ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 105

Aumento gasolio, allarme anche in Piemonte tra le imprese dell’autotrasporto

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Giovanni Rosso (Presidente di Confartigianato Piemonte Trasporti): Il costo del carburante aumenta in modo esponenziale: sta venendo meno il guadagno delle aziende”.

L’ennesimo aumento del costo del carburante sta andando a incidere sul futuro delle oltre 6.000 imprese artigiane del Piemonte che creano lavoro per circa 15mila addetti, con una dimensione media per azienda di 2,8 addetti per ogni realtà.

 

Infatti, il prezzo del gasolio è arrivato alla soglia di 2 euro al litro e negli ultimi due mesi il suo costo è aumentato del 12 per cento, con un trend in crescita di 1,5 centesimi al giorno.

Secondo una rilevazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato, in Italia i prezzi alla pompa dei carburanti rimangono tra i più elevati in Europa: siamo al 6° posto nell’Ue a 27 sia per la benzina che per il gasolio. I rincari, per la benzina, sono stati del 14,4% rispetto allo scorso anno, mentre per quelli del gasolio l’aumento si ferma al 2,7%. In Italia il prezzo dei carburanti alla pompa supera del 6,6% la media dell’Ue a 27.

“Considerato che la spesa per i carburanti incide sul totale dei costi per il 30% – commenta Giovanni Rosso, Presidente di Confartigianato Piemonte Trasporti – se il prezzo del gasolio continua a salire, rischia di venir meno il guadagno, mettendo a dura prova anche la stabilità delle diverse filiere produttive del Piemonte”.

“Per questo a livello nazionale – prosegue Rosso – abbiamo sollecitato interventi per tenere sotto controllo i prezzi ed evitare speculazioni ma anche per ridurre la componente fiscale. Infatti, in valore assoluto, l’Italia presenta la più elevata tassazione sui carburanti tra i 27 paesi dell’Ue: pesa per il 53,4% del prezzo alla pompa, superiore di oltre tre punti percentuali al 49,8% dell’Eurozona”.

Secondo le analisi di Confartigianato Trasporti, secondo le migliori performance aziendali, ormai la marginalità delle aziende dell’autotrasporto non supera il 4%.

“Il problema è che le aziende, dell’autotrasporto e di tutti gli altri settori – sottolinea Rosso – non riescono più a “spalmare” gli aumenti, fino a ora tenuti al minimo e suddivisi tra aziende, committenti e utenti finali. Il rischio è che quelle realtà meno strutturate, potrebbero non farcela a reggere il secondo inverno con i costi così elevati e con i ricavi così limitati”.

 “L’aver sfiorato la soglia di 2 euro per litro di carburante è insostenibile per gli autotrasportatori, tra i quali si sta diffondendo forte preoccupazione – conclude Rosso – è necessario adoperarsi per calmierare il costo del gasolio ed evitare una chiusura in massa dovuta all’impossibilità di continuare ad operare. Occorrono interventi mirati come i crediti d’imposta verso gli operatori professionali. Voglio ricordare che il combinato tra costi delle accise e l’Iva  sulle accise potrebbe sortire un effetto dirompente sul comparto”.

Bicigrill Parco Sangone: la buona pratica dei mobility manager olandesi

Martedì 19 settembre, nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità, il Bicigrill Parco Sangone, a Rivalta Torinese, ha ricevuto la visita di una delegazione di olandesi interessati a riproporre questa esperienza di successo anche nei Paesi Bassi.

 

A visitare il primo bicigrill piemontese sono stati, accompagnati dai referenti della società Zona Ovest di Torino, Bram Nieuwstraten, policy advisor presso Vervoerregio, la Città Metropolitana di Amsterdam, ufficio del governo regionale responsabile di mobilità, come la bicicletta, i trasporti pubblici e i servizi di mobilità condivisi in e intorno ad Amsterdam, e Marcel van Beek, responsabile del settore innovazioni dell’aeroporto di Amsterdam Schiphol,

Insieme a loro anche alcuni tecnici dei comuni della zona e Joan Caba architetto e designer della Città metropolitana di Barcellona, che hanno partecipato alla giornata di convegno sulla mobilità sostenibile a Collegno.

 

L’aeroporto di Amsterdam Schiphol è interessato a realizzare una rete di strutture per la sosta e l’accoglienza ispirate al concept piemontese, con l’obiettivo di migliorare i servizi per i pendolari in bicicletta.

 

Nato nel 2017 da un’idea di Bikehub, azienda specializzata nella consulenza in ambito ciclistico, il Bicigrill è la trasposizione degli autogrill stradali in ambito ciclabile, ma con più peculiarità.

