CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 792

Nuova stagione teatrale di Schegge al Cubo Teatro

cubo-teatroRiparte il 22 ottobre la nuova stagione teatrale di Schegge al Cubo Teatro di Via Pallavicino 35, un’edizione che mira alle nuove modalità di fare teatro, senza tuttavia perdere il contatto con le proprie origini: “INforOUT”, aprirsi senza snaturarsi. La rassegna teatrale Schegge, organizzata dall’Associazione Il Cerchio di Gesso con il contributo della Compagnia San Paolo (Maggior sostenitore) nell’ambito della Scadenza Unica 2016 Performing Arts, e il sostegno di Piemonte Dal Vivo (all’interno del progetto Corto Circuito Torino) e Fondazione CRT, giunge alla settima edizione e marca una netta crescita rispetto agli anni precedenti, raddoppiando il numero degli spettacoli, ma mantenendo gli stessi obiettivi e la stessa linea delle precedenti stagioni: portare proposte teatrali incentrate su tematiche civili e contemporanee, spettacoli che possano offrire al pubblico uno spaccato della società attuale, e che spazino per la tipologia dei linguaggi (prosa, teatro di figura, reading musicali, danza, e teatro/danza). Un’edizione che si prospetta quindi molto ricca, a partire dai 12 spettacoli di cartellone, che vedranno protagoniste alcune delle compagnie più interessanti e promettenti del nostro paese, e l’importante presenza in programma di due titoli di Concentrica, il festival del Teatro della Caduta.  Ad arricchire il programma di Schegge IN, si aggiunge la fitta programmazione di Schegge OUT, ricchissima di iniziative, a partire da quelle formative: workshop teatrali di livello nazionale con maestri di comprovata fama; progetti internazionali di collaborazione e co-produzione avviati con il Teatrul Eugene Ionesco (Chisinau, Moldavia) e il Teatr Odwròcony (Cracovia, Polonia); la collaborazione con la Crikoteka di Cracovia per la retrospettiva video sugli spettacoli del grande maestro polacco Kantor, con la regia video, tra gli altri, di Andrzej Wajda; e Crime, un progetto di teatro, video e scienza sulle nuove frontiere della Psicologia Forense. Tra i protagonisti inoltre anche Massimiliano Loizzi con una reinterpretazione drammaturgica dei “Grandi Classici”, tra cui Star Wars e i classici Scespiriani. Da segnalare anche il progetto BLATTE, vincitore del Bando ORA! di Compagnia di San Paolo e la co-produzione di ENTUSIASMOZERO di Fabio Marchisio, con Lorenzo Bartoli.

E ancora, la seconda edizione del progetto “La Corte Aperta”, Festival di teatro popolare andato in scena con grande successo presso i cortili delle case ATC di Corso Farini 32, accanto al Cubo Teatro. Infine rientrano in Schegge Out anche le produzioni e le residenze in cui il Cubo collaborerà alla produzione di opere teatrali e coreutiche interne ed esterne mettendo a disposizione il proprio spazio e le proprie attrezzature.

Eccoci, ancora. Sono passati 7 anni dalla prima edizione di Schegge – racconta Girolamo Lucania – Anni intensi, carichi di passione e di un modo di fare teatro che nel tempo è cresciuto e maturato, attento alle tendenze della scena nazionale, ai linguaggi e ai temi del contemporaneo, e allo stesso tempo attento al pubblico, propellente con cui dialogare, agire e condividere. La 7° edizione di Schegge è ricca di proposte dentro e fuori dal Cubo. Gli spettacoli passano da 7 a 12, con una selezione eclettica che affianca artisti affermati a giovani compagnie di talento, a cui si aggiungono due titoli che fanno parte di Concentrica, il Festival del Teatro della Caduta, a sottolineare una bella collaborazione con uno dei teatri del nostro territorio. Oltre a Schegge, il Cubo si arricchisce di altri progetti, che vi invitiamo a seguire: la 2° Edizione della Corta Aperta, i Grandi Classici dei Mercanti di Storie, i Racconti d’Inverno, le residenze, le produzioni, la proposta formativa, e molto altro. In for Out significa questo: aprirsi senza snaturarsi, immaginare nuovi modi di fare teatro utili e necessari, dialogare con il pubblico e con chi ci sta intorno. Tutto questo sarà possibile grazie alla Compagnia di San Paolo, maggior sostenitore di Schegge, e alla Fondazione Piemonte dal Vivo che ci sostiene per il 4° anno. E naturalmente grazie al nostro pubblico, fondamentale in questa crescita con la sua presenza e il suo calore. Si prospetta un anno pieno, intenso. Insieme. Vi aspettiamo!

Donne in prima linea a Palazzo Madama

matilde-donne-madamaCONTEMPORANEA / Di Maria Cristina Strati

Quando si parla di sguardo femminile sulle cose, una visione tradizionale ma del tutto limitata del mondo fa subito venire in mente immagini rassicuranti, legate a temi come la maternità o la famiglia e collocate in atmosfere alternativamente sdolcinate o superficiali, da pubblicità. Le cose però non sempre stanno così, anzi, quasi mai. Esiste una capacità di testimoniare, leggere e affrontare la realtà concreta, anche e soprattutto nei suoi aspetti più duri, a volte persino cruenti e disperati, che è propria del femminile. Esiste una forza, nel combattere le avversità, che è propria delle donne e ha a che fare con la pietas, la solidarietà, la capacità di partecipare e condividere anche il dolore altrui senza tirarsi indietro, senza voltare lo sguardo, che non si arrende mai e cerca ovunque bene e bellezza.

Fino a metà novembre, la corte medievale di Palazzo Madama a Torino ospita una mostra dedicata alle donne fotoreporter di guerra. Sono esposte circa settanta immagini fotografiche, opera di quattordici donne che lavorano documentando situazioni umanitarie tragiche ed estreme in luoghi di guerra.

