ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 600

Giovani imprenditori: dati allarmanti per il lavoro

Si è tenuta a Torino l’assemblea annuale dei Giovani Imprenditori dal titolo GIFT – GIOVANI IMPRENDITORI PER IL FUTURO DI TORINO, il primo appuntamento annuale di confronto tra gli imprenditori under40 dell’Unione Industriale di Torino e i rappresentanti istituzionali del territorio, dedicato al tema dell’occupazione con un focus su quella giovanile.

 

Ad aprire i lavori Dario Gallina, Presidente dell’Unione Industriale. Hanno poi preso la parola: Alberto Dalmasso (Satispay), Luca Furfaro (Giovani Consulenti del Lavoro Torino), Jorge Illingworth (ILO-International Training Center), Paola Pisano (Città di Torino), Giovanna Pentenero (Regione Piemonte),Emilio Paolucci (PoliTO), con un contributo video dalla Sillicon Valley di Enzo Carrone (SLAC-National Accelerator Laboratory, Stanford University).

 

Il Gruppo Giovani imprenditori parte dai dati, allarmanti, che fotografano lo stato dell’occupazione in città: solo il 18% dei giovani tra i 15 e i 24 anni risultano occupati a Torino secondo i dati Istat aggiornati al luglio 2017. Si sale al 65% nella fascia di età 25-34. Confrontando questi valori percentuali con quelli del 2007 – rispettivamente il 30% e l’81% – si comprende subito la gravità del problema. Negli ultimi dieci anni la disoccupazione giovanile è aumentata di 12 punti percentuali (dal 70 all’82%) nella fascia 15-24 anni e di 16 punti percentuali (dal 19 al 35%) nella fascia 25-34.

 

È questo il punto cruciale affrontato dagli imprenditori under 40 e dai rappresentati del territorio, in occasione dell’assemblea annuale del Gruppo Giovani Imprenditori di Torino, riunitasi oggi alla Cavallerizza Reale, per dibattere proprio sul tema dell’occupazione. Il titolo dell’incontro è molto evocativo: “GIFT”, acronimo di “Giovani Imprenditori per il Futuro di Torino”, ma è anche il “dono” che i Giovani Imprenditori vorrebbero fare alla città, dialogando su come rendere concretamente Torino una realtà in cui i giovani possano scegliere di trascorrere la loro vita, lavorare e avere spazi e occasioni per crescere come individui e professionisti.

 

Alberto Maria Barberis, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Torino, chiude la tavola rotonda con un intervento (nel CS un estratto con i punti più salienti) sui temi della disoccupazione giovanile e su tanti altri di grande attualità, tra cui: gli sgravi fiscali sulle assunzioni dei giovani, il valore della laurea per il mercato del lavoro, i percorsi di alternanza scuola-lavoro, e ancora i consigli agli studenti e le richieste alle Istituzioni locali e nazionali.

Parco della Salute e trasporti, esempi di immobilismo

Siamo quasi alla fine di questa legislatura regionale ed ancora si discute su che cosa mettere allinterno del Parco della Salute di Torino. In 5 anni rispetto ai due grandi complessi ospedalieri di Novara e Torino messi in campo dal mio governo regionale non si è mossa foglia. Siamo allannuncio degli stanziamenti che sarebbero stati decisi da Roma. Praticamente siamo al punto di prima e di tempo ne è passato, tanto. Il fatto è che nessuno dice niente. Limmobilismo più totale viene vissuto con rassegnazione ed anzi ciascuno si adegua come può, adottando comportamenti conformi. Qualche giorno fa, ad esempio, è arrivato lannuncio dello scioglimento del comitato dei pendolari sulle linee ferroviarie Domodossola- Milano e Arona- Novara. Il Comitato non si scioglie perché sono stati risolti i problemi dei trasporti ,ma perché ,ormai, le proteste non vengono rilanciate da nessuno. Anche in questo caso il clima è quello di una rassegnazione generale. Sono tutti affaccendati ad interpretare la politica come un gigantesco tabloid dove si insegue la polemica del giorno. Allora, difendersi dalle tempeste mediatiche diventa unarte. In questo Chiamparino è maestro: il risultato è un immobilismo assoluto.

