ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 293

Commercialisti, crescono iscritti e praticanti

Rapporto 2021 del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti 

 

  • A livello geografico maggior dinamismo nella crescita degli iscritti negli Ordini settentrionali, in special modo nel Nordovest che rileva il +1%. In pole position la Lombardia con il +1,5% che si traduce in +299 iscritti pari al 57% dell’incremento totale 

 

  • Situazione inversa geograficamente sul fronte del reddito medio: nel 2020 cresce a Sud (+4,5%), mentre cala a Nord (-0,3%), sebbene il primo equivalga sostanzialmente al 40,2% delle regioni settentrionali. Il divario a livello regionale è massimo tra Calabria (27.102) e Trentino Alto Adige (113.842): il reddito medio del Trentino è 4,2 volte quello della Calabria 

 

 

Aumenta il tasso della crescita di iscrizioni (+0,4%) spinto dagli Ordini del Nord (+0,9%) ma è nel Sud che cresce maggiormente il reddito medio (+4,5%). Questa la fotografia dei commercialisti italiani scattata dal Rapporto 2021 sulla professione, del Consiglio e della Fondazione Nazionale della Categoria, illustrato oggi nell’ambito di un convegno nazionale tenutosi al Palazzo dei Congressi a Roma

Lo studio evidenzia come l’anno scorso si sia registrata un’inversione di tendenza nella dinamica degli iscritti all’Albo e in quella degli iscritti al Registro praticanti. Nel primo caso, infatti, il tasso di crescita annuale, sceso nel 2019 a +0,1%, nel 2020 è risalito a +0,4% pari a 523 unità rispetto all’anno precedente, mentre nel secondo caso, dopo un lungo periodo di continue flessioni, si rileva un incremento pari a +4,3% equivalente a 532 unità, facendo segnare una netta discontinuità.  In tredici anni gli iscritti all’Albo sono aumentati di 11.799 unità, +11% sul 2007. Nello stesso periodo, la popolazione italiana è diminuita dello 0,6%, mentre l’occupazione è diminuita del 4,1% e le imprese attive sono aumentate del 2,3%. Ciò ha determinato un calo significativo del rapporto tra la popolazione e gli iscritti, passato in undici anni da 555 a 497 e del rapporto tra le imprese attive e gli iscritti che nello stesso periodo è passato da 50 a 43.

 

A livello geografico maggior dinamismo nella crescita degli iscritti negli Ordini territoriali del Nord Italia, in special modo nel Nordovest che rileva il +1% contro lo 0,7% del Nordest. Al Nord, in pole position è la Lombardia con il +1,5% che si traduce in +299 iscritti pari al 57% della crescita totale. Nel Sud invece, dopo il -0,5% dello scorso anno, gli iscritti riprendono a salire seppure ad un tasso minimo: +0,1%. In particolare, nelle Isole l’incremento è nullo, mentre nelle regioni dell’Italia meridionale si registra un aumento dello 0,1%. Da segnalare, in particolare, il -0,4% della Puglia con un calo di 35 iscritti, mentre il Molise, con una riduzione di 17 iscritti, fa registrare il -3,4%.

 

Maggiori quote rosa negli Ordini del Nord, in particolare nel Nord-est si raggiunge il 36,8% con una punta del 41,5% in Emilia-Romagna, mentre nel Sud vi è una flessione per assestarsi al 30,2% con il valore più basso in Campania (26,3%). Analogamente, anche per i giovani, nel Nord, si registrano livelli più elevati (20,4%) rispetto al Sud (15,9%). Da segnalare come la quota di donne continui ad aumentare di anno in anno (+0,2%), mentre quella dei giovani tende a diminuire progressivamente.

 

La crescita dei praticanti è stata particolarmente elevata nel Centro con il +9,9%, molto più bassa invece nel Sud con il +0,9%. Nelle Isole, invece, gli iscritti al Registro dei praticanti sono diminuiti del 5,8%. La crescita al Nord è pari al 4,7% con un ritmo più sostenuto nel Nordest (+7,9%) rispetto al Nordovest (+3%).

Per quanto riguarda Il reddito professionale netto medio, nel 2020 continua ad aumentare anche se a un ritmo decisamente più lento rispetto al 2019. Il tasso di crescita annuale passa, infatti, dal +2,6% al +0,5% e il valore medio sale a 61.237 euro superando in tal modo il livello del 2009 (61.138 euro). Il reddito mediano, invece, cresce, del 2,3% portandosi a 35.255 euro pari al 57,6% di quello medio e recuperando terreno, quindi, rispetto al 56,5% di un anno prima. Il reddito medio cresce a Sud (+4,5%), mentre cala a Nord (-0,3%), sebbene il primo equivalga sostanzialmente al 40,2% delle regioni settentrionali. Il divario a livello regionale è massimo tra Calabria (27.102) e Trentino Alto Adige (113.842): il reddito medio del Trentino è 4,2 volte quello della Calabria.

Il Gruppo Iren acquisisce il 100% di Bosch Energy and Building Solutions Italy

Consolida la sua posizione nel settore dell’efficientamento energetico

Iren Smart Solutions SpA, controllata interamente da Iren SpA tramite Iren Energia, ha sottoscritto il contratto per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Bosch Energy and Building Solutions Italy Srl, società operante nel settore dell’efficientamento energetico anche in qualità di ESCo (Energy Service Company) nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti integrati di riscaldamento, climatizzazione e cogenerazione per clienti pubblici e privati. Bosch Energy and Building Solutions Italy Srl, inoltre, gestisce significative commesse nel settore ospedaliero, segmento di mercato nel quale Iren Smart Solutions non è attualmente presente.

Il razionale strategico dell’operazione risiede nella complementarità delle attività svolte da Iren Smart Solutions SpA e Bosch Energy and Building Solutions Italy Srl. Quest’ultima, infatti, ha una forte esperienza dei contratti EPC (contratto di prestazione energetica) nella gestione di grandi imprese, è attiva nel mercato della micro-cogenerazione, nel real estate del settore terziario, ha competenze nel settore della building automation sia nel campo immobiliare sia in quello sanitario, e completa in tal modo le competenze e la base clienti di Iren Smart Solutions SpA. La società acquisita opera prevalentemente nel nord Italia.

Le azioni commerciali e gli ambiziosi piani di sviluppo tecnologico e progettuale che Iren Smart Solutions sarà capace di integrare nel proprio ventaglio di servizi offerti consentiranno di conseguire una crescita futura della redditività di Bosch Energy and Building Solutions Italy Srl.

