ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 278

UniCredit e Iren, 140 milioni a sostegno dei fornitori della multiutility

UniCredit e Iren, con l’intento di supportare il tessuto imprenditoriale e dare una spinta alla ripresa economica creando un utile volano di sviluppo, hanno firmato un accordo che permetterà di anticipare i pagamenti a favore dei fornitori della multiutility.

Nell’ambito dell’accordo, UniCredit Factoring mette a disposizione delle imprese fornitrici del Gruppo Iren un plafond creditizio di 140 milioni di euro di affidamenti dedicati alle anticipazioni di pagamento dei crediti commerciali. Ciò consentirà un migliore sostegno del ciclo attivo dei fornitori e la possibilità per questi di accedere a soluzioni specificamente studiate dalla banca a condizioni economiche vantaggiose, grazie al merito creditizio del buyer.

L’accordo permette ai fornitori delle società del Gruppo Iren di ottenere la massima flessibilità nella gestione del proprio capitale circolante, di disporre delle somme loro dovute ancor prima dei termini di pagamento contrattuali, nonché di semplificare la contabilità incassi/pagamenti per tutti gli attori coinvolti attraverso una piattaforma informatica dedicata.

UniCredit e Iren hanno inoltre realizzato – all’interno di U-FACTOR Reverse Factoring – una soluzione tailor made digitalizzata e integrata con il sistema gestionale della multiutility che consente al buyer il caricamento diretto delle fatture e quindi il riconoscimento del debito. Questo comporta lo snellimento dell’intero processo e permette ai fornitori, dalla medesima piattaforma, di decidere se e quando farsi anticipare i crediti, senza ulteriori passaggi formali.

Il risultato è la creazione di un circolo virtuoso di liquidità, con ritorni positivi per tutta la filiera a vantaggio dello sviluppo economico dei territori.

 

Bear’s Travels per il sociale

Si chiama Bears Travels è un’associazione di promozione sociale e nasce come conseguenza del premio per un progetto di un dipendente della Zschimmer & Schwarz Italiana, il vercellese Enrico Allara.

Nell’ambito delle celebrazioni dei 125 anni del Gruppo – impresa a proprietà familiare fondata a Chemnitz in Germania, nel 1894, la cui sede centrale si trova oggi a Lahnstein nel Land Renania Palatinato, edopera a livello internazionale annoverando tra le proprie attività principali lo sviluppo, produzione e fornitura di ausiliari chimici per cuoio, ceramica, tessile e fibre – le famiglie dei soci avevano promosso un programma di charity con l’intenzione di aiutare concretamente persone in condizioni di necessità, finanziando più progetti sociali, presensetati dai propri dipendenti in tutto il mondo. Uno dei 14 premiati, sui 70 progetti presentati è stato quello di Allara che gli ha permesso di tirare fuori dal cassetto un’idea che aveva da oltre dieci anni: realizzare un veicolo 4×4, corredato da una cellula abitativa per permettere a persone con problemi di mobilità di avvicinarsi al mondo del viaggio in completa autonomia. Enrico Allara, che molti anni fa, poco più che ventenne, ha perso un arto, è un uomo tutto di un pezzo che ha saputo reagire superando difficoltà ed ostacoli con grande determinazione. Di qui, grazie al finanziamento dell’azienda, la nascita due anni orsono dell’Aps dal nome altamente significativo (in italiano ‘I viaggi dell’Orso’) perché, come ha detto lo stesso Allara, in occasione della presentazione ufficiale del prodotto concreto del progetto, ovvero il veicolo, avvenuta al resort ‘Il Convento’ di Trino, “Oggi possiamo iniziare il nostro progetto di viaggio, oggi vorremmo aiutare chi si trova in difficoltà ad andare oltre, oggi vorremmo tendere le mani a coloro che si trovano nella condizione in cui questo ragazzo si trovava nel 1982”, ha detto Allara. A fargli eco è stato Giorgio Mosso, uno degli amministratori delegati della Zschimmer & Schwarz che ha evidenziato come si sia voluto finanziare progetti per ricerca, cultura, solidarietà sociale. E una forte valenza sociale si avverte da subito nel progetto: il veicolo verrà concesso in uso a persone amputate o con diverse abilità e patente speciale con la semplice contribuzione delle spese, in modo che queste possano intraprendere periodi di vacanza e viaggi verso mete anche inconsuete. Lo staff dell’associazione provvederà all’istruzione alla guida del mezzo, alla formazione tecnica e, se gradito, alla definizione di mete e percorsi da affrontare in autonomia. E quale sia il concetto di andare oltre è lo stesso Enrico Allara a spiegarlo in uno scritto che presenta il progetto: “La cosa veramente sconcertante è che lo schema fissato per il ‘disabile’ o ‘diversamente abile’ o ‘handicappato’ che dir si voglia, rimane quello estremamente limitato e predefinito degli ‘sport per disabili’ o degli ‘alberghi per disabili’ o strutture che accettano anche disabili. Iniziative assolutamente lodevoli ma che, forse, chiudono ancora di più la persona in un suo mondo fatto di cose possibilistiche e di altre a lui precluse. Il progetto Bear’s Travels intende offrire a persone ‘normali’ la possibilità di intraprendere esperienze libere”. Davvero parole belle, meritevoli ed un esempio da seguire per tutti per la forte carica umana che irradia.

