ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 454

Contrasto alle frodi agroalimentari: la Regione estende i controlli

Allargati al settore mellifero, corilico, lattiero – caseario, oltre a vitivinicolo e risicolo. Per il 2020 impegnati 107 mila euro per i servizi antisofisticazioni agroalimentari

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa. ha approvato il 6 marzo il programma annuale d’intervento dei servizi antisofisticazioni agroalimentari – SAA per il 2020, finalizzato al contrasto delle frodi agroalimentari sul territorio piemontese. Per l’attuazione del programma la Giunta ha impegnato 107 mila euro.

Il Testo unico sull’agricoltura, legge regionale n.1/2019, prevede che la Regione Piemonte si avvalga dei servizi di antisofisticazione come strumento per la repressione delle frodi agroalimentari. Le attività dei servizi di antisofisticazione delle Province piemontesi e della Città Metropolitana di Torino sono coordinate dall’Ufficio regionale di coordinamento dei SAA che fa capo all’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte.

Ogni anno i servizi antisofisticazioni agroalimentari svolgono attività ordinaria in particolar modo sui comparti vitivinicolo e risicolo. Con l’approvazione dell’attuale programmazione per il 2020 la Giunta ha esteso i controlli ad ulteriori comparti dell’agroalimentare: mellifero, corilico, lattiero – caseario.

“Per l’anno 2020 la Regione Piemonte – precisa l’assessore Marco Protopapa – ha ritenuto necessario effettuare controlli straordinari a fronte delle frodi individuate nei settori di produzione del miele, delle nocciole e dei latticini, ad esempio per accertamenti nella commercializzazione di formaggi Dop, nelle modalità di trattamento post-raccolta delle nocciole, nella miscelazione di mieli provenienti da paesi terzi. Resta infatti fondamentale tutelare sia i consumatori sia i produttori piemontesi che operano per garantire la qualità e l’eccellenza dei prodotti agroalimentari made in Piemonte sui mercati”.

L’appello degli esercenti dei cinema e dello spettacolo

È ufficialmente online la petizione proposta da ANEC Lazio per richiamare la massima attenzione del Governo sugli effetti devastanti della chiusura delle attività di pubblico spettacolo di cui al DPCM 08/03/2020.

È di fondamentale importanza firmarla e fare in modo che quante più persone possano farlo a loro volta. A tale scopo ti invito a segnalarla fin da subito attraverso i tuoi canali social o sul tuo sito web.  A breve il Governo dovrebbe emanare un decreto a sostegno di tutto il tessuto economico-produttivo nazionale, per cui il tempo non è molto.
È il momento di decidere per la vita, sia combattendo il coronavirus che le sue conseguenze nefaste sulla nostra economia e sul sistema culturale del nostro Paese.

Cisl Scuola: “Se Conte vuole governare ricominci dalla scuola”

I sindacati hanno scritto al premier Giuseppe Conte prima dello  sciopero del 6 marzo, a tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori della scuola, soprattutto dei precari.

Un esercito di 185 mila persone, ultimo anello di una catena logora che si regge grazie anche all’indispensabile apporto di insegnanti con contratti a tempo determinato, in molti casi ultradecennali, che rivendicano un percorso che li avvii finalmente alla stabilizzazione…

 

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Coronavirus, buone notizie da Israele?

Con tutte le cautele del caso, mentre in Piemonte e in tutta si varano misure sempre più restrittive per il contenimento dell’infezione da Covid 19, ci sembra importante la notizia che arriva da Israele. Riprendiamo testualmente quanto comunicato dall’Istituto israeliano di ricerca MIGAL, un importante istituto nel quale lavorano oltre 200 ricercatori specializzato in biotecnologia e informatica, scienze delle piante, agricoltura di precisione e scienze ambientali, cibo, alimentazione e salute.

“Dopo 4 anni di ricerche finanziate dal Ministero della Scienza e della Tecnologia israeliano, i ricercatori del MIGAL hanno sviluppato un vaccino efficace contro il virus della bronchite infettiva da coronavirus (IBV), da adattare presto e creare un vaccino umano contro COVID-19”

La notizia prosegue, con una nota del Ministro della Scienza e della Tecnologia israeliano, Ofir Akunis, che ha commentato: “Congratulazioni a MIGAL per questa eccitante svolta. Sono fiducioso che ci saranno ulteriori rapidi progressi, che ci consentiranno di fornire una risposta necessaria alla grave minaccia globale COVID-19 “. Il Ministro Akunis ha incaricato il Direttore Generale del Ministero della Scienza e della Tecnologia di accelerare tutti i processi di approvazione con l’obiettivo di immettere sul mercato il vaccino umano il più rapidamente possibile. Scrive l’Istituto: “Dopo 4 anni di ricerche multidisciplinari finanziate dal Ministero della scienza e della tecnologia israeliano in collaborazione con il Ministero dell’agricoltura israeliano, MIGAL ha realizzato una svolta scientifica che porterà alla rapida creazione di un vaccino contro il Coronavirus.