Il cash out dell’operazione è soggetto ad aggiustamento di prezzo per effetto del valore della posizione finanziaria netta e del capitale circolante al momento del closing.

Il Presidente del Gruppo Iren, Renato Boero ha dichiarato “L’operazione di crescita per linee esterne appena conclusa permette a Iren di espandere le attività offerte nell’ambito dell’efficienza energetica e di assumere un ruolo primario nel contesto nazionale, caratterizzato dalla volontà di migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva. Il Gruppo si pone, infatti, come partner industriale di eccellenza nella riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato dei nostri territori contribuendo in maniera significativa alla riduzione dei consumi e all’abbattimento delle emissioni di CO2”.

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale Gianni Vittorio Armani ha dichiarato: “La società Bosch Energy and Building Solutions Italy Srl ha un modello industriale e organizzativo efficacemente integrabile con quello di Iren Smart Solutions grazie al quale sarà possibile estrarre importanti sinergie. Questa operazione ci permetterà di acquisire ulteriore know-how e di assumere maggiore rilevanza nel mercato dell’efficienza energetica che è uno dei pilastri del PNRR per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e dei consumi energetici.”

 

Al via la terza edizione di EcommerceWeek

Una settimana di corsi e dibattiti sulle ultime novità dell’ecosistema e-commerce e retail

Dal 18 al 22 ottobre 2021 cinque giorni di corsi, plenarie e workshop dedicati ai mutamenti del mondo ecommerce, omnichannel e new retail

Organizzata dall’e-commerce agency torinese, Jusan Network, prende il via in formato digitale la terza edizione di Ecommerce Week, una settimana di apprendimento digitale rivolta al commercio online e offline.Ceo, manager, esperti di comunicazione, retail, omnichannel, social media, storytelling, infrastrutture, ricercatori e giornalisti si ritrovano per analizzare le nuove dinamiche di mercato, come è cambiato il consumatore, le nuove abitudini di acquisto, il prossimo futuro della vendita nei settori fashion, luxury, beauty, automotive, food&grocery, tech.
Il focus della cinque giorni sarà Tech&Humans, uno studio sul rapporto che lega imprescindibilmente la tecnologia con gli esseri umani e come il digitale impatta sul qualsiasi tipo di azienda e di business. Oggi la connessione è più rilevante che mai.L’asset più importante per qualsiasi attività e impresa sono le persone e la tecnologia. Potenziare il processo di trasformazione digitale e comprendere i benefici dell’innovazione sono fattori determinanti nelle nuove modalità operative delle imprese. La tecnologia è un facilitatore che affianca l’essere umano – afferma Samuele Camatari, CEO Jusan Network e Newesis, organizzatore dell’evento. L’intelligenza artificiale o meglio l’intelligenza aumentata, machine learning non vanno a sostituire l’essere umano ma aiutano a costruire nuovi modelli di business, nuove applicazioni e nuove attività intorno alle persone. EcommerceWeek dedica la sua terza edizione proprio al rapporto tra tecnologia e gli esseri umani sapendo che il freno dello sviluppo economico in Italia è il mindset digitale.

Ecommerce Week propone un viaggio formativo di cinque giorni (18-22 ottobre) completamente gratuito per tutti gli imprenditori, commercianti e chiunque abbia voglia di imparare a destreggiarsi nelle vie labirintiche del mondo dell’e-commerce e retail fisico. L’evento sarà presentato unicamente online tramite la piattaforma di streaming Novares.live, alla quale si accede dal sito ufficiale dell’evento.
Stiamo vivendo una rivoluzione globale e un boom dell’e-commerce. A livello mondo stiamo assistendo ad una veloce trasformazione delle abitudini e dei comportamenti dei consumatori, degli stili di vita. Durante la 3° Edizione di EcommerceWeek vedremo l’impatto del Covid sulla domanda di beni e servizi, il ruolo della tecnologia, l’impatto dei cambiamenti sul consumatore, sulla produzione, sulla vendita, il ruolo dei negozi fisici e come cambia il rapporto e la relazione con l’utente finale.
Affronteremo il tema dell’economia digitale, del carattere di inclusività che la tecnologia deve avere, di come migliorare le connessioni sul territorio nazionale e a livello mondo, di come creare servizi digitali sicuri e veloci, dell’importanza della cybersecurity per proteggere i servizi online e i dati, del ruolo fondamentale della digitalizzazione e dei processi di innovazione che debbano rispettare un’etica è mettere al centro l’essere umano.

La prossima normalità sarà vendere in tutto il mondo e dalle ultime indagini di mercato è chiaro che lo shopping etico è destinato a diventare una preoccupazione per consumatori, produttori e rivenditori. Il 56% degli italiani non comprerebbe più da un brand non etico e pagherebbe +25% un prodotto etico; quindi, è giunto il momento per tutti i rivenditori di guidare i processi di vendita in materia di etica partendo dalla catena di approvvigionamento. Ed è il tempo che le aziende anticipino le nuove tendenze esplorando nuove iniziative commerciali.
Dal 18 al 22 ottobre durante la terza Edizione di EcommerceWeek verranno presentate le aspettative dei consumatori, le grandi opportunità di crescita per i brand, i giusti approcci digitali che le aziende (produttori e rivenditori) possono sfruttare per connettersi con il consumatore moderno rendendo più facile l’interazione e più duratura la loro relazione. Potremo scoprire come ottimizzare l’espansione internazionale, come promuovere nuovi prodotti, come diversificare i canali di vendita, come attrare un nuovo pubblico sfruttando la comunicazione e i canali social, e quali nuove funzionalità per creare nuove esperienze utente proficue e coinvolgenti. Ecommerce Week risponde a questo forte cambiamento promuovendo l’innovazione e l’imprenditorialità, il dialogo tra le aziende e i consumatori, considerando fondamentale l’uguaglianza, la prossimità e l’inclusività. Non bastano solo competenze tecniche, ma serve una visione globale, servono soluzioni tattiche e d’impatto, che reinventino l’esperienza del consumatore, anticipi le prossime tendenze per andare oltre ciò che è possibile.

