CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 328

Los Van Van, il ritorno a Torino

GRANDE RITORNO DOPO DODICI ANNI

L’ultima esibizione a Torino de Los Van Van risale a dodici anni fa, nel 2010. Il loro ritorno sulla scena torinese li vedrà impegnati nella sera dedicata del 17 luglio durante la kermesse firmata Vertigo Spettacoli per il Festival Latino 2022, in Pianezza.
Los Van Van sono un gruppo musicale cubano, fondato nel dicembre 1969 a L’Avana da Juan Formell.
Il fantasista Formell, dalle contaminazioni jazz inserì il basso, la batteria, i violini ed i flauti, sostituendo il classico singolo cantante con un quartetto vocale. Queste idee “innovative” per l’epoca, diedero vita al gruppo Los Van Van, uno dei primi gruppi cubani a mescolare il Son cubano con contaminazioni Jazz e Rock, creando un disegno ritmico e armonico con le percussioni. La banda nel corso degli anni è andata evolvendosi, marcando negli anni ’80 un cambiamento di stile inequivocabile, inserendo i tromboni, tastiere e violini elettronici.
Il Festival Latino di Pianezza 2022 vedrà la partecipazione di numerosi artisti di fama e si alternerà tra stage di ballo e spettacoli:
14 luglio,
Maykel Fonts, stage di danza dalle ore 18.00 e a seguire il Carnival Cubano.
15 luglio,
Dani j in concerto, esibizione dalle ore 22.30.
16 luglio,
Jessica Patella, stage di danza dalle ore 19 alle ore 20
El Tren del Sabor in concerto alle ore 22.30
17 luglio,
Las Van Van in concerto inizio ore 22.30

Dal 14 al 17 luglio sarà possibile, previa prenotazione, gustare la cena a base dei sapori latini.
Per info e prenotazione: www.vertigospettacoli.it oppure 0112425792 / 339 3029173
Via Torino 29/B, Pianezza (To)

Bolgheri, che delusione. Suvereto, che gioia

Certamente è uno spettacolo emozionante. 

Un viale alberato lungo cinque chilometri, reso splendente e poetico da oltre 2000 cipressi secolari, accompagna il turista verso il borgo di Bolgheri nella Maremma livornese e si arresta ai piedi del paese. È considerato il viale più famoso d’Italia per le poesie del Carducci che qui trascorse gli anni della sua infanzia e scrisse i celebri versi che tutti abbiamo imparato a scuola. Bolgheri è un paesino piccolissimo con un centinaio di abitanti residenti in un spazio assai ridotto. Lo scenario è suggestivo, romantico, ma, appena varcata la soglia del borgo, è facile accorgersi che qualcosa non va, qualcosa stona profondamente con l’ambiente, anzi lo sfregia, lo rovina, lasciando perplessi gli stessi visitatori a spasso tra le incantevoli stradine, il castello medievale, anche se molto ristrutturato, le chiesette e le case dei pochissimi abitanti. Ecco d’improvviso spalancarsi un grande ristorante all’aperto, un’assurda concentrazione di locali, ristoranti, bar, bistrot, negozi di souvenir che mettono in bella mostra addirittura il sapone e l’acqua miracolosa del luogo, oscurando le bellezze del posto. Per fortuna ci si può rifugiare nel curioso cimitero ottocentesco in cui è sepolta Lucia, la nonna di Carducci, un’oasi di pace nella parte più alta del paese. Vero è che d’estate centinaia di turisti si recano a Bolgheri, dove tra l’altro si bevono ottimi vini, e quindi bisogna accontentarli ma ci sembra che tutto sia davvero esagerato, dalla ristorazione eccessiva, senza limiti, ammucchiata nei vicoli, a un modo di fare turismo che forse non piace neanche agli stessi visitatori. Circondato da ulivi, vigneti blasonati e cantine vitivinicole d’autore, Bolgheri, frazione del comune di Castagneto Carducci, si allunga sulle colline a sud di Livorno, a poca distanza, non più di 15 minuti d’auto, dalle spiagge della Costa degli Etruschi. Le vicende di Bolgheri sono legate al casato dei conti della Gherardesca, antica famiglia toscana, e naturalmente a Giosuè Carducci che nell’ode “Davanti San Guido” celebra il viale dei cipressi. Il panorama cambia del tutto a Suvereto, a una trentina di chilometri da Bolgheri, forse perché qui non c’è nessun personaggio famoso da rievocare ma la bellezza del paese è unica.
Quasi 3000 abitanti in provincia di Livorno, Suvereto è un gioiello dell’Alta Maremma, un borgo di origine medioevale ricco di storia e cultura, ancora cinto di mura. È ritenuto uno dei borghi più belli della penisola, è proprio così, e affascina subito salendo per le sue stradine collinari. A Suvereto c’è un turismo discreto e rispettoso del luogo, non c’è la folla di Bolgheri, ristoranti e locali fanno parte del paesaggio, senza eccessi. Tutto attorno boschi di querce da sughero, ulivi vecchi di secoli e vigneti. E infatti il nome del luogo deriva proprio dalle piante di sughero, quercus suber, di cui sono ricchi i boschi circostanti. Dalla Suberetum romana si è passati a Sughereto e all’attuale Suvereto. Da vedere in particolare l’antichissima Pieve di San Giusto del 1189, il Palazzo comunale che risale all’inizio del Duecento e la Rocca Aldobrandesca fatta erigere nel XII secolo dai signori del castello, i conti Aldobrandeschi, nel punto più in alto del paese, di cui oggi si possono vedere i ruderi dell’antica torre e i resti della cinta muraria.       Filippo Re 

