CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 662

Il Bal do sabre

Tornano nelle leggende e nella storia delle montagne piemontesi ogni estate, puntuali e minacciosi. Sono i Saraceni, i Mori, i Maomettani o i Turchi, il cui nome è da oltre mille anni tragicamente inciso con lettere di sangue e fuoco nella storia d’Italia. Leggende nere aleggiano sulle gesta dei Saraceni, venuti da lontano nella nostra penisola come invasori, razziatori, guerrieri e pirati. Sulle coste del Mediterraneo li ricordano ancora oggi con rievocazioni storiche mentre nelle valli del Piemonte danze e sciabole volteggiano nell’aria annunciando il loro arrivo che non terrorizza più nessuno e, anzi, preannuncia la vittoria delle forze positive su quelle negative, il trionfo del Bene sul Male. Sabato 7 e domenica 8 luglio tocca a Bagnasco, un piccolo Comune di mille anime, in alta Valle Tanaro, in provincia di Cuneo. Dalla torre del castello si narra che il paese fu occupato e saccheggiato dai saraceni mille anni fa e un’antica danza contadina ricorda l’evento ogni anno. È il “Bal do sabre”, il ballo delle sciabole che anima le vie del Paese tra danzatori, giullari, araldi, tamburini, scimitarre e saraceni in costumi moreschi. È la storia di un contadino bagnaschese che rifiuta di dare la figlia in sposa al capo dei saraceni invasori e viene giustiziato nella piazza del paese. Ma si va soprattutto al di là della leggenda: si esaltano gli antichi riti della civiltà contadina, propiziatori della fertilità della terra, con la primavera che sconfigge la stagione fredda e i semi che ricominciano a germogliare. Vecchie tradizioni popolari che durante il Bal do Sabre vengono portate in scena da dodici spadonari, dodici come i mesi dell’anno, con sciabole danzanti tra roboanti tamburi e urla di menestrelli. La primavera si risveglia in un’esplosione di colori. I Saraceni sono cacciati dalla valle. La danza rurale, sospesa per lungo tempo, è rinata alla fine degli anni Sessanta grazie alla passione per la storia locale di un gruppo di ragazzi e da allora non si è più fermata. Gli spadonari, alcuni dei quali provengono da altri Paesi europei, si troveranno a Bagnasco sabato 7 luglio per la due giorni del Bal do Sabre.

Filippo Re

Le nuove “deflagrazioni” di Guido Mannini

Conoscevamo Guido Mannini come legato al figurativo, come descrittore degli spazi desertici e di quanti li abitano ma sapevamo anche di un percorso desideroso di evoluzioni, di nuove scoperte. Lo abbiamo riscoperto, felicemente – la sua personale Metamorphosis si è chiusa pochi giorni fa presso la galleria Innerspace di via Cesare Battisti 17 -, dinanzi a cerchi smaltati (“macchie”, si fa troppo presto a far cadere loro addosso una definizione, “psicologiche”, con predominanza di rossi e porpore e violacei) occupati da forme astratte, prepotenti, di un forte dinamismo, capaci di esprimersi attraverso un perfetto incontro di colori estremamente accesi (si noti Magma o ancora l’accensione di Intuizione), che spingono a una curiosità futura. Colori che si lasciano alle spalle la morbidezza sabbiosa degli esempi del passato – quanto lontani! -, per approdare ad una fascinazione cromatica inaspettata e del tutto coinvolgente. Un fuoco, nuovissimo, una “deflagrazione” è stata anche definita questa nuova espressione del percorso di Mannini, forse un accumulo di sogni o una strada tutta da percorrere, una libertà di spazi sinora mai scoperti né attraversati, certo una voglia di sperimentare che deriva da un angolo della vita, personalissimo, da uno sguardo che intende andare oltre.

 

Elio Rabbione

 

Le immagini:

“Intuizione”, smalto, 150 x 100 cm.

“Magma”, smalto su tela, diam. 100 cm.

Così Gatto Panceri racconta ‘Bombay’

Porta il nome della nota città indiana il nuovo coinvolgente singolo dal 6 luglio in radio

Arriva il 6 luglio in radio ‘BOMBAY’, secondo estratto da ‘Pelle d’oca e Lividi’ (‘Hit Rainbow/Artist First’), album monumentale di ben 19 brani uscito per l’etichetta di Roby Facchinetti dei Pooh e Athos Poma che il 25 maggio scorso ha segnato il ritorno sulle scene di Gatto Panceri, cantautore e stimato hitmaker (oltre 45 milioni di copie vendute come autore per i grandi della musica): nelle prime due settimane di uscita il disco è stato primo su Itunes Rock e su Amazon nelle vendite dei dischi, andando subito esaurito. Inoltre, l’album ha esordito al 57° posto in classifica F.I.M.I. Dopo la title-track profonda e impegnata – è tempo invece di un altro brano più immediato, fresco e leggero al punto giusto. Un divertissement in musica adatto alla stagione più calda dell’anno, ma senza mai citare le parole ‘estate’, ‘mare’ e il verbo ‘bailando’: un cantautore di razza sa evitarle.

