ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 315

Nelle mense scolastiche cibi sempre più bio!

REGIONE E UNIONCAMERE PIEMONTE INSIEME PER PROMUOVERE L’USO DEI PRODOTTI BIO NELLE MENSE SCOLASTICHE

Attivato lo sportello BioDesk e coinvolte le fattorie didattiche per iniziative di informazione ed educazione alimentare al biologico

Per promuovere il consumo di prodotti biologici e sostenibili per l’ambiente il Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali ha istituito un fondo per ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica e per realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole.

Le mense scolastiche svolgono una funzione cruciale nell’educazione alimentare delle nuove generazioni e per questo possono avere un ruolo strategico sia per le pubbliche amministrazioni, sia per le famiglie, come scelta di investimento sulla salute dei bambini e sull’ambiente, ancor di più se collegato alla strategia Green Deal che, tra le varie azioni, comprende anche il rendere i sistemi alimentari più sostenibili.

Il fondo ministeriale vale in tutto 5 milioni di euro, di cui l’86% per rimborsare le stazioni appaltanti sulla base dei pasti bio somministrati e il 14% per la realizzazione delle attività di informazione e comunicazione sul tema.

Al fine di gestire la parte di fondo destinata al Piemonte (circa 100.000 euro totali per l’anno 2020/2021) e visto l’interesse e il peso crescente per il settore biologico in Piemonte, la Direzione Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte hanno sottoscritto a marzo 2020 un Accordo di collaborazione.

La collaborazione ha lo scopo di valorizzare la sinergia tra l’Assessorato regionale Agricoltura e Cibo e l’esperienza maturata nell’ambito dell’informazione scolastica dalla rete delle Camere di Commercio che, ormai da diversi anni, su incarico del Ministero, portano avanti il progetto “Latte nelle scuole”. Per raggiungere questo obiettivo, Unioncamere Piemonte si avvale dell’attività del Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino, organismo strumentale specializzato nella gestione globale delle problematiche inerenti la sicurezza alimentare, la nutrizione, le analisi e l’etichettatura dei prodotti alimentari.

La pandemia ha impedito la realizzazione di alcune attività di informazione e comunicazione “in campo” previste nel 2020 ma nel corso dello stesso anno è stato creato uno sportello on line denominato BioDeskper fornire informazioni diprimo orientamento alle amministrazioni comunali, agli istituti scolastici e ai soggetti eroganti servizio di mensa scolastica, relative ai requisiti, incluse le percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, nonché le specifiche tecniche necessarie per qualificare il servizio di refezione scolastica come mensa biologica, e per definire criteri di premialità, da inserire nella documentazione di gara idonei a favorire il consumo di prodotti biologici sostenibili per l’ambiente e a ridurre lo spreco alimentare.

Dal punto di vista dell’educazione alimentare, entro la fine del 2021 verranno realizzate delle attività divulgative rivolte agli insegnanti ed agli alunni delle scuole primarie con il coinvolgimento delle fattorie didattiche biologiche, attraverso la produzione di una serie di video, da divulgare alla scuole nel corso dell’a.s. 2021/2022.

I video, che simuleranno un tour virtuale di alcune fattorie didattiche bio, racconteranno il comparto dell’agricoltura biologica, considerando differenti filiere, dal campo fino alla vendita dei prodotti freschi o trasformati al consumatore, con il coinvolgimento di esperti nutrizionisti ed agronomi. Oltre ai video verranno realizzati anche prodotti ludico – informativi aventi ad oggetto le varie filiere dell’agricoltura biologica, differenti per bambini della scuola primaria (classi I, II e III) e per bambini della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado (classi IV e V e classi I, II e III).