Le autrici delle opere selezionate dai curatori sono: Linda Dorigo, Virginie Nguyen Hoang, Jodi Hilton, Andreja Restek, Annabell Van den Berghe, Laurence Geai, Capucine Granier-Deferre, Diana Zeyneb Alhindawi, Matilde Gattoni, Shelly Kittleson, Maysun, Alison Baskerville, Monique Jaques e Camille Lepage. L’esposizione porta il titolo In prima linea, e di questo si tratta. Gli scatti nascono tutti da situazioni di prima linea, in cui le fotoreporter lavorano calandosi nelle situazioni di crisi concreta, testimoniando attivamente ciò che accade anche a costo di mettere a rischio la propria personale incolumità. Nonostante la crudezza dei temi, tuttavia, l’impegno e la serietà rappresentate dalle opere in mostra non pregiudicano, ma anzi esaltano la qualità artistica e la bellezza delle immagini.

annabel-donne-madama

Così l’arte entra in gioco nell’universo della guerra e del dolore umano, che giocoso certo non è. Lo sguardo di chi fotografa rende paradigmatico il dolore, e in tal modo gli restituisce appieno la dignità e il profondo valore che la sofferenza rischierebbe di appannare. Il soldato, il profugo, la vedova,una volta ritratti diventano tutti i soldati, i profughi, le vedove del mondo. In senso concreto o metaforico, i loro sentimenti, le loro paure e il loro dolore acquistano un senso universale, divenendo paradigmatici. Ma la fotografia non si ferma qui. L’obiettivo è sempre tenacemente volto a scovare corrispondenze, armonie, coerenze di luci e spazi, e procede scovando la bellezza dove essa si nasconde, nelle pieghe dei volti o nei paesaggi desolati, donando una visione e una voce a coloro che visione e voce non hanno o non possono avere.

La mostra, che inaugura dopo quella fortunata su Marylin Monroe, s’inscrive nel progetto più ampio di una serie di visioni sul femminile, cercando di cogliere ed esaltarne alcune delle varie e diverse sfaccettature . In questo caso, si può certo dire che la femminilità dello sguardo di chi fotografa si coglie nel fiero rispetto, nell’attenzione profondamente umana alla relazione. E il bello è che la capacità di guardare l’altro dritto negli occhi qui si gioca sul duplice piano: tra chi fotografa e i chi o che cosa viene fotografato, ma anche tra chi fotografa e chi le immagini le guarda e le fruisce.

maysun-donne-madama

Così, in questo incrocio di sguardi, il terreno delle coscienze troppo spesso addormentate, senza retorica, si fa fertile e fecondo. Le testimonianze che fino a troppo pochi anni fa sarebbero rimaste per forza taciute, rivendicano diritto di parola e parlano di una possibilità di relazione tra persone, mondi, situazioni storiche e politiche. Insomma, ciò che nel nostro mondo contemporaneo post-globalizzato e profondamente in crisi, non solo economica, non possiamo non avvertire come una profonda e urgente necessità.

***

Le foto, dall’alto:

Matilde Gattoni © donne siriane fuggite in Libano

© ANNABELL van den Berghe Syria

© Maysun – Egitto

In prima linea – Donne fotoreporter in luoghi di guerra

a cura di Andreja Restek, Stefanella Campana e Maria Paola Ruffino

Corte medievale di Palazzo Madama

Piazza Castello, Torino

7 ottobre 2016 – 13 novembre 2016

Orario visite: lun-dom 10.00-18.00, chiuso il martedì. La biglietteria chiude 1 ora prima

Biglietto mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro

Biglietto mostra+museo: intero 14 euro, ridotto 12euro

 

Visite guidate: domenica 23 ottobre ore 15.30 – singoli

Sabato 29 ottobre ore 15.30 – Abbonati Musei Torino Piemonte (info e prenotazioni: tel. 800.329.329)

Domenica 6 novembre ore 15.30 – singoli

Costi: visita guidata euro 4 + ingresso alla mostra

Info e prenotazioni: tel. 011.5211788; prenotazioniftm@arteintorino.com

www.palazzomadamatorino.it

www.fondazionetorinomusei.it

 

Ogni mercoledì visite guidate per esplorare i Musei Reali

giardini reali2I Musei Reali come non li avete mai visti! Ogni mercoledì alle 17 i Musei Reali propongono una visita guidata speciale che porta il pubblico alla scoperta del meglio di ambienti, collezioni, personaggi e storie raccolti al suo interno.

La visita è l’occasione per approfondirne la conoscenza o per osservarli da un punto di vista inconsueto, accompagnati dal personale interno al museo. I percorsi, della durata di 60 minuti circa, si svolgono ogni mercoledì pomeriggio alle ore 17. È possibile prenotare le visite in altri giorni e orari, per un numero minimo di cinque partecipanti, al costo di euro 5 a persona oltre il prezzo del biglietto. Per prenotazioni via e-mail: pr-to.info@beniculturali.it

IL CALENDARIO

I capolavori della Galleria Sabauda

Galleria Sabauda, mercoledì 12 ottobre, con Alessandro Uccelli Il percorso, ideato per chi vuole conoscere con un solo colpo d’occhio l’eccezionale valore delle collezioni museali, seleziona ed illustra in 90 minuti i maggiori capolavori dell’arte italiana ed europea che scandiscono il lungo percorso attraverso le oltre 500 opere esposte nei quattro piani della Galleria.

“Sullo scudo divino sono effigiate molte storie”: il mito e la poesia nell’Armeria Realecastello armeria reale

Armeria Reale, mercoledì 19 ottobre, con Fabio Uliana. La lettura dei versi tratti da testi classici e moderni vi accompagna nella ricerca degli eroi, dei miti e dei racconti letterari che hanno ispirato le decorazioni delle armi e negli apparati decorativi dell’Armeria.