Gatto Panceri così racconta ‘Bombay’:

Che cosa non si è disposti a fare, per amore? Persino le cose più impossibili e impensate…Come andare a piedi fino a Bombay, dopo aver sfornato per far colpo pane alle noci, e aver scritto un canto a due voci per l’amata, e mille altre inedite pensate. La mia dichiarazione d’amore più allegra e spensierata mai firmata e interpretata sinora, tra chitarre in puro stile latin-soul e il gusto di Carlo Santana“.

Gatto Panceri è molto legato all’India e a Bombay dopo un viaggio recentemente fatto lì a scopo umanitario. Nel frattempo, il cantautore prosegue l’attività live, dopo l’applauditissima performance ‘sold out’ sul palco del ‘#Parco Dora Live’, tra i grandi Festival musicali estivi più importanti e seguiti d’Italia.

Antonio Lobo Antunes psichiatra e scrittore

E’  PORTOGHESE IL VINCITORE DELLA SEZIONE “LA QUERCIA”


António Lobo Antunes, nato a Lisbona nel 1942 e riconosciuto come uno dei più importanti autori viventi della letteratura portoghese contemporanea, dotato di uno sguardo profondo sulla realtà e sulla psicologia umana, che ha attinto dalla sua professione di psichiatra non meno che di acuta capacità di indagine sulla storia ( in particolare quella coloniale, avendo partecipato alla guerra in Angola dal 1970 al 1973), è il vincitore del “Premio Bottari Lattes Grinzane 2018” per la sezione “La Quercia”, intitolata a Mario Lattes (editore, pittore, scrittore, scomparso nel 2001) e dedicata a un autore internazionale che abbia saputo raccogliere nel corso del tempo condivisi apprezzamenti di critica e di pubblico.  La maggior parte dei suoi libri sono pubblicati in Italia da “Feltrinelli”.  I lettori italiani hanno potuto conoscere e apprezzare i suoi romanzi grazie all’interessamento di Antonio Tabucchi, che nel 1996 per “Einaudi” contribuì alla pubblicazione di uno dei primi libri dello scrittore, “In culo al mondo”, uscito in Portogallo nel 1979 e tradotto in italiano dalla moglie stessa di Tabucchi, Maria José de Lancastre. I libri successivi di Lobo Antunes sono stati tradotti da Rita Desti e Vittoria Martinetto. L’ultimo romanzo, il ventottesimo, è uscito l’anno scorso in Portogallo con il titolo “Até Que as Pedras se Tornem mais Leves que a Água” , per i tipi dell’editrice “Dom Quixote”.

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Venerdì 19 ottobre, lo scrittore portoghese sarà ad Alba (Cuneo) per tenere una lectio magistralis (ore 18, Teatro Sociale Busca Piazza Vittorio Veneto, 3). L’appuntamento è a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Sabato 20 ottobre, al Castello di Grinzane Cavour (ore 16.30, ingresso libero) Lobo Antunes riceverà il riconoscimento (10mila Euro) nel corso della cerimonia di premiazione, durante la quale sarà anche proclamato il vincitore per la Sezione “Il Germoglio”.

Cinque gli scrittori finalisti: Yu Hua (Cina) con “Il settimo giorno” (Feltrinelli), Andreï Makine (Russia) con “L’arcipelago della nuova vita” (La nave di Teseo), Michele Mari con “Leggenda privata” (Einaudi), Viet Thanh Nguyen (Vietnam), con “I rifugiati” (Neri Pozza) e Madeleine Thien (Canada) con “Non dite che non abbiamo niente” (66thand2nd).

Le precedenti edizioni della sezione “La Quercia” sono state vinte, negli anni passati, da Ian McEwan (2017), Amos Oz (2016), Javier Marías (2015), Martin Amis (2014), Alberto Arbasino (2013), Patrick Modiano (2012) Premio Nobel 2014, Enrique Vila-Matas (2011).

