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Economia del benessere, in Piemonte spesi 2,6 miliardi nonostante il Covid

Philips presenta il Rapporto 2020. Gli italiani costretti dalla crisi Covid-19 a rivedere scelte e priorità. La spesa complessiva scende a 37 miliardi di euro contro i 43 miliardi del 2018

 

FOCUS PIEMONTE: spesi 2,6 miliardi di euro, in linea con la rilevazione del 2018

La quota più consistente, 1,1 miliardi di euro, alla sana alimentazione (1 mld nel 2018)
Seguono la cura del corpo (640 mln Vs 510 mln 2018) e l’attività fisica (420 mln Vs 494 mln 2018)

 

Gli italiani continuano a sentirsi bene e, in larga parte, a essere attenti alla cura di sé e della propria immagine, ma la crisi Covid-19 ha inevitabilmente fatto sentire i propri effetti, con ripercussioni sugli acquisti di prodotti e servizi per il benessere, scesi nell’ultimo anno a 37 miliardi di Euro, contro i 43 miliardi del 2018 (rilevazione: ottobre 2018).

Questo il dato principale che emerge dal Rapporto sull’Economia del Benessere 2020, seconda edizione dell’indagine voluta da Philips e realizzata da DOXA per analizzare stili di vita, abitudini e tendenze di consumo degli italiani.

In Piemonte la spesa per il benessere ammonta a 2,6 miliardi di euro, dei quali il 43% è riservato alla sana alimentazione, il 23% alla cura del corpo e il 16% all’attività fisica.

I piemontesi sono tra i pochi che hanno mantenuto sostanzialmente invariata la propria spesa per il benessere, anche se analizzando il paniere la distribuzione risulta mutata. La sana alimentazione resta stabilmente la prima voce, 3 punti percentuali più in alto della media nazionale (40%), anche perché gli abitanti della regione sono nettamente quelli che più acquistano prodotti per diete e regimi alimentari specifici (60% Vs media italiana 59%).

Cala al 16% (Vs 19 nel 2018) la spesa per l’attività fisica mentre cresce invece quella per la cura del corpo, che oggi pesa per il 23% sul totale (Vs 20% 2018). Leggere variazione si registrano invece negli ambiti Gestione dello stress e Cura del sonno.

A fronte di questa spesa, l’84% dei piemontesi valuta positivamente il proprio stato di salute, in linea con la precedente rilevazione e sopra la media nazionale dell’81%.

Malgrado il Piemonte sia stato tra le aree colpite con maggiore intensità dall’emergenza Covid-19, il 62% dei propri abitanti sostiene che quanto accaduto non cambierà il proprio atteggiamento verso la salute, un risultato significativamente superiore alla media nazionale (58%).

La pandemia ha però rovinato il sonno ai piemontesi, visto che oggi il 63% dichiara di soffrire talvolta o spesso di problemi di insonnia (Vs 59% media nazionale), la percentuale più alta in Italia, cresciuta addirittura del 20% rispetto alla precedente rilevazione.

“La crisi indotta dal Covid-19 ha impattato anche sulla spesa che gli italiani dedicano a prodotti e servizi per il benessere, che hanno registrano una contrazione di oltre 6 miliardi rispetto al dato 2018” – ha commentato Simona Comandè, General Manager Philips Italia, Israele e Grecia. “A questo periodo di sfide senza precedenti, Philips ha risposto mettendo al centro 3 elementi chiave della nostra strategia: innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. Creare dunque soluzioni all’avanguardia, in grado di fare la differenza, anche a distanza, per clienti e consumatori, e di supportare al tempo stesso i nostri obiettivi di sviluppo sostenibile. Abbiamo lavorato per trasformare un problema in un’opportunità e proprio la crescente attenzione dei consumatori italiani verso la sostenibilità e l’ambiente, emersa da questa seconda edizione del nostro Rapporto, ci stimola a rinnovare il nostro impegno quotidiano a migliorare la vita delle persone”.

 

Italia

L’81% degli abitanti del Belpaese valuta oggi positivamente il proprio stato di salute generale, un dato praticamente invariato rispetto alla precedente edizione del Rapporto. Ciononostante l’emergenza Covid-19 ha generato contraccolpi significativi sulle pratiche e gli acquisti orientate alla prevenzione, alla sana alimentazione e alla componente edonistica del benessere.