Roberto Cota

La ripresa esiste, ma…

Quando chi governa la smetterà di fare propaganda e di raccontare un Paese che non esiste, oppure di scaricare le responsabilità dei propri insuccessi su quelli che c’erano prima, sarà sempre troppi tardi. Questa é una delle ragioni, tra le tante del crescente distacco tra la politica e i cittadini

I numeri sull’andamento della nostra economia dovrebbero essere oggetto di una riflessione preoccupata da parte delle autorità di governo del nostro Paese, non per negare una ripresa che esiste, ma per individuarne i limiti e per selezionare gli interventi necessari per “irrobustirla” in occasione della discussione sulla Legge di Stabilità. In Europa è  in atto una ripresa vera dicono sia la Commissione Europea che Draghi, che qualcuno in queste ore  cerca di delegittimare, ma l’italia è l’ultima in classifica. Insisto: l’ultima; quindi tutti crescono più  di noi. Non è la prima volta che questo succede, ma è un dato che dimostra come le scelte di politica economica compiute in questi ultimi tre/quattro anni siano state sbagliate e/o  inadeguate. Nel 2017 la crescita sarà stata dell’1,5% ,ma nei prossimi due anni scenderà?all’1,3% il prossimo anno, per attestarsi all’1% in quello successivo. Sono previsioni naturalmente che, in quanto tali, lasciano il tempo che trovano, ma è di questo bisognerebbe discutere anziché di una Legge di Bilancio che sembra pensata in funzione dei tornaconti elettorali che si sperano di ricavare alle prossime elezioni politiche. Se le prospettive dovessero essere queste c’è poco da stare allegri sia per quanto riguarda l’occupazione che l’andamento dei conti pubblici. In questo quadro andrebbe fatto un discorso di verità sulla occupazione alla luce del fatto che i posti di lavoro che sono stati prodotti sono per lo più precari. Si sono destinate quote crescenti del bilancio pubblico per sviluppare la domanda interna e per favorire con forti incentivi ” il tempo indeterminato ” ma poi si scopre che a farla da padrone è stata la precarietà ; una precarietà che rende impossibile realizzare qualsiasi ” progetto di vita”. Lo scambio avrebbe dovuto essere il seguente: noi vi togliamo un po’ di diritti ( anziché estenderli a coloro che non li hanno ) ma la tipologia di contratto prevalente diventerà ” il tempo indeterminato” e avrete un salario dignitoso. Non è stato cosi! Per non parlare del rischio che terminati gli incentivi quei lavoratori possano perdere il loro posto di lavoro. Per le statistiche un contratto di 1 giorno equivale ad un posto di lavoro in più. Se poi quel lavoratore viene assunto sempre per un giorno altre due volte, i posti di lavoro diventano tre. Quel lavoro dura in tutto tre giorni, impegna sempre la stessa persona che poi continuerà a  rimanere disoccupata per gli altri 362 gg dell’anno , ma questa verità viene taciuta. Aveva ragione quel mio amico che mi aveva spiegato che le bugie sono di tre tipi: le grandi bugie, le piccole bugie e le statistiche.  Il problema naturalmente non sono le statistiche ma chi le interpreta a propri o uso e consumo. 
Wilmer Ronzani
(foto: il Torinese)

Quando la curiosità è infinita

All’Accademia delle Scienze,  ingresso gratuito

L’INFINITA CURIOSITA’. UN VIAGGIO NELL’UNIVERSO IN COMPAGNIA DI TULLIO REGGE

Sino al 18 Marzo Torino ospita, nel magnifico palazzo dell’Accademia delle Scienze, “L’infinita curiosità. Un viaggio nell’universo in compagnia di Tullio Regge”, una mostra che esplora i temi più affascinanti della fisica contemporanea (relatività, teoria quantistica, struttura della materia, astrofisica e cosmologia, particelle elementari). Un appuntamento da non perdere non solo per gli appassionati di scienza ma anche per chi sa che la curiosità è il motore della conoscenza. Pensata per tutti coloro che vogliono provare ad esplorare e capire l’universo attraverso il linguaggio solo apparentemente complicato della fisica ed in particolare per le scuole e per le famiglie. La mostra è divisa in sei sezioni ed è strutturata come un viaggio nell’universo, dall’immensamente piccolo all’infinitamente grande, per capire come la semplice realtà quotidiana si spieghi attraverso profonde quanto affascinanti leggi della fisica. Un viaggio curioso e divertente che permetterà a tutti di sentirsi un po’ scienziati… accompagnati da una guida d’eccezione: Tullio Regge, uno dei più grandi scienziati della generazione venuta dopo Enrico Fermi. Esperimenti, exibit, documenti… grandi e piccini rimarranno affascinati dalle sei sezioni della mostra! Passeggiando fra libri e documenti preziosi, sbirciando tra lettere autografe di Einstein e installazioni spettacolari, i visitatori possono salire su un aereo per osservare il fenomeno delle Glorie, viaggiare tra neutrini ed onde gravitazionali, sperimentare le variazioni spazio-tempo, indossare un visore 3D per entrare nelle opere di Regge… La mostra, realizzata in collaborazione con Compagnia di San Paolo, è gratuita e aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18.