L’Aps Bear’s Travels ha sede a Tricerro (Vercelli) ed è contattabile per posta elettronica: bearstravels2020@gmail.com e per telefono 335/7664613.

Massimo Iaretti

Fondazioni: Piemonte e Liguria assieme

Le Fondazioni liguri (Genova e Imperia, La Spezia, Savona), che avevano richiesto nei mesi scorsi di poter aderire alla Consulta piemontese, entreranno a far parte della nuova compagine associativa a partire dal 1° gennaio 2022.

Lo Statuto della neonata “Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria” è stato approvato  all’unanimità dall’Associazione delle Fondazioni piemontesi, e sarà ora inviato alle “sorelle” liguri per l’adesione formale. La nuova Associazione, il cui Consiglio di Amministrazione resterà in carica 4 anni, comprenderà quindi 14 importanti realtà della filantropia italiana: le Fondazioni Compagnia di San Paolo, CR Torino, Cuneo, Alessandria, Asti, Biella, Fossano, Saluzzo, Savigliano, Tortona, Vercelli, Genova e Imperia, La Spezia, Savona-Agostino De Mari.

L’operazione – la prima in Italia su così vasta scala – ha l’obiettivo di promuovere la crescita e lo sviluppo del tessuto sociale, culturale ed economico dei territori grazie alla collaborazione tra le 11 Fondazioni piemontesi e le 3 liguri, che potranno così realizzare progetti e iniziative comuni, anche internazionali, attivare sinergie, condividere le migliori pratiche a beneficio delle comunità locali.

L’intenzione è quella di  costituire “ un laboratorio di idee, buone pratiche e progettualità innovative con una valenza politico-strategica molto importante per la crescita del Nord-Ovest nei prossimi anni “ afferma il Presidente della Consulta del Piemonte Giovanni Quaglia. Insieme contribuiremo a co-progettare e co-programmare le traiettorie di sviluppo di territori contigui, mettendo a disposizione competenze, capitali filantropici ‘pazienti’ ma dinamici, sinergie con la dimensione internazionale per consolidare i legami di comunità e generare benefici sociali e ambientali in linea con il NextGenerationEU e il PNRR”,

Saldi: otto settimane al via in Piemonte il 5 gennaio

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In Piemonte i saldi inizieranno mercoledì 5 gennaio 2022 e dureranno per 8 settimane, anche non continuative.

Nello stesso giorno inizieranno anche nelle Regioni confinanti (Liguria, Emilia-Romagna e Lombardia) con le quali è stato concordato di allineare la data d’inizio a tutela della concorrenza, ma anche per scongiurare flussi anomali da una regione all’altra che avrebbero creato problemi di assembramento.

Permane il divieto di avviare vendite promozionali nei 30 giorni precedenti.

Senza paura

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

Nelle ultime settimane l’ottimismo degli operatori finanziari sembra essersi dissolto come neve al sole.  

A testimoniarlo ci sono la correzione dei listini borsistici ed i sondaggi che rilevano le opinioni degli investitori sul loro futuro andamento.

La correzione dei prezzi è, per la verità, stata piuttosto modesta sugli indici principali ma ha rappresentato un campanello d’allarme che ha risvegliato bruscamente l’attenzione dei risparmiatori.

La borsa statunitense è scesa meno del 3,5% (il 5,5% il listino tecnologico del Nasdaq) mentre quelle europee hanno perso quasi il doppio.

