ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 314

Ok dalla Regione al Piano scolastico

Il piano di dimensionamento scolastico e del piano dell’offerta formativa per l’anno 2022/2023 è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale. La delibera è stata illustrata dall’assessore all’Istruzione Elena Chiorino, che ha specificato che “dal prossimo anno potranno essere attivate nuove sezioni di scuola dell’infanzia statale, con particolare riguardo ai casi in cui venga meno il servizio di scuola paritaria”. 

C’è un’attenzione marcata alle zone montane e marginali, con il mantenimento in deroga dei plessi scolastici, alle scuole dell’infanzia e al rafforzamento dell’offerta formativa tecnico-professionale delle scuole superiori. Previsto anche il mantenimento in deroga di plessi scolastici e sezioni, il cui ricorso è aumentato anche da parte dei grandi comuni, che stanno risentendo del trend demografico negativo degli ultimi anni”.
Le proposte dei piani provinciali e metropolitano dovranno pervenire entro il 29 ottobre.
Francesca Frediani (M4o) e Diego Sarno (Pd) hanno sottolineato l’importanza di una corretta pianificazione scolastica da parte della Regione in considerazione delle tante questioni legate alla pandemia, in particolare didattica a distanza e vaccinazioni del personale scolastico.
Carlo Riva Vercellotti (FdI) ha precisato che “è la prima volta dopo almeno un decennio che il piano viene approvato prima della pausa estiva, per consentire ai territori un’analisi ponderata per la redazione dei rispettivi piani”, mentre Federico Perugini (Lega) ha posto l’accento sul valore della scuola paritaria “strategica perché garantisce il pluralismo educativo e l’accesso all’istruzione anche nelle aree marginali”.

Fondi cultura, domande al via

Aperte  le istanze per accedere ai fondi dedicati alle attività culturali prodotte da aziende Associazioni, Enti No profit e Amministrazioni pubbliche

L’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio: «Segnale di vitalità per mantenere alto lo standard di qualità dell’offerta piemontese»

Sportello attivo fino al 15 settembre: oltre 7 milioni la dotazione del bando

 

E’ aperto lo sportello per accedere ai fondi regionali della cultura. La dotazione finanziaria di oltre 7 milioni di euro servirà a sostenere la produzione di spettacoli, concerti, festival e attività ricreative. I sostegni sono rivolti a soggetti privati/No profit come associazioni, fondazioni ma anche imprese e amministrazioni pubbliche: le domande potranno essere presentate fino al 15 settembre 2021. Le indicazioni per accedere ai finanziamenti sono pubblicate nella sezione bandi della Regione all’indirizzo https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/programmi-promozione-attivita-culturali-patrimonio-linguistico-dello-spettacolo-avviso-pubblico-0

«In questa fase delicata – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio – è importante consegnare un’impronta di vitalità a chi è stato duramente colpito durante la pandemia. L’offerta culturale piemontese è un’eccellenza e deve mantenere inalterati i propri standard di qualità. Abbiamo l’ambizione di non cedere di fronte alle avversità e anzi di rilanciare l’azione a sostegno di tutto settore per accrescere il ventaglio delle proposte per divulgare il sapere».

Per l’anno 2021 è previsto un unico bando che comprende tutte le istanze relative alla promozione delle attività culturali, del patrimonio linguistico e dello spettacolo: 5.700.000 di euro andranno a favore di soggetti privati/No profit (enti non lucrativi di diritto privato, quali, a titolo esemplificativo non esaustivo, associazioni, fondazioni); 500.000 a favore di Pubbliche Amministrazioni; 840.000,00 a favore di imprese.

Il contributo sostiene programmi relativi a uno o più dei seguenti ambiti di attività: spettacolo dal vivo, danza, musica, teatro (professionale e promozione delle attività teatrali), spettacolo di strada e circo contemporaneo, musica popolare tradizionale amatoriale; attività cinematografiche e audiovisive; attività espositive relative ad arti plastiche e visive; attività di divulgazione culturale, intesa come convegni, seminari, festival culturali, divulgazione scientifica e culturale; rievocazioni e carnevali storici; formazione musicale pre-accademica; perfezionamento musicale post-accademico e perfezionamento nelle altre discipline dello spettacolo; educazione delle persone adulte; patrimonio linguistico e culturale del Piemonte.

