ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 470

Nosiglia: “valorizzare la presenza degli immigrati”

Riconoscere a tutti i diritti fondamentali che sono propri di ogni persona e di ogni famiglia: “il diritto alla cittadinanza in primo luogo, a partire dai minori nati nel nostro Paese, al lavoro e la casa, alla scuola, alla salute”. Per monsignor Nosiglia sono questi i diritti che “la Costituzione italiana pone a fondamento del vivere civile del nostro popolo”. Lo ha detto nell’omelia della celebrazione della ‘Festa dei popoli’ alla chiesa del Sacro Volto. “Voi – ha commentato l’arcivescovo, rivolgendosi agli immigrati – siete i portatori di una ricchezza di culture, di tradizioni, valori spirituali, cristiani e civili, che può arricchire la nostra Comunità, sia sotto il profilo religioso che sociale. La presenza di tanti immigrati nel nostro Paese è una risorsa positiva, che non va solo accettata, ma valorizzata in tutti i suoi molteplici aspetti”.

Sognavo l’Africa

Il viaggio del Club Lions Alba Langhe alla riscoperta dell’Africa

Il viaggio ideale alla volta dell’altopiano di Kinangop in Kenia sarebbe dovuto cominciare durante il concerto di Natale del 21 dicembre, il giorno del Solstizio d’Inverno, al Teatro Busca di Alba con l’Ensemble Le Muse. L’utile del ricavato avrebbe dovuto essere donato per l’Ospedale di North Kinangop.


Si abbandonava la prima soluzione per una proposta albese a favore dei disabili con una panchina che sarà allestita in un Parco comunale a cura del Club Lions di Alba Langhe, Panathlon e Associazione Ginnaste Alba. Citando una frase di Kuki Gallman del suo romanzo Sognavo l’Africa: <<Un viaggio lungo mille miglia comincia con un passo solo>>.
Preparare una missione così importante alla volta dell’Ospedale di Kinangop richiede tanti passi.
La missione guidata dal professor Bruno Frea, parte sabato 11 gennaio e durerà fino a giovedì 30 gennaio. Sarà composta oltre che da Bruno Frea, socio Lions del Club Alba Langhe, da Simone Agosti ( Torino),Erika Palagonia, specializzanda di Ancona ma laureata a Torino,Giulia Garelli, specializzanda a Milano, ma laureata a Torino, Stefano Pagliarani, giornalista marchigiano e cine operatore e Tommaso Lo Russo, presidente del Club Lions Alba Langhe.
Nell’immaginario collettivo ci sono Malindi, Watamu, il fascino dei Safari, i Masai e una lingua, lo swaili che si legge e si scrive come l’italiano. Mentre pochissimi sanno del Plateau di KINANGOP ed è là, nell’altopiano che Bruno Frea svolge la sua attività medica di urologia come volontario nella missione dove si trova il Presidio ospedaliero North Kinangop Catholic Hospital.

A Kinangop sono già andati altri albesi, ma sicuramente, al rientro, da questa nostra missione sarebbe opportuno una tavola rotonda che documenterebbe meglio l’attività che vi si svolge.

Il nosocomio si trova a circa 130 Km da Nairobi, in un altopiano a 2500 metri di altezza, nella regione abitata dalla popolazione Kikuyu e fa parte della Diocesi di Nyahururu.

Lo dirige il missionario padovano don Sandro Borsa, che presta il suo servizio in Kenya da oltre 25 anni. In questa struttura sono impegnate anche le 10 religiose della Congregazione “Piccole Figlie di S. Giuseppe” di Verona.
È l’unica struttura ospedaliera nella zona e quindi è un servizio essenziale per la popolazione locale di circa 350.000 abitanti.
Ci riferisce don Alessandro << Che i ricoveri del 2019 sono stati 10,571, ma meno dello scorso anno. L’occupazione dei letti è scesa al 62% ma è aumentato il numero dei posti letto da 237 a 305 mentre il periodo medio di degenza è diminuito da 6.5 a 5.4 giorni a seguito dell’aumento della qualità sanitaria e del miglioramento delle cure mediche.
Sono aumentati in assoluto i pazienti di Chirurgia e di Terapia Intensiva e, al di là del confronto con il 2018, anche di Medicina e Maternità. In Chirurgia abbiamo assunto un altro medico ortopedico e nella Dialisi siamo passati da 4 a 6 macchine (circa 150 sessioni al mese) per un servizio più accessibile ai pazienti. Questa stabilità con crescita esprime la fiducia della comunità nei nostri servizi e giustifica la licenza ospedaliera al Quinto Livello>>.