I motivi del cambiamento di umore sono maturati inizialmente negli Stati Uniti dove il governatore della banca centrale, la Federal Reserve (abbreviata “Fed”), Jerome Powell, ha finalmente (dopo essere stato riconfermato per un altro mandato) riconosciuto come l’impennata dell’inflazione ci metterà del tempo (mesi o trimestri, non settimane…) per rientrare.

A questo Powell ha accompagnato l’annuncio del ritiro degli stimoli monetari (effettuato tramite massicci acquisti di titoli obbligazionari sul mercato) a partire dai prossimi mesi.

Per l’aumento dei tassi ci sarebbe tempo ancora per verificare la tenuta dell’economia alla nuova ondata (particolarmente violenta negli USA dove quest’anno ha prodotto il doppio, 790.000, delle vittime del 2020) e sarebbe rimandato al 2023.

La politica molto indulgente e generosa da parte dell’istituto centrale statunitense ha senza dubbio fornito un aiuto importante alla crescita statunitense degli ultimi 13 anni (a partire dalla “Grande Recessione” del 2007-2008) e la crisi pandemica ha portato ad una sua proroga (era alle viste un cambiamento di rotta già nel 2019) sino ai giorni nostri.

Il timore che senza “l’aiutino” da casa-Fed l’economia possa perdere colpi ha innervosito i mercati finanziari, già maturi per una pausa dopo la galoppata dei mesi precedenti.

Ma le brutte notizie non vengono mai da sole e l’emergere, sul fronte sanitario, della nuova, più contagiosa, variante del virus COVID (la Omicron) ha peggiorato la situazione.

Va detto, però, che sono in campo ancora tutti gli elementi che possono giustificare una visione positiva del futuro.

Negli USA l’approccio sempre pragmatico da parte del governatore, attento alla evoluzione dei dati economici (non solo dell’inflazione ma anche dell’andamento del PIL e dell’occupazione) potrebbe moderare i timori di un rapido ritiro degli interventi monetari.

Dall’altra parte dell’oceano, in Europa, l’inflazione non è ancora considerata tale da giustificare un cambiamento di atteggiamento da parte della BCE.

E’ probabile, inoltre, che si assista nei prossimi mesi ad un moderato rallentamento economico che finisca per rallentare la galoppata dell’inflazione.

Il prezzo del petrolio ha già iniziato a risentire dell’incertezza scendendo in pochi giorni di quasi il 20%, da 86 a 70 dollari al barile e questo dovrebbe contribuire alla stabilizzazione dei prezzi di molti beni e servizi.

I tassi sono, quindi, destinati a rimanere (molto) bassi ancora per un po’ di tempo e questo dovrebbe, alla fine, consentire di rassicurare i mercati e contribuire alla crescita economica.

A ciò si aggiungeranno presto le manovre fiscali (la spesa pubblica) che i governi europei (non diversamente dagli Stati Uniti) stanno approntando.

Sul versante sanitario, sulla gravità della nuova ondata pandemica, è prematuro pronunciarsi e ci vorranno ancora una o due settimane per comprendere meglio la sua portata.

Rimane il fatto che, dopo due anni, stiamo, tristemente, imparando a convivere con la nuova “normalità” e questo dovrebbe aiutarci a ridurne gli effetti (economici e non) negativi.

Tutto ciò non azzera certamente il rischio di una nuova crisi economica (con massicce e prolungate chiusure) e sanitaria ma lo rende meno probabile di quanto si temeva all’esplodere della pandemia.

Per quanto riguarda i mercati finanziari, poi, vale la pena di ricordare come le fasi negative si siano sempre trasformate in opportunità di acquisto per tutti coloro che hanno saputo mantenere la mente fredda, considerandole un evento del tutto atteso (anche se, magari, non nei tempi e nei modi) ed ineluttabile.

Il trasferimento di ricchezza dagli stomaci deboli (incapaci di affrontare lo stress generato dalle perdite finanziarie) a quelli forti (abituati a fronteggiare le oscillazioni negative del loro patrimonio come inevitabili) è uno dei fattori che hanno portato, storicamente, alla crescente divaricazione tra i più ricchi ed i meno abbienti.

