ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 654

Un piano per l’innovazione delle Pmi

È stata presentata a Torino la nuova edizione di Broad P.I.T.T. , progetto innovativo che prevede un piano di accompagnamento sul campo rivolto alle PMI per aiutarle a realizzare piani strutturati di innovazione di prodotto e/o di processo. Presso il Castello del Valentino, è stato sottoscritto il Memorandum of Understanding tra i partner del progetto, la manifestazione di interesse a perseguirne le finalità con relativo impegno morale, fra ogni singola azienda e la rete dei partner.

valentino maioranoIl progetto si chiama Broad P.I.T.T perché l’obiettivo è arrivare alla base ampia, broad, delle PMI che non innovano. P.I.T.T è invece l’acronimo di Piccola Impresa Trasferimento Tecnologico. Lo scorso anno si era messo a punto il metodo selezionando e affiancando una sola azienda, la Casit, che grazie al percorso intrapreso con gli esperti di finanza, innovazione e gestione aziendale  ha, da subito, conseguito risultati straordinari sia sul versante produttivo sia di mercato.Il metodo influisce sulla cultura, sul modo di fare impresa dell’azienda, sulla sua organizzazione, sui rapporti con le banche e con il mercato, nazionale e internazionale.Il nuovo progetto è ora esteso a più aziende che vogliano innovare e che desiderino mettersi in gioco.Un gruppo di esperti Deloitte, Enterprise Europe Network Confindustria Piemonte, Hub Innovazione Unione Industriale, Intesa Sanpaolo e Politecnico di Torino, ha selezionato 10 aziende e le affiancherà per sette mesi per favorire il trasferimento di tecnologia e avviare processi di innovazione tecnologica e gestionale. Inoltre quest’anno si è aggiunta, su un progetto, l’Università degli studi di Torino.Si sono potute candidare le PMI associate all’Unione Industriale di Torino con fatturato compreso tra 2 e 20 milioni di euro. Sono state valutate in base ai progetti di innovazione proposti.

gallina-dario

Elena e Carlo Ramella, titolari della CASIT hanno dato evidenza al fatto che “BROAD PITT è l’occasione per dare pari opportunità anche alle realtà più piccole di utilizzare metodologie applicateall’interno di grandi gruppi. Per CASIT si è trattato di un’esperienza sperimentale dall’esito più che positivo: ora, nella seconda fase, sono previsti piani di sviluppo ancora più interessanti ed efficaci. Suggeriamo a tutte le PMI di farsi contaminare e fare questo percorso, a maggior ragione se si tratta di giovani leve all’interno dell’azienda familiare”.Nel prosieguo sono intervenuti , fra gli altri, Dario Gallina, Presidente Piccolindustria Unione Industriale Torino; Cristina Balbo, Direttore Regionale Piemonte Valle D’Aosta Liguria Intesa Sanpaolo; Nevio Di Giusto, Responsabile Sviluppo Processo Innovazione Unione Industriale Torino; Emilio Paolucci, Vice Rettore per il Trasferimento Tecnologico Politecnico di Torino e Beppe Pedone, Senior Partner e Consigliere di Amministrazione Deloitte.

***

Dario Gallina, (nella foto)  Presidente Piccolindustria ha sottolineato il fatto che “Broad P.I.T.T lancia un messaggio e promuove un metodo. L’innovazione per le piccole imprese funziona bene, mettendo a frutto il network delle eccellenze di cui il nostro territorio dispone e unendo forze e competenze. L’impresa è al centro di un ecosistema che ne accelera la crescita. Il metodo di lavoro mette in moto nuove strategie: Piccolindustria è il coach di questo progetto molto innovativo che fa leva sul gioco di squadra”. Le dieci aziende selezionate sono: la chimica Farmaceutici Procemsa che opera nel settore degli integratori alimentari, l’unica ad avere il contributo tecnologico dell’Università di Torino, la Lanzi specializzata nella produzione di dispositivi di protezione individuale, abbigliamento da lavoro e sistemi di distribuzione automatica, la metalmeccanica Offmar produttrice di macchinari per gli imballaggi, la Picco & Martini produttrice di vetro e specializzata nei vetri di sicurezza, taglia fuoco, la Prisma Impianti di progettazione e messa in servizio di sistemi di automazione per l’industria di processo, la Rescom di produzione e realizzazione di prodotti chimici innovativi, la metalmeccanica Risatti Instruments specializzata nella concezione e produzione di apparecchiature di misurazione e test per l’automotive, la SBE Plast produttrice di materiali plastici per estrusione, la metalmeccanica Tekno specializzata nella componentistica dell’automotive, la Tekspan specializzata nella produzione di materiali per aereospazio.

