ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 328

Fridays For Future Torino, biciclettata per l’ambiente

Sabato 5 giugno il movimento Fridays For Future Torino organizza una biciclettata attraverso tutta la città per manifestare in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. 

 

Scendiamo in piazza con le nostre biciclette per chiedere all’attuale e alle future amministrazioni torinesi di affrontare con serietà e radicalità i problemi ambientali che attanagliano la nostra città. 

 

Torino è da troppi anni la capitale italiana dell’inquinamento atmosferico. Ogni anno 900 nostri concittadini muoiono a causa di malattie respiratorie legate alle polveri sottili. In media, un abitante piemontese ha due anni di aspettativa di vita in meno rispetto al resto d’Italia.

 

E siamo stufi del continuo scaricabarile tra il Comune di Torino e la Regione Piemonte su chi debba intervenire. Le cause dell’inquinamento sono chiare, e derivano dalle troppe auto che circolano in città (abbiamo quasi il doppio del tasso di motorizzazione delle capitali europee) e dai sistemi di riscaldamento ormai obsoleti.

 

Le cause dell’inquinamento atmosferico sono spesso le medesime della crisi climatica, sia per quanto riguarda i trasporti sia per la produzione di energia e calore. Dobbiamo garantire a chi vive in questa città di poter respirare aria pulita, e dobbiamo evitare che il collasso climatico devasti il Pianeta su cui abiteranno le future generazioni, in Italia come in tutto il mondo.

 

La nostra biciclettata partirà alle 10.30 dal giardino Grosa e arriveremo verso le 13.00 al Parco del Valentino, attraversando alcuni luoghi simbolo dei problemi ambientali della nostra città, tra cui:

 

?Parco Dora, simbolo della fine dell’era industriale di Torino e della necessità di una riconversione ecologica dei tanti impianti produttivi nella città che rischiano di essere abbandonati;

Comitato “Noi siamo con voi”: una preghiera per Gerusalemme

Caro direttore, come Comitato “Noi siamo con voi” vogliamo offrire una preghiera per Gerusalemme e per tutti i credenti e i non credenti che qui vivono e muoiono, e per tutte le vittime di entrambe le parti – in particolare per i bambini – una preghiera perché prevalga la pace e si trovi la determinazione per perseguire la ricerca di mediazione e giustizia,, che possano prevalere sull’odio, la prevaricazione, l’ingiustizia, la vendetta.

Perché possa essere preservata e mantenuta una possibilità di circolazione e di pratica del culto dei fedeli delle tre religioni, ebraica, cristiana e islamica, in questi Luoghi Santi, dove i simboli evidenti della coincidenza sacrale e genetica delle tradizioni convivono spazialmente per una volontà provvidenziale, qui dove è celato il Santo dei Santi del Tempio di Salomone e dove si trovano il Santo Sepolcro di Cristo e il luogo dell’ascensione al cielo del Profeta Muhammad, la roccia del sacrificio di Abramo.
Una preghiera perché questi segni evidenti della comune origine nelle differenze non lascino indifferenti gli uomini.
Come Comitato vogliamo richiamarci e richiamare a saper fare la differenza e a tenere le religioni al di fuori della politica, a non strumentalizzarle, perché il pericolo sta proprio nella tendenza che le attuali o eventuali future guerre fra i popoli pretendano di finire con il proclamarsi «sante».
Come “Noi siamo con voi” da anni ci battiamo perché in ogni luogo della terra, ma innanzitutto qui, in Occidente, dove siamo liberi da problematiche territoriali, si possa concretamente trovare una fratellanza e un dialogo tra le religioni e con ogni creatura.
Siamo convinti che spetti a noi realizzare uno sforzo ed un esempio concreto qui ed ora, nel nostro Paese per scongiurare manifestazioni di intolleranza tra credenti e non credenti, e fra credenti delle diverse confessioni religiose, e persino tra membri della stessa religione.
“Noi siamo con voi” sollecita tutti ad evitare schieramenti fratricidi e di partigianeria viscerale, a difendere la libertà religiosa nelle differenze e nella pluralità, senza che alcune posizioni pretendano di essere esclusive ed egemonizzanti. Atteggiamenti che peraltro non si riscontrano solo più sulla questione Israeliana e Palestinese, ma oramai su tutte le problematiche sensibili dei nostri tempi (es. DDL Zan, immigrazione, razzismo, vaccinazioni, diritti umani, interpretazione della Storia, tanto per citarne alcune).
Chiediamo che non si usi la scusa della religione per inneggiare contro popoli, religioni e credenti diversi, per la ricerca di un’egemonia personale o di bandiera, sia essa di una Associazione o di una Nazione. Prendiamo perciò le distanze da chi tramite i media vorrebbe aizzare credenti contro credenti e sosteniamo invece la dignità delle diverse religioni, di tutti i credenti, degli uomini e delle donne di buona volontà. Lavoriamo per il futuro delle nuove generazioni, che possano crescere ed essere educate alla fratellanza e alla ricerca di un Bene sempre superiore.

