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Hope Color 2025. “Oltre 1000 persone, un unico cuore: per un futuro senza barriere”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Sergio Bartoli Consigliere Regionale del Piemonte Presidente V Commissione Ambiente

Questo pomeriggio, ho avuto la fortuna di vivere una delle giornate più intense e significative dell’anno. A Chivasso, con la Hope Color 2025, oltre 1000 persone hanno colorato non solo le strade della città, ma anche il senso più profondo di cosa significhi “comunità”.

Una corsa non competitiva, sì. Ma soprattutto un momento in cui sport, inclusione e partecipazione si sono fusi in un abbraccio collettivo. Camminare o correre in mezzo a famiglie, bambini, ragazzi con disabilità, associazioni e volontari è stato emozionante. Un’umanità variegata, allegra, sorridente… tutta unita da un desiderio semplice e straordinario: costruire un futuro accessibile per tutti.

Il percorso si è snodato tra le vie e i parchi di Chivasso, con partenza da Piazza del Castello e tappa simbolica al Parco del Bricel. Ma quello che ha colpito più di tutto non è stato il tragitto: sono stati i volti. Quegli occhi brillanti, sporchi di colore ma puliti nell’anima. La bellezza di vedere genitori che spingono carrozzine, bambini che si rincorrono, gruppi interi che si aspettano e si aiutano a vicenda.

La Hope Color è un messaggio. Forte, chiaro e concreto. Ci ricorda che l’inclusione non è un’idea astratta, né una bandiera da sventolare una volta l’anno. È un impegno quotidiano. È un modo di vivere e di amministrare. E oggi, quei colori ci hanno insegnato che le differenze non vanno solo rispettate, ma celebrate.

Un grazie sincero a Hope Running APS e Volley Fortitudo Chivasso per l’organizzazione impeccabile. Grazie alla Città di Chivasso, alle associazioni presenti, ai tantissimi volontari, e anche al Ministro per le Disabilità per aver riconosciuto il valore di questa iniziativa attraverso il patrocinio.

E grazie a tutti coloro che c’erano. Perché oggi non abbiamo solo corso o camminato. Abbiamo dato forma a un’idea di futuro più umano, più giusto, più vero.

Porto con me i vostri sorrisi, le vostre storie e quella sensazione limpida che, quando ci si mette in cammino insieme, ogni ostacolo si colora di speranza.

Sergio Bartoli
Consigliere Regionale del Piemonte
Presidente V Commissione Ambiente

Affidabilità Finanziaria, uBroker conquista il rating B1.1

‘Cerved’ premia solidità e crescita del Gruppo

Il nuovo punteggio riconosce la crescita del portafoglio clienti, il consolidamento delle performance economiche e il rafforzamento dell’equilibrio finanziario.

Torino, 21 maggio 2025 – Cerved Rating Agency ha annunciato l’upgrade del rating pubblico di uBroker S.p.A. da B1.2 a B1.1, confermando la solidità finanziaria e la traiettoria di crescita della società torinese attiva nella fornitura di energia elettrica e gas.

Il miglioramento del giudizio, avvenuto in data 19 maggio 2025, riflette in particolare: la significativa espansione della base clienti nei segmenti domestico e microbusiness; il consolidamento delle performance economiche, grazie anche al contributo delle società controllate; la riduzione della Posizione Finanziaria Netta e il miglioramento degli indici di leverage; le prospettive di ulteriore sviluppo del business per l’anno in corso, con una previsione di valore della produzione a 195 milioni di euro e un EBITDA Adjusted stimato a 22 milioni.

Fondata nel 2015, uBroker è oggi una realtà in forte evoluzione, con partecipazioni in Prime Power, Zero Academy e Smart Energy, oltre alla recente creazione delle società Reset, Unipower e Avathor per diversificare l’attività e presidiare nuovi canali di vendita, tra cui il web e il B2B. Un percorso che ha portato la società anche all’ingresso nel prestigioso programma ELITE di Borsa Italiana.

