ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 108

Le ricette di Giachino contro il declino della città

Oggi l’ex sottosegretario alle Infrastrutture Mino Giachino ha presentato il proprio libro: “Un irriducibile contro il declino di Torino”
30 anni di sinistra hanno portato Torino al Declino. Il Centro Destra per Rilanciare Economia e Lavoro in una delle più belle Città del Mondo.
 
Mons. NOSIGLIA un anno fa al momento del suo avvicendamento disse “lascio una Città senza una Idea di futuro”.  Giovedì sera Il segretario della FIOM ha urlato a Lorusso che non è tollerabile non riconoscere il Declino. Necessita riconoscere la malattia per curarla. In 15 anni nel settore metalmeccanico perse 370 aziende per quasi 50.000 posti di lavoro.
Dal 2008 sono stato il primo Medico a denunciare la malattia della Città per metà imborghesita dal benessere e per metà impoverita e dimenticata.
La sinistra ha impoverito la Città, di fatto ha scelto la via bassa dello sviluppo.
Contro il Declino ho lanciato per primo tre battaglie fondamentali, portare a Torino la Autorità dei Trasporti, salvare la TAV, stanziamento di 8,7 miliardi per il settore auto ,un settore difeso a tutti i costi da Francia, Germania e Spagna.
Siamo noi il riferimento per la Città che vuole ripartire , imprenditori e mondo del lavoro, per la Città emarginata, insicura e senza voce.
A pag.49 del libro le 10 proposte per rilanciare Economia , Lavoro e Benessere.
1)- Accelerare in ogni modo Investimenti dalla TAV, Torino sarà centrale nella TAVVALLEY, un’area di oltre 700 miliardi di PIL . Linea 2 della Metropolitana sino a S.Mauro-Settimo
2)- Appoggiare il Piano URSO a per il rilancio del settore auto .
3)- Correggere la decisione europea che punta solo sull’auto elettrica.
4)- Rilanciare Fiere economiche dal Salone dell’auto e della Tecnica.
5)- Completare la costruzione della Città  della Salute..
6)- Centro ricerche e scambio tecnologico nell’ex Palazzo della RAI.
7)- Piano di ristrutturazione delle Periferie,
8)- Rilanciare il nostro Aeroporto.
9)- Sbloccare la concessione della Tangenziale x completarla, 4a corsia.
10- Promuovere i prodotti della nostra agricoltura di pianura e delle nostre vallate …
Mino Giachino

Confartigianato: Bene stop blocco Euro 5, non si perda tempo

“Dopo il gran caos dell’anticipo del blocco degli Euro 5 diesel e a
seguito delle nostre proteste e degli automobilisti e degli artigiani
interessati, impossibilitati ad investire sull’acquisto di nuovo mezzo,
apprezziamo il rinvio del provvedimento deciso dal Governo Meloni, slittato
al 1° ottobre 2024. Una decisione importante per gli artigiani, perché
garantisce una boccata di ossigeno ma che ci richiama ad una situazione che
va affrontata. La deplorevole inquisizione clorofilliana è sempre in
agguato. Chiediamo interventi strutturali sulle altre fonti di inquinamento
ambientale anziché giocare di rimessa rincorrendo l’emergenza con
provvedimenti spot che limitano la mobilità dei cittadini e danneggiano le
imprese. Bisogna prima creare una condizione di benessere e sostenibilità
economica diffusa e solo dopo, semmai, pensare a provvedimenti per
contenere l’inquinamento. Altrimenti saremo tutti forzatamente green perché
semplicemente non ci si potrà più guadagnare da vivere. Quindi non si perda
tempo e si sfruttino al meglio i mesi che abbiamo di fronte”.

