CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 762

Can you Elpe us? 120 secondi con l’anima

contestUn contest finalizzato alla produzione di cortometraggi lunghi non più di 120 secondi che esprimano l’anima di Elpe attraverso cinque concetti che hanno contraddistinto i primi 20 anni di attività del Gruppo: Spirito di squadra, Passione, Altruismo, Coraggio e Persone che muovono aziende

 

Raccontarsi attraverso il talento e la voglia di emergere dei giovani studenti universitari del corso di laurea in Dams(Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo). In un periodo sempre più delicato per gli atenei e i giovani che vogliono accedervi (problemi nel reperire fondi da una parte, famiglie italiane sempre più in difficoltà ad affrontare le spese per l’istruzione dall’altra), il Gruppo Elpe ha scelto di offrire un’importante opportunità agli studenti del Dams.

 

Nasce con questo presupposto “Can you Elpe us?”, un contest finalizzato alla produzione di cortometraggi lunghi non più di 120 secondi che esprimano l’anima di Elpe attraverso cinque concetti che hanno contraddistinto i primi 20 anni di attività del Gruppo: Spirito di squadra, Passione, Altruismo, Coraggio e Persone che muovono aziende.

 

L’obiettivo è realizzare un video virale, capace di coinvolgere lo spettatore e indurlo a condividerlo con i suoi amici. Per far questo dovrà far ridere, emozionare, stupire, riflettere, o tutte e tre le cose assieme. Di certo non dovrà conformarsi ai classici video aziendali: in questo concorso al centro del progetto ci dovrà essere l’idea creativa, la
qualità della sua realizzazione (sceneggiatura, riprese, ecc.) e l’emozione che riesce a trasferire.

 

«Abbiamo individuato nel Dams, e nei suoi studenti, un partner ideale per comunicare i nostri valori – spiega Giuseppe Gibin, presidente del Gruppo Elpe – Elpe è un’azienda che dimostra concretamente ogni giorno di credere nelle qualità dei più giovani. Lo scopo di questo concorso è duplice: avere un punto di vista sul nostro Gruppo con un linguaggio anticonvenzionale e adatto ai new media, e sostenere un’istituzione come l’Università degli Studi di Torino che rappresenta una vera e propria eccellenza piemontese».

 

La professoressa Giulia Carluccio, Presidente del Corso di Studi in Dams, ha accolto con entusiasmo il progetto di Elpe anche e soprattutto perché rientra nella logica laboratoriale che è uno dei punti di forza dell’organizzazione formativa del Dams. «La sinergia fra Università e aziende rappresenta un terreno fertile nel quale articolare delle esperienze pratiche che avvicinano il mondo degli studenti a quello del mercato dell’audiovisivo, oggi più che mai diffuso in differenti piattaforme. Il Corso di Studi in Dams è convinto che questa iniziativa sia solo la prima di una collaborazione con Elpe che si strutturerà in diverse occasioni».

 

A determinare i primi dieci classificati e i vincitori sarà una giuria di esperti qualificati selezionati dal Dams (giornalisti, registi, attori, docenti, personaggi di rilievo del mondo della cultura). La premiazione avverrà in una serata di gala dove verranno proiettati i video finalisti e dove saranno consegnati i riconoscimenti del valore totale di
5.350,00 euro.

 

DURATA
Data di inizio del contest: 8/10/2014
Data di fine del contest: 8/12/2014

 

COMPENSI
1° posto: € 2.500,00
2° posto: € 1.500,00
3° posto: € 1.000,00
Dal 4° al 10° posto: € 50,00

 

INFO
elpe.it
contest@elpe.it
ufficiostampa@elpe.it
dams.unito.it

 

 

Il Gran Ballo della Venaria Reale

debuttantiE’ preceduto dalla Cerimonia di apertura, dove le ragazze accompagnate dagli Ufficiali della Scuola di Applicazione di  Torino, vivono il sogno coltivato sin dall’infanzia

 

L’evento Vienna sul Lago nasce nel 1995 a Stresa ove la serata di gala si è svolta fino al 2008 presso il Regina Palace Hotel. Dopo 17 edizioni, la Regione Piemonte ha ritenuto di offrire  la straordinaria location della Reggia della Venaria Reale, nei pressi di Torino, rendendo l’iniziativa semplicemente unica in Europa.Gli obiettivi principali di tale manifestazione sono la cultura e la solidarietà: infatti, l’intero ricavato della serata di gala viene devoluto in favore di associazioni benefiche, quali il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.