«Questo upgrade rappresenta un risultato straordinario, frutto di dieci anni di lavoro, visione strategica e impegno collettivo. In un settore competitivo come quello dell’energia, il riconoscimento di Cerved premia la nostra solidità economico-finanziaria, la credibilità costruita nel tempo e la coerenza con cui perseguiamo i nostri obiettivi. Non è solo un numero, o un punteggio fine a sé stesso, ma la prova concreta di un’azienda che cresce, che innova e che mantiene le promesse. Il passaggio dal rating individuale a quello di gruppo rafforza la nostra identità come sistema integrato e valorizza la sinergia tra tutte le società del Gruppo uBroker. Questo traguardo è il frutto del lavoro di squadra e lo dedico con gratitudine a chi ogni giorno contribuisce alla nostra crescita.» afferma Cristiano Bilucaglia, Presidente di uBroker S.p.A.

Con una visione orientata al lungo periodo, uBroker prosegue nel proprio piano industriale con l’obiettivo di ampliare la customer base, potenziare la digitalizzazione dei processi e rafforzare ulteriormente la propria posizione nel mercato libero dell’energia, mantenendo al contempo un’attenta gestione finanziaria.

Maggiori informazioni sul sito www.ubroker.it.

“Rivoluzioni” la nuova frontiera di Mito

“Alcuni compositori nella loro scrittura hanno operato delle piccole rivoluzioni”, ha tenuto a
sottolineare il direttore artistico di Mito Giorgio Battistelli presentando la nuova stagione. Il Festival
si svolgerà tra Torino e Milano dal 3 al 18 settembre con 67 appuntamenti. Inaugurazione mercoledì
3 a Torino all’auditorium Agnelli con l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Myung-Whun
Chung e con Mao Fujita al pianoforte per un programma dedicato a Sostakovic, Rachmaninov e
Cajkovskij. Si renderà omaggio a Sostakovic a 50 anni dalla sua morte con tanta della sua musica e
in 6 concerti con il quartetto Eliot, verranno eseguiti tutti i suoi quartetti per archi. Altro
anniversario per i 100 anni dalla nascita di Luciano Berio. Ci saranno sue composizioni accanto a
brani di Julius Eastman , John Cage e due commissioni del festival a Salvatore Frega e Marcello
Filotei. Il 12 all’auditorium Toscanini l’Orchestra Rai diretta da Thomas Dausgaard e con Liv
Redpath soprano eseguirà musiche di Langgaard, Abrahamsen e Nielsen. Il 10 al Conservatorio G.
Verdi l’Orchestra del teatro Regio diretta da Nicola Foron, eseguirà “ The Armed Man -A Mass for
peace” di Karl Jenkins dedicata alle vittime della guerra in Kossovo. Non ci sarà il concerto in
piazza San Carlo a causa dei lavori di pedonalizzazione di Via Roma. Dal prossimo anno ci sarà un
nuovo direttore artistico e un nuovo presidente.
Pier Luigi Fuggetta

Bacio sulla fronte, il significato in quest’era moderna

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Il bacio sulla fronte è uno dei gesti più delicati e intensi che la comunicazione non verbale possa offrire. È un atto che parla senza parole, trasmettendo amore profondo, protezione, rispetto e conforto. Tra i diversi tipi di baci che esistono, questo è forse il più spirituale: non è legato alla passione, ma a una connessione più intima e rassicurante. Quando qualcuno ti sfiora la pelle con un bacio così, potresti pensare: “È così lieve il tuo bacio sulla fronte, eppure così potente.”

Il significato del bacio sulla fronte varia a seconda del contesto, ma conserva una costante: è un gesto che comunica presenza e cura. Un partner può donarlo nei momenti di fragilità, come promessa silenziosa di esserci. Un genitore lo offre ai figli come segno di amore incondizionato. Non è un contatto casuale: è un tocco che accarezza l’anima, capace di calmare e di far sentire al sicuro.

In un mondo dove i gesti spesso superano le parole, il bacio sulla fronte resta un simbolo potente e discreto di un legame profondo. È la prova che l’amore, a volte, si manifesta nei modi più semplici, ma più veri.