Vito Piepoli

Il valore di una dedica

L’84% dei laureati di UniTO è soddisfatto del rapporto con il corpo docente; 66 laureati su cento considerano le aule adeguate, 38 ritengono le postazioni informatiche presenti in numero adeguato e 81 valutano positivamente i servizi di biblioteca. Inoltre, dell’Ateneo il 68% dei laureati UniTO confermerebbe la scelta del corso di studi, mentre il 13% si riscriverebbe allo stesso Ateneo ma cambiando corso

di Paolo Pietro Biancone*

campus universita 2

Tempo di lauree, tempo di emozioni. Soddisfazione per un traguardo raggiunto e per uno nuovo percorso che comincia per studenti e famiglie: fatiche e impegno, cadute e successi, gioie e dolori. Tutto questo sintetizzato nelle dediche contenute nella tesi di laurea. Qualche esempio: “Ai miei genitori e a mio fratello per avermi regalato gli anni più belli della mia vita con il sudore dei loro sacrifici e per essere sempre stati presenti in ogni momento e in ogni mia scelta” . “A tutte le stelle che nelle notti della vita illuminano il mio cammino”

“Ai miei genitori e a mio fratello dedico queste pagine, perché, oltre a essere stati una guida costante, hanno permesso la costruzione della mia identità, fornendomi gli strumenti necessari a orientarmi nel mondo e tramandandomi la curiosità di esplorarlo ogni giorno da più punti di vista possibili” .”Quante volte ho pensato: basta, ma chi me lo fa fare? Ma poi pensando a te, mamma, non ho mai mollato”

***

Il valore di queste poche parole è inestimabile e patrimonio da non sottovalutare: testimoniano che un percorso di studi, come tutto il cammino di vista, è più agevole con l’amore e il supporto di chi crede in te e di chi tifa per te. E nella condivisione c’è anche la “vittoria” della famiglia: la laurea non è un successo del singolo, ma di un gruppo di persone che hanno sostenuto in vario modo iluniversità raggiungimento del traguardo. I genitori, i fratelli, la mamma, i nonni, gli zii, ma anche gli amici, i fidanzati. Un successo di squadra, che fa commuovere nell’originalità di ogni laureando nel comunicarlo.

Nelle dediche si assapora il sacrificio della madre e del padre, che negli anni hanno fatto ripetere lezioni ascoltate a scuola, hanno asciugato le lacrime, hanno rimproverato per insuccessi, per scarso impegno. Si sente “profumo” di sacrificio di fratelli, che, anche inconsciamente, hanno subito il confronto, gli sbalzi di umore. Si respira l’aria della soddisfazione del gruppo, tra stanchezza e voglia di festeggiare, tra preoccupazione e speranza per il futuro.

***

Qualche dato numerico, che, nella sua apparente aridità, dimostra che patrimonio di umanità e di valori ogni anno viene prodotto grazie alle lauree. Solo per quanto riguarda l’Università di Torino, i laureati 2015 dell’Università di Torino sono 11.598: 6.621 di primo livello, 3.616 magistrali biennali e 1.152 a ciclo unico, più alcuni laureati pre-riforma e del corso non riformato in Scienze della Formazione primaria.

