ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 243

Nasce in Piemonte il primo Comitato Nazionale per la tutela della Biodiversità 

Si è tenuta  a Torino nel Palazzo della Regione Piemonte, la conferenza stampa per la presentazione del progetto “Oasi fiorite per la Biodiversità”, promosso e realizzato da Regione Piemonte in collaborazione con Fondazione Agrion.

Un progetto che riguarda il tema della biodiversità e della salvaguardia dei pronubi e che prevede il coordinamento e il supporto di iniziative volte ad arricchire gli ambienti agricoli e urbani di superfici ricche di fioriture che, in periodi diversi dell’anno, riescano a garantire un ottimo approvvigionamento di alimenti per le popolazioni di questi insetti indispensabili per l’impollinazione.

Con questo progetto, il Piemonte è infatti la prima Regione a dotarsi di un Comitato Tecnico-Scientifico per la Biodiversità, con l’obiettivo di costruire nuove progettualità, insieme ai principali attori impegnati su questo tema, condividendo idee e trovando ispirazioni per la creazione di percorsi di sviluppo che favoriscano la tutela e l’attività dei pronubi per la crescita economica e sostenibile del Piemonte.

L’impollinazione è uno dei processi chiave nella riproduzione delle piante selvatiche e delle colture che ci garantiscono buona parte degli alimenti di cui ci nutriamo, ecco perché la salute dei pronubi non interessa solo agli apicoltori, ma anche agli agricoltori. Il forte impatto dei cambiamenti climatici, assieme ad una serie di altri fattori ambientali negativi, stanno compromettendo sempre di più l’esistenza degli insetti che svolgono questo importante compito per il pianeta: più del 40% di essi, in particolare api e farfalle, sta rischiando di scomparire mettendo quindi a rischio l’equilibrio ecosistemico e, di conseguenza, il benessere dell’uomo.

Per salvaguardare la vita degli insetti impollinatori, e quindi delle api domestiche e di tutti i loro parenti selvatici, non basta tuttavia limitare i fattori di inquinamento ambientale, ma è necessario ristrutturare i nostri territori per arricchire le aree urbane e gli ambienti agricoli di spazi fioriti che garantiscano il cibo necessario per la loro sopravvivenza. Nasce da queste considerazioni il nuovo progetto di Regione Piemonte e Agrion per la conservazione della biodiversità, nel pieno rispetto degli obiettivi dell’agenda ONU 2030.

L’8 febbraio 2022 la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente una integrazione al testo della Costituzione Italiana che, con un nuovo comma all’art. 9, inserisce nell’ambito dei principi fondamentali enunciati nel testo Costituzionale quello della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Una scelta che conferma l’attenzione crescente alle questioni ecologiche e che ci rende tutti più consapevoli sulle responsabilità nei confronti delle generazioni presenti, ma soprattutto future, a cui il Piemonte risponde immediatamente con un lavoro di ricerca e sperimentazione dedicato.

Anche le filiere agricole piemontesi sono ben consapevoli della grande importanza del tema della sostenibilità e del ruolo cruciale che i pronubi rivestono per l’agricoltura. Le api domestiche e selvatiche sono infatti responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta, garantendo circa il 35% della produzione globale di cibo. Senza di essi molte specie di piante coltivate si estinguerebbero e gli attuali livelli di produttività potrebbero essere mantenuti solamente ad altissimi costi attraverso l’impollinazione artificiale.

L’attività di impollinazione degli insetti pronubi genera un fatturato prossimo ai 15 miliardi di euro di produzione agricola annuale in ambito comunitario – ha dichiarato il Presidente di Agrion, Giacomo Ballari – .Attraverso tecniche agronomiche come l’utilizzo di cultivar locali resistenti ai patogeni, l’incremento delle varietà di colture agrarie, la rotazione e l’avvicendamento delle colture con trifoglio o altre leguminose, si possono incrementare sia l’abbondanza che la diversità degli impollinatori, che a loro volta migliorano la resa delle colture e la qualità di molte delle eccellenze agroalimentari del Piemonte”.

A questi obiettivi di carattere ambientale e produttivo, vi sono poi da aggiungere i vantaggi economici e sociali di cui potranno beneficiare i territori. Favorire la ricchezza di biodiversità, oltre ad arrecare benefici all’ambiente e alla nostra agricoltura, consentirà la diffusione di paesaggi sempre più unici grazie alle spettacolari fioriture, per una valorizzazione turistica dei nostri territori.