Oltre 360 collaboratori sostengono quotidianamente l’Ospedale: clinici, infermieri/e e OS, tecnici, personale amministrativo e di manutenzione, di servizi e di sicurezza, i impiegati nelle attività artigianali e di Suore. La maggioranza sono molto giovani perché vi è nutrito ricambio, specialmente verso l’impiego pubblico. Abbiamo comunque un buon numero che è con noi da molti anni (anche 40) e che condividono i nostri ideali missionari. Noi li consideriamo la ricchezza più grande dell’Ospedale, perché da essi dipende non solo la qualità del servizio, ma anche l’esistenza stessa>>.

Progetti e sogni per il futuro: << D’altra parte durante il prossimo anno dovremo preparare il secondo piano quinquennale (2021-2026) dell’ospedale. Vorremmo completare la Pediatria nuova con Neonatologia intensiva e “mamme canguro”. Il prossimo febbraio abbiamo la consegna di 6 nuove unità abitative e abbiamo in programma l’allargamento della Terapia intensiva (altri 6 letti attrezzati) e della Endoscopia (stanza riservata),l’allargamento e pavimentazione della cucina, la trasformazione del vecchio asilo in stanze per gli “Interni”, sala per incontri pubblici e mensa e la sistemazione dell’entrata dell’ospedale sulla nuova strada asfaltata. Come sopra detto il finanziamento sarà “Lilliput” unito alle risorse dell’ospedale stesso; comunque, come sempre la realizzazione sarà soggetta al “Non fare mai passi più lunghi della gamba. Fra i sogni (piccoli) ci sono anche un defibrillatore>>.
Sognare è anche quello di rendere l’ospedale più autosufficiente e questa è la motivazione del coinvolgimento del Club Lions Alba Langhe e del suo presidente,Tommaso Lo Russo che dovrà fare una ricognizione dell’esistente e assicurare gli eventuali stakeholders sul come dare una mano all’Ospedale nel suo percorso verso l’autosufficienza economica.
Un viaggio lungo e intenso che Frea e Lo Russo stanno compiendo da alcuni mesi in Piemonte presso Istituzioni e Enti.
Per Bruno Frea è la 13 missione in Africa, ma per il presidente del Lions Tommaso Lo Russo sarà un viaggio alla scoperta dell’Africa, ma anche della propria anima, perché il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi….

Aiutateci ad aiutare dicono Bruno e Tommaso.

Allarme per la pace nel mondo, il terrorismo può tornare

IL COMMENTO / di Pier Franco Quaglieni

Il presidente Trump nella sua incolta superficialità ,priva di quello che Adolfo Omodeo chiamava il senso della storia, ordinando l’uccisione del generale Soleimani, si è comportato come il capo di uno stato canaglia ,non come il presidente degli Stati Uniti. Gli statisti devono sempre calcolare gli effetti delle loro azioni e non improvvisare la loro politica secondo estri pericolosi e ingovernabili  dalla ragione.
La politica e’ già di per sè  esattamente poco governabile, ma se poi essa e’ espressione dei bassi istinti diventa quanto di più stupido,violento e indesiderabile verso cui provare orrore.
Sicuramente il regime iraniano e’ quanto di più intollerante e violento ci possa essere e chi scrive lo ha condannato e combattuto fin dal suo nascere: un regime teocratico, politico -religioso soffocante che ha distrutto la grande civiltà della Persia, imbarbarendo quel paese. Ma questa realtà non giustifica i colpi di testa di Trump che forse cinicamente vuole sviare l’attenzione degli americani sulle vicende dell’ impeachment che può chiudere la sua vicenda politica. Il pericolo di guerra che Trump ha scatenato e’ reale e soprattutto il terrorismo islamico può rialzare la testa e tornare a colpire.L’Europa lo ha conosciuto da vicino negli scorsi anni in modo sanguinoso e drammatico. Ammazzare il generale si rivela un atto quanto meno sproporzionato alle reazioni che può suscitare.
La prima conseguenza che si è subito avuta, è il riapparire nel turbato orizzonte mediorientale del riarmo nucleare dell’ Iran. Io non sono mai stato un sostenitore degli ultimi predecessori di Trump che si sono rivelati inadeguati ,ne’ ho mai apprezzato la signora Clinton la cui modestia ha facilitato la vittoria di Trump. Ma quando vedo che c’è gente in Italia che si schiera con Trump e prova persino brividi di piacere all’idea della guerra al mondo Islamico, non posso denunciare l’abisso morale prima ancora che politico in cui siamo precipitati. La guerra va sempre condannata perché è la fine dell’essere uomini. La guerra e’ sempre una cosa sporca che va evitata. L’Homo homini lupus e’ oggi l’insegna dei cretini o dei furbastri. Chi sta con Trump per vincere in Emilia Romagna e’ gente da nulla che si scopre nella più assoluta impreparazione ,gente pericolosa a cui non affidare neppure un piccolo comune.
Non sono di per se ‘ un pacifista ,ma sono per la pace contro chi fomenta la guerra. E i cretini che scrivono su Fb che bisogna saper morire a Danzica, riprendendo una frase che fu preludio della seconda guerra mondiale,  dimostrano di non conoscere la storia e rivelano un pressappochismo che impedisce ogni dialogo. Oggi Trump ha suscitato reazioni bellicose che possono sfociare nella tragedia. E il terrorismo e’ la prima possibilità. Trump ha dimenticato anche le torri gemelle che inaugurarono il nuovo secolo con un massacro di massa? Bisogna lanciare un allarme invocando la mobilitazione morale di tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Al di sopra delle divisioni politiche che di fronte alla guerra non contano. Nei prossimi giorni si determinerà lo spartiacque tra chi è civile e chi è sostanzialmente un barbaro che si lascia guidare dalla violenza .Non ci dovrebbero essere dubbi da che parte  stare.