Idris Abdal – Razzaq Bergia, Rav.Ariel di Porto, Younis Tawfik, don Ermis Segatti, Bhanthe Dharmapala, Bruno Geraci, Giampiero Leo, Walter Nuzzo, Paolo Candelari
A nome del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

Amazon avvia la campagna vaccinale nei suoi siti in Piemonte

Il centro di distribuzione Amazon di Torrazza Piemonte (TO) e il deposito di smistamento di
Brandizzo (TO) saranno dotati del materiale e del personale sanitario necessario per gestire le
vaccinazioni.

Tutti i dipendenti e il personale dei fornitori di Amazon in Piemonte potranno aderire all’iniziativa
nella regione.

Amazon è tra le prime aziende in Piemonte e in Italia a partire con i vaccini rivolti ai propri
dipendenti e al personale dei fornitori.

L’azienda è pronta ad attuare il programma anche nelle altre Regioni, con l’obiettivo di supportare la
compagna vaccinale nazionale.

Amazon ha ufficialmente avviato la campagna di vaccinazione nei suoi siti
situati in Piemonte. I dipendenti e il personale dei fornitori dei centri logistici Amazon della regione
potranno registrarsi e ricevere il vaccino presso gli hub di Torrazza Piemonte e Brandizzo, in provincia
di Torino, adibiti a centri vaccinali.

Amazon è tra le prime aziende in Piemonte e in Italia ad aprire un centro vaccinale dedicato ai propri
dipendenti. Nelle prossime settimane, tutti i dipendenti Amazon e il personale dei fornitori potranno
registrarsi per la vaccinazione presentando la propria richiesta tramite un portale dedicato.
L’iniziativa rientra nell’impegno di Amazon nell’assicurare ai suoi dipendenti, e al personale dei
fornitori, un ambiente di lavoro sicuro, e conferma ulteriormente l’impegno dell’azienda
nell’implementazione di misure volte a contrastare la diffusione del Covid—19.

“In Amazon, la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e dei dipendenti dei nostri fornitori sono
un’assoluta priorità. Siamo davvero orgogliosi di annunciare oggi l’inizio della campagna di
vaccinazione in azienda e di offrire questa opportunità ai nostri dipendenti e ai dipendenti dei nostri
fornitori in Piemonte. Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie alla stretta collaborazione con le
istituzioni locali e le autorità sanitarie” – ha dichiarato Marco Ferrara, Amazon Italia Logistics Senior
Manager. “Siamo certi che l’avvio di questa campagna rappresenti un importante passo per
proteggere non solo i lavoratori, ma anche le loro famiglie e le comunità locali. Continueremo a
confrontarci con tutte le istituzioni per capire come supportare le Regioni e il Paese nell’ambito della
campagna vaccinale con l’obiettivo di contribuire a ritornare quanto prima alla normalità”.

Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, Amazon ha implementato oltre 150 aggiornamenti di
processo in tutte le nostre attività e nel 2020 ha stanziato oltre 11,5 miliardi di dollari in iniziative
legate al contrasto della pandemia. Solo in Italia, sono stati acquistati oltre 230 milioni di unità di
disinfettante per mani, 12 milioni di paia di guanti, 9 milioni di mascherine, visiere protettive e altre
protezioni per naso e bocca, oltre a 35 milioni di unità di salviette igienizzanti.