Questa possibilità è stata identificata come un sottoprodotto dello sviluppo da parte di MIGAL di un vaccino contro l’IBV (virus infettivo della bronchite), una malattia che colpisce il pollame, la cui efficacia è stata dimostrata in studi preclinici condotti presso l’Istituto Volcani. MIGAL ha ora apportato le necessarie modifiche genetiche per adattare il vaccino al COVID-19, il ceppo umano del coronavirus, e sta lavorando per ottenere le approvazioni di sicurezza che consentiranno test in vivo, consentire l’avvio della produzione di un vaccino per contrastare il Coronavirus epidemia attualmente diffusa in tutto il mondo.

Dalla ricerca condotta presso MIGAL, è stato scoperto che il coronavirus del pollame ha un’elevata somiglianza genetica con il COVID-19 umano e che utilizza lo stesso meccanismo di infezione, un fatto che aumenta la probabilità di ottenere un vaccino umano efficace in breve tempo periodo di tempo. Commentando la notizia, David Zigdon, CEO del MIGAL GALILEE RESEARCH INSTITUTE, ha dichiarato: “Data l’urgente necessità globale di un vaccino contro il coronavirus umano, stiamo facendo tutto il possibile per accelerare lo sviluppo. Il nostro obiettivo è produrre il vaccino nelle successive 8-10 settimane e ottenere l’approvazione della sicurezza in 90 giorni. Sarà un vaccino orale, che lo renderà particolarmente accessibile al grande pubblico. Attualmente stiamo discutendo intensamente con potenziali partner che possono aiutare ad accelerare la fase di sperimentazione sull’uomo e ad accelerare il completamento dello sviluppo del prodotto finale e le attività normative. ”

Il dottor Chen Katz, leader del gruppo di biotecnologia del MIGAL, ha commentato: “Il quadro scientifico per il vaccino si basa su un nuovo vettore di espressione proteica, che forma e secerne una proteina solubile chimerica che trasporta l’antigene virale nei tessuti della mucosa mediante endocitosi autoattivata ( un processo cellulare in cui le sostanze vengono introdotte in una cellula circondando il materiale con la membrana cellulare, formando una vescicola contenente il materiale ingerito), facendo sì che il corpo formi anticorpi contro il virus. In studi preclinici (IN-VIVO), i ricercatori di MIGAL hanno dimostrato che la vaccinazione orale induce alti livelli di anticorpi specifici anti-IBV.

Il MIGAL Galilee Research Institute Ltd è un centro regionale di ricerca e sviluppo del Ministero israeliano della scienza e della tecnologia di proprietà della Galilee Development Company Ltd. Le sue rucerche sono finanziate al 50% dal Ministero della scienza e della tecnologia israeliano. I dipendenti di MIGAL comprendono 90 dottorandi e 190 ricercatori distribuiti in 44 gruppi di ricerca, ciascuno gestito da un ricercatore principale senior. Inoltre, i ricercatori sul campo di MIGAL realizzano progetti in fattorie sperimentali.

La bozza di decreto e il segreto d’ufficio violato

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Il fatto che sabato sera a partire dalle 22  su internet circolasse, scritta   su carta intestata della Presidenza del Consiglio, una bozza di decreto relativo alle restrizioni legate all’emergenza Coronavirus in Lombardia e in altre 14 province italiane, appare un qualcosa di davvero allarmante 

