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Novità per l’apicoltura piemontese

Un passo avanti per il nuovo regolamento  dell’apicoltura piemontese. La proposta di regolamento della Giunta regionale in attuazione della legge 1/2019 (Riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale) in tema di apicoltura ha infatti ricevuto parere favorevole da parte dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio delle autonomie locali (Cal). 

La proposta, illustrata dall’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ha lo scopo di regolamentare un settore primario dell’agricoltura piemontese, finora non adeguatamente normato: disciplina il ruolo multifunzionale dell’apicoltura per uno sfruttamento adeguato delle risorse nettarifere, fornisce le linee guida per individuare i soggetti produttivi e definisce i parametri relativi alla pratica del nomadismo, tenendo conto degli interessi sia dei piccoli che dei produttori professionali.
Da parte delle associazioni degli enti locali sono pervenute alcune osservazioni, in particolare sulla costituzione di forme associative, le distanze tra apiari, la necessità di controlli con campionamenti di prodotto per contrastare eventuali adulterazioni e sulla veridicità del numero di alveari dichiarato in anagrafe apistica, allo scopo di contrastare il fenomeno dell’abusivismo. Richieste rispetto alle quali è stata data ampia disponibilità di accoglimento da parte dell’assessorato.
Parere favorevole è stato espresso anche rispetto alla proposta di regolamento che aggiorna quello attualmente in vigore in tema di attribuzioni di funzioni amministrative e disciplina in materia di usi civici, con la richiesta da parte delle associazioni di un tavolo di confronto per approfondire una serie di questioni tecniche.

L’Inail finanzia la costruzione di 8 nuovi ospedali

Sei nuovi ospedali, più la conferma per due ospedali già in programma, per un investimento complessivo di 1 miliardo e 642 milioni di euro. Il nuovo Dpcm sugli investimenti dell’Inail accoglie tutte le richieste della Regione Piemonte nell’ambito dell’edilizia sanitaria sul territorio regionale.

Nello specifico, vengono confermati i 202 milioni di euro per la costruzione in toto del nuovo ospedale dell’Asl To5 e i 155 milioni per quello dell’Asl Vco.

Compaiono invece per la prima volta nei piani di investimento immobiliare dell’Inail i nuovi ospedali dell’Asl Città di Torino (185 milioni), dell’Asl To 4 (ambito eporediese, 140 milioni), dell’Asl Vc (Sant’Andrea di Vercelli, 155 milioni), dell’Asl Cn1 (ambito saviglianese, 195 milioni), dell’Azienda Ospedaliera Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria (300 milioni) e dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo (310 milioni).

Anche in tutti questi casi, la realizzazione delle opere sarà a totale carico dell’Inail, fermo restando che a questi progetti si aggiungeranno quelli finanziati dal Fondo sanitario nazionale, sui quali si sta contestualmente lavorando.

«E’ il risultato di quasi due anni di intenso lavoro con i vertici dell’Inail e del Ministero – commenta l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, gli investimenti dell’Istituto avvalorano la bontà del nostro piano di edilizia sanitaria e ci consentiranno di procedere con celerità nella realizzazione di nuovi ospedali che sono di vitale importanza per la Sanità piemontese. Abbiamo bisogno di strutture nuove, tecnologiche e con spazi adeguati, capaci di rispondere alle esigenze emergenti. Il patrimonio immobiliare della Sanità è tra i più vetusti d’Italia, c’è l’assoluta necessità di riportarlo al passo con i tempi. Questi nuovi cantieri, insieme a quelli del Parco della Salute di Torino e del Parco della Salute di Novara di imminente apertura, rappresentano il più consistente investimento di edilizia sanitaria mai effettuato in Piemonte».

Una donazione di 76.400 euro da Conad a Caritas Italiana

Per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Pari a oltre 19.000 pasti, un aiuto concreto per famiglie in difficoltà economica.