Da Augusta Taurinorum a Torino: archeologia della città

Museo di Antichità, mercoledì 26 ottobre, con Patrizia Petitti Dalle prime scoperte casuali ai più recenti scavi, i ritrovamenti archeologici torinesi tracciano storia e vicende della città e del suo territorio dall’età preromana al XIX secolo.

Le informazioni e il calendario delle attività dei Musei Reali si trovano su www.museireali.beniculturali.it

(foto: il Torinese)

I Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19.

Biglietti Musei Reali

Intero Euro 12

Ridotto Euro 6 (ragazzi dai 18 ai 25 anni).

Gratuito per i minori 18 anni / insegnanti con scolaresche / guide turistiche / personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali / membri ICOM / disabili e accompagnatori / possessori dell’Abbonamento Musei e della Torino+Piemonte Card.

L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.

Biglietteria presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1 (dal martedì alla domenica dalle 9 fino a un’ora prima della chiusura).

Le Rockstar non sono morte

sicco-rockA poco più di dieci anni dalla ristrutturazione e riapertura del Mausoleo della Bela Rosin a Torino( al civico 148 in strada Castello di Mirafiori ) che fu “provocata” dall’attenzione indotta con lo spettacolo “Pazze Regine” realizzato nel 1998 da Assemblea Teatro nell’allora fatiscente giardino, proprio la compagnia guidata da Renzo Sicco torna nel parco con un progetto più ampio che, con il sostegno di Compagnia di San Paolo e in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, è stato pensato per valorizzare lo storico spazio del Mausoleo, potenziando la vocazione di punto di lettura all’aria libera e non solo. Così, giovedì 13 ottobre, prenderà il via “Le Rockstar non sono morte”, un ciclo di incontri sui grandi “assenti” della musica. Infatti se il rock è stato per diversi decenni un riferimento centrale della cultura giovanile, oggi è giunto anagraficamente ad un capolinea della sua prima generazione vedendo così la scomparsa di molti tra i suoi miti. Ciò che non può più essere consumato “live” può, però, raccogliere attenzione ed emozione attraverso un ricordo e un approfondimento guidato da bravi conduttori, capaci di raccontare i percorsi degli artisti che verranno affrontati. Nello svolgersi del progetto si incontreranno autori, si leggeranno libri in differenti lingue originali, senza dimenticare i più piccoli e la letteratura di fantasia. Ecco il programma delle prime serate: Giovedì 13 ottobre, ore 21.00, “Le Rockstar non sono morte, incontro con Valerio Piperata ,autore dell’omonimo libro. Partecipa il cantautore Andrea Fardella; Sabato 15 ottobre, sempre alle 21.00, Edoardo Cerea in “L’aria triste che tu amavi tanto – omaggio a Luigi Tenco”; Domenica 23 ottobre, alle 16.00,Vittorio Nocenzi ricorda Keith Emerson(prenotazione obbligatoria, tel. 0113042808) e, infine, domenica 30 ottobre, ancora alle 16.00, con Marco Basso e Franco Vassia  che ricordano Francesco Di Giacomo, indimenticabile voce solista  del Banco del Mutuo Soccorso ( anche qui prenotazione obbligatoria , tel.0113042808).

Ecco il manifesto ufficiale e i primi titoli del 34° TFF

L’immagine guida della 34ma edizione del Torino Film Festival (18 – 26 novembre 2016) si ispira a uno dei personaggi più eclettici della cultura contemporanea: David Bowie.

34tff_manifesto_orizz_lr

Grande musicista e interprete, attore cinematografico e teatrale, pittore, Bowie, da Ziggy Stardust a Black Star, ha segnato l’evoluzione dell’immaginario e dello stile collettivo degli ultimi cinquant’anni. Per quanto riguarda il cinema, è apparso in una quindicina di film, come protagonista o in significativi cammei. L’immagine scelta dal TFF è tratta da uno di questi film: una scena di Absolute Beginners, diretto da Julien Temple nel 1986, rielaborata dall’agenzia creativa Independent Ideas. Il Torino Film Festival nella sua immagine guida vuole da sempre racchiudere i significati, le diverse espressioni artistiche, le tendenze contemporanee… ma TFF vuol dire prima di tutto ‘’cinema’’ e quindi film, documentari, cortometraggi e altro ancora. E così, ecco di seguito alcune anticipazioni:

SULLY, Clint Eastwood (USA, 2016)

distribuzione Warner Bros. Pictures

INTOLERANCE, D. W. Griffith (USA, 1916)

ABSOLUTELY FABULOUS: THE MOVIE, Mandie Fletcher (UK/USA, 2016)

distribuzione 20th Century Fox

LA FELICITÀ UMANA, Maurizio Zaccaro (Italia, 2016)

Le foto di questi film sono disponibili in allegato, insieme al comunicato e al manifesto.

Tutti alla scoperta dei libri di “Portici di carta”

portici-carta-preteroti2Notevole successo per passeggiate, incontri, spettacoli e animazione, questo weekend, per “Portici di Carta”, che ha compiuto 10 anni di vita. Tanti espositori in via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice, in un percorso di due chilometri di letture. In totale sono stati coinvolti oltre 120 librai e editori. Un apposito spazio è stato dedicato allo scrittore Umberto Eco, con le passeggiate sulle tracce del grande studioso piemontese. Gli incontri con gli autori si sono tenuti all’Oratorio di San Filippo e lo “Spazio Bambini” era  allestito in piazza San Carlo, dove sabato si è svolto un open party, con musica live e dj set per i dieci anni di Circolo dei lettori e Portici di Carta.La Città di Torino ha deciso inoltre  di donare libri ai paesi  terremotati dell’Italia centrale.

(Foto: Antonello Preteroti)

portici-carta-preteroti3Qualche dato su Portici di Carta 2016

Due chilometri di libri in via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice. Oltre 120 librai ed editori.

Umberto Eco, gli anni torinesi: due eventi e le Passeggiate sulle tracce del grande scrittore.

Gli incontri con l’autore all’Oratorio San Filippo e al Gazebo Sambuy.