Caratteristiche del Bacio sulla Fronte: Tra Affetto e Psicologia

…e i tipi di bacio che esistono

Il bacio sulla fronte occupa un posto speciale tra i vari tipi di baci che esistono. Mentre il classico bacio sulle labbra – sia a stampo che prolungato – segna spesso l’inizio di una relazione romantica, e il passionale bacio alla francese incarna la fase più intensa dell’innamoramento, il bacio sulla fronte si distingue per la sua purezza e profondità emotiva.

A differenza dei baci sul collo, carichi di tensione erotica, o del galante bacio sulla mano, espressione di rispetto e devozione, i baci sulla fronte sono privi di “secondi fini”. Rappresentano piuttosto un gesto di affetto incondizionato, sia tra partner che tra familiari. Non a caso, molti genitori e nonni baciano così figli e nipoti, trasformando quel semplice contatto in un simbolo di protezione e amore sincero.

Dal punto di vista del significato psicologico, questo tipo di bacio comunica sicurezza e rassicurazione. Quel momento prima del bacio, in cui ci si avvicina con delicatezza, crea un’atmosfera di intimità unica, diversa dall’eccitazione di un bacio passionale. È un modo per dire “ci sono” senza bisogno di parole, un ponte tra due anime che si riconoscono al di là dell’attrazione fisica.

Come scriveva Gustave Flaubert: «Il bacio si posa sulla fronte di una giovane ragazza, sulla guancia di una mamma, sulla mano di una giovane donna, sul viso di un neonato, sulle labbra di un’amante». Tra tutti questi, il bacio sulla fronte resta forse il più universale: un linguaggio silenzioso che parla direttamente al cuore.

Un bacio in fronte: tra affetto e psicologia

Tra i vari tipi di baci che esistono, il bacio in fronte occupa una posizione unica e speciale. Mentre il classico bacio sulle labbra , sia a stampo che prolungato, rappresenta spesso l’inizio di una relazione romantica, e il passionale bacio alla francese incarna la fase più intensa dell’innamoramento, il bacio fronte si distingue per la sua purezza e profondità emotiva, come abbiamo già avuto modo d’intendere.

A differenza dei baci sul collo, carichi di tensione erotica, o del bacio sulla guancia con le labbra che esprime affetto più leggero, il bacio in fronte rappresenta un vero “simbolo del bacio come affetto puro e incondizionato”.

Dal punto di vista psicologico, il bacio fronte comunica sicurezza e rassicurazione in modo unico.

Quel momento di avvicinamento delicato prima del contatto crea un’intimità speciale, diversa dall’eccitazione dei baci più passionali. È un gesto che dice “ci sono” senza bisogno di parole, un ponte emotivo che trascende l’attrazione fisica.

Come osservava Flaubert, mentre altri baci si posano su labbra, guance o mani, il bacio in fronte resta forse il più universale tra tutti i tipi di baci che esistono – un linguaggio silenzioso che parla direttamente all’anima.

Il bacio sulla fronte: quando l’amicizia diventa amore

…Non è solo un bacio sulla bocca a comunicare sentimenti forti

Baciare sulla fronte è un gesto che spesso nasconde sentimenti più profondi di quanto sembri. Mentre i baci sulla bocca esprimono passione e desiderio, il bacio in fronte racchiude una tenerezza speciale, un affetto che va oltre l’amicizia. “È così lieve il tuo bacio sulla fronte…”: questa delicatezza può rivelare un amore nascosto, un modo per dire “ti voglio bene” senza usare la comunicazione verbale.

Il bacio sulla fronte è comune tra amici cari, ma quando diventa frequente o carico di emozione, può tradire sentimenti più intensi. È un gesto protettivo, ma anche intimo, che crea un legame unico. A differenza dei baci appassionati, non cerca una risposta immediata, ma lascia spazio al cuore di parlare. Quando l’amicizia si tinge d’amore, spesso è proprio questo il primo, dolce segnale.

ll bacio sulla fronte è un codice d’amore culturale

Nella scuola di comunicazione non verbale, il bacio sulla fronte è considerato uno dei gesti più eloquenti del linguaggio del corpo, capace di trasformare un’affettuosa amicizia in una dichiarazione d’amore silenziosa. A differenza del formale bacio sulla mano – tipico di relazioni cerimoniose – questo contatto delicato racchiude un significato psicologico profondo: è il gesto di chi vuole proteggere e, al tempo stesso, possedere simbolicamente l’altro.