Sebbene la ripartizione del paniere di spesa sia in linea con quanto rilevato nella prima edizione della ricerca – 40% della spesa riservato alla sana alimentazione (vs 41% 2018), 23% alla cura del corpo(vs 24% 2018) e 19% all’attività fisica (Vs 20% nel 2018) – sono i numeri in termini assoluti a far emergere un quadro sostanzialmente diverso. La spesa in sana alimentazione ammonta quest’anno a 14,9 mld di €, registrando una contrazione del -15% rispetto ai 17,5 mld del 2018quella per la cura del corpo è scesa a 8,6 mld € dai 10,2 mld € della scorsa rilevazione (-15%)mentre quella per l’attività fisica è pari a 7,1 mld €, segnando un decremento del -17% dagli 8,6 mld € del 2018.

Dopo mesi di lockdown, in cui i cittadini italiani sono stati soggetti a elevati livelli di tensione e incertezza, non è casuale che a reggere il confronto con la rilevazione precedente siano proprio la spesa per la gestione dello stress (4,8 mld vs 4,9 mld 2018 pari a -2%e per il sonno. Quest’ultima va addirittura in controtendenza, raggiungendo i 2,1 mld €: una crescita del +16% rispetto agli 1,8 mld € del 2018.

 

Siamo tutti narcisi?

Incontro con Michela Gecele e Sara Bouchard sul tema delle personalità narcise e di come “difendersi” all’interno di una relazione

18 settembre 2020 – ore 18:30

c/o Nora Book & Coffe – Via Delle Orfane 24/D, Torino

Prenotazione necessaria via mail a norabookecoffee@gmail.com o via Whatsapp al numero 3803609834.

Incontro con Michela Gecele – psichiatra, psicoterapeuta e autrice della serie di gialli Ada, Torte e delitti – che parlerà del suo ultimo libro: “Siamo tutti narcisi? Alla ricerca della relazione perduta”.

Il testo, tra il serio e il faceto, fornisce delle chiavi di lettura utili a comprendere il fenomeno del narcisismo e a imparare a gestire le relazioni con un* partner narcis*.

Con l’autrice dialogherà la counselor e formatrice Sara Bouchard, che approfondisce da anni le tematiche legate alle identità di genere e agli orientamenti sessuali.

Il libro

Il testo si dipana in un percorso ritmato e ironico, che chiama direttamente in causa il lettore e soprattutto le lettrici. L’idea di base è quella di dare delle chiavi di lettura e delle linee guida per le relazioni con il partner narciso, personaggio diffuso e quasi inevitabile nella nostra società. La varietà di tipologie dei “narcisi” si estende fino ad arrivare a comprendere (quasi) tutti noi. Fra serietà saggistica e gioco, incontreremo vampiri, dongiovanni, streghe, personaggi del mito e della cinematografia. Fino a descrivere una rivoluzione possibile. Delle relazioni, del sentire, dei rapporti fra i sessi, della realtà. La visione che viene presentata ai lettori – chiunque sia interessato al tema, senza escludere gli addetti ai lavori – è ironica ma, soprattutto, positiva e propositiva.

Michela Gecele

è psichiatra e psicoterapeuta della Gestalt, trainer e supervisore.

Ha pubblicato libri, articoli e capitoli sui temi della psicoterapia e della psicopatologia, esplorando la sofferenza clinica e le relative esperienze di adattamento creativo da un punto di vista fenomenologico e gestaltico. Un altro tema clinico di ricerca e approfondimento è quello delle tematiche interculturali.

Lavora da anni nei servizi pubblici di salute mentale e per tre anni ha coordinato, a Torino, un servizio psicologico e psichiatrico per gli immigrati.

È membro del New York Institute for Gestalt Therapy (NYIGT) e del Human Rights & Social Responsibility (HR&SR) Committe della European Association for Gestalt Therapy (EAGT), ed è co-direttore dell’Istituto di Psicopatologia e Psicoterapia della Gestalt (IPsiG) di Torino.

È autrice anche di una serie di libri gialli, “Ada, torte e delitti”, che vedono come protagonista una sociologa berlinese residente a Catania, appassionata di torte e di misteri.

Deloitte premia il Gruppo Marazzato

L’azienda vercellese leader nelle bonifiche ambientali è tra le imprese che si sono aggiudicate l’ambito ‘Best Managed Companies’ 2020

A pochi giorni dalla certificazione di ‘Azienda Anti-Covid’, per mano di audit di rilievo quali TÜV Italia e IMQ, per il ‘Gruppo Marazzato’, tra i partner che hanno contribuito alla ricostruzione-record del Ponte di Genova, arriva un altro, importante riconoscimento: il noto player vercellese, leader in Italia nel settore delle bonifiche ambientali, gestione rifiuti industriali e soluzioni per il pianeta, è tra i vincitori, insieme ad altre 58 imprese italiane, della 3° edizione del ‘Best Managed Companies’, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa, strategia e performance.