L’età media alla laurea per il complesso dei laureati di UniTO è di 25,8 anni – inferiore alla media nazionale, pari a 26,2 anni – e varia tra i 24,8 anni per i laureati di primo livello (media nazionale: 25,1) e i 27 anni per i magistrali biennali (media nazionale: 27,6). 53 laureati su cento terminano l’università in corso, percentuale superiore alla media nazionale (47%). Il voto medio di laurea (101,5 su 110) è in linea con la media nazionale (102,3 su 110). Le esperienze nel corso degli studi: Il 65% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi, media sensibilmente superiore a quella nazionale (56%). Le esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea (Erasmus campus universita 1in primo luogo) riguardano il 10% dei laureati, media corrispondente a quella nazionale. Anche la media dei laureati di UniTO che ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari (73%) è superiore a quella nazionale (65%).

***

L’84% dei laureati di UniTO è soddisfatto del rapporto con il corpo docente; 66 laureati su cento considerano le aule adeguate, 38 ritengono le postazioni informatiche presenti in numero adeguato e 81 valutano positivamente i servizi di biblioteca. Inoltre, dell’Ateneo il 68% dei laureati UniTO confermerebbe la scelta del corso di studi, mentre il 13% si riscriverebbe allo stesso Ateneo ma cambiando corso. Il tasso di occupazione (si considerano occupati anche quanti sono in formazione retribuita) è del 74%, a fronte di una media nazionale del 67%. Tra questi occupati, il 42% può contare su un lavoro stabile: il dato è in linea con la media nazionale, così come il dato relativo al guadagno medio mensile (1.086 euro netti).

_

Foto: il Torinese

*Presidente del Corso di Studi in Professioni Contabili e Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management dell’Università di Torino

 

 

Questuanti e senzatetto. Se il cuore di Torino ha un attacco cardiaco

StosettoTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

In questi giorni Torino è una città triste non solo per la pioggia . Storico riparo i nostri eleganti portici grazie ai Savoia .  Così da piazza Vittorio si può raggiungere la vecchia Porta Susa a piedi e quasi senza bagnarsi .  Ma la tristezza ti invade dentro accompagnandoli e non lasciandoti facilmente.  Non è la sola  pioggia .  Ti si  apre una moderna ed angosciante Corte dei Miracoli, senza chiese dove chiedere diritto di asilo di medievale uso . Ogni centinaio di metri,tosetto barboni  ecco tanti senzatetto che improvvisano improbabili alcove.  Via Cernaia 4, vigili e due signori con telefonini coordinano un intervento . Un poveretto li guarda inebetito e credo che sia lui il motivo della loro presenza . Mi sbagliavo: il giorno dopo  è ancora lì ad aspettare fumando una sigaretta dopo l’altra . Due giovani si organizzano, ed affrontano tutto in coppia Lei e lui in un improbabile atto di romantico amore. Nulla di romantico e sull’ amore io  non so commentare. clochard 63Ogni 50 metri ragazzi di colore e non, chiedono le elemosine vicino a bar o panetterie . Fila “rotta” da un anziano con stampelle, italiano . Quando cominci a sentire olezzo di urine scorgi bottiglie vuote di birra e uomini che bisticciano in lingue slave . E ragazzini  bagnati fradici e schiamazzanti ti offrono un nuovo telefonino appena reperito in modo strano. Utilizzo questo giro di parole per non essere accusato di razzismo . Ma senzatetto questuanti  e “di colore” sono solo eufemismi. C’ è solo spazio per la tristezza che facilmente sfocia nell’ angoscia. Siamo nel cuore di Torino . Torino ha un attacco cardiaco . Speriamo che si riprenda . Cara Sindaco Chiara Appendino, confidiamo in un suo intervento .

(foto: il Torinese)

Restructura. Riqualificazione, recupero e ristrutturazione

All’Oval torna Restructura Riqualificazione, recupero e ristrutturazione le parole d’ordine della 29ª edizione All’interno dell’Oval a Torino, al via Restructura, la fiera dedicata a riqualificazione, recupero e ristrutturazione che si svolge da giovedì 24 a domenica 27 novembre. Punto di riferimento per il pubblico del nord ovest, Restructura è organizzata da GL events ItaliaLingotto Fiere ed è l’unica manifestazione che si occupa di riuso degli spazi, tema di grande attualità, collegato al ripensamento funzionale delle aree cittadine e alle nuove visioni urbanistiche rivolte alla valorizzazione e al riutilizzo del costruito esistente.

