ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 543

Babbo Natale in bici con ToBike

Torna, domenica 2 dicembre 2018, “Babbo Natale in Bici”, la manifestazione di raccolta fondi organizzata dall’Associazione Forma Onlus per i bambini dell’Ospedale Regina Margherita. Obiettivo di questa raccolta fondi l’acquisto di un nuovo macchinario per la risonanza magnetica da donare all’Ospedale.

[TO]BIKE, partner dell’iniziativa insieme a Eataly Lingotto, Eataly Lagrange e FIAB Onlus, invita tutti quanti a partecipare alla biciclettata benefica, anche attraverso l’utilizzo delle proprie bici gialle.

Il 2 dicembre, infatti, [TO]BIKE metterà a disposizione le proprie biciclette per chi vorrà sostenere “Babbo Natale in Bici”, la biciclettata che avrà come punto di arrivo il piazzale di fronte all’Ospedale Regina Margherita.

Per chi è già abbonato a [TO]BIKE l’utilizzo del servizio sarà completamente gratuito per tutta la giornata, senza scatti tariffari. L’utente potrà prelevare una bicicletta in una postazione qualsiasi e raggiungere Piazza Polonia insieme agli altri partecipanti senza addebiti sul proprio abbonamento. Per tutti coloro che invece non possiedono un abbonamento al servizio di bike sharing è possibile ricevere gratuitamente un abbonamento giornaliero prenotando la card presso uno dei seguenti punti vendita:

Store [TO]BIKE di via Santa Chiara 26/F

– Eataly Lingotto

– Ufficio Forma presso Ospedale Regina Margherita

In alternativa è possibile richiedere una tessera la mattina stessa dell’evento. Una volta consegnato il modulo firmato si potrà prelevare gratuitamente una bicicletta [TO]BIKE da una delle postazioni più

vicine al punto di partenza della biciclettata.

In Piazza Polonia sarà possibile parcheggiare momentaneamente la bicicletta nell’area di sosta sorvegliata. Alla fine della manifestazione però la bicicletta dovrà essere riconsegnata in una delle postazioni [TO]BIKE della città. Ulteriori informazioni sull’evento e sulle modalità di adesione sono disponibili sul sito portale www.convenzioni.bicincitta.com e sul sito www.fondazioneforma.it.

 

Chiesa e cattolici tra leggi razziali e aiuto agli ebrei

L’incontro si terrà al Polo del ‘900
Nell’ambito del ciclo di iniziative sulle leggi razziali la Fondazione Carlo Donat-Cattin propone per lunedì 3 dicembre alle ore 17.30 un dibattito su Chiesa e cattolici a Torino tra leggi razziali e aiuto agli ebrei, con la partecipazione di Giuseppe Tuninetti, docente alla Facoltà Teologica torinese, e Emanuele Edallo dell’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Studi Storici. Modera Luca Rolandi. L’incontro si terrà al Polo del ‘900, Sala Memoria delle Alpi, Via del Carmine 13, 3° piano, c/o Istoreto.

Cicas partecipa alla raccolta fondi per il Salone del Libro

La Confederazione Cicas ha aderito all’iniziativa “Pazzi per Torino” di raccolta fondi per salvare il marchio del Salone Internazionale del Libro. Il comitato “Pazzi per Torino” intende partecipare all’asta per comprare Librolanda, fissata dal Tribunale di Torino il 24 dicembre prossimo e, per questa finalità, ha aperto un conto corrente in Banca Etica. Cicas, nella persona dell’avvocato Irma Ciaramella, che ha aperto con altri professionisti la pagina Facebook “Pazzi per Torino, salviamo il Salone del Libro” è, da sempre, attenta alla realtà torinese, ben consapevole che mantenere il Salone del Libro a Torino significhi non soltanto una conferma del prestigio del capoluogo subalpino, ma anche la capacità di farne un volano di attrattiva turistica e culturale. “Proseguendo sulla strada tracciata negli anni appena trascorsi – spiega l’avvocato Irma Ciaramella – ci si deve impegnare a rendere il Salone del Libro più appetibile anche per un pubblico straniero, con un’offerta variegata non soltanto di tipo culturale, ma anche enogastronomica, capace di rispecchiare la ricchezza del territorio e con proposte diversificate da parte dei ristoranti stellati”. La Cicas Torino si è affiancata all’iniziativa di Irma Ciaramella, che sposa perfettamente i valori etici, culturali e sociali della confederazione, guidata dal presidente provinciale Roberta Siciliano. Cicas da più di undici anni è attiva in Italia e da poco è anche giunta sul territorio regionale, capace di offrire un team di esperti ad artigiani, professionisti ed imprenditori in grado di risolvere le problematiche specifiche dei loro settori.