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Elizabeth Strout “Oh William” -Einaudi- euro 18,00

Elizabeth Strout, premio Pulitzer nel 2009 con “Olive Kitteridge”, ora ci regala un altro capitolo con al centro Lucy Barton e un suo spicchio di vita.
Sua è la voce narrante e l’abbiamo già conosciuta nei precedenti “Mi chiamo Lucy Barton” e “Tutto è possibile”; personaggio che si porta appresso un’infanzia complicata, infangata dalla violenza, nelle campagne dell’Illinois. Ma è riuscita a riscattare quel passato, ed è diventata scrittrice di successo approdata a New York.
Ora ha 63 anni ed è vedova del secondo marito David, violoncellista della New York Philharmonic Orchestra, che aveva inseguito, conosciuto e sposato in una manciata di mesi. La loro era stata un’intesa prossima alla perfezione, ma lui è morto da circa un anno e la dipartita ha scavato un vuoto siderale in Lucy.

Il William del titolo, invece, è il suo primo marito al quale è tutt’ora legata da un affetto profondo ed insieme hanno messo al mondo due figlie.
Lui ha 71 anni, è stato sposato 3 volte; l’ultima moglie Estelle (che di anni ne ha ben 22 meno di lui) l’ha lasciato da poco.
Gran brutto periodo per William che sta subendo una battuta d’arresto anche sul versante professionale. E mentre cerca di incollare i cocci della sua vita scopre pure che la madre Catherine, ormai morta, aveva avuto una figlia con il primo marito, un coltivatore di patate nel Maine, e poi aveva abbandonato entrambi.
La rivelazione dell’esistenza di una sorellastra lo sconvolge non poco. Ed è a Lucy che si rivolge; così insieme partono alla ricerca di quella parente sconosciuta…..

Il romanzo è una sorta di memoir in cui entriamo nei pensieri più reconditi di Lucy Barton, la seguiamo nei suoi passi e negli affetti più consolidati della sua vita.
Come va a finire lo scoprirete, però al di là dei segreti del passato che vengono a galla, il nucleo del romanzo è soprattutto nel legame che Lucy e William hanno saputo mantenere, conservare e proteggere. Sarà anche la loro ancora di salvezza in un momento in cui entrambi stanno annaspando. Tutto raccontato magnificamente da Elizabeth Strout…as usual….