Al centro dell’approfondita valutazione della nota azienda di revisione (una fra le quattro cosiddette ‘Big Four’ al mondo, insieme a PricewaterhouseCoopers, EY e KPMG) , sostenuta da ALTIS Università Cattolica, ELITE – il programma del London Stock Exchange Group che supporta lo sviluppo e la crescita delle imprese ad alto potenziale – e da Confindustria, sono stati presi in considerazione essenzialmente 6 pillar: Strategia, Competenze e Innovazione, Corporate Social Responsibility, Impegno e Cultura Aziendale, Governance e Misurazione delle Performance, Internazionalizzazione.
“Congratulazioni al ‘Gruppo Marazzato’ per questo importante riconoscimento”, dichiarano Ernesto Lanzillo, Private Leader per l’Italia, Grecia e Malta, e Andrea Restelli, Partner Deloitte e responsabile BMC.
“Le aziende premiate in questa terza edizione hanno dimostrato non solo eccellenza, ma anche grande capacità e resilienza nell’affrontare la crisi determinata dalla pandemia da Covid-19 in atto. La valutazione delle candidate si è infatti protratta più a lungo del previsto proprio per permetterci di approfondire le modalità di gestione dell’emergenza da parte delle candidate. Le 59 Best Managed Companies di questa edizione sono quindi lo specchio di un’Italia fatta di eccellenze che, facendo leva sui propri punti di forza e attraverso una gestione oculata, sta superando con successo un periodo di incertezza senza precedenti”.
Gli insigniti del prestigioso e ambito premio sono stati individuati, al termine di uno scrupoloso processo di valutazione, da una giuria indipendente costituita da esperti del mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale italiano.
Dalle istruttorie analitiche compiute su ogni singolo soggetto di mercato, sono emersi aspetti ricorrenti che accomunano le società premiate nella gestione dell’emergenza Covid, fra cui l’attenzione alle persone, poiché tutte le Best Managed Companies hanno sempre mantenuto “la persona al centro dell’azienda”, come confermano i certificatori.
E, con essa, anche il controllo dei flussi di cassa e il rispetto della filiera: da un lato attraverso il mantenimento degli obblighi nei confronti dei fornitori e dall’altro, ove possibile, con un supporto a quelli in particolare difficoltà (e.g. reverse factoring).
Compresi anche il lancio di nuovi prodotti e servizi per fare fronte alle mutate richieste del mercato, l’impegno verso la comunità circostante e la responsabilità sociale dell’impresa e il rafforzamento della comunicazione verso tutti gli stakeholder (dipendenti, clienti, fornitori).
“Siamo fieri del conferimento di questo titolo, per il quale ringraziamo Deloitte che convalida l’impegno assunto dal ‘Gruppo Marazzato’ in termini di due diligence, controllo di gestione, consolidamento di mercato, espansione, formazione, con lo sguardo sempre attento a quei criteri di umanizzazione dei processi produttivi e valorizzazione delle professionalità interne sulle quali da sempre abbiamo posto il fondamento del nostro percorso industriale”, affermano i fratelli Alberto, Luca e Davide Marazzato, terza generazione di imprenditori alla guida dell’azienda dopo il nonno Lucillo, che la fondò nel lontano 1952, e il figlio Carlo, oggi il più grande collezionista europeo di camion d’epoca del Novecento.

I “Visionari” propongono mascherine in 3D

Mentre crescono le proteste di scuole e presidi sull’insufficienza delle forniture di mascherine da parte del Governo, giovani, studenti ed esperti di tecnologia dell’associazione VISIONARI si uniscono per far fronte all’emergenza e scrivono oggi al Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, proponendo un originale progetto che, anche in Piemonte, potrebbe coinvolgere direttamente alunni e famiglie.

Nelle prossime settimane molte scuole del Piemonte rischiano di rimanere sprovviste di mascherine da destinare agli alunni, una situazione che imporrebbe alle famiglie della regione di provvedere autonomamente alle forniture per i propri figli con inevitabili costi a carico della collettività – spiega VISIONARI – E’ stato tuttavia già realizzato il progetto “Visionari Makeit” che ha consentito di creare visiere protettive anti-Covid utilizzando la stampa 3D (visiere regalate ad ospedali e strutture sanitarie in tutta Italia) abbattendo i costi di produzione e utilizzando plastica derivata dall’amido di mais, a basso impatto ambientale ed estremamente versatile.
“Chiediamo al Ministro Azzolina di coinvolgere bambini, studenti e famiglie nella creazione di visiere protettive in 3D da destinare a quelle scuole dove si registrano carenze nelle forniture di mascherine, trasformando un obbligo di legge in una esperienza didattica e istruttiva – afferma Dario Piermatteo, segretario generale di VISIONARI – Mettiamo a disposizione la nostra tecnologia, la rete di stampanti 3D del nostro gruppo e il nostro know-how in materia per sostenere il settore scolastico in questa nuova sfida, e organizzare anche in Piemonte corsi per docenti e famiglie in tutte le scuole della regione, finalizzati ad insegnare a costruire visiere “fai da te” a costi ridottissimi e con materiale ecologico”.Per info
www.visionari.org
Instagram: https://www.instagram.com/visionariorg/?hl=it
Facebook: https://m.facebook.com/VISIONARIORG/