 

Numerose sono state le occasioni culturali come la conferenza del Prof. Antonino Zichichi, dell’astronauta Paolo Nespoli, la visita al Centro Ricerche di Ispra ed al Museo della Scienza della tecnica di Milano. In questi anni, sono stati molti i riconoscimenti conferiti a Vienna Sul Lago per il suo  continuo e attivo impegno verso la solidarietà: tra tutti citiamo una medaglia di benemerenza per  gli importanti progetti realizzati concessa dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e la Goldene Ehrenzeichen für Verdienste um die Republik Osterreich conferita dal Presidente della Repubblica Austriaca per l’opera di promozione a favore dei rapporti tra Italia e Austria.

 

Anche quest’anno, dopo tanta attesa, il sogno di giovani ragazze provenienti da tutta Italia si realizza, vivendo un’esperienza unica e magica come quella della XX edizione del Gran Ballo della Venaria Reale, serata di gala benefica del più articolato evento “Vienna sul Lago” .Vienna sul Lago18 ragazze provenienti da diverse località italiane danno vita al ‘Ballo delle debuttanti’, dopo  un’intensa settimana di prove avvalendosi non di una sola “Fata Madrina” ma di un team  composto dalla coreografa Ida Pezzotti, dallo staff di acconciatori di Franco Curletto e dai  truccatori dell’Accademia italiana della bellezza ” l’Estetica”, in uno scenario straordinario accompagnate dalle musiche dell’Orchestra ‘Mozart’ di Torino che rievocano atmosfere da sogno.Il Gran Ballo della Venaria Reale è preceduto dalla Cerimonia di apertura, dove le ragazze accompagnate, dopo 19 anni, dagli Ufficiali dell’Esercito Italiano della Scuola di Applicazione di  Torino, iniziano il sogno coltivato sin dall’infanzia sulle note dell’Orchestra ‘Mozart’ indossando un abito esclusivo firmato dal noto stilista Domenico De Santis realizzato esclusivamente in 18 esemplari, che resterà a loro come ricordo della serata.

 

Dopo il Ballo di apertura inizieranno le danze per tutti gli ospiti intervenuti da ogni parte  d’Italia per vivere una serata emozionante in un capolavoro dell’ingegno e dell’arte italiana. La serata, che prevede una cena di gala servita dagli Allievi della prestigiosa Scuola  Alberghiera di Stresa e dai Sommelier dell’A.I.S. e preparata dagli chef della Top Food di Torino, accompagnata dalle note dell’ensemble “L’Incanto Armonico”, finirà alle prime luci del mattino  dopo che, passata la mezzanotte, cominceranno danze moderne con la band “Le Ali della Musica”. Le aspiranti debuttanti, dai 17 ai 23 anni possono partecipare compilando la scheda scaricabile dal sito www.granballodellavenariareale.it e seguendo le istruzioni relative mentre per  tutti gli ospiti che avranno voglia di vivere una serata magica potranno contattare il Comitato
Organizzatore che darà delucidazioni in merito.

 

 Organizzazione: Comitato Vienna sul Lago
 tel. 0321.391850

Dalla Fiat alle favelas, quando la rivoluzione è possibile

brasile1La straordinaria vicenda umana del giovane e brillante dirigente torinese che negli anni 70 ha attraversato l’oceano ed è stato presidente Fiat in Brasile e America del sud, artefice della fabbrica di trattori e dello stabilimento auto di Belo Horizonte nel Minas Gerais; ma soprattutto ha dedicato la sua vita ai diseredati delle favelas che sorgevano di fianco alla sua abitazione a Rio de Janeiro

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Quella che sto per raccontarvi è una bellissima storia di coraggio e generosità. Potete leggerla e approfondirla voi stessi nel libro “Una rivoluzione possibile: 50 anni in Brasile tra grande industria e favelas” scritta da Franco Urani, curata dalla figlia Lidia e dal suo compagno Mauro Villone, (Effatà Editrice).

 

E’ la straordinaria vicenda umana del giovane e brillante dirigente torinese che negli anni 70 ha attraversato l’oceano ed è stato presidente Fiat in Brasile e America del sud, artefice della fabbrica di trattori e dello stabilimento auto di Belo Horizonte nel Minas Gerais; ma soprattutto ha dedicato la sua vita ai diseredati delle favelas che sorgevano di fianco alla sua abitazione a Rio de Janeiro. A loro ha portato case, istruzione, sanità; molti li ha strappati a un destino bastardo, intriso di droga, prostituzione, delinquenza e morte. Tutto è iniziato da una frana, vicino a Villa Urani, che ha travolto le baracche e fatto perdere il poco che avevano a 80 famiglie. Altri si sono girati dall’altra parte, lui no. Ha iniziato ad ospitarli, aiutarli, ha creato l’ONG “Para Ti” e il suo lavoro a Vila Canoas, è diventato un progetto pilota a livello internazionale, che ha coinvolto Stati Uniti e Unione Europea. Un modello da imitare, con la realizzazione di: un immenso piano di urbanizzazione, ristrutturazione di oltre 400 case, costruzione di asilo, doposcuola, centro salute, biblioteca e molto altro. Franco Urani  è morto nel 2009, seguito poco dopo dalla moglie (senza il suo sostegno e l’attiva partecipazione nulla sarebbe stato possibile) e dal figlio Andrè, famoso economista.