Animali & Ambiente, tavolo regionale

Riceviamo e pubblichiamo

Il Tavolo Animali & Ambiente augura a tutti coloro che hanno a cuore gli animali e l’ambiente un nuovo anno che sia di buon auspicio per la tutela di tutti gli esseri senzienti non umani e per l’ambiente

Le associazioni animaliste e ambientaliste che costituiscono il Tavolo continueranno anche nel 2020 a combattere per un mondo migliore, impegnandosi a conquistare maggiori diritti per gli animali e per la tutela dell’ambiente.

A questo proposito il Tavolo Animali & Ambiente rende nota l’imminente apertura di un tavolo di confronto permanente presso l’Ufficio di Presidenza della Regione Piemonte. Questo, a seguito dell’incontro avvenuto a fine dicembre con il presidente Alberto Cirio. E’ stato un incontro costruttivo in cui il presidente Cirio ha mostrato disponibilità a valutare le richieste delle associazioni, accogliendone subito due. Il Tavolo ha presentato il documento programmatico inerente ai temi sulla tutela degli animali e dell’ambiente, e gli ha sottoposto le seguenti richieste come inizio di collaborazione:
⦁ Richiesta di istituzione di un Tavolo di confronto permanente presso gli uffici della Presidenza, così come egli stesso ci aveva proposto nel nostro precedente incontro, che potrebbe essere indicativamente a cadenza bimestrale.
⦁ Richiesta di essere consultati sui provvedimenti in materia di ambiente e animali in modo tale da evitare i soliti ricorsi al Tar quando ormai le decisioni sono state già prese.
⦁ Richiesta che l’attuale legge sulla caccia non venga modificata in senso peggiorativo dal punto di vista della tutela della fauna selvatica.
⦁ Richiesta di valutare positivamente le nostre proposte sulle strategie da adottare per il controllo dei cinghiali, iniziando fin da subito a revocare l’utilizzo dei cani.
Quale primo risultato dell’incontro, il presidente Cirio si è impegnato a istituzionalizzare un tavolo di confronto permanente, con incontri periodici, nell’ambito dell’Ufficio della Presidenza.
Ha inoltre dichiarato che non è intenzione della sua Presidenza mettere mano all’attuale legge sulla caccia.
Il punto 4 è quello su cui ci sarà più da lavorare, visti i diversi e spesso contrapposti interessi in gioco, e, quindi, si dovranno effettuare analitiche valutazioni in sede di confronto.
In linea generale, si è parlato anche di organizzare eventi e progetti per sensibilizzare i cittadini, ad iniziare da quelli più giovani, al rispetto verso gli animali in quanto esseri senzienti.

Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Rosalba Nattero
Presidente SOS Gaia

 

 

 

Regione e Abi per le imprese vitivinicole

L’assessore all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca della Regione Piemonte Marco Protopapa si è fatto portavoce nei giorni scorsi nei confronti della Commissione regionale dell’Associazione Bancaria Italiana, delle difficoltà delle imprese vitivinicole del territorio colpite dai recenti calamità a cui si aggiunge quest’anno un forte calo delle rese produttive in alcune zone del Piemonte.