restructura

L’appuntamento è dedicato sia agli addetti ai lavori (architetti, pianificatori, geometri, operatori del mondo edile) sia al grande pubblico, che qui può trovare le più recenti novità nell’ambito della casa e della sua ristrutturazione, con progetti, materiali, tecniche applicative e importanti approfondimenti su temi rilevanti come il risparmio energetico e i materiali eco compatibili. Sono due i temi su cui si concentra l’edizione 2016: Restructura smart building&home, che punta l’attenzione sull’edificio intelligente, cioè a tutti i nuovi sistemi tecnologici che migliorano la flessibilità di gestione degli ambienti, il comfort, i consumi e la qualità dell’abitare e del lavorare; e Restructura Wood con protagonista l’edificio in legno, a partire dai suoi componenti, sempre più innovativo, tecnologicamente evoluto e richiesto, tanto che l’edilizia sostenibile è unico comparto del settore a registrare un segno positivo negli ultimi anni. Nella quattro giorni di manifestazione, oltre a 20.000mq di area espositiva, sono moltissimi gli appuntamenti in calendario, a partire dal convegno inaugurale dedicato ai 20 anni di incentivi per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio (giovedì 24 novembre, ore 11, Arena Aulenti). Tra le novità di quest’anno gli incontri B2B: sulla terrazza dell’Oval tutti i giorni dalle 18,30, le aziende che partecipano al Salone potranno presentarsi, attraverso brevi speech di 60 secondi, ed entrare in contatto con gli altri espositori con l’obiettivo di far nascere possibili collaborazioni. Tornano poi i corsi di aggiornamento e i convegni per i professionisti con il rilascio di crediti formativi, organizzati da Ordini e Collegi professionali, associazioni artigiane e aziende di rilevanza nazionale, dedicati ai temi della riqualificazione del costruito, intesa come un processo di rigenerazione, che dalla dimensione del singolo intervento si allarga a quella dei condomini e dei quartieri. Uno spazio è dedicato anche alla formazione dei futuri professionisti, con due incontri rivolti agli allievi degli Istituti per Geometri e dedicati al riuso dei contenitori industriali in rapporto allo sviluppo della città, con focus sul Lingotto e Parco Dora. In programma anche numerosi workshop e incontri con buyer internazionali, realizzati in collaborazione con tutte le principali istituzioni del mondo imprenditoriale, dell’artigianato e dei professionisti del territorio. Si confermano poi gli appuntamenti con Incontra l’esperto: incontri gratuiti di 30 minuti su prenotazione (sul sito, oppure presentandosi direttamente agli stand) con geometri, consulenti CasaClima e professionisti dell’Agenzia delle Entrate per avere consigli e indicazioni su interventi di ristrutturazione, riqualificazione, normative e procedure.

restructura-2

Tornano anche i RestrucTour, tour tecnici che portano Restructura a uscire dagli spazi del Lingotto per raccontare “sul campo”, in maniera curiosa e originale, alcuni temi di approfondimento, visitando edifici di interesse storico e architettonico o cantieri di zone e edifici riqualificati, sulla scia della trasformazione della città. Sono quattro i tour proposti, rivolti sia ai professionisti sia al grande pubblico, che accompagnano a conoscere nei giorni di manifestazione edifici, luoghi e cantieri del panorama torinese: giovedì 24 novembre si va alla scoperta della stagione Liberty di Torino con la visita al Villino Raby nel quartiere Cit Turin e al Villaggio operaio Leumann, situato ai margini occidentali della città; venerdì 25 novembre tour guidato dedicato al sistema abitativo ECO-home, caratterizzato da una forte attenzione all’innovazione del sistema casa attraverso l’utilizzo di componenti edilizi ad alta ecoefficienza e di origine naturale; sabato 26 protagonista l’architettura di Pier Luigi Nervi con la visita al Palazzo del Lavoro e infine domenica 27 visita agli spazi laterali segreti della Mole Antonelliana e a Casa Scaccabarozzi, altro simbolo dell’architettura antonelliana. Tra gli espositori che hanno scelto di essere presenti quest’anno a Restructura spicca il ritorno di Saint-Gobain, leader mondiale nel settore habitat e la collaborazione con CasaClima Network Piemonte e Valle d’Aosta, area dedicata all’edilizia ad alta efficienza energetica e al costruire sostenibile, che coinvolge e raccoglie insieme, in un unico spazio dinamico, tutte le aziende legate al mondo CasaClima. Media partner dell’edizione 2016 il Gruppo 24Ore che porta per la prima volta all’Oval il progetto Village24, contenitore attivo e interattivo di informazioni tecnico-scientifiche per progettisti, esperti, studiosi e cultori della materia, ma anche per gli appassionati del settore. Infine, esposta sulla balconata dell’Oval, si trova la mostra fotografica Torino. Dalle Olimpiadi al futuro che l’Urban Center Metropolitano, associazione autonoma dedicata ai processi di trasformazione di Torino e dell’area metropolitana, porta all’interno della manifestazione: fotografie in grande formato dedicate a quella che, dieci anni fa, fu la Torino olimpica che segnò il cambiamento anche urbanistico della città.