Nel giorno del World Cleanup Day, arriva “Puliamo il tuo parco!” 

19 settembre. La campagna green di Vallelata e Legambiente chiama a raccolta i cittadini per una grande giornata di pulizia del Parco del Sangone, il parco più votato del Piemonte

 

 Vallelata ha deciso di celebrare i suoi 30 anni di attenzione alla natura con la grande campagna green “Puliamo il tuo parco!”, in collaborazione con Legambiente, coinvolgendo i propri consumatori nella scelta del proprio parco del cuore.

Arriva adesso il momento più atteso: quello della pulizia dei 20 parchi vincitori. Il Parco del Sangone si estende sul territorio di Beinasco, in provincia di Torino, lungo il torrente Sangone, affluente del fiume Po. E’ stato il parco più votato del Piemonte, superando tutti gli altri parchi della regione.   

La pulizia del Parco del Sangone si terrà il 19 settembre dalle 9.00 alle 13.00.  È possibile unirsi alla giornata di volontariato di Vallelata iscrivendosi sul sito puliamoiltuoparco.vallelata.it  

Grazie al concorso sul sito di Vallelata che ha visto votare oltre 25 mila persone sono stati selezionati 20 parchi, uno per ogni Regione d’Italia, che verranno ripuliti da tutti i volontari il 19 settembre in occasione del World Cleanup Day – iniziativa sociale globale che si pone l’obiettivo di combattere il problema globale dell’inquinamento da rifiuti.

“Siamo molto soddisfatti del numero di persone che ha partecipato al concorso “Puliamo il tuo parco!” voluto da Vallelata per ricordare l’importanza del verde nelle nostre città. Abbiamo già ottenuto 25 mila voti, a dimostrazione che si tratta di un tema molto sentito dagli italiani, ancora di più dopo i mesi di lockdown. – dichiara Mauro Frantellizzi, Direttore Marketing Galbani Cheese – Oggi invitiamo tutti a unirsi a Valletata e Legambeinte per una grande giornata di volontariato, un momento di impegno civico per godere al meglio dei nostri parchi del cuore”.

La campagna “Puliamo il tuo parco!”, sviluppata in collaborazione con Legambiente, rientra nel più ampio progetto “Puliamo il Mondo”, l’iniziativa di volontariato ambientale che coinvolge le persone per la pulitura di parchi, piazze, spiagge e fiumi del mondo.

“Iniziative pubbliche come questa – dichiara Luca Cricenti, Presidente del Circolo Legambiente Ambiente e Salute di Beinasco – sono il motore per la crescita della coscienza ambientale della popolazione e per l’aumento dell’affezione della cittadinanza al proprio territorio. Siamo orgogliosi di partecipare all’iniziativa organizzata da Vallelata per il World CleanUp Day, e invitiamo tutti i beinaschesi ad aderire, contribuendo alla pulizia della propria città e diventandone un po’ più cittadini!”  

Da Torino 20 mila Testimoni di Geova per il Congresso

Riceviamo e pubblichiamo / “Ciò che fa di un incontro un evento, il più delle volte, è la location e il pubblico che vi assiste”

Il congresso annuale dei Testimoni di Geova 2020 dal tema “Rallegratevi sempre”, a motivo della pandemia di COVID-19, si è tenuto in streaming. La location è stata l’abitazione delle famiglie che vi hanno assistito in tre weekend di luglio e agosto, utilizzando il sito gratuito www.jw.org.

Un incalcolabile numero di presenti che ha superato ogni ottimistica previsione: milioni di persone in 240 paesi hanno seguito il programma trasmesso in 480 lingue. Nel torinese, tra single e famiglie, sono stati oltre 20mila i presenti al programma: inoltre, se pur in cerimonia strettamente privata, ben 7 sono stati i neofiti che mediante battesimo in acqua per immersione, hanno espresso la loro dedicazione a Dio. Il programma prevedeva discorsi, simposi intercalati da video, interviste e un lungometraggio avente per protagonista il personaggio biblico di nome Neemia.

