ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 35

Terziario torinese ottimista, crescono gli investimenti ma preoccupa la sicurezza

Lo stato di salute delle imprese al I trimestre 2024 e le previsioni per il II trimestre. Nel 2023 quasi il 30% degli imprenditori ha percepito un aumento dei furti e il 26% un incremento degli atti di vandalismo rispetto al 2022. Oltre il 70% ha investito in antifurti e sorveglianza

 

 

 Sono oltre la metà (51%) gli imprenditori che hanno iniziato il 2024 all’insegna della ‘stabilità’ per quanto riguarda l’andamento dell’attività, mentre è ‘in miglioramento’ per il 24% di essi. Sono, inoltre, alte le aspettative per il secondo trimestre dell’anno, nonostante il peggioramento del fabbisogno finanziario. Per la prima volta, dopo oltre un anno, potrebbe flettere il livello occupazionale. Ed è grande la preoccupazione per la sicurezza e la legalitàQuesto il quadro che emerge dall’indagine trimestrale realizzata da Confcommercio Ascom Torino in collaborazione con Format Research sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi del territorio di Torino e provincia nel periodo da gennaio a marzo 2024.

«I dati evidenziano la volontà delle imprese di resistere in attesa di una prospettiva migliore per i mesi estivi. Constatiamo che il turismo continua a rappresentare un elemento fondamentale per l’economia torinese – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio di Torino e provincia Maria Luisa Coppa –, contribuendo significativamente alla crescita del nostro territorio e al ridimensionamento della crisi che sta colpendo molti settori, tra cui il commercio non alimentare, primo tra tutti l’abbigliamento. È essenziale continuare a coltivare la crescita del comparto turistico, che non solo attira visitatori, ma stimola anche l’indotto economico locale. Tuttavia, è altrettanto importante avviare, come chiediamo da tempo, una politica commerciale strutturale e incisiva per rivitalizzare la domanda interna. Attraverso una combinazione di investimenti strategici nel turismo e nel commercio possiamo garantire una crescita sostenibile e diffusa per la nostra città».

Per quanto riguarda il sentiment delle imprese, a inizio anno la fiducia circa l’andamento economico della propria attività economica ha visto una leggera flessione rispetto all’ultimo trimestre 2023 (l’indice passa da 54 a 50, ancora sopra la media nazionale di 46), ma viene comunque definita ‘stabile’ o ‘migliore’ dal 75% degli intervistati. Il trend è destinato a tornare sui livelli di fine anno entro giugno. 

Stessa tendenza anche per i ricavi: il 74% degli intervistati ritiene che saranno ‘uguali’ o ‘migliori’ rispetto alla fine del 2023. L’indice di fiducia è previsto in aumento da 45 a 50 nel mese di giugno.

Resta stabile la situazione occupazionale per l’80% degli imprenditori, ma ci si aspetta una flessione nel trimestre successivo.

Sul fronte creditizio permangono le difficoltà segnalate nei trimestri precedenti, con qualche segnale di miglioramento. È in calo la percentuale delle imprese che hanno chiesto credito alle banche negli ultimi tre mesi, ma aumenta la quota di imprese che hanno ottenuto tutto il credito richiesto; si allenta l’irrigidimento del sistema bancario verso le imprese del terziario.

In particolare, risale il numero delle imprese che chiede credito per realizzare investimenti, che passa dal 20% di fine 2023 al 29% nel primo trimestre 2024.

«Preoccupa il peggioramento della liquidità delle imprese in relazione al proprio fabbisogno finanziario – dichiara il direttore di Ascom Confcommercio Torino e provincia Carlo Alberto Carpignano -. Il tema del rapporto con le banche rimane centrale: il segnale incoraggiante di una ripresa degli investimenti rispetto al trimestre precedente deve portare il sistema bancario ad intervenire con una riduzione degli oneri per accedere al credito, dei costi di istruttoria e degli interessi».

