Torna la rassegna cinematografica nel pratone antistante l’Imbarchino.
Sei proiezioni tutte gratuite nel cuore del Parco, a partire dal 9 luglio.
Torino, 4 luglio 2023 – Anche quest’anno la settima arte è la protagonista dell’estate torinese al Parco del Valentino. ImbarKino – il Cinema nel prato torna per la sua quinta edizione con sei imperdibili appuntamenti tutte le domeniche alle ore 21.00, dal 9 luglio al 13 agosto, davanti al locale Imbarchino. Sei pellicole d’autore (tre italiane e tre internazionali) che mescolano sogno e realtà selezionate da Davide Oberto, storico curatore delle sezioni “Documentari” e “Italiana.corti” al Torino Film Festival.
ImbarKino – fusione tra “Imbarchino” e “Kino”, che in tedesco significa cinema – è un’iniziativa con ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione, promossa da Imbarchino e Banda Larga APS, una delle tre associazioni concessionarie dello spazio, che si occupa della programmazione di Imbarchino, con il sostegno di Città di Torino, Circoscrizione 8, Fondazione per la Cultura Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo e Va Lentino S.R.L. Società Benefit.
Come nelle precedenti edizioni, il pratone affacciato sulla riva del Po si trasforma nella “sala” cinematografica a cielo aperto che in questi anni, dal 2019 ad oggi, ha ospitato più di settemila spettatori. L’Imbarchino si conferma così un punto di riferimento culturale per il pubblico del Valentino: uno spazio dove musica, arte e cinema si intrecciano per dare vita ad un’esperienza in grado di valorizzare al massimo il parco, attraverso una proposta culturale che ricerca e propone contenuti dal taglio particolare e ricercato.
Domenica 9 luglio si inizia con Pierrot Le Fou (1965), il capolavoro del regista francese Jean-Luc Godard, per poi proseguire con Atlantide (2021), diretto da Yuri Ancarani, candidato al David di Donatello 2022 per il miglior documentario. La terza pellicola in programma, un’anteprima italiana, è A Magical Substance Flows Into Me (2015) dell’artista di origine palestinesi Jumana Manna. Per la quarta proiezione sarà la volta di un altro film italiano, Gigi la legge (2022), del regista Alessandro Comodin, vincitore del Premio Speciale della Giuria al Festival di Locarno 2022. Protagonista del quinto appuntamento il cinema del Sud-Est Asiatico con il film Lo zio Boonmee che si ricorda tutte le vite precedenti (2010), diretto dal tailandese Apichatpong Weerasethakul. La rassegna cinematografica si chiuderà il 13 agosto con Nemmeno il destino (2004), film ambientato a Torino diretto da Daniele Gaglianone.
Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, ad eccezione dei film italiani, che saranno sottotitolati in inglese, ove possibile. L’appuntamento per il pubblico è alle ore 21.00, tutte le domeniche sera a partire dal 9 luglio fino al 13 agosto, con due extra date di recupero in caso di pioggia previste in calendario. Le proiezioni inizieranno intorno alle ore 21.30 (a seconda del grado di buio presente a quell’ora).
Lorenzo Ricca: “ImbarKino – Il Cinema del Prato è sicuramente uno dei nostri appuntamenti preferiti all’interno complessa e ricca programmazione culturale su cui lavoriamo ogni anno. La sua realizzazione è frutto di un lungo lavoro di co-progettazione, da sempre attuato in collaborazione con una rete di individui ed enti della città (ad esempio, Cinemambiente o Seeyousound), nonché il momento in cui vediamo diventare realtà tutte quelle idee che promuoviamo con il nostro lavoro: una proposta culturale gratuita e aperta a tutti, che attiva la cittadinanza a fruire e vivere il Parco del Valentino, non solo come spazio pubblico ma come spazio aggregativo e partecipativo”.
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E il programma non finisce qui. In concomitanza, infatti, con l’avvio dei saldi estivi, per tutte e due le giornate di venerdì e sabato, le vie del centro storico, ricche di negozi e attività commerciali, faranno le ore piccole con la “Notte Bianca dei Saldi”: le aperture saranno prolungate fino alla mezzanotte affinchè chiunque possa soddisfare la propria voglia di shopping, approfittando degli sconti e di una cornice cittadina assolutamente suggestiva.
Ad esibirsi per primi in piazza d’Armi saranno i cinque componenti (alla voce Antonella Berlier) de “Le Bistrot des Nuages”, interpreti solo e unicamente di musica francese, canzoni storiche – che hanno comunque ispirato anche la canzone italiana, quella di Fabrizio De André su tutte, nata sotto il mito di George Brassens – e non di rado rivisitate in quella chiave swing e manouche propria del grande chitarrista francese Django Rheinardt che, partendo dal musette, approdò al gipsy jazz. A seguire andranno ad esibirsi i “Discovers”, “Bisanzio”, “Antico Sem”, “Voodoo Lake”,“Regione Trucco” e la giovane aostana Helen Aria, al suo attivo già alcuni album, l’ultimo “Proxima Centauri” del 2022 (Prod. Momo Riva).
Ospite d’eccezione, come detto, l’artista basco di Burgos (Castiglia e Leòn) Tonino Carotone(al secolo Antonio De La Cuesta), con il suo ultimo “Etiliko Romantiko” (15 brani, cantati in italiano, spagnolo, inglese, francese e greco) in cui il cantautore celebra il suo amore per l’Italia e per i Paesi del Mediterraneo in generale, oltre ad evidenziare la sua devozione per la vita e la propria vicinanza agli “ultimi”, ideale da sempre condiviso con il suo grande amico Don Gallo. I suoi miti musicali: Fred Buscaglione (per il look, in particolare) e Renato Carosone, da cui deriva il nome d’arte e con cui ha avuto l’onore di incidere un’ indimenticabile versione di “Tu vuò fa l’americano”. Carotone arriva in Italia per la prima volta nel 1995 ma raggiunge successo e grande pubblico solo nel 2000 con l’album “Mondo difficile” che diventa subito “Disco d’Oro”. Nel 2017 viene battezzato “Cittadino romagnolo nel Mondo” dalla famiglia Casadei per l’interpretazione in spagnolo del celebre successo “Romagna Mia”. Nel novembre del 2021 pubblica per “Maninalto!” “Whisky Facile” l’album tributo al suo grande idolo Fred Buscaglione, in occasione delle celebrazioni per i suoi 100 anni dalla nascita ( Torino, 23 novembre 1921). L’anno seguente lo ritroviamo nel disco degli “Africa Unite”cantando il brano “Tuyo”, colonna sonora della fortunata serie Tv “Narcos” prodotta da “Netflix”.
Il termine va preso con le molle perché è un calderone enorme che include più attività. C’è chi come me fa ricerca seria, con professionalità e rispetto dei luoghi.
La
A volte mi sento piccolo come una formichina di passaggio, perché i tempi dell’uomo sono minuscoli riferiti a quelli dell’architettura che svela anche le storie dei vari gattopardi.