In Italia, nel rispetto delle disposizioni governative COVID-19, oltre mezzo milione di persone hanno assistito all’evento direttamente dalle oltre 160mila loro abitazioni.

Il programma del congresso è tuttora disponibile sul sito ufficiale della Congregazione WWW.JW.ORG>BIBLIOTECA DIGITALE>JW Broadcasting.

 

Il Piemonte si racconta ai buyer stranieri di Discover Italy

Mercoledì 16 settembre il workshop dedicato all’Incoming in Italia, con un programma di iniziative fino a sabato 19

 Il Piemonte partecipa alla quarta edizione di Discover Italy, dove sono presenti buyer stranieri, online e in presenza. Il primo evento nazionale post lockdown si aprirà il 16 settembre nella suggestiva location dell’Ex Convento dell’Annunziata di Sestri Levante (GE). Evento B2B dedicato all’Incoming in Italia, Discover Italy propone tutta l’offerta turistica italiana.

Discover Italy, piattaforma di incontro tra le imprese pubbliche e private del settore e gli operatori turistici internazionali specializzati nel turismo Leisure, MICE, Lusso, Religioso, Culturale, utilizza un innovativo sistema di business matching che consente di pre-organizzare gli incontri con i buyer internazionali selezionati, individuando fra di loro i partner più affini: Enti turistici pubblici, consorzi, catene alberghiere, agenzie di viaggio e singole aziende che intendono promuovere le eccellenze del proprio territorio e prodotto.

La giornata di martedì 15 è dedicata all’accoglienza degli operatori. Nel corso della serata, dopo i saluti istituzionali, ENIT – che supporta l’evento – presenterà un rapporto sul mercato italiano del turismo e, a seguire, la Regione Piemonte e la Regione Liguria racconteranno le novità dell’offerta turistica di ciascun territorio.

Per la Regione Piemonte interverrà Luisa Piazza, Direttore Generale di VisitPiemonte-Regional Marketing and Promotion – la società in house della Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte per la valorizzazione del settore turistico e agroalimentare –, presentando la nuova campagna di comunicazione per la ripartenza del turismo della Regione Piemonte in Italia e nei Paesi dell’area Schengen, declinata su quattro temi: “Bellezza singolare”, “Gusto singolare”, “Libertà singolare”, e “Spirito singolare”.

VisitPiemonte coordina la partecipazione delle ATL Alexala, Distretto Turistico dei Laghi, ATL del Cuneese, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, ATL della Provincia di Novara, Turismo Torino e Provincia, agli incontri B2B in calendario il 17 settembre.

I buyer, che seguiranno in presenza questa edizione del workshop, arrivano da Norvegia, Danimarca, Gran Bretagna, Germania, Francia, Ucraina, Spagna, Stati Uniti (residenti in Italia), Belgio, Slovacchia, Brasile, Ungheria e Olanda. Un altro gruppo di buyer extra-europei si collegheranno da postazioni digitali da Israele, Austria, Ungheria, Stati Uniti, Canada, Russia, Turchia e Ucraina.

Il ritorno dei grandi del petrolio

Secondo il ministro russo dell’Energia, i big dell’oro nero sono destinati a riprendere la propria quota nel mercato del petrolio e poi ingrandirla

Sulla rivista online dell’americana CNBC, Holly Ellyatt commenta un articolo del Ministro dell’Energia della Federazione Russa, nel quale afferma che poiché il gruppo OPEC+ (cioè OPEC, Russia e altri Stati estrattori di greggio) ridurrà le estrazioni di 7,7 milioni di barili al giorno fino a dicembre, la Russia e gli altri grandi produttori dovranno riacquisire la propria quota sul mercato petrolifero, e anzi cercare di ingrandirla…

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http://strumentipolitici.it/secondo-il-ministro-russo-dellenergia-i-big-delloro-nero-sono-destinati-a-riprendere-la-propria-quota-nel-mercato-del-petrolio-e-poi-ingrandirla/

“Inaccettabile il prezzo proposto per la nocciola piemontese”

A quindici giorni dalla rilevazione del primo prezzo quotato delle nocciole, varietà Tonda Gentile Trilobata, Cia Piemonte esprime forte dissenso per il mancato aumento della quotazione, che rimane attestato ad € 6,80 punto resa, prezzo sproporzionalmente inferiore a quello dello scorso anno che era oscillato da 9 a 12 euro a fine campagna.