Politecnico, i master migliorano la posizione lavorativa

Quasi il 94% dei diplomati ai Master lavora a un anno dal titolo di secondo livello e più del 90% ha migliorato la sua posizione lavorativa grazie agli studi

 

Investire in formazione post-laurea, per specializzarsi o per aggiornarsi, è una scelta che si è dimostrata vincente anche – e forse soprattutto – per sfruttare al meglio le restrizioni e i rallentamenti legati alla pandemia: il VI Report sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei diplomati di master di Almalaurea evidenzia che il tasso di occupazione e le retribuzioni di chi ha ottenuto questo titolo si confermano superiori a quelli dei laureati.

 

Il Report sulla Condizione occupazionale a un anno dalla conclusione del Master ha riguardato un campione di 205 Diplomati nel 2019 della Scuola Master e Formazione permanente del Politecnico di Torino, contattati a un anno dal conseguimento del titolo: 15 di primo livello e 190 di secondo livello. Il loro tasso di occupazione è complessivamente pari al 93,6%: 77,8% per i diplomati di master di primo livello e 95,0% per i diplomati di secondo livello.

Il 40,5% degli occupati (16,7% tra i diplomati di master di primo livello e 42,5% tra quelli di secondo livello)prosegue l’attività intrapresa prima del conseguimento del master, mentre il 25,3% ha dichiarato di avere cambiato lavoro dopo il conseguimento del titolo (33,3% tra i diplomati di primo livello e 24,7% tra quelli di secondo livello); il 34,2% degli occupati si è inserito nel mercato del lavoro solo al termine del master (50,0% tra i diplomati di primo livello e 32,9% per quelli di secondo livello).

 

Tra coloro che proseguono il lavoro iniziato prima del conseguimento del titolo, il 90,6% ha riscontrato un miglioramento nella propria posizione lavorativa  grazie al conseguimento del master (100,0% tra i diplomati di primo livello e 90,3% tra quelli di secondo livello) e, tra questi, il miglioramento riguarda soprattutto lo sviluppo di nuove competenze professionali, mentre tra chi ha iniziato l’attuale attività lavorativa dopo il conseguimento del titolo il 66,0% ritiene che il master abbia avuto un ruolo determinante per trovare lavoro (80,0% per i diplomati di primo livello e 64,3% per quelli di secondo livello) andando a caratterizzare in modo più definito il proprio profilo professionale.

 

Per completare il quadro, gli ultimi elementi da sottolineare sono che il settore dell’industria assorbe il 79,6% dei diplomati e quello dei servizi il restante 19,4% e che il 94,9% ha un’occupazione nel Nord Italia.

 

Molto positivi anche i dati relativi al Profilo dei diplomati di Master del 2020 del Politecnico di Torino, che derivano dall’analisi di un campione di 219 studenti che hanno ottenuto il titolo, di cui 38 di primo livello e 181 di secondo livello – su un totale di 6.405 di primo livello e 5,186 su 16 Università italiane – e possono aiutare ad orientare una scelta considerata da molti laureati un’ulteriore investimento di tempo e di denaro da valutare con attenzione. Tra le motivazioni per l’iscrizione al master, la possibilità di acquisire competenze professionali è considerata decisamente importante dall’85,4% degli intervistati, le prospettive di diretto inserimento nel mondo del lavoro lo sono state per il 74,1%, mentre la possibilità di ottenere una borsa di studio ha inciso per la scelta del 27,3% dei diplomati ai master di primo livello, per i diplomati di master di secondo livello nel 52,5%.

 

Ciò che emerge con chiarezza dai neo diplomati nei corsi di Master offerti dal Politecnico è comunque la soddisfazione per l’esperienza appena conclusa: il 57,5% esprime un giudizio decisamente positivo per gli argomenti trattati nel corso. Ulteriore conferma di questa soddisfazione, il 76,4% dei diplomati di master dichiara che, potendo tornare indietro al momento della scelta, si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso di master e presso lo stesso ateneo.