 

Oggi a raccogliere il testimone è la figlia Lidia, insieme al giornalista, fotografo, fotoreporter e operatore umanitario Mauro Villone. In questo periodo sono a Torino per raccontare quello che fanno nella e per la favelas, raccogliere aiuti e presentare il libro.

 

-Lidia Urani: «Mio padre ci teneva molto, credo sentisse la fine vicina e l’ha scritto negli ultimi tre mesi di vita; come l’ha finito è morto. E’ diviso in 4 parti: infanzia e adolescenza a Torino, e le prime esperienze di lavoro; la sua crescita professionale in Brasile; l’esperienza umanitaria che ha coinvolto tutta la famiglia; mentre l’ultima parte è un contributo di mia madre Giuliana. Non siamo  riusciti a pubblicarlo prima perché sono successe tante cose e poco dopo sono morti anche mia mamma e mio fratello. Ma forse questo è proprio il momento giusto, la Fiat è cambiata e credo assuma un valore in più la parte storica del libro, che ricostruisce le vicende dell’azienda in quegli anni. Però, fondamentale è la rivoluzione umana compiuta da mio padre».

 

-Le principali sfide che ha vinto?

L.U. «Fondare la Fiat Brasile praticamente da solo non è stato certo facile. Per ogni progetto sociale ha imparato a dialogare con le persone, le istituzioni e la Prefettura. Negli ultimi 10 anni ha vissuto la malattia in modo incredibile; con grandissimo coraggio, accettazione e senza mai farla pesare agli altri. Ed amava la montagna, che scalava e arrampicava fin sulle cime più alte, sfidando la natura e la stanchezza. Perché lui le sfide se le metteva sempre davanti».

 

-Un bilancio delle cose più importanti fatte in tutti questi anni?

L.U. «Vila Canoas  ha dato a moltissime persone la possibilità di possedere una casa, prima erano  abusive; e non c’erano vie, rete fognaria, idrica, nessuna infrastruttura. L’istruzione è  stata fondamentale: mandare i bimbi a scuola, seguirli e con loro aiutare intere famiglie. Mio padre ha formato tantissime persone, creato lavoro, fatto frequentare dei corsi professionali e per tutte le opere di risanamento sono stati impiegati gli abitanti della favela».

 

– Le cose più urgenti, ora?

Mauro Villone: «Andare avanti con il progetto, trovare i fondi e seguirlo. Oggi la priorità è occuparci degli adolescenti, i più a rischio. Quelli che di colpo, a 12-14 anni, si ritrovano a lavorare nella prostituzione e nel narcotraffico. Ci sono 7 milioni di bambini di strada; il crack si sta diffondendo come un’epidemia e sta devastando interi villaggi. Le crackolandia si stanno espandendo: basta farne uso una volta per assuefarsi e morire nel giro di un anno e mezzo, perché non si avverte più fame, sete, né dolore. In Brasile, poi, muoiono 50mila bambini  all’anno stuprati e  uccisi. Le emergenze sono ancora tante».

 

-L’elite e i ricchi brasiliani fanno qualcosa?

L.U. «Oggi, nel bene e nel male, c’è un governo di sinistra e più assistenzialismo. Prima c’erano grande chiusura e paura; ora, i nostri vicini iniziano a fare timide azioni di beneficenza, ma senza un coinvolgimento personale. Poi ci sono anche grandi disponibilità: come il giovane volontario brasiliano, artista ed attore, che ci sta aiutando molto con i corsi di meditazione per i bambini».

 

-Le favelas quanto stanno cambiando?

L.U. «Ultimamente ci sono interessi economici più forti nei confronti delle favelas: il mercato immobiliare di Rio è molto quotato e parte della classe media ci va a vivere perché costa un po’meno. Arrivano anche stranieri e nascono locali, bar, spazi nuovi».

 

-Tra le vostre tante iniziative, l’anno scorso avete aperto la Guest house “Para Ti” e promosso i viaggi solidali di “Unaltrosguardo”; come sta andando?

M.V. «Il bilancio è positivo, in poco tempo avevamo il tutto esaurito. Quasi 15mila turisti all’anno arrivano in Brasile per i “favelas tour”: un tipo di viaggio solidale, responsabile, molto delicato. Non la visita ad uno zoo di persone, ma un’esperienza culturale ben fatta e di alto livello. Ora stiamo partendo con viaggi di studio e residenze d’artista; è benvenuto chiunque voglia aiutarci e fare attività con i bambini della favela».

 

– Chi vive a Torino e magari non può muoversi, in che modo può contribuire?