“La sposa bambina” per la Giornata contro la violenza sulle donne

bambinaVenerdì 25 novembre alle 10.30, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne la Consulta regionale delle elette propone, in collaborazione con Agiscuola, la proiezione della pellicola La sposa bambina di Khadija Al-Salami per gli studenti delle scuole di II grado piemontesi.

Le sale coinvolte sono in totale undici: sei nella provincia di Torino e una rispettivamente nelle province di Alessandria, Asti, Cuneo, Novara e del Vco (quest’ultima, per motivi organizzativi, ha anticipato la proiezione a martedì 22).

La pellicola – realizzata nel 2014 e uscita sugli schermi italiani nel maggio scorso – racconta la biografia di Najoom, che in yemenita significa “le stelle”, che sembra avere un destino segnato fin dalla nascita. Suo padre, infatti, cambia il suo nome in Nojoud, che significa “nascosta”, e – pur amandola – la consegna alle regole non scritte della convivenza nello Yemen, che comportano la totale sudditanza delle femmine rispetto ai maschi.

Quando Nojoud compie 10 anni il padre, in una negoziazione condotta solo fra uomini, la dà in sposa a un uomo che ha almeno trent’anni più di lei. Lo sposo promette al suocero di prendersi cura della bambina e di aspettarne la pubertà prima di consumare il matrimonio, ma appena sottratta alla casa del padre la violenta e la costringe a servire la suocera, picchiandola quando la bimba disobbedisce. Per fortuna Nojoom/Nojoud è uno spirito indomito e trova la via di fuga dal villaggio arcaico in cui l’ha segregata il marito per recarsi al tribunale di Sana’a, dove chiederà per sé il divorzio.

cvt – www.cr.piemonte.it

La Regione raddoppia i fondi contro la violenza alle donne

donne violenza 2Nel 2017 la Regione aumenterà di un milione di euro, attraverso lo Stato,  i fondi per la lotta contro la violenza sulle donne, potrà contare sull’aumento di un milione di euro (da 1 a 2 milioni ),e potrà contare anche su altri 750.000 euro regionali e su una rete di operatori sempre più attiva. Parola dell’assessore regionale per le Pari Opportunità, Monica Cerutti, che ha presentato le iniziative della Regione per la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tra gli appuntamenti anche la firma di un accordo con la Fondazione Don Mario Operti Onlus per l’inserimento in ambito socio-lavorativo delle vittime di violenza.

Sviluppo, sul “Patto per Torino” c’è la firma di Comune e Regione

chiampa lausappendino tgE’ stata siglata dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e dalla sindaca Chiara Appendino la lettera di accompagnamento alle proposte per il Patto  sugli interventi per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Piemonte e della Città di Torino, annunciato tempo fa dal premier Matteo Renzi. Le risorse previste ammontano circa 6 miliardi di cui 600 garantiti dai fondi europei già attribuiti alla Regione. I contatti tecnici e politici con il governo  avverranno già dai prossimi giorni  per verificare le modalità e le tempistiche con cui arrivare alla stipula del patto. Le proposte e lo stato di avanzamento del patto verranno presentate lunedì in una conferenza stampa.