Promuovere il consumo di prodotti di qualità, biologici e sostenibili nell’ambito della ristorazione collettiva e educare – soprattutto i più giovani – a un’alimentazione consapevole, sana e equilibrata sono i principali obiettivi dell’accordo che abbiamo siglato con l’Assessorato Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, in collaborazione con il Laboratorio chimico della Camera di commercio di Torino. Il progetto ‘Iniziative di informazione e di educazione alimentare in materia di agricoltura biologica’ rientra perfettamente tra le missioni delle Camere di commercio quali, ad esempio, sostenere il settore dell’agricoltura nelle sue trasformazioni sociali ed economiche e promuovere una cultura del cibo di eccellenza e rispettoso dell’ambiente” ha commentato il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

La Regione Piemonte sta portando avanti insieme ad Unioncamere Piemonte questo importante progetto di educazione al cibo biologico partendo proprio dai più giovani e con l’intento di sensibilizzare un numero maggiore di Comuni nella scelta delle ditte di ristorazione che introducono prodotti biologici per i pasti somministrati nelle mense scolastiche. Per accrescere la sensibilità ad una alimentazione sana e la conoscenza dei cibi biologici partiamo dalle scuole con l’aiuto degli insegnanti e l’intervento dei nutrizionisti e degli agricoltori impegnati nelle produzioni bio, ovvero oltre 2500 produttori certificati in Piemonte a garanzia del consumatore. Inoltre sottolineo il ruolo educativo e di comunicazione svolto dalle nostre fattorie didattiche attraverso le quali diamo testimonianze dirette e concrete delle diverse filiere agroalimentari”, ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa.

 

Per maggiori informazioni e dati: https://www.lab-to.camcom.it/progetto-bio/

Conad Nord Ovest lancia “I nostri Ori”

Una firma distintiva che garantisce la provenienza e la qualità dei migliori prodotti tipici locali

 

Un progetto distintivo ed identitario di Conad Nord Ovest: rispetto per la natura e i suoi ritmi, per i sapori autentici, per il territorio e per l’ambiente nel quale i nostri prodotti nascono e crescono.

Conad Nord Ovest è una realtà forte, vicina alle persone e al territorio, attiva e protagonista nella comunità nel valorizzare e sostenere le economie locali, le tradizioni ed il saper fare. Il sostegno di Conad Nord Ovest e dei suoi Soci alla passione e al lavoro dei produttori locali è un elemento distintivo, come lo è l’attenzione ai loro prodotti, che si connotano come autentiche eccellenze regionali.

Dalla volontà di valorizzare le tradizioni e le abitudini di consumo, tipiche delle regioni in cui opera la cooperativa, nasce il marchio I nostri Ori, dal primo luglio presente in tutti i supermercati di Conad Nord Ovest.  Offrire una vasta gamma di prodotti de “I nostri Ori” è il modo migliore per voler bene al proprio territorio, nonché per contribuire a far crescere l’economia dell’indotto.

Nell’ottica di un’offerta al cliente sempre più sicura e di qualità, Conad Nord Ovest si impegna da sempre nel sostenere le economie del territorio, di cui tanti piccoli e medi produttori sono i principali interpreti: nel 2020 la rete delle partnership locali ha coinvolto 1.775 fornitori per un fatturato sviluppato di 570 milioni di euro.

Per garantire l’offerta Conad Nord Ovest si fa tutore dell’integrità delle filiere produttive, dialogando costantemente con i fornitori, ribadendo la propria posizione contro il fenomeno dello sfruttamento sul lavoro e attraverso accurati controllicorretta gestione dei metodi di coltivazione, rispetto dell’ambiente, adesione ai disciplinari regionali di produzione. Un sistema di certificazione della tracciabilità garantisce la provenienza locale dei prodotti, per una filiera concretamente corta, controllata in ogni fase, dal campo fino allo scaffale del supermercato. Garantire la vicinanza tra produttore e consumatore assume un’importanza cruciale perché, oltre a preservare qualità e freschezza, è un vantaggio anche per l’ambiente: meno distanza i prodotti devono percorrere, meno imballaggi, meno energia e meno carburante saranno necessari.  Storia, tradizioni, ricette, pratiche sociali, rappresentano un patrimonio culturale fragile e preziosissimo.