E’ un dato di fatto, purtroppo, che la minore disponibilità di risorse finanziarie provoca una maggiore sensibilità alle loro variazioni negative (arrivando sino al panico e con questo alla liquidazione totale) in quanto queste pongono seriamente a rischio la possibilità di mantenere il proprio tenore di vita.

Se, razionalmente, si ritiene che la pandemia possa provocare un rallentamento solo temporaneo varrà la pena di non farsi troppo coinvolgere emotivamente evitando il cortocircuito testa-stomaco che conduce solitamente alle peggiori decisioni.

Un famoso banchiere, il barone di Rotschild, predicava, più di 200 anni fa, di acquistare quando il sangue scorre nelle strade.

Ma se si ha paura, comprensibilmente, del sangue basterà non guardare, evitando così pericolosi sbandamenti.

Ricordando sempre il monito di uno degli investitori di maggior successo dell’ultimo secolo, lo statunitense Warren Buffet: nei mercati finanziari bisogna essere timorosi quando gli altri sono avidi e avidi quando gli altri sono timorosi.

 

Non abbiate paura.

A Settimo il nuovo store di Risparmio Casa

Il Gruppo italiano specializzato in prodotti per la cura della casa e della persona inaugura il 2 dicembre un nuovo punto vendita di oltre 2000 mq a Settimo Torinese, in Via Milano 61

Risparmio Casa, la catena italiana dedicata ai prodotti per la cura della casa e della persona, annuncia l’apertura di un nuovo punto vendita a Settimo Torinese, provincia di Torino, in Via Milano 61. Il nuovo store si estende su un’area di oltre 2000 mq e rappresenta un’occasione per offrire nuove opportunità lavorative grazie all’inserimento di 16 nuove risorse.
Il nuovo store è un ulteriore traguardo per il marchio italiano, che prosegue la propria strategia di crescita e sviluppo, raggiungendo il numero di 128 punti vendita.
“Siamo orgogliosi della crescita della nostra rete nel territorio piemontese, dove raggiungeremo ben 10 punti vendita per un totale di 180 risorse assunte finora in 4 province della regione” – affermano Fabio e Stefano Battistelli, soci fondatori di Risparmio Casa.
Il punto vendita di Risparmio Casa a Settimo Torinese propone il classico format di successo del Gruppo, all’insegna della convenienza e della vicinanza al cliente: un vasto assortimento di prodotti per la pulizia e cura della casa, bellezza e cura della persona, prodotti per animali domestici, giocattoli, cartoleria, accessori auto, piccolo elettrodomestico e stagionale. Una proposta di oltre 25.000 referenze che spazia dai grandi brand dell’industria di marca a un copioso assortimento di marchi propri e mira ad assecondare le diverse necessità del cliente garantendo sempre i due punti cardine della catena: alta qualità e grande risparmio.
“La vera forza di Risparmio Casa è nei tanti colleghi che rappresentano ogni giorno la nostra insegna.” – dichiara Fabio Tomassini, Amministratore Delegato di Risparmio Casa.

Profilo società
Risparmio Casa è la catena con oltre 120 negozi pensata per chi cerca qualità al miglior prezzo, tutti i giorni. Una storia tutta italiana, che inizia negli anni ’60 nel negozio di cartoleria e profumeria di Guido Battistelli, dove i figli Fabio e Stefano maturano una solida esperienza nella vendita all’ingrosso ed ereditano l’attenzione al cliente nella vendita al dettaglio. Da questo esclusivo mix di competenze, nel 1987 nasce il primo negozio Risparmio Casa, che oggi con la sua rete di punti vendita si estende in tutto il territorio italiano. La formula del successo è il format degli store: un vasto assortimento di prodotti per la pulizia e cura della casa, bellezza e cura della persona, prodotti per animali domestici, casalinghi, tessile casa, giocattoli, cartoleria, fai da te, accessori auto, piccolo elettrodomestico e stagionale. A completamento dell’offerta, accanto ai grandi marchi, Risparmio Casa propone un catalogo con più di 20 marchi propri, il tutto all’insegna dell’alta qualità e del grande risparmio con prezzi bassi, sempre.