L’azienda ha modificato i propri processi per implementare misure di sicurezza per dipendenti e clienti
come il miglioramento delle operazioni di pulizia, il distanziamento sociale, il controllo della
temperatura e la distribuzione di dispositivi di protezione individuale e spray disinfettanti. Inoltre,
l’azienda ha dato a tutti i nostri dipendenti la possibilità di effettuare tamponi nasofaringei regolari e
volontari. Inoltre, abbiamo chiesto ai nostri fornitori di servizi di consegna di provvedere
all’igienizzazione giornaliera dei veicoli all’inizio e alla fine delle consegne. Nei depositi di smistamento,
Amazon ha fornito ai corrieri salviette e disinfettanti per le mani da utilizzare durante la giornata
lavorativa. Richiediamo anche agli autisti dei nostri fornitori di rispettare due metri di distanza quando
effettuano le consegne.

Nel 2021, Amazon ha conseguito la certificazione Top Employer Italia 2021, un
riconoscimento attribuito all’azienda per la qualità dell’ambiente di lavoro, le opportunità di
formazione e i piani di carriera offerti ai dipendenti in Italia. La certificazione riguarda tutte le attività
di Amazon in Italia, comprese quelle relative al sito Amazon.it, le attività di logistica, i servizi cloud
Amazon Web Services, ecc.

Investimenti in Italia
Dal suo arrivo in Italia nel 2010, Amazon ha investito oltre €5.8 miliardi creando più di 9.500 nuovi
posti di lavoro a tempo indeterminato, di cui 2.600 solo nel 2020 in oltre 40 siti sparsi in tutto il Paese.
Solo nel 2020, l’azienda ha inaugurato due nuovi centri di distribuzione a Castelguglielmo/San Bellino
(Rovigo) e Colleferro (Roma), mentre nel 2021 entreranno in attività il centro di distribuzione di Novara
e di Cividate al Piano (BG) e il centro di smistamento di Spilamberto (MO) con l’obiettivo di creare
ulteriori 2.000 posti di lavoro nell’arco dei prossimi tre anni. Negli ultimi anni, Amazon ha inoltre
aperto vari centri e depositi di smistamento in tutta la Penisola. Per servire i clienti Amazon Prime
Now e Fresh, l’azienda dispone di due centri di distribuzione urbani a Milano e Roma.

Oltre agli investimenti effettuati nella rete logistica, nel 2013 Amazon ha inaugurato il Customer
Service di Cagliari e gli uffici corporate di Milano che, nel 2017, sono stati trasferiti in un edificio di
17.500 metri quadri nel quartiere emergente di Porta Nuova. L’azienda ha inoltre aperto a Torino un
centro di sviluppo per la ricerca sul riconoscimento vocale e la comprensione del linguaggio naturale
che supporterà la tecnologia utilizzata per l’assistente vocale Alexa.

Oltre ai nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato che l’azienda continua a creare, Amazon supporta
imprenditori e chiunque intenda avviare un’attività in proprio, digitalizzare un’attività già esistente,
oppure espandere il proprio business attraverso vari programmi: utilizzando il marketplace per la
vendita o affidandosi alla rete logistica di Amazon per lo stoccaggio e la consegna dei prodotti con
FBA (Fulfillment by Amazon – Logistica di Amazon). Le imprese italiane che vendono i propri prodotti
su Amazon.it hanno creato oltre 25.000 posti di lavoro e nel 2019 hanno superato € 500 milioni in
export

“Il Maria Adelaide diventi casa di comunità”

Revocare la delibera regionale, che prevede la vendita dell’Ospedale Maria Adelaide di Torino, per farlo diventare Casa di comunità, prevista dalla legislazione sanitaria nazionale e regionale.

È quanto richiede la petizione popolare al Consiglio regionale promossa dall’Assemblea permanente Riapriamo il Maria Adelaide di Torino, la cui prima firmataria, Angela Maria Rosolen, è stata audita nei giorni  in Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco.