M.V.«Aiutandoci a fare presentazioni, perché non vogliamo solo raccogliere fondi, ma creare interesse e partnership con strutture, aziende, organizzazioni. Vorremmo trasmettere  “un’idea”: i nostri progetti non aiutano solo i poveri, ma moltissimo anche noi stessi. Chi dà una mano e fa volontariato riempie la sua vita e lo dico per esperienza».

 

L.U. «Non sempre è facile, ma è stimolante e non potrei più avere un altro tipo di vita. Non inseguiamo un’utopia: “ParaTi” ha davvero migliorato la vita di tante persone. Si può fare; se tutti pensassimo in modo diverso e fossimo più disposti ad aiutare chi non ha nulla, a qualunque latitudine del mondo».

 

Tra le loro iniziative in questi giorni a Torino, anche la Mostra fotografica di ritratti di sciamani  “Huni Kui: il cammino  incantato” (foto di Lidia Urani, curatore Mauro Villone)  a GO-TO GALLERY, Via Bidone 16, Torino, prorogata fino al 20 novembre.

 

Laura Goria

 

Per conoscere tutte le attività sociali di Para Ti: www.parationg.org; Per contatti, email: lidiaurani@hotmail.com  mauro.villone@libero.it

 

Alla libreria “L’ibridabottega”, Via Romani 0/A, Torino  trovate:

-Il libro di Franco Urani “Una rivoluzione possibile: 50 anni in Brasile tra grande industria e favelas” (Effatà Editrice).

-le agende e i quaderni di “13sedicesimi” con le foto di Rio Unaltrosguardo.

-borse, pochette, porta-cellulari ed altri articoli fatti dagli abitanti della Favela con le linguette delle lattine, per il progetto “Madeinfavela-Fashion for change” (apparse su molte riviste di moda).

 

 

 

Federanziani migliora la qualità della vita

Promuovere una cultura che valorizzi l’anziano come una risorsa insostituibile per la famiglia e per la società

 

anziani parcoanzianiFederAnziani è un’associazione senza fini di lucro fondata nel 2006. Nasce con lo scopo di tutelare i diritti e promuovere la qualità della vita degli anziani. Opera a livello nazionale ed ha come primaria finalità quella di federare tutti i soggetti che si occupano della tutela sociale, sanitaria, economica dei soggetti anziani. Promuove la collaborazione con le Federazioni dei paesi membri dell’Unione europea.
L’impegno di FederAnziani è quello di:

 

    tutelare la categoria degli anziani con ogni mezzo e forma;
    valorizzare ed accrescere il ruolo degli anziani nella società;
    promuovere una cultura che valorizzi l’anziano come una risorsa insostituibile per la famiglia e per la società;
    orientare l’opinione pubblica a considerare l’invecchiamento della popolazione come una positiva conquista della nostra società;
    orientare le politiche sociali per gli anziani a sviluppare programmi improntati a una visione positiva della terza età e che favoriscano la promozione del benessere lungo tutto l’arco della vita.

 

Le attività

 

FederAnziani, attingendo alle specifiche competenze istituzionali e/o professionali degli associati, si concretizza sul territorio attraverso l’adeguamento delle attività alle specifiche priorità e potenzialità territoriali e l’organizzazione di risposte mirate alle diverse domande che arrivano da questa specifica fascia di età.

 

In particolare, FederAnziani realizza le sue finalità attraverso:

 

    la promozione di incontri con altre organizzazioni italiane e straniere, aventi le medesime finalità;
    l’organizzazione di convegni e simposi nazionali ed internazionali;
    la promozione di adeguate forme di rappresentanza sociale nei confronti degli organismi pubblici e privati che operano, a livello nazionale e locale, nelle politiche sociali e sui temi della salute, dell’assistenza, dei servizi sociali e del tempo libero;
    la collaborazione con le istituzioni e le associazioni interessate ai problemi inerenti alla tutela della salute pubblica e dell’invecchiamento umano;
    la pubblicazione di opere divulgative a favore degli anziani e non;
    la divulgazione della cultura di un nuovo stile di vita che favorisca un sano invecchiamento, attraverso tutti i mezzi di comunicazione;
    la formazione e l’aggiornamento di personale parasanitario, sanitario o socio-assistenziale destinato alla gestione delle problematiche della terza età;
    la promozione della costituzione di organismi (associazioni, cooperative, ecc.) destinate alla assistenza sociale o sanitaria di soggetti anziani, soggetti parzialmente disabili e disabili;
    la promozione all’interno dei centri anziani ogni attività volta alla socializzazione e al benessere degli stessi come il turismo sociale, la prevenzione, formazione e informazione nell’ambito sanitario, tecnologico, delle attività fisiche ed intellettuali.