Commenta il presidente regionale Cia Piemonte Gabriele Carenini: “Il comparto corilicolo è di fondamentale importanza per la nostra agricoltura e gli investimenti stanno subendo un forte incremento negli ultimi anni. Il prezzo deve essere corrisposto tenendo conto principalmente delle proprietà e caratteristiche peculiari della nocciola Igp Piemonte che ci contraddistingue. Cia ritiene la quotazione di 300 euro/qle insoddisfacente, non remunerativa e disincentivante per i nostri produttori che affrontano costi di lavoro decisamente superiori ai mercati di Paesi quali la Turchia e la Georgia, per le quali sono corrisposti solamente pochi euro in meno rispetto alle nostre nocciole, con qualità senza pari. Auspicavamo che il prezzo di partenza potesse aumentare nel corso delle settimane in maniera rilevante, ma così non è stato. Esprimiamo, quindi, la nostra preoccupazione e ci rendiamo disponibili ad incontrare le parti coinvolte della filiera, cioè i trasformatori e l’industria, per trovare un accordo che possa valorizzare e rispettare il nostro lavoro. Si organizzi subito un Tavolo di concertazione in modo da poter si sbloccare al più presto la situazione”.

“Nonostante le previsioni ottimistiche – spiega Carenini -, le produzioni sembrano attestarsi su valori inferiori a quanto pronosticato: tutta l’Alta Langa è stata penalizzata da un ritorno di freddo a fine marzo con le centraline metereologiche che hanno rilevato la temperatura di – 5°. Si stima che i noccioleti migliori e in piena produzione abbiamo prodotto non più di 15 quintali ad ettaro. In zone con microclima particolare, molte aziende non hanno prodotto più di 10/12 quintali/ettaro. Nella bassa Langa e in pianura, dove la produzione è stata ottima, ci si aggira intorno ai 25 quintali ad ettaro.
In Piemonte sono presenti 23.000 ettari, ma solo una parte di essi è in piena produzione, ipotizzando una produzione di circa 200.000 quintali”.

“La qualità è eccelsa – prosegue Carenini -, dato che nell’anno in corso non c’è stato il problema del cimiciato. Le quotazioni degli altri grandi paesi produttori, come appunto la Turchia e la Georgia, sono poco più basse di quella della Tonda Gentile, nonostante la qualità decisamente inferiore. La stessa Tonda di Giffoni viene ritirata da 6 a 6,50 € a punto resa. E’ vergognoso che una varietà di nicchia, di grandissimo pregio, con i suoi 200.000 quintali su una produzione mondiale di 12.000.000, debba sottostare ad una prova di forza degli sgusciatori e dell’industria consumatrice”.

“Ci si aspettava un prezzo di partenza basso dovuto a problemi di stoccaggio – dice ancora il presidente di Cia Piemonte -, ma con una tendenza al rialzo. Il prezzo attuale, circa 300 €/ql è al limite della sopravvivenza per le aziende agricole e con la produzione avuta non è assolutamente remunerativa. Lo scorso anno, per mancanza di prodotto, la quotazione ha toccato punte molto alte, arrivando sino a 12€ punto resa (540 € al quintale) e mettendo in difficoltà l’industria consumatrice, ma esistono delle vie di mezzo che possono accontentare il trasformatore e permettere alle aziende corilicole di sopravvivere e fare progetti futuri”.

“Da anni c’è una forte spinta da parte dell’industria per incentivare al mondo nuovi impianti – conclude Carenini -, è assurdo in questo momento bloccare iniziative su una varietà di pregio quale la Tonda Gentile che per sue caratteristiche ha minor produzione e costi molto più alti rispetto alle altre ma dà un prodotto di assoluta eccellenza”.    

A Mirafiori presentato il più grande progetto di mobilità elettrica

FCA, ENGIE Eps e Terna hanno presentato ieri nella suggestiva sede dell’Heritage Hub all’interno del comprensorio di Mirafiori di FCA a Torino, il progetto pilota Vehicle-to-Grid (V2G) di mobilità elettrica che, quando sarà interamente completato, diventerà il più grande del genere al mondo.

L’impianto V2G, sul piazzale logistico del Drosso, è stato inaugurato nel corso di una conferenza stampa internazionale alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, dei rappresentanti delle Commissioni Parlamentari interessate ai temi della giornata, delle massime cariche della Regione Piemonte e della Città di Torino – oltre a numerosi altri ospiti istituzionali e giornalisti nazionali e internazionali – dove FCA, ENGIE Eps e Terna hanno presentato il progetto V2G descrivendo le sue caratteristiche e le modalità di funzionamento.

