ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 322

Passaggio di consegne al Rotary Club Torino Duomo

L’avvio dell’estate rappresenta il periodo tipico del passaggio di consegne tra i Presidenti nei Club rotariani.

Nella suggestiva cornice del Castello di Casalborgone si è svoltomercoledì 23 giugno scorso il passaggio di consegne tra il Presidente uscente del Rotary Club Torino Duomo, il Maestro Antonmario Semolini, e il Presidente entrante, l’Avvocato Marco Novara.

L’affetto e la stima reciproca tra il Presidente uscente e quello ora in carica erano evidenti durante il passaggio del collare, quando il Maestro Semolini ha espresso con sincere e sentite parole il suo augurio per un anno di presidenza felice e in armonia.

A suggellare il clima festoso, i due Presidenti si sono uniti nella nomina a socio onorario del Rotary Club Torino Duomo dellGovernatore Michelangelo De Biasio, presente all’evento.

In un ispirato discorso, il nuovo Presidente ha citato le parole di Shekhar Meta, “Fare di più. Crescere di più”, tendendo così una mano verso la tradizione e la continuità e indicando, al tempo stesso, l’apertura verso nuove idee e collaborazioni che caratterizzerà il suo mandato. È quindi passato a raccontare le origini del Rotary, nato grazie alla lungimirante visione di un giovane avvocato, Paul P. Harris, che ha desiderato unire gli intenti degli imprenditori e dei professionisti americani in un clima di amicizia e cordialità.

“I soci del Rotary agiscono facendo forza sulle loro passioni, energia e intelligenza” – ha sottolineato il Presidente MarcoNovara – “si coopera. Si lavora insieme unendo idee e realizzando progetti, al fine di poter migliorare il mondo in cui viviamo”.

In un clima festoso e partecipe, ha quindi ribadito l’importanza della collaborazione e della solidarietà tra soci e ha concluso affermando: “Sono certo che, unendo le forze di ciascuno di noi,possiamo creare progetti che miglioreranno la vita di chi ci circonda e certamente la nostra”, promettendo così di mantenere lo spirito Rotariano vivo e ardente, nel rispetto di elevati principi etici, per costruire un mondo di armonia e di pace.

Fondazione CRT finanzia i cantieri artistici

Al via il bando “Restauri Cantieri Diffusi” che si prende cura delle bellezze del territorio: scadenza 30 luglio

E’ aperto  fino al 30 luglio, il bando “Restauri Cantieri diffusi” di Fondazione CRT, per far rinascere beni storici, artistici e architettonici di particolare pregio e valore in Piemonte e Valle d’Aosta.

I contributi assegnati dalla Fondazione – fino a 40.000 euro per ogni “cantiere” di intervento – sosterranno il restauro di beni mobili (tele, organi, statue, beni librari, arredi lignei) e beni immobili sottoposti a tutela, per i quali siano stati predisposti progetti definitivi/esecutivi (autorizzati dalle Soprintendenze da non oltre cinque anni) cantierabili entro un anno.

Il bando, pubblicato sul sito www.fondazionecrt.it, è rivolto a enti pubblici o religiosi, associazioni, fondazioni, musei, comitati, enti senza scopo di lucro.

L’obiettivo è garantire la tutela, il mantenimento e la più ampia fruizione possibile del patrimonio storico-artistico del territorio, incoraggiando anche il coinvolgimento delle comunità locali attraverso la ricerca di cofinanziamenti e iniziative di raccolta fondi.

Dal 2003 a oggi, grazie al bando, Fondazione CRT ha investito oltre 45 milioni di euro per oltre 2.700 “cantieri”.

Ambiente e ricerca: Marazzato, Politecnico e Smat insieme

PARTNER GOLD DEL SIDISA 2021 

La storica azienda ambientale protagonista a Villastellone il 1° Luglio dell’organizzazione di una sessione tecnica dedicata al trattamento di rifiuti e circular economy nell’ambito di un Convegno Internazionale.

Al via a Torino dal 29 giugno al 2 Luglio 2021 l’XI ‘Simposio Internazionale di Ingegneria Ambientale SIDISA’ promosso dall’Associazione Nazionale di Ingegneria Sanitaria Ambientale (ANDIS) e dal Gruppo Italiano di Ingegneria Sanitaria Ambientale (GITISA) in collaborazione con il Politecnico di Torino e partners GOLD quali il ‘Gruppo Smat eil ‘Gruppo Marazzato’ per progetti di Ricerca & Sviluppo anche in tema di gestione dei rifiuti speciali.

