CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 418

Il Castello di Moncalieri apre a 130 mila visitatori con CodyTrip

Il Castello Reale di Moncalieri mette un piede nel futuro: venerdì pomeriggio la tappa moncalierese della telegita CodyTrip ha consentito a 130.000 persone di collegarsi in contemporanea, da più di 1.000 città, in Italia e all’estero, alla prima visita guidata virtuale degli splendidi appartamenti reali del Castello e del centro storico. 

Con tanto di piccoli fan che, conoscendo il programma ed essendosi collegati dalle loro classi fin dal giorno prima alla gita, hanno pattugliato la centrale piazza Vittorio Emanuele sperando di poter incontrare – e magari chiedere un autografo – a “quelli di CodyTrip”.

“Numeri elevatissimi, una stupenda immagine data del nostro territorio – esprime soddisfazione l’assessore alla Cultura Laura Pompeo, ringraziando il professor Alessandro Bogliolo, infaticabile ideatore e performer di ogni momento della telegita, insieme allo staff di Città Metropolitana coordinato da Elena Deambrogio – Un lavoro di squadra piacevole e riuscito (reso possibile anche dalla disponibilità del direttore del Castello Laura Moro, del direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Guido curto, con lo staff di guide che hanno condotto magistralmente la visita agli appartamenti) sulla linea dell’innovazione, della cultura e del turismo”. Per nulla scontato anche il fatto che Moncalieri venisse inserita nel programma, per il quale l’assessore si è spesa nelle scorse settimane, “un’operazione di promozione e di marketing territoriale senza precedenti, che anticipa e favorisce le prossime aperture”.

Dialoghi con Leucò come non li avete mai ascoltati

Fondazione Cesare Pavese e LessonPod danno voce all’opera pavesiana con un “podcast” di dieci episodi. Online gratuitamente da mercoledì 28 aprile

Scritti da Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 1908 – Torino, 1950) fra il 1945 e il 1946 e pubblicati per la prima volta nel 1947, i ventisette brevi racconti in cui si articolano i “Dialoghi con Leucò” ( elegantissimo “capriccio”, bizzarro “quarto di luna”, in cui divinità ed eroi della classicità discutono i grandi temi universali dell’umanità passando attraverso percorsi filosofici e psicoanatici che svelano la vera e più profonda “musa nascosta” dello scrittore) rappresentarono senz’ombra di dubbio per lo stesso Pavese il momento più elevato della sua attività letteraria.

E anche quello, probabilmente, della sua maggiore connotazione emotiva. Tant’è che proprio sul frontespizio di una copia del libro, trovata il 27 agosto del 1950 sul tavolino della stanza dell’ “Albergo Roma” di piazza Carlo Felice a Torino, dove Pavese venne rinvenuto suicida, lo scrittore di Santo Stefano Belbo aveva voluto lasciare il suo ultimo messaggio: “Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi”. Accolti con tiepido entusiasmo dalla critica “engagé”dell’epoca, i “Dialoghi” furono invece particolarmente amati e considerati da Pavese il lavoro suo più importante. Nell’intento lodevole di restituire, dunque, all’opera il suo posto di giusto riguardo, rientra l’iniziativa dal titolo “Dialoghi con Leucò come non li avete mai ascoltati” promossa dalla “Fondazione Cesare Pavese” nell’attualissima forma di un “podcast” costituito da 10 (dei 27) episodi, in cui si raccolgono dialoghi fra uomini e dei, ma anche fra le diverse anime di Pavese. Fra prosa e poesia “un viaggio nel mito e in se’ stessi per scoprire che ogni uomo ha un destino e immortale è solo chi lo accetta”. Il “podcast”, realizzato in collaborazione con “LessonPod” (professionisti del suono, scrittori e comunicatori) presenterà, a partire da mercoledì 28 aprile, un episodio ogni due settimane, semplificato e della durata ognuno di 10 minuti circa, disponibile gratuitamente su Spreaker, Spotify, Apple Podcast, Google Podcast e altre principali piattaforme online. L’intento è quello di rispondere ad una precisa esigenza: rendere i “Dialoghi”, opera considerata per antonomasia la più difficile da leggere e comprendere, accessibile a tutti, soprattutto ai ragazzi, attraverso uno strumento tecnologico, decisamente innovattivo e accattivante. “Nei ‘Dialoghi con Leucò’ il lettore trova uno specchio – spiega Pierluigi Vaccaneo, direttore della ‘Fondazione Cesare Pavese’ – in cui trovare e ritrovare il proprio percorso umano, attraverso il Mito e la traduzione che del Mito fa Pavese stesso. L’opera é dunque una conversazione a più voci, dove lettore, autore, personaggi e Mito sono sullo stesso piano, svelati”. L’elenco dei “dialoghi” programmati prende avvio dal confronto fra Ulisse e Calipso affrontato ne #01 “L’isola”, per proseguire con #2 “La nube” e la storia del Titano Issione, seguita da #3 “La belva”, protagonista Endimione che può incontrare la selvaggia Artemide soltanto nel sonno. Gli altri episodi: #4 “Schiuma d’onda”, #5 “I due”, #6 “L’inconsolabile”, #7 “L’ospite”, #8 “Le streghe”, #9 “Il toro”, #10 “La vigna”.
Il prossimo 9 settembre, data di nascita di Cesare Pavese e quando saranno scaduti i diritti per la pubblicazione delle opere pavesiane, la “Fondazione”, insieme all’editrice “Emons”, pubblicherà i “Dialoghi con Leucò” anche in forma di “audiolibro”, in accompagnamento al volume cartaceo, con la curatela dello scrittore Marcello Fois. Ad interpretarli saranno alcune fra le voci più apprezzate del panorama teatrale italiano.
Info: “Fondazione Cesare Pavese”, tel. 0141/840894 o www.fondazionecesarepavese.it – info@fondazionecesarepavese.it