Nessuno di noi ha tutte le soluzioni in tasca per affrontare sfide così importanti. Sono convinto che un lavoro comune con tutti quei soggetti che già oggi stanno dimostrando sensibilità verso questi temi sarà il modo di alimentare costantemente iniziative in grado di rimodellare i nostri territori, le filiere produttive e di trasformare parchi, giardini, cortili, parchi fotovoltaici a terra ed ogni spazio libero che potremo individuare in nuovi pascoli per le api, i, rendendo l’intero territorio più resiliente all’azione dei cambiamenti climatici, ma anche più attraente dal punto di vista paesaggistico – ha aggiunto Ballari –.‘Think global, act local’, come ci ricordano i giovani di Fridays For Future che proprio oggi sono scesi nuovamente in piazza in occasione dello sciopero globale per il clima”.

Un progetto di ricerca e sviluppo che mira, quindi, alla conservazione della biodiversità e allo sviluppo dei territori, e che vedrà coinvolte le istituzioni, le organizzazioni agricole e le rappresentanze territoriali, per garantire un maggiore sviluppo delle iniziative e una più rapida diffusione delle stesse.

Creare consapevolezza, in questa fase, è fondamentale se si auspica un netto cambio di direzione per il futuro dei nostri territori – ha concluso Ballari -. Per citare un esempio concreto, sono già 198 i Comuni della provincia di Cuneo che hanno aderito al progetto API+ di Fondazione CRC per la creazione sui territori di ampi spazi fioriti per le api e gli altri insetti impollinatori. A breve, infatti, con il supporto di Agrion, inizieranno le attività di semina per dare vita alle oasi fiorite della biodiversità. Questo è solo l’inizio di un percorso virtuoso che guarda a una maggiore tutela dei pronubi, ma anche alle innumerevoli ricadute economiche e sociali di cui potranno beneficiare i territori piemontesi”.

La biodiversità è la ricchezza dei territori, sono il nostro più grande patrimonio, per questo abbiamo voluto sviluppare il progetto Oasi fiorite per la Biodiversità, in collaborazione con Agrion. – ha dichiarato l’Assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa – Una sperimentazione che potrebbe avere ricadute positive per il mantenimento degli insetti impollinatori e, parallelamente, per la conservazione della biodiversità e la qualità dei nostri paesaggi agricoli e urbaniSiamo orgogliosi di essere la prima Regione italiana a dotarsi di un Comitato per lo sviluppo di nuove progettualità volte a proteggere e ripristinare gli ecosistemi, e che assicuri, al contempo, la tempestività nel trasferimento dei risultati. Sono certo che le diverse attività comprese nel progetto contribuiranno alla crescita economica e sostenibile del Piemonte e delle filiere agricole piemontesi, garantendo un ambiente sano in cui vivere e prodotti agroalimentari sempre più di qualità. Ancora una volta la dimostrazione di come il Piemonte sia sensibile ai temi di sostenibilità ambientale e di quanto sia forte la spinta delle filiere nell’offrire dei prodotti sani perché espressione di un ambiente salubre. Questi saranno sempre di più gli elementi che si affiancheranno ad una già indiscussa qualità dei prodotti made in Piemonte”.

Abbiamo la fortuna di vivere in una Regione ricca di varietà vegetali e di specie animali – ha affermato il Vicepresidente e Assessore regionale allo Sviluppo della Montagna, Foreste, Parchi ed Enti locali, Fabio Carosso –. Ritengo il progetto Oasi fiorite per la Biodiversità una grande opportunità per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e della biodiversità, per questo spero che sempre più istituzioni e cittadini comprendano il valore del paesaggio inteso come risorsa e che aderiscano alle iniziative proposte per accrescere la capacità di adattamento all’ambiente dei nostri territori, in funzione di un futuro sostenibile, lavoreremo con l’assessorato dell’Agricoltura per introdurre misure sperimentali sulla nuova programmazione dei fondi europei per sostenere nuovi modelli di agricoltura innovativa”.

Nei piani di Stellantis Torino sarà centro ingegneristico dell’elettrificazione

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Per Stellantis Torino rappresenta una posizione centrale come polo di produzione di veicoli e “cuore del design di tutti i marchi italiani del gruppo”. Il capoluogo piemontese diventerà centro di competenza ingegneristico internazionale per l’elettrificazione. E’ la promessa dell’amministratore delegato Carlos Tavares nella riunione con il presidente della Regione Alberto Cirio, il sindaco Stefano Lo Russo e il presidente dell’Unione Industriale di Torino, Giorgio Marsiai.