“Favorire lo sviluppo dell’economia locale, valorizzando le eccellenze territoriali e promuovendo la creazione di un valore condiviso che duri nel tempo, è parte integrante del nostro impegno nei confronti delle comunità in cui operiamo ed è la nostra distintività. Un impegno che vede in prima linea i nostri Soci sul territorio che, rendendosi anche partecipi della selezione dei prodotti stessi, garantiscono ai propri clienti qualità certificata, assortimento, tipicità e valorizzazione delle economie locali. – ha dichiarato Marco Antonio Brambilla, Direttore Business di Conad Nord Ovest – Da sempre Conad Nord Ovest coltiva una particolare sensibilità e vicinanza al territorio, alla sua conformazione e alle sue potenzialità, rendendogli omaggio grazie ad un costante impegno volto a tutelarne le peculiarità, a promuoverne le delizie e a valorizzarne le risorse: scegliere di promuovere prodotti locali, è un modo per creare sviluppo nelle comunità.”

Il marchio “I nostri Ori” racchiude e valorizza ancora di più i “Consorzi Ori”organizzazioni di produttori ortofrutticoli, nati per volontà di Conad Nord Ovest a partire dal 2010, conciliando le necessità di qualità dei prodotti con il ruolo che svolgono tantissime piccole eccellenze regionali. Ad oggi sono 121 le aziende aderenti ai Consorzi: Ori di Toscana (dal 2010) – 42 aziende agricole socieOri del Lazio (dal 2013) – 24 aziende agricole socie; Ori di Sardegna (dal 2014) – 25 aziende agricole socie; Ori di Piemonte (dal 2020) – 13 aziende agricole socie; Ori di Val d’Aosta (dal 2020) – 9 aziende agricole socie; Ori di Liguria (dal 2020) – 8 aziende agricole socie. Nel secondo semestre 2021 sarà attivato il Consorzio Ori dell’Emilia.

 

“Il legame solido con i produttori locali che con il lancio del nuovo brand “I nostri Ori” si rafforza, racchiude tutta la nostra responsabilità verso i clienti, il territorio e l’ambiente. – ha dichiarato Alessandro Bacciotti, Direttore Commerciale di Conad Nord Ovest – Non un semplice marchio, ma una garanzia, un lavoro costante di ricerca e selezione: prodotti sottoposti a controlli rigidi e certificati e ben identificabili con il territorio, che garantiscono, grazie ad una filiera corta, maggiore freschezza ed eccellente qualità.”

 

La quota di vendita dei prodotti ortofrutticoli commercializzati a marchio ORI, nelle regioni Toscana, Lazio e Sardegna, nel 2020 ha espresso un’incidenza di oltre il 20% sul valore complessivo di fatturato del totale venduto ortofrutta. Tutti hanno ottenuto dall’ente Certiquality la certificazione della filiera produttiva (norma Uni En Iso 22005).

 

“Abbiamo voluto realizzare un brand per riconoscerci e distinguerci riunendo sotto un’unica firma tutte quelle specialità agroalimentari delle regioni in cui siamo presenti.” – spiega Loretta Raffaelli, Direttore Marketing di Conad Nord Ovest – “Il nuovo brand ha lo scopo di coniugare al meglio aspetti determinanti: l’origine regionale, rappresentata dalla silhouette della regione, la continuità con i Consorzi Ori ed il richiamo alla terra grazie alle scelte cromatiche associabili al territorio e alla concretezza”

Il marchio “I nostri Ori” valorizza anche il Consorzio Ori del Mar Tirreno, che da luglio 2016 promuove la pesca sostenibile e garantisce visibilità e presenza del pescato fresco nei punti di vendita di Conad Nord Ovest. Dalla nascita ad oggi, sono stati circa 600.000 i kg di pesce pescato e allevato.

Il progetto “I nostri Ori” rientra a pieno titolo nell’impegno di Sosteniamo il futuro, che mette a sistema azioni concrete e quotidiane basate sulla partecipazione, sull’inclusività e sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale. In questa ottica, valorizzare le filiere alimentari italiane, significa non soltanto garantire un acquisto sostenibile dei prodotti, ma anche fornire un supporto concreto di creazione di valore e di fatturato per tutto il made in Italy.

Polliotto (Unc): “Vishing, come evitare la truffa del finto operatore bancario”

Le parole della Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte mettono in guardia da un raggiro sempre più frequente.