“A seguito della nostra segnalazione alla Commissione regionale dell’Abi, abbiamo ottenuto una pronta risposta circa l’attenzione del sistema bancario alle esigenze del settore vitivinicolo piemontese gravemente colpito in queste ultime settimane dagli eventi alluvionali”, spiega l’assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa.

“Di qui la garanzia dell’attivazione di una serie di misure di supporto con iniziative sia autonome sia di settore come ad esempio l’attuazione di quanto stabilito con l’Accordo per il Credito 2019, sottoscritto il 15 novembre del 2018 dall’Abi con le Associazioni di rappresentanza delle imprese”.

Tale accordo prevede per il settore agricolo alcune misure specifiche tra cui ad esempio la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio e lungo termine, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie come anche l’allungamento della durata dei mutui, dei finanziamenti a breve termine e delle operazioni di credito agrario di conduzione.

La Commissione regionale dell’Abi del Piemonte ha quindi provveduto immediatamente a sensibilizzare gli istituti bancari per l’applicazione degli interventi previsti dall’Accordo per il Credito 2019.

Al via i saldi di MondoJuve

Dal 4 gennaio al 29 febbraio sconti e occasioni in oltre 100 negozi

Da sabato 4 Gennaio e fino a sabato 29 Febbraio a Mondojuve, lo Shopping Village situato in strada Debouchè tra i Comuni di Vinovo e Nichelino, è tempo di saldi. Tutti i clienti potranno approfittare di promozioni e prezzi speciali negli oltre 100 negozi del centro.

Dall’abbigliamento alle calzature, dagli articoli per la casa agli accessori per il tempo libero, dall’elettronica ai beni e servizi per la persona fino al pet, grazie alla sua vasta offerta commerciale Mondojuve offre un’esperienza di shopping in grado di soddisfare tutte le esigenze.
Ai negozi e alle boutiques presenti nelle gallerie di Artemisia e Diana, si è recentemente aggiunta la superficie del Retail Park, con sei megastore: DM, realtà leader in Europa nell’offerta per la bellezza e benessere della persona e per la cura della casa, il più grande punto vendita di Maxizoo per l’Italia nordoccidentale, con tutto quello che occorre agli amici animali, Sportland, un paradiso per gli sportivi grazie a 3000 mq di abbigliamento e attrezzatura tecnica, di cui 500 riservati ai test di prodotto e al noleggio per ogni tipo di sport, Scarpe&Scarpe, Trony e Ishue .
Andare a caccia dell’occasione irripetibile o del pezzo unico agognato a Mondojuve è davvero facile per il concept che ispira l’intero spazio commerciale, pensato per rendere la visita del cliente semplice e coinvolgente. Merito dei 3.000 posti auto gratuiti, dell’area verde di 10.000 mq, dell’accesso consentito ai cani all’interno della galleria commerciale e di una kids zone, con area giochi e servizio di baby parking, che permette ai genitori di dedicarsi allo shopping e ai più piccoli di divertirsi grazie a esperienze e laboratori pensati per loro.
Lo Shopping Village Mondojuve sarà regolarmente aperto lunedì 6 gennaio e osserverà gli orari abituali: dalle ore 9 alle 21 per i punti vendita, dalle ore 8.30 alle 21 per il Bennet e dalle ore 9 alle 23 per la Food Court di Galleria Diana.
Per maggiori informazioni su tutte le promozioni in programma nel periodo dei saldi invernali è possibile consultare il sito ufficiale dello Shopping Village Mondojuve www.mondojuve.it o la pagina Facebook Mondojuve Shopping Village.

“Infermieri stanchi ma non gettano la spugna”

Riceviamo e pubblichiamo

Nursing Up: “ritmi divenuti insostenibili”

 

Delli Carri: “Stanchi e davvero al limite, però gli infermieri vanno avanti. Ora si facciano nuove assunzioni con il Patto per la Salute”

Gli infermieri anche se sono stanchi, se i carichi di lavoro sono in continuo aumento, se il rischio di burn out o di attacchi depressivi è sempre più alto, non gettano la spugna, non lasciano i reparti, non abbandonano la loro divisa. Lo sottolinea il Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, rilevando la notizia che in media 28 medici al mese in Piemonte, secondo Anao Assomed, lasciano il loro incarico nei reparti.