Un evento pianificato originariamente per l’estate 2020 colpita dalla pandemia ancora in corso che invece quest’anno, con un atto di coraggio da parte di tutti i soggetti coinvolti, si è riusciti a realizzare in presenza grazie ai frutti di un prezioso sforzo congiunto”, esordisce Mariachiara Zanetti, Professore Ordinario di Ingegneria Sanitaria Ambientale nonché Presidente del Comitato Scientifico del ‘Sidisa’.

Il convegno, parte di un ciclo ricorrente di eventi divulgativi che si ripetono con cadenza quadriennale, prevede per il 2021 un format nuovo. Presso la sede dell’ateneo a Torino in Corso Duca degli Abruzzi 24, saranno principalmente due i contesti di confronto: si discuterà in lingua inglese di tematiche riguardanti da un lato la ricerca, mentre nell’idioma corrente verranno invece affrontati aspetti fondamentali legati a strategie di problem-solving ambientale per PA ed Enti Pubblici. Un aspetto importante, questo, introdotto per la prima volta in questa edizione all’interno della scaletta di argomenti primari del Simposio Internazionale”, approfondisce la docente.

Che riprende: “Il Gruppo Marazzato ha firmato un accordo nel 2020 con il Politecnico di Torino per avviare collaborazioni su più fronti: in quest’ottica condivisa, la sostenibilità ambientale delle attività antropiche è sicuramente un punto cardine che rientra nell’interesse dell’azienda. Convergenza, questa, che è confluita fattivamente nell’organizzazione del ‘Sidisa’ che ha come focus proprio la collaborazione scientifica tra ricercatori e imprese al fine di offrire un contributo fondamentale alla risoluzione dei problemi di sostenibilità ambientali ancora oggi per la maggiore presenti. Motivo per cui Giovedì 1° Luglio dalle 9 alle 14, presso il Centro Ricerche e Sviluppo del Gruppo Marazzato con sede a Villastellone, nel Torinese, si terrà una sessione tecnica dal titolo “Trattamento dei rifiuti e circulareconomy” da cui evincere l’insieme delle attività di ricerca che l’azienda svolge congiuntamente al Politecnico di Torino. A corredo del convegno, seguiranno anche una visita dettagliata alla piattaforma polifunzionale e ad impianti in linea con quanto previsto dal protocollo d’intesa siglato l’anno scorso in piena pandemia. Ci aspettiamo ottimi risultati anche da questo significativo momento di confronto corale”, conclude la Professoressa Zanetti.

Per Ivano Bosi, Amministratore Delegato di ‘Azzurra Srl’, Società del Gruppo Marazzato titolare della piattaforma polifunzionale di Villastellone, “Gli argomenti sono sostanzialmente due: da una parte il completamento di un percorso che è stato pianificato dalla Capogruppo di ‘Marazzato’ da circa un biennio a oggi, che ha per l’appunto come obiettivo realizzare un sito multitasking in cui fare sperimentazione in conto proprio, in conto terzi e da terzi in materia di recupero e riciclo dei rifiuti industriali. L’azienda è profondamente convinta che l’economia circolare, per trovare applicazione funzionale e producente, necessita di profonde trasformazioni impiantistiche per ridurre o annullare la quantità di rifiuti che genera già durante le varie fasi che portano al prodotto finito. E superare così, concretamente, il destino consueto degli scarti finalizzati normalmente al termotrattamento o all’interramento controllato”.

Fine di ‘Marazzato – prosegue nella riflessione Ivano Bosi – è quindi l’approntamento di tecnologie che trasformino gli impianti di trattamento in impianti di recupero e filtro preventivo dei rifiuti industriali già in ogni singolo step del percorso produttivo. A ciò si aggiunge, inderogabilmente, la formazione: siamo certi che questo processo passa attraverso la consapevolezza delle persone, chiamate ciascuna a fornire il proprio apporto diretto alla sostenibilità ambientale. E’ proprio questo il secondo aspetto cardine delle operations in capo ad ‘Azzurra Srl’ finalizzate alla ricerca, sperimentazione e valorizzazione sul mercato di inedite tecnologie e metodologie di trattamento pro recupero dei rifiuti industriali solidi e liquidi”.