 

Un milione di euro contro la violenza di genere

In Piemonte ancora un milione di euro per contrastare la violenza di genere. La Giunta regionale del Piemonte ha approvato due delibere che si vanno a inserire nel sistema regionale di contrasto alla violenza sulle donne: «Si tratta di due provvedimenti che contribuiscono a rendere operativa la legge regionale 4 che abbiamo approvato l’anno scorso» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte. «La prima delibera stabilisce i criteri per l’accesso ai finanziamenti destinati al sostegno di piani attuativi contro la violenza sessuale e di genere riguardanti la formazione del personale sanitario e sociale; l’inserimento lavorativo e l’autonomia abitativa (anche con un accesso agevolato all’edilizia residenziale pubblica) delle donne vittime di violenza; l’elaborazione di una base dati unificata su questo fenomeno. I fondi che verranno assegnati sono pari a 934.000 euro» – ha continuato l’assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte.

I fondi saranno così suddivisi:

  • – 130.000 per la formazione del personale sanitario e sociale

  • – 400.000 euro per l’inserimento lavorativo

  • – 350.000 euro per interventi di autonomia abitativa

  • – 53.400 euro per l’implementazione del sistema informativo

«La seconda delibera invece definisce i criteri per l’accesso al finanziamento per la realizzazione di interventi e attività sperimentali nei confronti degli autori di violenza di genere. Enti locali ed organizzazioni titolari dei Centri antiviolenza, del volontariato e della promozione sociale potranno presentare entro il 16 dicembre 2017 progetti riguardanti percorsi di sostegno psicologico, psicoterapeutico, psico-educativo per l’annullamento dei comportamenti violenti. La presa in carico degli autori di violenza non dovrà comunque costituire un’alternativa alle procedure giudiziarie nei casi di reati. I fondi che verranno assegnati sono pari a 115.600 euro» – ha continuato Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte.

«Il contrasto alla violenza di genere è una priorità della Regione Piemonte e in questi anni lo abbiamo dimostrato con i fatti. Il nostro obiettivo è creare un sistema regionale che operi a 360° partendo dal sostegno ai centri antiviolenza e alle case rifugio. Queste due azioni sono in continuità con la programmazione regionale e si integrano anche con il percorso di informazione e sensibilizzazione che stiamo portando avanti incontrando ogni settimana le operatrici di un centro antiviolenza presente sul nostro territorio» – ha concluso Monica Cerutti.

Due parti di idrogeno e una di ossigeno

Due parti di idrogeno e una di ossigeno per dire “acqua”, in un pianeta che è fatto d’acqua per il 70%. Marco Paolini, in un suo monologo si chiedeva: “ Sulle rive dei fiumi, dei laghi, del mare – al confine dove l’acqua tocca la terra, dove l’asciutto diventa bagnato – com’è possibile piantare in terra un cartello con la scritta “privato”?. In sostanza poneva la domanda delle domande: ma di chi è l’acqua? La risposta logica sarebbe : è di tutti! E’ risorsa, diritto, elemento fondante come l’ aria e come l’aria di difficile conversione in merce. Il suo essere bene indiviso nei secoli di antiche civiltà che fermavano la proprietà sulle rive dei fiumi, non l’ha salvata dall’essere merce quando,  sull’ultima frontiera dell’West, per la prima volta nella storia, chi arrivava alla terra diventava anche padrone dell’acqua purché avesse un fucile per difenderla ( e i nativi d’America erano esclusi dalla gara perchè, partendo in loco, erano troppo avvantaggiati..sic!). E’ così che la possibilità di venderla e comprarla è diventata un’idea che ha fatto proseliti. Eppure l’acqua è un bene pubblico e deve essere garantita a tutti nel rispetto dei vincoli ambientali e al massimo livello di qualità, secondo principi di equità e solidarietà e con criteri di sostenibilità per preservarne la qualità e la disponibilità. Mai come in periodi di siccità e scarsità idrica ci si accorge di quant’importanza abbia l’acqua. L’acqua è un bene che va preservato attraverso la cura del territorio, la manutenzione dei bacini idrografici, la tutela dei corpi idrici e delle aree di salvaguardia. Va garantita la migliore manutenzione delle reti di distribuzione, combattendo ogni forma di spreco e governando l’uso della risorsa e la sua assegnazione per i diversi usi, con priorità per il consumo umano, garantendo l’obiettivo della sostenibilità attraverso incentivi al risparmio idrico e il rispetto di standard di qualità. E’ così difficile fare le cose seriamente?Se il problema principale diventa il prezzo è difficile non pensare alle conseguenze di svalutazione dell’intera razza umana, dal momento che essa rappresenta il 90% di ogni corpo umano. Dunque, che prezzo dare alla vita? Che valore, più o meno? Pagandola bene, sei bottiglie di acqua minerale? Conveniente,no?  E la scadenza? Se è una merce avrà pure una scadenza, non credete? Ironia a parte, quello dell’acqua è un tema troppo importante e vitale per non pensarci molto seriamente.