 

Il Direttore della Scuola Master – il professor Paolo Neirotti – ha commentato questi risultati asserendo che “L’interpretazione delle statistiche di Alma Laurea ci dicono che in un ateneo come il Politecnico di Torino, i Master sono uno strumento con cui ingegneri, architetti, designer e pianificatori urbani si avvicinano a ruoli e professioni dove l’innovazione tecnologica richiede un innalzamento ed un diverso mix di competenze tecniche. Tuttavia, la nostra tradizione nei Master “politecnici” guarda anche a percorsi formativi capaci di qualificare e riconvertire laureati provenienti da altre discipline su tematiche profondamente legate ai cambiamenti tecnologici, economici e sociali che stiamo affrontando”.

 

Torna “Elsa la Belva” nel governo dei Proci

Di Augusto Grandi

A volte ritornano, e se ne farebbe volentieri a meno. Come in questo caso.

Perché a tornare al governo, seppur come consulente, è Elsa Fornero, “Elsa la belva” come la chiamavano i più educati dei suoi studenti all’Università di Torino. Non si sa ancora di cosa debba occuparsi ma la sola sua presenza provoca cattivi pensieri ed una serie di sacrosanti scongiuri…

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Mutui per i Giovani, le novità di Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo rinnova e rende ancora più conveniente la propria offerta di mutui per i giovani, settore in cui è leader in Italia, riservando alla clientela under 36 nuove proposte volte a incoraggiare l’acquisto della prima casa, in coerenza con le finalità del decreto-legge n.73 del 2021 (cd. Decreto Sostegni-bis).

Fino al 30 giugno 2022:

  • Domus Giovani Under 36è il mutuo dedicato ai giovani, con accesso ora ampliato fino a 36 anni, che consente di avere 40 anni di durata, 10 anni di preammortamento (con la possibilità di rimborsare solo la quota interessi, nel periodo della vita più delicato dal punto di vista delle entrate), copertura fino al 100% del valore dell’immobile. Da oggi, l’esenzione dell’imposta sostitutiva è estesa anche ai giovani under 36 con ISEE superiore a 40.000 euro;
  • mutui con garanzia Fondo di Garanzia Prima CasaIntesa Sanpaolo intende valorizzare e consentire al giovane mutuatario di fruire di ulteriori elementi di vantaggio rispetto a quanto previsto dalla norma, offrendo tassi dedicati estremamente competitivi; azzeramento delle spese istruttoria, delle spese di incasso rata e del costo opzioni contrattuali (quali sospensione del pagamento delle rate e flessibilità della durata); possibilità di finanziare fino al 100% del valore dell’immobile (in virtù dell’estensione della garanzia dello Stato all’80% della quota capitale per i mutui con loan to value elevati).

Stefano Barrese, Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo: «L’attenzione alle giovani generazioni e l’inclusione finanziaria da sempre al centro dell’impegno di Intesa Sanpaolo: per noi, investire sui giovani vuol dire investire sul nostro futuro».

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In Italia la quota di popolazione che risiede in abitazioni di proprietà è particolarmente alta, pari al 78,8%. Si tratta di un tratto comune a tutte le regioni italiane che mostrano percentuali che variano tra il 69,4% di Bolzano e il 93,1% del Molise. In Piemonte è del 76,6%. Valori particolarmente alti si osservano nei centri abitati più piccoli (siamo all’85% circa per i comuni con meno di 10.000 abitanti), ma anche nelle città più grandi le abitazioni di proprietà sono diffuse e pari a tre su quattro.

La propensione ad acquistare una propria abitazione è alta fin dalla giovane età: le famiglie composte da giovani con età inferiore a 36 anni sono proprietarie delle abitazioni in cui risiedono nel 60,2% dei casi. Ciò significa che la decisione di acquistare la prima casa viene presa molto presto, molto probabilmente nel momento stesso in cui si decide di andare a vivere in un’abitazione diversa da quella della famiglia di origine.

È dunque alto il fabbisogno di finanziamento a medio-lungo termine dei giovani con meno di 36 anni, che molto spesso sono da poco entrati stabilmente nel mondo del lavoro e presentano redditi relativamente contenuti. Il reddito medio delle famiglie guidate da under 36 è pari a 26.758 euro, il 23% in meno rispetto alle famiglie con a capo persone tra il 45 e i 54 anni. Nel nord ovest, sempre per la fascia under 36, è pari a 29.813 euro. Nel Mezzogiorno ci si colloca addirittura poco sopra i 20.000 euro. Altamente probabile che gran parte degli under 36 italiani abbia un ISEE inferiore a 40.000 euro: nel 2019, infatti, in Italia solo il 4,3% degli ISEE ordinari andava oltre questa soglia (la quota di popolazione che ha presentato una dichiarazione sostitutiva unica per ottenere la certificazione ISEE è pari al 30%) e l’ISEE era più basso proprio nelle classi di età più giovani.