GIORGIO FELICI (PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO PIEMONTE

Eccellenze del Piemonte a Vicenza Oro

  • 77 le eccellenze da Piemonte, capitanate dal distretto di Valenza, protagoniste da venerdì 8 settembre sino a martedì 12 nell’evento che conta 1.200 brand espositori da 34 Paesi e 400 buyer ospitati

 

  • Export del settore orafo-gioielliero in crescita del 9,3%, per un valore di 4,36 miliardi di euro nei primi cinque mesi dell’anno

 

  • Per gli amanti dell’alta orologeria, da domani a domenica 10, c’è VO’Clock Privé: evento b2c aperto al pubblico, con talk e seminari dei massimi esperti

vicenzaoro.com

IL MERCATO, I TEMI, I TREND

Tra i gli oltre 1.200 espositori presenti anche 77 eccellenze piemontesi con capofila il distretto di Valenza (vedi allegato), l’edizione settembrina del salone internazionale dell’oreficeria, gioielleria e orologeria di IEG vedrà protagonisti nel quartiere fieristico di Vicenza sino a martedì 12 i più importanti brand di alta gamma con le novità di collezione, l’oreficeria con il meglio della produzione made in Italy dai principali distretti manifatturieri nazionali, le eccellenze internazionali, l’orologio contemporaneo e i micro-brand più di tendenza; tutto in un’unica boutique, che è anche hub di networking. Saranno infatti 400 i buyer esteri ospitati, grazie al programma di incoming del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e di Agenzia ICE. Gli operatori professionali internazionali e italiani oltre al mercato, troveranno anche un nutrito calendario di eventi con le voci leader dell’industry. Dalla presentazione, sabato 9, del nuovo Trendbook 2025+ curato da Trendvision Jewellery + Forecasting, l’Osservatorio indipendente di IEG diretto da Paola De Luca alle case history di brand emergenti o di gioiellerie indipendenti sino al tema della formazione per le nuove generazioni che si vogliano avvicinare all’arte orafa, dall’impatto dell’intelligenza artificiale sul design e sull’industry alla sostenibilità: per quattro giorni sarà a Vicenza che gli operatori professionali avranno modo di condividere analisi e riflessioni su un settore che è ancora in crescita.

I DATI DELL’EXPORT

Continua il trend positivo dell’export per il settore orafo-gioielliero italiano. Nei primi cinque mesi dell’anno, secondo i dati elaborati per Federorafi dal Centro Studi di Confindustria Moda le vendite estere sono salite globalmente del 9,3%, per un valore di 4,36 miliardi di euro (elab. Centro Studi di Confindustria Moda su dati ISTAT per Federorafi).

 

VO’CLOCK PRIVÉ

Aperto al pubblico, VO’Clock Privé è il salotto dedicato all’alta orologeria e alla cultura orologiera che da domani sino a domenica 10, in un’area riservata nel foyer al primo piano del quartiere fieristico, riunirà per la seconda edizione i brand più ricercati e il pubblico di appassionati e collezionisti, offrendo un programma di incontri e corsi tecnici con i più autorevoli esponenti del settore.

 

IL MONDO ASSOCIATIVO

Tutto il mondo istituzionale e associativo è al fianco di IEG e di VOS: da Confindustria FederorafiConfartigianato OrafiConfcommercio FederpreziosiCNA OrafiConfimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera ad AssogemmeAssocoral e AFEMO – Associazione Fabbricanti Esportatori Macchinari per Oreficeria, che contribuiscono all’agenda della manifestazione. Sul fronte internazionale CIBJO – Confederazione Mondiale della Gioielleria, che promuove la sostenibilità economica e sociale della filiera del gioiello.

THE JEWELLERY GOLDEN CLOUD

Gli eventi di Vicenzaoro September saranno anche in streaming sulla piattaforma The Jewellery Golden Cloud scaricabile sugli App store per dispositivi mobile.

PRESS CONTACT IEG

head of media relation &   corporate   communication:   Elisabetta   Vitali;   press   office   manager:   Marco Forcellini; international press office coordinator: Silvia Giorgi; media@iegexpo.it

Trade press office coordinator Jewellery & Fashion Division: Michela Moneta

 

La ripresa del turismo coinvolge oltre 15 mila imprese artigiane del Piemonte

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Giorgio Felici (Presidente Confartigianato Imprese Piemonte): “sperando che non si ripresenti un’altra pandemia le nostre imprese sono pronte per intercettare una buona parte dei 900 milioni di spesa per shopping, trasporti e altri servizi”

 

L’Italia è quinta al mondo per entrate turistiche dei viaggiatori internazionali, pari nel 2022 a 44,3 miliardi di euro, e di questi una fetta (quasi un miliardo e mezzo) vengono spesi nella nostra regione. Un altro dato interessante è che nel 2022 la spesa di turisti stranieri in Piemonte, quasi 900 milioni su un miliardo e mezzo, riguardano spese diverse dall’alloggio: 301 milioni per la ristorazione, 339 per lo shopping, 164 milioni per il trasporto e 71 per altri servizi. Una quota rilevante di questi consumi turistici può essere intercettata dalle piccole imprese e dall’artigianato.