“Sono migliaia – ha dichiarato Rosolen – le firme raccolte nei quartieri Aurora, Rossini e Vanchiglia e, più in generale, nella Circoscrizione 7 di Torino, che conta circa 90 mila abitanti e che dal punto di vista dei servizi sanitari risulta assai carente. Chiediamo che il Maria Adelaide possa essere trasformato in Casa di comunità. Il Governo ha presentato un piano di 9 miliardi di euro per questo tipo di strutture e 28 milioni sono previsti per quelle che dovranno essere realizzate a Torino. Chiediamo inoltre che il complesso Maria Adelaide sia eventualmente cancellato dal dossier di candidatura di Torino alle Universiadi 2025, che ne vedrebbe la trasformazione in studentato”.

Rispondendo alle domande di Francesca Frediani (M4o) e Marco Grimaldi (Luv), Rosolen ha dichiarato che “dopo un anno e mezzo di incontri e di richieste di confronti non siamo ancora riusciti a sapere se s’intenda modificare la destinazione d’uso della struttura e se il progetto di trasformarlo in studentato in vista delle Universiadi sia contenuto nel dossier di candidatura”.

A Mauro Salizzoni (Pd), Sarah Disabato (M5s) e Sara Zambaia (Lega) ha ribadito che “è necessario rivedere decisioni che, in nome della crisi e dell’austerità, hanno portato alla chiusura dell’ospedale anziché a una sua trasformazione per rispondere ai bisogni di salute della popolazione”.

Il Museo Orafo valenzano, un’idea che prende forma

Un Museo Orafo incentrato sul saper fare, in linea con la candidatura di Valenza a ‘Città Creativa dell’Unesco’, un’infrastruttura che si incardina nel tessuto produttivo valenzano.

Questa è l’obiettivo di Museo Orafo che Luca Dal Pozzolo, consulente per l’Amministrazione Comunale di Valenza (nonché Presidente della Fondazione Fitzcarraldo e direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte) ha delineato all’Assessore Regionale alla Cultura Maria Vittoria Poggio, in un incontro che si è svolto a Palazzo Pellizzari, presenti il Sindaco Maurizio Oddone, il Vice Sindaco, Luca Rossi e l’Assessore ai Beni Culturali, Alessia Zaio. L’incontro di Palazzo Pellizzari è stato propedeutico all’avvio del percorso verso un Museo Orafo.

A “Parlaconme” la crisi climatica in agricoltura

Al centro della puntata  del 3 giugno con ospite Marco Dallera e condotta da Simona Riccio

 

La crisi climatica in agricoltura e le conseguenze  che ne possono scaturire se non la si valuta seriamente  costituiscono il tema della puntata di PARLACONME di giovedì 3 giugno sulla Radio web Radiovidanetwork,  condotta da Simona Riccio, Agrifood e Organic Specialist.

Ospite della puntata sarà Marco Dallera, presidente, assicuratore qualità e addetto vendite della Cooperativa Azienda Agricola Il Casone di Isola Sant’Antonio, nell’Alessandrino.

Il primo giugno scorso Dallera ha avuto il piacere di dialogare  con il Ministro delle Politiche Agricole Stefano  Patuanelli, al quale ha esposto alcune importanti criticità che gravano sul settore agroalimentare e, in particolare, sulla filiera ortofrutticola.

L’esperienza professionale di Marco Dallera nasce dal profondo riconoscimento del settore agricolo,  alla luce anche del suo lavoroa contatto con gli ortomercati all’ingrosso, in particolare quello di Milano e, in passato, con le piattaforme della GDO. Da sempre risulta  particolarmente attento alle vendite a km zero e molto appassionato anche al settore della meteorologia.

Diverse le problematiche che ha affrontato nel colloquio con il Ministro delle Politiche Agricole. La prima,  di cui tratterà  anche in trasmissione, riguarda il Recovery fund e i metodi utilizzati per le nuove risorse destinate al comparto. A questo proposito il ministro ha ricordato che la cabina di regia sarà accentrata ecostantemente monitorata da Palazzo Chigi.

La seconda tematica trattata riguarda la maggiore attenzione da rivolgere  al settore ortofrutticolo italiano, che è in grado di fornire un’offerta qualificata di prodotti rivolti sia al mercato interno sia a quello dell’export, ma che sta anche attraversando una crisi che può essere fatta risalire alla presenza di problematiche prepandemiche, mai completamente risolte dalla classe politica.