Premiati a Marengo i “Giornalisti di pace”

“Il nostro è un contributo per costruire la pace attraverso la narrazione e aiutando le persone a pensare in modo libero”. Parole di Daniele Barale e Patrizia Foresto cui è stato assegnato il premio ‘Steli di pace’, giunto alla terza edizione.

Il concorso, ideato dall’Unione giornalisti e comunicatori europei (Ujce) con il Gus (Giornalisti uffici stampa) del Piemonte, si prefigge «di valorizzare chi, attraverso la stampa o con altre forme di comunicazione, trasmette un messaggio di pace e valorizzando i costruttori di pace». L’evento che si è svolto a Marengo, il 15 luglio nel cortile dell’Auditorium nel rispetto delle norme anticovid, ha riconfermato il ruolo di crocevia culturale del polo dedicato a Napoleone e che “rappresenta l’Europa intera” come hanno sottolineato Maurizio Sciaudone, consigliere provinciale con delega al patrimonio, e Cherima Fteita, assessore del Comune di Alessandria con delega a manifestazioni ed eventi.

 

I riconoscimenti, un calice con stele in peltro, sono stati consegnati da Ezio Ercole, vicepresidente del consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti, e da Antonio Rotondo, presidente dell’Unione giornalisti e comunicatori europei, mentre la presentazione è stata curata da Efrem Bovo.

Patrizia Foresto, giornalista torinese, ha collaborato e collabora con varie testate locali e nazionali scrivendo d’arte, costume e museologia e si occupa di uffici stampa per Fondazioni ed enti privati. Fra i molti scritti, spiccano quelli dedicati all’Armenia, pubblicati anche su ‘Il Mondo’ di Pannunzio.

Daniele Barale, giornalista, ha scritto e scrive per diverse testate, tra cui Vita Diocesana Pinerolese, Il Laboratorio, Tempi, Il Foglio (recensioni libri).

Entrambi i giornalisti sono impegnati per fare conoscere le criticità e contribuire a fare emergere e sviluppare una coscienza sociale di libertà e integrità etica.

La cerimonia di consegna è stata aperta e conclusa da due brani musicali per arpa eseguiti da Camillo Vespoli, docente del Liceo musicale, noto all’ambiente alessandrino per la sua intensa attività concertistica in Italia e all’estero.

Successivamente è seguita la presentazione di un libro in memoria di Ermanno Eandi, torinese, poeta, giornalista e scrittore scomparso nel maggio del 2020, accompagnata dalle parole di Marco Margrita, presidente regionale del Movimento cristiano lavoratori (Mcl).

Importante sottolineatura della ricorrenza del 15 luglio, quale data di un pace raggiunta tra Napoleone Bonaparte e Papa Pio VII  con il Concordato firmato nel 1801.

Anche questa iniziativa ha contribuito ad ampliare i paesaggi culturali che conferiscono “uno stato particolare al luogo che diventa a sua volta creatore di itinerari e stimolo per nuove alleanze operative e forti connessioni che partono da un’area vasta capace di allargarsi ‘per terra e per mare’ nel nome di Marengo” rileva Efrem Bovo, ricordando alcune delle iniziative più recenti come l’insediamento della Scuola europea di rievocatori napoleonici, oltre a quelle più strettamente collegate alla vittoriosa battaglia di Napoleone del 14 giugno 1800, che, tutte insieme e in un respiro internazionale, dimostrano come la cultura, a trecentosessanta gradi, può avere “un ruolo trasformativo sia materiale, sia immateriale, in quanto può contribuire direttamente allo sviluppo economico e sociale”.

Attenti agli ETF: possono essere a rischio

Uno dei fenomeni più interessanti del mercato borsistico è sicuramente quello degli ETF (Exchange traded fund), fondi comuni che hanno la caratteristica di essere quotati in Borsa, come qualunque titolo obbligazionario od azionario.

Il primo ETF è stato lanciato sul mercato americano nel 1992 e aveva come riferimento l’indice S&P 500; in Italia sono stati introdotti a partire dal settembre del 2002.