 

Info: Anteas Torino
via Madama Cristina 50

Scusa, ci sto “quasi” provando

bremer3Il modo migliore per “provarci” con una ragazza? Farle capire che non si è davvero capaci…

 

Con questo nuovo e divertente “esperimento sociale”, i nostri due amici di NoiCiMettiamoLaFaccia Nicola Bremer e Marco Gili, tornano a far parlare di loro continuando a sfornare video che diventano veri e propri fenomeni virali.

 

Capaci di mischiare, amalgamando in modo perfetto, ilarità e serietà (si sono prestati per temi seri come ad esempio la violenza sulle donne e la campagna per la prevenzione del tumore al seno), questi due ragazzi continuano a stupirci creando nuovi video simpatici ed originali.

 

E se questa volta (quasi) provandoci con alcune ragazze sono addirittura riusciti a rimediare il numero di telefono, ci domandiamo cosa saranno capaci di fare nei loro prossimi filmati.

 

Bravi ragazzi! Continuate a “metterci la faccia”.

 

http://www.youtube.com/watch?v=EW2zkW2EDFc

Essepiesse

Gli studenti piemontesi al 25° della caduta del Muro

berlinoI giovani in viaggio studio a Berlino hanno incontrato  Martin Schulz Presidente del Parlamento europeo

 

Una lezione di storia molto insolita quella a cui partecipato di persona, a Berlino, i trenta studenti delle 22 scuole superiori del Piemonte che hanno vinto il concorso della Consulta regionale europea. Domenica pomeriggio, dalle 14 alle 20, lungo i 15 chilometri del percorso del muro eretto in una sola notte che divise in due, dal 1961 al 1989, la città di Berlino, la grande cerimonia commemorativa internazionale con la presenza di giovani provenienti da tutta Europa. I giovani piemontesi hanno incontrato  Martin Schulz Presidente del Parlamento europeo.

 

Ognuno di loro ha scritto una frase significativa che volerà nel cielo di Berlino su un palloncino per ricordare, in modo anche molto coreografico, che la caduta di quel muro è stato uno dei segni più significativi della costruzione di un’Europa unita. Gli studenti partecipanti al viaggio, inserendo il proprio nome sul sitohttps://fallofthewall25.com/ballonpaten-entdecken, possono visualizzare la frase, la foto e il percorso della manifestazione sulla pianta della città di Berlino.

 

Il muro di palloncini luminosi è stato realizzato lungo l’ex confine nazionale delle due Germanie, tra il Bösebrücke su Bornholmer Straße e l’Oberbaumbrücke, passando per Mauerpark, Porta di Brandeburgo, Checkpoint Charlie, per una lunghezza complessiva di oltre 15 chilometri.

 

Nella mattinata di domenica 9 a Berlino si è svolta una cerimonia nella Cappella della Conciliazione di Bernauer Straße e l’inaugurazione di una nuova mostra permanente al memoriale del Muro, mentre accompagnamento musicale alla caduta del muro di palloncini, Staatskapelle, diretta da Daniel Barenboim. 

 

Gli studenti piemontesi che partecipano al viaggio di studio a Berlino sono una parte dei vincitori della trentesima edizione del concorso scolastico Diventiamo Cittadini Europei, organizzato da trenta anni dalla Consulta regionale Europea in collaborazione con la Direzione scolastica regionale del Ministero dell’Istruzione.

 

Il programma della visita a Berlino degli studenti, tre giorni, da sabato 8 a lunedì 10 novembre, prevede anche una visita guidata alla città, al Museo del Muro, e al Checkpoint Charlie.

 

(fcalosso -www.cr.piemonte.it)

Un asilo a quattro zampe

E’ proprio come una vera scuola per i nostri cani, ci si occupa della loro educazione, vengono insegnate tante cose, si relazionano tra loro e possono disporre oltre che di attività di gioco e svago, anche di percorsi sportivi. Inoltre vengono fornite consulenze comportamentali  in base al tipo di necessità

 

dogxfordFinalmente anche i teneri  quattro zampe possono contare su un luogo sicuro e divertente dove trascorrere le loro giornate quando mamma e papà sono al lavoro. Si chiama Dogxford ed è un autentico asilo per cani, con  delle maestre che si occupano di intrattenere attraverso attività ludiche e anche sportive gli amici iscritti. E’ proprio come una vera scuola per i nostri cani, ci si occupa della loro educazione, vengono insegnate tante cose, si relazionano tra loro e possono disporre oltre che di attività di gioco e svago, anche di percorsi sportivi. Inoltre vengono fornite consulenze comportamentali  in base al tipo di necessità.