 

Il Bicigrill di Rivalta è una graziosa struttura in legno costruita in uno snodo di ciclovie: sul percorso della Ciclabile del Val Sangone e della la Corona delle Delizie, punto di passaggio delle ciclabili del pinerolese, dell’Aida (Alta Italia Da Attraversare), dei percorsi Mtb e gravel del Monte San Giorgio e della Collina Morenica.

 

“Nel 2015 abbiamo risposto al bando del Comune di Rivalta per ottenere la concessione per la progettazione, la realizzazione e la gestione dello spazio nel Parco Sangone. – spiega Jacopo Spatola, titolare e fondatore di Bikehub -. La nostra idea era offrire supporto a chi pedala e frequenta il parco e allo stesso tempo offrisse i servizi e la somministrazione tipici di un rifugio alpino, gestito da personale che vive l’ambito outdoor in prima persona e sa comprenderne le esigenze”.

 

Il Bicigrill è diventato il presidio in un’area naturale che prima era un “non luogo”, intercettando una clientela diversificata, ma accomunata dall’interesse per l’attività all’aria aperta e il contatto con la natura.

 

“Abbiamo fatto specifiche scelte per rispondere alle necessità delle famiglie, dei ciclisti, dei viaggiatori, ma anche degli abitanti e frequentatori abituali del parco – continua Spatola – Abbiamo dotato la struttura di fasciatoio e teli per pic-nic per accogliere le famiglie, adottato un approccio dog friendly e inserito norme di fruizione degli spazi, come il divieto di fumo all’aperto, norme di vigilanza sul decoro e di contrasto al degrado sociale. Supportiamo poi iniziative sociali e della comunità. Siamo diventati il punto di aggregazione per i tour organizzati e i gruppi di amici sportivi in partenza per giri in mtb o bici da corsa. La nostra presenza ha fatto da catalizzatore e adesso abbiamo un’ampia fruibilità”.

 

Il locale è aperto 7 giorni su 7, con orario prolungato dalle 8 alle 20, in estate, e orario ridotto nei mesi invernali. Si lavora con materie prime di aziende locali e piccoli produttori e la ristorazione è semplice, ma a servizio continuo: si può mangiare a tutte le ore, perché chi viaggia a piedi o in bici non ha orari fissi.

 

Accanto alla somministrazione c’è il servizio di assistenza tecnica, sia in forma di aiuto self service, con la vendita di ricambi, sia con un’officina meccanica di riparazione bici a prezzo calmierato, diventata punto di riferimento anche per la comunità locale.

 

Il Bicigrill è un progetto in continua evoluzione: “Vorremmo ora incrementare la struttura per ampliare l’officina, diventare un punto di informazioni turistiche, inserire un servizio di noleggio biciclette da turismo e cargo bike, proporre attività formative per le scuole, ampliare l’orario del servizio bar per poter accogliere più persone anche nel periodo invernale”, conclude Spatola.

 

Nel 2019, Bikehub ha aperto un secondo Bicigrill sulla neonata ciclovia Francigena, ai piedi della Sacra di San Michele, con apertura nel fine settimana e stagionale da marzo a novembre. Anche questo è un progetto in divenire, per rispondere ad una presenza sempre maggiore di cicloviaggiatori.

 

Per informazioni:

info@bikehub.it

Bicigrill Parco Sangone

Bicigrill San Michele

“Le giornate insieme a te per l’ambiente” di McDonald’s ad Avigliana

 

I dipendenti McDonald’s e la comunità locale si uniscono per contrastare il fenomeno del littering collaborando all’iniziativa “Puliamo Il mondo” promossa da Legambiente a cui aderisce il Comune di Avigliana

 

 

Un’iniziativa nazionale di McDonald’s, in collaborazione con Assoambiente e Utilitalia, aperta a tutti con l’obiettivo di riqualificare parchi, strade, spiagge e piazze dei comuni italiani, contrastando gli effetti dell’abbandono dei rifiuti

 

Torino,  settembre 2023 – Tornano “Le giornate insieme a te per l’ambiente”, il progetto di McDonald’s, dedicato alla lotta contro il fenomeno del littering che, ad Avigliana, affiancherà l’iniziativa “Puliamo il Mondo” di Legambiente a cui aderisce il Comune.

 

L’appuntamento, per chiunque voglia dare il proprio contributo alla tappa di Avigliana, è per sabato 23 settembre, presso Piazza del Popolo alle ore 9:00; l’attività di riqualificazione interesserà via dei Testa e aree limitrofe.