Un’altra problematica che Marco Dallera ha affrontato con il ministro e di cui parlerà in trasmissione riguarda la riforma del credito agrario, specifico per il comparto, e della carente presenza politica nella materia delle avversità in agricoltura e in quella della logistica.

Ultimo tema che verrà affrontato in trasmissione, ma non meno importante,  sarà  quello dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso, che Marco Dallera ha invitato il ministro a visitare, mentre sono in pieno funzionamento, per poterne comprendere meglio il ruolo rivestito all’interno della filiera agroalimentare  e per capire, in particolar modo, la qualità dei prodotti che vi transitano e il lavoro da parte degli operatori.

 

La trasmissione può essere seguita collegandosi direttamente al sito www.vidanetwork.it

Oppure sulla app ufficiale Radio Vida Network scaricabile gratuitamente per Ios e Android

Nei maggiori aggregatori Radio

Su speaker Alexa e Google Home

Replica il giorno successivo venerdì alle ore 9 e il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30.

Mara Martellotta 

Exclusive Brands Torino e Pavillon du Monaco a Expo Dubai

“La partecipazione a Expo Dubai 2020 in qualità di Partenaire Officiel all’interno del Pavillon de
Monaco rappresenta per Exclusive Brands Torino una grande occasione di visibilità e promozione su
un palcoscenico internazionale che aiuterà a migliorare ulteriormente le performance del network,
con una prevedibile ricaduta positiva sul fatturato e sull’export” ha dichiarato Paolo Pininfarina,
Presidente di EXCLUSIVE BRANDS TORINO.

Albert Croesi, Commissario Generale Pavillon de Monaco, ha accolto con grande entusiasmo
l’anteprima dei prodotti facenti parte della Limited Edition creata da Exclusive Brands Torino per Expo
Dubai e presentata a Monaco da Giulio Trombetta e Roberto Pissimiglia in rappresentanza della Rete.

“Con il Principato di Monaco condividiamo gli stessi valori di internazionalità, esclusività ed eccellenza.
Siamo quindi molto orgogliosi di essere stati così apprezzati oggi e di avere la possibilità di promuovere
con questi prodotti il Made in Italy di alto livello nel mondo” commentano Giulio Trombetta e Roberto
Pissimiglia.

La “Limited Edition Expo 2020 Dubai” è stata creata appositamente a seguito della sigla dell’accordo
avvenuta nel 2019 ed è composta dai prodotti delle 13 Aziende della rete Exclusive Brands Torino
aderenti all’iniziativa, con una linea grafica comune ispirata all’occasione.

I prodotti esclusivi saranno esposti all’interno del Bookshop del Pavillon de Monaco a Dubai e saranno
acquistabili in Italia e nei mercati di riferimento delle Aziende dal mese di giugno fino alla fine
dell’evento internazionale.

Gioielli&Moda, Food&Beverage, Tessile, Beauty e Design, sono i settori a cui appartengono i prodotti
di questa Limited Edition. Di seguito, riassunte in una tabella, le aziende con link di rimando al proprio
sito o e-shop e una breve descrizione dei prodotti

Torino si candida a ospitare la gigafactory di batterie di Stellantis

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Facendo seguito al Consiglio Comunale aperto del 28 aprile 2021 sull’automotive, la Sala Rossa ha approvato all’unanimità (32 voti favorevoli su 32 consiglieri presenti) un ordine del giorno (prima firmataria: Eleonora ArtesioTorino in Comune) per il sostegno e la salvaguardia del settore automotive.

Il documento, nel ribadire la necessità di armonizzare gli obiettivi del PNRR in merito all’auto green con la verifica degli impegni dichiarati da Stellantis di obiettivo di vendita nel 2030 del 70% di auto elettriche, auspica un ruolo attivo dello Stato Italiano su investimenti e salvaguardia dell’occupazione nel settore (lo Stato francese ha una partecipazione del 6,2% nell’azionariato di Stellantis), anche a fronte del prestito concesso a FCA per lo sviluppo e la qualificazione degli investimenti, e candida Torino a ospitare la gigafactory di batterie che il gruppo Stellantis dovrebbe collocare in Europa entro la fine dell’anno.