Ai Ronchi Verdi la mobilità è Green con Casa Theorema

Il nuovo main sponsor 

Casa Theorema rappresenta l’ hub e il nuovo main sponsor del Club Ronchiverdi, inauguratosi il 17 marzo scorso.

La partnership tra il club torinese, sempre più  sensibile alle tematiche green, e l’azienda leader nelle soluzioni di mobilità, costituisce un’opportunità in più per i soci del Club di usufruire di un servizio dedicato ai loro spostamenti.

L’Hub è  posto all’ingresso del Club e risulta accessibile a tutti e facilmente raggiungibile.

“Siamo felici di essere tra i primi ad aver inaugurato uno spazio dedicato alla mobilità  – spiega Vittorio Zunino, titolare della struttura sportiva – uno spazio rivolto sia ai soci sia a tutti coloro che desiderino venirci a trovare”.

Nell’hub di Casa Theorema sarà possibile scegliere tra una gamma di sedici marchi delle più note case automobilistiche  e fra molte soluzioni green, tra cui le automobiline full electric Citroen Ami, che rappresentano le automobiline ufficiali del Club, appena nate.

“Per noi è  stata una scelta molto ponderata – afferma il ceo di Theorema, Esposito Catello – dettata dal fatto che volevamo uscire dai soliti schemi. Abbiamo scelto questa location per fare qualcosa di diverso e introdurre un nuovo approccio. Lo dimostrano le due Citroen Ami, automobili elettriche, messe a disposizione per il Club. Noleggiare una vettura significa avere la certezza di ricevere una assistenza costante. Esiste molta curiositàintorno alla mobilità elettrica, anche se il cammino da compiere è  ancora lungo”.

Casa Theorema è aperta dalle 11 alle 19.30 dal lunedì al sabato.

Mara Martellotta 

Ivrea: come diventare imprenditori

Diventare imprenditori, a qualsiasi età e vincere la sfida del lavoro, puntando sulla formazione e utilizzando al meglio i fondi europei. Di questo e di altro si parlerà martedì 29 marzo, al Polo Universitario Officina H (Aula 3), durante l’evento organizzato da Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) e ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) per fare il punto sulla situazione occupazionale in Italia e presentare i risultati del progetto formativo e di avvio all’impresa Yes I Start Up (YISU) – attuato dall’ Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), in accordo con ANPAL. 

Si tratta di un evento unico nel suo genere che intende rinnovare la grande tradizione imprenditoriale risalente ad Adriano Olivetti nell’inventiva e la dinamicità delle startup italiane. Sono il motore della rinascita economica del Paese, alimentato anche da una sorta di “New Deal” delle piccole imprese creato dal sistema Yes I Start Up (YISU) e SELFIEmployment. Dove il settore pubblico italiano spinge la nascita di piccole aziende, combattendo la disoccupazione e aumentando il grado di innovazione sociale. Tanto che YISU è stata individuata dal Comitato di sorveglianza PON IOG come buona pratica ed è stata inserita dall’OCSE come case study all’interno delle buone pratiche europee.

Un sistema progettuale vincente, come raccontano i dati, che fino ai primi mesi dell’anno scorso era rivolto solo ai Neet (giovani, entro i 29 anni, Not in Education, Employment or Training) e grazie agli ottimi risultati dal 2021 è stato esteso anche a donne inattive e disoccupati di lunga durata (anche over 50), con riscontri davvero notevoli.

All’evento – patrocinato da Città di Ivrea, Fondazione Adriano Olivetti, Associazione Archivio Storico Olivetti, Unesco, Confindustria Canavese, Confartigianato Torino Città Metropolitana, Camera di Commercio di Torino, Confesercenti Torino e Provincia,  Ascom Confcommercio e Federterziario Piemonte – prenderanno parte il Vescovo di Ivrea, Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, il sindaco della città Stefano Sertoli, il presidente dell’Ente Nazionale del Microcredito, Mario Baccini, il deputato membro della Commissione Politiche UE della Camera, Alessandro Giglio Vigna, l’assessore all’Innovazione della Regione Piemonte, Matteo Marnati, l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Ivrea, Giorgia Povolo, la presidente della Fondazione Adriano Olivetti Cinthia Bianconi e il presidente dell’Associazione Archivio Storico Olivetti Gaetano Di Tondo. L’evento sarà moderato dal vicedirettore de La Stampa Marco Zatterin.