g. m.

Omaggio a Marcello Martini, il più giovane deportato politico italiano a Mauthausen

Mercoledì 5 Maggio, 76° anniversario della liberazione del lager di Mauthausen, l’Associazione “La Memoria Viva – Umanità senza confini” di Castellamonte (To) presenterà il documentario “Da Adolescente a Stück 76430”, dedicato a Marcello Martini, il più giovane deportato politico italiano.

L’evento, con il patrocinio del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte, si articolerà nell’arco della giornata con una serie di iniziative che si svolgeranno nel rispetto rigoroso delle norme imposte dalla pandemia. Dalle ore 9.00 alle ore 13.00, presso l’Ufficio Postale di Castellamonte, ci sarà un annullo filatelico speciale predisposto da Poste Italiane per ricordare la figura di Marcello Martini.

Dalle 15.00, sui social (Facebook e Youtube) e sul sito dell’Associazione (www.lamemoriaviva.it) verrà presentato in prima visione il docufilm che rimarrà in seguito a disposizione di tutti per la libera visione.  Dalle 16,30 , al termine della proiezione,  in diretta streaming (sempre sui social, Facebook e Youtube) e sul sito de La Memoria Viva  si terrà un incontro virtuale dal titolo “76430, il dovere della testimonianza”. Marcello Martini è scomparso a 89 anni il 14 agosto del 2019. Nato a Prato il 6 febbraio del 1930 fu, a soli 14 anni, il più giovane tra i deportati politici italiani sopravvissuto al campo di Mauthausen, dove era stato registrato con il numero 76430, prima di essere assegnato ai lavori forzati nell’industria bellica tedesca nel sottocampo di Hinterbrühl. Martini si trovò coinvolto giovanissimo con la sua famiglia nelle attività clandestine di resistenza al nazifascismo, in sostegno all’emittente clandestina Radio CORA. Il padre di Marcello, Mario Martini, da sempre repubblicano e antifascista, era comandante militare della zona di Prato in rappresentanza del CLN locale, con il nome di battaglia “Niccolai”. Quando le attività della radio clandestina furono scoperte nel giugno 1944, anche l’intera famiglia Martini fu arrestata a Montemurlo (dove erano sfollati), con l’eccezione del padre che riuscì a fuggire. Mentre la mamma e la sorella furono detenute al carcere di Santa Verdiana a Firenze (dal quale furono fatte evadere dai partigiani circa due mesi dopo), Marcello fu subito trasferito al campo di Fossoli e successivamente deportato nella fortezza del lager austriaco di Mauthausen. Pochi mesi prima della sua scomparsa, nel corso di una lunga intervista, aveva raccontato tutta la sua vita, dai giorni dell’arresto fino alla liberazione, e poi alla decisione di impegnarsi nel raccontare ai giovani l’orrore e  l’infamia della deportazione. Il dovere della testimonianza lo appassionò, rendendolo protagonista di innumerevoli incontri e viaggi con gli studenti fino alla fine.  Il racconto della sua vita, contenuto nel docufilm, è arricchito dai commenti della famiglia – la moglie,  professoressa Mariella Meucci, e la figlia Alessandra – introdotti dall’attrice Margherita Fumero che nell’altro docufilm prodotto dall’Associazione canavesana  (“70072: la bambina che non sapeva odiare”) ha interpretato Lidia Maksymowicz, collegando così idealmente Auschwitz-Birkenau a Mauthausen, l’indelebile numero 70072 di Lidia con il 76430 di Marcello. Molti giovani hanno conservato un ricordo indelebile di Marcello Martini e nel documentario lo restituiscono con una serie di testimonianze appassionate e commoventi. Il documentario  e la registrazione dell’incontro “76430, il dovere della testimonianza”, verranno messi a disposizione con un apposito supporto informatico (una chiavetta di memoria usb) a tutte le scuole ed enti che ne faranno richiesta, e rimarranno per sempre negli archivi dell’ Associazione e usufruibili liberamente on line.