Ricordiamo sinteticamente le caratteristiche peculiari di questi strumenti:

riproduzione fedele dell’andamento dell’indice cui sono legati con metodi automatici, senza quindi valutazioni discrezionali da parte di un team di esperti, come avviene con i fondi “tradizionali”: niente valutazione dei bilanci,niente analisi dei settori,niente studi sull’economia, ma semplicemente la costruzione di un portafoglio rigidamente composto dai titoli che fanno parte dell’indice prescelto. Una caratteristica di trasparenza totale: se l’indice di riferimento è la Borsa italiana e questa sale,il valore dell’ETF Italia cresce, mentre se l’indice scende, il valore cala. Elementare e trasparente, senza le sorprese provocate da gestori incapaci o sfortunati.
quotazione in borsa delle quote,che così possono essere acquistati o venduti immediatamente ad una quotazione certa, senza le incertezze legate alla sottoscrizione o al riscatto dei fondi tradizionali, che avvengono con molti giorni di ritardo rispetto al momento della firma dell’ordine di acquisto o di vendita.
costo modesto, largamente inferiore a quello dei fondi, sia per quanto riguarda la negoziazione sia per quanto riguarda la gestione (il rapporto è di circa 1 a 10!). Ciò rappresenta un enorme vantaggio per i risparmiatori, che possono sperare in performance migliori, poiché i loro risultati non sono “limati” da spese eccessive.

Quest’ultima caratteristica ha frenato il successo dello strumento, poiché le banche per anni hanno fatto in modo che i clienti non si orientassero verso gli ETF (definiti “pericolosi perché quotati in borsa”…) e continuassero a sottoscrivere i loro fondi.

Ma l’oggettiva bontà degli ETF, la diffusione dell’home banking e del trading on line (che ha svincolato i clienti dalla “tutela” delle banche, dando loro la piena libertà di operare sui mercati), hanno consentito di portare al successo anche in Italia i fondi quotati ed indicizzati, che oggi sono presenti nell’apposita sezione del sito di Borsa Italiana con migliaia di offerte ed animano scambi per cifre imponenti.

Tutto bene dunque?

Sì, ma…

Ma gli “stregoni del denaro” hanno messo gli occhi sugli ETF e ne hanno trasformato la natura, rendendoli potenzialmente rischiosi.

Come?

Manipolando il loro modo di operare. Quello “naturale” è comprare titoli nella stessa misura in cui compongono l’indice: rischio teorico massimo l’azzeramento del valore che può verificarsi solo nel caso in cui tutti i titoli dell’indice si azzerino (fatto assolutamente impossibile).

Quello “artificiale” che si è diffuso da qualche tempo è comprare un indice da un intermediario attraverso un derivato o una serie di future: rischio teorico massimo perdere tutto per insolvenza del venditore dell’indice (anche se la Borsa di riferimento sale!), caso non solo teorico, ma purtroppo pratico (basti pensare che uno degli operatori più attivi sul mercato era Lehman…).

Un altro modus operandi di alcuni ETF è quello di prestare i titoli detenuti in portafoglio ad operatori che speculano al ribasso ed hanno bisogno dei titoli da consegnare all’acquirente. In pratica l’ETF presta il proprio patrimonio a terzi, in cambio di un profitto più o meno elevato. Ma in questo caso si introduce un altro elemento di forte rischio potenziale, rappresentato dall’eventualità che chi ha ricevuto i titoli in prestito non li restituisca alla scadenza, provocando la perdita integrale del controvalore dell’operazione. Fra l’altro, questo tipo di agire è lesivo degli interessi dei possessori delle quote dell’ETF, perché consente agli speculatori di vendere azioni sul mercato deprimendone le quotazioni. Insomma, è come se un condannato a morte per fucilazione sentisse dire dal sergente che comanda il plotone di esecuzione: “Non possiamo procedere, non abbiamo le pallottole!” e facesse un passo avanti sorridendo e dicendo: “Niente paura, ho qui una manciata di pallottole in tasca, ve le posso dare io!”. Comportamento suicida…

Consiglio per i lettori: continuate ad orientarvi sugli ETF più che sui fondi, ma facendo bene attenzione al loro regolamento.