“La nuova truffa ai danni dei consumatori si chiama ‘vishing’. Una telefonata, apparentemente proveniente dal numero genuino della propria banca, invita l’utente a fornire i codici operativi del conto corrente. Una volta ottenuti, i truffatori sottraggono alla vittima migliaia di euro fino ad arrivare addirittura a svuotare il conto”.

economiaLo rivela Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.
“E’ la paura la leva con cui i malfattori mettono in atto il cosiddetto ‘vishing’, per poi entrare in contatto con la vittima tramite la segnalazione di una finta emergenza: operazioni sospette sul proprio conto homebanking, o clonazione di carte di pagamento. I truffatori quindi, spacciandosi per diligenti impiegati bancari intenzionati a sventare finte frodi, chiedono all’utente, ad esempio, i dati dell’OTP (la password temporanea per eseguire operazioni bancarie) o i tre numeri indicati sul retro della carta. Una volta ottenute queste preziose informazioni – che non devono mai essere comunicate a terzi – i malintenzionati procedono al furto di migliaia di euro ai danni delle ignare vittime”, approfondisce il noto legale.
Che prosegue: “Il meccanismo su cui si basa la truffa sfrutta la buona fede degli utenti che, ricevendo una chiamata che pare arrivare dalla propria banca, si mettono subito a disposizione per capire cosa stia succedendo e sventare eventuali frodi”.
Per precisare infine: “È bene ricordare – conclude l’Avvocato Patrizia Polliotto – però che per nessuna ragione il vostro istituto di credito vi chiederà di fornire i codici operativi del conto corrente. Queste informazioni sono estremamente confidenziali e qualora la vostra banca ve le richieda non lo farà certo attraverso una telefonata o un sms”.
Per qualsivoglia controversia gli sportelli dell’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte sono attivi a Torino e Pinerolo dal lunedì al venerdì in normale orario d’ufficio. Infoline, 011 5611800 e www.uncpiemonte.it.

Il Piemonte ispira Enrica Mannari per il Look Book estivo di Amazon

“Amazon Summer Colors”

 

La vetrina Made in Italy di Amazon.it espone prodotti per la cura di sé e dell’ambiente, tra questi anche la Crema Corpo Idratante Naturale al 97,95%, dell’azienda piemontese Dulàc Farmaceutici 1982 e la Capsula Caffè Ricaricabile Dolce Gusto, Riutilizzabile e Compatibile dell’azienda piemontese Madama

 

“Prenditi cura delle piccole cose” scrive Enrica Mannari, designer, artista e divulgatrice emozionale, per accompagnare l’illustrazione che racconta quanto sia importante, giorno dopo giorno, prestare attenzione ai dettagli, curarsi del mondo intorno e camminare sul pianeta Terra a passo leggero. Il Piemonte è al quinto posto tra le Regioni in Italia per la sua attitudine “sostenibile”, grazie ai livelli di eccellenza nei campi dell’innovazione, dell’agricoltura sostenibile e nell’utilizzo dell’acqua per produrre energia[1]. L’illustrazione è inclusa nel Look book Amazon Summer Colors da colorare, immaginato e realizzato insieme ad Amazon.it per l’estate 2021. L’originale catalogo, pensato per accendere la creatività e la voglia di vacanza è disponibile per tutti qui: amazon.it/summer2021.

 

Destinazione Piemonte: un sogno di vacanza, anche ecosostenibile e autentica. I viaggiatori che trascorreranno la villeggiatura qui, potranno scegliere fra oltre 90 strutture sostenibili[2], tra B&B e agriturismi biologici, soggiorni in yurte immerse nella natura. Per chi volesse portare la sostenibilità sempre con sé e non soltanto in vacanza, nella vetrina Made in Italy di Amazon.it sono stati selezionati accessori perfetti per la cura del corpo, della casa e dell’ambiente. Tra questi, anche la Crema Corpo Idratante Naturale al 97,95%, prodotta dall’azienda piemontese Dulàc Farmaceutici 1982, con la sua formula innovativa e totalmente naturale che, grazie ai suoi 3 principi attivi funzionali (Olio di Tsubaki, Passiflora estratto biologico e Vaniglia estratto), già dalle prime applicazioni dona alla pelle idratazione, morbidezza e tonicità. Da non perdere è anche la Capsula Caffè Ricaricabile Dolce Gusto, Riutilizzabile e Compatibile, una capsula ricaricabile in acciaio inox compatibile con il sistema Dolce Gusto. Viene realizzata con materiali di altissima qualità e si utilizza con le miscele presenti sul mercato. In questo modo è possibile non inquinare, risparmiare fino all’80% rispetto alle capsule usa e getta e scegliere il caffè preferito. La capsula è un’idea di Madama, azienda piemontese.