FOCUS ‘SICUREZZA E LEGALITÀ’

In occasione dell’Osservatorio trimestrale è stato sviluppato un focus sulla sicurezza e la legalità analizzando la percezione degli imprenditori nel 2023 rispetto al 2022. «La sicurezza rimane una priorità assoluta – conferma la presidente Maria Luisa Coppa –. Facciamo appello al Prefetto Donato Cafagna e al neo Assessore alla Sicurezza del Comune di Torino Marco Porcedda affinché gli imprenditori possano tornare ad operare in un contesto sicuro e protetto.  Questo clima non solo mina la serenità delle attività commerciali, ma influisce negativamente anche sull’attrattività di Torino e della provincia. Chiediamo una politica di sicurezza integrata e un rafforzamento della collaborazione tra le Forze dell’Ordine e le Associazioni di categoria. Solo così potremo creare un ambiente sicuro dove le nostre imprese possano prosperare e contribuire attivamente alla crescita economica locale».

Il 17,5% delle imprese del terziario di Torino – escludendo le imprese dei servizi – ha percepito, nell’ultimo anno rispetto all’anno precedente, un peggioramento dei livelli di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda le attività del commercio no food (25%), della ristorazione (24%) e del commercio food (20%); sono stati meno toccati la ricezione turistica (14%) e i trasporti e logistica (13%).

Ed è il furto il crimine più temuto. Lo dichiara il 40% degli imprenditori; seguito dalle truffe e frodi informatiche (31%), dalle spaccate e atti vandalici (28%).

Oltre un imprenditore su tre (38,6%) teme ritiene di essere «molto» o «abbastanza» esposto al rischio di fenomeni criminali.

Oltre il 70% delle imprese ha investito in misure di sicurezza, in particolare in sistemi di videosorveglianza e sistemi di allarmi antifurto. L’adozione di misure per la sicurezza ha pesato sui ricavi 2023 in media il 4,5%.

Preoccupa anche l’estorsione. Il 28% degli intervistati ha sentito parlare o ha avuto notizia di imprenditori che sono stati esposti a tentativi di estorsione. Di questi, il 14% ne ha sentito parlare direttamente da altri imprenditori. Le Forze dell’ordine (44%) e le Associazioni di categoria/Organizzazioni antiusura (34%) sono i soggetti che le imprese minacciati dalla criminalità avvertono come più vicini. Il 56,4% degli imprenditori ritiene grave il problema dell’esposizione al rischio dell’usura, racket ed estorsioni.

Le imprese torinesi ritengono sostanzialmente invariato il fenomeno del taccheggio nel 2023 rispetto al 2022. Il 58% ha investito in misure anti-taccheggio.

Festival dell’Economia al Collegio Carlo Alberto

Gli incontri al Collegio Carlo Alberto

La città di Torino ospiterà, dal 30 maggio al 2 giugno 2024, il Festival Internazionale dell’Economia.

Ricerca scientifica, divulgazione informale ma rigorosa, pluralismo delle idee, autonomia da condizionamenti politici ed economici: questi gli ingredienti del FIE, diretto da Tito Boeri, progettato e ideato dagli Editori Laterza e organizzato con il Torino Local Committee (TOLC).

“Chi possiede la conoscenza” è il tema della terza edizione. Un argomento di straordinaria attualità che coinvolge ogni singolo settore della vita pubblica: dalle imprese al commercio, dalla salute alle politiche urbane, dai trasporti alla comunicazione oltre, naturalmente, al mondo della ricerca e della formazione. Ne discuteremo con prestigiosi relatori internazionali, premi Nobel ed esperti di diverse discipline.

Anche quest’anno, oltre a coordinare il TOLC, la Fondazione Collegio Carlo Alberto è una delle sedi del Festival: il CCA ospiterà 31 incontri del FIE.

L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Prezzi al consumo a Torino, ecco tutti gli aumenti

Nel mese di Aprile 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,0 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del -0,1% rispetto al mese precedente e del +0,4% rispetto al mese di Aprile 2023 (tasso tendenziale).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,2% sul mese precedente e +1,9% su aprile 2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano una variazione del -0,4% rispetto al mese di marzo 2024 e del -1,1% rispetto all’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% rispetto al mese precedente e +0,4% rispetto a aprile 2023.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva -0,4% su base congiunturale e -1,0% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari -0,1% sul mese precedente e +1,4% sull’anno precedente,

Beni Energetici -1,8% sul mese precedente e -12,7% sull’anno precedente,

Tabacchi +1,3% sul mese precedente e +3,3% sull’anno precedente,

Altri Beni -0,1% sul mese precedente e +0,9% sull’anno precedente.