La Giuria Tecnica del “Premio Bottari Lattes Grinzane” è formata da: Gian Luigi Beccaria (presidente), Valter Boggione, Vittorio Coletti, Rosario Esposito La Rossa, Giulio Ferroni, Laura Pariani, Sandra Petrignani, Enzo Restagno, Alberto Sinigaglia, Marco Vallora.

 

Il “Premio Bottari Lattes Grinzane” è organizzato dalla Fondazione Bottari Lattes, con il sostegno di: Mibact, Regione Piemonte, Fondazione CRC (main sponsor per il triennio 2017-2019), Fondazione CRT, Matera 2019, Banca d’Alba, Città di Cuneo, Comune di Alba, Comune di Grinzane Cavour, Comune di Monforte d’Alba, Cantina Giacomo Conterno, Cantina Terre del Barolo, Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Banor, Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e Antico Borgo Monchiero.

Per info: tel. 0173/789282 www.fondazionebottarilattes.it

g. m.

 

Performing arts

Cross Festival 2018 a Verbania. Prima del gran finale, domenica sera 1° luglio, presentazione da parte delle autorità, al Teatro Maggiore, con la presenza del neo Ministro alla Cultura Alberto Bonisoli


Un evento internazionale, dedicato alle arti figurative, organizzato LIS LAB Performing Arts e diretto da Antonella Cirigliano: da giovedì 28 fino a Domenica 1° luglio, con la chiusura – performance della compagnia sud coreana Art Project BORA.”Se introduciamo una venatura culturale nel nostro sistema paesaggistico” ha detto tra l’altro il Ministro “possiamo percorrere e ben completare un cammino già tracciato con le vostre attività turistiche”; il tipo di festival, Cross ossia contaminazione, è un modo di operare che ci piace molto.””Sono un grillino” ha detto poi scherzosamente Bonisoli, seduto tra la Sindaca Silvia Marchionini e il vice presidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna (entrambi del PD) ” ma sono ben contento di operare e collaborare con le amministrazioni locali, che pure non sono del mio partito”.”La collaborazione tra Ministero e Regione, è un segno di forte attenzione al tema dei beni culturali “ha confermato Reschigna “si chiude un festival, ma si aprono altri progetti. Le risorse messe a disposizione per questi interventi culturali innovativi, per il 2018, ammontano a 450.000 euro: il ruolo della cultura è fondamentale.” Anche Massimo Terzi, presidente del Museo del paesaggio di Verbania, è in sintonia con gli altri: “Abbiamo già collaborato con CROSS in precedenti eventi e siamo ben felici di continuare: uno dei compiti del governo è di dare garanzie di programmazione agli enti preposti al Turismo e alla Cultura”. Tornando allo spettacolo del balletto, in Tail Language i protagonisti sono cinque personaggi delle favole orientali con i quali si vuole raccontare il lato comico dell’essere umano. Questo lavoro rivela quanto il linguaggio del corpo risulti essere più primitivo e lucido rispetto al testo e alle parole, e lo fa attraverso un processo di smantellamento e ricombinazione di movimenti strutturali come l’intersezione di linee e forme. I gatti (per esempio) usano infatti il Tail Laguage (linguaggio della coda) per esprimere le loro emozioni: proprio da qui parte la ricerca artistica di Art Project BORA.

Elio Motella

 

Bella ciao

Nella serata del 4 luglio si assisterà al più grande spettacolo del folk revival italiano, riallestito cinquanta anni dopo, da un’idea di Franco Fabbri. Le canzoni di BELLA CIAO conservano la loro potenza espressiva e acquisiscono una nuova urgenza nel mondo globalizzato, per i loro valori libertari, pacifisti e civili. L’innovazione di questo riallestimento si trova nel lavoro di arrangiamento che instaura un dialogo più sofisticato fra suoni e significati, per una sinfonia popolare ricca.

BELLA CIAO, nel 1964, segna l’inizio del folk revival italiano che, a distanza di cinquanta anni, viene riproposto sul palco di “Estate Reale” sottolineando come la sua eco originaria non s’è mai spenta. Lo spettacolo presentato conserva la forte intensità ed espressività con cui ha conquistato migliaia di appassionati ma è stato riallestito nel 2014 sulla base delle evoluzioni e degli sviluppi che il folk revival ha subito in questo lungo arco di tempo. Bella Ciao però era e rimane uno spettacolo di canzoni popolari e la centralità del canto viene confermata dalla presenza di alcune delle voci più importanti della musica popolare e del canto sociale italiani negli ultimi trent’anni, che di BELLA CIAO sono i figli diretti: Ginevra Di Marco, Lucilla Galeazzi, Elena Ledda e Alessio Lega.