 

Perché diciamolo, non si esce di casa a cuor leggero  la mattina sapendo di dover lasciare il piccolo tesoro tutto solo per diverse ore. Ma sapere che mentre si è al lavoro il nostro cane si sta divertendo e imparando tanti giochi nuovi, in compagnia di professionisti e’ decisamente più rincuorante. Quindi perché non approfittare di una prova di inserimento messa a disposizione dalla scuola , per approcciarsi a questa nuova alternativa per far divertire e istruire  e nello stesso tempo per avere un supporto logistico e organizzativo, quando purtroppo si ha poco tempo da poter dedicare al nostro adorato cane?

 

E se il dubbio è come fare a portare a scuola anche il cane oltreché magari il figlio , o semplicemente raggiungere il luogo di lavoro senza alterare il percorso, Dogxford dispone di un servizio navetta che si occupa di prelevare direttamente a casa e riaccompagnare lo scolaretto in base agli accordi stabiliti.

 

Per ulteriori informazioni si può inviare una mail all’indirizzo info@dogxford.it o contattare il numero  388 8717055.

 

Clelia Ventimiglia

Escursioni turistiche, gli itinerari della Provincia

La Regione ha chiesto ai territori di istituire un Coordinamento per garantire il monitoraggio dei percorsi e la definizione degli interventi di manutenzione 

MONTAGNESu proposta dell’Assessore alla Montagna e al Turismo, Marco Balagna, la Giunta Provinciale ha approvato una serie di Protocolli d’intesa per la registrazione e la valorizzazione dei più importanti itinerari escursionistici del territorio, aderendo ad un Avviso pubblico pubblicato dalla Regione Piemonte nel maggio scorso. “Con questi Protocolli, – spiega l’Assessore Balagna – la Provincia di Torino dà attuazione concreta alle indicazioni della Direzione regionale Opere pubbliche. Emanando l’Avviso pubblico, la Regione ha infatti sollecitato tutti gli attori interessati ad un’azione coordinata tra livello regionale, provinciale e locale per la gestione e valorizzazione dei principali itinerari escursionistici, anche al fine di far convergere su di essi le risorse che la nuova programmazione dei fondi europei metterà a disposizione nei prossimi anni. Per raggiungere lo scopo, la Regione ha chiesto ai territori di istituire un Coordinamento per ciascun itinerario, al fine di garantire il monitoraggio dei percorsi, la definizione degli interventi di manutenzione eventualmente necessari, la strutturazione di un’adeguata offerta di servizi per gli escursionisti. L’attività di concertazione svolta dalla Provincia con i Comuni, gli Enti Parco, le Comunità Montane, le nascenti Unioni montane, il CAI Piemonte e le numerose associazioni presenti sul territorio, ha portato alla registrazione di numerosi itinerari di diversa complessità e interesse turistico-escursionistico”. 

 

I COORDINAMENTI AI QUALI LA PROVINCIA HA ADERITO 

– Alta Via Canavesana e Giroparco del Gran Paradiso, con capofila la Provincia e il Parco Nazionale del Gran Paradiso. L’Alta Via è un impegnativo anello che in 11 tappe attorno alle Valli Orco e Soana attraversa MONTAGNA PIEMONTEpaesaggi e natura di rara bellezza, il Parco Nazionale del Gran Paradiso con le antiche Strade Reali di Caccia di Vittorio Emanuele II, una serie di santuari in cui la tradizione vuole si siano verificati eventi miracolosi, borghi incantati, piloni votivi e antiche pievi. Il Giroparco ripercorre in gran parte le antiche Strade Reali di Caccia, volute nel XIX secolo dai Savoia per collegare fra loro le cinque “Reali casine di caccia” della Riserva, poi divenuta il primo Parco Nazionale italiano. Coincidente in parte con l’Alta Via, il Giroparco se ne discosta per raggiungere la Valle d’Aosta attraverso il Colle Larissaz. 
 www.cm-valliorcosoana.to.it/images/stories/News/cmvos_carta_escursionistica_avc.pdf www.pngp.it/giroparco/presentazione 

 

– Glorioso Rimpatrio dei Valdesi, con capofila la Provincia. E’ un tinerario storico-culturale che ripercorre i sentieri che nel 1689 furono teatro di epiche e sanguinose battaglie tra la spedizione valdese guidata dal pastore Henri Arnaud – decisa a riconquistare i territori da cui i Valdesi erano stati esiliati solo tre anni prima – e le milizie franco-piemontesi. Partendo il 26 agosto 1689 dal lago Lemano, i Valdesi attraversarono in dodici giorni la Savoia con una marcia di 250 km, scontrandosi poi a Salbertrand con le truppe francesi. Ripreso possesso delle loro valli e stretti dalle truppe francesi, i Valdesi furono impegnati per alcuni mesi in operazioni di guerriglia e furono costretti ad asserragliarsi alla Balsiglia, una borgata sopra Massello, in val Germanasca. Nel maggio 1690 un attacco sferrato dalle truppe franco-sabaude stava per segnare la loro fine. Li salvò l’improvviso cambiamento nelle alleanze politiche, che portò il Duca diSavoia a scendere in guerra contro i suoi ex alleati francesi. L’itinerario si arresta alla conclusione dell’epica marcia, con l’arrivo dei Valdesi al villaggio di Bobbio, in val Pellice. 
Per saperne di più: www.lestradedeivaldesi.it 