Il fenomeno del littering – che crea disagi sia a livello di decoro urbano che di inquinamento ambientale – è sempre più attuale. Gettare un rifiuto a terra significa immettere nell’ambiente un oggetto che vi rimarrà dai 3 mesi, se di carta, a un secolo, se di plastica[1]; tempistiche importanti se si pensa che in Italia la plastica non raccolta raggiunge le 500.000 tonnellate ogni anno[2].  La maggiore densità di rifiuti abbandonati interessa le aree di condivisione delle comunità; le ultime indagini di Legalmente rivelano che nei parchi italiani si trovano 6 rifiuti per metro

“Le giornate insieme a te per l’ambiente” – che nel 2022 sono state realizzate in collaborazione con Assoambiente e Utilitalia e hanno registrato, in oltre 150 tappe, il coinvolgimento di 6.000 volontari per più di 18 tonnellate di rifiuti raccolti – si inseriscono in un percorso virtuoso verso la transizione ecologica che McDonald’s ha intrapreso ormai da diversi anni a partire dai suoi ristoranti in termini di Packaging e Waste & Recycling. Ne sono un esempio l’eliminazione della plastica monouso in favore di materiali più sostenibili, l’installazione di contenitori per la raccolta differenziata nelle sale e nei dehors, la collaborazione con Comieco per lo sviluppo di un nuovo sistema per garantire la riciclabilità del packaging in carta e la campagna di sensibilizzazione sulle corrette modalità di raccolta dei rifiuti rivolta ai consumatori nei ristoranti.

Inoltre, attraverso questa iniziativa, McDonald’s rinnova la propria vicinanza ai territori in cui opera con i suoi oltre 670 ristoranti e l’impegno dei 150 licenziatari, imprenditori fortemente radicati nelle comunità locali.

 

[1] APAT, 2006. I Quaderni della formazione ambientale: Rifiuti.

[2] Boucher, J., Billard, G., 2020. The Mediterranean: Mare plasticum. Gland, Switzerland: IUCN

Piste ciclabili: 270 km a Torino, una mappa per la mobilità sostenibile

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270 sono i chilometri di piste ciclabili a Torino (l’85% in sede propria o in condivisione con spazi pedonali) che si integrano con percorsi nel verde, piazze scolastiche e scuole car free, entrando in relazione coi principali nodi del trasporto pubblico locale. E proprio 270 è il titolo della mappa che insieme a Urban Lab Torino l’amministrazione comunale ha realizzato per la Settimana europea della mobilità sostenibile, dal 16 al 22 settembre. Sulla planimetria della città si possono così trovare le ciclabili attualmente percorribili e quelle che saranno realizzate nei prossimi anni, il percorso della metropolitana esistente e quello della futura linea 2, le linee ferroviarie, le aree pedonali e i parcheggi d’interscambio.

Sul retro ci sono i numeri: quante sono le bici che girano in città, i mezzi e gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, le auto in circolazione, le nuove stazioni del servizio ferroviario metropolitano, il progetto Torino Città 30.

Numeri che raccontano come Torino sta lavorando all’espansione del proprio sistema di mobilità dolce e sull’offerta di una mobilità sostenibile ampia e diversificata.

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Il Politecnico di Torino tra le migliori università europee

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QS EUROPE UNIVERSITY RANKIGS 2024

 

La prestigiosa società britannica specializzata in istruzione universitaria Quacquarelli & Symonds ha pubblicato oggi, per la prima volta, la classifica QS Europe University Rankings, in cui vengono valutati i migliori Atenei dell’area europea.

La prima edizione della classifica QS Europe University Rankings vede il Politecnico di Torino ottenere il 112° posto, entrando così nel TOP 17% e confermando gli ottimi risultati conseguiti in QS World University Ranking, con cui condivide una buona parte della metodologia. Un risultato che assume maggior valore se si pensa al numero di istituzioni presenti in classifica, 690 distribuite in 42 Paesi, delle quali ben 52 sono italiane.

Analizzando i singoli indicatori, il Politecnico fa registrare le migliori performance nel nuovo indicatore Papers per Faculty: il conseguimento del 17° posto su scala europea, e ancora di più il 2° in Italia, confermano gli ottimi risultati raggiunti in QS WUR 2024 sugli indicatori riguardanti la produzione scientifica.

Particolarmente positivo è il 58° posto ottenuto inEmployer Reputation, frutto dei risultati della survey annuale condotta da QS tra i datori di lavoro per valutare la preparazione dei laureati. Tra le 52 Università italiane il Politecnico di Torino conferma il 2° posto raggiunto in WUR 2024.