Prestofresco e Code’ Crai Ovest, l’alleanza si rinnova

 

  • La cooperativa torinese Codè consolida il proprio posizionamento sul Nord Ovest d’Italia

  • I 90 punti vendita Prestofresco permettono all’insegna Crai di essere capillarmente presente con i propri prodotti a marchio in oltre 300 comuni tra Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia e Liguria

  • Confermati tutti i posti di lavoro in essere (1900 in totale) e i piani di espansione della cooperativa: 30 milioni di investimento in nuove aperture e nuove assunzioni entro i primi mesi del 2022

Squadra che vince non si cambia! Prestofresco, catena di supermercati di proprietà della famiglia Sapino, conferma la sua piena fiducia e rinnova per tre anni il contratto, fino ad oggi annuale, con Code’ Crai Ovestla cooperativa nata a Torino che riunisce tutti i punti vendita a marchio CRAI della zona nord ovest d’Italia.

Cordialità, servizio al consumatore, attenzione ai prodotti tipici locali e della tradizione: la formula tutta italiana dei negozi di prossimità si rivela vincente nel nostro Paese.

90 negozi Prestofresco continueranno a gestire nell’assortimento dei loro punti di vendita tutte le linee di prodotti a marchio Crai e ad usufruire di tutti i servizi dei centri distributivi Codè e della centrale CRAI.

Una conferma importante per Codè Crai Ovest che consolida così il proprio posizionamento sul Nord Ovest d’Italia con una presenza capillare in oltre 300 comuni tra Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia e Liguria.

La cooperativa, che aveva chiuso il 2020 con + 25% di fatturato (oltre 70 milioni di euro in più rispetto al 2019) superando i 340 milioni di Euro, conferma tutti i posti di lavoro in essere dei suoi dipendenti (1900 in totale) e il piano di investimento di 30 milioni di euro in nuove aperture e nuove assunzioni entro i primi mesi del 2022.

Piero Boccalatte, Presidente Codè Crai Ovest e Crai Italia dichiara: “Siamo molto soddisfatti di questa riconferma che attesta la grande stima reciproca tra Crai e Prestofresco. La collaborazione e l’unione delle forze sono un modo per far vivere e prosperare le piccole e medie imprese italiane della distribuzione in un mercato, quello della GDO, sempre più competitivo”.

Sebastiano Sapino Presidente di Prestofresco SPA dichiara: “Si rinnova contrattualmente quanto consolidato negli scorsi anni con piena soddisfazione di entrambe le parti, grazie anche alla mediazione indispensabile del vice Presidente vicario Bruno Rossino e alla collaborazione di tutto il comitato di presidenza. Il rapporto è caratterizzato da una crescita costante che porta ad un forte consolidamento sul territorio di due realtà interamente italiane.”

Tecnologie 5G in Europa: cogliere le opportunità

Giovedì 9 dicembre alle ore 17 a Torino, presso le OGR-Officine Grandi Riparazioni (corso Castelfidardo, 22 – Sala Mezzanino), avrà luogo un incontro – organizzato dal Centro Einaudi e dallo European Liberal Forum – su “Tecnologie 5G in Europa: cogliere le opportunità ed evitare i rischi di una rivoluzione già iniziata”.

 

Dopo l’apertura dei lavori da parte di Giorgio Vernoni (Member of the Board of Directors, Centro Einaudi) e di Antonios Nestoras (Policy and Research Coordinator, European Liberal Forum), si terrà una tavola rotonda – moderata dal giornalista Francesco Antonioli (Direttore nuovo Mondo Economico, Centro Einaudi) cui prenderanno parte: Francesco Cappelletti (Ricercatore, European Liberal Forum), Vittorio Di Tomaso (Presidente CELI Language Technologies e Gruppo ICT Unione Industriali di Torino), Gabriele Elia (Chief Technology & Operation Office, Innovation, IPR, Standardization & Portfolio Head Technology Communication & Standardization), Mariacristina Rossi (Professore Dipartimento di Management, CeRP Collegio Carlo Alberto e Centro Einaudi), Lorenzo Magnea (Professore Dipartimento di Fisica, Università di Torino e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), sezione di Torino). Chiuderà i lavori Giuseppe Russo (Direttore Centro Einaudi).

Lo sviluppo commerciale delle reti mobili di quinta generazione “5G” è iniziato e annuncia una nuova era di innovazioni nei servizi e nei modelli di business. A fianco delle implicazioni tecno-economiche, questa fase della Digital Transformation sta suscitando in Europa molta attenzione anche per i risvolti geostrategici connessi alla produzione delle tecnologie necessarie, attualmente nelle mani di pochi operatori, così come per le conseguenze sociali che potrebbero derivarne, in termini di ampliamento del digital divide e di polarizzazione politica. Quale strategia per l’Europa di fronte a questa sfida? A partire da questo interrogativo, l’evento del Centro Einaudi e dell’European Liberal Forum intende discutere come cogliere le opportunità ed evitare i rischi di una rivoluzione prossima ventura.