#Dilloatutti, al via la campagna

Noi politici parliamo spesso di ‘diritto alla salute’ come diritto d’accesso alle cure e quasi mai di come si può non ammalarsi e vivere in salute per più tempo. La sfida che lanciamo oggi è sul terreno della prevenzione primaria dove è necessario che qualcuno si assuma la responsabilità di dare concretezza a ciò che fino a oggi è sempre e solo stato detto. Ciò che desideriamo ‘dire a tutti’ è che ciascuno, per la propria parte, può essere protagonista di una vera e propria rivoluzione culturale, che veda nell’adozione di corretti stili di vita lo strumento per riuscire ad ammalarsi di meno e vivere meglio e più a lungo, generando anche un risparmio per il sistema sanitario. È un progetto ambizioso che può riuscire solamente attraverso il gioco di squadra e che mette al centro il bene più prezioso che abbiamo: la salute, una risorsa che ciascuno di noi ha il dovere di preservare”.

dilloa-tutti-sport

Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus,  ha aperto, mercoledì 23 novembre a Palazzo Lascaris, la conferenza stampa di presentazione del progetto #Dilloatutti, realizzato dall’Assemblea legislativa piemontese in collaborazione con il Centro universitario sportivo (Cus) Torino.

A poco più di un anno dalla nascita, in Consiglio regionale, degli Stati generali dello Sport, luogo non fisico di confronto tra soggetti rappresentativi del territorio che, a vario titolo, si occupano di educare al benessere, il progetto #Dilloatutti si propone di fare della pratica sportiva e dei corretti stili di vita gli strumenti di tutela della salute e della prevenzione primaria coinvolgendo, in questa prima fase, i giovani e il mondo universitario rendendoli testimonial di una campagna di promozione dei corretti stili di vita e di attività di formazione interattiva, trasformandoli in veri e propri “ambasciatori del benessere”.

consiglio lascarisIl progetto, consultabile a breve anche sul sito www.dilloatutti.piemonte.it,si articola in tre step: tra novembre e dicembre si prevede la diffusione della campagna #Dilloatutti utilizzando soggetti sportivi del territorio; tra gennaio e febbraio la realizzazione di contenuti video finalizzati al lancio dell’attività di engagement «Diventa ambasciatore del benessere»; a marzo la creazione di un percorso virtuoso sul territorio con supporto a tutte le iniziative/eventi legati al mondo universitario in linea con «i corretti stili di vita» “Il progetto è studiato e rivolto ai giovani che già praticano attività fisica e sportiva, o che semplicemente vogliono avvicinarsi ad essa – ha dichiarato il presidente del Cus Riccardo D’Elicio . L’obiettivo principale è quello di creare sinergia tra politica, sport e sanità affinché questi tre settori inizino a parlarsi al fine di costruire un’autentica strategia che veda gli studenti universitari promotori della stessa. Siamo infatti sicuri che gli universitari di oggi saranno il futuro della nostra società”.Il tour promozionale nelle sedi universitarie – il #Dilloatuttitour – avrà inizio domani, giovedì 24 novembre, dal Politecnico di Torino.

CT  – www.cr.piemonte.it

Foto: Essepiesse – il Torinese

 

Un bene prezioso: il Rotary e i gioielli “conflict free”

Il Rotary Club Torino Lagrange ha organizzato la serata “Un bene Prezioso”, un’iniziativa culturale e sociale, che si svolgerà giovedì 24 novembre a Torino, presso la Gioielleria Rocca in Piazza Lagrange 2, a partire dalle ore 20

 

rotaryAttraverso un percorso tra la gemmologia e i diamanti offerto dal Gruppo Damiani-Rocca, gli ospiti verranno sensibilizzati sull’importanza di utilizzare materie prime “conflict free” e nello specifico dei diamanti così detti “free blood diamonds”. L’incontro sarà inoltre arricchito dalla presenza del maestro orafo di casa Damiani, che confezionerà dal vivo alcuni preziosi, e dalla messa a disposizione delle ultime collezioni di orologeria dei brand gestiti dal Gruppo. “Ma la serata ha un duplice obiettivo – afferma Riccardo Ruscalla, Presidente del Rotary Club Torino Lagrange – il ricavato sarà infatti interamente utilizzato per contribuire al progetto nazionale “Certamen di Storia e Letteratura Italiana”, a favore della cultura giovanile, per la realizzazione di nuove borse di studio.” Il progetto nazionale Certamen è sostenuto anche da Oxford e Cambridge University, Unipol Assicurazioni e Casa editrice Zanichelli, ha il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Ministero dell’Istruzione, oltre che, da quest’anno, la sponsorizzazione del Rotary Torino Lagrange.