 

 

Poli e Ithaca per la cartografia di Frontex

Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera – dal 2004 impegnata nel controllo della migrazione e la gestione delle frontiere e le cui responsabilità sono state ampliate nel 2016 alla lotta alla criminalità transfrontaliera e ai servizi di ricerca e di salvataggio nel contesto della sorveglianza delle frontiere marittime – ha affidato a un consorzio composto da Associazione Ithaca, DIST – Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino e Ithaca Srl un importante contratto per la produzione di cartografia.

 

L’incarico prevede la produzione di cartografia digitale, mappe di infografica e map book utili all’attività dell’Agenzia. Il contratto ha una durata di 24 mesi, rinnovabile sino a un massimo di altri 24 mesi, con un budget totale di 4 milioni di euro.

Il professor Stefano Corgnati, Vice Rettore alla Ricerca e Presidente dell’Associazione Ithaca, mandataria del consorzio, ricorda che “la collaborazione con Frontex rappresenta il primo esempio di come l’ecosistema del Politecnico di Torino, rappresentato dai suoi Dipartimenti e dal sistema delle società partecipate, possa essere funzionale alla piena integrazione tra le attività di ricerca e quelle di trasferimento tecnologico”.

Il professor Piero Boccardo, Presidente di Ithaca Srl, che curerà la produzione cartografica, riferisce che “la fornitura di prodotti cartografici all’Agenzia europea Frontex è una nuova sfida che ci rende orgogliosi di una serie di collaborazioni con le maggiori organizzazioni internazionali. Una nuova opportunità per contribuire operativamente a supportare le attività di monitoraggio del territorio, come già peraltro testimoniato dai nove anni di attività 7/24/365 che Ithaca ha profuso nell’ambito del servizio Copernicus Emergency Management”.

Il professor Andrea Bocco, Direttore del DIST, che ha curato l’organizzazione tecnica del servizio e che valuterà la qualità dei prodotti, ricorda che “questo progetto si inquadra perfettamente nell’obiettivo strategico del Dipartimento, di sviluppare un laboratorio capace di elaborare e gestire dati spaziali anche di grande complessità. Tale obiettivo è un elemento essenziale del progetto di Eccellenza del DIST, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che rafforza il carattere interdisciplinare della ricerca e la capacità di realizzare prodotti e servizi ad elevato contenuto di innovazione.”

 

Le attività di produzione richieste si riferiranno ad esempi simili a quelli allegati, che sono stati parte di quanto proposto dal consorzio in fase di gara.

Ulteriori informazioni su: ITHACADISTFrontexTED

Ddl Zan: “Noi siamo con voi”, Leo: “contro ogni discriminazione libera espressione” 