Chi ha fatto uscire  dal Consiglio dei Ministri questa bozza ha commesso non solo una leggerezza, ma credo anche un reato. Su materia tanto delicata doveva esserci l’assoluto segreto d’ufficio da parte dei ministri e dei funzionari di Palazzo Chigi.
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 E’cosa che non ha precedenti, se  non nell’8 settembre 1943, quando Badoglio ,dopo aver firmato l’armistizio, lasciò senza ordini l’Esercito e si mise in salvo. Per  tutta la giornata di domenica i divieti non sono fatti rispettare perché sono mancati gli input necessari. Forse neppure stamattina le autorità saranno  in grado di far rispettare  le regole fissate sabato notte. Questa fuga di notizie ha comportato l’assalto ai treni nella notte di sabato a Milano e partenze in auto senza controllo con gravissimo, probabile  danno alla incolumità dei cittadini.
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Qualcuno dovrà risponderne e non basta che il Presidente del Consiglio Conte si rammarichi di questo fatto che rivela l’assoluta inadeguatezza istituzionale di qualcuno. L’emergenza richiede servitori dello Stato capaci e fedeli. Chi non è all’altezza non può e non deve restare. La Magistratura dovrebbe aprire un’indagine per risalire ai responsabili. Questo richiede una democrazia che non abbia derogato alle regole di fronte all’emergenza. Si tratta di regole elementari che sono indispensabili soprattutto nell’emergenza. C’è chi ha parlato alto tradimento, non senza fondamento. Sicuramente emerge in modo chiaro che c’è gente nella cabina di comando  non all’altezza di una nazione, diventata  purtroppo sempre di più un paese sgangherato e non affidabile. Non è certo il momento delle critiche ingenerose, ma qui si tratta di una verità evidenziata dallo stesso Presidente del Consiglio nella sua dichiarazione ufficiale. E questa verità esige un chiarimento. Gli stessi giornalisti avrebbero dovuto astenersi dal dare notizie, attingendo ad una bozza provvisoria.Ancora una volta l’ufficio stampa di Palazzo Chigi  non ha saputo svolgere il suo compito istituzionale. Nei momenti di pericolo e soprattutto in quelli si verificano  le virtù e i limiti delle persone. Oggi appare in tutta evidenza.
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Gli statisti da troppo tempo non ci sono più. Oggi mancano  in larga misura anche i politici con un minimo di qualità. E troppi giornalisti, soprattutto televisivi, tendono a spettacolarizzare un dramma che va affrontato con responsabilità  e pacatezza. Dobbiamo comunque  essere noi Italiani  ad essere  migliori della nostra  classe politica. Occorre prudenza,  senso civico, responsabilità. Bisogna mobilitarci contro il virus,rimanendo o diventando  disciplinati. Se non basterà l’autodisciplina, occorrerà più rigore. Imposto con l’autorità dello Stato a tutela  della salute e della vita degli italiani. Chi non capisce queste cose,si merita i politici che abbiamo,ma io spero e ritengo che la maggioranza degli Italiani sia meglio di chi di governa.
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Sicuramente non è  possibile fare appello al senso patriottico, come ritiene  illusoriamente Ernesto Galli della Loggia, perché la Patria è morta  a causa dell’ individualismo asociale di tante generazioni di Italiani che hanno cancellato la conoscenza stessa  della storia. Sarebbe stato importante fare appello all’amor di Patria, ma nessuno ha avuto il coraggio di richiamarsi a quel valore considerato per troppi decenni come un retaggio retorico sorpassato e improponibile.
scrivere a quaglieni@gmail.com

Arpa in campo per verifiche sugli assembramenti

Visto l’aumento dei contagi da Coronavirus in Piemonte, l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati ha deciso di mettere l’Arpa al servizio di Asl e Comuni estendendo temporaneamente il raggio di competenze dell’agenzia per il contenimento della diffusione del virus.

 

Da più Comuni sono arrivate segnalazioni di assembramenti di persone all’interno di locali pubblici che non rispettano le indicazioni del ministero della sanità di rispettare il metro di distanza. «Questi comportamenti non aiutano – spiega l’assessore regionale Matteo Marnati – Le disposizioni per evitare la diffusione del virus sono chiare e vanno tutte nella direzione di scoraggiare gli assembramenti di persone. Purtroppo sono ancora molti i giovani che dimostrano di non percepire la gravità della situazione in atto».

Nell’immediato Arpa su segnalazione dei sindaci potrebbe essere coinvolta per verificare i locali affollati e verificarne il limite dell’inquinamento acustico. «L’invito è di utilizzare prima di tutto il buon senso, soprattutto da parte dei giovani. In questo momento la priorità è la tutela della salute pubblica e dobbiamo usare tutti i mezzi in nostro possesso per evitare il peggioramento della situazione».