Per quel che riguarda gli infermieri la situazione è sempre più difficile a causa dei carichi di lavoro che sono da tempo, ormai, insostenibili, per i pensionamenti non sostituiti, per le malattie o le gravidanze che non vengono compensate, per il continuo aumento delle prescrizioni di singoli infermieri i quali a causa di problemi contratti anche al lavoro, non possono più svolgere determinate funzioni, magari lasciando anche l’assistenza diretta.

Claudio Delli Carri, segretario regionale del Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing Up, spiega: “Un dato assai preoccupante è quello relativo alle prescrizioni. Nell’ultimo anno, per capirci, il numero di infermieri che non possono svolgere determinate funzioni, a causa di una patologia, sovente sviluppata anche sul posto di lavoro, è salito al 20%. In pratica ogni 100 infermieri in servizio in Piemonte, venti non possono essere impiegati in determinati compiti, devono lasciare l’assistenza diretta. Capita, a titolo di esempio, che vadano in forte depressione, in burn out o che siano vittime di dolore cronico. Tutto ciò si chiama, appunto, burn out. Il numero di questi lavoratori fiaccati, in costante aumento, incide, ovviamente, in modo pesante sui turni e sui carichi di lavoro. Se a ciò aggiungiamo i pensionamenti non sostituiti, le malattie e le maternità, comprendiamo bene quale sia la situazione di emergenza da affrontare. Unica via è quella di assumere, aumentando gli organici in modo costruttivo ed efficace, cosa che le aziende negli anni non hanno fatto, incolpando i tetti di spesa bloccati. Per questo la decisione di sbloccare i tetti di spesa, contenuta nel nuovo Patto per la Salute, firmato a livello nazionale, è particolarmente importante”.

“In questo contesto – conclude Delli Carri – assume una evidente urgenza l’incontro che abbiamo chiesto all’assessore alla Sanità Lugi Genesio Icardi per programmare le ricadute del nuovo Patto per la Salute sul sistema sanitario piemontese. Ricadute che devono essere mirate ed efficaci.

Intanto, però, va ribadito che gli infermieri, pur se allo stremo, con carichi a volte davvero insopportabili, non gettano la spugna, non abbandonano la professione, non lasciano i malati e gli ospedali in cui lavorano”.

Buoni pasto, che cosa cambia

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

 

Con l’arrivo del nuovo anno cambiano le soglie per la deducibilità integrale dei buoni pasto elettronici e cartacei per effetto della Legge di Bilancio 2020

La manovra ha previsto un aumento, dal 1° gennaio 2020, della soglia di deducibilità dei buoni pasto elettronici da 7 a 8 euro (fino a questo importo non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente). Inoltre è previsto un taglio alla deducibilità dei buoni pasto cartacei da 5,29 euro a 4 euro.

Per i buoni pasto elettronici 2020 aumenta la deducibilità da 7 a 8 euro, mentre per quelli cartacei scende da 5,29 euro a 4 euro. La nuova disposizione revisiona e riscrive l’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), comma 2, prevedendo che l’importo delle somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro sia aumentato a euro 8 nel caso in cui le stesse siano rese in forma elettronica.

Oltre alla ridotta soglia di esenzione, non è prevista nessuna detrazione IVA per le aziende che utilizzano il servizio dei ticket cartacei.

L’obiettivo è, come nel caso dei contanti, favorire la digitalizzazione dei pagamenti rendendoli tracciabili.

Per le aziende l’IVA al 4% sui ticket restaurant è integralmente detraibile. I titolari d’azienda e soci, e le aziende individuali, possono detrarre integralmente l’IVA sui buoni pasto elettronici al 10%, fino al massimo importo pari al 2% del fatturato, percentuale che comprende anche altri tipi di spese come l’albergo, la trasferta e così via.

buoni pasto possono essere consegnati ai lavoratori subordinati, a tempo pieno o part time, e a chi ha instaurato con il committente un rapporto di collaborazione.

In Svezia da Caselle fino a fine marzo con Norwegian

Da oggi la low cost collega Torino alla seconda città svedese con comodi voli settimanali. Torino Airport diventa così il nono scalo Norwegian in Italia

 

IL NUOVO VOLO TORINO – GÖTEBORG

 Norwegian, la terza compagnia aerea low-cost in Europa, inaugura oggi la nuova rotta Torino – Göteborg, che sino a fine marzo 2020 collegherà la città piemontese alla destinazione svedese, con comodi voli settimanali.