Motivazioni imprescindibili, “Che fanno del Sidisa un evento che rappresenta la fine di un percorso, ma anche un nuovo inizio ancora più ambizioso cui puntare per il presente e per il futuro”, chiosa infine Eleonora Longo, ingegnere e Coordinatore del Centro Ricerche e Sviluppo del ‘Gruppo Marazzato’.

Fondamentale, inoltre, la partnership siglata con il Politecnico di Torino, finalizzata all’approfondimento sul campo di quell’ impostazione metodologica dall’approccio propriamente scientifico a tutti i progetti del Gruppo. Ciascuno dei quali verrà esposto durante le varie sessioni del convegno, a sottolineare altresì l’aspetto pratico degli stessi, e l’importanza capitale degli impianti pilota coinvolti nelle fasi sperimentali di ognuno di essi”.

La sessione tecnica si svolgerà presso l’impianto polifunzionale di trattamento rifiuti Azzurra di proprietà del Gruppo Marazzato e sarà trasmessa in diretta streaming sui canali social aziendali

Ricco e variegato il programma: dalle 9 alle 9.30 la registrazione dei partecipanti, seguita dalle 9.30 alle 9.45 dal saluto della autorità nella persona del Sindaco di Villastellone Franceso Principi e dal Consigliere Regionale del Piemonte Davide Nicco.

Segue la presentazione dell’evento e della realtà imprenditoriale del ‘Gruppo Marazzato’ con relatori il General Manager Alberto Marazzato, Mariachiara Zanetti (Presidente Comitato Scientifico Sidisa 2021) e Ivano Bosi, Ceo di ‘Azzurra Srl’, Società del Gruppo Marazzato.

E’ poi il momento degli interventi tecnico-scientifici: “Da rifiuto a materia prima – Caso studio: La bonifica dei bacini idroelettrici con produzione di manufatti dai limi di invaso – Fare rete tra università, enti pubblici e aziende private” a cura di Lorenzo Atraz (Direttore Operativo Compagnia Valdostana delle Acque – CVA S.p.A.) e Marco Zerbinatti (DISEG PoliTO); “Da rifiuto a materia prima – Caso studio: La realizzazione di manti stradali con rifiuti da verniciatura” tenuto da Vittorio Brillada(Brillada Vittorio & C. SNC) e Barbara Ruffino (DIATI PoliTO). Si prosegue infine con “La valorizzazione della gestione corretta del rifiuto tramite la tecnologia blockchain: uno strumento digitale innovativo a supporto della tracciabilità del rifiuto in tutta la filiera” a cura della start up ‘Spartan Tech’ e Marco Letizi (Tenente Colonnello della Guardia di Finanza).

Per concludere con la visita nella Piattaforma Polifunzionale Trattamento Rifiuti Azzurra, e la chiusura della sessione tecnica del Congresso.

Voucher vacanze: la Regione punta alla ripartenza del turismo e rifinanzia il Bonus con 1,5 milioni

Prorogata la vendita fino al 31 dicembre 2021. Superata quota 40.000 ticket venduti, tutto esaurito nel Cuneese, e record di richieste per il Monferrato e il Lago Maggiore

Il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio: «Confermata la validità di una misura che rimette in moto uno dei settori più penalizzati dalla pandemia ed esalta la collaborazione tra pubblico e privato»

 

Il Voucher Vacanze del Piemonte ha fatto il pieno: 8 Consorzi su 14 hanno fatto soldout avendo esaurito la disponibilità dei pacchetti con la formula delle tre notti al prezzo di una superando la quota di 40.000 tagliandi venduti. Piaciuta ad imprese ed escursionisti (una notte pagata dall’albergatore e una dalla Regione) l’idea rischiava di non accontentate tutti, e per questo la Regione ha deciso di rifinanziare il voucher con 1,5 milioni di euro che si aggiungono ai 5 già stanziatiI voucher saranno acquistabili fino al 31 dicembre 2021 e spendibili entro il 30 giugno 2022. Mediamente il pacchetto comprende 2 persone, che corrisponde a 80.000 arrivi in più per un totale di 240.000 pernottamenti.