Secondo l’ultimo report dell’Istat sull’anno appena passato, in Italia ci sono ulteriori 955mila famiglie numerose in stato di povertà rispetto al 2019, che non riescono a far fronte alle spese minime. Per far fronte a questa situazione, già a Natale scorso Conad Nord Ovest ha deciso di intervenire nelle regioni in cui la cooperativa è presente: ad oggi sono stati donati a Caritas Italiana complessivamente 632.520€, di cui 76.400€ – pari a oltre 19.000 pasti – sono stati destinati alle diocesi piemontesi nelle province di Torino, Novara, Biella, Vercelli, Alessandria, Asti, Cuneo e alla diocesi Valdostana della provincia di Aosta. L’iniziativa è un gesto solidale che ha caratterizzato tutte le attività collegate al 60° di Conad Nord Ovest. Un modo chiaro per dire “Grazie” alle comunità in cui i Soci della cooperativa sono presenti, e rinnovare l’impegno a sostenere i territori in cui operano.

“In Italia ci sono migliaia di famiglie in grande difficoltà, molte delle quali non più in grado di acquistare beni per sopravvivere. I dati drammatici che tutti abbiamo davanti agli occhi ci hanno spinto a intervenire concretamente aiutando più di 10.500 famiglie, con una donazione pari a 160.000 pasti – dichiara Valter Geri, presidente di Conad Nord Ovest. Celebrare i nostri primi 60 anni con azioni concrete per sostenere le comunità e ringraziare  per la fiducia che i nostri clienti  ci dimostrano quotidianamente, è stato del tutto naturale. 60 anni contraddistinti dai valori fondanti del nostro DNA: partecipazione e ascolto, solidarietà, responsabilità, impegno distintivo verso il cliente e la comunità. I nostri soci, ogni giorno si adoperano per una presenza attenta e partecipata; siamo quindi intervenuti con la speranza di aver portato sollievo in un momento tanto difficile”.

 

Commenta Pierluigi Dovis, delegato regionale Caritas Piemonte e Valle d’Aosta: “anche nel contesto del Nord Ovest la pandemia ha innescato una reazione a catena di tipo economico e sociale che sta investendo fasce in altri tempi del tutto escluse dai problemi di impoverimento. Nella rete dei centri di ascolto diocesani e parrocchiali di Piemonte e Valle d’Aosta stanno passando lavoratori a partita IVA, stagionali del turismo e dello spettacolo, piccoli esercenti al dettaglio, operatori industriali che patiscono i ritardi nell’arrivo dei benefit pubblici, famiglie divise, anziani fragilizzati anche psicologicamente. La richiesta di cibo è alta ma, per le nostre Caritas, è una occasione di vicinanza e di cura per cercare di offrire loro quel di più che viene dalla relazione così compromessa in tempi di lock down”.

La rete capillare delle Caritas diocesane è garanzia di un mirato intervento sul territorio, grazie al loro impegno quotidiano in favore delle famiglie che si trovano in difficoltà economiche.  Nel corso del 2020, dai monitoraggi condotti da Caritas Italiana presso la propria rete di 218 organismi diocesani è emerso che quasi il 50% delle persone incontrate presso i servizi Caritas non aveva mai richiesto aiuto prima.

A fronte di ciò, le attività dei 118 Empori della solidarietà dislocati in tutta Italia – dove le famiglie in difficoltà possono reperire gratuitamente generi di prima necessità – sono state intensificate, e in 136 diocesi sono stati potenziati i fondi destinati a venire incontro a chi per la pandemia ha perso il lavoro o non lo può trovare.

 

Donazioni Conad Nord Ovest per Caritas Piemonte e Valle d’Aosta

Provincia Donazione in euro
Torino (diocesi di Torino, Ivrea, Pinerolo) 34.240
Cuneo (diocesi di Cuneo, Mondovì, Alba) 10.660
Novara (diocesi di Novara) 7.740
Aosta (diocesi di Aosta) 7.740
Alessandria (diocesi di Alessandria e Acqui) 5.360
Biella (diocesi di Biella) 5.300
Vercelli (diocesi di Vercelli) 2.680
Asti (diocesi di Asti) 2.680
TOTALE 76.400

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Conad Nord Ovest

Una delle maggiori imprese italiane della distribuzione associata, con un giro di affari di oltre 4 miliardi di euro. I territori in cui opera con 369 soci imprenditori e oltre 18 mila addetti sono Piemonte e Valle d’Aosta, Liguria, Emilia-Romagna (province di Modena, Bologna e Ferrara), Toscana, Lazio (province di Roma, Viterbo), Lombardia (provincia di Mantova) e Sardegna. Conad Nord Ovest conta 600 punti di vendita, in cui sono presenti tutti gli attuali format distributivi.

