis)

 

Dopo lo scandalo della “cicciona” che, effigiata sulla locandina della mostra LGBT, calpestava un’immagine sacra, nuove polemiche “artistiche” a Torino. Questa volta nell’occhio del ciclone la mostra “Shit and Die” dell’artista Maurizio Cattelan, in corso nell’ambito di Artissima a Palazzo Cavour, edificio che diede i natali al conte Camillo. La mostra abbina immagini estreme di sesso e morte, allo scopo di lanciare il  messaggio: “tanto tutti dobbiamo morire”(“Ricordati che devi morire” ci rammenterebbe il maestro Laurenti, socio di Paolo Bonolis).

 

Scende in campo la politica con la richiesta di  Question Time da parte del consigliere municiaple radicale Silvio Viale “per sapere se il Comune abbia concesso il Patrocinio”, e ovviamente per chiedere – nell’eventualità – di ritirarlo, così come venne fatto per la grassona di cui sopra. Cattelan, del resto, è artista noto in tutto il mondo per le sue opere ad alto tasso di provocazione, come il famoso “dito medio” (nella foto) esposto a Milano. Come curatore, ha realizzato per Artissima, fiera di arte contemporanea al Lingotto di Torino, la mostra dal titolo ‘Shit and Die’, che intende far riflettere sulla morte e sulla banalità del male. Grazie all’ autore del “dito medio” il rilievo  mediatico – appunto – è garantito.

 

LA MOSTRA DELLA DISCORDIA

Shit and die, uno dei famosi slogan al neon di Bruce Nauman, è questo il provocatorio titolo scelto da Maurizio Cattelan per l’edizione 2014 di One Torino. Il progetto di Artissima quest’anno è ospitato nelle sale di Palazzo Cavour dove l’artista milanese, insieme alle due giovani curatrici Myriam Ben Salah e Marta Papini, ha ideato un percorso diviso in sette sezioni, ognuna delle quali dedicata a un aspetto particolare di Torino. Pezzi di design, opere d’arte e oggetti presi presi in prestito dalle collezioni e dalle istituzioni della città, entrano in contatto con opere contemporanee site specific realizzate apposta per la mostra dando vita a un dialogo che dal particolare arriva all’universale toccando diversi temi esitenziali, uno su tutti la vita e la morte, proprio come sottolinea il titolo della mostra. L’allestimento, complesso e interconnesso, presenta lavori di artisti affermati accanto a quelli di giovani emergenti. La mostra   termina l’11 gennaio.

 

(Fonte: http://www.contemporarytorinopiemonte.it/ – Foto: Frank Sniper, il Torinese)

A Santena ricordata l’alluvione del 1994

Una conferenza tecnica e l’intervento del meteorologo Luca Mercalli

 

alluvioneVent’anni fa, il 5 e 6 novembre 1994, il Piemonte venne colpito da un evento alluvionale che interessò gran parte del territorio regionale. E anche Santena ne venne toccata. Per ricordare i 20 anni di quella tragica e dolorosa esperienza, nel comune torinese sono state organizzate una serie di iniziative. Tra queste vi è stata nche la conferenza tecndca  di venerdì nella Sala Visconti Venosta, in piazza Visconti Venosta, a più voci moderate da Domenico Tropeano, ricercatore del Cnr.  E’ intervenuto anche il presidente della Società meteorologica italiana, Luca Mercalli che ha incentrato  il suo contributo su “Convivere con i cambiamenti climatici” orientandolo sul ruolo dei cittadini nella prevenzione.

 

Massimo Iaretti

 

Torino impara l’arte, mostre e musei aperti sabato notte

artissima1artissima6Questo weekend è  l’anteprima del  mese più ricco per Torino capitale  del contemporaneo: Contemporaryart Speciale Autunno 2014 è il pacchetto contenente i tanti appuntamenti a tema

 

Con Artissima 2014, dopo l’antipasto di Paratissima, e le provocazioni su morte e sesso firmate Maurizio Cattelan a Palazzo Cavour (vedi nostro servizio in altra sezione del Torinese) si apre ufficialmente l’abbuffata di arte che farà di Torino, in questo fine settimana, la capitale del contemporaneo. All’Oval del Lingotto la rassegna propone le sue sezioni: Main Section, New Entries, Present Future e Back to the Future, per un totale di 194 gallerie. Ben 137 straniere e 57 italiane.

 

La fiera diretta da Sarah Cosulich, dopo il taglio del nastro di ieri sera, sarà aperta al pubblico da oggi fino fino a domenica dalle 12 alle 20. Esposte le opere di più di mille artisti provenienti da trenta paesi.

 

Questo weekend è  l’anteprima del  mese più ricco per Torino capitale  del contemporaneo: Contemporaryart Speciale Autunno 2014 è il pacchetto contenente i tanti appuntamenti a tema. ll programma – reso possibile dalla compartecipazione tra Città di Torino, Regione Piemonte e Fondazione per l’Arte Crt e il contributo di tutti gli enti e istituzioni operanti nel settore dell’arte contemporanea a Torino e in Piemonte – è indubbiamente ricco: domani, sabato 8 novembre, ci sarà la Notte delle Arti contemporanee, con tutti i musei e gallerie cittadine aperti, una vera festa della cultura tra mondano, didattico e commerciale.

 

Tra i progetti di Contemporary, da sottolineare anche gli appuntamenti legati al gemellaggio “Torino incontra Berlino” tra cui, il 9 novembre al Teatro Regio la serata musicale “Nove novembre -1989 Berlino: il suono dei muri che cadono”. Innumerevoli le mostre nei tanti musei di Torino e cintura.

 

Alla Gam le esposizioni di Roy Lichtenstein e Cecily Brown, il Castello di Rivoli fino al 15 febbraio ppropone “2015 Sophie Calle.MadRe” e “Intenzione Manifesta. Il Disegno in tutte le sue forme”. E ancora: la Pinacoteca Agnelli fino al 22 febbraio presenta “Martino Gamper. design is a state of mind”, Palazzo Madama la mostra fotografica di National Geographic “Women of Vision”, Palazzo Chiablese la mostra sull’Avanguardia russa. Sono già accese le 19 Luci d’Artista  e   si apre The Others, nelle ex carceri delle Nuove.