Il nuovo collegamento è stato pensato principalmente in ottica incoming, per servire il traffico degli sciatori scandinavi che scelgono le Alpi del Nord-Ovest italiano per trascorrere le loro settimane bianche e promuove Torino come destinazione ideale per gli sport invernali per i visitatori provenienti dalla Svezia. Al contempo, la nuova rotta per Göteborg consentirà ai passeggeri piemontesi di raggiungere più facilmente il Nord Europa per ammirare paesaggi incontaminati e conoscere il fascino della cultura scandinava.

“L’Italia riveste un ruolo molto importante nei nostri piani di sviluppo: siamo quindi felici di poter dare il via a  questo nuovo collegamento da Torino, che diventa così la nostra nona destinazione all’interno del network italiano – ha dichiarato Amanda Bonanni, Sales Executive di Norwegian in Italia -. Grazie al nuovo volo verso Göteborg, che prevede 1 frequenza settimanale ogni sabato, il Piemonte si apre alla seconda città svedese e alla sua regione di Götaland. Norwegian è così consolidata come riferimento per tutti quei passeggeri italiani che vogliono scoprire la Scandinavia e, allo stesso modo, per tutti quei passeggeri nordici desiderosi di visitare il Belpaese”.

“Il nuovo collegamento di linea di Norwegian amplia il ventaglio di rotte di Torino Airport attive nella stagione invernale 2019/2020 – ha sottolineato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport -, rafforzando la vocazione dello scalo come aeroporto della neve. La Scandinavia è uno dei mercati di riferimento per il nostro territorio in ottica incoming per il prodotto sci e il fatto che Norwegian decida di operare questa nuova rotta di linea ne conferma l’importanza strategica”.

La partenza da Göteborg è prevista alle ore 7,30 con arrivo a Torino alle 9,45; il volo verso la Svezia prevede invece partenza alle 10,45 e arrivo a destinazione alle 13,05. Il collegamento verrà effettuato fino a sabato 28 marzo 2020.

Tutte le rotte da e per l’Italia sono disponibili sul sito www.norwegian.com/it e tramite le agenzie di viaggio.

Ma che fine ha fatto il Piano Antibracconaggio?

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Il Natale del bracconiere: lupa a pallettoni. Il CABS  si rivolge al Ministro Costa

 

Una lupa in buona salute, prima che incontrasse il bracconiere natalizio. Per la fauna italiana non c’è pace neanche a Natale. A commentare l’uccisione del povero animale nei pressi di Piossasco, alle porte di Torino, è il CABS l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio che ricordano come, sostanzialmente inapplicato, giace il Piano nazionale contro il bracconaggio con il quale il Governo italiano avrebbe dovuto dare una risposta per evitare la procedura d’infrazione dell’Unione Europea.

L’accusa, decisamente grave, aveva trovato il suo primo presupposto nella procedura Pilot 5283/13/ENVI formulata nel 2013 dagli uffici europei. Sebbene relativa all’uccisione dell’avifauna, inchiodava il Governo italiano a prendere provvedimenti decisi contro il bracconaggio.

Tale procedura – ha commentato il CABS – è stata avviata nel 2013, ma l’Italia ha trovato tempo di stendere il Piano contro il bracconaggio solo nel 2017 prevedendo risposte urgenti, tra cui il potenziamento delle sanzioni e di personale specializzato, entro 12 mesi. Tempi – ha precisato il CABS – abbondantemente scaduti. Questa è la “risposta” che la dice lunga sulla volontà del nostro paese di difendere la fauna selvatica ivi compresa quella superprotetta come i lupi“.

Nella lupa di Piossasco, così come reso noto dalla Città Metropolitana di Torino, sono state trovate le tracce di tre pallettoni di fucile. “Una sequenza quotidiana – ha aggiunto il CABS – Oggi una lupa, pochi giorni addietro migliaia di uccelli vittime di un traffico internazionale per i cosiddetti “richiami vivi” che ha coinvolto ben 5 regioni italiane. Quanto ancora dobbiamo aspettare per avere almeno applicato quanto previsto dallo stesso Governo nazionale?”

 

CABS

(È UN’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARI CON SEDE A BONN SPECIALIZZATA NELL’ANTIBRACCONAGGIO, ATTIVA IN ITALIA CON NUMEROSI NUCLEI, OLTRE CHE A MALTA, FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, CIPRO E LIBANO)