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,4% su base congiunturale e +2,2% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione +0,1% sul mese precedente e +2,4% sull’anno precedente,

Servizi relativi alle Comunicazioni INVARIATO sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente,

Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +0,3% sul mese precedente e +2,9% sull’anno precedente,

Servizi relativi ai Trasporti +0,8% sul mese precedente e +2,4% sull’anno precedente,

Servizi vari +0,1% sul mese precedente e +1,5% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,1% rispetto al mese precedente e +1,7% rispetto all’anno precedente.

L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.

I dati relativi al mese di Aprile si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/

TORINO CLICK

Poste italiane cerca portalettere in provincia di Torino

In provincia di TorinoPoste Italiane cerca portalettere da inserire nel proprio organico. I candidati saranno assunti con contratto a tempo determinato e si occuperanno della distribuzione di corrispondenza e pacchi nel territorio in relazione alle specifiche esigenze aziendali.

Per poter presentare la propria candidatura è sufficiente inserire il proprio curriculum vitae sulla pagina web del sito istituzionale di Poste https://www.posteitaliane.it, nella sezione “Carriere” dedicata a “Posizioni Aperte”.

Tra i requisiti richiesti per la candidatura c’è il possesso di un diploma di scuola media superiore o diploma di laurea, anche triennale e patente di guida in corso di validità idonea per la guida dei mezzi aziendali.

La ricerca è valida fino a domenica 26 maggio.

Pneumatici in regola, le cose che occorre sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

La sostituzione degli pneumatici è un tema che genera dubbi e incertezze tra i conducenti. Una domanda li perseguita, senza mai concedere loro tregua: quando è necessario cambiarli?

La normativa italiana stabilisce un limite legale di usura del battistrada di 1,6 mm. Per facilitare le operazioni di verifica, le gomme sono dotate di testimoni di usura, piccoli rilievi indicanti il raggiungimento del limite minimo, che aiutano a capire quand’è il momento di procedere al cambio gomme, nonostante uno strumento innovativo prometta si prefigga di guidare i conducenti.

Quindi, è bene esaminare la data di fabbricazione. Impressa sul fianco, la specifica può essere inclusa nella sigla DOT, rivelatrice di alcune informazioni preziose. Le prime sequenze segnalano: il codice di stabilimento di produzione, il codice dimensionale, un codice opzionale. Le ultime quattro cifre, invece, riportano la data di produzione: le prime due cifre indicano la settimana e le ultime due l’anno.

La marcatura non è, tuttavia, obbligatoria entro i confini dell’Unione Europea, giacché consiste nell’acronimo del Department of Transportation, il ministero dei Trasporti statunitense. Né la data di fabbricazione né la dicitura DOT hanno pertinenza specifica con la durata del prodotto. “A livello normativo – sottolinea Assogomma – non esistono, al momento, prescrizioni o limitazioni di impiego direttamente riferite e/o collegabili alla data di fabbricazione, vista l’estrema variabilità di tutti i fattori in gioco associabili al concetto di durata”.

I Regolamenti ECE/ONU la dispongono soltanto affinché i produttori di gomme abbiano la tracciabilità di prodotto, qualora necessitino di richiamo a causa di alcuni difetti. Sebbene la data di fabbricazione sia un dato importante, risulta impossibile stabilire con estrema accuratezza la durata del set di “calzature”. Che, infatti, sono soggette a un processo di degrado dettato da molteplici fattori.

Innanzitutto, occorre porre in esame le condizioni di utilizzo ed è opportuno eseguire una manutenzione regolare: controlli periodici, corretta pressione e rotazione periodica costituiscono degli aspetti cruciali. Allo stesso modo contano le modalità di conservazione: gli esperti raccomandano di individuare con una temperatura e un’umidità ideali, e privo di sostanze chimiche nelle strette vicinanze.

Rispetto alle gomme in uso, quelle immagazzinate invecchiano in maniera molto più lenta. È quanto sancisce lo studio Erroneous or Arrhenius – Potential Impact of Oven Temperature Variations on Laboratory Aging of Tires, pubblicato nel 2009. Nei centri di stoccaggio le condizioni sono, infatti, più stabili, con gli pneumatici smontati, sgonfi e sottoposti a fluttuazioni minime di temperatura. Sul fronte opposto, le “calzature” sono sottoposti a una serie di fattori di stress durante l’impiego.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Pnrr e appalti, convegno a Torino