L’impianto V2G di Mirafiori è un progetto “100% made in Italy”. Da un lato è l’opportunità concreta per il sistema industriale italiano di assumere un ruolo da protagonista nello sviluppo del futuro della mobilità sostenibile. Dall’altro è il risultato del lavoro comune di tre aziende leader nei propri settori che, attraverso l’utilizzo di una tecnologia innovativa, iniziano a sperimentare una soluzione di ricarica bidirezionale che beneficia di un’aggregazione fisica in un unico punto di interconnessione con la rete elettrica, capace di interagire con altre risorse energetiche presenti in loco.

La tecnologia V2G consente ai veicoli di scambiare in modo intelligente energia con la rete, rendendoli una risorsa preziosa per il sistema elettrico nazionale gestito da Terna contribuendo alla realizzazione di un sistema più sostenibile e rappresentando un’opportunità per ottimizzare i costi di esercizio delle vetture a vantaggio degli automobilisti, nonché una concreta possibilità per contribuire a un sistema elettrico più sostenibile.

La tecnologia bidirezionale – che consente sia di caricare la vettura sia di restituire potenza alla rete – funzionerà in modo efficace quando auto e infrastruttura di ricarica parleranno un linguaggio comune, oggetto della sperimentazione avviata con l’inaugurazione dell’impianto.

Il V2G rappresenta dunque una importante opportunità ed è per questo motivo che FCA – insieme con i partner ENGIE Eps realizzatore tecnico dell’impianto e Terna gestore della rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione – si è impegnata in un progetto all’avanguardia, un esempio di vera innovazione.

La realizzazione dell’impianto in soli quattro mesi, nonostante il “lockdown” imposto dall’emergenza COVID-19, ha consentito di trasformare quello che è tipicamente solo un costo (la sosta dei veicoli in attesa di essere consegnati alla rete di vendita) in un beneficio che potrebbe in un futuro non troppo remoto essere sfruttato da chi gestisce una flotta di veicoli. Infatti, un numero (potenzialmente elevato) di mezzi parcheggiati per periodi lunghi in un unico luogo rappresenta l’opportunità per fornire servizi alla rete in maniera “aggregata”.

La prima fase di costruzione dell’impianto ha previsto l’installazione di 32 colonnine V2G in grado di connettere 64 veicoli, con l’obiettivo di sperimentare la tecnologia e la gestione logistica del parcheggio. Entro la fine del 2021 il V2G del Drosso sarà esteso per consentire l’interconnessione fino a 700 veicoli elettrici, risultando l’infrastruttura più grande al mondo di questo tipo mai realizzata. La gestione della seconda fase sarà principalmente dettata da logiche di economicità: gli obiettivi saranno fornire servizi alla rete elettrica di Terna e garantire un risultato economico positivo per FCA ed ENGIE Eps.

A copertura del parcheggio destinato alle vetture collegate al V2G, ENGIE Italia è partner nella realizzazione di una maxi-pensilina composta da circa 12 mila pannelli fotovoltaici che andranno ad alimentare con energia elettrica “green” i locali di produzione e di logistica: un impianto che permetterà di produrre su base annua oltre 6.500 MWh di energia, risparmiando così all’ambiente ogni anno oltre 2.100 tonnellate di CO2. Si tratta quindi di un progetto che rappresenta un significativo contributo verso la decarbonizzazione in ambito industriale.

La conferenza stampa è stata suddivisa in due parti, la prima strutturata come un talk show durante il quale le tre aziende coinvolte hanno approfondito le motivazioni per cui hanno scelto di far parte di questo progetto.

Roberto Di Stefano (responsabile e-Mobility per la region EMEA di FCA) ha spiegato che “la tecnologia Vehicle-to-Grid rappresenta un’importante opportunità per ottimizzare i costi di esercizio delle vetture a vantaggio degli automobilisti, oltre a una concreta possibilità per contribuire alla sostenibilità della performance della rete elettrica. Tuttavia, serve un contesto normativo favorevole al V2G. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito criteri e modalità per favorire la diffusione della tecnologia Vehicle-to-Grid in Italia, con lo scopo di agevolare la diffusione dei veicoli elettrici e l’incremento delle risorse di flessibilità di cui il sistema elettrico necessita, per consentire una adeguata integrazione delle fonti rinnovabili. Ora dovrà seguire un completo framework normativo, riferito alla giusta remunerazione dei servizi di stabilizzazione alla rete e a copertura dei costi aggiuntivi associati all’installazione dei dispositivi di connessione bidirezionali e dei sistemi di misura, ai fini dell’erogazione dei servizi ancillari”.