 

Hervé Le Tellier “Mi affeziono molto facilmente” -La nave di Teseo- euro 14,00

Lo scrittore parigino, autore di romanzi, poesie e saggi, vincitore del premio Goncourt 2020 con “L’anomalia”, qui narra in chiave autobiografica parte della sua vita complicata e delle sue infatuazioni. Questo è il racconto di una vicenda che ha realmente vissuto 15 anni fa e lo aveva fatto molto soffrire, scritta quasi in presa diretta, data alle stampe nel 2007. Ora è stata tradotta da “La nave di Teseo”, sull’onda del successo di questo scrittore di nicchia, poi balzato in vetta alle classifiche.

Autore dalle mille vite precedenti in cui è stato: insegnante di matematica, giornalista scientifico, dottore in linguistica, presidente di un laboratorio di autori che si dilettano a giocare con le parole e gli esercizi linguistici.

Il libro è snello e corre veloce, racconta l’ostinazione di un uomo maturo che cerca di conquistare una giovane recalcitrante.
L’autore non attribuisce loro alcun nome se non «il nostro eroe» e il corrispettivo femminile; l’uomo è alla soglia dei 50 anni mentre la ragazza ne ha 20 di meno, è originaria della Scozia ed è lì che va a trovare sua madre.
Dopo una relazione breve e furtiva tra i due, lei non intende andare oltre, refrattaria a un legame più solido e impegnativo. Di amore non intende parlare, tantomeno con lui.

Le Tellier ci racconta l’inseguimento del protagonista, la sua ostinazione, i suoi pensieri parecchio cerebrali su fatti e misfatti della vita.
Tutto sommato la storia di fondo sembra banale; una coppia che coppia poi non è e mai sarà.
Eppure la bravura di Le Tellier nell’addentrarsi nelle delusioni e nelle rincorse dell’esistenza si ammanta di una piacevolissima ironia e autoironia.
Queste sono anche pagine di viaggio attraverso le suggestive lande scozzesi, magnifico sfondo alla storia.

 

 

Simonetta Agnello Hornby – Costanza Gravina “La cuntintizza” -Mondadori- euro 19,00

La “cuntintizza” è una parola siciliana che non ha traduzione e sta a indicare quella leggera sensazione di piacere che possiamo trovare nelle piccole e semplici cose di tutti i giorni. Di questi stati di grazia hanno scritto Simonetta Agnello Hornby e sua nipote Costanza, che di mestiere fa la farmacista ma in queste pagine se l’è cavata egregiamente anche come scrittrice.
Un libro a 4 mani che raccoglie una messe di momenti, aneddoti, scorci della storia familiare e ricordi delle antenate di questa famiglia, profondamente radicata in una Sicilia che sa di arance, sapori e odori legati al sole e alla terra.
Tra i momenti di cuntintizza ci sono riti quotidiani e consolidati come bere il caffè e gustarselo a fondo. Per entrambe va bevuto rigorosamente amaro, però differisce la preparazione.
Per la Agnello Hornby il bello è farlo nella caffettiera napoletana; quella che si gira di colpo, fa la magia, e uno dei piaceri consiste proprio nel sentire il caffè che cade nella parte sottostante.
Per Costanza, invece, niente può superare la classica moka. Comunque sia, quella tazzina è uno dei momenti di maggior cuntintizza.

Tra gli altri, entrambe concordano sull’intensa bellezza del pulire frutta e verdura, primo contatto che precede la cottura: la mondatura delle foglie di insalata sembra non avere eguali. Oppure il ricordo legato all’infanzia della Agnello Hornby, il piacere che provava nel gustare le palline di zucchero imbevute di caffè.