Caritas Italiana

Organismo pastorale della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) per la promozione della carità. È nata nel 1971, per volere di Paolo VI, nello spirito del rinnovamento avviato dal Concilio Vaticano II. Fondamentale il collegamento e confronto con le 218 Caritas diocesane, impegnate sul territorio nell’animazione della comunità ecclesiale e civile, e nella promozione di strumenti pastorali e servizi: Centri di ascolto, Osservatori delle povertà e delle risorse, Caritas parrocchiali, Centri di accoglienza, ecc.

Ucid Giovani nel Tavolo per l’intelligenza artificiale

 YES4TO  L’intelligenza artificiale è uno dei maggiori elementi di sviluppo riconosciuti a livello planetario per le imprese, la società, le
pubbliche amministrazioni e la vita delle società e delle organizzazioni nel loro complesso.

Il nostro Paese, e la nostra Città, hanno bisogno immediato di progetti concreti che attirino saperi e investimenti, ma che
soprattutto diano gambe alla transizione dei nostri territori verso un nuovo modello di sviluppo, quello digitale.

Sosteniamo convintamente la creazione dell’I3A (l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale), previsto dalle linee guida del
Ministero dello Sviluppo Economico e la cui sede principale è stata localizzata a Torino. Chiediamo che tale progettualità,
inserita tra le linee del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia portata avanti senza indugi dalle nostre istituzioni locali,
con il coinvolgimento attivo del mondo dell’impresa, di professionisti, delle Fondazioni e dell’Università, attraverso un
tavolo operativo che dia forza concreta al progetto e coinvolga gli attori che finora si sono impegnati nella promozione
dell’iniziativa.

Riteniamo utile procedere rapidamente, in modo da essere pronti non appena saranno disponibili i fondi del Next
Generation Italia, creando da subito quella rete di sinergie vitale per lo sviluppo concreto di una istituzione di tale portata.
L’I3A dovrà diventare un polo dal profilo nazionale ed internazionale legato alla ricerca, allo sviluppo, al trasferimento
tecnologico e soprattutto alla disseminazione di saperi nel campo delle applicazioni dell’AI. Dovrà essere capace di attrarre
talenti e raccogliere finanziamenti dal mercato nazionale ed internazionale, con fondi pubblici nazionali ed europei.

In questo drammatico momento di crisi globale chiediamo a tutte le forze in campo di riunirsi intorno ad un progetto
comune, per cogliere l’opportunità di pensare, con passione e lungimiranza, al futuro del nostro Paese e dei territori,
restituendo, soprattutto a noi giovani, la speranza ed il coraggio di continuare a lottare nel presente per il domani di tutti,
dei nostri genitori e dei nostri figli.

Daniele Lonardo, Presidente Gruppo Giovani UCID Sezione di Torino

Fondazione CRT  cerca 50 giovani talenti per l’impresa

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Prende il via Talenti per l’Impresa, il progetto ideato e finanziato da Fondazione CRT che offre un percorso di alta formazione a 50 laureati e dottori di ricerca in qualsiasi disciplina negli atenei italiani.

 

Il bando è aperto fino al 23 aprile 2021 sul sito www.fondazionecrt.it. È rivolto sia a chi ha già un’idea di impresa in fase embrionale, sia a chi è interessato a mettersi a disposizione di un team per dare vita a nuove start up.

 

Il percorso formativo di 200 ore, a partire da maggio, fornirà le competenze necessarie per sviluppare idee imprenditoriali innovative. Le proposte più promettenti dei 50 Talenti potranno accedere alla “fase 2” e beneficiare di un programma di mentoring e di un confronto finale con investitori nazionali e internazionali.

 

Tutti i costi saranno interamente sostenuti da Fondazione CRT.

 

Il capitale umano è un asset fondamentale per lo sviluppo: per questo motivo Fondazione CRT investe nella formazione di giovani talenti che, attraverso nuove start up e imprese, possono contribuire a far crescere il territorio e la competitività del Paese”, sottolinea il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

 

Talenti per l’Impresa di Fondazione CRT alimenta l’ecosistema dell’innovazione che gravita, in particolare, attorno alle OGR Tech – dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci –. Offriamo alle nuove generazioni le competenze e gli strumenti per affrontare le sfide della contemporaneità in maniera più consapevole con un mindset imprenditoriale”.

gravi danni all’agricoltura dopo la gelata

“Prendo atto della grave avversità che ha colpito i territori piemontesi e in particolare le numerose colture che in questo periodo erano già in fiore, mettendo a serio rischio i futuri raccolti” dichiara l’assessore all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa della Regione Piemonte.