Le Passeggiate di Portici di Carta.

I 70 anni di Neri Pozza Editore.

Lo Spazio Bambini in piazza San Carlo: Lapis editore ospite.portici-carta-preteroti1

Gli spettacoli e le animazioni del Centro Interculturale Torino.

La Città di Torino dona libri ai paesi marchigiani terremotati

La caccia al racconto del Concorso Nazionale Lingua Madre.

Sabato sera 2006_2016, 10 anni di libri, 1 notte di festa, open party in Piazza San Carlo con musica live e dj set per i dieci anni di Circolo dei lettori e Portici di Carta. In diretta streaming su porticidicarta.it.

Una Boheme contemporanea apre la stagione del Regio

Si celebrano i 120 anni dalla prima al Regio di Torino diretta da Toscanini

 regio-boheme-noseda-vergnano

La Boheme di Giacomo Puccini inaugura mercoledì 12 ottobre, alle 20, la stagione lirica 2016-’17 del Teatro Regio di Torino. Gianandrea Noseda, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, affronterà la ricca partitura pucciniana in un nuovo allestimento firmato da uno dei registi contemporanei più originali, Alex Olle’, tra l’altro uno dei sei registi della compagnia della Fura dels Baus. Il nuovo allestimento del capolavoro pucciniano, in quattro quadri, tratto dal romanzo d’appendice “Scenes de la vie de Boheme” di Henry Murger, vuol celebrare il 120esimo anniversario della prima esecuzione assoluta dell’opera, andata in scena il primo febbraio 1896 al Regio di Torino, sotto la direzione di Arturo Toscanini. Per questa speciale occasione l’ Associazione Amici del Teatro Regio di Torino, presieduta da Paolo Cantarella, e che dal 2012 affianca l’attività del teatro con molte iniziative culturali, ha datoun suo contributo, finanziando la realizzazione dell’allestimento. Ha confermato, inoltre, per questa stagione lirica e per la prossima il proprio impegno con il Teatro Regio anche Intesa Sanpaolo, socio fondatore del Teatro, che collabora con l’ente lirico nella realizzazione delle sue grandi produzioni. Gianandrea Noseda è da sempre un attento interprete dei capolavori pucciniani.

“La Boheme – afferma il maestro Noseda – è un’opera che, nonostante le apparenze, risulta difficilissima e pochi altri titoli del melodramma italiano presentano questa complessità. Si tratta di una partitura lavorata in filigrana, capace di mettere in moto un perfetto meccanismo teatrale”. Il regista Axel Olle’ ambienta la Boheme nelle periferie metropolitane odierne, rendendo universale il dramma pucciniano. Di origini catalane, aveva già firmato la regia della Madama Butterfly e ora propone una Boheme con protagonisti quattro artistoidi che vivono in una società multietcnica e multiculturale. Da Pechino approderà poi al Regio di Torino, in virtù di un accordo firmato con il NCPA, “Samson et Dalida”, per la regia di Hugo de Ana e le voci di Kunde e Barcellona, per la direzione di Sternberg. Per il musical l’attesissimo appuntamento pre-natalizio sarà con “West Side Story”di Leonard Bernstein, diretto dal suo allievo Donald Chan.

Mara Martellotta

Lirica a corte a Stupinigi

Nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi in collaborazione con AsLiCo e Ordine Mauriziano, con il sostegno di Fondazione CRT

 stupinigi-facciata

Nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi il Teatro Superga, con il sostegno di Fondazione CRT e in collaborazione con AsLiCo e Ordine Mauriziano, propone “Lirica a Corte” quattro appuntamenti antologici con la grande lirica.

I cantanti vincitori del prestigioso Concorso AsLiCo eseguiranno le più belle arie del repertorio operistico sulle note di Mozart, Bellini, Puccini, Donizetti e Verdi. Arie solistiche e duetti concertati, i brani più belli di temi cari ai compositori della tradizione italiana, sono accompagnati dal vivo dal pianoforte di Giorgio Martano.

Il primo appuntamento di “Lirica a Corte” sarà il 6 novembre con “Croce e Delizia”, concerto dedicato alle schermaglie amorose e le folli passioni del belcanto ottocentesco; seguirà “Assaggi d’Opera” il 5 febbraio con una carrellata delle arie più divertenti dedicate al rapporto appassionato e ironico con il cibo e la buona tavola; il 26 marzo in “Figaro qua Figaro là” verrà proposto un viaggio tra gli inganni e i travestimenti dell’opera buffa. Il 2 aprile si concluderà con “Madama Butterfly” una silloge del capolavoro di Puccini, con le più toccanti arie e duetti del celebre titolo che ci trasporta nell’esotico Giappone della tragica Cio-Cio-San, un Oriente raccontato e musicato ponendo in luce il dramma psicologico di una donna, semplicemente donna, quale che sia la sua razza, età o religione.

AsLiCo – Associazione Lirica e Concertistica Italiana – fu fondata nel ‘49 dal Cavaliere Giovanni Treccani degli Alfieri, con la mission di «aprire la via ai giovani studiosi forniti di adeguate doti naturali a mezzo del Teatro sperimentale» e fare «dell’attività didattica e sperimentale, teatrale e artistica, non un mestiere ma una vocazione». Consolidatasi negli anni, sotto l’oculata presidenza di Treccani padre e del figlio Luigi, di Carlo Fontana, Pier Maria Paoletti, Carlo Peruchetti, Bruno Dal Bon e ora Barbara Minghetti, l’AsLiCo ha allargato i suoi orizzonti, promuovendo numerose iniziative e progetti sempre rivolte alla formazione dei giovani artisti – cantanti, registi, direttori, musicisti – offrendo importanti opportunità di lavoro e crescita artistica. Dal 2001 AsLiCo ha sede al Teatro Sociale di Como e la lirica è cavallo di battaglia sia dell’associazione sia della linea artistica del teatro di tradizione. L’appuntamento più prestigioso è senza dubbio il Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa, nato anch’esso nel ‘49, trampolino di lancio per numerosi artisti di fama mondiale.