Marco Travaglini

La ripartenza dell’Unione Musicale

La musica dal vivo riparte dopo 6 mesi di pausa forzata causa pandemia. L’unione Musicale con tanto entusiasmo, annuncia la ripresa dei concerti dal vivo. Il cartellone prevede 32 concerti da aprile a luglio. Molti concerti annullati nell’autunno-inverno 2020-2021, sono stati riprogrammati. I concerti si svolgeranno al Conservatorio G. Verdi e al Teatro Vittoria. 

Il concerto inaugurale si svolgerà mercoledì 28 aprile alle 20 al Conservatorio. Massimo Quarta violino e Stefania Redaelli pianoforte eseguiranno musiche di Schubert, Strauss, Ravel e Paganini. Tanti i musicisti prestigiosi che si alterneranno nei palchi del Teatro Vittoria e del Conservatorio. Tra questi il Trio di Parma (5 maggio al Conservatorio con musiche di Beethoven e Kagel), Natalie Clein violoncello e Marianna Shirinyan  pianoforte( 12 maggio Conservatorio con musiche di Britten , Beethoven e Sostakovic),  Mario Brunello violoncello e violoncello piccolo ( 9 e 16 giugno al Conservatorio con le suite, sonate e partite di Bach), Pietro De Maria pianoforte ( 19 maggio e 7 luglio al Conservatorio con le sonate per pianoforte di Beethoven), Andrea Lucchesini pianoforte ( concerto di chiusura al Conservatorio del 28 luglio con musiche di Schubert e Schumann) e tanti altri. Per tutti i concerti si seguiranno i protocolli di sicurezza anti Covid 19. Tutti i posti saranno numerati con le sale a capienza ridotta. Durante i concerti sarà obbligatorio indossare la mascherina.

Pier Luigi Fuggetta

La Palazzina di Caccia lancia in streaming una visita virtuale unica

La Palazzina di Caccia di Stupinigi ha chiuso le sue porte fisiche per l’emergenza sanitaria, ma ha aperto le porte digitali per interagire con il pubblico. Tra dirette facebook, racconti social di straordinari arredi, laboratori online per famiglie, approfondimenti #aportechiuse sui singoli ambienti, sono state superate le 100mila visualizzazioni, con una crescita costante, nell’ultimo anno, del numero di followers su Facebook e Instagram.

Da lunedì 26 aprile la Palazzina di Caccia di Stupinigi ha aperto di nuovo i cancelli al pubblico, contingentando gli ingressi e applicando tutte le regole in vigore per una visita in sicurezza, rafforzando allo stesso tempo l’esperienza online con l’avvio di una nuova e innovativa piattaforma streaming personalizzata. Il nuovo servizio non utilizza le più comuni piattaforme e non si limita a virtual tour attraverso immagini statiche o con la ormai diffusa tecnologia Google Street View, ma per la prima volta in campo museale offre una vera e propria visita virtuale totale, narrata da Serena Fumero, referente per la Didattica, sala dopo sala, alla scoperta di opere, arredi e curiosità, per una durata complessiva di 45 minuti.

La fruizione online e on-site «non vuole essere un’offerta alternativa – spiega Marta Fusi, direttrice della Palazzina di Caccia di Stupinigi – ma complementare. Noi non abbiamo mai chiuso, in realtà, perché siamo sempre stati presenti online e vogliamo continuare a farlo offrendo questo nuovo servizio. La visita virtuale è pensata per chi preferisce rimanere a casa, per chi è distante fisicamente, ma anche e soprattutto per chi vuole conoscere la Palazzina prima della visita reale».

Oltre alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, si potrà visitare virtualmente anche la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, uno dei più celebri esempi del gotico internazionale, ed è in fase di preparazione anche la visita guidata dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, uno dei più grandi monumenti medioevali del Piemonte. Sono state inoltre attivate modalità di visite online anche per le scuole.

Tutte le attività Facebook online di approfondimento saranno mantenute: “I Venerdì di Stupinigi”, ciclo di approfondimenti dentro e fuori il museo in programma tutti i venerdì all’ora del tè; “I racconti del Centro a Stupinigi” con protagonisti gli arredi del percorso museale, in collaborazione con il Centro di Conservazione Restauro La Venaria Reale; “Famiglie al Museo!”, l’appuntamento del sabato pomeriggio con le famiglie per una visita virtuale e un laboratorio; “#aportechiuse”, la rubrica del martedì di approfondimento su un ambiente della Palazzina.

Tra i primi appuntamenti in programma online, venerdì 30 aprile alle 18, il concerto dell’Orchestra Barocca dell’Accademia di Sant’Uberto dal titolo “Cerimoniale e Divertissement” che celebra la musica barocca e l’arte dei suonatori del corno da caccia (patrimonio Unesco). Si tratta della prima esecuzione integrale al mondo, dopo quella del 1971 di Paillard, e soprattutto della prima esecuzione assoluta con strumenti originali barocchi. Il concerto sarà trasmesso sulle pagine Facebook della Palazzina di Caccia di Stupinigi, Corni da caccia della Reggia Venaria – Accademia di Sant’Uberto, Regione Piemonte, VisitPiemonte, Reggia di Venaria.