Langhe Roero e Monferrato ma anche l’alto Piemonte (soprattutto il Lago Maggiore) le mete più gettonate dove i turisti per lo più lombardi liguri e piemontesi hanno deciso di soggiornare alcuni giorni: ancora disponibili fino al 30 giugno, anche se agli sgoccioli, quelli del Biellese di Bardonecchia e della Valle Maira, del Canavese e delle Valli di Lanzo.

La fotografia dell’Osservatorio della Federazione dei Consorzi piemontesi conferma, insomma, la riuscita di questa misura attivata l’anno scorso per invogliare i visitatori a trascorre qualche giorno di vacanza in Piemonte dopo il lockdown.

«I numeri – hanno sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – confermano che pubblico e privato possono lavorare insieme dando vita come in questo caso ad un esempio virtuoso che piace ai viaggiatori e agli albergatori, e rimette in moto un settore tra quelli più sofferenti dopo le chiusure. Per questa ragione abbiamo deciso di rifinanziare il Bonus con 1,5 milioni. Questa misura, tra l’altro, è diventata un modello: anche altre regioni stanno infatti prendendo spunto da quello che abbiamo fatto noi per ridare vigore ai flussi turistici»«L’intervento – hanno rimarcato – è efficace anche dal punto di vista della riscoperta di luoghi a volte sconosciuti che meritano di essere frequentati per la storia e per il paesaggio che portano in dote».

Il pacchetto più venduto tra quelli che offrono escursioni e servizi è quello del rafting in Valle Stura (Cuneo), seguito dalla ricerca del tartufo. Ma tra le attività preferite ci sono anche la vendemmia e il Bungee Jumping a Veglio (Biella) dove è possibile buttarsi giù dal ponte Colossus alto 152 metri agganciati a un elastico.

«L’operazione voucher vacanza – ha sottolineato il presidente della Federazione dei Consorzi turistici del Piemonte, Andrea Cerrato – è stata un’iniezione di fiducia e un aiuto concreto per il sistema turistico del Piemonte. Ora altre Regioni italiane guardano a questa idea come ad uno strumento utile per la ripresaInsieme con l’Assessorato al Turismo e a VisitPiemonte abbiamo dimostrato che questo modello di lavoro tra pubblico e privato con tempi, metodi, regole e obiettivi precisi non solo funziona, ma dà risultati concreti e valutabili».

Treni, Frecciarossa e non solo: tutte le novità dell’estate

 Il 13 giugno è entrato  in vigore l’orario estivo di Trenitalia.

Tra le  novità, il treno Frecciarossa che nei fine settimana collegherà Napoli, Roma, Firenze e Milano con la Valle di Susa, fermando a Oulx e Bardonecchia.

Parte da Napoli Centrale alle 5.23 e si ferma  in quasi tutte le stazioni dell’Alta Velocità fino a Torino Porta Susa, viaggia  poi per Oulx fino a Bardonecchia alle 13.25. Riparte da Bardonecchia alle 14.40 e arriva nel capoluogo campano alle 22.03 fermando anche a Napoli Afragola. Si arriva a  Bardonecchia con servizi aggiuntivi anche sui treni regionali: nei giorni festivi il treno parte da Torino Porta Nuova alle 9:5 e da Bardonecchia alle 17:21. Restano attivi i collegamenti regionali che dal Piemonte raggiungono la Liguria nel weekend. Si  aggiungono  inoltre i 18  ‘Ponente Line’. Saranno 29 i treni regionali del mare nei giorni festivi fino al 12 settembre, collegheranno la riviera ligure di ponente a Torino. In servizio due treni Torino – Imperia, quindici Torino-Savona, sei Torino – Ventimiglia e altri sei Torino – Albenga. Il sabato circolano 23 collegamenti per il ponente

Quando è il camion a fare cultura: una nuova sfida per gli studenti del Politecnico

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Il team The Six Pack si aggiudica la challenge promossa dal Gruppo Marazzato per progettare con soluzioni innovative un nuovo museo del camion

 

Dopo quattro mesi di intenso lavoro, è giunta al termine la Challenge@PoliTo_by Firms Treasure Track: multi-functionalarea development lanciata dal Gruppo Marazzato nell’ambitodelle attività organizzate dal CLIK – Connection Lab & Innovation Kitchen del Politecnico di Torino e rivolte agli studenti del corso di laurea magistrale, al fine di incrementarne autonomia, capacità di analisi e strategie di problem-solving.