Caro Direttore,
qui di seguito il “documento/appello” sul tema della approvazione del DDL Zan.  Per trasparenza e correttezza riteniamo importante sottolineare le seguenti premesse:
1- Promotore dell’appello è il “Coordinamento interconfessionale del Piemonte Noi siamo con voi”.
2- Il documento è stato però elaborato, discusso, approvato e sottoscritto da molti altri soggetti – collettivi e singoli – delle più diverse appartenenze culturali.
3- Il nostro Coordinamento ha”geneticamente” impressi in sé i principi dell’inclusione, del rifiuto di ogni discriminazione, del rispetto e dell’accoglienza del “diverso da noi”, della tolleranza e del dialogo. Quindi il nostro contributo non vuole essere contro nessuno, né si permette di avere il significato di giudizio su idee diverse dalle nostre.
4- L’unico giudizio negativo che ci sentiamo di dare, è verso di chi assume posizioni, toni, atteggiamenti, linguaggi ecc., violenti, denigratori, offensivi nei confronti di chi non si uniforma ai propri convincimenti.
5- Aggiungiamo, infine,che – partendo da questa occasione – abbiamo anche aperto fra noi una riflessione e una ricerca sincera, libera, forte proprio sul tema della “sessualità” all’interno delle culture e delle religioni. Altresì siamo ancora più convinti della necessità di un affronto sempre libero, pluralista, tollerante e rispettoso e – nel senso corretto del termine – “laico” delle tante problematiche che affliggono l’umanità.
In questo modo abbiamo la convinzione e la speranza di poter apportare un contributo di bene,di pace, di giustizia vera e, perchè no, anche di amore all’Umanità dei nostri tempi.
 

Giampiero Leo portavoce del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

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IL DOCUMENTO
Noi siamo… contro ogni discriminazione e per la libertà di espressione 

Noi siamo un movimento sorto per manifestare solidarietà alle vittime di oppressione e
persecuzione. Non abbiamo dunque difficoltà a prendere atto che molto spesso, in vari contesti, le
forme in cui la sessualità è stata regolamentata hanno comportato discriminazione rispetto a chi in
quelle forme non poteva riconoscersi; e sotto questo aspetto il fatto che tali discriminazioni non
siano più ritenute accettabili dalla coscienza morale odierna lo consideriamo patrimonio prezioso e
irrinunciabile. Tutto ciò che sul piano legislativo può contribuire ad impedirle è pertanto senz’altro
da approvare.

Riteniamo però che la tutela dalle discriminazioni non debba diventare fonte di discriminazione a
propria volta.

La sessualità non è soltanto un ambito tra gli altri, ma un nucleo profondo della vita e della
coscienza umana. Essa ha un grande valore spirituale. Chiediamo pertanto che tale valore sia
riconosciuto e rispettato, e che le trasformazioni nel modo di percepirla e viverla siano accolte e
accompagnate senza venire imposte da decisioni legislative. Su temi così delicati, su cui il
confronto civile deve rimanere aperto, vanno evitate forzature, e soprattutto che a decidere siano
presupposti ideologici di parte.

In questa prospettiva, al di là degli schieramenti politici e riprendendo autorevoli osservazioni di
esponenti del mondo del diritto di diverso orientamento culturale, esprimiamo una serie di
perplessità su alcuni passaggi dell’articolato del Disegno di legge Zan in discussione al Senato.

Il motivo di allarme è che la proposta di legge, per quanto (art. 4) affermi la libertà di espressione
tutelata dall’art. 21 della nostra Costituzione, che riconosce a tutti il diritto di esprimere e divulgare
in qualsiasi forma il proprio pensiero e prevede di punire solo chi commetta un reato, di fatto la
insidia. Il punto è infatti che introduce fattispecie di reato assai vaghe e indefinite, venendo meno al
principio base della determinatezza del reato, senza garanzie per i cittadini e aprendo la strada a
possibili forme di arbitrio da parte dell’autorità giudiziaria; laddove è invece opportuno che le
decisioni giudiziarie non siano influenzate da opinioni che esulano dall’ambito giuridico. Nel giusto
tentativo di prevenire la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale, una decisione
potrebbe infatti divenire causa di discriminazione contro coloro che hanno una diversa visione.
Il problema a monte infatti è che, nel definire ex lege (art. 1) concetti tratti da teorie tutt’altro che
condivise in tema di identità di genere e disponendone (art. 7) la divulgazione nelle scuole, la
proposta comprime indebitamente la libertà di educazione e di insegnamento, contrastando quindi
con l’art. 33 della Costituzione, oltre che con l’essenza del moderno Stato di diritto, il quale, per
definizione, non sposa filosofie, concezioni di vita, religioni.

Per questi motivi, e in considerazione della delicatezza etica e giuridica dei temi in questione,
facciamo appello alle forze politiche affinché, dopo una più attenta riflessione, introducano i
necessari correttivi al testo operando alla ricerca di soluzioni veramente condivise.