 

Info

www.ordinemauriziano.it

Orario di apertura: dal lunedì al venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato e domenica 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18). Dal 3 maggio consueto orario con apertura dal martedì alla domenica.

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Il prezzo del biglietto per la visita virtuale è di 5 euro.

www.vivaticket.com/it/biglietto/biglietto-virtuale-stupinigi/155057

www.vivavticket.com/it/biglietto/biglietto-virtuale-ranverso/155118

Parte la nuova Stagione Educational del Teatro Regio

30 ANNI DI SCUOLA ALL’OPERA

Nel 2021 La Scuola all’Opera del Teatro Regio festeggia un importante anniversario: trent’anni di attività! Perché questo non sia soltanto un traguardo, ma stimolo a proseguire nel nostro impegno per i bambini e i ragazzi, abbiamo preparato una nuova Stagione educational (che tiene inevitabilmente conto dell’attuale situazione legata all’emergenza sanitaria), oltre ad aver riavviato la Scuola di canto corale per bambini dai 7 ai 12 anni, che fiorisce per valorizzare e fare tesoro del lavoro fino a ora svolto con il Coro di voci bianche nato nel 1997.

«Sono molto felice di annunciare che, nonostante la pandemia e la distanza forzata, abbiamo raggiunto un ottimo risultato di iscrizioni alla Scuola di canto – afferma Rosanna Purchia, Commissario straordinario del Teatro Regio – attualmente abbiamo circa 90 iscritti alle lezioni a distanza, iniziate lo scorso 2 marzo e suddivise in un articolato programma messo a punto dal Maestro Claudio Fenoglio, che ringrazio per la passione e la serietà con cui ha sempre seguito i ragazzi.  Le lezioni hanno diversi livelli: dall’avvicinamento al canto alla lettura della musica, alla disciplina corale. Il mio augurio è che da settembre tutti potranno seguire la Scuola in presenza».
Rosanna Purchia esprime così la visione che anima l’impegno del Regio per i ragazzi e i giovani: «Se il teatro si chiude in se stesso e non incide nelle problematiche della comunità, non assolve la sua funzione, la sua missione sociale di istituzione culturale».

Il primo appuntamento che abbiamo dedicato ai giovani, anticipando di fatto la Stagione a loro dedicata, è stato il Concerto per il Giorno della Memoria, lo scorso 27 gennaio. Un concerto guidato con il Coro del Teatro Regio, preparato dal maestro Andrea Secchi, trasmesso in streaming sul sito del Teatro e dedicato a Viktor Ullmann, compositore, direttore d’orchestra e pianista austriaco, morto ad Auschwitz nel 1944. Molto apprezzate l’esecuzione musicale e l’introduzione curata da Sebastian F. Schwarz, Direttore artistico del Regio, che dichiara: «sono felice e soddisfatto dell’ottimo feedback ricevuto per la guida all’ascolto del Concerto del 27 gennaio, così come per le parti introduttive del Concerto di solidarietà dello scorso 8 aprile; questo mi ha convinto a sviluppare l’idea e dunque ad approfondire la contestualizzazione storica, in particolare nell’offerta rivolta ai giovani. Di qui, ho pensato di arricchire il prossimo titolo (La bohème raccontata ai ragazzi) con un focus sui mestieri del teatro e sulle curiosità legate all’opera – protagonisti coloro che lavorano nel nostro teatro – che offriremo in streaming live come parte introduttiva allo spettacolo».