Protagonisti del percorso sono stati 17 studenti del Politecnico, futuri architetti e ingegneri, che hanno raccolto la sfida diprovare a valorizzare la preziosa collezione del Gruppo Marazzato – costituita da oltre 250 camion d’epoca – attraverso l’ideazione di un innovativo polo museale volto alla più ampia riqualificazione dell’area di Stroppiana (VC), sede della collezione. Dagli inizi di marzo, e per 14 settimane consecutive, i tre team studenteschi – Team Bridge, Team Cinque, The Six Pack – hanno così lavorato allo sviluppo di progetti per la creazione di un museo del futuro sul motorismo d’epoca, capace di trasformare il sito industriale di Stroppiana in un luogo di culturaattivo tutto l’anno. L’attività dei Team coinvolti è ruotata su tre assi principali: la progettazione di un intervento di ristrutturazione dell’intera area, anche alla luce dell’immagine complessiva del museo; la progettazione di soluzioni innovative per la fruizionedello spazio espositivo e della collezione dei mezzi storici (es. realtà virtuale, gaming, ecc.); lo sviluppo di una strategia di marketing per promuovere l’esistenza del museo dei camion.Un’attività, quella degli studenti, che nel corso del suo svolgimento è stata seguita da vicino, in puntuali incontri sullo stato avanzamento lavori, da un pool di esperti del Politecnico -con responsabile scientifica la professoressa Elena Vigliocco e composto anche da quattro mentor e da alcuni membri del CLIK edel Gruppo Marazzato.

La presentazione finale dei risultati della challenge ha avuto luogo in presenza lo scorso 16 giugno presso l’Auditorium Energy Center: il progetto vincitore è stato quello proposto dal team The Six Pack, composto dai sei studenti Zien Hussein, Elisabetta Mazzone, Sofia De Biasi, Jinxuan Tang, Ana María Soto e Paola Yepes.

Al Politecnico, al Corpo Docenti e agli Studenti il nostro più sentito grazie di vero cuore per la passione, la professionalità e l’impegno profusi in questo progetto collettivo di valorizzazione della nostra collezione di mezzi storici in cui crediamo molto. Si completa così felicemente, e con piena soddisfazione, un altro tassello di un percorso di emersione efficace dei valori umani, aziendali e culturali che da sempre orientano il nostro agire e derivante dall’incontro fra gli stimoli di diverse generazioni, com’è da sempre minimo comun denominatore e prassi di ‘Marazzato’”, dichiarano entusiasti Carlo, Mara, Alberto, Davide e Luca Marazzato.

 

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Casa, quanti problemi. Interessato un piemontese su 10

Oltre 445.800 piemontesi (10,3% della popolazione) vivono in case con problemi strutturali o di umidità, quasi 662.300 (15,3%) in abitazioni con inquinamento acustico.

Per la filiera edile occorre una rivoluzione di pensiero che metta al centro l’uomo. Sostenibilità, salubrità, efficienza energetica e le emergenti esigenze abitative sono i quattro concetti chiave della nuova cultura del costruire. Tutti i trend del momento saranno protagonisti di SAIE Bari (Nuova Fiera del Levante, 7-9 ottobre 2021)  

Incentivi come il superbonus 110% possono dare impulso all’ammodernamento del patrimonio immobiliare, ma imprese, associazioni e professionisti necessitano anche di un luogo in cui confrontarsi sui temi più importanti, conoscere e mostrare le soluzioni più innovative. Con la riapertura delle manifestazioni fieristiche e il ritorno di SAIE Bari l’intero sistema delle costruzioni ha il suo punto di riferimento.

 

 Dopo più di un anno di restrizioni, la casa, il luogo in cui abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo, si è rivelata un fattore centrale nel nostro scenario quotidiano. Per questo, salubrità, flessibilità e comodità degli ambienti indoor sono sempre più caratteristiche irrinunciabili, proprie di una nuova filosofia del progettare e del costruire che metta al centro l’uomo. Abitazioni prive di comfort, con impianti obsoleti, che non tutelano adeguatamente la salute di chi vi abita non possono più soddisfare le necessità e i desideri delle persone. Nonostante ciò, la strada da percorrere per dare al Paese un patrimonio immobiliare sostenibile, salubre ed efficiente è ancora tanta. Infatti, secondo la fotografia di SAIE Bari – la fiera delle costruzioni che si terrà dal 7 al 9 ottobre 2021 presso la Nuova Fiera del Levante di Bari – basata sulle ultime rilevazioni Istat[1], oltre 445.800 cittadini piemontesi (10,3% della popolazione residentevivono in case con problemi strutturali o di umidità, con un calo di -0,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Un valore percentuale più basso rispetto alla media nazionale (14%), che pone la regione al diciassettesimo posto in Italia. 