Si alterneranno durante la giornata le testimonianze di ANPAL, Invitalia, Ente Nazionale per il Microcredito, Camera di Commercio Torinoe Agenzia Sviluppo del Canavese, mentre il tavolo tecnico del pomeriggio sarà animato da importanti voci del panorama socio-economico nazionale, tra cui il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, il presidente dell’Osservatorio Risorse pubbliche della Corte dei Conti, Gabriele Fava, l’esperto economico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Pietro Galeone e Cynthia Lavison dell’OCSE, Francesco Verbaro presidente di Formatemp, il coordinatore intervento dell’Ente Nazionale del Microcredito, Nicola Patrizi e il responsabile delle Reti e Attività territoriali ENM Giancarlo Proietto. Inoltre parteciperanno Pietro Orazio Ferlito (ANPAL), Daniela Patuzzi (Invitalia), Cristina Ghiringhello (CIAC), Luisa Marchelli (Agenzia Sviluppo Canavese).

La giornata si concluderà con un tour del Visitor  Centre Unesco, all’interno dei siti Olivetti. 

In allegato, la locandina dell’evento e su richiesta specifica i dati e gli approfondimenti che raccontano il successo dei progetti YISU e SELFIEmployment.

Per partecipare all’incontro, gratuito, che durerà dalle 9.30 alle 17.00, occorre registrarsi al seguente link:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-diventare-imprenditori-come-vincere-la-sfida-301326434477

Senza dimora, non senza storia: esperienze di vita attraverso l’arte

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Prossimo incontro il 30 marzo

E’ partito  il 23 febbraio alle 18:30 dalla “Fabbrica delle e” in corso Trapani 91/b a Torino e on line il
ciclo di incontri “Senza dimora, non senza storia” organizzato dall’Associazione Avvocato di Strada
Odv con il contributo della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza ONLUS.

Gli appuntamenti, si inseriscono tra gli eventi “Extra” del Homeless More Rights, il Festival dei
diritti delle persone senza dimora a cui nell’ottobre 2021 a Bologna hanno partecipato oltre 800
persone, 25 relatori e 6 moderatori e che vedrà la sua seconda edizione a ottobre 2022
(https://homelessmorerights.it/).

Quattro gli incontri torinesi che avranno come filo condutture le vite e le storie delle persone
senza dimora e come queste vengono raccontate attraverso diverse forme di arte e
comunicazione: fotografia, arti grafiche, letteratura, cinema e giornalismo.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare la società, le istituzioni e la politica sull’accesso ai diritti per le
persone che vivono in povertà e in condizioni di fragilità, questa volta mettendo in luce come il
fatto di vivere in un contesto di disagio, non significhi non avere dignità, una storia da raccontare,
qualcosa a cui si tiene.

Relatori, personalità che nel panorama della cultura nazionale e torinese si sono contraddistinte
nelle diverse forme comunicative e che si sono trovate ad affrontare temi importanti come quello
legato alla vita delle persone senza dimora.

Date, tema e relatori degli incontri:
Incontro 1 | 23 febbraio h. 18:30
“La dignità dentro l’immagine – La vita senza dimora attraverso fotografia e arti grafiche”
con Raffaele Palma e Paolo Siccardi
Incontro 2 | 30 marzo h 18:30
“Tra le righe – Come la letteratura può indagare l’animo di chi ha perso tutto”.
con Antonella Frontani e Enrico Pandiani
Incontro 3| 27 aprile h 18:30
“Dritto al cuore. Il cinema come strumento di sensibilizzazione sociale”.
con Davide Ferrario e Stefano Rogliatti
Incontro 4 | 25 maggio h 18:30 – 19:30
“Il racconto delle difficoltà. Informare senza cadere nella strumentalizzazione”
con Marco Castelnuovo e Matteo Spicuglia

Giachino: Per rilanciare Mirafiori e Automotive dopo anni di declino essenziale coinvolgere Governo e Parlamento