Iniziamo con La bohème raccontata ai ragazzi. L’allestimento è quello realizzato dal Teatro Regio in occasione del 125° anniversario dalla prima assoluta del 1896, con Daniel Oren sul podio dell’Orchestra e del Coro Teatro Regio Torino e con la regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi. Per avvicinare i ragazzi all’opera lirica e al suo grande repertorio, abbiamo preparato una versione pocket de La bohème di Giacomo Puccini con la partecipazione del regista Paolo Gavazzeni in qualità di narratore d’eccezione. I focus iniziali saranno condotti da Rosanna Purchia Commissario straordinario, Sebastian F. Schwarz Direttore artistico, Giulio Laguzzi Direttore dei complessi musicali in palcoscenico, Vittorio Borrelli Direttore di scena e Laura Viglione Responsabile della sartoria, i quali interagiranno con i ragazzi collegati per lo streaming.Lo streaming sarà disponibile sul sito del Teatro a partire da martedì 27 aprile con due appuntamenti settimanali, tutti i martedì e giovedì alle 10.15, fino a fine maggio. I biglietti, al costo di € 2 per ciascun ragazzo, sono in vendita sul nostro sito. Per accedere allo streaming occorre prenotare tramite modulo nella pagina dedicata sul sito www.teatroregio.torino.it/scuola-all-opera: il Teatro invierà conferma della prenotazione e, contestualmente, il codice di accesso allo streaming.
L’attività ha riscontrato il pieno interesse del Rotary Club Torino Nord Ovest. Tra le mission dell’associazione: migliorare la qualità della vita delle persone in seno alla comunità dando la possibilità ai giovani di partecipare alla pocket-Bohème e promuovendo così la cultura, uno dei pilastri della società, e in particolare il teatro, la musica e lo sviluppo personale. Per questo motivo i primi 2500 ragazzi iscritti saranno ospiti del Rotary Torino Nord Ovest (http://torinonordovest.rotary2031.org).
L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti è il secondo titolo che abbiamo scelto per le scuole primarie e secondarie di primo grado (bambini dai 6 agli 11 anni) e che proporremo accanto a un percorso formativo per docenti e alunni realizzato in collaborazione con l’Associazione Europa InCanto (www.europaincanto.com).
Le recite dell’opera faranno parte della nostra Stagione autunnale, e se l’andamento dell’emergenza sanitaria ce lo consentirà potranno essere aperte al pubblico in presenza. Speriamo anche di potervene dare già un assaggio nella Stagione estiva.
Il teatro è magia, mistero, incontro che crea meraviglia e che genera intense emozioni sia nel pubblico sia negli artisti che salgono sul palcoscenico. Richiede impegno e partecipazione, può essere a volte divertente, ma esige sempre uno sforzo, spesso anche una certa “fatica intellettuale”: in cambio avvolge completamente e mette di fronte a se stessi come nessun’altra disciplina artistica potrebbe fare. Con il costante obiettivo di far vivere un’esperienza artistica completa ai giovani, il Teatro Regio ha deciso di avvalersi del prezioso contributo di Europa InCanto, da anni impegnata nella didattica musicale dedicata all’opera lirica: siamo certi che questa partnership arricchirà la proposta della Scuola all’Opera, che in passato ha già riscosso così tanto successo con laboratori come Cantiamo l’opera Opera…ndo.
Le recite prevedono la partecipazione del pubblico, per far sì che gli studenti siano parte attiva dello spettacolo e possano viverlo da protagonisti. La regia e l’intero progetto sono naturalmente modulati secondo le normative previste dal protocollo sanitario vigente.
Il percorso didattico è già iniziato nel mese di aprile e si avvale del sostegno del Ministero dell’Istruzione, grazie al quale alcune scuole hanno avuto accesso gratuito all’iniziativa, e prevede una serie di incontri di formazione per i docenti (in presenza e on-line, con accreditamento riconosciuto dal MIUR, Direttiva 170/2016) e due laboratori a scuola o in live streaming per i bambini, che quindi impareranno le parti ritmiche e quelle corali sia dai propri insegnanti sia dai professionisti di Europa InCanto.
Per partecipare è sufficiente compilare un modulo sul sito del Teatro e attendere la conferma telefonica o via e-mail. Il costo per la partecipazione al progetto è di € 20 a bambino e include il materiale didattico (un libro, un cd audio, un dvd/karaoke e un’App), i laboratori per i bambini e lo spettacolo finale.
Oltre all’opera, proponiamo una selezione di concerti sinfonici e corali; abbiamo quindi pensato di rendere disponibili anche per le scuole i concerti dei Giovedì del Regio, arricchiti da un’introduzione all’ascolto appositamente dedicata alla platea dei giovani della scuola secondaria di primo e secondo grado (14-18 anni).
Si accederà allo streaming su prenotazione con modulo sul sito del Regio e successiva conferma telefonica o via mail da parte del Teatro. Il calendario dei concerti con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio sarà a disposizione anche dei ragazzi delle scuole, alcuni gratuitamente, altri al costo di € 2.L’Impegno del Regio prosegue con un nuovo progetto pensato in sinergia con l’Istituto penale per minorenni “Ferrante Aporti” di Torino e con la sua direttrice Simona Vernaglione, che prevede un Corso di avvicinamento al canto corale. «Per me il Coro è simbolo di unità» così Claudio Fenoglio Maestro del coro di voci bianche, che prosegue: «entrare nel Coro è l’esperienza profonda in cui condivido le mie vibrazioni e i miei stati d’animo. L’ascolto dell’altro è alla base del canto corale e, in generale, del fare musica insieme. Il primo ideale di un coro non è l’approccio artistico, ma la relazione umana. Il suono cantato penetra a fondo nelle coscienze e permette una maggiore connessione fra i singoli, che durante il canto si relazionano in modo intenso. Ho messo a punto un corso che svilupperà questo sentire attraverso semplici esercizi di palestra vocale, postura e allineamento, per poi passare alla teoria e alla pratica di scrittura musicale per giungere, infine, alla “letteratura” propria del coro giovanile, con l’utilizzo di brani del repertorio popolare».