Dati, numeri, case study, novità, esempi pratici e consigli su trasformazione digitale, multicanalità, innovazioni marketing, big data, AI, pagamenti, verranno esposti nella cinque giorni ricca di corsi e workshop da rappresentanti di colossi tra cui: Lacoste, Maserati, Samsung, Vodafone, Acqua di Parma, Collistar, Moschino (AEFFE Group), Stella McCartney, L’Oréal, Al Tayer. Presenti enti e istituzioni come: Camera di Commercio Torino, Regione Piemonte, CC Unione Industriale Torino, Assintel.
Presenti influencer e rappresentanti dei più noti e in voga social network come: Twitter, TikTok.
Ecommerce Week è divenuto il più importante Virtual Ecommerce Summit in Italia. A dimostrarlo sono i numeri di EcommerceWeek, che ad oggi conta: 2 Edizioni, 14 giornate di formazione gratuita, 52 corsi erogati, 65 Brand coinvolti, 60 Relatori, 50.000 persone formate durante le 2 edizioni, 320.000 visualizzazioni dei corsi.
JUSAN NETWORK Da quasi vent’anni, Jusan Network, organizzatrice dell’evento, opera nel mondo dello sviluppo e-commerce, comunicazione, marketing e social media.
Jusan Network lavora a supporto delle grandi e piccole aziende nei settori B2B e B2C, per grandi istituzioni ed enti governativi sia italiani che internazionali. All’avanguardia in tutto ciò che pertiene al mondo digitale, Jusan è promotrice di diverse iniziative volte a favorire la diffusione della cultura del commercio elettronico in Italia, tra cui EcommerceDay, EcommerceTalk, EcommerceGuru, EcommerceCommunity.

 

Website: ecommerceweek.it
Mail: ecommerceweek@jusan.it
Facebook: facebook.com/JusanNetwork
Instagram: instagram.com/ecommerceguru.it/
Twitter: twitter.com/ecommerceguruit/
#EcommerceWeek

Intervengono a EcommerceWeek :
Richard Simonin – Vice Chairman Of The Board – Al Tayer Group (da Dubai)
Annachiara Favretto – Senior Director of Controlling for North and Central America – Lacoste (da USA)
Samuele Camatari – Founder e CEO Jusan & Newesis, Docente e Formatore
Elisa Weltert – Brand Manager Maserati
Rauno De Pasquale – CTO – Newesis
Luca Buratti – eBusiness & CMR Manager – Acqua di Parma
Rauno De Pasquale – CTO – Newesis
Donato Di Nella – Head of Corporate Sales – Vodafone
Francesco Vallone – International Business Development Manager – Bolton Group, Collistar
Enrico Del Bolgia – HR Director Consumer Product Division – L’Oréal
Gionata Galdenzi – Ecommerce Manager – AEFFE Group (Alberta Ferretti, Pollini, Moschino, Philosophy di Lorenzo Serafini, Custo Barcelona)
Francesco Del Bosco – Head of Global Ecommerce & Omnichannel – Santoni
Marco Boccalini – World Ecommerce Manager – Mr&Mrs
Simone Tomassetti – Strategic Partnership Southen Europe, Benelux e Scandinavia – Twitter
Maurizio Pimpinella – Presidente – A.P.S.P
Conte Besostri Grimaldi di Bellino Pietro Carlo– CEO & Founder – Azienda Agricola Conte Besostri
Francesca Bardelli – Responsabile della comunicazione web USA e Russia – Nonino
Giuseppe Giglio – CEO – Giglio.com
Antonio De Carolis – Presidente – Club Dirigenti Vendite & Marketing
Laura Martini – Marketing & Business Development Director – Leasys
Federica Cascia – Brand, Marketing & CX Strategy Lead – Samsung (da USA)
Nicola Cavalleri – Digital Manager – Dolce Gabbana
Luca Peyron – Teologo, autore, docente – Università Cattolica
Paolo Baracchino – Head of Sales – Blumarine – Blufin
Daniele Valle – Vicepresidente Commissione Cultura – Consiglio Regionale del Piemonte
Manuela Vellone – Pay & Reward Co-Ordinator Europe – Stella McCartney
Sergio Rosso – Presidente – Asili Notturni Umberto I
Chen Ming – Presidente – ANGI
Giancarlo Banchieri – Membro del Consiglio e della Giunta – Camera di Commercio di Torino
Ester Liquori – Founder & CEO – You are My Guide
Alessandro Donadio – HR Innovation Leader – EY
Jayant Narayan – Manager, Global Al Action Alliance – World Economic Forum
Giuseppina Violante – Vice President Emea Portfolio & Business Growth Luxury Coty Italia – Coty

 

Trasporto pubblico e green pass, le criticità

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LOBBLIGO DI GREEN PASS PER GLI AUTISTI MODIFICA SENSIBILMENTE IL SERVIZIO

La mappatura dei possibili disservizi legati alla mancanza del personale che da venerdì 15 dovrà essere munito di green pass pone criticità a macchia di leopardo in Piemonte

È confermata la possibilità di disagi sui mezzi pubblici legati allobbligo di green pass per gli autisti in vigore dal 15 ottobre, ma sarà circoscritta e definita con maggior precisione solo dopo i primi giorni di servizio. Lo rileva la ricognizione condotta dallAssessorato ai Trasporti della Regione Piemonte sulle aziende che prestano servizio di trasporto pubblico locale nella regione.

Alla richiesta dellAssessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi rispetto alle corse che potrebbero essere soppresse per mancanza di autisti muniti di green pass le aziende hanno infatti risposto segnalando, laddove possibile, quali siano le loro previsioni di disservizio. Ne emerge un quadro a macchia di leopardo, con criticità certamente presenti, ma non diffuse in maniera omogenea sul territorio regionale; si invitano perciò gli utenti a verificare orari e linee con il proprio operatore di servizio tpl prima di raggiungere fermate e stazioni.

Le difficoltà maggiori si riscontrano soprattutto nei grandi operatori, GTT e Trenitalia: in particolare, GTT, che, oltre alla metro gestisce circa 200 linee, con più di1.200 mezzi tra autobus, tram e treni conoltre 1800 conducenti a Torino e area metropolitana, segnala che,dai dati in suo possesso, in questo momento è stimabile una percentuale di assenze complessive tra il 10 e il 15%. Le criticità del servizio saranno gestite dando priorità alle corse più frequentate, a partire da quelle in orario scolastico e di ingresso/uscita dal lavoro. Il servizio verrà riprogrammato con aumenti degli intervalli sullelinee meno utilizzate con lobiettivo di non toglierelinee né saltare corse all’ultimo momento.