“Ci sono quindi diversi milioni di euro che possono essere intercettati dalle oltre 15mila imprese artigiane del Piemonte che operano in settori potenzialmente coinvolti dal turismo. Un mercato che dobbiamo valorizzare -commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte-. Il settore rimane un motore economico fondamentale per la regione e le nostre imprese. Su questo settore un grande ruolo lo svolgono le imprese artigiane con i pacchetti di turismo esperienziale, indispensabili per soddisfare al meglio le nuove esigenze del turista moderno, sempre più alla ricerca della tipicità, di sensazioni nuove, da vivere in prima persona e che solo una realtà artigiana può dargli. L’artigianato piemontese può ricoprire un ruolo sempre di maggiore valore all’interno dello sviluppo strategico del turismo”.

L’artigianato nei settori interessati dalla domanda turistica

Alla fine del primo trimestre 2023 le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica in Piemonte sono 15.233, pari al 13,3% dell’artigianato totale e danno lavoro a 35.884 addetti.

A livello territoriale 7.772 imprese artigiane operano a Torino con 16.407 addetti, 2.267 a Cuneo (6.958 addetti), 1.819 ad Alessandria (4.033 addetti), 1.060 a Novara (2.680 addetti), 730 ad Asti (1.893 addetti), 539 a Vercelli (1.243 addetti), 531 nel Verbano (1.311 addetti) e 515 a Biella (1.359 addetti).

In chiave settoriale il comparto principale è l’Agroalimentare che conta in Piemonte 3.559 imprese che producono cibo e bevande, prodotti per cui siamo famosi presso i turisti stranieri e la cui qualità permette al nostro Paese di primeggiare per numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Seguono le 3.533 imprese delle altre attività manifatturiere e dei servizi  che comprendono importanti attività dell’artigianato quali la produzione di gioielleria e bigiotteria, ceramica, vetro e cornici, lavorazione artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, la fotografia, cure per animali domestici e servizi alle persone come, ad esempio, centri benessere e palestre; 2.485 imprese del trasporto persone; 2.309 abbigliamento e calzature che contribuiscono al successo nel mondo della moda, tra i comparti più rappresentativi all’estero del made in Italy e dello stile italiano; 2.190 ristoranti e pizzerie che insieme a 1.082 bar, caffè e pasticcerie mettono a disposizione dei turisti i prodotti di qualità realizzati dalle imprese del territorio ecc..

Confartigianato Imprese Piemonte conferma come il turismo e le imprese artigiane collegate, rappresentino il vero volano per l’economia della regione anche se, purtroppo, come tutte le altre attività, entrambi i settori hanno sofferto particolarmente la crisi degli ultimi anni.

“E’ innegabile che turismo e artigianato non siano indenni alle varie crisi più o meno indotte che si stanno succedendo – conclude Felici – per il calo dei consumi interni e il rincaro dei prodotti da un lato, ma anche per la concorrenza spietata delle altre nazioni e continenti che, in questi ultimi anni, hanno investito molto sull’offerta turistica. Per l’Italia il turismo è una componente importante che richiede -come tutte le altre- una base infrastrutturale, un alleggerimento fiscale ed un azzeramento burocratico che sono ancora ben lungi dal vedersi all’orizzonte. Le imprese, in particolare quelle artigiane, mettono a disposizione del turista non solo la più ampia gamma di prodotti e sensazioni, ma anche il loro valore aggiunto come accade nel turismo esperienziale”.

Casa e giovani, una guida pratica

Elaborata dal Consiglio Nazionale del Notariato e da Confedilizia, la guida si propone di accompagnare e orientare le giovani generazioni nella scelta della casa più adeguata alle proprie esigenze, illustrando in modo pratico e semplice gli aspetti civilistici e fiscali legati all’acquisto della prima abitazione e alle locazioni ad uso abitativo.