ORGANIZZATO DA ASSO.IMPRE.DI.A. ASSOCIAZIONE NAZIONALE IMPRESE PER LA DIFESA E LA TUTELA AMBIENTALE

dalle 10:00 alle 18:00 presso la sala “Bobbio” | Via Corte D’Appello, 16 | Torino

 

Dopo Napoli, Roma, Milano e Firenze, si terrà la 5^ tappa della “Passeggiata per l’Italia” di ASSO.IMPRE.DI.A., a Torino venerdì 24 maggio l’evento che offrirà spunti di riflessione e approfondimento sui temi legati alla qualità della vita nelle città in relazione alle aree verdi. La giornata di incontri e confronti è stata organizzata con il patrocinio del Comune di Torino e della Città Metropolitana di Torino e vedrà la partecipazione e gli interventi di numerosi esperti del settore.

 

Caro direttore,

il nostro evento, grazie all’Assessore Francesco Tresso del Comune di Torino, è stato inserito nel “Festival del Verde” a Torino che coinvolge ben 11 comuni: oltre 150 eventi tra fiere, visite guidate e aperture straordinarie, sarà un convegno Che vedrà la partecipazione attiva  da parte degli esperti nella pianificazione e nella gestione del verde urbano è essenziale per garantire che questi spazi rispondano alle reali esigenze della comunità, contribuendo al miglioramento della qualità della vita in città. Per questo, e per favorire una maggiore consapevolezza degli effetti positivi delle aree verde in ambito urbano, l’Associazione nazionale Imprese per la Difesa e la tutela Ambientale organizzerà a Torino, il prossimo 24 maggio, l’evento “Il Verde e la salute sono il futuro delle nostre Città“. Dopo il successo partecipativo degli appuntamenti precedenti svolti a Napoli e Torino, sarà la volta del capoluogo piemontese ospitare questo importante convegno. Come da prassi, la giornata di incontri sarà organizzata in due momenti: la mattina, dalle ore 10 alle 13:30 si svolgerà l’incontro su “La gestione del verde urbano, con particolare attenzione ai cambiamenti introdotti dal codice degli appalti pubblici“, mentre nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, si tratterà l’argomento de “L’applicazione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) e il loro ruolo nella promozione di una progettazione di qualità“.

La realizzazione dell’intera giornata di incontri è stata possibile anche grazie al patrocinio del Comune di Torino e l’aiuto di numerosi sponsor che hanno sposato la causa dell’evento: promuovere la connessione tra gli spazi verdi urbani e favorire la loro fruizione. Durante la mattinata, dedicata al tema “La gestione del verde urbano, con particolare attenzione ai cambiamenti introdotti dal nuovo codice degli appalti pubblici“, sarà il giornalista e Presidente della Fondazione e-novation, Massimo Lucidi, a moderare il dibattito introdotto dal Direttore Generale di Asso.Impre.Di.A., Alberto Patruno.

A partecipare in veste di relatori saranno invece: Francesco Tresso (Assessore al Comune di Torino con delega al verde pubblico, viali alberati, parchi e sponde fluviali), Bernardino Chiaia (Presidente A.D. | INFRA.TO. – Infotrasporti Torino), Marco Alassia (Presidente della Federazione Dottori Agronomi e Dottori Forestali del Piemonte e della Valle d’Aosta), Marco Feroci (Avvocato giurista ed esperto in codice degli appalti pubblici) ed Emma Sallizzoni (Professore associato al politecnico di Torino in Architettura del Paesaggio, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio).

La seconda parte del convegno, in programma il pomeriggio dalle 15 alle 18, approfondirà le strategie e le best practices utili a garantire un approccio sostenibile nella progettazione e nella gestione del verde urbano. L’approfondimento sarà incentrato su “L’applicazione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) e il loro ruolo nella promozione dei una progettazione di qualità” e vedrà la moderazione di Massimo Lucidi, l’introduzione del Consigliere Direttivo Asso.Impre.Di.A. Piero Nardecchia e gli interventi di: Giovanni Spinoglio (Coordinatore RPT Piemonte, Rete professioni tecniche), Margherita Quaglia (Consigliera delegata al Verde in Città dell’Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Torino), Marco Allocco (Dottore Forestale SEAcoop, Servizi ecosistemici delle foreste urbane), Ferruccio Capitani (Architetto del paesaggio AIAPP Piemonte e Valle d’Aosta, Responsabile Urbanizzazioni della Città di Torino), Ezio De Magistris (Funzionario con mansioni Dirigenziali | Ufficio Opere del Verde del Comune di Torino, Associazione Pubblici Giardini) e Andrea Ebone (Alberi in città, Funzioni e gestioni del verde e delle foreste urbane, I.P.L.A. S.p.A.).