In molte culture, questo simbolo del bacio assume valenze romantiche uniche. Nella tradizione ortodossa russa, per esempio, baciare la fronte del partner è considerato più intimo di un bacio sulla bocca, poiché rappresenta l’unione delle anime più che dei corpi. Analogamente, in Giappone, dove il contatto fisico è meno esplicito, un bacio sulla fronte è spesso l’unico modo per esprimere un amore profondo in pubblico.

Quando l’amicizia nasconde sentimenti più intensi, è proprio questo gesto – apparentemente innocente – a tradire ciò che le parole non dicono. Un codice universale che, senza bisogno di comunicazione verbale, svela la verità del cuore.

Il significato bacio in fronte: un linguaggio universale dell’anima

Il significato bacio in fronte va oltre un semplice gesto affettuoso: è un atto che unisce protezione, rispetto e amore incondizionato. A differenza dei baci sulla bocca, legati alla passione, questo tocco delicato parla direttamente al cuore, rivelando un bacio significato psicologico profondo, quello di sicurezza, conforto e connessione emotiva.

Che sia tra partner, genitori e figli, o amici che nascondono sentimenti più intensi, il bacio sulla fronte resta uno dei gesti più puri e universali. In un’epoca in cui le parole a volte non bastano, questo semplice contatto diventa un ponte silenzioso tra due anime, dimostrando che l’amore vero si esprime anche nei modi più lievi e sinceri.

Lingotto Musica, la nuova stagione

È stata presentata la nuova stagione 2025-2026 del Lingotto Musica alla presenza del direttore Luca Mortarotti, di Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città di Torino, Andrea Bettarelli, responsabile Fundraising, Marketing e Comunicazione della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Andrea Gavosto, consigliere delegato di Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi, Massimo Segre, Presidente della Fondazione Ricerca Molinette, e Paola Giubergia, presidente della Fondazione Renzo Giubergia.

La stagione 2025 – 2026 conferma l’attrattività della proposta di Lingotto Musica, offrendo un cartellone ricco e diversificato che si muove tra attesissimi esordi e il ritorno di alcuni degli interpreti più amati dal pubblico. Asse portante della proposta artistica resta la rassegna dei Concerti del Lingotto, cui si affianca, dopo il positivo esordio, il ciclo dei Pianisti del Lingotto, che completa la programmazione sinfonica offrendo al pubblico un ulteriore spazio d’ascolto dedicato al grande repertorio tastieristico. Anne-Sophie Mutter, Zubin Mehta, Grigory Sokolov, Maria João Pires, Igor Levit sono solo alcuni dei nomi che rendono conto della ricchezza di questa stagione, senza dimenticare un progetto speciale di e con Alessandro Baricco che segna un’apertura a linguaggi narrativi che ampliano lo spettro della nostra offerta.

«Forte del crescente successo all’Auditorium Agnelli e in Sala 500 – afferma il presidente Giuseppe Proto – Lingotto Musica consolida il proprio ruolo nel panorama culturale torinese e piemontese, confermando una centralità da cui nascono relazioni sempre più strette e proficue con una vasta rete di partner – enti, musei, fondazioni e residenze storiche – che rafforzano il legame con il territorio in cui operiamo. Un radicamento che si esprime anche attraverso il nuovo programma “Lingotto Musica per la Comunità” grazie al quale autorevoli charity partner avranno l’opportunità di avvalersi dei nostri concerti per accrescere la propria visibilità e promuovere la propria mission. Tutto ciò è reso possibile grazie alla fiducia costante del nostro pubblico e al fondamentale sostegno delle istituzioni, degli sponsor e dei mecenati che ci affiancano. A tutti loro va il nostro più sincero ringraziamento: insieme continueremo a trasformare la musica in occasione di incontro, bellezza e coesione sociale.