 

 

 A chi intestare la casa se la coppia di giovani non è sposata e intende andare a conviverci. Perché sottoscrivere Il contratto preliminare di vendita. Come tutelarsi in caso di acquisto di un immobile in corso di costruzione. Che differenza c’è tra acconto prezzo e caparra confirmatoria. Quali aspetti sono da tenere in considerazione se si acquista un’abitazione facente parte di un condominio. Come vengono ripartire le spese condominiali ordinarie e straordinarie tra venditore e acquirente. Quando deve essere corrisposto il prezzo al venditore e il pagamento  può provenire da un soggetto diverso dall’acquirente. Come si perfeziona il contratto di mutuo e quali facilitazioni o agevolazioni sono previste attualmente per i soggetti under 36. Quando deve avvenire la consegna dell’immobile. Cosa accade se l’immobile è ipotecato o pignorato e se gli impianti non sono conformi alla vigente normativa in materia di sicurezza o i dati e la planimetria catastale non corrispondono allo stato di fatto dell’immobile. Quali sono le imposte che devono essere corrisposte con l’acquisto di una casa. E inoltre tutto quello che un giovane deve sapere sulla locazione abitativa, dalle diverse tipologie di contratto (locazioni libere, agevolate, transitorie, per studenti, brevi, turistiche, ad uso foresteria, ecc) ai rapporti di un soggetto locatore con il condominio.

 

Sono solo alcuni degli aspetti civilistici e legali che vengono affrontati e illustrati in modo pratico e semplice in “Casa e Giovani. guida pratica alla locazione e alla compravendita immobiliare”, elaborata dal Consiglio Nazionale del Notariato e Confedilizia, l’Associazione dei proprietari di casa, che verrà presentata martedì 12 settembre alle ore 15.00 presso il Campus Luigi Einaudi -Università Degli Studi di Torino,  in Lungo Dora Siena, 100.

 

Il luogo scelto per la presentazione rappresenta al meglio il target di riferimento della guida, che include giovani studenti, esperti di co-housing, di convivenza studentesca e di ogni altra soluzione taglia-costi. Ma anche i giovani proprietari di case donate in passato da genitori e nonni, coloro che desiderano acquistare casa con i risparmi dei primi anni di lavoro e con un mutuo trentennale, o che hanno intenzione di acquistare anche con l’aiuto dei genitori la casa che diverrà la residenza dove ampliare la famiglia; e infine i figli che hanno una casa intestata da quando sono minorenni che viene affittata per produrre reddito nell’attesa che si creino una professione e una vita tutta loro.

 

All’incontro del 12 settembre, aperto al pubblico, partecipano Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Torino e Pinerolo, Pier Luigi Amerio, Presidente Ape Confedilizia Torino, i notai Giulia Ardissone e Laura Passone, gli avvocati Massimo Agerli e Annarosa Penna, Marco Romanisio, VP & City Manager Turin Metropolitan Area Casavo, Lorenza Mosso, gestore Green Area Torino di Banca Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., Carlo Butera, agente immobiliare Associato Haston & Aston, Massimo Maccagno, Amministratore unico Pro.Mar Srl, impresa associata ANCE Torino e Marco Tamburelli, Amministratore immobiliare.

 

La Guida “Casa e Giovani” è disponibile sul sito www.notariato.it e www.confedilizia.it   

 

“Parlare di casa e giovani in questo momento è davvero importante. Se questo convegno fosse stato fatto un anno fa avrebbe avuto contenuti diversi. Il rialzo continuo dei tassi di interesse ha fatto crollare le compravendite delle prime case soprattutto tra i giovani e le agevolazioni esistenti da sole non riescono a spingere il mercato. Occorre ripensare a una politica della casa che sia maggiormente rivolta ai giovani, così come bisogna orientarli affinché consapevolmente entrino nel mercato immobiliare”.

Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo

 

“La guida che presentiamo deve aiutare i giovani a entrare nel mondo immobiliare preparati e con le conoscenze utili per non perdersi. L’intento è anche di mettere in guardia i giovani ed essere di conseguenza una denuncia della complessità e in alcuni casi dell’incoerenza delle leggi che regolano l’immobiliare. Un’ulteriore denuncia è anche verso la protervia del legislatore nel colpire sempre e soltanto l’immobiliare quando c’è da fare cassa”.