Trenitalia conferma che è stato predisposto un piano di intervento da attivare in caso di necessità, ricorrendo,ad esempio, a servizi sostitutivi pronti ad intervenire a supporto del servizio ferroviario; sono 27 in tutto i treniche subiranno una sospensione 

Grandabus, il consorzio con 14 operatori nel Cuneese, può contare su un livello di criticità moderato, dal momento che prevede 15 autisti sprovvisti di green pass in tutto il gruppo: se tale numero venisse confermato dai controlli, il servizio potrebbe non subire cancellazionidi corse, o comunque presentare modifiche molto circoscritte, ma se dovesse essere, al contrario,superiore alle previsioni la totale copertura non potrà essere garantita. Tra le aziende del consorzio, Bus Company rileva 8 autisti senza green pass e la copertura totale del servizio, sempre che i numeri vengano confermati.

Sempre nel Cuneese STP Società Trasporti Pubblici ha individuato 7 corse che potrebbero essere sospese.

Giachino, altro gruppo di rilievo, con base nellAstigiano, segnala un livello di criticità medio: il 15% degli autisti è sprovvisto di certificato verde, a cui si somma l8% di personale di guida attualmente assente per malattia. Le corse che potrebbero essere prioritariamente soppresse nel caso di massicce assenze di personale sono 44, di cui 6 potenziamenti e 15 scolastiche. Sempre nell’Astigiano, Gelosobusipotizza problemi su 17 corse ordinarie e una corsa di rinforzo.ASPgarantisce il servizio extraurbano, mentre per lurbano di Asti potrebbe esserci qualche disagio.

Nel Torinese sembrerebbero invece non aver problemi le linee operate da Chiesa, che prevede un regolaresvolgimento del servizio, mentre Gherri indica possibili criticità sulla linea 208 Bruzolo-San Didero-Bussoleno.

Nel Biellese l‘azienda di trasporto ATAP evidenzia la conoscenza di 25 dichiarazioni di indisponibilitàcorrispondenti al 13% del personale idoneo alla guida e al 15% del personale impiegato sui turni TPL. Se tali dipendenti domani esibiranno il green pass non ci saranno problemi, ma se dovessero esserci difficoltàlegate alla programmazione dei tamponi da parte dei singoli, che potranno comportare assenze comunicate con preavvisi minimi, sarà complessoindividuare a priori i servizi che potrebbero essere a rischio.

Nel Novarese e Verbano-Cusio-Ossola lazienda SAF è ottimista rispetto alla copertura completa del servizio in considerazione di un tasso del 2,27% del personale non dotato di green pass. È invece garantito il servizio da parte dellazienda Comazzi, mentre non vi sono ancoraprevisioni da parte di VCO Trasporti.

Anche se non ha un quadro preciso delle assenze, R.T.I. Novara/STNconferma la copertura dei servizi scolasticie nel caso di ulteriori assenze non pianificate saranno apportate modifiche alle linee a minore frequentazione, come Mortara-Novara, Cilavegna-Novara, Sillavengo-Novara.

NellAlessandrino, AMAG non può ancora dare indicazioni operative in merito al servizio dei prossimi giorni.

Travalica i confini della regione il servizio di Arriva, che opera tra Piemonte, Valle dAosta e Lombardia: lazienda comunica che nonsarà possibile garantire lassenza di impatti sul regolare svolgimento dei serviziper carenza di personale viaggiante e che potrebbero esserci disservizi sulle linee 1 Torino-Milano, 256Torino-Ivrea-Pont, 267 Torino-Piobesi-Carignano, 268 Torino-Aeroporto, 274 Bussoleno-Susa-Avigliana, 285 Oulx-Cesana-Claviere-Sestriere, 905 Susa-Bussoleno-Oulx, 275/282 Torino-Pinerolo- Argentina, linea 44 urbano TO. Le linee indicate sono a carattere prevalentemente non scolastico.

Treni Trenitalia sospesi per mancanza di personale:

Territori innovativi, il Canavese diventa digitale

Al via il progetto pilota ideato e promosso da Agenzia per lo Sviluppo del Canavese e da Camera di commercio di Torino in partnership con ICONA e ICO Valley  e con il supporto tecnico di ComoNExT – Innovation Hub e Fondazione Torino Wireless.

Obiettivo lo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio, attraverso l’innovazione e la digitalizzazione. Tra le azioni previste, favorire la nascita di startup innovative attraverso bandi e misure ad  hoc e una modellizzazione degli interventi per valutare la replicabilità su altri territori.

 In linea con il PNRR nazionale e con gli obiettivi europei, l’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese e la Camera di commercio di Torino presentano “Territori Innovativi”, un progetto per lo sviluppo e l’innovazione digitale del territorio canavesano, promosso con ICONA srl e ICO Valley e il supporto tecnico di ComoNExT – Innovation Hub e Fondazione Torino Wireless.

L’importante iniziativa viene presentata  a Ivrea presso Officine H con l’intervento di:

  • Agenzia per lo Sviluppo del Canavese, Presidente, dott. Luisa Marchelli 
  • Camera di commercio di Torino, Segretario Generale, dott. Guido Bolatto 
  • Città di Ivrea, Sindaco, Stefano Sertoli
  • ICONA srl, Presidente, dott. Andrea Ardissone 
  • ICO Valley, Presidente Comitato Promotore, Senatrice Virginia Tiraboschi

L’INIZIATIVA

Il progetto “Territori Innovativi” nasce con un obiettivo specifico: sostenere attraverso le leve dell’innovazione e della digitalizzazione lo sviluppo del sistema produttivo e del tessuto sociale delle aree locali, al fine di creare occupazione e sostenere la ripresa dei settori più in difficoltà.

Il Canavese è un territorio con caratteristiche che ben si prestano alle finalità del progetto. Innanzitutto, la grande eredità imprenditoriale e la competenza ancora persistente sul territorio nel settore ICT e nel digitale grazie all’heritage Olivetti. In secondo luogo, la presenza di un attore come l’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese che – con oltre 65 soci pubblici, privati e del terzo settore – è in grado di sostenere e aggregare gli attori chiave dell’ecosistema territoriale. Infine, la presenza di due rilevanti progetti come ICONA e ICO Valley che, sempre partendo dal territorio, intendono realizzare modelli e iniziative su scala nazionale e internazionale per la rinascita digitale e il riutilizzo digitale del patrimonio, anche fisico e industriale. Territori Innovativi è un progetto concepito come “pilota” nell’ambito delle attività del Punto Impresa Digitale (PID), mutuabile in futuro su altri territori, per favorire la crescita digitale dell’intero torinese. È inoltre inserito nella più ampia iniziativa The Digital Match promossa da Camera di commercio di Torino e Unione Industriali di Torino per posizionare l’Area Metropolitana del capoluogo e la Regione Piemonte quali territori di riferimento nazionale e internazionale per la rinascita attraverso il digitale. 