La gelata, che ha raggiunto molti gradi sotto lo zero, ha interessato in particolare le piante da frutto, le orticole e la vite che in questi ultimi anni sono spesso stati interessati da gravi eventi eccezionali dovuti al cambiamento climatico.

Questo grave evento non ha risparmiato nessuna zona della regione mettendo a rischio un’economia già compromessa da questo lungo periodo pandemico e dalle recenti alluvioni. “Al fine di constatare con maggior puntualità quanto determinato dallo shock termico stiamo organizzando alcuni sopralluoghi utili per verificare l’entità dei danni che sicuramente le associazioni agricole quantificheranno nei prossimi giorni”.

Nella giornata di martedì 13 aprile l’assessore Protopapa è stato invitato dal tavolo ortofrutticolo Cuneese ad effettuare un sopralluogo nelle zone colpite edanche per un incontro con le organizzazioni dei produttori.

“Una presenza importante per dimostrare la vicinanza delle istituzioni alle nostre aziende agricole anche nei momenti di difficoltà” conclude l’assessore Protopapa.

Rivoli, Adduce: “A fianco dei commercianti”

Questa mattina siamo scesi in piazza insieme ai tanti commercianti della nostra città e non solo,  per dare un segnale forte.

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L’amministrazione comunale sarà la voce di tutti quanti voi.
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Non possiamo rimanere fermi di fronte all’emergenza economica, sociale e sanitaria che stiamo vivendo tutti.
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Se i numeri del contagio lo consentiranno dovremo cominciare a riaprire in sicurezza, a lavorare, rispettando sempre i protocolli dell’emergenza sanitaria, non rendendo vani i sacrifici fatti, ma tornando a vivere.
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Laura Adduce
Vicesindaco di Rivoli

La Regione approva il bilancio di previsione

L’Assessore Andrea Tronzano “destinate risorse importanti a molti settori”

E’ stato approvato a maggioranza, dopo un lungo iter il Bilancio di Previsione 21/23 della Regione; un Bilancio incardinato da quelle che erano, come hanno ricordato durante la discussione sia il Presidente Alberto Cirio e l’Assessore Andrea Tronzano le indicazioni della Corte dei Conti che prevedono di garantire solo spese obbligatorie e indifferibili e interventi per fronteggiare l’emergenza Covid con un ridimensionamento generalizzato della spesa corrente. Obiettivo raggiunto ma sempre tenendo ben in evidenza sia gli aspetti finanziari che anche quelli operativi

I numeri del Bilancio regionale prevedono Entrate (e di conseguenze uscite) in competenza sul 2021 per 19,928 miliardi di euro e 23,502 miliardi di cassa, mentre per l’esercizio 2022 vi sono entrate di competenza per 18,993 miliardi di euro e per l’esercizio 2023 sono previste entrate in competenza per 18,621 miliardi di euro.

“Soddisfatto del lavoro portato a termine e grazie al contributo di tutti – il commento dell’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano – in un momento di difficoltà oggettiva legato alla pandemia siamo riusciti a dotare l’Ente di un Bilancio che mette in sicurezza i conti e dà anche alcune prospettive su diversi settori. Abbiamo fatto fronte a 550 milioni per la copertura dei mutui, mentre 323 milioni sono stati riservati al disavanzo e 123 milioni destinati a un fondo per i crediti di dubbia esigibilità. L’Ente – ricorda l’assessore Tronzano – con un disavanzo di 6,5 miliardi ha di fatto una capacità di indebitamento pressoché nulla. Inoltre nella predisposizione del documento abbiamo dovuto far fronte a mancate entrare a causa della sospensione delle cartelle esattoriali, con 68 milioni in meno per il recupero dell’evasione del bollo auto. In questo Bilancio inoltre mancheranno anche i 90 milioni del mutuo acceso dalla Giunta regionale precedente e i 200 milioni derivanti dal rientro di capitale di Finpiemonte.