Pier Luigi Amerio, Presidente Ape Confedilizia Torino

No ai privati con scopo di lucro nel mercato della formazione?

Forma e Cenfop, le maggiori associazioni che rappresentano agenzie formative accreditate in Piemonte, sono contrarie all’ingresso dei privati con scopo di lucro nel mercato della formazione a favore dei disoccupati.

A spiegarlo, in terza Commissione, sono stati rispettivamente Matteo Faggione e Roberta Seno, che hanno chiarito come Forma sia legata al mondo cattolico, mentre Cenfop associa agenzie laiche.

La seduta, presieduta da Monica Canalis, ha avuto come oggetto dell’audizione il Disegno di legge 218, “Sistema integrato delle politiche e dei servizi per l’orientamento permanente, la formazione professionale e il lavoro”, presentato dalla Giunta regionale e attualmente al vaglio della Commissione stessa.

Gli auditi hanno spiegato che un’apertura allo scopo di lucro, come quella prospettata nel testo del Ddl, rischierebbe di abbassare il livello dei servizi formativi erogati, anche perché “noi che non facciamo profitti, reinvestiamo eventuali margini nelle attrezzature e nel personale e compensiamo le attività in perdita con quelle in attivo”.

Altra richiesta è la necessità di applicare “il contratto della formazione professionale: definisce standard e regole per i formatori. Immaginarci che possa esserci un’apertura incontrollabile su altri tipi di contratti, va a minare la trasparenza del rapporto tra enti datoriali e lavoratori”, è stato detto.

Cefop e Forma, infine, chiedono di essere presenti ai lavori della Commissione regionale di concertazione, non con diritto di voto, ma per contribuire con pareri e sollecitazioni alle decisioni strategiche.

Nel rivolgere domande agli auditi, Silvio Magliano (Moderati) ha sottolineato che già oggi le rappresentanze datoriali o sindacali presenti nella Commissione, sono anche titolari di agenzie formative; Francesca Frediani (M4o-Up), ha poi chiesto se con le agenzie “profit” esista il rischio di avere docenti meno preparati, perché non assunti e non tutelati.

Canalis (Pd) ha infine chiesto agli auditi di argomentare le loro richieste, spiegando perché l’apertura agli enti con scopo di lucro non è adatta al sistema piemontese e quali siano le differenze con le altre regioni; la vicepresidente della Commissione ha anche domandato se esistano norme nazionali che impongono alle regioni di aprire a enti con scopo di lucro e Faggione ha risposto che, a suo avviso, nemmeno le norme europee obbligherebbero a tale apertura.

 

Dopo lo stop al blocco degli Euro 5 la Regione mette in campo nuove misure contro le emissioni inquinanti

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Cirio: «Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all’intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l’intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte»

Il decreto approvato  dal Consiglio dei ministri impegna le Regioni del bacino padano – Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto – ad aggiornare i propri piani per la qualità dell’aria permettendo di valorizzare le tante misure ambientali messe in campo nel biennio 2021-2023 alternative al blocco dei veicoli. Ne consegue che le auto e i mezzi diesel Euro 5 potranno continuare a circolare in Piemonte, cosi come nelle altre Regioni del bacino padano, fino all’autunno 2025.

«Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all’intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l’intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Il lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del governo che è prontamente intervenuto, con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte.
Questo risultato – prosegue il presidente – è il frutto del lungo e complesso lavoro, fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente, dai tecnici della direzione regionale e Arpa, che ha permesso di valorizzare gli effetti delle tante misure messe in campo in questi anni – grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr – in particolare quelle di efficientamento energetico, dal momento che l’inquinamento non è generato solo dal traffico veicolare. Azioni che continueremo a potenziare perché l’attenzione della Regione resta massima per la tutela dell’ambiente e della salute – conclude – Abbiamo triplicato le risorse previste per il miglioramento della qualità dell’aria e a breve lanceremo un altro pacchetto di misure per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e aiutare le imprese a sostituire i mezzi più inquinanti».