LA PAROLA AI PARTNER 

Luisa MarchelliPresidente dell’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese dichiara: “Dopo un lungo periodo di forzato immobilismo, il Canavese si propone con un’idea concreta di crescita e rinnovamento. L’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese, in stretta collaborazione con la Camera di commercio di Torino, ha raccolto le sollecitazioni del territorio e di due grandi realtà che ne fanno parte, ICONA e ICO Valley, dando vita a un progetto triennale di sviluppo e divulgazione di percorsi innovativi. Il progetto porterà aziende, attività commerciali e artigianali, lavoratori, cittadini e studenti a implementare, ad aggiornare e formare competenze in ambito tecnologico e digitale, per essere preparati e sfruttare al massimo le opportunità che l’Industria 4.0 ci offre ormai ogni giorno. Ringraziamo tutti per il grande sforzo profuso e sottolineiamo l’impegno e la coesione con cui ci stiamo prodigando in questo percorso per lo sviluppo del nostro Canavese, che speriamo diventi, grazie alla collaborazione con Camera di commercio di Torino, modello per altri territori“.

Secondo Guido BolattoSegretario Generale della Camera di commercio di Torino “Presentiamo oggi un ambizioso lavoro di squadra con obiettivi estremamente concreti, come la nascita di nuove imprese e lo sviluppo dell’occupazione, da ottenere attraverso due importanti leve strategiche: la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica. Due strade che sono concretamente percorribili da tutte le attività, anche le micro e piccole, in particolare in un territorio come il Canavese che, forte delle sue oltre 15.700 imprese, può già contare storicamente su un DNA digitale di altissimo livello“.

La Senatrice Virginia TiraboschiPresidente Comitato Promotore ICO Valley commenta: “Quello che serve in questo momento al nostro territorio, e in generale a tutto il Paese, sono progetti fattibili e iniziative concrete, come questa di “Territori Innovativi” in cui ICO Valley crede profondamente, volti alla preparazione di tutti i protagonisti alla sfida digitale che ci attende nei prossimi anni. Mai come in questo momento il digitale ha rappresentato una leva in grado di migliorare la performance delle aziende, soprattutto le piccole e medie, e la qualità della vita dei cittadini. Tuttavia, anche questo, come tutti i cambiamenti dirompenti del passato, corre il rischio di creare grandi disparità sociali ed economiche, dobbiamo lavorare tutti insieme affinché le opportunità e i diritti digitali siano uguali per tutti. Per questo motivo, in ICO Valley, il primo Human Digital Hub, abbiamo adottato l’approccio inclusivo, sostenibile e trasparente che mette di nuovo al centro l’essere umano e le sue esigenze e al suo servizio la tecnologia e gli strumenti tecnologici”.

Andrea ArdissonePresidente di ICONA, commenta: “Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, di essere riusciti ad avviare questa collaborazione con la Camera di commercio di Torino per accompagnare la ripresa economica del nostro territorio. E voglio sottolineare i grandi vantaggi che potremo ottenere se facciamo in modo che il Canavese si muova con una voce unica e valorizzando quindi il ruolo dell’Agenzia dello Sviluppo come rappresentante autorevole del territorio. Siamo molto contenti di aver coinvolto tutti i soggetti intorno a un unico tavolo con, finalmente, risultati concreti.”

LE AZIONI

L’intero progetto, che prevede nel suo complesso attività e ricadute sul territorio per un totale di 1 milione di Euro, si sviluppa in un arco temporale di 24 mesi a partire da fine 2021 e prevede che la Camera di commercio di Torino co-investa nella realizzazione di un palinsesto di azioni concrete e tra loro integrate, con focus su imprese e cittadini attraverso quattro fasi di sviluppo: sensibilizzazione, crescita delle competenze e delle capacità, sviluppo e modellizzazione.

  1. Promuovere la cultura digitale nella cittadinanza e nelle imprese con una serie di azioni volte alla sensibilizzazione e all’educazione digitale. Nel concreto, saranno attivate iniziative di impatto come “People meet future”, un programma sfidante rivolto a giovani, giovanissimi, donne e persone a rischio esclusione per via del digital gap, che prevede la creazione e l’utilizzo di strumenti che spaziano dalle piattaforme di gaming alle strategie di comunicazione social, alla creazione di APP per coinvolgere e allenare al digitale la cittadinanza. 

Sono previste anche azioni per aumentare il tasso di digitalizzazione delle micro e piccole medie imprese (MPMI), a partire dall’organizzazione di incontri di business durante i quali saranno presentate esempi imprenditoriali vincenti nel percorso di digitalizzazione, fino alla messa in campo di nuove figure professionali, gli “allenatori digitali” che affiancheranno le imprese nell’ultimo miglio e nelle azioni da intraprendere, anche attraverso l’esperienza del Punto Impresa Digitale (PID) della Camera di commercio di Torino. Grazie al percorso “Dati per le Imprese” saranno poi fornite competenze di scenario e di analisi di opportunità di sviluppo, avvalendosi dei programmi “Masterclass” per aspiranti manager dell’innovazione ed “Envisioning” per conoscere i trend del futuro e i nuovi modelli di business.

Gli Innovation Talk, format online già consolidato, basato su testimonianze e interazione con i partecipanti, soddisferanno il desiderio di avvicinarsi ai temi portanti dell’innovazione, trasformazione digitale e imprenditorialità della popolazione attiva composta da studenti, lavoratori autonomi, imprenditori e manager, insegnanti, funzionari pubblici e del terzo settore. 

  1. Sostenere la digitalizzazione delle imprese esistenti, mettendo a disposizione tecnologie e know-how per innovare processi, prodotti e servizi del tessuto produttivo locale (PMI, microimprese del settore turistico, commercio di prossimità, artigianato). Un percorso di consapevolezza, crescita delle competenze e formazione da attuare attraverso modelli di avvio alla trasformazione digitale e innovazione delle aziende già sperimentati in altri territori e/o contesti (Punto Impresa Digitale della Camera di commercio di Torino, che ha già seguito attivamente oltre 50 imprese del territorio, NExT Innovation® di ComoNExT – Innovation Hub a Como). Inserimento delle imprese in azioni di crescita delle competenze digitali dedicato attraverso il progetto “Digitalesottocasa” della Camera di commercio di Torino, che prevede attività di animazione del territorio con Community Manager a supporto e l’attivazione delle Associazioni di Categoria per valutare specifiche esigenze di rafforzamento e personalizzazione per il territorio. A sostegno delle imprese saranno infine attivati sportelli di prima consulenza online per l’accompagnamento nella transizione digitale.
  2. Favorire la nascita di startup innovative e attrarre sul territorio nuove iniziative imprenditoriali, grazie a bandi di creazione di impresa rivolti a team imprenditoriali costituiti o costituendi in startup (selezione di 5 progetti da accompagnare con percorso di incubazione di 12 mesi) e al finanziamento da parte di società di Venture Capital, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2022 almeno 3 nuove startup insediate nel territorio. Nel secondo anno sono previsti anche voucher riservati al commercio di prossimità per acquisto di strumenti di digitalizzazione e borse di studio per chi frequenta i corsi.
  1. Sperimentare modelli e renderli replicabili partendo da una nuova progettazione che rafforzi il capitale umano e le sue competenze digitali e che sia trasferibile altrove come “buona pratica” per altri territori di Torino Città Metropolitana, regionali ed extraregionali.