La candidatura – spiega l’ordine del giorno – potrebbe avvalersi delle competenze scientifiche e delle professionalità esistenti nonché della vocazione e del saper fare del territorio, dalle Università alle imprese, alle lavoratrici e ai lavoratori impiegati.

Si esprime inoltre la volontà di implementare un piano cittadino per la produzione di energia elettrica tramite il fotovoltaico e di progettare la infrastrutturazione del territorio con paline di ricarica per la mobilità con veicoli elettrici e di avviare una concertazione per un diverso utilizzo delle aree di Mirafiori che potrebbero ospitare la gigafactory, ma anche rappresentare un valore di interlocuzione nei confronti di Stellantis, ai fini della prospettiva sui nuovi modelli e sui volumi utili a mantenere e implementare l’occupazione.

Come ha affermato in aula Artesio, il Consiglio Comunale dello scorso 28 aprile ha confermato il peso che il distretto dell’automotive riveste per la città e per il Piemonte intero: solo nella componentistica sono attive 736 imprese. Abbiamo la responsabilità – ha dichiarato – di accompagnare la riconversione del settore all’insegna della sostenibilità e di evitare il depauperamento delle competenze presenti sul territorio. Il tema della fabbrica di batterie – ha concluso – può diventare essenziale e occorre quindi capire se, sfruttando il Recovery Fund, Stellantis collocherà a Torino il distretto delle batterie: dalla ricerca e progettazione allo smaltimento.

La sindaca Chiara Appendino ha ringraziato Artesio e i colleghi consiglieri che hanno firmato l’atto, ma ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che buona parte delle risorse del Recovery Fund potrebbe essere messa a bando: “Occorre fare rete con tutti gli interlocutori del territorio – ha dichiarato – per favorire la nascita di un ecosistema dell’elettrificazione a Torino”.

Quali scenari possibili per l’artigianato di domani

Sabato 5 giugno dalle ore 9.15 alle ore 13.00

Confartigianato Imprese Piemonte organizza il webinar

 

All’interno del ciclo di incontri “Crescere da Artigiani. Parliamone”, promosso da Confartigianato Imprese Piemonte per il 2021, è stato organizzato il primo webinar info-formativo dal titolo “Quali scenari possibili per l’Artigianato di domani”, che si svolgerà sabato 5 giugno dalle ore 9.15 alle ore 13.00.

L’evento ha l’intento di trasmettere agli artigiani, stimoli e motivi di riflessione sulla situazione pandemica ed economica attuali e sui possibili scenari futuri, anche con contributi rivolti alla crescita professionale e all’arricchimento imprenditoriale.

 

Programma:

 

Ore 9.15: Saluti e introduzione ai lavori a cura di Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte

 

Ore 9.30: relazione del Prof. Dipak Raj Pant, antropologo ed economista

“Tendenze di fondo e scenari emergenti tra la pandemia e la sostenibilità: le sfide del XXI secolo per le pmi”

 

Ore 12.00: intervento di Marco Granelli, Presidente di Confartigianato Imprese

“Pandemia e artigianato: presente e futuro da costruire”

 

Ore 13.00: Chiusura dei lavori a cura di Carlo Napoli, Segretario di Confartigianato Imprese Piemonte.

 

Modera: Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte

 

Per partecipare al webinar iscriviti QUI

Webinar “Quali scenari possibili per l’Artigianato di domani” 05-06-2021 (aevento.info)

Torino ha ospitato EnterMode il tirocinio del futuro di Erasmus+

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La professoressa torinese Claudia Pintus è stata mentore del progetto europeo in città. Implementate le attitudini imprenditoriali di tre studenti dell’Università Telematica Pegaso. La sede di piazza Castello ha ospitato “virtualmente” il percorso formativo di smart working

Nel mese di maggio si è concluso un tirocinio sperimentale a distanza che ha visto la collaborazione tra l’Università Telematica Pegaso, nel ruolo di sending institution, e la Servizi Universitari di Torino, nel ruolo di host company.