L’assessore all’ambiente Matteo Marnati illustra i provvedimenti già messi in campo per ridurre le emissioni inquinanti e anticipa alcune misure che saranno messe in campo nelle prossime settimane. «Abbiamo già rottamato 704 autobus del trasporto pubblico con nuovi mezzi a basse emissioni e altri 749 saranno sostituiti entro il 2024 – spiega l’assessore Marnati – e abbiamo prorogato gli incentivi regionali per la sostituzione di stufe e impianti di riscaldamento inquinanti su cui abbiamo investito complessivamente 9 milioni di euro. A questo si aggiungono gli interventi del superbonus 110 per cento che contribuiscono alla riduzione delle emissioni generate dagli edifici. Ora, come richiesto dal governo, siamo pronti per rivedere il piano tutela dell’aria del 2019 – conclude l’assessore – per integrarlo con misure alternative e più efficaci al blocco dei diesel Euro 5».

Il libro di Giachino: “Un irriducibile contro il declino di Torino”

CON MALAN , COMBA e FOSSATI 

Sabato 9 settembre alle ore 10 all’Hotel Diplomatic di Torino

“Un irriducibile contro il declino di Torino”: è il titolo del libro  che verrà presentato sabato 9 settembre, alle ore 10, all’Hotel Diplomatic di via Cernaia 42, Torino. L'”irriducibile” del titolo è Mino Giachino, l’ex sottosegretario di Stato ai Trasporti che da anni denuncia con numeri e azioni il declino vissuto da Torino, sempre più indietro nella graduatoria delle città italiane ed europee.

«Lo ha ribadito di recente anche la Banca d’Italia – afferma Giachino – : Torino negli ultimi vent’anni ha perso 18 punti rispetto alle città italiane più competitive. Il PIL procapite è diminuito e oggi nella metà della città che non sta bene si vive peggio di vent’anni fa. Una città bellissima che attrae turismo da weekend come ha scritto “The Times” ma che ha perso Salone dell’automobile e Salone dell’auto storica. Una città che non attrae più investimenti e non trova il modo di invertire questa tendenza e ieri ci han detto che ormai a Torino il numero delle colf ha superato il numero degli operai.

Pur distante dal Palazzo, negli ultimi anni Giachino è riuscito a realizzare la più grande e significativa manifestazione di piazza della storia recente di Torino (10 novembre 2018 con oltre 40mila persone a sostenere la TAV), è stato capace di “dirottare” a Torino l’Autorità dei Trasporti che il Governo Monti aveva inizialmente previsto a Roma (2013) e, storia più recente, ha avuto un ruolo decisivo nel veicolare al settore auto oltre 8 miliardi di euro destinati a finanziare gli incentivi per chi decide di cambiare la propria vettura.

Accanto a tutto questo, Mino Giachino ha sempre tenuto uno stretto rapporto con Torino e l’intero territorio cittadino, con un’attenzione particolare per il Sermig e per la Chiesa che guarda agli ultimi e agli esclusi. GIACHINO al termine della sua analisi presenta 10 Proposte per il rilancio della economia e del lavoro e tra queste il forte sostegno al Piano Auto del Ministro URSO che potrà contare su oltre 6 miliardi di euro non ancora spesi del fondo GIORGETTI.

Sabato 9 settembre, assieme all’autore di “Un irriducibile contro il declino di Torino” saranno presenti il senatore Lucio Malan , l’onorevole Fabrizio Comba e Beppe Fossati. 

Ascom: bene il Governo su sospensione blocco Euro 5

“Bene la conferma del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il question time alla Camera riguardo alla sospensione del blocco dei diesel Euro 5 previsto a partire dal 15 settembre in Piemonte – commenta la presidente di Ascom Torino e provincia Maria Luisa Coppa -. Ringraziamo per questo il ministro Urso, e con lui il ministro Gilberto Pichetto Fratin, per aver ascoltato la nostra voce. Così come ringraziamo il governatore Alberto Cirio e i suoi assessori per aver tenuto conto dei nostri numerosi appelli e proposte. Il dialogo è stato molto serrato in queste settimane; abbiamo lavorato senza dare troppo clamore e coinvolgendo tutti i comparti interessati e rappresentati da Ascom: dagli autotrasportatori agli agenti di commercio, dagli ambulanti ai commercianti, che vedono nel blocco un freno allo spostamento dei clienti, fino a tutti coloro che devono ritirare e consegnare le merci. Attendiamo l’atto formale del governo, ma la dichiarazione del Ministro Urso ci ha già messi nello stato d’animo giusto per iniziare subito a lavorare in modo da approfittare di questo periodo di sospensione per individuare, insieme alle istituzioni, strategie e azioni utili a garantire ai nostri imprenditori la possibilità di lavorare nel rispetto delle normative di tutela dell’ambiente”.