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Infermieri, urgenti nuove assunzioni!

Bene i progetti sugli infermieri di comunità e famiglia, ma senza assunzioni rimarranno solo sulla carta. La Regione deve bandire un concorso subito!

 

Siamo lieti che la Regione, come abbiamo appreso da una nota ufficiale, abbia finalmente definito e annunciato le linee guida per gli “Infermieri di famiglia e comunità”. Purtroppo, però, se non si passa dalle parole ai fatti, tutto ciò rimarrà “lettera morta”.

È necessario, impellente che la Regione parta subito con un nuovo concorso per fare nuove irrimandabili assunzioni di infermieri. Perché l’infermiere di comunità, di famiglia, il potenziamento dei reparti, sono tutte belle parole stampate sulla carta: ma il lavoro al fianco del malato non lo si fa con la carta, lo si fa con le persone e oggi il personale per fare tutto ciò e per coprire i turni negli ospedali piemontesi semplicemente non è sufficiente.

 

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, chiede alla Regione di provvedere subito a realizzare un concorso regionale per l’assunzione di infermieri con il quale si possano creare adeguate graduatorie per tutte le aziende sanitarie del Piemonte.

 

Il Segretario Regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, spiega: “A oggi le uniche graduatorie dove prendere infermieri che non siano esaurite, sono quelle di Biella e di Cuneo. In tutto il resto del Piemonte non ce ne sono più. Alle parole e agli annunci sull’infermiere di famiglia e comunità, ora la Regione deve far seguire i fatti: le assunzioni. Senza nuovi infermieri non si andrà da nessuna parte, con nessun progetto, semplicemente perché le aziende non hanno il personale necessario a metterli in pratica. La Regione ha gli strumenti e le strutture per fare il concorso in tempi brevissimi. Si può sfruttare il decreto legge, in materia sanitaria, che snellisce le procedure di concorso, facendo ad esempio saltare la preselezione e dimezza i tempi. Ora, però, la Regione deve agire e fare il concorso entro l’autunno portando a termine le assunzioni entro la fine dell’anno”.

Prosegue Delli Carri: “Il prossimo 9 luglio avremo un incontro con l’assessore alla Sanità. Esigiamo che per quella data la Regione abbia almeno una bozza di piano per le assunzioni e per il concorso da mostrarci. Saremo irremovibili su questo. Si deve assumere, ora e velocemente, per non essere impreparati e rischiare la paralisi in autunno. Anche perché non si ripeta più l’assurdo ‘mercato’ delle assunzioni con le aziende che senza graduatorie si contendono i pochi infermieri di quelle che ancora ci sono. Senza le assunzioni la sanità è destinata ad una vera paralisi. Questo è un concetto che deve essere chiarissimo nell’assessorato e su questo si metta subito al lavoro”.

“Pinocchio bitcoin”

CAPIRE I BITCOIN

Tratta un tema “bollente” l’ultimo libro di Gianluigi De Marchi (giornalista e scrittore con oltre 35 volumi sui principali argomenti di finanza) scritto in collaborazione con Federico Gozzi (esperto di informatica): le criptovalute.

Il titolo è significativo: Pinocchiocoin – Verità e bugie sulle criptovalute, e lo sviluppo del tema originale si lega, capitolo dopo capitolo, alle vicende del più famoso burattino del mondo, Pinocchio. Tanti sono gli spunti tratti dalla fiaba di Collodi, dalla “nascita” della marionetta ai colloqui con il Grillo saggio, dal Campo dei Miracoli al Paese dei balocchi, ad ognuno dei quali è abbinata la trattazione dei principali aspetti delle criptovalute.