“Il tirocinio virtuale, realizzato con un costante e continuativo rapporto tra il mentore aziendale e gli studenti, ha favorito lo sviluppo di competenze trasversali, quali la programmazione, il pensiero creativo, il lavoro di gruppo e l’alfabetizzazione finanziaria” ha commentato la professoressa Claudia Pintus, mentore aziendale di EnterMode, docente della scuola pubblica e anche responsabile della sede torinese dell’Università Telematica Pegaso.

Il tirocinio è stato parte della sperimentazione pilota del progetto denominato “EnterMode” (Internship Model for Developing of Entrepreneurial skills in Higher Education Students) che è risultato vincitore del bando competitivo Erasmus+, nell’ambito della Key Action 2, e quindi cofinanziato dalla Commissione Europea. L’obiettivo è l’elaborazione di un nuovo modello di tirocinio, curriculare ed extra-curriculare, da erogare agli studenti universitari europei, prescindendo dal loro ambito di studio, al fine di migliorarne “l’attitudine imprenditoriale” e favorirne quindi l’autoimpiego e l’occupazione.

“Siamo orgogliosi di aver partecipato a questo progetto e di aver offerto a tre studenti italiani la possibilità di sperimentare un tirocinio che riteniamo all’avanguardia, soprattutto se consideriamo che una consistente parte delle posizioni lavorative dell’immediato futuro sarà presumibilmente in smart working. Il successo della nostra esperienza è da ascrivere anche al proficuo lavoro di collaborazione che ha coinvolto il gruppo di ricerca dell’Università Telematica Pegaso, formato dal professor Costantino Formica, responsabile scientifico del progetto e presidente del Presidio Qualità di Ateneo, dal professor Eugenio D’Angelo, associato di economia e gestione delle imprese, e dalla dottoressa Ida Caruccio, pedagogista e Ph.D. candidate”. I partecipanti si sono sentiti valorizzati e gratificati e hanno portato a termine una vera e propria challenge, ovvero una sfida particolarmente rilevante per l’azienda e stimolante per gli studenti, e il risultato è stato ottimo.

Grazie all’esperienza ultradecennale di Pegaso, anche nella didattica telematica e nello scambio virtuale, sono stati realizzati un piano di web marketing dagli studenti Giuseppe Cangiano e Federica Di Dato, entrambi iscritti al corso di laurea in Scienze Economiche, e un test attitudinale e di orientamento dalla studentessa Giovanna Martinelli, iscritta al corso di laurea Scienze Pedagogiche.

Il progetto EnterMode e Pegaso

Il Progetto EnterMode è iniziato nel mese di gennaio 2019 e si completerà a giugno 2021, dopo oltre due anni di lavoro. Al gruppo di lavoro dell’Università Telematica Pegaso, oltre al professor Costantino Formica, al professor Eugenio D’Angelo e alla dottoressa Ida Caruccio, rappresentante dell’Associazione NOI – Napoli Open Innovation, partecipano anche la dottoressa Federica Durante e il dottor Gerardo Schettino. Oltre all’Italia, EnterMode ha coinvolto anche Germania, Grecia, Belgio, Olanda, Slovacchia, Ungheria e Irlanda, in un partenariato di 14 organizzazioni tra Università, incubatori, enti di ricerca e imprese. Gli output principali del progetto sono:

–          Modello di tirocinio per l’acquisizione di capacità imprenditoriali da parte degli studenti universitari

–          Guida per i mentori

–          Serious Game

–          Community of Practice

–          Gli output, già disponibili sul sito entermode.eu/outputs, sono in fase di ultimazione e revisione dopo la sperimentazione pilota che ha coinvolto 30 studenti delle 5 Università coinvolte (Università di Kosice in Slovacchia, capofila, Università LMU di Monaco, Università Semmelweis di Budapest, Università greca di Ioannina, Università Telematica Pegaso – Italia).

Per ulteriori approfondimenti                                                                                                                        

–          entermode.eu                                                                                                                                                                     

–          www.discuss-community.eu/community.html

–          www.unipegaso.it/ricerca-scientifica/progetti/entermode