«Le qualità tecniche e le capacità dimostrate per la protezione ambientale in questi anni da Arpa – ha sottolineato il direttore regionale di Arpa, Angelo Robotto – saranno utili per fornire un supporto a Regione Piemonte per contrastare l’emergenza sanitaria che la regione e la nazione sta affrontando in questo periodo nella logica che tutti dobbiamo dare il miglior contributo possibile»

Più di settanta milioni di euro per aiutare il turismo

Il turismo piemontese potrà contare su circa sessanta milioni di euro per il triennio 2020-2021, ai quali entro pochi mesi se ne aggiungeranno circa 17 provenienti dalla rimodulazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr): è questa la disponibilità finanziaria annunciata dalla Giunta  in Regione in Terza commissione illustrando il Bilancio di previsione

Tra i principali obiettivi figura il sostegno all’offerta turistica attraverso il potenziamento e la qualificazione delle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere. La Regione intende sostenere le piccole e medie imprese che erogano i servizi turistici e che ci saranno specifici investimenti per la promozione dei territori.

Sono intervenuti esponenti di M5, Pd e Lega, che hanno espresso forti preoccupazioni per le possibili ricadute negative all’ intero comparto turistico piemontese causate dall’emergenza del Coronavirus.

In particolare il Pd, attraverso il suo capogruppo, ha auspicato di incominciare un’analisi della situazione al fine di individuare le priorità prima dell’approvazione in Aula del Bilancio, in maniera tale da poter apportare le necessarie modifiche dettate dalla contingenza. E per fare ripartire a pieno regime l’intera macchina del turismo piemontese una volta superata l’emergenza, la Lega ha chiesto particolare attenzione alla comunicazione.

Il Piemonte chiede al Governo di congelare plastic tax e sugar tax

L’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino: «Le nostre imprese che lavorano con materiali plastici, dalla produzione, al riciclaggio, fino all’imbottigliamento non possono, soprattutto in questo momento, pagare un prezzo così elevato. L’Esecutivo metta da parte le ideologie e revochi i provvedimenti. L’antidoto per le imprese e il lavoro c’è già e si chiama patriottismo industriale».

 

Immediata sospensione, per tutto il 2020, della «plastic tax» e della «sugar tax». E’ quanto chiede al governo l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, che ha già contattato alcuni parlamentari piemontesi perché si faccia sinergia portando l’istanza anche in Parlamento.

«In un contesto di crisi produttiva generalizzata, plastica, acque minerali e bibite gassate rappresentano un mercato e un indotto importante e che funziona. Già prima di questa situazione avevo denunciato l’assurdità e la non proporzionalità di queste imposte, convocando un tavolo e facendomi capofila delle lamentele che ci sono arrivate anche dalle altre Regioni italiane. Ma oggi, con l’emergenza coronavirus, quello che prima poteva essere oggetto di discussione diventa un’emergenza inderogabile: dobbiamo difendere le nostre realtà produttive, i lavoratori e le loro famiglie e uno dei modi per farlo e congelare, per tutto il 2020 queste due imposte “ammazzaimprese”».

Anche perché stiamo parlando di numeri importanti: in Piemonte vengono imbottigliati circa 2,8 miliardi di litri di acqua minerale all’anno con 27 concessioni attive. Un movimento che rappresenta un terzo dell’intero mercato Italiano e settore che vale oltre 500 milioni di euro e un giro d’affari altrettanto importante per l’indotto, occupando oltre 1000 lavoratori diretti e altri 4000 tra indotto e stagionali. Mineracqua e Assobibe, le due principali associazioni di categoria, stimano intorno al 20 per cento il potenziale calo di fatturato provocato da «plastic tax» e «sugar tax». Una vera e propria stangata, soprattuto in tempo di coronavirus, che già causa una significativa contrazione dei consumi. Per capirne la portata basti pensare che il gruppo San Benedetto, che fattura circa 700 milioni di euro, ha dichiarato che subirà un aumento di spesa di 105 milioni di euro.

«Farò presente, dati alla mano, il problema al Ministro del Lavoro e a quello dello Sviluppo economico – conclude Chiorino – In questo momento abbiamo bisogno di mettere da parte ideologie di ogni sorta e pensare soltanto a tutelare le nostre imprese, i lavoratori e le loro famiglie. Solo così possiamo davvero combattere gli “effetti collaterali” dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e affrontando. Parlando di lavoro e impresa l’antidoto per il coronavirus esiste già: si chiama patriottismo industriale».