È nel Mezzogiorno (15,5%) che si trovano le percentuali più alte, rispetto al Centro (13,4%) e al Nord (13%). E a livello regionale? Il territorio in cui il problema è più evidente è l’Abruzzo (22,6%, +6,3 p.p.), seguito dalla Liguria (19,7%, +7,4 p.p.) e dalla Campania (19,2%, +4,5 p.p.). Più in linea coi criteri del nuovo costruire, invece, le abitazioni in Valle d’Aosta (9,4%, +2,7 p.p.), Friuli-Venezia Giulia (9,8%, -1,1 p.p.), Sicilia (10,3%; -2 p.p.) e, appunto, Piemonte (10,3%, -0,3 p.p.).

I problemi strutturali e di umidità non sono gli unici a caratterizzare le tante abitazioni italiane. Un altro problema cruciale è quello dell’inquinamento acustico, un elemento che inficia direttamente sulla salubrità degli edifici. Sempre secondo gli ultimi dati Istat1, in Piemonte a vivere in case con rumore dai vicini o dalla strada sono quasi 662.300 (15,3% della popolazione residente). Il dato nazionale è dell’11,9%.

A livello regionale i numeri più elevati si registrano in Liguria (16,3%) e Campania (16,2%), seguite proprio da Piemonte (15,3%)Lazio e Puglia (entrambe al 14,5%). L’inquinamento acustico viene invece registrato in misura ridotta in Valle d’Aosta (2,8%), Molise (5%) e Basilicata (5,3%).

Le misure messe in campo dalle istituzioni in questo senso possono sia alleviare le problematiche che dare impulso alla crescita della filiera. Basti pensare che, secondo i dati dell’ultimo Osservatorio SAIE, il giudizio delle aziende di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni sugli incentivi è generalmente positivo. Il più utile secondo le imprese è il Bonus ristrutturazione (valutato positivamente dal 63%), seguito dall’Ecobonus (62%), dal Superbonus 110% (59%) e dal Sismabonus (56%). Del potenziale e delle criticità di tutti gli incentivi, ed in particolare del Superbonus 110% si discuterà a più riprese durante SAIE Bari.

Da soli, però, i bonus non bastano. Imprese, associazioni e professionisti hanno bisogno anche di confrontarsi sui trend del momento, far conoscere le proprie soluzioni innovative, fare networking e capire come cavalcare la ripresa in modo efficace. È proprio per questo che SAIE torna a Bari dopo il successo del 2019, che ha visto il coinvolgimento di 350 aziende espositrici e oltre 20.000 presenze professionali, e quello del 2020 di Bologna, con un’edizione di ripartenza svolta in totale sicurezza. Un momento unico nel panorama nazionale, che mette al centro i quattro concetti chiave del nuovo costruire: sostenibilitàesigenze specifiche dell’abitaresalubrità degli edificiefficienza energetica. Questi temi verranno approfonditi in fiera nel corso dei consueti momenti di formazione professionale e saranno protagonisti dell’area espositiva e delle iniziative speciali, in cui tutte le novità, le migliori innovazioni e i progetti più interessanti troveranno la loro cornice ideale.

L’appuntamento di SAIE Bari arriverà dopo un anno complesso. Dal 15 giugno le porte delle fiere professionali, sempre più essenziali per le dinamiche produttive del Paese, potranno riaprirsi. A questo link è possibile trovare le informazioni necessarie per accedere ai finanziamenti a fondo perduto e ai bandi previsti per le fiere internazionali per iscriversi a SAIE Bari.