 

Marco Travaglini

Disarmo nucleare, la mobilitazione del Consiglio regionale

Sogno impossibile: l’eliminazione dei Paradisi fiscali e del puzzle delle tasse?

Si parla spesso dei guasti del “Villaggio globale”e delle sue contraddizioni e mi ritorna in mente una frase di Indro Montanelli sulla mole spropositata di lavoro dei giapponesi in confronto a quella degli italiani. Di anni ne sono passati molti e i giapponesi lavorano sempre allo stesso modo e, ora come allora, il rimedio è far lavorare meno i giapponesi (lo stesso vale per i cinesi ecc). Un altro guasto che ci dà la globalità è la possibilità di delocalizzare e produrre all’estero in Paesi meno costosi, ma anche altrettanto in Patria senza regole. Su un altro fronte, anche per le tasse vale la stessa cosa, in Belgio così come in Inghilterra e Irlanda, ma anche ad Hong Kong e Singapore e via di seguito, le tasse sono meno opprimenti e chi può vi si sposta. Ciononostante, dai risultati del recente scandalo sui “Paradisi fiscali”, salta fuori che chi deve pagarle, non si accontenta mai e non gli basta pagare meno, ma vuole praticamente azzerarle. Persino la regina di Inghilterra che, di tasse ne paga già con lo sconto, se ne è fatto uno ulteriore ricorrendo ad un Paradiso fiscale ed è così incappata nello scandalo dei “Paradise Papers”. Comunque sia, è in buona compagnia. Tanto per citare alcuni nomi eccellenti: Madonna e Bono, leader degli U2, il co-fondatore di Microsoft, Paul Allen, Noor di Giordania, il finanziere George Soros, Twitter, Facebook, Nike, Adidas e tanti altri. Accomunati tutti dal desiderio di non pagare e per questo nascondendo buona parte delle loro ricchezze nei paradisi fiscali, approfittando di scatole cinesi, del segreto bancario e delle scappatoie offerte dalla legge per evitare di pagare le imposte ricorrendo all’ingegneria finanziaria. Ma assieme all’evasione stavolta emergono anche legami inquietanti, come quelli che collegherebbero Wilbur Ross, segretario al Commercio del presidente Usa Donald Trump, a una società che vede tra i suoi comproprietari il genero del capo del Cremlino, Vladimir Putin. I Paradisi fiscali sono ben 19 e quindi c’è solo l’imbarazzo della scelta, ma anche gli istituti giuridici per eluderle, come il Trust ( di origine anglosassone ha la finalità di separare dal patrimonio di un soggetto, alcuni beni per il perseguimento di specifici interessi a favore di determinati beneficiari oppure per il raggiungimento di uno scopo determinato). Tale strumento è considerato “legittimo” in virtù della ratifica anche Italia per via della ratifica della Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985, entrata in vigore il 1 gennaio 1992. A questo Istituto, ha fatto ricorso anche il primo ministro canadese Justin Trudeau con il Trust delle isole Cayman. Ma è in buona compagnia,infatti ce n’è un altro intestato all’ex generale Wesley Clark, già comandante supremo della Nato in Europa così come quelli per la gestione dei fondi segreti della multinazionale Glencore, quotata a Londra, nei suoi sforzi per assicurarsi diritti di estrazione nella Repubblica democratica del Congo senza dimenticare le operazioni offshore architettate da due miliardari russi per rilevare quote nei club di calcio della Premier League Arsenal ed Everton. Non entriamo nel merito dell’evasione, ma è iniquo (moralmente) che un’impresa possa spostare la propria sede legale in un altro Paese anche della stessa Unione Europea per pagarne di meno.Se nemmeno nella UE, dove si stabiliscono le misure di commercializzazione delle banane, non si riesce ad avere tassazioni uguali per tutti, figuriamoci che cosa può succedere nei 19 Paradisi fiscali che forse sono anche in numero maggiore!