«La stagione che presentiamo oggi – afferma il direttore Luca Mortarotti – dà continuità e nuovo slancio al percorso tracciato negli ultimi anni. Reduci da due stagioni straordinarie, premiate da un sensibile incremento di pubblico, abbiamo voluto alzare ancora di più il livello della nostra proposta, costruendo un cartellone che affianca molti dei più autorevoli interpreti dei nostri giorni ad autentiche leggende del podio e del solismo internazionale. Alla consueta proposta concertistica si affianca inoltre un progetto, per noi inedito, in cui musica e parola condividono la scena con pari dignità: un passo oltre il nostro abituale perimetro d’azione, che amplia la nostra offerta e la apre a un pubblico ancora più ampio, trasversale e partecipe.

«In questa medesima prospettiva di crescita – prosegue Luca Mortarotti – nasce la serie denominata Lingotto Musica OFF, che riunisce sotto un’unica sigla le numerose collaborazioni attivate negli anni con importanti enti culturali del territorio. Il programma si articolerà in tre mini-rassegne per un totale di altri dieci appuntamenti che si svolgeranno presso il Museo Archivio Reale Mutua, il Museo Nazionale dell’Automobile e la Reggia di Venaria. Grazie a queste sinergie la nostra offerta stagionale tocca per la prima volta 23 eventi, cui si affiancheranno, nel corso dell’anno, ulteriori appuntamenti a vocazione educativa».

Al centro del palinsesto di Lingotto Musica è la rassegna dei Concerti del Lingotto, che si compone di otto appuntamenti in serata unica dal 2 ottobre 2025 al 22 maggio 2026 all’Auditorium Giovanni Agnelli. La pièce Tucidide. Atene contro Melo, scritta e diretta da Alessandro Baricco che annovera le attrici Stefania Rocca Valeria Solarino, un recital pianistico con Grigory Sokolov, un capolavoro sacro come lo Stabat Mater di Pergolesi affidato all’Accademia Bizantina di Ottavio Dantone e cinque concerti sinfonici che vedono i ritorni in stagione della Royal Philharmonic Orchestra con Vasily Petrenko, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Manfred Honeck, della Kammerphilharmonie Bremen con Riccardo Minasi e della CAMERATA Salzburg con Giovanni Guzzo, nonché il debutto della West-Eastern Divan Orchestra con Zubin Mehta. Fra i solisti spicca la presenza dei pianisti Maria João Pires, Beatrice Rana Simon Trpčeski. Protagonisti d’eccezione anche i violinisti Anne-Sophie Mutter Alessandro Tampieri, il violoncellista Giovanni Sollima e i 100 Cellos guidati da Enrico Melozzi. Infine, spazio alle grandi voci con il soprano Suzanne Jerosme e il contralto Delp

Dopo il successo della prima edizione, torna l’appuntamento con I Pianisti del Lingotto, il ciclo cameristico consacrato al recital di piano solo che presenta cinque date dal 18 novembre 2025 al 7 aprile 2026 in Sala 500. Ospiti autorevoli virtuosi di ogni età e predilezione di repertorio – Nelson Goerner, Angela Hewitt, Igor Levit, Marie-Ange Nguci e Alexander Romanovsky – per una olimpiade che ripercorre l’evoluzione del gusto e dell’interpretazione nella letteratura per tastiera dal barocco al Novecento.

Oltre al cartellone principale, Lingotto Musica estende la sua presenza culturale sul territorio con la vivace costellazione di attività raccolte sotto l’etichetta di Lingotto Musica OFF: dieci appuntamenti cameristici con giovani ensemble e solisti ma anche artisti già affermati che portano la musica colta fuori dagli spazi abituali del Lingotto, in luoghi identitari torinesi e non solo. Dai concerti inclusi nella rassegna Un’estate al Museo promossa dal Museo Archivio Reale Mutua nel suggestivo Cortile di Palazzo Biandrate Aldobrandino di San Giorgio dal 3 al 17 luglio 2025 alle date proposte nella Piazza del Museo Nazionale dell’Automobile dal 24 al 26 settembre 2025, fino al ciclo Natale in musica ospitato nel magnifico scenario della Reggia di Venaria dal 27 al 30 dicembre 2025.