 

– Sentiero dei Franchi e Sentiero del Marrone e della Pietra, con capofila la Provincia. L’itinerario ricalca il sentiero che Carlo Magno e le sue truppe avrebbero seguito nel 773 per aggirare dall’alto l’esercito dei Longobardi, accampato a Chiusa San Michele. La leggenda, successivamente ripresa da Alessandro Manzoni nella tragedia “Adelchi”, narra che a fare da guida a Carlo Magno su questo sentiero fu il diacono Martino, inviato dall’arcivescovo di Ravenna su disposizione del Papa. La battaglia delle Chiuse longobarde consentì la penetrazione dei Franchi in Piemonte e, di lì a poco, la fine del regno dei Longobardi nel Nord Italia dopo due secoli di dominio incontrastato. Il tracciato parte dalla Sacra di San Michele e, mantenendosi sulla destra orografica della Valsusa, raggiunge dopo circa 60 km il territorio di Oulx. L’itinerario tocca l’Abbadia di Oulx, il forte del Sapè, la Certosa della Losa, le cappelle di San Michele di Meana,delle Toglie, del Pian dell’Orso e del Colle Bione e la Sacra di San Michele. Il percorso attraversa due Parchi naturali e numerose borgate, dove si conservano le testimonianze della civiltà alpina. Il Sentiero del Marrone e della Pietra rappresenta un’alternativa di tracciato più bassa, tra Mattie e la Certosa di Montebenedetto. La varietà di ambienti attraversati è notevole: le valli principali si articolano in diversi valloni e vallette che si percorrono spesso a mezza costa e che offrono ambienti straordinari, in un’alternanza di prati, pietraie e castagneti. Il clima della zona consente di percorrere il Sentiero del Marrone e della Pietra senza difficoltà per tutto l’anno, salvo che in caso di presenza di neve, che rende i tratti maggiormente esposti più pericolosi. 
Per saperne di più: http://www.vallesusa-tesori.it/it/itinerari/sentiero-dei-franchi 

 

– Sentiero Balcone, Tour Ambin, Tour Chaberton, Tour del Tabor”, con capofila il Comune di Oulx. Il Sentiero Balcone percorre i due versanti dell’Alta Valle di Susa lungo diciannove percorsi e mulattiere completamente ripristinati e segnalati a partire dal 2011. Con un itinerario di circa 250 km, offre all’escursionista un punto di vista privilegiato sul fondovalle e sulla catena alpina. Pur presentandosi come un lungo percorso in 14 tappe che attraversa 13 Comuni dell’Alta Valsusa, il Sentiero Balcone presenta agevoli possibilità di escursioni giornaliere e di rientro sui centri abitati di fondo valle, oltre ad interessanti varianti al tracciato, con la possibilità di raggiungere molte mete e il collegamento con sentieri transfrontalieri. Completano il Sentiero Balcone i tre Tour transfrontalieri Ambin, Chaberton e Tabor. 
Per saperne di più: www.vallesusa-tesori.it/it/itinerari/sentiero-balcone 

 

montagne– Il Giro dell’Orsiera, con capofila l’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, è un anello in sei tappe intorno al Gruppo dell’Orsiera, che tocca gli antichi alpeggi dove si pratica la monticazione di bestiame bovino e ovino. L’itineario attraversa molti villaggi con esempi di architettura spontanea e tracce delle attività tradizionali: carbonaie, forni da calce, terrazzamenti e canali d’irrigazione. Percorrendo l’anello si possono incontrare esempi di arte rupestre: dalle modeste coppelle e croci alle stupefacenti rappresentazioni di animali e uomini della Cà ‘d Marc Picapera. La quinta tappa del Giro dell’Orsiera, volutamente breve, lascia il tempo per visitare con calma la Certosa di Monte Benedetto, un monastero certosino del XIII secolo che conserva intatte le strutture medioevali. 
Per saperne di più: www.parchialpicozie.it/contents/attached/c15/GO_italiano.pdf 

 

– Il Tour della Bessanese, con capofila la Comunità Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, è un trekking di alta montagna per escursionisti esperti, nel grandioso paesaggio delle Alpi Graie meridionali. Ripercorre gli antichi sentieri transfrontalieri che furono teatro di scambi e commerci fra pastori, contrabbandieri e guide alpine. Il Tour percorre vallate selvagge molto diverse fra loro e attraversa colli che superano i 3000 metri di altitudine. E’ realizzabile partendo dal Rifugio Gastaldi di Balme, dal “Cibrario” di Usseglio e dal Refuge d’Avérole di Bessans, in Haute Maurienne. 
Per saperne di più: www.tourdellabessanese.com 