McDonald’s assume 72 persone nella provincia di Torino

Un segnale di ripartenza e fiducia arriva da McDonald’s, che è alla ricerca di 72 figure da inserire in organico nei suoi ristoranti di Torino (19), Chivasso (7), Avigliana (6), Nichelino (6), Venaria (5), San Maurizio Canavese (5), Carmagnola (5), Alpignano (4), Collegno (3), Beinasco (3), Grugliasco (2), Rivoli (2), Settimo Torinese (2), Leinì (1), Pinerolo (1) e Pavone Canavese (1).

 

 Un forte segnale di ripartenza e volontà di investire sul territorio, va in questa direzione la ricerca di personale avviata da McDonald’s per 72 nuovi candidati da inserire nei ristoranti della Provincia di Torino, in particolare 19 in città, 7 a Chivasso, 6 ad Avigliana, 6 a Nichelino, 5 a Venaria, 5 a San Maurizio Canavese, 5 a Carmagnola, 4 ad Alpignano, 3 a Collegno, 3 a Beinasco, 2 a Grugliasco, 2 a Rivoli, 2 a Settimo Torinese, 1 a Leinì, 1 a Pinerolo e 1 a Pavone Canavese. Posizioni che rientrano nel piano di recruiting nazionale, che prevede l’assunzione di 2.000 nuove persone di cui circa 1.000 faranno parte dell’organico dei nuovi ristoranti in apertura in 15 regioni italiane nei prossimi mesi, mentre le altre 1.000, saranno assunte per rafforzare lo staff di alcuni dei ristoranti già esistenti.

Dinamicità, predisposizione al lavoro in team e al contatto col cliente, sono le caratteristiche dei candidati ideali che l’azienda sta cercando per i suoi ristoranti. I nuovi assunti saranno seguiti in un percorso di formazione e crescita professionale che valorizzerà skills e punti di forza di ciascuno e avranno l’opportunità di lavorare in un contesto giovane, informale e dalla forte identità di gruppo. Nel sistema McDonald’s il merito, le pari opportunità e la crescita professionale sono pilastri fondamentali.

È possibile inviare la propria candidatura direttamente sul sito (McDonald’s.it), attraverso la compilazione di un questionario circa diverse tematiche, tra cui la disponibilità oraria e il tipo di mansioni a cui si è interessati e il caricamento del CV. I candidati ritenuti idonei verranno contattati da McDonald’s e invitati a un colloquio individuale, che sarà anche l’occasione per ottenere tutte le informazioni sull’azienda e sul lavoro in McDonald’s.

Per ulteriori informazioni sul lavoro in McDonald’s visitare la sezione “Entra nel Team”, per candidarsi visitare il sito a questo link.

“La Blockchain: il passaporto per il futuro della filiera agrumicola siciliana”

PARLACONME Giovedì 24 giugno 2021 – ore 18.00 – 19.00

Federica Argentati – Presidente Distretto Agrumi di Sicilia

Marco Vitale – Ceo e co-founder di Foodchain SpA e Co-founder di Quadrans Foundation

Giuseppe GuagliardiAkkuamarina

La nostra trasmissione ha messo più volte al centro della nostra attenzione la sicurezza alimentare e lo ha fatto parlando anche della tecnica blockchain la possiamo paragonare ad un registro digitale condiviso e immutabile che facilita il processo di registrazione delle transazioni e garantisce la tracciabilità di prodotti andandoli a garantire e certificare.

Giovedì 24 giugno continueremo ad affrontare questo tema con Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, con Marco Vitale, Presidente della Fondazione Quadrans e co-fondatore di Foodchain Spa e Giuseppe GuagliardiAkkuamarina.  Con la Presidente andremo ad affrontare temi che stanno particolarmente a cuore sia a lei che alla conduttrice Simona Riccio: i mercati agro-alimentari.