Mara Martellotta

Per Natale non accontentarti di un solo libro: regalati un intero Salone!

Aderisci versando un contributo di qualsiasi importo. Così partecipi anche tu all’asta del 24 dicembre per l’acquisto del Marchio del Salone Internazionale del Libro di Torino e dei beni materiali e immateriali ad esso collegati
QUESTO É L’IBAN DI BANCA ETICA SU CUI VERSARE I CONTRIBUTI:
IT 15 B 05018 01000000016774218
INTESTATO A: Comitato Pazzi per Torino – Salviamo il Salone del libro
CAUSALE: Contributo per salvare il Salone del Libro di Torino. 
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Servono almeno 500 mila euro. 
NOI, tutti insieme, possiamo raccoglierne di piú.  Per questo si è costituito il Comitato “Pazzi per Torino – Salviamo il Salone del Libro”

L’edilizia residenziale rallenta

“Seppur in un quadro di maggior dinamismo dell’attività transattiva, il mercato residenziale torinese, nell’ultimo semestre, sembra aver subito un rallentamento.” – è quanto emerge dal 3° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2018 di Nomisma.

Nel settore residenziale, contrariamente a quanto verificatosi nelle altre città monitorate, i valori di vendita hanno registrato una flessione più intensa rispetto al semestre precedente, e pari al -1% per il nuovo e al -1,3% sull’usato. Non si evidenziano variazioni significative, al contrario, circa le tempistiche di vendita (in media 6 mesi). Sul versante della locazione gli operatori di settore percepiscono una domanda in aumento. Dalle rilevazioni effettuate, la componente della domanda rivolta all’affitto negli ultimi sei mesi è passata dal 48% al 57%. Complessivamente il segmento, diversamente da quello delle abitazioni in vendita, mostra segnali di stabilità, con valori che si sono mantenuti pressoché costanti, se non in direzione di una ripresa (+1% sui livelli minimi nelle zone di pregio; +1,9% sui massimi in periferia). Si mantengono stabili i tempi necessari alla finalizzazione dei contratti, attestati sulle 3 mensilità. Il rendimento medio lordo da locazione è rimasto pressoché stabile.

Comparto non residenziale

Perdurano le criticità nel mercato degli immobili non residenziali, dove gli operatori ravvisano ancora una divergenza tra domanda e offerta, tanto sul fronte della locazione che su quello della vendita. Il quadro di stagnazione del settore è evidente in particolare nel dato delle tempistiche necessarie allo smobilizzo, che, ad eccezione del comparto uffici in locazione, accennano a una risalita. Le difficoltà maggiori sembrano essere quelle attraversate dal comparto degli immobili ad uso ufficio, le cui flessioni nei valori hanno mostrato un’intensità maggiore rispetto al semestre precedente, mettendo a segno un -1% nei prezzi e un -0,4% nei canoni.

Le previsioni per il semestre a venire prospettano per gli operatori un quadro di crescente dinamicità del comparto residenziale, pur in un clima di incertezza generale rispetto ai valori di vendita da molti ancora ritenuti in calo. Più rosea la previsione sui canoni, che invece si prospettano stabili.

(foto: il Torinese)