E così via, di aneddoto in aneddoto, incluso un esaustivo elenco dei più importanti momenti di cuntintizza: dallo scambio di coccole con il nipotino al fare la spesa con una certa disposizione d’animo.
Abbondano nel libro tanti esempi che esprimono il significato di questa parola che allude ad alcune semplicissime ragioni della bellezza del vivere quotidiano.
E per contro nel libro si additano anche i nemici della cuntintizza, persone incapaci di vedere il lato migliore di piccoli momenti.

 

Gianrico Carofiglio “Rancore” – Einaudi- euro 18,50

Ecco una nuova avventura per l’ex Pm Penelope Spada: 45 anni, ex campionessa di salto con l’asta, intelligenza acuta e bellezza che non passa inosservata. Era un Pubblico Ministero in piena ascesa quando la sua carriera ha subito una battuta d’arresto ed è stata costretta a lasciare la magistratura. Si è reinventata come investigatrice privata e questa è la sua seconda avventura, quella che la costringe anche ad affrontare i demoni interiori, a cercare di risollevarsi dal senso di colpa, non solo affogando il dolore in alcool e sigarette.
Il suo nuovo ufficio consiste in una stanza nel retro di un bar, è lì che riceve la clientela. A chiedere il suo aiuto è una giovane, figlia di un ricco e potente chirurgo, il barone universitario Vittorio Leonardi morto improvvisamente tempo prima. Il referto medico aveva attribuito la repentina dipartita a cause naturali, ma la figlia si trova ora in difficoltà perché il padre si era risposato con una soubrette televisiva, alla quale nel testamento, aveva lasciato il suo patrimonio.
Dai dubbi della figlia parte l’indagine di Penelope. Ricostruisce la vita e l’odiosa personalità di Leonardi, che è stato anche un ex politico, uomo arrogante, spregiudicato, cinico. Una persona sgradevole, parecchio incline a narcisismo e cattiveria.
E per Penelope questo non sarà un caso qualunque; perché Leonardi era stato protagonista dell’indagine che lei aveva condotto come Pm 5 anni prima. Verteva su una loggia massonica segreta, che includeva pezzi grossi della politica, dell’imprenditoria, della finanza, luminari e magistrati che, con cadenza settimanale, si riunivano per decidere le sorti del paese.
L’inchiesta era stata il suo inciampo (mai metabolizzato) ed ora l’occasione si presenta ghiotta perché permetterebbe a Penelope di risolvere parte dei suoi problemi. Ad affiancarla nella vita adesso c’è la fedeltà assoluta del suo cane, Olivia.
Un’indagine che offre a Penelope la possibilità di rivedere ed assorbire il peso della sua colpa passata.
Un giallo in cui Carofiglio tesse, poco per volta, la tela che alla fine permette al lettore di fare tutti i collegamenti decisivi.
E mette a nudo concetti chiave come rancore, senso di colpa e redenzione. Inoltre porta a interrogarci anche sul limite da rispettare nelle inchieste e negli interrogatori.

 

Rock Jazz e dintorni: Carmen Consoli e i Litfiba

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. A Caselette al Civico 25 si esibisce Paul Gilbert.All’Alfieri di Asti la Swingers Orchestra rende omaggio a Count Basie. A Collegno per “Flowers” arriva Caparezza.

Martedì. Al Blah Blah sono di scena i Saraka. Ad Asti il jazz di Gianluca Petrella e Pasquale Mirra. Carmen Consoli è protagonista a “ Flowers” mentre a Vercelli è di scena Irene Grandi. Al debutto “Astimusica” con il rapper Rhove.

Mercoledì. Al Blah Blah suonano i MFC Chicken. Ad Asti si esibisce il trio di Eleonora Strino con il sassofonista Seamus Blake. Al Forte di Bard arriva Elisa. A “Flowers” è di scena Gemitaiz.

Giovedì. Al Blah Blah suonano i Bellrays. Per “Flowers” arriva Manuel Agnelli. Ad “Astimusica” si esibisce Gianluca Grignani.