***

INFORMAZIONI: L’inizio dei concerti è alle ore 18,30 e alla fine del concerto ci sarà l’aperitivo compreso nel prezzo del biglietto.

 Biglietti disponibili da lunedì 10 ottobre

Prezzo unico 27,00 € in vendita anche nel circuito Ticketone

E’ disponibile il CARNET LIRICA al prezzo di 100,00 € ed è composto dai 4 appuntamenti “Lirica a Corte” + “Turandot principessa falena” presso il Teatro Superga

 Biglietteria: Teatro Superga, Via Superga 44 | Nichelino (To)

011.6279789 | biglietteria@teatrosuperga.it | aperta dal lunedì al venerdì 15.00-19.00

Ogni arte è contemporanea, ovvero come si può cancellare il tempo

rama-iso-del-ponte“Negli anni la manifestazione è cresciuta in maniera esponenziale sia dal punto di vista qualitativo che numerico confermandosi come una fiera dalle presenze internazionalmente prestigiose”. Sono soddisfatte Stefania Poddighe e Ginevra Pucci che hanno ieri presentato nella sede prestigiosa di Palazzo Bricherasio, sede oggi di Banca Patrimoni Sella – è la banca del Gruppo Banca Sella specializzata nella gestione e amministrazione dei patrimoni della clientela privata e istituzionallongari-isoe -per il terzo anno consecutivo sponsor della manifestazione, la loro creatura ovvero “Flashback” felicemente giunto alla sua quarta edizione e saggiamente fissato a quel marchio di fabbrica che suona “all art is contemporary” desideroso di scavalcare le regole del tempo. Un momento ormai consolidato di mercato come pure un’occasione di riflessione culturale che sfocia quest’anno in un “nuovo sincretismo”, ovvero “l’incontro tra culture ed epoche diverse, che genera mescolanze, interazioni e fusioni fra elementi culturali eterogenei che si verificano soprattutto in seguito a grandi migrazioni di popoli”. Una nuova contemporaneità offerta anche al pubblico dei più piccoli, un crescente panorama che vedrà unirsi alle esposizioni nuove indagini sulla tradizione e le evoluzioni della musica folk come interessanti talks, a cura aleandri-isodegli stessi artisti, quali “Quando la cultura cambia la vita” o le differenti visioni di “Arte, etica e morale” o “Arte e religione”, sino a giungere allo special project “Opera Viva Barriera di Milano”, a cura di Christian Caliandro, punto di incontro la rotonda di piazza Bottesini, un percorso artistico per sei artisti confrontatisi su un cartellone di 6 metri per 3 nel quartiere più multietnico torinese, luogo di contaminazioni e linguaggi differenti, percorso che avrà il suo punto finale nel lavoro di Alessandro Bulgini.

E’ cresciuto il numero delle gallerie che dal 3 al 6 novembre esporranno al PalaIsozaki, 43 gallerie presenti (14 nuovi nomi vanno ad aggiungersi all’edizione dello scorso anno) in rappresentanza non soltanto italiana ma provenienti pure da Ginevra e Londra, da New York e St Moritz. Tra le curiosità che affascineranno il visitatore, la Galleria Aleandri di Roma presenterà una “Madonna con il bambino in gloria tra i santi Rocco e Sebastiano”, tela commissionata al Guercino dal conte Antonio Maria Sartori e donata all’oratorio di Nonantola come ex voto per essere scampato alla peste del 1630, opera prima vittima di un non eccellente restauro e poi andata dispersa, quindi ritrovata a Spoleto dallo storico dell’arte Bruno Toscano. La veronese Galleria dello Scudozabert-iso presenterà opere di de Chirico e Severini, la torinese Galleria del Ponte sottolineerà un percorso di Carol Rama attraverso le opere di vari periodi, in parallelo alla mostra prossima della Gam, la Galleria Zabert, ancora un esponente torinese, esporrà l’Astrolabio di Jean Fusoris (1365 – 1436), presentato per la prima volta in Italia, conosciuto alla Biennale di Parigi nel 1992, poco dopo il suo ritrovamento. Ancora, nella lista degli espositori, Alinari con l’Archivio Storico della loro collezione, presente per la prima volta alla manifestazione torinese, Biasutti & Biasutti, Luigi Caretto, la Galleria Giamblanco, Gian Enzo Sperone, Robilant & Voena, Caretto & Occhinegro, Longari Arte di Milano che presenterà “Olimpo e la caduta dei Giganti”, bozzetto preparatorio per la decorazione (l’affresco venne terminato presumibilmente entro i primi mesi del 1749) del soffitto del grande salone di Palazzo Falletti-Barolo di Torino, realizzato da Mattia Bortoloni.

Elio Rabbione

CREDITS

GALLERIA DEL PONTE, TORINO

CAROL RAMA Si geme si fa del bop –1968, tecnica mista su carta 104×72 cm

LONGARI ARTE, MILANO

MATTIA BORTOLONE Olimpo e Caduta dei giganti –ca 1747-1749 Olio su tela, 94×84 cm

Bozzetto preparatorio per la decorazione del soffitto del grande salone di Palazzo Falletti di Barolo a Torino

ALEANDRI ARTE MODERNA, ROMA

GUERCINO Maria con il bambino in gloria e i santi Rocco e Sebastiano 1630 circa

ZABERT, TORINO

JEAN FUSORIS Astrolabio, 1390- 1416

 

Oggi al cinema

Le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

 

Abel il figlio del vento – Avventura. Regia di Gerardo Olivares e Omar Penker, con Jean Reno, Tobias Moretti e Manuel Camacho. Lukas, orfano di madre, vive tra le montagne del Tirolo e i suoi rapporti con il padre cacciatore non sono certo facili. Un giorno trova un aquilotto, scacciato dal suo nido, proverà a farlo crescere, anche con l’aiuto del guardaboschi Danzer. Durata 98 minuti. (Greenwich sala 2, Massaua, Uci)

