I Giovedì in CAMERA
Giovedì 20 maggio alle ore 18.00, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia propone un incontro aperto al pubblico e in presenza dedicato alla mostra in Project Room Roberto Gabetti fotografo – visitabile fino al 23 maggio – un omaggio all’originale sguardo fotografico di Roberto Gabetti (Torino, 1925-2000), universalmente conosciuto per il suo lavoro di architetto, a vent’anni dalla sua scomparsa.
Roberto Gabetti è stato un architetto precoce e innovativo, professore ordinario di Progettazione architettonica, accademico di S. Luca, autore di saggi su Antonelli, Schellino e Le Corbusier. Gabetti per vent’anni, dal 1946 al 1967, ha tenuto un ‘diario’ fotografico dei suoi viaggi e progetti: centinaia di rullini, oltre cinquemila scatti, rimasti nascosti in un cassettone nel suo studio che, grazie a questa mostra, vengono per la prima volta presentati al pubblico.
Nell’incontro, il curatore Sisto Giriodi, insieme a Daniele Regis e Pierangelo Cavanna, indagheranno lo stile e lo sguardo fotografico di Gabetti che non ha mai concepito la sua fotografia come professionale. Forse proprio l’indifferenza a tale pratica potrebbe spiegare l’originalità delle sue scelte in tema di soggetti – l’assenza di architetture del ‘900, l’attenzione a mondi trascurati, dimenticati – e di riprese. Riprese dall’alto come vedute aeree, scatti dal basso inclinando la Leica per cogliere i nodi costruttivi delle volte delle chiese, dove ruotano pilastri e travi, archi e cupole, unghie e tondi, liberi dalla forza di gravità. Un occhio particolare, il suo, che si esprime soprattutto negli scatti di strada, nei quali uomini, donne e bambini occupano teatrini urbani, suggerendo un nuovo statuto per la fotografia di architettura, con istantanee come fotogrammi di film.
Le 100 immagini della mostra sono state scelte tra le 500 immagini del libro Roberto Gabetti architetto e fotografo (edito da Lindau) con testi di Sisto Giriodi e Daniele Regis.
La mostra è stata realizzata con il contributo di Regione Piemonte.
Intervengono:
Sisto Giriodi, curatore della mostra Roberto Gabetti fotografo
Daniele Regis, docente di Composizione Architettonica Urbana al Politecnico di Torino
Pierangelo Cavanna, storico della fotografia e docente all’Istituto Europeo di Design di Torino
L’incontro è gratuito. E’ consigliato prenotare sul sito di CAMERA www.camera.to
Sito d’eccellenza il Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, “Lirica e Musical a Corte” propone, come sempre, incontri – spettacolo di natura divulgativa con gli interpreti della “Scuola del Teatro Musicale”, che “analizzano gli aspetti testuali e musicali delle opere concentrandosi sulla trama e sui retroscena storici della composizione e proponendo l’ascolto guidato di alcuni dei brani salienti”. Per quanto riguarda la grande lirica, si parte domenica 23 maggio alle 19 con “Il Trovatore”, capolavoro assoluto del Verdi romantico, per continuare domenica 6 giugno, sempre alle 19, con “Rigoletto”, il primo capitolo della “trilogia popolare” di Verdi che mette per la prima volta al centro dell’attenzione uno sconfitto, il buffone di corte, gobbo e deforme, di cui il Maestro racconta le paure, le ambizioni, i sentimenti di rivalsa, di vendetta e con drammatico cinismo ne descrive anche le sconfitte, le piaghe del cuore che lo porteranno ad essere causa della morte dell’amata figlia Gilda. Infine, domenica 20 giugno alle 19, la “Madama Butterfly” in cui Puccini, in un Giappone immerso tra sogno e realtà, mette drammaticamente in scena il tema universale dell’intimo rapporto tra amore e morte.

Martedì 18 maggio alle ore 18