Nel biennio di lavoro previsto, il processo di promozione della cultura digitale e di crescita delle competenze da parte di “Territori Innovativi” mira a coinvolgere in totale 2.400 tra studenti, cittadini e lavoratori e circa 450 micro, piccole e medie imprese, accompagnando singolarmente nell’innovazione tecnologica circa 65 operatori economici in ogni settore. Infine, nell’ambito del progetto i partner contano di intercettare circa 75 “business idea” innovative, sostenendo 5 progetti di creazione d’impresa e investendo in conto capitale in 3 nuove startup nel Canavese.

I PARTNER 

Agenzia per lo Sviluppo del Canavese 

L’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese è una Associazione la cui compagine societaria – oltre 65 soci pubblici, privati e del terzo settore – è rappresentativa del territorio e della partnership pubblico-privata che è alla base della filosofia di costituzione dell’ente e della sua missione, in grado di sostenere e aggregare gli attori chiave dell’ecosistema territoriale. Costituita ufficialmente nel 2018, ma con alle spalle un percorso decennale di studio e analisi delle risorse territoriali, poggia le sue basi sul lavoro svolto con il Piano di Sviluppo del Canavese e si propone di favorire il progresso e lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio in un’ottica integrata e partecipativa e concentrate su assi tematici quali: Infrastrutture, Attività Produttive, Sviluppo Digitale e Turismo, Cultura e Sport. L’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese è oggi riconosciuta promotore di processi di generazione di valore per il territorio e interprete delle necessità e interessi dei suoi associati, tra cui API, ASCOM, Confagricoltura, Confcooperative, Confindustria Canavese, CNA, la parte sindacale rappresentata da CGIL, CISL e UIL, i principali Comuni e imprenditori, il cui gruppo più rappresentativo è quello dei produttori del marchio Prodotto in Canavese. Tra i progetti più importanti promossi dall’Agenzia: marketing territoriale (con iniziative dedicate alla creazione di un’identità del territorio e al lancio del Canavese come destinazione culturale e turistica); mobilità eco-sostenibile (con stimolo di tavoli di discussione e confronto tra enti e istituzioni); progettualità per la costruzione di un sistema di welfare di territorio; stimolo alle amministrazioni per la rigenerazione di aree urbane a uso della cittadinanza.

Camera di commercio di Torino

Lavorare al servizio dell’economia del territorio con efficienza, professionalità e capacità di innovazione: questa la strada intrapresa dalla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, nel sostenere quotidianamente e concretamente le imprese, portando al successo importanti iniziative strategiche, per contribuire a realizzare per Torino e provincia un futuro di crescita e sviluppo non solo economici. Forte delle circa 200.000 imprese che operano in città e provincia, la Camera di commercio di Torino esprime la sintesi degli interessi economici del territorio, con un’attenzione particolare rivolta alla società civile e al mondo dei consumatori.

ICONA srl

Nasce nel 2018 per iniziativa di diciotto imprenditori attivi nel Canavese con l’obiettivo di dare nuova vita alle Officine ICO. La società, dopo aver acquisito da un Fondo immobiliare i 45.000 mq di uffici ex Olivetti, ha varato un ampio progetto di riqualificazione di natura economica, culturale e sociale. È già intanto in corso il processo di insediamento di nuove aziende e nei prossimi mesi si avvieranno le prime attività dell’Innovation Hub replica del modello di Como NeXT. Oltre ad ospitare il Visitor Centre UNESCO, l’area del Salone dei 2000 vede lo svolgimento di varie attività culturali che verranno prossimamente ulteriormente potenziate.

ICO Valley

Il progetto ICO Valley è stato avviato nel 2020 con l’obiettivo di creare il primo Human Digital Hub italiano, un ecosistema di eccellenze, capitali, imprese e competenze per poter affrontare con successo le sfide della transizione digitale e della crescita inclusiva e sostenibile. I due principali driver di ICO Valley sono l’Acceleratore 2HTech che ospiterà aziende digitali innovative e l’Academy che fornirà programmi di “manutenzione straordinaria” delle competenze, up-skilling, re-skilling, formazione professionale e alta formazione per preparare una nuova generazione di persone e lavoratori “orientati” al digitale ed esperti sulle tecnologie emergenti. 

ICO Valley, che si basa sul riuso digitale sostenibile del patrimonio immobiliare, ha sede a Ivrea nelle aree Olivetti, a Palazzo Uffici.

IL CANAVESE: PROFILO ECONOMICO E IMPRENDITORIALE

Il territorio configurabile come Canavese si compone a oggi di 106 comuni della città metropolitana torinese, suddivisi fra Eporediese (60 comuni) e Canavese occidentale (46 comuni). Con 15.734 imprese registrate a fine settembre 2021, nel Canavese ha sede il 7,1% delle imprese torinesi. La presenza di sedi d’impresa è costantemente diminuita negli anni (-4,6% nell’ultimo quinquennio), tuttavia nel primo semestre del 2021 – in linea con la dinamica provinciale – ha registrato un lieve incremento (+0,9%). Diverso l’andamento delle unità locali, che negli anni hanno continuato a crescere: al primo semestre 2021 erano 3.641, con un incremento del +0,7% rispetto a fine 2020 e del +1,3% nell’ultimo quinquennio.

A livello settoriale, nel commercio converge il maggior numero delle imprese (il 21,8% del totale) in sostanziale stabilità rispetto a fine 2020; seguono i servizi prevalentemente orientati alle imprese (il 17,9%, +1,6%) e l’edilizia (il 17,1%, +2,2%). Di rilievo anche il settore agricolo, che qui rappresenta il 14,6% e che negli ultimi sei mesi è cresciuto del +1%, e la manifattura (l’11%, -0,1%). Restano stazionari i servizi alla persona (il 7,6%, +0,2%) mentre registrano un calo le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (il 6,9%, -0,5%).