Venerdì. Nel Sound Garden dell’Hiroshima Mon Amour è di scena la cantautrice Prim.  Per “Flowers” si esibisce Willie Peyote. Al Csa Murazzi suonano gli OTR.

Sabato. Al Blah Blah si esibiscono i Cripple Bastards. Ad Alba debutto di “Collisioni” con Blanco e Gianmaria. Alla Tesoriera per “Evergreen Fest” canta Nada. Al Bunker è di scena Dj Gruff.A Stupinigi Sonic Park” concerto di congedo per i Litfiba.

Domenica. Per “Monfortinjazz” suona il virtuoso della chitarra Matteo Mancuso. Per “Flowers” si esibisce Ernia. A “Collisioni” suonano i Pinguini Tattici Nucleari e La Rappresentante di Lista.

Pier Luigi Fuggetta

A Marco Grilli il riconoscimento di miglior burattinaio d’Italia

Con il premio Otello Sarzi edizione 2022

 

Marco Grilli è  il migliore burattinaio di Italia e a darne conferma è  giunto un importante riconoscimento, il  il premio Otello Sarzi 2022 nella sezione del teatro di Figura, appena assegnato allo spettacolo dal titolo “Gianduja e la farina magica”.

Lo spettacolo “Gianduja e la farina magica” è  stato premiato con la seguente motivazione : “il classico Gianduja che appassiona e avvince il pubblico di tutte le età rivive magistralmente nella baracca di Grilli, riuscendo, attraverso la tradizione, ad attrarre la moderna contemporaneità”.

“In un momento particolare per l’arte dei burattinai come quello che stiamo vivendo  – ha dichiarato Marco Grilli – un riconoscimento di questo prestigio ci fa particolarmente piacere e conferisce energia e entusiasmo necessari per provare a fare ancora meglio nel futuro”.

Il Premio Otello Sarzi è  giunto quest’anno alla sua centesima edizione e rappresenta il più prestigioso e storico riconoscimento del comparto. La Compagnia Marionette Grilli è stata fondata da Augusto Grilli nel lontano 1979 e dal ‘90 ha sede presso l’Alfa Teatro e diretta dal figlio del fondatore, Marco Grilli.

Ma la storia della famiglia Grilli è  ancora più ricca, in quanto i fondatori dell’Alfateatro, Augusto e Mariarosa, coppia insieme artisticamente e nella vita da oltre cinquant’anni, sono stati anche capaci di creare una collezione di marionette, che include pezzi di grande valore artistico, compresi all’interno di un arco temporale che va dal Settecento fino ad oggi, e sempre incrementata da nuove acquisizioni. Si tratta di un patrimonio di circa 26 mila oggetti, compresi scenari, teatrini, costumi, marionette, burattini e ombre, provenienti da diversi Paesi del mondo quali Francia, Cecoslovacchia, Cina, India, Turchia, Birmania, Stati Uniti.

Si tratta di materiali raccolti in tanti anni di storia del teatro marionettistico da Augusto, che ne è  anche stato sapiente costruttore e dalla moglie Mariarosa, scenografa, sarta, catalogatric; da tempo hanno un erede in un grande maestro, Marco Grilli, che con la sua capacità li rende vivi sul palco e in grado di trasmettere sentimenti umani agli spettatori.

I libri dell’estate

Nel pieno dell’estate più torrida degli ultimi anni volete sapere di quali libri si parla sul gruppo facebok Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri?

La nostra redazione ha selezionato per voi Sembrava un British invece era un Merdish il diario della gatta filosofa, scritto da Olivia Ninotti, che sta spopolando in rete; secondo posto per Spatriati, ultimo romanzo di Mario Desiati vincitore del Premio Strega; infine, terzo posto per Il rosmarino non capisce l’invernodi Matteo Bussola, romanzo corale incentrato sulla nascita dei sentimenti.