Per Massimiliano Garri (direttore Innovazione e Soluzioni Digitali Terna) “Il progetto di mobilità elettrica V2G presentato oggi con FCA ed ENGIE Eps è il risultato di un virtuoso percorso condiviso di ricerca e sviluppo che rafforza il ruolo centrale di Terna come soggetto abilitatore della transizione energetica. Le e-car rappresentano una potenziale fonte di energia molto rilevante e una grande opportunità per contribuire a realizzare un sistema elettrico più sostenibile e decarbonizzato. L’interazione intelligente e bidirezionale tra auto e rete, inoltre, consente a Terna di poter disporre di maggiori risorse di flessibilità e servizi innovativi che, unite alle nostre competenze distintive, garantiscono una gestione del servizio sempre più affidabile ed efficiente”.

Infine, Carlalberto Guglielminotti (amministratore delegato di ENGIE Eps) ha affermato che “nel 2030, prevedendo che anche solo il 5 per cento dei veicoli circolanti in Europa siano elettrici, gli EV diverranno la tecnologia dominante che rivoluzionerà la rete elettrica e deciderà ogni singolo equilibrio all’interno dei mercati dell’energia europei. ENGIE Eps, già pioniere e leader nel settore delle micro-reti e nello stoccaggio di energia, non poteva sottrarsi dal raccogliere la sfida di gestire questo enorme cambiamento nel mondo dell’energia, offrendo come di consueto una soluzione tecnologica innovativa. Ecco perché dal 2017 ENGIE Eps ha effettuato importanti investimenti in ricerca e sviluppo, insieme con FCA, per realizzare la tecnologia Vehicle-to-Grid, che oggi inauguriamo. Il V2G è infatti la soluzione che permetterà il più grande cambio di paradigma all’interno del sistema della mobilità elettrica e dei sistemi elettrici mondiali. Noi di ENGIE Eps siamo estremamente orgogliosi di aver permesso la sua realizzazione rendendo la transizione energetica, di per sé già inarrestabile, finalmente più veloce e più sostenibile”.

La seconda parte dell’evento è stato invece dedicata agli approfondimenti tecnici e alle conclusioni di Pietro Gorlier (Chief Operating Officer della region EMEA di FCA) e del Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.

Pietro Gorlier ha affermato che “per FCA la mobilità sostenibile è un pilastro fondamentale su cui si basano tutte le nostre attività. Solo in Italia – anche con il lancio delle produzioni legate alla mobilità elettrica ed elettrificata – FCA sta investendo cinque miliardi di euro, che toccano tutti i nostri stabilimenti, di cui due per il comprensorio di Mirafiori. In questo contesto, oltre al V2G si inseriscono numerosi altri progetti, come i pannelli fotovoltaici della Solar Power Production Units: una superficie di 150 mila metri quadrati in grado di produrre 15 MW di elettricità e contribuendo così alla riduzione delle emissioni per oltre 5 mila tonnellate di CO2. O il Battery Hub che prevede l’assemblaggio di batterie con l’uso di tecnologie all’avanguardia.

È ora importante che si definiscano gli aspetti normativi, sui quali le istituzioni stanno lavorando, e che si lanci un piano nazionale per l’infrastruttura di ricarica pubblica e privata che supporti il crescente numero di veicoli elettrificati”.

Con un videomessaggio registrato, ha voluto essere presente all’evento anche la commissaria europea all’Energia Kadri Simson, sottolineando che “i sistemi energetici europei beneficeranno in modo significativo della partecipazione dei veicoli elettrici in tutti i mercati dell’energia elettrica in qualità di fornitori di elettricità – direttamente o attraverso aggregatori. Ci permetterà di utilizzare più elettricità rinnovabile per una più consistente decarbonizzazione”.

Nelle sue considerazioni conclusive, il ministro Stefano Patuanelli ha dichiarato che il Ministero dello Sviluppo Economico si confronta e dialoga costantemente con le parti coinvolte nella costruzione della mobilità del futuro nel nostro Paese, e ha assicurato il massimo impegno del suo dicastero nel costruire il quadro regolatorio e i relativi incentivi necessari a supportare lo sviluppo delle tecnologie abilitanti per la mobilità elettrica. Il V2G si configura come soluzione centrale per accrescere l’accessibilità a questa forma di mobilità. L’implementazione di questo progetto pone l’Italia in una posizione di leadership in Europa.

Infine, la giornata si è conclusa con l’inaugurazione dell’impianto da parte del ministro Patuanelli e del presidente FCA John Elkann, che hanno collegato una nuova Fiat 500e a una colonnina bidirezionale nell’impianto V2G sul piazzale logistico del Drosso a Mirafiori, Torino.