Ma nonostante questa difficoltà abbiamo cercato di lavorare dando alcune prospettive – continua l’Assessore Tronzano – destinando risorse importanti a vari settori. Lavoro e la formazione 412 milioni (85,5 milioni per il mercato del lavoro, 46 milioni per la formazione professionale, 14 milioni per il sostegno all’occupazione, 265 milioni per la politica regionale per il lavoro e la formazione professionale). Istruzione e diritto allo studio: 79 milioni (di cui 9,911 sull’edilizia scolastica e 26,4 milioni per le borse di studio). Politiche Sociali 226 milioni (di cui 26 milioni sulla disabilità, 71 milioni sulle politiche per gli anziani e 53 milioni per gli interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale e 1 milione sul banco alimentare a sostegno nuove povertà. Sulla sanità destinati 10 milioni per gli emotrasfusi e 10 milioni per la medicina territoriale”. Per gli Extralea 50 milioni. Tutela del territorio e dell’ambiente 192 milioni (27 milioni sulla tutela e valorizzazione delle risorse idriche; 27 milioni sullo sviluppo sostenibile dei territori montani e dei piccoli comuni). Sviluppo economico e competitività 232 milioni (9 milioni su industria Pmi e artigianato, 7 milioni commercio, 208 milioni per la competitività e sviluppo economico). Trasporto e diritto alla mobilità; 695.milioni. Agricoltura e politiche agroalimentari 83 milioni. Cultura 79 milioni. Turismo 35 milioni. Politiche giovanili sport e tempo libero 19 milioni.

Fratelli tutti: Leo e Tawfik lanciano un messaggio di pace

QUESTA SERA A TORINO  L’associazione Newman e il coordinamento interconfessionale del Piemonte, hanno ritenuto opportuno porre l’attenzione sul grande messaggio di pace e fraternità che sta diffondendo Papa Francesco.

Dal documento di Abu Dhabi, al viaggio in Iraq, dagli appelli alle grandi potenze alle indicazioni al popolo tutto, il senso è quello di un ribaltamento dei rapporti passando dalle logica dell’egoismo e dell’individualismo a quella della fraternità e del bene comune. Lo scrittore e giornalista Younis Tawfik – grande conoscitore del mondo islamico – e Giampiero Leo da sempre impegnato nel campo dei diritti umani e oggi portavoce del Coordinamento interconfessionale del Piemonte – proveranno a raccontare come, seguendo l’insegnamento di Papa Francesco, sia possibile iniziare a cambiare le cose tanto a livello globale, quanto a livello locale e personale.

La Rsa Dalmasso riapre alle visite dei parenti

Conclusosi con successo l’iter vaccinale a ospiti e operatori, la Residenza per anziani “Alberto Dalmasso” di Vinovo – gestita dal gruppo “Sereni Orizzonti” e da molti mesi Covid free – si preoccupa adesso di somministrare un’altra medicina preziosa: l’affetto e la vicinanza emotiva di cui hanno bisogno i nonni che da oltre un anno sono costretti a vivere come reclusi nella struttura.  

Già adesso gli ospiti e i loro parenti possono infatti incontrarsi in due stanze attrezzate, disposti ai lati opposti di un tavolo separato da una parete in plexiglass. Le visite avvengono su appuntamento e sono autorizzate dal direttore sanitario, nel pieno rispetto delle linee guida emanate dalla Regione. Hanno in genere una durata massima di un quarto d’ora e avvengono dopo che al visitatore, al quale viene controllata la temperatura corporea, sono stati forniti all’ingresso i necessari dispositivi di protezione individuale. Eventuali piccoli regali vengono fatti depositare in una stanza e consegnati solo dopo la loro sanificazione mentre i doni in alimenti vengono accettati solo se preconfezionati.

 

«Nella nostra struttura sono ripresi anche gli ingressi di nuovi ospiti: le famiglie stanno finalmente capendo come le RSA siano ormai uno dei luoghi più sicuri» commenta il direttore Marian Stanica. Il nuovo ospite – che deve presentarsi munito di un tampone molecolare negativo effettuato non oltre le precedenti 48 ore – viene collocato per un periodo di isolamento precauzionale di 14 giorni (10 giorni se già vaccinato) in una camera singola con bagno, adiacente a una zona filtro di vestizione/svestizione per il personale (buffer zone). Superata questa fase può finalmente integrarsi con tutti gli altri residenti, beninteso dopo essersi sottoposto a un nuovo tampone nasofaringeo di controllo.