Una novità introdotta da QS in Europe University Rankings 2024 è Outbound Exchange Students, che valuta il numero di studenti che, in virtù di programmi di scambio, decidono di trascorrere all’estero almeno un semestre: in questo indicatore il Politecnico di Torino si colloca al 66° posto. I buoni risultati ottenuti nell’ambito dell’internazionalizzazione sono sottolineati dalla TOP 150 raggiunta in International Students, con cui si misura il grado di attrattività internazionale, parametro in cui il Politecnico di Torino è primo tra le università italiane.

Altro risultato di rilievo è rappresentato dall’89° posto raggiunto in Academic Reputation, la reputazione che gli Atenei hanno in ambito accademico internazionale. Si conferma anche il secondo posto tra le università italiane.

“Dopo il risultato raggiunto in QS WUR 2024 è motivo di ulteriore soddisfazione l’ottima performance che porta il Politecnico nel TOP 17% tra le Università Europee –sottolinea il Rettore Guido Saraccola 112^ posizione e i lusinghieri risultati in numerosi indicatori, anche in ambito nazionale, sono un riconoscimento importante per l’attività di ricerca e promuovono a pieni voti le strategie e le politiche di internazionalizzazione della nostra offerta formativa. Questi risultati confermano inoltre il ruolo centrale del Politecnico in ambito scientifico, formativo e sociale”.

“Rivoluzione” differenziata, al via il servizio di raccolta rifiuti nel centro storico

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Nell’autunno verrà introdotto progressivamente il porta a porta integrale; nel corso del 2024 verrà completato tutto il centro storico con una modalità di raccolta conforme alle particolari specificità delle zone auliche

Torino, settembre 2023 – Ha preso il via la campagna informativa di Amiat Gruppo Iren a sostegno della trasformazione del servizio di raccolta rifiuti nel centro storico di Torino, con la progressiva attivazione del porta a porta per tutte le frazioni.

L’avvio del nuovo servizio coinvolgerà in una prima fase utenze domestiche e attività commerciali comprese nell’area tra corso Vittorio Emanuele II, via Carlo Alberto, piazza Castello, via Pietro Micca e corso Re Umberto.

Il sistema prevede la rimozione degli attuali contenitori stradali e la realizzazione della raccolta domiciliare per i rifiuti differenziati (carta e cartone, imballaggi in plastica, vetro e metalli, rifiuti organici) e non recuperabili, attraverso l’installazione di appositi contenitori che verranno collocati all’interno di spazi condominiali.

La progettazione del sistema di raccolta è stata preceduta da una puntuale attività di rilievo che ha portato alla definizione di soluzioni ad hoc per ottenere i migliori risultati di raccolta.

L’attivazione del nuovo sistema di porta a porta integrale verrà completata in questa prima area entro la fine dell’anno, per essere poi estesa alla parte restante del centro storico entro il 2024. La Città di Torino sarà così completamente servita da un sistema di raccolta domiciliare declinato secondo differenti varianti tecniche modellate sulle peculiarità di ogni quartiere, con la prospettiva di accrescere ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata.

La progressiva attivazione del nuovo sistema di porta a porta si svilupperà in stretta correlazione con le attività di comunicazione. A partire dall’11 settembre, i cittadini e le attività commerciali presenti nella zona riceveranno, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, le prime informazioni in merito al nuovo servizio. A seguire, gli addetti consegneranno porta a porta gratuitamente a ogni utenza il kit per la raccolta domiciliare (biopattumiera e prima dotazione di sacchi per i rifiuti organici) oltre al materiale informativo di supporto. In un secondo momento, in ogni edificio o condominio verranno collocati i nuovi contenitori preposti per la raccolta.

Infine, per chiarire qualsiasi dubbio del cittadino e permettere agli utenti non trovati e/o non identificati durante il passaggio porta a porta di ritirare lo starter kit, dal 21 settembre al 16 dicembre verrà attivato un punto info distributivo presso la “Sala Valfrè” della Chiesa dell’Oratorio San Filippo Neri, con ingresso da via Accademia delle Scienze 11, attivo il giovedì e il venerdì dalle 16.30 alle 20.30 e il sabato dalle 9.30 alle 13.

Per qualsiasi necessità sarà possibile, inoltre, consultare il sito internet Amiat, seguire la pagina Facebook «Raccolta Differenziata Torino», contattare il Servizio di Customer Care Ambientale al numero 800 017277 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00 – o scrivere ad amiat@gruppoiren.it .