Come per le date precedenti, anche il convegno “Il Verde e la salute sono il futuro delle nostre Città” di Torino riconoscerà l’accreditamento di crediti formativi ai Dottori Agronomi e Dottori Forestali partecipanti (0,8125 | SDAF13).

Asso.Impre.Di.A. vuole estendere l’invito a partecipare a tutti i professionisti del settore, nonché a tutti coloro che sono interessati alle tematiche ambientali e urbane. Il convegno, in programma a Torino il prossimo 24 maggio presso la Sala Bobbio (ex Curia Maxima) in via Corte d’Appello 16, rappresenta ancora una volta un’opportunità per approfondire e discutere insieme il futuro del verde urbano, esplorando le migliori pratiche per la sua gestione efficace.

Per ulteriori informazioni, per scaricare il programma completo della giornata o per chiarimenti è possibile visitare la pagina internet dedicata a questo link https://www.assoimpredia.com/il-verde-e-la-salute-sono-il-futuro-delle-nostre-citta-24-maggio-2024/ o scrivere alla casella mail assoimpredia@gmail.com.

ASSO.IMPRE.DI.A.

Un viaggio nel futuro dell’agricoltura

Dal 20 al 26 maggio torna a Torino e provincia il Festival del Verde, sette giorni di aperture straordinarie di parchi e giardini, visite guidate e laboratori sulle piante per scoprire il patrimonio verde della città.

Il 24 maggio è in programma a Cascina Gorrea a Carignano (TO), un vero e proprio viaggio nel futuro dell’agricoltura a cura di Agricooltur®.

Da molti anni il cambiamento climatico spinge lo sviluppo di tecnologie innovative per l’agricoltura che riducano gli sprechi idrici e massimizzino il risparmio di suolo. L’agricoltura aeroponica è in questo senso una tecnica agricola decisamente innovativa, che coniuga la tecnologia al desiderio di portare sulle tavole di tutti cibo di qualità che consenta di avere un’alimentazione sana. Proprio nel torinese, a Carignano (TO), ha sede una delle principali aziende italiane che si dedica allo sviluppo di tecnologie per la coltura aeroponica: Agricooltur®.

Nata nel 2018 da un’idea di Marco Bartolomeo Divià, Alessandro Boniforte e Stefano Ferrero, Agricooltur® ha progettato e brevettato un sistema di agricoltura aeroponica efficiente ed innovativo che permette alle piante di svilupparsi fuori dal terreno e di crescere in ambiente controllato, con un consistente risparmio idrico rispetto alle tecniche tradizionali. Sin dalla sua fondazione Agricooltur® lavora per diffondere l’agricoltura aeroponica e renderla capillare sul territorio. L’obiettivo è quello di creare una rete di piccole produzioni locali così che ogni impianto possa produrre quanto necessario senza sprechi di prodotto. Agricooltur® si impegna a sensibilizzare i consumatori sui grandi vantaggi dell’agricoltura aeroponica che, oltre ad essere sostenibile, permette di portare nelle case e sulle tavole di tutti prodotti agricoli vivi, non recisi, con le radici intatte e proprietà nutritive eccellenti, sempre pronti per essere raccolti e mangiati!

Il 24 maggio, alle 10 e alle 15, presso Cascina Gorrea a Carignano sono in programma la visita alle serre aeroponiche e un laboratorio dedicato alla conoscenza dell’agricoltura aeroponica.

I visitatori saranno guidati alla scoperta degli oltre 4000 mq di serre dove crescono ortaggi, micro-ortaggi ed erbe aromatiche coltivate e capiranno come questo tipo di agricoltura permette di risparmiare fino al 98% di acqua rispetto all’agricoltura tradizionale, senza immettere sostanze chimiche nella falda e limitando il consumo di suolo. Scopriranno come creare un futuro in cui la produzione agricola è possibile ovunque, con un approccio etico, efficiente e sostenibile, grazie ai sistemi di coltivazione brevettati dall’azienda che possono essere utilizzati sia indoor, adattandosi alle strutture già esistenti, sia outdoor.