Se appare la dicitura “sintetico” o se nel prospetto è scritto che l’ETF può ricorrere a strumenti derivati ed a contratti dai nomi strani come “swap based” statene alla larga.

Se appare la dicitura “prestito titoli” statene alla larga, perché vi comportereste come il condannato alla fucilazione che offre le pallottole al plotone d’esecuzione.

Preferite ETF “normali”, quelli con la dicitura “portafoglio fisico”, che prevedono l’operatività basata esclusivamente sull’acquisto di titoli “veri”, e non di “aria fritta”…

Gianluigi De Marchi

demarketing2008@libero.it

 Previsioni di assunzione di apprendisti: saldo negativo al -35,38%

Il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici, è stato rieletto per i prossimi 4 anni alla guida dell’associazione. Dopo la votazione ha commentato l’Indagine congiunturale del 3° trimestre 2021. Andamento occupazionale: il saldo peggiora, dal -15,06% al -21,83%

 Giorgio Felici, 50 anni, titolare della Tipografia Piemonte Editrice (nella quale, al fianco del padre, ha cominciato a collaborare fin dal 1990), è stato confermato alla presidenza di Confartigianato Imprese Piemonte, dove resterà in carica fino al 2024. Vanta una lunga esperienza associativa iniziata nel gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Cuneo e attualmente è Vice Presidente Vicario dell’associazione di Cuneo. Dal 1999 al 2003 ha ricoperto la carica di Vice Presidente regionale.

Indagine congiunturale 3° trimestre 2021

 

La terza indagine trimestrale congiunturale del 2021 predisposta da Confartigianato Imprese Piemonte tratteggia un quadro in cui prevalgono i colori scuri, a testimonianza delle perduranti forti preoccupazioni del mondo delle piccole imprese artigiane.

Il saldo delle previsioni della produzione totale è ancora più negativo, anche se di poco, passando dal -26,37% al – 27,65%.

Passando all’acquisizione di nuovi ordini, nel saldo si confermano i pessimisti, anche se con un lieve miglioramento: dal -42,77% al -42,57%.

Le ipotesi di carnet ordini sufficienti per meno di 1 mese salgono dal 46,29% al 49,43%; quelle di carnet da uno a tre mesi calano dal 39,61% al 38,80%; quelle di carnet superiore ai tre mesi si riducono da 14,09% all’11,77% denotando una diminuzione della fiducia di poter contare su commesse di lavorazione di lungo termine.

Si accentua la negatività del saldo delle previsioni di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni che passa dal -37,67% al -44,17%.

Per quanto riguarda l’andamento occupazionale, il saldo peggiora, passando dal -15,06% al -21,83%.

In merito alle previsioni di assunzione di apprendisti si accentua la negatività del saldo che passa dal -29,29% al -35,38%.

Le ipotesi di investimenti per ampliamenti programmati per i prossimi 12 mesi scendono dal l’8,38% al 7,77%; le previsioni di investimenti per sostituzioni si riducono dal 13,37% al 12,29%; gli intervistati che non hanno programmato investimenti salgono 78,25% al 79,94%.

 

 

 

Le previsioni di regolarità negli incassi scendono dal 61,24% al 57,60%; le ipotesi di ritardi salgono dal 38,40% al 41,94%.

Il commento del Presidente Giorgio Felici

“In un momento in cui si comincia ad intravvedere la luce in fondo al tunnel in cui il Covid-19 ha fatto entrare la nostra economia –osserva Giorgio Felici presidente di Confartigianato Imprese Piemonte– le nostre imprese temono fortemente una battuta di arresto. Un elemento di grande criticità che rischia di bloccare la ripresa è il pesantissimo aumento dei costi delle materie prime. La crescita esponenziale dei prezzi sta infatti rendendo vane le opportunità offerte dal bonus edilizia per molti settori che sono stati pesantemente colpiti dalla pandemia. Le conseguenze possono essere particolarmente gravi non solo per l’edilizia, ma anche per i settori di: metallurgia, legno, gomma e materie plastiche, mobili, autoveicoli, prodotti in metallo, apparecchiature elettriche ed elettroniche. Allarme desta anche l’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche, quasi raddoppiato in un anno.”

“A fronte di tale situazione –conclude Felici chiediamo un intervento urgente ed efficace da parte del Governo per tutelare le imprese coinvolte in questi insostenibili rincari.”