 

Andar per libri

Si svolgerà dal 20 al 25 agosto, a Senigallia (An) Ventimila Righe Sotto I Mari, In Giallo, Festival del noir e del giallo civile: tra gli ospiti di quest’anno gli scrittori Giancarlo De Cataldo, Alessandro Robechi, Gabriella Genisi, mentre la mostra a tema sarà dedicata a Novant’anni di giallo italiano. Tutte le informazioni sul sito della manifestazione.

Incontri con gli autori

Anne Hamilton è l’autrice di Fuga Da Parigi, una delle ultime proposte de La Nave di Teseo: l’abbiamo intervistata.

Vittorio Sandri è lo scrittore ferrarese autore de L’Educazione Di Giulia, uno degli ultimi successi Faust Edizioni: lo abbiamo incontrato.

Giorgio Secchi, giornalista e autore televisivo e teatrale ha esordito nel campo della narrativa con Non C’è Tempo Per Un Tango (Bookabook, 2022) una storia sul tempo e sui tempi dell’amore. Novità in Libreria lo ha intervistato.

Per questo mese è tutto: vi ricordiamo che se volete partecipare ai nostri confronti, potete venire a trovarci su FB e se volete rimanere aggiornati sulle novità in libreria e gli eventi legati al mondo dei libri e della lettura, visitate il nostro sito ufficiale all’indirizzo www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Buone letture!

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Se l’“Imbarchino” diventa “Imbarkino”

Al Valentino torna, anche quest’estate, il cinema sotto le stelle nel pratone dell’anfiteatro naturale fra le rive del Po

Dal 3 luglio al 7 agosto

Cinema en plein air. E al chiar di luna. Per il quarto anno, torna infatti anche quest’estate, dal 3 luglio al 7 agosto (tutte le domeniche), “Imbarkino”, la rassegna di cinema all’aperto tenuta nel quasi omonimo locale “Imbarchino” nel cuore del Valentino (viale Umberto Cagni 37, tel. 011/0461895), trasformando il pratone – anfiteatro naturale – antistante il fiume, in una sala cinematografica open-air sotto le stelle. Semplicemente una “k” al posto del “ch”. Ed ecco spiegato il titolo della rassegna, organizzata da “Banda Larga APS” (una delle associazioni concessionarie di “Imbarchino”), in collaborazione con “Lights On” (casa di distribuzione di cortometraggi) e “Associazione Zampanò” per il supporto tecnico. Titolo che nasce dal gioco di parole fra il nome del luogo ospitante e “Kino”, in tedesco, per l’appunto, “Cinema”. Ben duemila gli spettatori intervenuti nelle precedenti edizioni, dedicate in particolare al sodalizio fra cinema e musica. Ora, alla sua quarta edizione, “Imbarkino” si concentra su un’eclettica selezione di sei film d’autore,  “accomunati – dicono gli organizzatori –  da storie in grado di emozionare e far riflettere attraverso il racconto di luoghi, vite e imprese straordinarie”. Dal film di apertura della rassegna “Jodorowky’s Dune” (Frank Pavich) dedicato al più grande film di fantascienza mai realizzato, sogno e ambizione del visionario cineasta Alejandro Jodorowsky, passando dalla storia del sedicenne Youri, protagonista della pellicola francese “Gagarine – Proteggi Ciò Che Ami” (Fanny Liatard e Jérémy Trouilh), che non vuole rassegnarsi all’imminente demolizione del proprio complesso abitativo nella periferia di Parigi, fino  alla storia di “Martin Eden”, unico film italiano della rassegna, diretto da Pietro Marcello, giovane marinaio che si innamora di una giovane dell’alta borghesia napoletana e alle misteriose e criptiche vicende degli agenti 223 e 663 nell’iconico capolavoro di Wong Kar-Wai “Hong Kong Express”.