 

Tommaso Lo Russo

 

 

Il futuro di Torino passa anche da sport ed eventi

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto

Jimi Muttoni è amministratore delegato del Parco Olimpico. Ha importanti deleghe operative nonostante la giovane età ed una esperienza ventennale nel mondo dei concerti e degli eventi. Il Parco Olimpico è proprietario di quasi tutti i siti sportivi ed alberghieri nella provincia di Torino, costruiti o ristrutturati per la realizzazione delle Olimpiadi invernali del 2006. Spaziando da Pinerolo alla Valle di Susa, fino a Torino.  Insomma, un colosso locale tra sport e tempo libero ed iniziative culturali.  Dopo  regolare appalto la Live Nation in collaborazione con la torinese Set up ha “acquistato ” dalla Fondazione 20 marzo 2006. Jimi arriva da Set up. Ora Parco Olimpico è per 90% privato e 10% pubblico tant’è che il presidente è di indicazione pubblica.

Allora Jimi, ti diverti in questo lavoro?

Francamente mi divertivo più una volta dove la faceva da padrone la parte creativa della mia professione.

Troppa burocrazia?

Proprio così, e le pratiche per arrivate al risultato finale si sono complicate moltissimo.

Ti sta stretta l’attività amministrativa?

Questo no, anzi è stato un salto di qualità  interessante e ringrazio chi mi ha dato fiducia nonostante la giovane età.

Hai 42 anni li porti bene ma, mi scuserai, non sei proprio di primo pelo…

Conosci le realtà imprenditoriali locali, sono restie nel dare fiducia. Proprio per questo, ringraziando quelli che mi hanno dato fiducia io non voglio deluderli.

A proposito di imprese ed economia, sei ottimista o pessimista sul futuro di Torino e dell’Italia?

Forse ti stupirò, ma sono ottimista per Torino e pessimista per la nostra nazione.

Vero. Mi  hai stupito.

Torino è un ottimo laboratorio e quando i vari soggetti fanno squadra ottiene eccellenti risultati…nonostante una concorrenza spietata da parte di altre città. L’ Italia la vedo sempre più attorcigliata su sè stessa.

Avete continui rapporti di lavoro con le istituzioni locali.  Cosa ne pensi di questa giunta pentastellata?

Ho un buon e rapporto con l’assessore Finardi  È molto competente perché arriva dal mondo dello spot.  Del resto non ti saprei dire basandomi solo sulla mia esperienza.

Con i precedenti assessori allo sport non andava bene?

Non dico questo, ma dovevano impratichirsi essendo figli di scelte politiche e non di competenza.

La maggiore soddisfazione?

Diverse, sintetizzabili nell’ essere arrivato a contribuire alle iniziative di questa città. Come ho detto in passato un nuovo Rinascimento culturale .

Dunque soddisfatto?

Si.

Maggiore insoddisfazione, invece?

Appartenere ad una generazione che ha perso valori di appartenenza, nell’ essere eccessivamente individualisti.

 

***

Prima di salutarci lo ringrazio, anche perché mi ha fatto ringiovanire ricordandomi di essere stato, nel 1979, tra gli organizzatori dei concerti con Dalla, De Gregori e Peter Tosh, i primi passi dei grandi concerti.  Jimi chiede: meglio oggi o ieri? Sorrido.  Ora sei tu il Futuro.

Volpiano, riduzione tassa rifiuti con Mr.Pack

 Il calcolo effettuato sugli imballaggi in plastica depositati nel punto di piazza Italia

C’è tempo fino al 31 dicembre per maturare i punti necessari ad ottenere uno sconto sulla TARI grazie alla raccolta degli imballaggi in plastica per uso domestico effettuata nel punto Mr.Pack di piazza Italia. Il regolamento comunale prevede una riduzione della tariffa di 10 euro ogni 1.000 punti raggiunti, fino al massimo di 30 euro; il contribuente che accumula il maggior numero di punti ha diritto all’esenzione della TARI per l’anno di competenza. Il beneficio è subordinato alla presentazione della richiesta all’ufficio del Consorzio di Bacino 16 in via Trento 135 (Volpiano Palace). I punti vengono calcolati in proporzione all’anidride carbonica non emessa in atmosfera grazie al riciclo dei rifiuti; in linea di massima, ogni imballo vale 300 grammi di CO2, pari a 3 punti. La verifica dei punti raggiunti può essere fatta direttamente sul display di Mr.Pack. «Questo incentivo – sottolinea l’assessore all’Ecologia Andrea Cisotto – è importante sia per il risultato concreto, in termini di risparmio sulla Tari, per i cittadini, sia soprattutto per aiutare a comprendere l’importanza di una corretta raccolta differenziata, per non sprecare le risorse naturali e vivere in un mondo più sano».