 

Alla ricerca di Dory – Animazione. Regia di Andrew Stanton e Angus MacLean. Una festa per i piccoli, e non soltanto. A tredici anni dal successo planetario di “Alla ricerca di Nemo”, ecco che oggi è la pesciolina Dory a prendere il sopravvento sulla terna dei protagonisti di un tempo, mentre nuovi caratteri marini s’aggiungono. In una lunga traversata tra Australia e California, Dory cercherà di accettare quella smemoratezza che la perseguita, anche con l’aiuto di vecchie conoscenze, dallo squalo balena Destiny che causa la miopia va a sbattere da ogni parte al polpo Hank, nervoso quanto basta, a Bailey, beluga migliore di tutti. Durata 97 minuti. (F.lli Marx sala Chico, Ideal, Lux sala 1, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

posto-filmAl posto tuo – Commedia. Regia di Max Croci, con Luca Argentero, Stefano Fresi e Ambra Angiolini. Luca e Rocco, direttorei creativi di due aziende produttrici di sanitari, il primo bello, single e sciupafemmine, l’altro sempre sovrappeso e sempre a dieta, sposato e con tre figli: quando diverrà effettiva la fusione delle aziende ci sarà posto per uno soltanto di loro. Nell’imminenza, la dirigenza impone che si scambino la vita e i ruoli, famiglie e case, comportamenti e abitudini, per una sola settimana. E il risultato? Durata 90 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

ben-hur-filmBen Hur – Storico. Regia di Timur Bekmambetov, con Jack Houston e Morgan Freeman. Ancora una volta sullo schermo – ma il preciso punto di riferimento continua a essere il tocco Kolossal di William Wyler del ’59 con i suoi insuperati 11 Oscar – la vicenda di Giuda Ben Hur, prima amico fraterno e poi acerrimo nemico di Messala, conquistatore romano di Israele. La vita felice, la schiavitù, la sete di vendetta, la corsa delle bighe, i lebbrosi, la crocifissione, un copione tutto conosciuto a memoria ma che forse vale la pena di ripassare, nel bene e nel male. Sullo sfondo, tra l’altro, Matera, set perfetto. Durata 150 minuti. (Ideal, The Space, Uci)

 

Blair Witch – Horror. Regia di Adam Wingard, con Wes Robinson e Corbin Reid. Un gruppo di ragazzi scomparsi in un bosco, unica testimonianza una videocassetta, amici e parenti che si mettono alla loro ricerca, verità sconosciute e misteri, la presenza vendicativa di una strega che quel bosco lo aveva abitato secoli addietro. Durata 90 minuti. (Uci)

 

bridegt-filmBridget Jones’s baby – Commedia. Regia di Sharon Maguire, con Renée Zellweger, Colin Firth e Patrick Dempsey. Nuova avventura, tra i soliti problemi di peso e il sonno perso per qualche ritocchino di troppo, per l’imbranatissima single ultraquarantenne, portabandiera di una buona parte dell’universo femminile. Scomparso il bel tenebroso Hugh Grant, Bridget si ritrova ancora una volta a fare i conti con l’aristocratico Colin e, nuovo acquisto e rimpiazzo, con il facoltoso Patrick (tirato fuori da “Grey’s Anatomy”), nella speranza di affibbiare un padre al pargolo che è in arrivo. Sembra che si torni al divertimento della prima puntata della serie, quella “del diario” e che si siano abbandonati “i pasticci” davvero enormi del seguito. A tutti i fan, provare per credere. Durata 122 minuti. (Ideal, Lux sala 1, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Café Society – Commedia. Regia di Woody Allen, con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Steve Carrell e Blake Lively. Bobby, trentenne neyworkese e rampollo di una squinternata famiglia ebraica, dove circolano pure componenti malavitosi, corre a Hollywood per entrare a servizio dello zio, apprezzato agente di divi e divette. Si innamorerà della giovane segretaria di studio. Ma c’è già un altro nel suo cuore e le cose inevitabilmente si ingarbuglieranno. Uno sguardo al vecchio cinema, gli amori, le battute che piovono come se piovesse, tutto secondo i canoni di Woody, giunto bulimicamente al suo 47° film. Durata 97 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale V.O., Due Giardini sala Nirvana, Eliseo Grande, F.lli Marx sala Harpo, Reposi, Romano sala 2, The Space, Uci)

 

Deepwater – Inferno sull’oceano – Drammatico. Regia di Peter Berg, con Mark Wahlberg, Kate Hudson, John Malkovich e Kurt Russell. Film catastrofico, dove s’alternano con buon ritmo tragedia e analisi dei buoni e cattivi sentimenti, la cronaca crudele della catastrofe ecologica che sei anni fa rivoluzionò il Golfo del Messico, una piattaforma petrolifera, l’avidità dei petrolieri e la denuncia del disastro causato dalla BP, azione e tensione per un grande spettacolo. Durata 94 minuti. (Reposi, The Space, Uci)

 

Domani – Documentario. Diretto e interpretato da Cyril Dion e Melanie Laurent. Uno studio del 2012 da parte della rivista “Nature” ribadiva che il nostro pianeta non può più sostenere lo sfruttamento delle proprie risorse e minaccia la possibile estinzione del genere umano entro il 2100: la coppia di registi/attori hanno compiuto un viaggio in dieci diversi paesi per capire quanto questa minaccia sia veramente possibile. Durata 118 minuti. (Greenwich sala 3)

 

El abrazo de la serpiente – Drammatico. Regia di Ciro Guerra, con Jan Bijovoet e Nilbio Torres. Karamakate, sciamano amazzonico, vive lontano dalla sua gente: un giorno arriverà Evan, etnobotanico americano, alla ricerca di una misteriosa pianta allucinogena. Insieme partiranno per una ricerca che li porterà sino al cuore della foresta. Splendido bianco e nero, premio alla Quinzaine des Réalisateurs dello scorso anno a Cannes. Durata 125 minuti. (Classico V.O.)