Il forte legame istituzionale con la Città di Torino e la Regione Piemonte ci permette di attivare convenzioni significative, come quella appena avviata con la Torino Musical Academy: il Teatro Regio inviterà registi e coreografi a selezionare gli allievi dell’Accademia per la partecipazione a stage e/o tirocini collegati alle produzioni in stagione, offrendo così ai giovani artisti occasioni di esperienza e formazione in un ambito artistico di alto livello professionale.
Questa collaborazione è solo la prima tra quelle che stiamo attivando con altre importanti istituzioni formative, culturali e artistiche, non solo del territorio, quali per esempio l’Accademia del Teatro alla Scala e l’Università degli Studi di Torino.
Nel frattempo il Teatro Regio ha aderito al Documento Quadro “Patto Educativo di Comunità” della Città di Torino ed è a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado per la progettazione e la realizzazione di percorsi didattici condivisi (compatibilmente con la generale e complessa situazione legata alla pandemia), che possano sostenere e ampliare l’offerta formativa, in questo momento così delicato per le giovani generazioni.
La trentennale esperienza maturata dalla Scuola all’Opera, consente al Teatro Regio di candidarsi a breve quale ente formatore presso il Ministero dell’Istruzione; siamo inoltre in attesa di risposta per l’accreditamento al Piano delle Arti del MIUR (per la promozione della cultura umanistica e la realizzazione di percorsi sul tema della creatività) ed è nostro auspicio avviare la collaborazione con il CE.SE.DI. (Centro Servizi Didattici della Città Metropolitana di Torino) per progetti di formazione didattica rivolti agli insegnanti e con il riconoscimento di crediti, già per il prossimo anno scolastico.

Per informazioni: www.teatroregio.torino.it
Per le foto in alta definizione, clicca qui

Torino, 23 aprile 2021

LA SCUOLA ALL’OPERA 2021

da Martedì 27 Aprile 2021 ore 10:15
diffusione in streaming su www.teatroregio.torino.it
biglietto a € 2; iniziativa riservata alle scuole

La bohème raccontata ai ragazzi
Opera in quattro quadri
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
dal romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger
Musica di Giacomo Puccini

Personaggi e interpreti
Mimì sopranoMaria Teresa Leva
Rodolfo, poeta tenoreIván Ayón Rivas
Musetta sopranoHasmik Torosyan
Marcello, pittore baritono: Massimo Cavalletti
Schaunard, musicista baritono: Tommaso Barea
Colline, filosofo basso: Alessio Cacciamani
Benoît, padrone di casa e Alcindoro, consigliere di stato basso: Matteo Peirone
Parpignol, venditore ambulante tenore: Alejandro Escobar
Sergente dei doganieri basso: Desaret Lyka
Un doganiere baritono: Gabriel Alexander Wernick
Il venditore di prugne tenore: Franco Traverso
Un ragazzo voce bianca: Matilda EliaNarratore: Paolo Gavazzeni

Direttore d’orchestra: Daniel Oren
Regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi
Curatrice delle scene: Leila Fteita
Curatrice dei costumi: Nicoletta Ceccolini
Bozzetti di Adolf Hohenstein per la prima assoluta al Regio custoditi dall’Archivio Storico Ricordi
Pittore scenografo: Rinaldo Rinaldi
Luci: Andrea Anfossi
Direttore dell’allestimento: Claudia Boasso
Maestro del coro: Andrea Secchi

ORCHESTRA E CORO TEATRO REGIO TORINO
Nuovo allestimento Teatro Regio Torino

Si ringrazia il Rotary Club Torino Nord Ovest

Gam, Mao e Palazzo Madama riaprono con le nuove mostre

I tre musei di FTM riaprono al pubblico con le nuove mostre da mercoledì 28 aprile 2021

Con il ritorno del Piemonte in zona gialla, GAM, MAO e Palazzo Madama possono finalmente riaprire le loro porte al pubblico! Accanto alle collezioni permanenti, i visitatori avranno la possibilità di visitare nuove mostre, allestite durante il periodo di chiusura dei musei.

 

Alla GAM, oltre a Photo Action per Torino, Ancora luce. Luigi Nervo, e Alighiero Boetti, saranno visitabili due nuove esposizioni: da mercoledì 5 maggio la mostra pensata e voluta in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Viaggio controcorrente. Arte italiana 1920-1945, dalle collezioni di Giuseppe Iannaccone, della GAM e dei Musei Reali di Torino, che indaga, attraverso circa 130 opere, la storia, le idee, i progetti e gli scontri che caratterizzarono gli anni tra le due guerre. Sempre a partire da mercoledì 5 maggio apre la mostra Sul principio di contraddizione, a cura di Elena Volpato: una riflessione sulle opere di Francesco Barocco, Riccardo Baruzzi, Luca Bertolo, Flavio Favelli e Diego Perrone, composte quasi sempre da almeno due elementi, da due o più nature, da due o più immagini non pienamente conciliabili tra loro e legate da un vincolo di ambiguità che talvolta diviene chiaro rapporto di contraddizione.

 

Al MAO, accanto alla mostra China goes Urban. La nuova epoca della città, prorogata fino al 13 giugno, che offre al pubblico una prospettiva articolata e innovativa sul fenomeno dell’urbanizzazione cinese – e globale – e sulle sue ricadute sociali, economiche e politiche, da mercoledì 28 aprile apre una nuova mostra: Krishna, il divino amante, un’esposizione di dipinti religiosi indiani che ruotano intorno alla figura del dio Krishna, accompagnata da una selezione di componimenti poetici ascrivibili alla corrente devozionale della bhakti.