Il Canavese si caratterizza anche per la presenza di alcune componenti imprenditoriali: qui operano 3.823 imprese femminili (il 24% delle imprese con sede sul territorio), 1.489 imprese giovanili (il 9,5% del totale) e 1.169 imprese straniere (il 7,4%). Se l’incidenza delle imprese giovanili risulta in linea con il peso rivestito a livello provinciale, le imprese femminili hanno una presenza maggiore nel tessuto imprenditoriale canavese (nella CMTO rappresentano il 22%), mentre per le imprese straniere è inferiore (sono il 12,7% nella CMTO).

Per informazioni:  Agenzia per lo Sviluppo del Canavese TERRITORI INNOVATIVI

Consumatori, Polliotto: come scegliere l’assicurazione auto online

La Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori indica i consigli utili per districarsi al meglio tra le offerte presenti in rete.

Sappiamo tutti che sottoscrivere un’assicurazione per la propria auto o per la propria moto è un obbligo imposto dalla legge, ma sappiamo anche che scegliere la copertura assicurativa più economica e al contempo più adatta alle proprie esigenze non è sempre così facile. 

Anche per chi opta per il web come fonte di reperimento di preziose opportunità di convenienza e risparmio, è importante tenere a mente alcuni utili consigli.

Per quanto sia assolutamente condivisibile la voglia di risparmiare, non bisogna guardare solo il prezzo: se ci fossero problemi, non solo si rischierebbe di dover pagare multe salate, ma, ancor peggio, di trovarsi scoperti in caso di incidente o furto”, esordisce Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

Per poi precisare: “Le assicurazioni online offrono gli stessi servizi e sono tanto affidabili quanto quelle tradizionali, è fondamentale rivolgersi a compagnie assicurative serie, i cui siti internet offrano informazioni trasparenti e che dispongano di un buon servizio clienti. E se la mancanza di sedi fisiche consente di ammortizzare i costi, di contro in caso di problemi non vi è però la possibilità di confrontarsi di persona con un agente. E’ bene quindi assicurarsi preventivamente che il servizio clienti sia effettivamente a disposizione del cliente in caso di reale necessità”. 

Ecco dunque i passi da seguire per scegliere l’assicurazione online guardando sì al risparmio ma anche alla sicurezza: “Utilizzare i comparatori online per confrontare i prezzi, senza fermarsi al primo preventivo.   Nel compilare il preventivo online, verificare che non siano già flaggate alcune opzioni per servizi accessori di cui non abbiamo bisogno e che farebbero solo lievitare i costi.  Oltre ai prezzi, è bene controllare i massimali per eventuali risarcimenti: più sono alti meglio è, ma ovviamente sale anche il costo del premio, ed eventualmente la franchigia prevista, ovvero l’importo minimo di ogni danno che rimane a carico dell’assicurato.  Se si hanno più veicoli, è consigliabile assicurarli con la stessa compagnia per beneficiare di eventuali pacchetti-fedeltà. E’ bene ricordare infine che un prezioso aiuto può arrivare dall’esperienza di altri utenti: per scegliere in sicurezza, non dimenticare dunque di leggere le recensioni di altri consumatori”, conclude l’Avvocato Patrizia Polliotto.

Per qualsivoglia problematica relativa all’ambito consumeristico, l’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte è disponibile dal lunedì al venerdì in Via Roma 366 in normale orario d’ufficio, allo 011 5611800 o via e-mail all’indirizzo di posta elettronica uncpiemonte@gmail.com. Tutte le informazioni sul sito www.uncpiemonte.it.

Bonus una tantum per discoteche e attività commerciali

Le società potranno presentare domanda per incassare i Bonus: gli importi variano da 500 a 9.500 euro

Via libera dalle ore 12 di giovedì 14 ottobre 2021 alla presentazione online delle domande per ottenere i bonus una tantum finalizzati a sostenere la ripresa delle attività: destinatari dei bonus saranno i gestori delle discoteche, negozi di abbigliamento al dettaglio, negozi di noleggio di articoli sportivi, guide turistiche e accompagnatori naturalistici.

Una misura su cui la Regione ha investito 7,8 milioni di cui 1,8 dedicati alle discoteche. Questi ultimi, per accedere al risarcimento, dovranno allegare la licenza all’interno della quale è indicata la capienza del locale aggiornata al 1° marzo 2020. I contributi variano, infatti, a secondo del numero di accessi consentiti.

Saranno erogati 2.500 euro per quelli fino a 99 persone; 5.500 euro da 100 a 199; 7.500 euro da 200 a 699. Per i locali con capienza superiore a 700 persone si arriva a 9.500 euro. Le richieste dovranno essere inoltrate telematicamente su piattaforma Sistema Piemonte fino al 26 ottobre alle ore 12.

Secondo il Presidente della Regione e l’Assessore alla Cultura, Commercio e Turismo, questa misura di equità verso le categorie danneggiate, pur non essendo risolutiva dal punto di vista economico serve a mantenere viva la relazione tra la pubblica amministrazione e il tessuto sociale e imprenditoriale fatto di piccole e medie imprese che sono l’ossatura del nostro sistema produttivo.

I negozi di noleggio di articoli sportivi e di abbigliamento sportivo riscuoteranno 2.000 euro (sempre una tantum), mentre alle guide turistiche e agli accompagnatori naturalistici saranno assegnati 1.000 euro.

Ambiente. Regioni del Bacino padano insieme per la qualità dell’aria

E lanciano un messaggio forte e convinto al Governo per chiedere un maggiore coinvolgimento

Il confronto mercoledì 6 ottobre, nell’ambito della conferenza di  Mid Term del progetto europeo Life PrePair, in corso a Venezia. Gli assessori andranno in delegazione a Roma per consegnare al Ministro Cingolani analisi e proposte

Venezia – A valle della condanna dello Stato Italiano per il superamento dei valori limite per il PM10 da parte della Corte di Giustizia Europea, nella giornata di mercoledì 6 ottobre gli assessori all’Ambiente delle 4 regioni del bacino padano: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto si sono riuniti nell’ambito della conferenza di Mid Term del progetto europeo Life PrePair, dedicato a sviluppare e monitorare misure di mitigazione dell’inquinamento atmosferico nel bacino padano.

Nella cornice dall’arsenale di Venezia, gli assessori hanno lanciato un messaggio forte e convinto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Transizione ecologica.