In arrivo 160 milioni per i piccoli Comuni

Il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni è pronto. La Conferenza Unificata ha dato il via libera. Ci sono 160 milioni di euro già accantonati, pronti per un bando. “Finalmente si dà attuazione alla legge 158 del 2017 sui piccoli Comuni”, evidenzia il Presidente Uncem, Marco Bussone. Le risorse economiche oggi pronte serviranno per dare corpo al Piano stilato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (come previsto dalla legge 158), finalizzato alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici nonché alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all’insediamento di nuove attività produttive.
Potranno presentare progetti i 5800 Comuni italiani individuati con apposito decreto, ai sensi dell’articolato. Ogni piccolo Comune può presentare un solo progetto, o singolarmente o in convenzione con altri piccoli Comuni. Possono altresì presentare domanda le Unioni di Comuni per i progetti relativi al Comune o ai Comuni per i quali la medesima unione esercita la funzione – come richiesto da Uncem.
I progetti devono avere a oggetto interventi finalizzati alla tutela dell’ambiente del patrimonio culturale e del paesaggio, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici, alla promozione dello sviluppo economico e sociale e l’insediamento di nuove attività produttive, nonché interventi finalizzati alla ristrutturazione dei percorsi viari di particolare valore storico e culturale destinati ad accogliere flussi turistici che utilizzino modalità di trasporto a basso impatto ambientale, ai quali sono esclusivamente destinate le risorse del “Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli Comuni”.
“Ringrazio i Ministri Giovannini e Gelmini per aver lavorato al Piano – sottolinea Bussone – e voglio ringraziare in particolare i Parlamentari come Realacci, Borghi, Terzoni, Mariani, De Menech, Parolo, che si adoperarono affinché la 158, dopo dieci anni di attesa fosse approvata all’unanimità dei due rami del Parlamento. Un percorso di gestazione complesso e di attuazione ancor più spigoloso, che oggi arriva a compimento per quanto riguarda l’investimento di 160 milioni di euro con il Piano e i progetti dei Comuni. Vi sono però anche altri articoli della 158 che ancora devono essere attuati. Come il Piano per la mobilità e l’istruzione nelle aree montane, che richiede un Decreto del quale ho parlato nei giorni scorsi con il Ministro Bianchi che ringrazio per la sensibilità e la volontà di lavorare insieme con Uncem per dare concretezza all’azione formativa a prova di futuro per i territori”.

Algor premiata come startup innovativa

Eccoli i più innovativi progetti d’impresa hi-tech vincitori della 19° edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più grande e capillare business plan competition italiana, promossa dall’Associazione PNICube e ospitata quest’anno dall’Università di Roma “Tor Vergata”, grazie al sostegno di Regione Lazio, Lazio Innova, Unindustria, con la main partnership del Gruppo Iren e la main sponsorship di Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Gilead Sciences.

Il Premio Migliore come startup innovativa sociale – in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center, è stato assegnato ad Algor, una startup che tramite un algoritmo di Artificial Intelligence rende più semplice, inclusiva ed efficace, l’attività di apprendimento per gli studenti affetti da disturbi legati alla capacità di leggere, scrivere e calcolare. I cosiddetti DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento). (Start Cup Piemonte e Valle D’Aosta).

Con questo Premio Speciale siamo felici di dare supporto e visibilità a una nascente iniziativa che coniuga alto contenuto innovativo e finalità sociali – ha dichiarato Pierluigi Monceri, responsabile della Direzione Lazio e Abruzzo di Intesa SanpaoloL’innovazione è pilastro fondante nella strategia di Intesa Sanpaolo, insieme alla digitalizzazione sono entrambi fattori abilitanti chiave, li supportiamo attivamente e abbiamo un dialogo continuo con leader industriali, FinTech ed eccellenze accademiche. Siamo consapevoli di esercitare un notevole impatto sul contesto sociale, culturale e ambientale dei territori in cui operiamo. Il nostro obiettivo, e anche la nostra responsabilità, è lasciare un segno positivo e di lunga durata sulla società.