 

A Palazzo Madama sarà ancora visitabile fino al 12 luglio la mostra dossier Ritratti d’oro e d’argento. Reliquiari medievali in Piemonte, Valle d’Aosta, Svizzera e Savoia che presenta una galleria di busti reliquiario dal Trecento al primo Cinquecento, veri e propri ritratti in oreficeria, in rame o in argento dorato, spesso arricchiti da pietre preziose, vetri colorati e smalti.  Da venerdì 7 maggio l’esposizione World Press Photo Exhibition 2021, la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo, apre a Palazzo Madama in anteprima nazionale con i vincitori del concorso dell’edizione 2021. Dal 14 maggio La Madonna delle Partorienti dalle Grotte Vaticane di Antoniazzo Romano completerà la ricca offerta museale di Palazzo Madama. Il veneratissimo dipinto, che non ha mai lasciato la Basilica Vaticana nel corso della sua secolare storia, viene esposto al pubblico per la prima volta nella sua ritrovata integrità a seguito di un delicato restauro.

 

Proseguono tutte le attività digitali e gli approfondimenti sui canali social, strumenti che hanno permesso di alimentare il dialogo con il pubblico durante il lockdown e che affiancheranno le iniziative in museo. Tornano infatti le visite guidate in presenza, i laboratori dedicati alle scuole e alle famiglie e i progetti per l’accessibilità, oltre agli appuntamenti collaterali alle mostre rivolti ai singoli e ai piccoli gruppi.

 

 

I NUOVI ORARI DI APERTURA:

mercoledì giovedì e venerdì dalle 13 alle 20

sabato e domenica dalle 10 alle 19 INGRESSI GARANTITI CON PRENOTAZIONE O PREVENDITA ONLINE

chiuso il lunedì e martedì

le biglietterie chiudono un’ora prima.

Prenotazioni: Theatrum Sabaudiae via email ftm@arteintorino.com o al numero +39 011 5211788

https://www.arteintorino.com/

Prevendita: TicketOne https://www.ticketone.it/

 

Come di consueto, GAM, MAO e Palazzo Madama, nel rispetto di tutte le linee guida ministeriali, riaprono mettendo in atto tutte le misure necessarie a garantire una visita in completa sicurezza.

 

La Fondazione Torino Musei dal 2019 è certificata ISO 45001:2018, standard di riferimento internazionale per la gestione della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, prima realtà museale italiana ad aver conseguito questo riconoscimento.

Per informazioni www.fondazionetorinomusei.it

www.gamtorino.it

www.maotorino.it

www.palazzomadamatorino.it

 

Lo Stabile riapre i suoi teatri con Pirandello e Ionesco

DUE NUOVE PRODUZIONI DIRETTE DA VALERIO BINASCO: “IL PIACERE DELL’ONESTÀ”  E “LE SEDIE” 

Lunedì 26 aprile 2021, con il passaggio in zona gialla del Piemonte, il Teatro Stabile di Torino riaprirà i suoi teatri: un momento molto atteso per presentare al pubblico gli spettacoli allestiti nei mesi scorsi, quando a porte chiuse, l’attività del TST non si è mai fermata.

Ad accogliere nuovamente in sala gli spettatori saranno due nuove produzioni dello Stabile firmate dal Direttore artistico Valerio Binasco.

Al Teatro Carignano, il 26 aprile 2021, alle ore 19.30, debutterà in prima nazionale IL PIACERE DELL’ONESTÀ di Luigi Pirandello, adattamento e regia di Valerio Binasco. In scena lo stesso Binasco nel ruolo del protagonista, insieme a Giordana Faggiano, Orietta Notari, Rosario Lisma, Lorenzo Frediani, Franco Ravera. Binasco affronta per la prima volta Luigi Pirandello proprio sulle tavole del palcoscenico del Carignano, dove Il piacere dell’onestà debuttò con successo il 27 novembre 1917 con la compagnia di Ruggero Ruggeri. Un testo spietato, che fin dal titolo pone l’accento sull’onestà, cardine di una presunta etica borghese e cuore pulsante del dramma. Repliche previste fino al 9 maggio 2021.

Alle Fonderie Limone di Moncalieri, andrà in scena in prima nazionale, martedì 27 aprile, alle ore 19.30, LE SEDIE di Eugène Ionesco, nella traduzione di Gian Renzo Morteo, per la regia di Valerio Binasco: un classico che ancora oggi demolisce tutte le convenzioni su cui si basa la nostra quotidianità. Michele Di Mauro e Federica Fracassi sono gli interpreti di questa amara commedia, i cui tratti assurdi si dissolvono in un vortice di parole che via via perdono senso, in una dimensione di frustrazione che a distanza di quasi settant’anni dal debutto dello spettacolo sembra parlare direttamente al nostro disarmante presente. Repliche fino al 16 maggio 2021.