Dopo una breve storia della nascita della più famosa di esse, il bitcoin, si analizzano brevemente le prime dieci “valute digitali” circolanti (fra le oltre 9.000 create!) e si offrono alcuni concetti chiave della blockchain, la geniale struttura che è alla base di ognuna di esse. Per rendere la lettura agevole (la materia è particolarmente complessa) l’argomento è esposto ricorrendo anche ad un glossario che illustra i principali aspetti tecnici del sistema, quasi tutti definiti in inglese e spesso con acronimi di non facile comprensione.
Particolare attenzione è data alle funzioni ed all’utilità delle criptovalute, agli aspetti contabili e fiscali ad esse connessi, ai controlli istituzionali sulla loro creazione e circolazione, al marketing che ne spinge in maniera pressante lo sviluppo, pervenendo ad una dettagliata analisi degli aspetti positivi e negativi delle criptovalute.
Un intero capitolo è dedicato ad un punto centrale delle criptovalute e cioè il loro valore, che per gli autori non va assolutamente confuso con il loro prezzo.
Il capitolo finale è destinato ad un utile “vademecum” con una serie di consigli a beneficio dei lettori che, con stile semplice e chiaro, offrono importanti suggerimenti per avvicinarsi a questo “nuovo mondo” delle valute digitali.
In chiusura un’appendice ricorda una “bolla” simile a quella delle criptovalute, quella dei tulipani, che nel 1600 fecero perdere la ragione a decine di migliaia di investitori; un chiaro monito rivolto a chi crede che la crescita delle quotazioni di bitcoin & c possa essere praticamente infinita…

Come scrivono gli autori nella premessa, “Pinocchio può ben rappresentare le criptovalute, questi oggetti misteriosi che hanno fatto la comparsa all’inizio del nuovo millennio, hanno avuto uno straordinario successo. Abbiamo quindi voluto cercare di fare chiarezza su alcuni argomenti che riguardano il fenomeno, e dare qualche utile suggerimento ai lettori; prendendo spunto da una fiaba per cercare di vivere sereni nel mondo reale (e non virtuale…)”.

DE MARCHI-GOZZI “PINOCCHIOCOIN, Tutte le verità e le bugie sulle criptovalute”, Amazon libri, pagg. 122, euro 10,40

G8, Centro Pannunzio: “No al ricordo celebrativo di Giuliani”

“Il Centro Pannunzio protesta per il ricordo pubblico celebrativo  del giovane Giuliani a Genova per il ventennale del G8”

“Ricordiamo che  la città fu messa a ferro e fuoco dagli estremisti come lui , così come ricordiamo  le violenze della Polizia alla Caserma Diaz. Va anche ricordata la inadeguatezza del Ministro degli interni di allora”, si legge in una nota del Pannunzio.
“Premesso tutto ciò , oggi  come vent’anni fa, il Centro Pannunzio sta idealmente con il Carabiniere che Giuliani voleva uccidere con un estintore”, conclude la nota.

Scapà da ca: Storie di piemontesi all’estero e di stranieri che hanno casa qui

Caro direttore, è nato il nuovo progetto della Fondazione Enrico Eandi: Scapà da ca!

Letteralmente “scappato da casa” – ha lo scopo di raccontare le storie di chi ha deciso di lasciare il Piemonte per emigrare all’estero e di chi, originario di un altro paese, ha scelto invece di trasferirvisi.

Scapà da ca nasce con l’intento di creare una community di persone che, attraverso le loro parole, diano sostegno, motivazione, spunti e determinazione per intraprendere esperienze di vita all’estero. Il punto di contatto? Il Piemonte, che sia luogo di partenza o di approdo.

La nostra mascotte

Il paguro è un animale simpatico e curioso che cambia casa molte volte nella sua vita finché non trova quella che meglio si adatta alle sue esigenze. Un po’ come i paguri, anche noi umani siamo spesso alla ricerca del cambiamento. Con Scapà da ca vogliamo raccogliere le storie di chi ha trovato il coraggio di abbandonare la propria terra d’origine.

Sei uno Scapà da ca?

Se pensi di essere anche tu uno “scapà da ca” compila il form qui sotto, rispondi alle domande e inviaci qualche foto della tua esperienza, la pubblicheremo sul sito, su Facebook e Instagram.

➡️ Sei un Piemontese all’estero? Compila il form e mandaci la tua storia!
➡️ Sei uno straniero che vive in Piemonte? Compila il form e mandaci la tua storia!
➡️ Are you a foreigner living in Piedmont? Fill the form and let us know about your story!