 

Tempi difficili. Non è facile vivere senza rinunciare a pensare

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Gli italiani sono persone, non sono la massa  acritica cinese. Certo l’emergenza sanitaria ha un’assoluta priorità rispetto a tutto. Primum vivere deinde philosofari dicevano i latini e non a caso sono state colpite le istituzioni culturali e non, ad esempio, le palestre. Le prime chiuse e le seconde aperte, non si sa bene perché 

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Prima bisogna vivere o anche solo sopravvivere! Questo aspetto e’ assolutamente prioritario. Ma ci sono segni anche preoccupanti di una democrazia declinante che dovrebbero preoccuparci. L’affluenza al voto è stata a Roma di  poco più del  17 per cento. Una percentuale irrisoria che in altri tempi  avrebbe consigliato al vincitore di rinunciare al seggio per la scarsa rappresentatività elettorale. La democrazia è  infatti partecipazione, ma oggi gli italiani scelgono la cautela e quindi non vanno a votare.
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Malgrado il rinvio del referendum, che il governo non voleva rinviare, temo che le percentuali di partecipazione al voto regionale in Veneto e Liguria possano anch’esse ridursi ulteriormente rispetto al passato recente, quando comunque i votanti  si erano già  abbastanza ridotti. Il fatto che le due Camere si siano date un calendario di apertura di un solo giorno di riunione settimanale, riservata ai casi urgenti, dà il segno di un’emergenza democrazia piuttosto vistosa. Ci sono qua e là segni di conformismo ,di autocensura e forse anche di censura. Mi riferisco alla satira che in Francia è giunta a svillaneggiare la pizza e l’Italia alle prese con l’epidemia, ma solo a quella. Sul  Coronavirus non si scherza, ma sotto altri punti di vista la satira non dovrebbe di per sé  avere  dei limiti. Eppure il buon gusto e la responsabilità personale di chi fa satira dovrebbero prevalere. Vecchie discussioni, già legate alla satira  latina da Lucilio ad Orazio, che ritornano come nel caso drammatico di Charlie Hebdo ormai dimenticato  Ma non è solo questione di satira. La responsabilità richiama ad un dovere molto strano in democrazia, quello di evitare i dissensi e le polemiche che sono  invece il sale della democrazia. L’emergenza può sospendere il diritto al dissenso? E’ una domanda sulla quale bisogna riflettere. La polemica astiosa, la battuta avvelenata dalla faziosità va  sicuramente bandita ,ma il ragionamento pacato di chi si sente titolare del proprio cervello  va rispettato, anzi va considerato importante.
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Certi discorsi volti a zittire  io si sentii durante il rapimento  e il delitto Moro. Per fortuna fu una stagione breve e il dibattito riprese. Certo l’esempio cinese di vietare, di imporre, di ordinare si fa strada di fronte ad un virus che uccide. L’esempio del medico  cinese che avrebbe voluto dare l’allarme, arrestato e morto drammaticamente, resta l’emblema tragico di un regime totalitario che ha sposato un liberismo economico senza regole, ma resta tiranno. In Cina le persone singole non contano,conta la massa  acritica e forse neanche quella rispetto ad una oligarchia onnipotente che governa con il bastone, senza neppure far intravvedere la carota. In Italia va salvata la vita delle persone che tali debbono rimanere, sempre secondo i principi irrinunciabili della Costituzione.
Senza drammatizzare, con senso di responsabilità e  con la dovuta deontologia professionale la libera stampa deve essere libera di scrivere liberamente . Il triplice riferimento alla libertà non è una ripetizione fortuita, ma è voluto e indica una strada da percorrere sempre e comunque.
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Bisogna essere disciplinati, seguire le indicazioni che ci vengono impartite, ma non bisogna mai rinunciare al proprio spirito critico. Arriverei persino a citare Voltaire che pur  tra grandi grandi contraddizioni personali  ha testimoniato il valore della tolleranza, senza la quale il libero pensiero non può essere esercitato. Il timore di morire non deve renderci barbari. L’ esempio cinese attuale  appare, ai nostri occhi di occidentali nutriti di storia, di cultura  e di libertà, storicamente “barbaro“ , malgrado una remota, grandissima civiltà  cinese, addirittura precedente alla nostra. Ma certo il Primum vivere…  resta pur sempre un grande insegnamento della nostra cultura classica. Ed  è facile comportarsi di conseguenza. Molto più difficile vivere senza rinunciare a pensare.
scrivere a quaglieni@gmail.com

Assistenza, quali sono le criticità?

In questo periodo difficile gli infermieri si confronteranno con la politica e le istituzioni

FACCIAMO IL PUNTO
LE CRITICITA’ DELL’ASSISTENZA
INTERVIENE il segretario nazionale.
Con la partecipazione di esponenti del parlamento italiano, della giunta regionale, di componenti di forze politiche regionali di opposizione e gli interventi del rappresentante del coordinamento regionale degli ordini degli infermieri e dei sindacati medici.
CONVEGNO REGIONALE NURSIND PIEMONTE
07 MARZO ORE 9.00
HOTEL DIPLOMATIC – VIA CERNAI 42 – TORINO