 

– La Via dei Pellegrini, con capofila la Città di Avigliana è un anello che collega la Sacra di San Michele con Avigliana, Rivoli, Alpignano, Caselette, Almese e Villardora. Si snoda lungo antiche vie e attraverso borghi e borgate nella Bassa Valsusa. L’itinerario permette di cogliere aspetti ambientali estremamente diversi fra di loro: la verde Collina Morenica con le sue conche e vallette, una vera e propria porta che apre verso l’area intermorenica con i laghi e le paludi dei Mareschi di Trana e di Avigliana, i monti della Sacra con le cime rocciose e selvatiche. E’ il mondo magico delle Masche del Moncuni, del mito del Sole e del Cigno dei palafitticoli di Trana, della fede dei monaci cristiani, ma anche delle tracce di attività ormai scomparse, come quella dei “Picapera” del Forte, dei Cavatori di torba della Trübiera, dei vignaiuoli “spietratori” della Mortera. 

 

– Il Cammino di Don Bosco, con capofila la Città di Chieri, si propone come itinerario di interesse storico- culturale, per il forte legame con la figura del Santo e con i luoghi che hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua vita. Il Cammino propone la rete di sentieri della collina torinese e dell’alto astigiano che Don Bosco percorreva con quei giovani che raccoglieva dalla strada ed educava alla vita e al lavoro. Sono molte le eccellenze storiche e culturali che si incontrano: l’Abbazia di Vezzolano, il Duomo di Chieri, la casa natale di San Domenico Savio a San Giovanni di Riva presso Chieri, la Basilica di Superga, il Duomo di San Giovanni di Torino, il Palazzo Reale e la Basilica di Maria Ausiliatrice. 
Per saperne di più: www.camminodidonbosco.it

 

(Fonte:www.provincia.torino.it)

Arte & sport per gli anni d’argento

Il progetto raccoglie ed ottimizza le varie attività in modo che i residenti Anziani possano beneficiare di un programma vasto e coinvolgente

 

anziani2La Circoscrizione 7, anche nell’anno 2014-2015, attiverà iniziative e momenti destinati ai residenti che rientrano, anagraficamente, nella Terza Età. Sul territorio sono a loro disposizione quattro Centri di Incontro ai seguenti indirizzi: 

 

Corso Belgio 91 – Corso Casale 212 – Lungo Dora Savona 30 – Via Cuneo 6 bis

 

Il Progetto “Arte e Sport Terza Età” raccoglie ed ottimizza le varie attività in modo che i residenti Anziani possano beneficiare di un programma vasto e coinvolgente. A sostegno dei Centri e degli Anziani, la Circoscrizione 7 organizza e finanzia molteplici attività nel campo del tempo libero, della cultura, dell’intrattenimento con corsi di ginnastica dolce, nuoto, fitwalking teatro, danza, letture interpretate, acquagym, yoga, tai chi chuan, chi kung e computer.Per i corsi: YOGA E SALUTE – CHI KUNG, NUOTO e ACQUAGYM, TAI CHI CHUAN, ACQUAGYM, GINNASTICA DOLCE verranno richiesti al momento dell’iscrizione: carta d’identità (fotocopia)  e codice fiscale. Per il corso di Acquagym e Ginnastica dolce verranno inoltre richieste 2 FOTO TESSERA (chi invece ha frequentato il corso lo scorso anno deve presentare la tessera con la foto). Alla prima lezione occorre presentare il CERTIFICATO MEDICO (originale e fotocopia, che deve essere valido fino alla scadenza del corso) senza il quale non si può accedere al corso. Non vale l’autocertificazione. I corsi sono rivolti ai Cittadini over 60 residenti nella Circoscrizione 7 In caso di posti liberi le iscrizioni potranno proseguire durante gli orari di attività.

 

PER INFORMAZIONI
Circoscrizione 7 – Ufficio Cultura e Tempo Libero, Corso Vercelli 15- Tel. 011/443.5759

Una telefonata per aiutare Fido

A cura del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente 

cane tatamanager
Il Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente d`intesa con il Ministero dell`Ambiente e della Tutela del Territorio mette a disposizione del cittadino il NUMERO VERDE 800253608  per segnalare emergenze legate ad abbandoni o maltrattamenti di animali. L`intervento del Comando dei Carabinieri può essere sollecitato anche attraverso indirizzo e-mail: cctass@carabinieri.it allegando un eventuale documentazione fotografica. I cittadini saranno periodicamente aggiornati sull`andamento delle loro segnalazioni. 

 

(Foto: il Torinese)