 

Escobar – Drammatico. Regia di Andrea Di Stefano, con Benicio del Toro e Josh Hutcherson. Niente di meglio che una vacanza in Colombia per il giovane surfista canadese Rick, in mezzo a onde mozzafiato e lagune da favola. Ancor meglio se arriva l’amore con gli occhi della splendida Maria: finché un giorno la ragazza presenta il suo ragazzo allo zio, che di nome fa Pablo Escobar. Narcotrafficante, capace di far girare politica e economia del suo paese a proprio piacimento, ma anche padre premuroso nel raccontare favole ai figli, marito romantico verso una moglie cui dedica canzoni, cattolico oltre ogni dubbio che prega prima di una strage. La vita di Nick diverrà un incubo. Durata 120 minuti. (Romano sala 3)

 

L’estate addosso – Commedia. Regia di Gabriele Muccino, con Brando Pacitto, Joseph Haro, film-estateMatilda Lutz e Taylor Frey. Anni Novanta. Con l’aiuto delle note e delle parole soprattutto di Jovanotti, all’indomani della maturità, i giovani Maria e Marco, antipaticissimi l’uno all’altra, si ritrovano a viaggiare insieme alla volta di San Francisco. Lì incontreranno ad attenderli Matt e Paul, coppia gay: con loro scopriranno la loro giovinezza, fatta di pregiudizi e di inaspettati innamoramenti. Durata 103 minuti. (Uci)

 

Frantz – Drammatico. Regia di François Ozon, con Pierre Niney e Paula Beer. All’origine un testo teatrale, cui seguì nel ’32 un film di Lubitsch; oggi l’autore di “8 donne e un mistero” e di “Potiche” riprende il tema sottolineando le pagine del pacifismo. In un piccolo villaggio della Germania appena uscita dalla Grande Guerra, il giovane Adrien si reca in visita alla famiglia del ragazzo del titolo per chiedere a tutti il perdono per la morte che lui stesso ha causato in guerra. Non ne ha il coraggio, ma la presenza della fidanzata del defunto (la Beer è stata premiata a Venezia con il “Mastroianni” per questa interpretazione) lo spingerà verso una confessione: spetterà ad Anna accettare o no un nuovo futuro. Anche un omaggio all’antico bianco e nero. Durata 113 minuti. (Nazionale sala 1)

 

Indivisibili – Drammatico. Regia di Edoardo De Angelis, con Angela e Marianna Fontana e con Peppe Servillo. Nel paesaggio desolato, fisicamente e moralmente, di Castelvolturno e della Terra dei Fuochi, due sorelle, Viola e Daisy, siamesi, si esibiscono a matrimoni e a feste di paese, con buon sostentamento della famiglia. La prima più passiva, la seconda capace di far crescere dentro di sé grossi desideri: quando un medico dirà che un’operazione è possibile a renderle libere e autonome, anche Viola si lascerà trasportare dai sogni. Durata 96 minuti. (Massimo sala 2, Uci)

 

Io prima di te – Commedia (tra sospiri e lacrime). Regia di Thea Sharrock, con Sam Caflin e Emilia Clarke. Sospiri e lacrime, ovvero preparate i fazzoletti. Ovvero siamo di fronte a uno di quei soggetti che senza tema di smentita scottano e molto. Alla radice il romanzo scritto (furbescamente?) da Jojo Moyes, bestseller per cuori d’antan o forse giustamente più sensibili. Lei, di famiglia modesta, carattere splendidamente esuberante, lui biondo ricco bellone manager, su sedia a rotelle a seguito di tragico incidente. Saprà lei ridargli un po’ di felicità e magari distoglierlo da pensieri che proprio non collimano con quelli di una vita normale? Il tocco della regista non scivola sul versante strappalacrime nella parte finale: e questo è già un grosso suo merito. Il pubblico, da che parte si schiererà? Apertissimo un dibattito mi piace/non mi piace. Durata 110 minuti. (Ideal, Uci)

 

magnifici-filmI magnifici 7 – Western. Regia di Antoine Fuqua, con Denzel Washington, Ethan Hawke e Chris Pratt. Una volta Akira Kurosawa e John Sturges, oggi Fuqua a (ri)raccontarci il mito d’anta, con il magnate senza scrupoli che vuole impossessarsi di un intero villaggio e dell’appetitoso bacino minerario che gli sta intorno, promettendo ai poveri contadini un risarcimento ridicolo o una strage se non accetteranno. Ma qualcuno riuscirà a raccogliere un gruppo di criminali a difesa di uomini e cose. Durata 133 minuti. (Ideal, The Space, Uci)

Ma Loute – Commedia. Regia di Bruno Dumont, con Fabrice Luchini, Valeria Bruni Tedeschi e Juliette Binoche. Nella Francia del 1910, due ragazzi intrecciano una storia d’amore che sconvolgerà le rispettive famiglie, i Bréfort (traghettatori) e i Van Petegem (ricchi borghesi degenerati): il tutto mentre un ispettore di polizia e il suo assistente indagano su alcune misteriose sparizioni. Durata 122 minuti. (Classico)

 

Mine – Azione. Regia di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, con Harrie Hammer, Tom Cullen e Clint Dyer. Al centro del deserto afghano, il militare Mike Stevens è bloccato, ad un soffio dalla morte: il suo piede sinistro poggia su una mina antiuomo, nessuna possibilità di movimento. Dovrà cercare di sopravvivere, nel fisico e nella mente, in attesa degli artificieri. Durata 106 minuti. (Greenwich sala 1 V.O., Lux sala 3, Massaua, The Space, Uci)

 