Riccardo Tesi, organettista e personalità tra le più brillanti di questo stile musicale, porta avanti l’innovazione di questo spettacolo insieme ad alcune delle più importanti voci della musica sociale dando vita ad una sinfonia popolare ricca, un romanzo storico costruito attraverso suoni, parole e musica.

Lucilla Galeazzi, Elena Ledda, Luisa Cottifogli, voci
Alessio Lega, Maurizio Geri, voci e chitarra
Gigi Biolcati, voce e percussioni
Riccardo Tesi, maesto concertatore e organetto

Sogni reali

Estate Reale – piazzetta Reale fino al 15 luglio) www.torinoestate.it


Torino Estate Reale proseguirà il 3 luglio con il concerto dell’Orchestra Filarmonica di Torino in Sogni Reali, una serata interamente dedicata a Beethoven.Nella storia ci sono personaggi che fanno sognare, coinvolgono, esaltano, si fanno amare od odiare. E Beethoven, sempre attento al destino ultimo dei popoli, non poteva non lasciarsi coinvolgere dall’epopea e dalle alterne vicende di Napoleone. Di Ludwig van Beethoven: Concerto n.5 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op.73 “Imperatore” – Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore op.55 “Eroica”.L’Orchestra Filarmonica di Torino è una realtà unica e la sua programmazione dà vita a concerti esclusivi ed originali: il 3 luglio a Torino sarà una serata interamente dedicata a Beethoven.A dirigere il concerto Giampaolo Pretto, dal 2016 direttore dell’Orchestra Filarmonica di Torino. Stravinsky, Mahler, Paganini e Brahms sono solo alcuni degli artisti del repertorio con cui si presenta su palchi nazionali e internazionali e con cui, nel 2017, è salito sul podio OFT per i concerti inseriti nella passata edizione di “Estate Reale” e del “Festival MITO”. Lo accompagna, al pianoforte, Benedetto Lupo, uno dei migliori artisti della sua generazione secondo la critica internazionale. Un’intensa attività concertistica, collaborazioni con i più importanti direttori internazionali e un’importante attività cameristica e didattica lo portano a salire sulla cattedra di pianoforte dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Numerosi i riconoscimenti che riceve tra cui, nel 2005, l’ambito “Diapason d’Or” per l’incisione del Concerto Soirée di Nino Rota.La Sinfonia Eroica, piena di slancio ed affetto, ira e determinazione, potenza e dolcezza viene presentata, insieme ad uno dei concerti per pianoforte più belli della storia della musica, nel bel mezzo di una serata di luglio in cui i sogni non potranno che concretizzarsi in musica e diventare reali.

Grande musica e cabaret al Parco Dora

Proseguono gli appuntamenti di rilievo a Torino (nell’area eventi tra Via Livorno e Via Treviso) del cartellone di eventi del ‘#Parco Dora Live’, la kermesse estiva di spettacoli gratuiti di musica, teatro e cabaret più grande del Piemonte

 

Grande musica e cabaret sul palco della rassegna estiva gratuita più grande del Piemonte. Proseguono gli appuntamenti di rilievo a Torino (nell’area eventi tra Via Livorno e Via Treviso) del cartellone di eventi del ‘#Parco Dora Live’, la kermesse estiva di spettacoli gratuiti di musica, teatro e cabaret più grande del Piemonte. Per la sesta settimana (8 weekend in tutto, per un totale di ben 24 shows), venerdì 6 luglio sono attesi i divertentissimi Pino e Gli Anticorpi. Sabato 7 luglio tocca invece al duo Marta e Gianluca. Domenica 8 Luglio, invece, introdotta e presentata dal conduttore radiotelevisivo Wlady, grande protagonista per la musica di questa settimana è Antonella Ruggiero, icona fondatrice dei Matia Bazar, dal 1996 apprezzata cantante solista che proporrà una sintesi virtuosa della propria capacità di spaziare tra generi diversi e brani di ieri e di oggi sia del proprio repertorio che della musica mondiale con il suo ‘Concerto Versatile’. La prossima settimana, invece, attesi I Panpers, Claudio Lauretta e l’ex Pooh Dodi Battaglia. Tutti gli spettacoli sono gratuiti, e iniziano alle 20.30. Informazioni sul sito www.parcocommercialedora.it, e sulla relativa pagina Facebook. La prestigiosa rassegna culturale sostiene il Comitato Locale di Moncalieri della ‘Croce Rossa Italiana’.