Domani Cirio e Lo Russo incontreranno John Elkan e Tavares l’Ad di Stellantis per discutere il futuro di Mirafiori e di migliaia di posti di lavoro. Ma il calo degli ultimi anni e’ stato così forte e la complessità del futuro necessitano il coinvolgimento di Governo e Parlamento.
L’Avvocato Agnelli diceva che ciò che va bene per la FIAT va bene per il Paese. I vari Governi hanno seguito linee di politica del lavoro e infrastrutturali (autostrade) che hanno favorito il grande sviluppo della motorizzazione del Paese . Il settore Auto di converso ha dato negli anni al Paese una grande risposta in termini di creazione di posti di lavoro.  Da anni purtroppo non è più così. 
Nel 1989 in Italia si producevano oltre 1.900.000 auto, nel  2019 solo 510.000.
Delle nazioni europee produttrici solo l’Italia ha subito questo salasso.
Un caso unico di distruzione produttiva come lo definiscono alla Fondazione Sabattini. Il calo, che  si deve a gravi errori aziendali a partire dalla scelta su Romiti a scapito dell’Ing. GHIDELLA che aveva appena dato alla Fiat i tre migliori bilanci della sua storia, ha contribuito alla decrescita del peso di Torino e del Piemonte. Un calo economico con forti conseguenze sociali. Torino è la prima Città italiana per disoccupazione giovanile. Periferie impoverite e insicure.  Una decrescita di cui hanno responsabilità pesanti i Sindaci che davano per scontato il declino industriale  e puntavano su turismo e cultura come nuovi motori di crescita. 
Negli stessi anni in Emilia al contrario si punto’ sull’auto e oggi con la MOTOR VALLEY sono l’unica area italiana attrattiva di investimenti esteri . 
Quando Torino sarà capace di fare autocritica sulle scelte sbagliate degli anni 90 del secolo scorso sarà sempre tardi. 
Declino della FIAT e Declino di Torino si tengono insieme così come si tiene dialogo tra la grande Azienda , Sindaci e Sindacato. Dare per scontato il declino industriale è stato un errore doppiamente grave , verso l’azienda e verso la Città.
Ora però occorre tentare in ogni modo di bloccare il Declino e di ripartire. 
Per farlo però non bastano Regione e Comune occorre anche un forte intervento del Governo e del Parlamento . Il settore auto non è una questione nazionale solo per la Francia ma anche per l’Italia.
Ora che abbiamo ottenuto da Giorgetti uno stanziamento pluriennale di ben 9 miliardi di euro , dobbiamo ottenere che vengano usati per una politica industriale che si affianchi agli incentivi al rinnovamento di un parco auto e mezzi pesanti vetusto con l’acquisto di mezzi elettrici ma anche ibridi, e diesel dell’ultima generazione. 
Come hanno detto ieri anche i sindacati metalmeccanici l’elettrico non basterà   per rilanciare Mirafiori. Mi auguro che anche gli industriali sostengano la stessa tesi.
I fondi europei di cui dispone la Regione, oltre alle norme urbanistiche in capo al Comune vanno affiancati da un forte impegno del Governo che coinvolga Politecnico, Centro Ricerche FIAT e dei tanti team privati che lavorano nel campo della ideazione e della progettazione nella ricerca delle auto e dei mezzi pesanti del futuro.
Torino e il Paese in Zona Cesarini possono recuperare il tempo perduto in questi ultimi e riconquistare un ruolo nella mobilità del futuro.
La difesa del settore automotive e il rilancio di Torino sono un interesse nazionale, ecco perché chiedo ai parlamentari di chiudere in tempi rapidi il dibattito sulla 
Mozione MOLINARI sull’auto che darà la linea al Governo sull’impiego dei 9 miliardi.
Torino non può essere l’unica Città dell’auto a soccombere nella nuova geografia automobilistica europea e mondiale. 
 
Mino GIACHINO 
SILAVORO SITAV SIAUTO

La riattivazione della Asti-Chivasso, una grande opportunità

IARETTI: “IMPORTANTE COINVOLGERE ANCHE LA VALCERRINA ALESSANDRINA’’

La riattivazione della tratta ferroviaria tra Chivasso ed Asti non deve essere per il territorio soltanto fatta con una funzione turistica o per fare viaggiare i treni storici, ma deve essere un’opportunità in un’accezione più ampia per  favorire la mobilità dei cittadini delle colline del Chivassese e dell’Astigiano.