“La blockchain – spiega Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia – è un “passaporto per il futuro” della filiera agrumicola siciliana che abbiamo voluto sperimentare con alcune aziende “pioniere” nell’ottica della transizione verde e digitale delle imprese, prevista anche da Next Generation UE. Come Distretto ci siamo impegnati insieme ai nostri partner, che ci hanno dedicato una piattaforma sperimentale gratuita, per consegnare ad alcuni nostri associati – che hanno accettato la sfida dell’innovazione – quegli strumenti per essere competitivi a medio e lungo termine sui mercati, non solo le piattaforme della GDO ma anche quelli ortofrutticoli che servono i mercati rionali e le rivendite al dettaglio. Senza contare l’e-commerce e le microrealtà, sempre più diffuse, dei gruppi di acquisto per costruire un rapporto più diretto e trasparente con il consumatore. Un supporto concreto per valorizzare e commercializzare gli agrumi siciliani nel rispetto delle certificazioni DOP, IGP, BIO e nel solco della certificazione Qualità Sicura Garantita dalla Regione Siciliana. La blockchain supporta anche produzioni che, seppur certamente siciliane, non godendo di certificazioni europee, anche semplicemente per motivi contingenti, hanno necessità di differenziarsi in un contesto dove il consumatore vorrà sempre di più e meglio conoscere il percorso, i metodi di coltivazione, la storia dei cibi. E poi ci sono le crescenti esigenze delle imprese di essere rispettose dell’ambiente (acqua, energia, scarti di lavorazione) e socialmente responsabili (risorse umane). Tutte azioni riconducibili alle politiche del Green Deal e del Farm to Fork”.

Tra le molte attività concrete effettuate, la Presidente ha collaborato con Marco Vitale proprio per quanto riguarda la blockchain ed a tal riguardo, anche lui conferma quanto dichiarato al Corriere Ortofrutticolo:

“La fiducia è un elemento chiave non solo per gli attori di una filiera, di un Distretto e di qualsiasi ambiente in cui si è portati a lavorare insieme, ma anche per il consumatore finale, che è sempre più attento a tematiche quali etica e sostenibilità. Eppure oggi viviamo in un mondo in cui il concetto di fiducia è spesso abusato perché il consumatore si è spesso sentito tradito. La tecnologia blockchain, pubblica per definizione, è in grado di eliminare la necessità di avere fiducia perché offre un valore aggiunto: permette a tutti di verificare che quanto indicato sia dimostrabile, nell’intero passaggio dagli attori stessi della filiera al consumatore finale. Tutta la filiera diventa trasparente dal Campo alla Tavola”.

Il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia ha scelto l’’app Foodchain per la tracciabilità delle eccellenze agrumicole siciliane. Questa, come ci spiegheranno in trasmissione, si appoggia alla blockchain Quadrans.

Ma quanto sono e sarebbero importanti i Distretti all’interno dei mercati agro-alimentari? A tal proposito andremo a confrontarci proprio con Giuseppe Guagliardi, già presidente vicario del centro agro alimentare Catania e componente stabile del comitato agrumi per l’interprofessione.

Giuseppe Guagliardi, fondatore di Akkuamarina azienda che produce conserve a base di prodotti ittici, inoltre con l’azienda agricola aderisce al progetto blockchain del distretto agrumi, da sempre sostenitore convinto del distretto agrumi sin dalla sua costituzione. Nel futuro, non molto lontano, si parlerà di blockchain per le filiere ittiche, specialmente di quelle tradizionali e rappresentative.  

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Per collegarsi ed ascoltare la trasmissione:

– collegarsi al sito www.vidanetwork.it

–  app ufficiale RADIO VIDA NETWORK scaricabile gratuitamente per IOS e ANDROID

– nei maggiori aggregatori di radio

– su speaker Alexa e Google Home

REPLICHE:

–  REPLICA il giorno successivo – venerdì – alle ore 9.00 

–  REPLICA il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30 

La Vita, La Morte e il Post Mortem: il punto di vista delle religioni

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Mercoledì 23 giugno alle 18:00 in diretta sulla Pagina Fecebook SPIRITUAL LIFE andrà in onda “La Vita, La Morte e il Post Mortem – il punto di vista delle religioni” secondo incontro della serie dedicata a questo tema a cura di FEDINSIEME.

Interverranno: Luigi Berzano, professore emerito di Sociologia presso l’Università degli Studi di Torino; Mauro Bombieri, International Society for Krishna Consciousness; Patrizia Pagano, Chiesa di Scientology di Torino; Sergio Coscia, Federazione delle Famiglie per la Pace Mondiale e l’Unificazione; Antilope Verbena, Federazione Comunità di Damanhur; Sergio Griffa, Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
Moderano Francesco Curto e Giuseppe Cicogna, rispettivamente Presidente e Direttore del Comitato FEDINSIEME.

Per richiedere maggiori informazioni e per assistere sarà sufficiente accedere alla pagina Facebook SPIRITUAL LIFE.