Come dimostrato dalle evidenze scientifiche del progetto PrePair, le Regioni hanno messo in campo sforzi significativi fin dal 2005, anche in coordinamento tra loro nell’ambito dell’Accordo del Bacino Padano, raggiungendo importanti risultati, anche se non esaustivi, nei vari ambiti di azione del complesso programma per il miglioramento della qualità dell’aria (trasporti, energia, biomasse e agricoltura).

Le misure attuate hanno già contribuito al pieno conseguimento dei limiti annuali di PM10 in tutto il bacino padano e ad ottenere il dimezzamento del numero di giorni di superamento del valore limite giornaliero.

Gli assessori evidenziano l’enorme sforzo, anche economico, attivato dalle quattro Regioni negli ultimi 15 anni che avrebbe richiesto un necessario ulteriore incremento nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A tal proposito, segnalano l’estrema contrarietà al mancato inserimento nell’ambito degli interventi di finanziamento del PNRR del progetto interregionale per il miglioramento della qualità dell’aria con interventi quantificabili in 2 miliardi di euro. Ciò evidenzia la scarsa attenzione a livello nazionale sul tema, già più volte sollecitata, rispetto al tema della qualità dell’aria che deve diventare una priorità nazionale.

Rilevata anche l’assenza di rappresentanti politici del Governo al convegno, gli assessori hanno ribadito – confortati anche dalle evidenze scientifiche dei dati raccolti durante il lockdown – che le azioni che le Regioni possono mettere in campo non sono sufficienti a rispettare i limiti sempre più stringenti che potrebbero essere adottati a livello europeo nell’ambito della revisione della Direttiva europea sulla qualità dell’aria.

L’assenza di traffico veicolare nel periodo marzo-aprile 2020, non ha diminuito in modo sostanziale il livello delle polveri: è necessaria quindi un’azione integrata e contemporanea su tutti i settori verticali che contribuiscono alle emissioni inquinanti, ovvero traffico, biomasse, agricoltura e energia, ma anche tra i diversi attori istituzionali.

Proprio per questo i quattro assessori hanno richiamato lo Stato ad attivare le misure di competenza, anche ai sensi di quanto previsto dall’art. 9 comma 9 del d.lgs. 155/2010, al fine di garantire una forte azione complementare che si aggiunga a quelle poste in atto dalle regioni nell’ultimo ventennio.

Gli assessori regionali, alla luce delle nuove linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e, pur condividendo la necessità di una progressiva riduzione dei limiti, hanno inoltre sottolineato l’importanza di una valutazione preventiva della possibilità di conseguimento per evitare di definire limiti che non siano tecnicamente raggiungibili.

Anche su questo aspetto gli assessori regionali chiedono al MiTE e al Governo un presidio ed una partecipazione ai lavori della Commissione Europea al fine di rappresentare le specificità del territorio del bacino padano.

Quanto emergerà dalla due giorni della conferenza di Mid Term del progetto Life PrePair che è in corso, farà parte di un documento di sintesi, completo di analisi e proposte, che gli assessori consegneranno personalmente a Roma al Ministro, recandosi in delegazione per esporre con fermezza la necessità che si costruisca una strategia sul bacino padano che trovi spazio nella programmazione del Governo.

A margine del convegno, gli assessori hanno incontrato il direttore generale e i rappresentanti regionali di Legambiente per un confronto, con l’obiettivo di riportare il tema della qualità dell’aria tra le priorità nazionali, sollecitando il Governo ad assumere le azioni necessarie per affiancare le Regioni e conseguire i limiti europei nel più breve tempo possibile. È stato concordato di istituire un tavolo di confronto semestrale con Legambiente che si riunirà già nel prossimo novembre.

 

Exclusive brands nel pavillon Monaco di Expo Dubai

Il Principe Alberto II di Monaco è intervenuto alla presentazione dei prodotti facenti parte della Limited Edition, creata da Exclusive Brands Torino per Expo Dubai 2020, che gli è stata illustrata durante l’inaugurazione del Mini Pavillon a Monaco nei giorni scorsi.

Il progetto, portato avanti da 14 delle 24 aziende della Rete, è stato realizzato in un’ottica di promozione del Made in Italy di alto livello nel mondo.

“La partecipazione a Expo Dubai 2020 in qualità di Partenaire Officiel all’interno del Pavillon de Monaco rappresenta per Exclusive Brands Torino una grande occasione di visibilità e promozione su un palcoscenico internazionale che aiuterà a migliorare ulteriormente le performance del network, con una prevedibile ricaduta positiva sul fatturato e sull’export” ha dichiarato Paolo Pininfarina, Presidente di EXCLUSIVE BRANDS TORINO. “Con il Principato di Monaco la Rete Exclusive Brands Torino condivide gli stessi valori di internazionalità, esclusività ed eccellenza”.

Dunque Exclusive Brands Torino parteciperà a Expo Dubai 2020 all’interno del Pavillon de Monaco, in qualità di Partenaire Officiel, esponendo la nuova Limited Edition composta da 14 prodotti creata appositamente per celebrare questa partnership a seguito della sigla dell’accordo avvenuta nel 2019.

La capsule collection è composta dai prodotti delle Aziende aderenti all’iniziativa – appartenenti ai settori Gioielli&Moda, Food&Beverage, Tessile, Beauty e Design – con una linea grafica comune ispirata all’occasione. I prodotti esclusivi sono acquistabili in Italia (nei negozi e sugli e-shop delle aziende) fino alla fine dell’evento internazionale e, da Ottobre, anche presso il Mini Pavillon ricreato a Monaco nei pressi del porto.

Inoltre la Limited Edition sarà esposta all’interno del Bookshop del Pavillon de Monaco a Dubai e disponibile sul sito www.monacoworldexpo.com  

Stellantis, il futuro di Mirafiori è elettrico

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Nell’infinito dibattito sul futuro di Mirafiori, in questi giorni la conferma che la storica fabbrica diventerà centro di competenza per l’elettrificazione del gruppo Stellantis

Oltre alla realizzazione della 500 elettrica,  vi troverà sede lo Stellantis Turin Manufacturing District che riguarderà un  unico processo di produzione per diversi modelli Maserati, in grado di integrare piattaforme, modelli e sistemi di propulsione diversi. I nuovi modelli Maserati arriveranno tra il 2022 e il 2024.

 Stellantis lo ha comunicato nell’incontro tenutosi al Mise. La 500 full electric e la gamma di motorizzazioni elettriche  della futura generazione avranno sempre Torino come sede.