Questa impostazione ha trovato concordi la pluralità dei partecipanti al convegno che si è svolto sabato mattina nella sala del consiglio comunale di Chivasso, organizzato dal circolo La Nostra Collina e dal Comis-Coordinamento mobilità integrata e sostenibile. Con il coordinamento dei lavori del moderatore Renato Dutto del circolo La Nostra Collina, si sono susseguiti i vari interventi, essendo presenti diversi amministratori ed associazioni del territorio interessato, direttamente ed indirettamente, dalla tratta. L’importanza di Chivasso come nodo ferroviario (cui afferiscono la linea di collegamento con Ivrea, quella con Casale Monferrato e la Torino-Milano, oltre a quella con Asti sospesa nel 2012) è stata ricordata dal sindaco Claudio Castello. Poi è seguito il contributo di Fulvio Bellora, responsabile del Comis. Il direttore generale della Fondazione Fs italiane, Luigi Cantamessa, da remoto, è stato particolarmente seguito ed apprezzato in virtù dell’impegno che ha portato non solo a liberare la tratta dai rovi che la infestavano e che presto potrà ospitare treni storici e turistici. Il deputato Carlo Giacometto ha ripercorso il cammino che ha portato ai risultati odierni evidenziando che ‘occorre una visio se di vuole dare una vocazione ai comuni interni. Il consigliere regionale Gianluca Gavazza ha ricordato tutto il suo impegno per la riattivazione della tratta, mentre l’altro consigliere regionale Alberto Avetta ha evidenziato che si può partire anche da punti di vista diversi ma avere obiettivi comuni. Dal canto suo il vice presidente regionale di Legambiente, Angelo Porta ha ricordato che l’Italia è sotto procedura di infrazione perché non sono diminuite le percentuali di Pm 10 nei limiti previsti e la via soluzione è quella di privilegiare il trasporto collettivo. Un’analisi della tratta è stata fatta dal tecnico dei trasporti e volontario dei treni storici, Massimo Veneroni: necessità di un servizio stabile tutti i giorni, frequenza almeno ogni 2 ore, favorire le attività commerciali. Sonia Cambursano, consigliere delegato allo sviluppo economico ed al turismo della Città Metropolitana di Torino ha sottolineato l’importanza dell’intervento ricordando che i problemi ferroviari riguardano anche il Canavese. All’incontro erano presenti anche esponenti del mondo amministrativo e del volontariato astigiano e della Valcerrina, come i sindaci di Aramengo, Giuseppe Marchese, di Robella, Andrea Gavosto, di Cavagnolo, Andrea Gavazza (in remoto per tutta la durata) di Brozolo, Giovanni Demichelis che ha annunciato come nel suo comune verrà allestita una mostra sulla linea quando ci sarà la prima corsa del treno storico/turistico (che è prevista probabilmente per il prossimo mese di giugno), mentre Francesco Ciravegna del ‘Il Trabucco’ di Montiglio Monferrato ha ricordato l’impegno della sua associazione per la promozione del territorio e la proposta di mercatini – vetrine – esposizioni nelle stazioni. Massimo Iaretti, consigliere comunale di Villamiroglio e consigliere con delega al turismo dell’Unione dei Comuni della Valcerrina ha sottolineato che ‘questa iniziativa riguarda anche i comuni dell’alessandrino, pur se non toccati territorialmente, lo sono indirettamente per la vicinanza e gli uni e gli altri potrebbero avere dei benefici di ricaduta’. Per questo presenterà a breve una mozione di sostegno nell’Unione.

Il 64% degli acquirenti in arrivo da fuori città viene dalla provincia

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le compravendite realizzate nel 2021 attraverso le proprie agenzie attive nel comune di Torino. L’obiettivo della ricerca è quello di capire da dove arrivano gli acquirenti che comprano nel capoluogo piemontese e quali sono le loro scelte.

Nel 2021 l’85,4% delle persone che ha comprato casa a Torino ha cittadinanza italiana, mentre nel 14,6% dei casi si tratta di stranieri (comunitari ed extracomunitari). Nonostante la pandemia, negli ultimi anni la percentuale di acquisto da parte di stranieri è in crescita, nel 2019 infatti si fermava all’11,5% e nel 2020 al 12,2%. A Torino la percentuale di acquisto da parte di stranieri è più alta se confrontata con quella di altre grandi città italiane: ad esempio a Milano la quota di acquirenti stranieri si ferma al 7,9%, mentre a Roma la percentuale è ancora più bassa e si attesta al 5,0%.