Mara Martellotta

Malinpensa by La Telaccia chiude la stagione con Luisa Piccoli e Paola Dalla Pellegrina

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Si apre presso la galleria torinese Malinpensa by La Telaccia la mostra conclusiva della stagione 2024/2025, che sarà possibile visitare dal 9 al 21 maggio prossimo negli spazi di corso Inghilterra 51.

L’esposizione in realtà si articola in due mostre di due artiste, Luisa Piccoli, che presenta la mostra “Viaggio tra Emozioni e Umanità”, e Paola Dalla Pellegrina, con “Tra Terra, Acqua e Spirito”.
Luisa Piccoli, con un linguaggio di grande spessore umano, porta alla luce una figurazione di notevole tensione lirica e di poetica creatività che si distingue rilevante e personale. L’artista, che concepisce opere sulla condizione umana e sociale con profonda essenza emotiva, offre al fruitore vari e importanti spunti di riflessione sentimentale. Sono racconti di pura contemplazione che suscitano emozioni e che svolgono una funzione molto impegnativa e simbolica. Singolari cromatismi, fantasia di composizione e azione formale evidenziano nelle opere una ricchezza di valori pittorici notevoli, dove il gioco delle figure vive in perfetta simbiosi con i diversi materiali utilizzati dall’artista.

L’intera visione pittorica di Luisa Piccoli si presenta attraverso un’intensa spiritualità in cui sublimano pensieri, ricordi e valori di chiaro effetto emozionale e concettuale. I soggetti si avvalorano di uno stile unico che si riconosce pienamente e che si esprime con un linguaggio che comunica all’osservatore una libertà essenziale, che sa far pulsare l’opera di sentimento e di purezza dell’animo. È un’arte altamente psicologica che si anima di vita interiore e di una rielaborata scena universale del mondo, costantemente ritmata da una dinamica realistica e da uno stile ben definito. Luisa Piccoli indaga sia sull’esistenza sia sulle proprie emozioni, trasmettendo messaggi universali  di pace e amore. Le sue composizioni sono memorie pulsanti di simboli che scorrono inarrestabili e sempre più intensi nell’opera con fascino e poesia. Luisa Piccoli realizza una strutturazione fortemente originale dal grande impatto visivo che si libera in una consapevole interpretazione e in una tecnica personale autentica. Sono opere di evidente equilibrio dense di resa formale e di suggestivi accordi tonali da cui traspare l’interiorità e che si orientano verso tematiche di grande spessore contenutistico e analisi introspettiva. Esse piene di bravura esecutiva e di espressività. Vibranti accostamenti di collage vengono esaltati da un vigoroso aspetto della materia e conferiscono all’opera effetti dinamici capaci di esprimere un’energia vitale. Si sviluppano in uno spazio pittorico, ricco di sensibilità e di limpidezza dell’anima. L’artista Luisa Piccoli, sempre attenta ai particolari, indaga sull’identità dell’uomo in una dimensione spirituale profonda che vive  fondamentale all’interno del suo iter.

“Vibranti accostamenti di collage vengono esaltati da un vigoroso aspetto della materia – dichiara l’Art Director Monia Malinpensa – e creano all’opera effetti dinamici capaci di esprimere un’energia vitale”.

Luisa Piccoli è nata a Bisceglie, in provincia di Bari. Ha conseguito la maturità artistica e ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bari. Pittrice, scultrice, scrittrice, poeta e scenografa, docente di arte e immagine, viaggiatrice, ha trascorso la sua vita tra Bisceglie, Udine e Vienna. Ha allestito diverse mostre personali e collettive, e partecipato a molti concorsi con successo di pubblico e critica. Ha partecipato all’Expo Arte Internazionale di Innsbruck, selezionata alla Biennale d’Arte Internazionale a Montecarlo, è stata presente ad Arte Bergamo.