Pets – Vita da animali – Animazione. Regia di Chris Renaud e Yarrow Cheney. Dai realizzatori di “Cattivissimo me”, per dare una risposta a quel dubbio più che possibile che può colpire i proprietari di animali: che cosa fanno gli animali domestici quando i padroni sono fuori casa? E inoltre. la tranquillità di un terrier sconvolta dall’arrivo di un enorme cagnone dal pelo arruffato, la vita e le insidie per le stravedi New York, un coniglio feroce che guida un drappello di animali in rivolta, un amore pronto a guidare tutti verso la salvezza. Durata 87 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Groucho, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci)

 

quando-hai-17-filmQuando hai 17 anni – Commedia drammatica. Regia di André Techiné, con Kacey Mottet Klein, Alexis Loret e Sandrine Kiberlein. Ambientata nel Sud della Francia, la storia di due ragazzi, l’uno vive con la madre medico (il padre è in missione in Afghanistan, skype è di grande aiuto), l’altro è un magrebino, adottato da una famiglia di agricoltori. Il loro rapporto sarà all’inizio fatto di ostilità che via via lasceranno il posto a sentimenti decisamente diversi. Durata 116 minuti. (Massimo sala 1)

 

sogno-francesco-filmIl sogno di Francesco – Drammatico. Regia di Renaud Fely e Artaud Louvet, con Elio Germano, Jérémie Renier e Alba Rohrwacher. Dopo il rifiuto di Innocenzo III ad approvare la regola che il Santo d’Assisi gli aveva presentato, ecco che all’interno del gruppo di frati si fa strada una differente visione: Francesco vorrebbe ribadire il proprio “pauperismo” e mantenere quella intransigenza che sin dall’inizio è stata la sua regola, l’amico Elia auspica un compromesso che spiani la strada ad un immediato assenso da parte del Pontefice. Durata 88 minuti. (Ambrosio sala 2, Due Giardini sala Ombrerosse)

 

Se permetti non parlarmi di bambini – Commedia. Regia di Ariel Winograd, con Maribek Verdù e Diego Peretti. Un padre separato e tutto il suo amore per la figlioletta: peccato che la nuova fiamma non voglia proprio sentire di prole. Non rimarrà che nascondere l’esistenza della piccola alla nuova intrusa. Un successo del cinema argentino. Durata 110 minuti. (Ambrosio sala 3)

 

The assassin – Drammatico. Regia di Hou Hsiao-Hsien, con Shu Qi e Chang Chen. Apprezzato esempio di un genere, il wuxia, ovvero il film di cappa e spada, tra tradizione orientale e spirito moderno. Nella Cina del IX secolo, un’epoca di prosperità è minacciata dai governatori della provincia corrotti e ambiziosi. Spetta all’”ordine degli assassini” eliminarli. La giovane Nie Yinniang, abilissima con la spada, dovrà uccidere Tian Ji’an, di cui da sempre è innamorata. Dovrà decidere se far prevalere le ragioni del cuore o quelle della lotta. Al film è stato assegnato il premio per miglior regia a Cannes nel 2015. Durata 120 minuti. (Classico)

 

film-trafficantiTrafficanti – Commedia. Regia di Todd Philips, con Jonah Hill e Miles Teller. Il regista della fortunatissima terna di “Una notte da leoni” mantiene anche in quest’ultima opera tutto il divertimento di buone radici goliardiche che l’hanno reso celebre. Qui aggiunge inoltre una buona amarezza “seriosa”, facendo incontrare, durante un funerale, due vecchi amici. L’uno, dall’avvenire ottimamente avviato, spingerà l’altro ad entrare in quel mercato delle armi – con contratti a suon di dollari con il Pentagono – che si prospetta quantomai fortunato e che vede i propri redditizi panorami in Iraq, Albania e Afghanistan. Da una storia vera. Durata 114 minuti. (Uci)

 

Le ultime cose – Drammatico. Regia di Irene Dionisio, con Fabrizio Falco e Roberto De Francesco. Una società in epoca di crisi, il Monte di Pietà (a Torino) come crocevia delle debolezze e delle indigenze di uomini e donne, piccoli delinquenti che di quella povertà vogliono profittare. Presentato a Venezia, successo per una documentarista passata qui per la prima volta nella finzione. Durata 85 minuti. (F.lli Marx sala Chico)

 

La vita possibile – Drammatico. Regia di Ivano De Matteo, con Margherita Buy e Valeria Golino. Una donna fugge con figlio da Roma, vittima della violenza del marito, e raggiunge un’amica single e attrice a Torino. La ricerca di un lavoro, forse una nuova vita, i nuovi incontri cercati o inaspettati, l’accettazione degli altri, gli equilibri ristabiliti. Dall’autore del riuscito “I nostri figli”. Durata 107 minuti. (Ambrosio sala 3, Eliseo Rosso)

 

verita-filmLa verità sta in cielo – Drammatico. Regia di Roberto Faenza, con Riccardo Scamarcio, Maya Sansa e Greta Scarano. Il caso di Emanuela Orlandi, figlia di un funzionario della Città del Vaticano, nato con il rapimento della ragazzine giugno del 1983, le piste e i depistaggi, la Banda della Magliana, la sepoltura di Renatino De Pedis nella chiesa di Sant’Apollinare a Roma, il personaggio reale della sua fidanzata che cinquantenne decide di collaborare con la magistratura, l’indagine cinematografica di una giornalista anglo-italiana sulle tracce di Mafia Capitale. Durata 94 minuti. (Eliseo blu, Reposi, Romano sala 1, The Space, Uci)

 

Un padre, una figlia – Drammatico. Regia di Cristian Mungiu, con Adrian Titieni e Maria-Victoria Dragus. Premio alla regia al Festival di Cannes nel maggio scorso. Qui, nella Romania di oggi, narra di Eliza, brillante negli studi, e di suo padre, medico di sani principi in una piccola città, certo del successo di lei sino a spingerla a frequentare una prestigiosa università inglese. Ma nelle ore che precedono l’esame di maturità la ragazza subisce un’aggressione. Durata 128 minuti. (Nazionale sala 2)