Per quanto riguarda gli acquirenti italiani, chi compra a Torino nel 77,2% dei casi è già residente in città, il 14,6% arriva dalla provincia di Torino e l’8,2% proviene da altre province e da altre regioni. Si tratta di percentuali molto simili a quelle registrate un anno fa, con una lieve diminuzione della percentuale di coloro che arrivano dalla provincia di Torino, si passa infatti dal 15,4% all’attuale 14,6%.

Prendendo in considerazione solo gli acquirenti in arrivo da fuori città risulta che il 64,1% di questi arriva dalla provincia di Torino, il 21,8% arriva da altre province del Piemonte, mentre nel 14,1% dei casi si tratta di persone in arrivo da altre regioni italiane. Da segnalare un aumento della percentuale di acquirenti in arrivo dalle province Piemontesi, con la provincia di Cuneo in testa a questa classifica.

Chi arriva a Torino per comprare casa proviene soprattutto da comuni del Nord Italia (più di 3 compravendite su 4), mentre arriva dal Sud Italia quasi il 22% degli acquirenti.

L’analisi poi si sofferma sul motivo dell’acquisto da parte di chi proviene da fuori città: nel 2021 il 33,6% di queste compravendite riguardano l’investimento, mentre nel 66,4% dei casi si tratta di acquisti di abitazione principale. La percentuale di acquisti per investimento risulta in calo sia rispetto al 2019 sia rispetto al 2020.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Climate Is Not Cool sbarca a Spina 3 dal 28 marzo al 3 aprile

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Dal 28 marzo al 3 aprile la zona di Spina 3 ospiterà Climate Is Not Cool, progetto artistico della compagnia teatrale Crack24 che indaga il tema della crisi climatica: tra spettacoli di varietà, azioni urbane e un confronto diretto con la cittadinanza, per promuovere una consapevolezza attiva dell’ambiente.

Per tutta la settimana ci si potrà imbattere nel “Salotto Urbano”, uno spazio di confronto itinerante con i residenti di Spina 3 per dialogare su come il tema ambientale viene percepito nella quotidianità, sulle problematiche che comporta e sulle iniziative locali adottate per affrontare la crisi climatica. Il tutto con tanto di divano portato a spalla dagli artisti per le vie del quartiere per permettere a chiunque di “acclimatarsi” e chiacchierare in libertà.

Le iniziative comprendono inoltre “Sguardi aperti”, la trasposizione in un ambiente quotidiano della pratica di consapevolezza della Schiera di Gabriele Vacis e Roberto Tarasco, una biciclettata organizzata grazie alla collaborazione con Bike Pride per tutta Spina 3, e infine le “Variazioni Climatiche” le due serate di restituzione artistica a base di stand-up, narrazioni, canzoni, e interventi di esperti che si terranno il 2 e il 3 aprile al Centro Congressi del Parco Scientifico Tecnologico per l’Ambiente Environment Park di via Livorno 60.

È possibile assistere liberamente a tutti gli eventi in programma. La prenotazione è necessaria per partecipare alla biciclettata ed è consigliata per le due serate Variazioni Climatiche, scrivendo alla mail crackventiquattro@gmail.com

 

ClimateIsNotCool #Spina 3 è prodotto dalla compagnia Crack24 con il patrocinio della Città di Torino, il sostegno di Fondazione CRT +Risorse ed Eppela, il Comitato Territoriale IrenCollabora, e la collaborazione di ARCI Torino, P.E.M., Parco Tecnologico Environment Park, Bike Pride, Novacoop, Parco Dora Shopping Centre, Santibriganti Teatro, Comitato Torino Respira, Comitato Dora Spina 3

 

Per informazioni e prenotazioni:

 

www.crack24.it

crackventiquattro@gmail.com

Instagram: @crackventiquattro

Facebook: Compagnia Crack24

 

Climate Is Not Cool #Spina 3

 

Da Lunedì 28 marzo a Venerdì 1° aprile

Salotto Urbano

In diversi punti del quartiere appariranno un divano e un cartello con su scritto “Acclimatiamoci”. Chiunque, abitante del quartiere o passante, è invitato a prendere posto nel nostro spazio di confronto itinerante. Non sarà una semplice chiacchierata ma un momento di condivisione e di dialogo sincero: qual è il vostro ambiente? Come lo vivete? Quando vi siete accorti che qualcosa stava cambiando? Le storie raccolte entreranno a far parte della drammaturgia del varietà che concluderà il festival.