 

La terza indagine trimestrale 2021 dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte è stata realizzata elaborando le risposte ad un questionario telematico rivolto ad un campione di 2.250 imprese artigiane del Piemonte individuate nei comparti di produzione e di servizi maggiormente significativi.

 

“La Mozzarella di Bufala Campana Dop. Una storia lunga 40 anni”

Giovedì 22 Luglio 2021 – ore 18.00 – 19.00 PARLACONME 

Pier Maria Saccani Direttore del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop

La Mozzarella di Bufala Campana Dop. Una storia lunga 40 anni

Nella puntata di #Parlaconme di domani 22 luglio alle ore 18:00 avremo il grande piacere di parlare con il Direttore del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, Pier Maria Saccani.

In comune, il Dr. Saccani e la conduttrice, oltre ad avere la massima stima per il “Brand iconico”, hanno la partecipazione all’importante progetto di True ItalianTaste – a difesa del Made in Italy con #Civediamoincamera, un’iniziativa promossa e finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale nell’ambito della campagna governativa “The Extraordinary ItalianTaste”, e coordinata da Assocamerestero, l’associazione che riunisce le 81 Camere di Commercio Italiane nel mondo, che mira a valorizzare, promuovere e tutelare il prodotto agroalimentare autentico italiano. GRINDER IdeasProduction Entertainment.

Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, quest’anno compie 40 anni dalla sua fondazione. Era il 13 luglio 1981 quando un gruppo di lungimiranti imprenditori decise di unire le forze e puntare alla salvaguardia e promozione di quello che oggi è diventato uno dei prodotti simboli del Made in Italy.

Quarant’anni dopo, il metodo di lavorazione non è cambiato, grazie all’innovazione tecnologica sono stati elevati gli standard qualitativi e migliorata la logistica, così, da prodotto locale, la Bufala Campana è diventata un fenomeno mondiale, incarnando lo stile di vita italiano, fatto di gusto e piacere.

Ma non basta, oltre al compleanno del Consorzio, il 12 giugno scorso sono ricorsi anche i 25 anni del riconoscimento del marchio DOP alla mozzarella di bufala campana. Un doppio anniversario decisamente importante per il Brand.

Oltre a ripercorrere con il Direttore le principali tappe della storia del Consorzio di tutela e dei meravigliosi eventi organizzati per festeggiare il suo compleanno, (ricordiamo le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita allo stand durante la 1^ Festa dell’Educazione Alimentare organizzata da Confederazione Nazionale Coldiretti: “Ah, qui si fa la Mozzarella…” ), avremo modo di capire in che modoed attraverso quali mezzi tradizionali ed innovativi, la Mozzarella di Bufala Campana Dop, si difende dalle frodi sul web e non solo.

In tempo di Covid19, riporta il comunicato stampa del Consorzio, sono aumentate le fake-mozzarelle sui mercati. La Mozzarella di Bufala Campana Dop è ancora più imitata, come emerge dal report annuale elaborato dal settore Vigilanza del Consorzio di Tutela e che prende in esame le azioni intraprese nel 2020. Centinaia i casi rilevati dall’attività di verifica e il web si conferma il terreno privilegiato per le violazioni. Gli ultimi dati del Consorzio si concentrano proprio sull’attività di “online brand protection”, con rilevazioni che coprono tutto il 2020.

“Siamo di fronte a un fenomeno in costante crescita, visto che l’uso del web è sempre più capillare, e che non può essere preso sottogamba dal momento che su un totale di circa 2000 link con riferimenti al marchio e alla Dop Mozzarella di Bufala Campana ben 183 sono stati considerati lesivi, dunque dei veri e propri abusi. È chiaro che il rispetto del marchio in quelli che sono potenzialmente i più grandi mercati del mondo rappresenta una questione di assoluta rilevanza soprattutto per il futuro della filiera della Mozzarella di Bufala Campana Dop”, commenta il direttore del Consorzio di Tutela, Pier Maria Saccani.

E noi proprio con lui andremo ad approfondire questo e tutti gli altri temi che riguardano questo meraviglioso Brand che è un’eccellenza italiana nel mondo.

Allinterno della puntata, inoltre, verrà ricordato  il sito di Parla Con Me www.parlaconmeofficial.it con allinterno di tutti i podcast della scorsa stagione, di quella attuale e il salottino di Parla Con Me è ONLINE!