Prosegue Stupinigi Sonic Park

 

Il  nuovo festival nel parco della Palazzina di Caccia di prosegue con NEGRITA + KIOL il 5 luglio

 

Prosegue Stupinigi Sonic Park, il primo festival musicale organizzato in 300 anni di storia del parco della Palazzina di Caccia di Stupinigi a Nichelino (TO). Uno dei gruppi rock italiani più longevi degli ultimi anni, nato da un’amicizia nella provincia toscana, arriva a Stupinigi Sonic Park. I Negrita il 5 luglio con una data del tour estivo del nuovo album, “Desert Yacht Club”, porteranno le undici tracce inedite, nate nell’omonima oasi creativa nel deserto di Joshua Tree in California, sul palco dell’aulica cornice del festival. Il concerto dei Negrita sarà aperto da Kiol, il giovane talento italiano dalla perfetta pronuncia inglese, che ha lavorato con i musicisti di Paolo Nutini e con Dani Castelar, il suo produttore; dal 4 maggio Kiol è in radio anche in Italia con “Broken Up Again”, il primo singolo di che ha segnato il suo successo in Belgio e nel Regno Unito.Stupinigi Sonic Park è il primo festival organizzato in 300 anni di storia del parco della residenza sabauda, fulgido esempio di architettura barocca, la Palazzina di Caccia di Stupinigi a Nichelino (TO). Stupinigi Sonic Park, promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il patrocinio di Regione Piemonte e Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con Piemonte dal Vivo e Consorzio Residenze Reali Sabaude all’interno di Palchi Reali, è una produzione Reverse e Vertigo. Il gran finale di Stupinigi Sonic Park sarà il 9 luglio con Caparezza e l’11 luglio con Deep Purple. I biglietti dei concerti di Stupinigi Sonic Park sono acquistabili esclusivamente sul circuito Ticketone e nei giorni di concerto dalle ore 18.00 alla biglietteria allestita alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.

 

 

NEGRITA + Kiol | 05.07.18 Biglietti € 30,00 + d.p. | posti in piedi

 

INFO: www.stupinigisonicpark.com | FB Stupinigi Sonic Park | #stupinigisonicpark

 

(foto: Magliocchetti)

Le Api dei cappuccini

La donna senza volto. Torna il sequel di Lola. Il sesto, intrigante noir, della accoppiata Biagio Carillo e Massimo Tallone. Ciascuno di noi, quando legge un libro, un romanzo, un giallo cerca di dare una fisionomia all’interprete principale. Chi vi scrive non è da meno e cerca sempre di ipotizzare un volto, un corpo e un’anima. Quando ho incontrato il criminologo Biagio Carillo, durante il successo di Torino Crime Festival, in uno scambio di conversazioni, gli ho posto la domanda: la relatrice della conferenza, potrebbe essere la sosia di Lola? Lo scrittore ha risposto: “può essere”. Sarò vanitoso, ma da lì, è nata l’idea di non dare un volto alla “pasionaria”. Sarà una coincidenza, un mero indizio che sarà confutato da prove inoppugnabili, però il dubbio rimane. A questo punto dovrei scrivere che il giallo si legge tutto di un fiato. Non è così, almeno per me non lo è, leggo e poi torno indietro per centellinare le frasi, le emozioni, i risvolti psicologici. Gli amici di Lola che sono eterni, in legame indissolubile e commistione di pensieri e anime, tante quante sono quelle degli appartenenti al suo clan. Vorrei andare all’ultima pagina per vedere se l’eroina si reinventerà un’altra vita, un altro amore e si rigenererà, ma ho fatto il contrario. Mi sono fermato e ho ricominciato daccapo la lettura. Se l’acqua è sempre fonte di ispirazione, di vita, di morte e di forti emozioni, il Po è anche il fiume sui cui si ambientano gialli, noir e thriller. Il sequel della Saga di Lola di Biagio Fabrizio Carillo e Massimo Tallone (Edizioni il Capricorno) è, come sempre, ambientato a Torino per le vie della città. L’enigma da risolvere sono le parole “When the sa” scritte, ma non completate, sul cellulare del fidanzato di Lola e c’è il mistero su chi sia l’assassino che, con la tuta da apicoltore, ammazza in un raptus di furia ceca. Gli amici le domandano: “Perché non hai voluto informare la polizia”?, risposta, “perché l’assassino di Guiscardo lo devo prendere io, con il vostro aiuto”. La ricerca della vendetta ha inizio e Lola ridiventa, ancora una volta invisibile.Se Lola mi fa questo effetto, probabilmente non dovrei più leggere il seguito della saga. O forse no?

Tommaso Lo Russo