 

Martedì 29 marzo

h.17.30 Aperitivo al Circolo Risorgimento

Siete tutti invitati a fare aperitivo assieme a noi. Tra un bicchiere e l’altro si parlerà di clima, di ambiente, del quartiere, in totale relax.

Circolo Risorgimento – Via Giovanni Poggio, 16

 

Sabato 2 aprile

h. 16.00 – Sguardi Aperti

Se vi troverete a passeggiare tra i negozi del Parco Dora Shopping Centre, potrete assistere ad una particolare azione urbana “perfomativa” che si svilupperà a partire dalla pratica teatrale Schiera. Si tratta di una pratica di consapevolezza che ci mette in ascolto e abbiamo la fortuna di praticarla con i suoi creatori Gabriele Vacis e Roberto Tarasco, in collaborazione con la Compagnia P.E.M.

Questa tecnica è già uno spettacolo di per sé, ma portata fuori dalla sala prove, in un ambiente quotidiano, diventa un gesto veramente rivoluzionario.

Piazzale di fronte all’ingresso della Novacoop – Via Livorno, 48

 

h. 21.00 – Variazioni Climatiche – Restituzione artistica

Serata di restituzione artistica, tra stand-up, narrazioni, canzoni, corti teatrali, interventi di esperti e di cittadini, cercheremo di offrirvi la possibilità di approfondire il vostro punto di vista sull’argomento.

Centro Congressi dell’Environment Park – Via Livorno 60

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Prenotazione caldamente consigliata

 

Domenica 3 aprile

h. 14.30 – Biciclettata con Bike Pride

Basta con queste auto! Grazie alla collaborazione di Bike Pride Bici-T, sarà possibile visitare il quartiere in bicicletta, ascoltando racconti e aneddoti sui luoghi che attraverserete.

Partenza da Via Livorno 60, di fronte all’ingresso del Centro Congressi dell’Environment Park.

Si arriverà giusto in tempo per parcheggiare la bicicletta e rilassarsi un attimo prima di assistere alle Variazioni Climatiche.

Per motivi di sicurezza i posti sono limitati a 30, quindi la prenotazione è obbligatoria.

 

h. 17.30 – Variazioni Climatiche – Restituzione artistica

Seconda serata di restituzione artistica, tra stand-up, narrazioni, canzoni, corti teatrali, interventi di esperti e di cittadini, cercheremo di offrirvi la possibilità di approfondire il vostro punto di vista sull’argomento.

Centro Congressi dell’Environment Park – Via Livorno 60

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Prenotazione caldamente consigliata

Con Flibco.com in bus da Torino a Malpensa

È partito ieri mattina da Torino Porta Susa con destinazione Milano Malpensa il primo bus targato Flibco.com, società specializzata in soluzioni di mobilità aeroportuale e già affermata in diversi Paesi europei come Belgio, Lussemburgo e Germania.

Flibco.com ha scelto il capoluogo torinese per tenere a battesimo l’avvio delle sue attività in Italia. La primissima tratta è stata inaugurata ufficialmente con una speciale cerimonia presso la stazione di Torino Porta Susa e ha visto anche la presenza di Tobias Stüber, CEO di Flibco.com.

Il nuovo collegamento Flibco.com sarà attivo 7 giorni su 7, con tariffa fissa di 22 euro.

 

A Torino i bus effettueranno 3 fermate, presso la Stazione Torino Lingotto, la Stazione Torino Porta Susa e la Stazione Torino Stura (in Corso Giulio Cesare angolo Str. Vicinale delle Cascinette). Tutti gli autobus arriveranno a Malpensa, al piazzale Terminal 1.

Il servizio è acquistabile direttamente a bordo del pullman o con pochi click sul sito www.flibco.com o sull’app per smartphone.

La programmazione delle corse è sincronizzata con il calendario di arrivi e partenze delle compagnie aeree, per permettere ai passeggeri di arrivare o lasciare l’aeroporto senza inutili perdite di tempo.

Viaggiare con Flibco.com garantisce un viaggio verso l’aeroporto comodo, conveniente ed ecologico. Gli autobus sono di ultima generazione, appartenenti alla categoria Euro 6, con tutte le dotazioni per garantire un viaggio confortevole: Wi-Fi gratuito, prese USB per ricaricare tablet e smartphone, toilette a bordo e ampio spazio per le gambe.