«Speriamo davvero sia una svolta irreversibile – confidano il Presidente Lamberto Vallarino Gancia e il Direttore Filippo Fonsatti. Nel corso degli ultimi sei mesi gli artisti, le maestranze e tutta la struttura del TST hanno lavorato intensamente per creare, provare e produrre, anche per lo streaming, e per farsi trovare pronti alla riapertura. Finalmente – concludono Vallarino Gancia e Fonsatti – potremo tornare in teatro ad incontrare in totale sicurezza il nostro pubblico, che abbiamo sempre sentito vicino e partecipe: agli spettatori appassionati e ai fedeli abbonati va il nostro più sincero ringraziamento».

La Biglietteria del Teatro Stabile di Torino (piazza Carignano, 6) sarà aperta nei seguenti orari: da sabato 24 a domenica 25 aprile 2021, dalle ore 10.00 alle ore 19.00 – solo per gli abbonati Premium; dal 26 aprile al 7 maggio, dal martedì al sabato dalle ore 13.00 alle ore 19.00, domenica dalle ore 14.00 alle ore 19.00; lunedì riposo.
Telefono 011 5169555 / numero verde 800 235 333. Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it 

Foto Luigi De Palma

Wall Drawing, l’opera d’arte nelle Langhe firmata David Tremlett

A Coazzolo, piccolissimo comune in provincia di Asti, sorge una piccola chiesa costruita alla fine del Seicento, tuttora consacrata, che vanta una meravigliosa vista mozzafiato sulle colline.


Questa deliziosa cappella, la Beata Maria Vergine del Carmine, edificata tra i filari delle vigne del Moscato e già Patrimonio Unesco, è diventata, in seguito all’intervento di wall drawing dall’artista britannico David Tremlett, un bellissimo esempio di opera moderna pop.
La superfice, di 300 metri quadri circa, è stata dipinta dal pittore con tre colori dominanti: il giallo per il porticato, la terra di Siena per il corpo della chiesa e il verde oliva per la sacrestia e il basamento.
David Tremlett, molto apprezzato per i suoi dipinti murali, è innamorato del nostro paese, che considera, a ragione, la patria della pittura e che lo ha meravigliato con opere d’arte incredibili e potentissime come quelle di Michelangelo e Raffaello.  “Per imparare qualcosa devi lasciarti stupire e saper osservare”, afferma Tremlett, e lui per realizzare quest’opera lo ha fatto profondamente: ha osservato i vigneti, ha parlato con i contadini condividendone il lavoro, le giornate e il cibo.


Il risultato è arrivato dopo centinaia di disegni, forme geometriche e dettagli in cerca di un dialogo con la natura, tra tradizione e modernità. Ed è proprio quest’ultimo l’aspetto più interessante e se vogliamo più sorprendente di questo progetto artistico, l’incontro tra il passato e il contemporaneo, l’unione tra la genuinità ed i valori di una comunità d’altri tempi con nuovi linguaggi artistici, la capacità di far coabitare una natura meravigliosa e portatrice di memorie e semplicità con l’ardire di un opera che si esprime attraverso un lessico innovativo.

 

Maria La Barbera

“R-Esistenza”, musiche e parole dell’Italia post Liberazione

Il 25 aprile alle 10 il docufilm prodotto da Linguadoc live su Facebook del Consiglio regionale

In occasione della 76° Festa della Liberazione, il Consiglio regionale del Piemonte – Comitato Resistenza e Costituzione, la Pro Loco e il Comune di Coazze presentano “R – esistenza dalla resa dei conti ai “giorni cantati” dai cantautori italiani”.

Un docufilm di Giulio Graglia che verrà trasmesso domenica 25 aprile alle 10 live sulla pagina Facebook del Consiglio (facebook.com/crpiemonte) .
Registrato negli spazi del Circolo dei Lettori, grazie all’inquadramento storico di Gianni Oliva racconta l’Italia e le italie dell’immediato post Liberazione, la resa dei conti seguita al 25 aprile, attraversando Torino, il Cuneese, la Val Sangone, Cumiana.

Le canzoni di Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Sergio Endrigo, Giorgio Gaber, interpretate da Bruno Maria Ferraro (Tangram Teatro), con il commento del giornalista Darwin Pastorin, ripercorrono la “colonna sonora” con cui questi grandi artisti hanno raccontato gli eventi.

Sarà poi la volta dei testi tratti da “La paga del sabato” di Beppe Fenoglio e “La ragazza di Bube” di Carlo Cassola, e le lettere di due partigiani di Coazze scritte prima dell’esecuzione al Martinetto, letti da Carlotta Micol De Palma, Bruno Maria Ferraro e Giulio Graglia.

In conclusione Oliva proporrà un parallelismo tra l’Italia post bellica e l’Italia post pandemia.

Il docufilm è prodotto da Linguadoc, montaggio di Giacomo Filippa, riprese di Erika Facchino, con la consulenza di Andrea Mortara e Sabrina Gonzatto.