Poste: i dati online per l’Isee in provincia di Torino

Un sistema veloce a disposizione dei cittadini della provincia

per accedere alle agevolazioni fiscali in corso

Gli abitanti di Torino e provincia possono richiedere anche on-line, in modo semplice e veloce, i dati dei rapporti intercorrenti con Poste Italiane relativi all’anno 2021. I dati sono necessari per l’elaborazione dell’attestazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), che consente, qualora in possesso dei requisiti, di accedere alle agevolazioni riconosciute ai cittadini (bonus asilo nido, bonus per i libri scolastici, riduzione per la tariffa della mensa scolastica, riduzione per tasse universitarie e borse di studio…).

Il documento è disponibile in tempo reale e, per ottenerlo, è sufficiente accedere tramite le proprie credenziali al sito poste.it nella sezione dedicata. La certificazione, che viene emessa su richiesta dell’intestatario, racchiude tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’ISEE e relative ai prodotti finanziari intestati o cointestati al codice fiscale del cliente. In particolare, riporta saldo e giacenza media dei conti e dei libretti di risparmio attivi/estinti nel corso dell’anno 2021, il valore nominale dei Buoni Fruttiferi Postali (cartacei e dematerializzati), saldo al 31.12.2021 delle Postepay nominative, saldo e giacenza media al 31.12.2021 delle Postepay con IBAN e delle Carte Enti Previdenziali, la situazione al 31.12.2021 dei Fondi di Investimento, e del Deposito Titoli nonché l’attestazione dei premi versati per Polizze Assicurative ed è disponibile al seguente link https://www.poste.it/prodotti/rilascio-certificazione-ai-fini-isee.html.

Per supportare i cittadini nella richiesta della certificazione online, Poste Italiane ha realizzato un video tutorial, disponibile al seguente link https://www.poste.it/video-tutorial-chatbot-isee.html, per una guida facile e veloce all’ottenimento del documento. Inoltre, sui siti poste.it e postepay.it, i dati per la presentazione dell’attestazione ISEE possono essere richiesti anche grazie all’Assistente Digitale di Poste Italiane (per i clienti con numero telefonico securizzato).

Le nuove modalità di accesso al servizio confermano il processo di digitalizzazione avviato da Poste Italiane. Oggi sui canali digitali offerti dall’Azienda è infatti possibile accedere ai servizi offerti in totale sicurezza. Tramite il sito internet www.poste.it, ad esempio, i clienti registrati possono facilmente gestire il Conto BancoPosta o il Libretto di Risparmio, sottoscrivere un Buono Fruttifero on line, richiedere la spedizione di un pacco, attivare il servizio seguimi o acquistare prodotti filatelici. Le APP di Poste Italiane, disponibili su App Store e Google Play, sono completamente gratuite e sono utilizzabili in mobilità anche da chi non è titolare di un rapporto con l’Azienda, come un vero e proprio Ufficio Postale a casa dei cittadini.

Master in Management di ESCP, quarto posto classifica Financial Times 

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Il Master in Management (MiM) di ESCP Business School si posiziona al 4º posto tra i primi 100 programmi MiM in tutto il mondo nella classifica annuale del Financial Times – avanzando di una posizione rispetto al 2022.

 

Il Master in Management (MiM) di ESCP offre agli studenti un’esperienza di apprendimento unica e l’opportunità di studiare in almeno due dei sei campus europei durante il percorso biennale. Questa tipologia di esperienza internazionaleper la quale il Financial Times ha classificato ESCP al 2º posto nel mondo, prepara gli studenti ad avere successo in un ambiente multiculturale e internazionale. Secondo il FT, ESCP ottiene anche il punteggio più alto in termini di studenti e docenti internazionali. Grazie alla sua community globale, ESCP è stata inserita al dodicesimo posto al mondo per la sua rete di alumni.

 

Con settanta specializzazioni, oltre quaranta partner che offrono double degree e nove mesi di esperienza professionale, il programma MiM di ESCP permette agli studenti di accedere rapidamente al mondo del lavoro, come dimostra il fatto che il 99% degli studenti viene assunto entro tre mesi dal conseguimento della laurea.

 

Il programma ottiene punteggi particolarmente alti anche in termini di sostenibilità, classificandosi all‘8º posto al mondo sia in termini di carbon footprint che per l’insegnamento delle materie ESG (Environmental, Social, e Corporate Governance). ESCP inserisce inoltre i principi ESG all’interno dei corsi principali e offre specializzazioni rivolte alla sostenibilità, come la finanza sostenibile e l’imprenditoria sociale.