E’ una pittura, quella dell’artista Paola Dalla Pellegrina, di evidente introspezione psicologica,  ancorata ai veri valori di intima ricchezza umana e contenutistici, sempre condotta con potenza creativa e logica strutturale. La vibrante resa stilistica, la personalissima sintesi della forma e la grande comunicatività testimoniano una composizione moderna a dimostrazione di un risultato figurale di notevole carica interpretativa. Il tratto deciso, il colore vivido e incisivo, la stesura magistrale della tecnica mista ad acrilico e olio su tela trovano all’interno dell’opera una narrazione altamente simbolica di una sensibilità immediata.

 

L’artista Paola Dalla Pellegrina, affascinata dalla mitologia classica, realizza immagini con una fervida fantasia creativa, con un effetto scenografico e con una notevole sensibilità espressionistica. Il rapporto diretto con la natura e con la figura femminile, di spontanea bellezza e di viva interiorità, si trasforma in un linguaggio netto e personale dove lo stato d’animo è ben evidente nel suo iter. L’inventiva, la scansione cromatica e gli inconfondibili elementi formali e segnici definiscono originalmente le sue creazioni, evidenziandone la cifra stilistica. Il sicuro possesso della tecnica riconosce un impianto formale impegnato e studiato. Le lunghe chiome delle sue creature che si liberano in un suggestivo intreccio di linee e di forme sempre in movimento, vivono in una essenziale simbiosi con l’ambiente naturalistico che  le circondano. I toni brillanti e intensi dei blu e degli azzurri, che sono i colori prediletti dall’artista, evidenziano un modulo descrittivo altamente suggestivo, dove il gioco della luce e l’armonia timbrica palpitano di sensazioni e di sentimenti. Con estetica, rigore e sensibilità l’artista Paola Dalla Pellegrina riesce a trasmettere al fruitore un perfetto equilibrio sia disegnativo sia cromatico, in continua ascesa, che regala emozioni sempre diverse.

“Tra terra, acqua e spirito, l’estasi della natura, presenza significante  el suo percorso pittorico – commenta l’Art Director Monia Malinpensa – domina assoluta e si esalta di un linguaggio originale e di un’impronta personale”.

Paola Dalla Pellegrina è nata a San Bonifacio, in provincia di Verona. Ha intrapreso un percorso di studio del colore, della linea e delle tecniche da autodidatta, frequentando per un anno i corsi liberi dell’Accademia di Belle Arti di Verona. Sente un legame viscerale con la natura in tutte le sue forme e manifestazioni, soprattutto per gli elementi vegetali e per l’acqua. Dagli ambienti naturali trae forza ed energia, il rigoglio verde dell’estate la ritempra puntualmente. Sa perdersi e fantasticare sulla forma di una radice, di una foglia, di un fiore, e percepisce le piante come esseri silenziosi ma palpitanti, di una bellezza commovente e che nascondono significati da interpretare.

Mara Martellotta

Il giorno della TuttaDRITTA: le modifiche viabili in città

 

Domenica 11 maggio a Torino si svolgerà la gara podistica “TuttaDRITTA”, che si contraddistingue per il percorso pressoché rettilineo.

La manifestazione è una gara podistica di tipo competitivo sulla distanza di 10 km lungo l’asse Galileo Ferraris/Unione Sovietica con partenza alle ore 09 da piazza Solferino e arrivo alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Il percorso sarà chiuso a partire dalle ore 8.20 fino alle 10.30 circa e comunque sino a cessate esigenze, con riaperture graduali man mano che sarà transitato il termine della corsa; non sarà in alcun modo possibile attraversare gli assi viabili interessati dalla corsa dopo le ore 08.45.

Percorso

Partenza da piazza Solferino, poi corso Re Umberto (carreggiata ovest nel senso di marcia sino a corso Matteotti), corso Re Umberto (carreggiata centrale su tutta la carreggiata), piazzale Costantino il Grande (lato est e sud), corso Galileo Ferraris (carreggiata centrale su tutta la carreggiata), piazzale San Gabriele da Gorizia (bretella perimetrale nord tutta la carreggiata), corso Unione Sovietica (carreggiata centrale), piazzale Caio Mario, corso Unione Sovietica (semicarreggiata centrale), rotonda Drosso, corso Unione Sovietica, via Torino (Nichelino), Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Il percorso sarà interdetto alla circolazione alle ore 08.20 circa, 40 minuti prima della partenza, per il tempo necessario al transito della manifestazione e comunque fino a cessate esigenze.