Quei giorni in piazza Statuto preparando la rivoluzione

Claudio Bolognini è un uomo innamorato della sua città, di Torino. Claudio Bolognini è specializzato nel raccontare piccole storie che fanno la Storia. Innamorato della nostra città e in particolare legato alla sede della Barriera di Milano, fondamentale per la storia del PCI, dove riformisti e rivoluzionari convivevano e trovavano sintesi nelle lotte operaie. Dove il padrone era sempre il padrone.Ora si è cimentato nella ricostruzione degli scontri tra manifestanti e polizia nel luglio 1962.E la tecnica di racconto è fondamentale ed estremamente accattivante. Tra ricerca documentale e personaggi talmente verosimili che diventano reali grazie alla penna dell’autore. Le testimonianze come piccoli fiumi ricostruiscono le vicende. La precisione fino alla tignosità del ricercatore storico fanno il resto. Il quadro d’ insieme è fatto da nitide fotografie di ciò che è successo: i fatti sono noti. Dopo quasi un decennio non si scioperava alla Fiat. La faceva da padrone il Sindacato Sida, denominato sindacato giallo perché direttamente finanziato da Fiat, un  non sindacato. Cgil Cisl e Uil indicono per la prima volta lo sciopero unitario.  Ma la Uil molla subito e firma un accordo separato. Tre giorni di scontri tra operai e polizia in difesa della Sede Uil. Per decenni questi scontri furono una icona degli estremisti di sinistra come prova generale di una possibile rivoluzione.  Perché? Le masse superarono partito e sindacato con i dirigenti nettamente contrari agli scontri di piazza.  Si cominciò nel dire che le masse sono più a sinistra degli iscritti ai partiti comunisti e la base degli iscritti più a sinistra dei dirigenti.Fu sicuramente vero che molti picchettanti si arrabbiarono molto con la Uil. Come è verissimo che dirigenti sindacali e del PCI buttarono acqua sul fuoco.

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Telefono a Claudio : quali sono i personaggi inventati?Mi risponde: tutti. Talmente reali che prendono corpo nel racconto. Io a Barriera di Milano ci sono nato. Ho sentito i racconti di chi ha partecipato. E leggendo ho riconosciuto nei personaggi il reale. Dal sottoproletario teppistello all’operaio in cerca della sua emancipazione. Persino la violenza diventa cosa naturale, la rivoluzione è solo rinviata, è dietro l’angolo. Non era allora così come non è così oggi. Ma a noi piaceva pensarlo.  Il racconto è talmente accattivante che ti fa ” vivere bene ” la violenza, che non è un buon viatico . Almeno per i nostri tempi. Claudio parteggia palesemente per i manifestanti. Direi forse esagerando un po’, che parteggia per i rivoltosi.O quasi. I fatti di Piazza Statuto sono divenuti negli anni ’60 una icona delle cosiddette forze extraparlamentari che accusavano il PCI di essere diventato un partito revisionista e riformista. Grande insulto per allora. Diventa naturale presentare il libro giovedì sera alla libreria Comunardi di via Bogino. Altra icona e punto di riferimento di quella sinistra che fino all’ultimo ha sperato nella rivoluzione. Magari rivoluzione meno violenta e più democratica possibile. Usciamo falla politica e dalla ideologia per planare negli annali della storia, una storia per i diritti dei lavoratori.  Una storia da capire. Forse da non condividere fino in fondo. Ma pur sempre da capire, con una sua dignità e forza morale.

Patrizio Tosetto

Un aiuto per i bimbi abusati

“Curare i bambini abusati”è il titolo della giornata di studi che si svolge martedì 4 dicembre a partire dalle ore 9 nell’Aula magna della Cavallerizza Reale di via Verdi 9, a Torino. Organizzata dalla garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Rita Turino in collaborazione con il Coordinamento italiano dei Servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia (Cismai), l’iniziativa si propone di fare il punto sui percorsi riparativi e di cura a favore dei minori vittime di abuso sessuale. Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari, della consigliera regionale Valentina Caputo e dei presidenti degli Ordini degli Assistenti sociali e degli Psicologi del Piemonte Barbara Rosina e Alessandro Lombardo, prendono il via le relazioni degli specialisti, introdotti e moderati dal referente regionale Cismai Enrico Quarello.

Intervengono la neuropsichiatra infantile Marinella Malacrea, il professor Claudio Longobardi del dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, la presidente Cismai Gloria Soavi, la psicologa della Cooperativa Paradigma Elisabetta Novario, la direttrice del dipartimento materno infantile dell’Asl Città di Torino Maria Rosa Giolito, responsabile dell’Equipe multidisciplinare Cappuccetto Rosso. La garante regionale dell’Infanzia e dell’adolescenza Turino concluderà i lavori.