 

La Professoressa Cécile KharoubiDean del Campus di Parigi di ESCP e Associate Dean del Master in Management, ha dichiarato: “Congratulazioni ai nostri alumni, studenti, docenti e staff per questo incredibile risultato, riflette l’eccezionale percorso educativo che offriamo e l’impegno dei nostri studenti. Siamo una community forte e orgogliosa, impegnata ad avere un impatto positivo nel mondo del business.”

 

Il Professor Léon LaulusaDean di ESCP Business School, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi che ESCP e la sua eccezionale community del Master in Management abbiano raggiunto il 4º posto al mondo secondo il Financial Time. Questo traguardo stabilisce il punto di riferimento per la nostra strategia globale volta a sviluppare una nuova generazione di leader rigorosi, impegnati e orientati allo scopo che continueranno a influenzare il panorama aziendale globale.”

 

Il Master in Management della ESCP inizia ogni settembre. Per saperne di più sul programma, visita il sito web www.escp.eu/mim

 

Il Master in Management in Italia

Il Master in Management presso il Campus di Torino ospita, nel secondo semestre, le specializzazioni MiM in Investment Banking, Luxury Marketing, Food & Beverage management, Option-E: impact entrepreneurship, Strategic Consulting for Business Transformation.

 

Il Master in Management conta a Torino 324 studenti.

Tra le nazionalità rappresentate: Albania, Algeria, Austria, Belgio, Bielorussia, Canada, Camerun, Cina, Costa d’Avorio, Ecuador, Egitto, Francia, Georgia, Germania, Grecia, India, Italia, Giappone, Libano, Marocco, Polonia, Romania, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Taiwan, Tunisia, Venezuela.

“Take Care”: 8 sportelli sociali promossi dalla Rete delle Case del Quartiere di Torino

Con il sostegno dell’8xmille dell’Unione Buddhista Italiana

 

Gratuiti e aperti a tutti, gli sportelli di comunità recepiscono i bisogni del territorio lavorando in rete con altre realtà del territorio. Oltre 2.200 le persone prese in carico nell’ultimo anno.

 

“Take Care. La cura è di Casa” è un progetto innovativo sostenuto dai fondi 8xmille dell’Unione Buddhista Italiana: 8 sportelli sociali di comunità, gratuiti e aperti a tutti, anche persone in grave stato di marginalità sociale, in altrettante Case del Quartiere di Torino. Gli operatori degli sportelli forniscono informazioni e orientamento sui servizi della città, tra cui il supporto alimentare in casi di indigenza; garantiscono supporto nelle pratiche burocratiche e strutturano percorsi di inclusione personalizzati, attivando reti e risorse locali e offrendo opportunità sociali, formative ed educative.

Take Care nasce con un duplice obiettivo: l’empowerment delle persone e delle famiglie in difficoltà, per potenziare la loro capacità di uscire dalla condizione di disagio, e la creazione di un network di soggetti pubblici e privati e servizi territoriali che si occupano di welfare e cura.

 

 “Take Care è una rete territoriale di ascolto, cura e cittadinanza attiva il cui obiettivo è integrare le modalità di intervento sperimentate in un sistema di welfare di prossimità più ampio, dove le reti territoriali siano in grado di accogliere cittadini e famiglie fragili, specie con minori 0-18 anni” spiega Sara Medici, coordinatrice del progetto per la Rete delle Case del Quartiere.

Nell’ultimo anno sono state accolte e prese in carico 2.260 persone, un numero in costante crescita: i dati raccolti dalla Rete raccontano di una persistente povertà diffusa sul territorio cittadino e di fragilità multiple, a partire dalla richiesta di sostegno alimentare, la più frequente (20%). Il 73% degli utenti sono donne, il 55% è disoccupato e il 64% è costituito da cittadini extracomunitari; due persone su tre non sono prese in carico dai servizi sociali.

Grazie anche al finanziamento ricevuto dall’8xmille di Unione Buddhista Italiana, la Rete delle Case del Quartiere ha potuto creare la “dote per l’inclusione”: un fondo che ha permesso di offrire un supporto economico a 284 persone e nuclei familiari che, presi in carico dagli sportelli, si trovano a dover fronteggiare situazioni di emergenza sanitaria, lavorativa e abitativa.