In particolare saranno chiuse le carreggiate centrali degli assi viabili di corso Re Umberto, Corso Galileo Ferraris e corso Unione Sovietica.

Rimarrà percorribile la carreggiata centrale di corso Unione Sovietica direzione esterno città, nel tratto da piazzale Caio Mario ad ingresso tangenziale.

Chiusi al transito veicolare anche altri assi stradali in corrispondenza del percorso di gara:

Corso Vittorio Emanuele II, nel tratto Sacchi – Galileo Ferraris;
Corso Sommeiller, nel tratto Re Umberto – Turati;
Corso Einaudi, nel tratto Galileo Ferraris – Re Umberto;
Corso Rosselli, nel tratto Turati-Galileo Ferraris;
Corso Lepanto, nel tratto Turati-Costantino il Grande;
Corso Giambone, nel tratto Corsica – Unione Sovietica;
Corso Cosenza, nel tratto Agnelli-Unione Sovietica;
Corso Traiano, nel tratto Benedetto Croce – Agnelli.

Sarà chiuso il sottopasso Lingotto in direzione Corso Giambone, dalle ore 08.45 alle ore 10 circa.

Sarà chiuso il ponte Sangone.

Dalle ore 8.45 e fino alle ore 10.40 circa, saranno chiuse entrambe le uscite per Stupinigi della Tangenziale Sud.

Piazza Solferino

Divieto di sosta con rimozione di tutte le categorie di veicoli in piazza Solferino lato ovest, tratto da via Cernaia a via Giannone, dalle ore 00.00 alle 10 e comunque fino a cessate esigenze. Prevista la chiusura della piazza da via Arcivescovado e di via Alfieri da via San Francesco d’Assisi dalle ore 07 alle ore 09.15 circa.

Piazza San Gabriele di Gorizia

Divieto di sosta con rimozione di tutte le categorie di veicoli in piazza San Gabriele di Gorizia, carreggiata nord ambo i lati tratto da corso Galileo Ferraris a corso Unione Sovietica, dalle ore 00.00 alle 10 e comunque fino a cessate esigenze.

Trasporto pubblico

I percorsi dei mezzi di trasporto pubblico transitanti nell’area interessata dalla manifestazione subiranno alcune variazioni.

Per dettagli sulle linee deviate, consultare il sito Internet di GTT alla pagina specifica https://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/torino-e-cintura/11913-manifestazione-podistica-tuttadritta-2025-variazioni-linee-domenica-11-maggio

Ravello, FDI: “Postolimpico, 18 milioni per voltare pagina”

“RESTITUIAMO NORMALITA’, SU IMPIANTI PAGATO IL PREZZO DI SCELTE IDEOLOGICHE”

 
“C’è l’orgoglio per lo svincolo dei fondi che permetteranno, finalmente, di voltare pagina sul postolimpico, ma anche un briciolo di amarezza: Comunità e territori delle valli olimpiche pagano il prezzo di scelte ideologiche, quelle che portarono Torino ed il Piemonte a essere tagliati fuori dai Giochi di Milano-Cortina. C’è chi ha scelto, purtroppo, la strada della decrescita e della desertificazione montana, noi di contro restituiamo normalità e siamo pronti a sostenere percorsi che, nel rispetto dell’ambiente, offrano opportunità turistiche e occupazionali, soprattutto in ottica di destagionalizzazione dell’offerta”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte e Presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Lascaris.

“Credo – continua Ravello – che il Ministro Abodi, il Commissario Coccolo, la Giunta regionale e i Comuni olimpici sul territorio abbiano lavorato in sinergia, ottenendo un risultato concreto e apprezzabile. E’ stato messo un punto a una vicenda che, tra poche luci e molte ombre, si trascina da troppi anni. Ora andiamo a capo, con la consapevolezza di dover favorire un processo che abbandoni il concetto di ‘post’ e che sposi programmazione, futuro e nuove sfide”.

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