 

www.agricooltur.it

www.festivalverde.it

«Bike for the Future», a Volpiano  per la fine dell’anno scolastico


Gli organizzatori: «Per celebrare un anno ricco di iniziative legate all’ambiente»

Giovedì 23 maggio dalle 8.15 alle 16.30, a Volpiano in viale Carlo Alberto dalla Chiesa, la scuola primaria «Gigi Ghirotti» e la scuola dell’infanzia «Acquerello» organizzano, in collaborazione con il Comune di Volpiano, «Bike for the Future», evento conclusivo dell’anno scolastico; la giornata prevede gare in triciclo, percorsi sulla sicurezza, approfondimenti sul Giro d’Italiacaccia al tesoro in bicicletta, giochi di una volta, laboratori di riciclo creativopicnic in compagnia con il Gaad di Volpiano (Gruppo di aiuto per la alternative al disagio), progetti per il recupero di oggetti e vestiti, il concorso sulla riduzione degli sprechi in mensa e il flash mob «Pedalando per il futuro sostenibile».

Sottolineano gli organizzatori: «Questo evento speciale celebra un anno ricco di iniziative legate all’ambiente, mettendo al centro la salute e l’ecologia. In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è più importante che mai, la giornata del 23 maggio è un’occasione per riflettere sull’importanza di preservare il nostro pianeta per le generazioni future. Il Bike for the future rappresenta il frutto di percorsi didattici svolti nell’ambito di progetti mirati, resi possibili grazie anche alla partecipazione al bando delle Scuole Ecoattive della Regione Piemonte. Attraverso molteplici collaborazioni con associazioni e realtà del territorio sul tema dei rifiuti, dell’ecologia e della mobilità sostenibile, è stata creata un’esperienza educativa unica e coinvolgente, che ha portato a risultati eccezionali».

Esenzione Iva Terzo settore, il commento di Arci

L’Arci: si rischia di strozzare il Terzo Settore e il suo prezioso operato

 

 

E’ stato approvata dal Consiglio Comunale di Torino la proposta di ordine del giorno “Riconsiderare il regime di esenzione iva per il terzo settore, un inutile aggravio procedurale per migliaia di associazioni“, firmata Alice Ravinale, Nadia Conticelli e Ludovica Cioria.

 

E’ un testo che non cambia la situazione, ma impegna il Sindaco e la Giunta a sollecitare il Governo e il Parlamento a intervenire, anche mediante confronto con la Commissione Europea. Richiama l’attenzione sul Terzo Settore e riguarda tantissime associazioni e realtà anche a Torino: con una legge di fine 2021, lo Stato ha portato tutti gli enti non profit nel campo di applicazione dell’IVA. Questa legge sarà applicabile dal primo gennaio 2025 e, senza una correzione di rotta, costringerà le associazioni a subire un grave appesantimento di oneri burocratici, non sostenibile soprattutto per quel tessuto di piccole associazioni.

 

Ricondurre il Terzo settore al campo IVA significa voler equiparare le associazioni alle imprese commerciali: a essere colpita sarebbe l’autonomia delle associazioni, limitandone le possibilità di autofinanziamento e ostacolandone lo svolgimento delle attività con pesanti adempimenti burocratici.

 

Arci Torino plaude al testo. Il presidente Andrea Polacchi: «Siamo molto soddisfatti dell’ordine del giorno approvato, segnale importantissimo che la Città ha dato a tutto l’associazionismo e al Terzo Settore – dice – Assistiamo a una procedura d’infrazione inaccettabile, figlia di un’impostazione europea eccessivamente appiattita sul mercato e la concorrenza, anche nei confronti di quei settori che non hanno nulla a che vedere col profitto».

 

Richiama l’attenzione sulle associazioni: «Il quadro fiscale proposto e il proliferarsi di adempimenti burocratici insostenibili e costosi, introdotti dall’attuale codice del terzo settore, rischiano di compromettere gravemente il mondo del non profit, le cui entrate servono esclusivamente a finanziare le attività di interesse generale e il lavoro delle persone».

 

Polacchi ricorda l’importanza del lavoro di tutte queste associazioni: «Intere comunità e diversi settori, dalle produzioni culturali indipendenti, alle azioni di cura e assistenza, dalle attività ricreative dei circoli all’impegno civico a fianco delle fasce deboli della popolazione, si reggono grazie al lavoro di migliaia di associazioni che costituiscono l’infrastruttura sociale di territori e città».