Come per ogni edizione, si confermano anche quest’anno le collaborazioni con i festival cinematografici torinesi “Cinemambiente” e “Seeyousound”Il primo presenta “La Donna Elettrica” di Benedikt Erlingsson, il racconto di una donna che decide di sabotare gli impianti siderurgici che compromettono la vita degli abitanti della verde Islanda scagliando frecce sulle loro linee elettriche; il secondo propone “Solo Gli Amanti Sopravvivono” (“Only Lovers Left Alive”) – onirico film del cineasta americano Jim Jarmusch uscito nel 2013 e diventato subito un’opera di culto tra i cinefili.

Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, a eccezione di “Martin Eden”, proiettato in lingua italiana con sottotitoli in inglese.

L’appuntamento per il pubblico è alle ore 21. Le proiezioni inizieranno alle ore 21.30.

È anche attivo un “form online” a cui è possibile registrarsi per ricevere aggiornamenti sulla programmazione di “ImbarKino”bit.ly/Imbarkino_2022

g.m.

Zucchero “Sugar” Fornaciari al Sonic Park Stupinigi

È quasi sold out lo straordinario concerto che arricchisce il cartellone di un festival sempre più al centro della musica sabato 2 luglio al Sonic Park Stupinigi si aprirà infatti la serie di concerti estivi in Italia per Zucchero “Sugar” Fornaciari, reduce dal grande successo nel Regno Unito per il World Wild Tour e i quattordici entusiasmanti concerti all’Arena di Verona dal 25 aprile all’11 maggio.
A questo link il comunicato stampa completo

Achille Lauro farà tappa nel Parco della Palazzina di Caccia di Stupinigi il giorno dopo, domenica 3 luglio: l’artista romano sarà accompagnato da una orchestra di 52 elementi, oltre ai 5 componenti della band, e metterà in scena uno show tutto nuovo, dagli arrangiamenti ai costumi, evoluzione di tutto ciò che ha mostrato finora.
A questo link il comunicato stampa aggiornato

Beinasco capitale del Gospel

CONCERTO SOTTO LE STELLE …

Sabato 2 e domenica 3 luglio, in occasione dei 25 anni dell’Associazione Voci Libere e del suo Free Voices Gospel Choir, il Comune a sud-ovest nell’area metropolitana di Torino ospiterà “Gospel sotto le stelle”, evento nazionale di riferimento per gli appassionati di musica gospel che richiama ogni anno oltre 3.500 partecipanti con un programma di laboratori corali e coreografici e un grande concerto con star internazionali nella piazza principale

 

Oltre 700 concerti realizzati, 80 coristi, 15 solisti, 4 musicisti, un corpo coreografico di 6 ballerini guidati dalla direttrice Laura Robuschi, 7 compact-disk autoprodotti, centinaia di spettacoli organizzati a tema con laboratori di canto e laboratori di coreografia, corsi di black music nelle scuole di tutto il Piemonte e molteplici partecipazioni presso le maggiori rassegne nazionali di musica gospel. A questo si aggiungono innumerevoli collaborazioni artistiche con docenti di fama internazionale e altrettante collaborazioni con associazioni di volontariato sociale, istituti religiosi, enti pubblici e privati (tra cui: Emergency, AISLA, Altro Domani, AIDO, AIRCC di Candiolo, AVIS, Rainbow for Africa, Sermig, Oltre i Confini, Casa UGI, Fondazione Magnetto, FCA Italy, AC Milan e Juventus FC).

Sono i numeri che ben rappresentano i 25 anni di attività dell’Associazione Voci Libere, no-profit nata allo scopo di divulgare la cultura afro americana e i valori di libertà e solidarietà propri della musica Gospel, che nel 1997 a Beinasco ha dato vita al Free Voices Gospel Choir, tante voci libere e diverse come diverse sono le esperienze, la storia e il sentimento religioso di ogni corista, che confluiscono in un unico canto animato dalla passione comune per un modo di fare musica e lanciare un messaggio di fede e di speranza.