 

È dal 2016 che l’Unione Buddhista Italiana sostiene progetti umanitari e sociali in Italia e all’estero, grazie ai fondi 8xmille che, attraverso la dichiarazione dei redditi, si può destinare a una confessione religiosa o allo Stato. Nel 2022 sono stati più di 150 i progetti umanitari sostenuti dall’Unione Buddhista e 40mila i beneficiari raggiunti. Ciascun progetto è selezionato in coerenza con l’idea, che sta alla base del pensiero buddhista, dell’interdipendenza e del prendersi cura, perché ogni essere senziente, umano o animale che sia, è interconnesso e quando ci si prende cura di qualcuno si agisce a favore dell’intera collettività.

L’Unione Buddhista predilige piccole realtà non profit che sviluppano progetti concreti sul territorio rivolti alle categorie più fragili, con particolare attenzione ai diritti umani, al rispetto dell’ambiente e allo sviluppo di una cultura della sostenibilità umana, sociale ed economica. Si tratta di progetti non confessionali a favore della pluralità e della responsabilità sociale, dove l’Unione Buddhista porta un aiuto concreto supportando le reti territoriali esistenti.

Tra gli esempi nel 2023: la produzione di salsa di pomodoro caporalato-free nel leccese; la liberazione dalle reti illegali da pesca che provocano la morte di preziose specie marine nell’arcipelago delle Eolie; i percorsi di meditazione in carcere, da Milano a Palermo, per acquisire consapevolezza e agevolare il reinserimento sociale; gli sportelli di ascolto, cura e cittadinanza attiva presenti in diversi quartieri di Torino; il rifugio in provincia di Rimini dove centinaia di cani, gatti e capre sono accolti e curati; il laboratorio tessile di prodotti artigianali creati dalle donne migranti accolte nel piccolo borgo calabrese di Camini.

L’impatto delle attività finanziate con l’8xmille è evidenziato nell’Impact Report 2022, il primo rapporto di sostenibilità realizzato da una confessione religiosa in Italia. Stilato sulla base degli indicatori dell’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, il rapporto è uno strumento di trasparenza nei confronti dei cittadini, utile per pianificare le future azioni di sostegno.

È disponibile sul sito: https://unionebuddhistaitaliana.it/news/impact-report-2022/

 

Per info:

https://unionebuddhistaitaliana.it/

https://8xmilleunionebuddhista.it/progetti/a-torino-la-cura-e-di-casa/

www.retecasedelquartiere.org

 

L’Unione Buddhista Italiana nasce nel 1985 come associazione che raggruppa i vari centri buddhisti presenti in Italia, proponendosi come rappresentante unico dell’insieme del movimento buddhista, nel rispetto di tutte le tradizioni storiche. Dai 9 centri buddhisti iniziali, il numero è cresciuto oggi a 64. L’Unione Buddhista Italiana contribuisce alla diffusione degli insegnamenti e delle pratiche della dottrina buddhista, sviluppa la collaborazione tra le diverse scuole, favorisce il dialogo con le altre comunità religiose e le istituzioni, l’Unione Buddhista Europea (di cui fa parte dal 1987) e la Federazione mondiale dei buddhisti. Il buddhismo rappresentato dall’Unione Buddhista Italiana si connota per un forte spirito di apertura e dialogo verso le altre religioni, a partire da quella cattolica. https://unionebuddhistaitaliana.it/

La natura attraverso i parchi


DALLA STORIA CENTENARIA AD UNA NUOVA VISIONE DI FUTURO

Dal 22 al 24 settembre, alla Reggia di Venaria e al Parco Naturale la Mandria, i Parchi nazionali Gran Paradiso e d’Abruzzo, Lazio e Molise, con le Aree protette della Regione Piemonte che festeggiano i 40 anni della rivista Piemonte Parchi, invitano a un fine settimana di riflessione sui grandi temi ambientali e le sfide del cambiamento.


Si svolgerà dal 22 al 24 settembre, alla Reggia di Venaria e al Parco naturale La Mandria, l’ultimo appuntamento di celebrazione del centenario dei due primi parchi nazionali istituiti in Italia – il Parco nazionale Gran Paradiso e il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – con una tre giorni di appuntamenti che hanno l’obiettivo di riflettere sui grandi temi ambientali e sul ruolo delle aree protette in questa epoca di grandi cambiamenti – a partire da quelli climatici – e sulle sfide per il futuro.

Le Aree protette della Regione Piemonte sono partner dell’evento, in occasione dei quarant’anni di Piemonte Parchi, rivista di informazione e divulgazione naturalistica che racconta il mondo delle aree protette a 360 gradi.