***

Per ulteriori informazioni: www.lesclochesonlus.itwww.rotarytorinolagrange.it

Segreteria Rotary Club Torino Lagrange 

segreteria@rotarytorinolagrange.it

Immobiliare, bene il residenziale

casaSecondo i dati di preconsuntivo il 2016 dovrebbe far segnare un aumento delle compravendite residenziali nell’ordine del 25% rispetto all’anno scorso: è quanto emerge dall’analisi del 3° Osservatorio Immobiliare 2016 di Nomisma

Il comparto residenziale presenta forti evidenze di stabilizzazione. In tutte le zone cittadine i volumi posti sul mercato risultano stabili, sia sul versante della vendita che su quello della locazione. Il calo dei valori sempre più attenuato e la ripresa delle erogazioni di mutui hanno determinato un aumento delle transazioni. I tempi di vendita delle abitazioni usate sono diminuiti rispetto a un anno fa, attestandosi a 7,5 mesi, così come quelli relativi alla finalizzazione di transazioni di appartamenti nuovi, passati da 9,5 a 8 mesi.  Sul fronte dei prezzi la flessione si è pressoché annullata nell’ultimo semestre, mentre su base annuale si è posizionata al di sotto del -2%, contro il -3% rilevato un anno fa. Discreta la performance delle locazioni: i tempi di assorbimento sono in calo e si attestano sulle 2,5 mensilità per il nuovo e sulle 3 per l’usato. Continua il trend crescente dei rendimenti medi lordi da locazione, oggi pari al 5,3%, livello che non si toccava a Torino da oltre vent’anni.Il settore commerciale mostra segnali di debolezza in particolare sul fronte della compravendita, dove l’eccesso di offerta fatica ad essere assorbito da una domanda troppo debole e determina un allungamento dei tempi necessari alla finalizzazione delle trattative (10 mesi). Il divario tra il prezzo iniziale e quello praticato all’acquisto non si riduce rispetto al semestre precedente, ma rimane stabile a 16,5%. Sul fronte delle locazioni si intravedono segnali di maggiore stabilità. Le tempistiche di assorbimento, pari a 6,5 mesi, rimangono stabili, mentre i canoni su base semestrale non subiscono rilevanti variazioni, se non sui livelli massimi delle aree centrali (-2,7%).

perna foto mole mongolfiera

Il comparto direzionale, dopo semestri di congiuntura negativa, mostra segnali di stabilizzazione. Sul fronte dei prezzi, nonostante il -2,3% annuale, la flessione si è ridotta nell’ultimo semestre, arrivando ad essere pressoché nulla in tutte le aree cittadine, ad eccezione del semicentro. In calo i tempi medi di vendita, pari a 9,5 mesi, così come lo sconto praticato all’atto di acquisto, che scende al 16,5%. Sul fronte locativo, la flessione dei valori è stata leggermente più intensa (-0,9% medio) di quella rilevata lo scorso semestre, con punte del -2,4% in centro. Le difficoltà di assorbimento del segmento locativo sono ravvisabili anche dalle tempistiche necessarie a finalizzare i contratti, che rimangono pressoché stabili e pari a 7 mensilità. Il comparto dei capannoni industriali non mostra segnali di miglioramento. Per l’offerta che non si è ritirata dal mercato, i tempi medi di vendita sono ancora molto alti (oltre 15 mesi), così come quelli per concludere un contratto di affitto (11 mesi). In lieve aumento i rendimenti medi lordi da locazione, sia per il nuovo (6,8%), sia per l’usato (7,6%).

(Foto: il Torinese)