Dal 2000 il Free Voices Gospel Choir è promotore di “Gospel sotto le stelle”, tra le più importanti manifestazioni a carattere nazionale, giunta quest’anno alla 22° edizione, che ha saputo richiamare nel tempo migliaia di cantanti, appassionati e professionisti della musica gospel sotto la guida esperta di artisti internazionali, tra cui: Cheryl Porter, Bob Singleton, Bazil Meade, Daniel Stenbaek, Anthony Morgan, Nehemiah H.Brown, Karen Gibson, Malcolm Chambers, Chris Harris, Rose Harper, Vaughan Phoenix, Wendell Simpksin.

 

L’edizione 2022 di Gospel Sotto le Stelle vedrà la partecipazione eccezionale del Reverendo Calvin Bridges (considerato una “leggenda della musica gospel“, nato a Chicago, erede dei pionieri della musica Gospel e Soul della città culla del Gospel) e del Maestro Rudy Fantin (forte delle collaborazioni con molti artisti di caratura mondiale come Stevie Wonder, Cheryl Porter, Noa, Ian Paice, Swingle Singers, Donald Lawrence, Myron Butler, Michael Stuckey, Michelle John e Karima) che insieme alla Direttrice Laura Robuschi condurranno il coro e gli ospiti partecipanti in un laboratorio corale che abbina studio e formazione ad allegria, spirito di comunità e ricerca delle migliori sonorità che confluiranno nei concerti di sabato 2 (tenuto da ’’Al Ritmo dello Spirito’’ e da Bru.Co) e domenica 3 luglio (Concerto Finale Edition 25° Anniversario Free Voices Gospel Choir) alle 21.30 in Piazza Vittorio Alfieri. La partecipazione ai concerti è libera e gratuita fino a esaurimento posti. Per maggiori informazioni: freevoicesgospel.com

Talento e sogno sono due doni preziosi che non potevo tenere solo per me. Da questo connubio è nato 25 anni fa il Free Voices. Coltivato con amore, dedizione e passione oggi  il sogno è diventato una grande realtà che semina la speranza e i valori della libertà attraverso la musica in pubblico, nelle piazze, nelle chiese, nei  teatri, nelle carceri, nei festival di paese o nei grandi eventi internazionali.

Laura Robuschi, Direttrice e Founder di Free Voices Gospel Choir

 

“Questa del 2022 è per noi un’edizione speciale di Gospel sotto le stelle. Non sono tante le associazioni che con costanza e visione affrontano 25 anni di strada rafforzandosi e ingrandendosi col passare del tempo. Io sento forte l’emozione di condividere questa esperienza con gli amici che da tutta Italia si stanno unendo a noi per una quattro giorni di canto e spiritualità e ringrazio il Comune di Beinasco e tutti i partner che ci sostengono e incoraggiano”.

Sergio Rofi Pallone, Presidente dell’Associazione Voci Libere

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#picassoreloaded, “Le donne” di Stefano Bressani

E’ entusiasmante presentare, nel Museo di Moncalvo, la mostra Picassoreloaded  “Le donne” di Stefano Bressani che fa rivivere le figure femminili dipinte da Picasso, non come imitazione e ripetizione bensì come ripresa creatrice.

E’ lo stesso entusiasmo di quando, nel 2014, curai nelle sale del Castello Paleologo di Casale Monferrato la Mostra “Thinking Pop” del Sarto dell’arte, non ancora famosissimo ma già ritenuto inventore di una forma d’arte unica al mondo, le Sculture Vestite.

Stravolgendo l’immaginario collettivo della disciplina artistica legata al marmo come materiale e allo scalpello come strumento di lavoro, li ha sostituiti con stoffa e forbici in una indissolubile unione di Idea e mestiere, pensiero e lavoro artigianale faticoso e costante continuando uno straordinario innovativo percorso mai concluso di sperimentazione.

Giuliana Romano Bussola