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni, è atteso venerdì 22 alla Reggia di Venaria, alla cerimonia di apertura dell’evento, che sarà trasmessa in streaming sul sito 100anniparchi.it.
Sempre alla Reggia di Venaria, sabato 23 mattina dalle 9.30, avrà luogo un incontro aperto al pubblico intitolato “L’uomo di fronte ai cambiamenti climatici’’, con esperti di scienza, cultura e comunicazione. Ospite speciale, il teologo Vito Mancuso che farà il punto sui molteplici cambiamenti ambientali in corso, guardando verso nuove possibili visioni di futuro. Per partecipare è necessaria l’iscrizione sul sito 100anniparchi.it.

Il Parco Naturale La Mandria ospiterà, invece, venerdì 22 mattina, attività per le scuole che avranno l’opportunità di svolgere gratuitamente attività esperienziali e immersive nella natura con le guide e gli educatori dei parchi organizzatori mentre domenica 24 – tutto il giorno – i visitatori di ogni età potranno partecipare a numerose iniziative organizzate dai parchi nazionali e regionali, come brevi escursioni, animazioni, laboratori e mini-workshop dedicati alla scoperta della biodiversità, nonché visitare gli stand dei parchi, per conoscere il lavoro svolto dalle aree protette.

Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte“Collaborare con i due parchi più antichi d’Italia è per noi un onore, un privilegio e una grande responsabilità. I parchi sono infatti un patrimonio prezioso da tutelare con sempre maggiore attenzione alla luce dei cambiamenti climatici che ci impongono un’attenzione crescente nei confronti dell’ambiente e degli ecosistemi naturali da valorizzare come luoghi di sviluppo sostenibile.

È quindi con grande orgoglio che saluto i 100 anni del Parco nazionale Gran Paradiso e del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e i 40 anni della rivista Piemonte Parchi, un gioiello all’interno delle attività di divulgazione della Regione Piemonte, che con la sua preziosa attività di divulgazione racconta agli appassionati, ma anche al grande pubblico la ricchezza dei nostri parchi e delle nostre aree protette”.

 

Fabio Carosso, Vicepresidente della Regione Piemonte“Il Piemonte, con 2 Parchi nazionali (Gran Paradiso e Val Grande), 77 Parchi e Riserve regionali, 7 Riserve speciali a tutela dei Sacri Monti, è una delle regioni con più parchi in Italia.Un’attenzione al territorio ed alla natura che è testimoniata anche da Piemonte Parchi, rivista di informazione e divulgazione naturalistica che da 40 anni racconta il sistema delle Aree protette regionali. Di recente ha adottato un nuovo piano editoriale, rafforzando la parte legata alle persone e alle relazioni esistenti sui territori, che diventano protagonisti della narrazione: la tre giorni dell’evento è l’occasione per illustrare la nuova avventura di una rivista “storica” che guarda al futuro”.

Italo Cerise, Commissario Straordinario Parco Nazionale Gran Paradiso“L’evento alla Reggia di Venaria conclude un lungo anno di celebrazioni del centenario congiunto dei due primi Parchi Nazionali istituiti in Italia, che hanno visto un susseguirsi di appuntamenti non solo nei due parchi gemellati, ma anche in tutti i Parchi Nazionali Italiani, grazie alla sinergia con Federparchi e il sistema delle aree protette nazionali. I temi che caratterizzano i tre giorni, dai cambiamenti climatici al ruolo dei Parchi e delle persone che vivono e lavorano al loro interno, evidenziano e raccontano i valori legati alla conservazione della biodiversità e di come la loro azione possa incidere positivamente nello sviluppo sostenibile dei territori, grazie all’ampia rete di relazioni attivate con gli Enti Locali, le associazioni e i portatori di interesse. Le sfide che attendono i Parchi nel prossimo futuro riguardano il difficile compito di preservare le peculiarità di questo patrimonio naturale e, contestualmente, di promuovere politiche innovative e consapevoli a favore dello sviluppo locale”.

Giovanni Cannata, Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: “L’evento alla Reggia di Venaria chiude le celebrazioni del centenario congiunto ma apre le porte al futuro delle aree protette e alle sfide complesse che le attendono.

Il nutrito programma dei tre giorni di eventi sarà l’occasione per confrontarci sui temi della conservazione della biodiversità e di quanto, sempre di più in futuro sia necessaria la collaborazione di tutti i cittadini. La parola chiave che deve accompagnarci è: conoscenza. Solo Istituzioni e cittadini consapevoli possono adottare comportamenti responsabili ed ecologicamente corretti. I Parchi, come laboratorio di sviluppo sostenibile e come veicolo di valorizzazione delle conoscenze scientifiche devono diventare sempre di più una realtà concreta che fa da traino alla costruzione di una nuova coscienza ambientale collettiva per il bene delle future generazioni”.