La Regione: un futuro nella formazione

Costruiamo un futuro certo per i nostri giovani con la formazione-lavoro e diamo alla Nazione le competenze specializzate, pronte ad entrare nel mondo del lavoro, valorizzando le eccellenze e favorendo la competitività del tessuto industriale della nostra Regione”. Sono 2 milioni di euro quelli stanziati dall’assessore regionale al lavoro e formazione Elena Chiorino per finanziare i percorsi formativi, in linea con i fabbisogni professionali delle aziende, da realizzare nel periodo 2023-2025 con l’apprendistato duale. “Mettiamo a disposizione strumenti formativi validi che quando vengono usati bene sono davvero utili e generano occupazione stabile”. Lo strumento utilizzato per la formazione dei nuovi specialisti sarà l’apprendistato, cosiddetto “duale”: lavorando, infatti, il giovane consegue un diploma o una specializzazione. L’impresa, contestualmente, può così formare una figura professionale attraverso tutor, nel proprio ambiente, utilizzando propri macchinari e strumenti tecnologici. “L’apprendistato duale crea soddisfazione in tutti i soggetti coinvolti, è un vero antidoto alla disoccupazione giovanile e alla dispersione scolastica – ha sottolineato Chiorino – anche i giovani meno propensi allo studio teorico possono terminare un percorso di studi e conseguire un titolo riconosciuto e spendibile nel mondo del lavoro, cimentandosi direttamente in un vero ambiente di lavoro e non soltanto nell’aula scolastica”. I progetti ora ci sono e gli istituti superiori che si sono candidati per svilupparli su tutto il territorio regionale sono 34. Si va dalla specializzazione di enotecnico ai diplomi in indirizzi meccanici, elettronici ed elettrotecnici, turistico-alberghieri, chimici, orafi, dei trasporti-logistica, dei servizi alla persona, dei servizi alle aziende. “Il Piemonte, terra di manifattura e di eccellenza, offre uno strumento innovativo in più per formare e inserire velocemente nel mondo del lavoro professionisti qualificati, capaci di valorizzare proprio le nostre eccellenze che costituiscono quel Made in Italy che il mondo ci invidia”. 
LE PROGETTUALITÀ
Le scuole definiscono veri e propri piani formativi individuali, progettati insieme all’azienda e con un’organizzazione degli orari di lezione in aula compatibile con gli impegni lavorativi degli apprendisti. L’apprendistato duale permette ai giovani di anticipare l’ingresso nel mercato del lavoro prima della conclusione del percorso di studi, sviluppando una professionalità riconoscibile e spendibile anche all’esterno del contesto specifico di inserimento lavorativo. In allegato l’elenco delle scuole
I VANTAGGI PER GLI APPRENDISTI
Gli apprendisti godono delle tutele salariali e previdenziali a cui hanno diritto tutti gli altri lavoratori dipendenti e dopo il diploma, nel 20% dei casi vengono confermati in servizio, nel 35% trovano un contratto di lavoro entro un anno, mentre il 45% sceglie di proseguire gli studi in università o in un ITS.
I VANTAGGI PER LE IMPRESE 
L’impresa, a sua volta, oltre a ottenere vantaggi fiscali, ha la possibilità di formare direttamente I giovani da inserire in organico secondo i propri fabbisogni, di conoscerli e valutarli; può introdurre innovazione nei processi aziendali, proprio grazie all’apporto di giovani, di solito più predisposti alle novità e ai cambiamenti; infine, ha un ritorno di immagine, valorizzando l’attitudine a sostenere attività a responsabilità sociale.