PODCAST DAL GIORNO DOPO SU WWW.PARLACONMEOFFICIAL.IT

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Per collegarsi ed ascoltare la trasmissione:

– collegarsi al sito www.vidanetwork.it

–  app ufficiale RADIO VIDA NETWORK scaricabile gratuitamente per IOS e ANDROID

su speaker Alexa e Google Home

REPLICHE:

–  REPLICA il giorno successivo – venerdì – alle ore 9.00 

–  REPLICA il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30 

uBroker partner del Vertigo Festival Beer di Pianezza

L’azienda che azzera le bollette di luce e gas reinveste parte degli utili in iniziative filantropiche e di mecenatismo culturale a sostegno dello showbusiness e della valorizzazione delle proprie risorse umane.

‘uBroker Srl’, prima realtà d’impresa italiana ad aver azzerato le bollette di luce e gas, prosegue con successo nel proprio cammino di sostegno a iniziative filantropiche e di mecenatismo culturale.
L’azienda fondata nel 2015 da Cristiano Bilucaglia e Fabio Spallanzani, da sempre attenta alle nuove povertà e alle esigenze del territorio, sarà nuovamente partner del ‘Vertigo Festival Beer’ presso l’area spettacoli di Via Torino 29/B a Pianezza (Tel. 011 2425792), che andrà in scena dal 23 al 31 luglio 2021.

Otto giorni di grandi eventi fra musica e cabaret con un cartellone ricco di appuntamenti di prestigio che prevede, in ordine cronologico
‘The Royal Band – Queen Tribute (23/07)
Gran Galà di Cabaret (24/07)
El Tren del Sabor – Serata Tributo alla musica cubana (25/07)
l’ex Pooh Dodi Battaglia (26/07, Open Act: Questo Strano Mondo-Tributo Pooh)
Standing Ovation (Tributo Vasco Rossi) & Andrea Cucchia Innesto (27/07)
Stef Burns League (28/07, Open Act: Six Blade Band – Dire Straits Tribute)
Federico Poggipollini (29/07)
Gallo Team (30/07)
Dobermann più I-Dea (& Friends)
“Il ritorno degli eventi live costituisce uno dei primi segnali di voglia di normalità di un’Italia pronta a risorgere migliore di prima dalle ceneri della pandemia ancora in corso”, esordisce Cristiano Bilucaglia, fondatore del progetto Zero.
“Noi di ‘uBroker’ crediamo da sempre nella valorizzazione delle risorse umane. E la cultura, il sano divertimento, sono i vettori migliori con cui incentivare e premiare chi fa parte meritatamente della nostra squadra. Motivo per cui, come azienda, abbiamo acquistato un pacchetto di 30 posti da omaggiare ai nostri dipendenti per lo spettacolo ‘Gran Galà di cabaret’ che si terrà sabato 24 Luglio sera. Un modo per condividere un momento di aggregazione fra sorrisi e compagnia”, spiega il Presidente di ‘uBroker Srl’.
Che riprende: “Quello con Andrea Carbonara, valente ristoratore pianezzese, e con gli amici del ‘Vertigo’, è un sodalizio che prosegue felicemente da anni. Già nel 2018 ho creduto nella loro rassegna estiva, dando vita allo ‘Zero Festival Beer’, dal nome del progetto Zero che consente di azzerare le bollette di luce e gas, Canone Rai e accise incluse. Nel dicembre 2020, in occasione delle festività natalizie, con l’amico Andrea abbiamo ideato ‘Risate per cena’, il primo comic delivery italiano che portava a casa delle persone, oltre a dell’ottimo cibo, anche uno spettacolo di cabaret con grandi nomi visibile gratuitamente attraverso la piattaforma Zoom. Un modo concreto per sostenere la ristorazione, tra i settori più colpiti dagli effetti del Covid-19, regalando allegria e speranza in un momento storico fra i più difficili della vita del Paese. Crediamo che il futuro dell’Italia passi anche attraverso nuove forme di incentivo al settore spettacoli, determinante per l’economia e il traino del turismo nazionali”, conclude soddisfatto Cristiano Bilucaglia.
Tutte le informazioni disponibili sul sito vertigospettacoli.it.