Ecco il nuovo “Lingotto cinese”

Il Politecnico di Torino ha vinto, nel settembre 2017, il concorso internazionale nell’ambito della trasformazione della ex fabbrica di Pianoforti Pearl River Piano Group nella città cinese di Guangzhou (Canton)

 

Ispirandosi al Lingotto, l’architetto torinese Michele Bonino e i suoi collaboratori trasformeranno questa area in un parco della musica e del cinema aperto alle start up e all’innovazione.Il nascente Pearl River Piano Cultural Park, soprannominato dalla stampa italiana il “nuovo Lingotto Cinese”, si presenta in effetti con una struttura dalla straordinaria capienza di 133.000 mq, capace di ospitare 7 macro aree funzionali: industria musicale, cinematografica, museo didattico, scuola musicale, incubatore per imprese, servizi e creazioni di eventi culturali e d’intrattenimento. L’operazione della Pearl River Piano Cultural Park si pone inoltre come uno dei maggiori futuri centri attrattivi nella città di Guangzhou, stimando circa 5mila presenze giornaliere di persone impegnate in attività lavorative e oltre 3mila visitatori giornalieri.In questi giorni una delegazione di Guangzhou, coordinata dalle Relazioni Internazionali della Città di Torino, è in visita a Torino per presentare questa importante trasformazione urbana. A Palazzo civico è stato illustrato il progetto agli assessori Francesca Leon, Alberto Sacco e Marco Giusta e, con un video, a Lucia Pasqualini Console di Italia a Guangzhou, e al sistema imprenditoriale torinese.Successivamente è stata sottoscritta una proposta di collaborazione fra la Città di Torino, la Città di Guangzhou e il Politecnico.La giornata è stata quindi l’occasione per aprire un confronto tra operatori nei campi del cinema e della musica, ma anche nel settore dell’innovazione e del food & beverage, sulle opportunità imprenditoriali e di collaborazione tra istituzioni cinesi e torinesi. Il confronto è stato finalizzato ad aprire un ponte istituzionale tra i due territori, nell’ottica di apportare benefici e facilitazioni in termini di investimenti e trasferimenti culturali, all’interno del futuro Pearl River Piano Cultural Park.

 

Nel pomeriggio la delegazione visiterà il Politecnico di Torino, con il quale la Pearl River Cultural Management Park coopera in maniera frequente ormai da diversi anni. Ad accogliere la delegazione, il Rettore Guido Saracco e il professor Michele Bonino, Delegato del Rettore per le Relazioni con la Cina. Infine, nella mattinata di mercoledì 28 novembre si terrà nella sede della Film Commission Piemonte, un workshop operativo finalizzato a creare opportunità di collaborazione tra la Pearl River Piano Cultural Management Park e il sistema di imprese e istituzioni torinesi che operano nei settori della produzione musicale e cinematografica.

Melegatti. Il ritorno

Il ritorno in scena e quindi sulle tavole italiane, della Melegatti ci riempie di gioia. Quasi un modo per festeggiare, in anticipo il Natale

A Verona, la Melegatti ha riaperto, seppur a ranghi ridotti, lo stabilimento dolciario, ridando lavoro a 35 addetti. Dopo 124 anni di onorata attività, anche questo storico marchio rischiava di chiudere e si spera che altri ne vengano assunti. Tutti si aspettavano che, dopo il via libera del Tribunale di Verona all’azienda Melegatti per l’autorizzazione alla produzione, in tempo utile, per le festività pasquali della linea dolciaria, l’acquisto avvenisse da parte del Gruppo Hausbrandt Trieste 1892, operativo nei settori di caffè, birra, vino e alta pasticceria: 500 addetti, 98 milioni di fatturato nel 2017.  Le offerte ventilate facevano l’ ipotesi di ristrutturazioni del debito con un assegno proposto a garanzia di 1 milione di euro. Somma ovviamente insufficiente al risanamento dell’industria dolciaria, ma sufficiente indizio di intenzioni serie da parte del Gruppo estremamente solido della Famiglia Daniele Zanetti. Non è stato così anche se l’apertura è avvenuta, ma bensì da parte dell’imprenditore veneto Roberto Spezzapria e suo figlio Giacomo. La riapertura in tempo per la scorsa Pasqua non c’è stata e quella per le festività natalizie, sono arrivate tardi, ma ancora quasi in tempo. Auguri alla Melegatti e, se non siete a dieta, mangiate il suo panettone.

Tommaso Lo Russo