8-9 settembre 2023
Il borgo di San Raffaele Alto (TO) si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto.
Arte, musica e spettacoli animeranno le due serate settembrine per portarci in un mondo magico in cui c’è spazio per rallentare, fermarsi e lasciarsi stupire dagli allestimenti e dagli spettacoli, in un festival poetico, a lume di candela, in cui gli spettatori saranno guidati in un mondo dalle atmosfere lunari con incontri lunatici.
Il programma del festival e gli artisti:
Dalle 21:00 si alterneranno, tra le piazze e le vie, 13 compagnie di spettacolo che faranno diverse repliche durante le serate.
Programma dettagliato:
L’ingresso al festival è libero.
Artisti:
Cappellai Matti trio di accoglienza al festival
Mr. Blue – Paki Bellamonte, spettacolo di mimo
Rulas Quetzal, spettacolo di fuoco
Irene Rametta, Serenata di luna, concerto aereo per sognatori
Jacopo Tealdi- U.Mani.Tà- cabaret interamente fatto a mano
Una luna per rinascere con Simona Piras e Stefano Passarella, istallazione interattiva
LAMBE LAMBE, teatrini in miniatura
Live visual/dj set Andrea Sbra Perego a cura di Palazzo Atelié
L’Astronomo, Giampaolo Culla, spettacolo di mimo
Un punto tra parentesi, Lucrezia Scalzotto, performance
Vito, il segui persone, performance di mimo
Bianca e Nerone, performance di mimo
Lunad – Fabrizio Merlo – performance mimo
Vestali di luna, a cura di ASD APS Insieme Danza, performance di danza
Durante il festival, a cura della Pro Loco di San Raffaele Cimena, si potranno trovare:
· Navette gratuite, con partenza da via Piemonte 6 e piazza Europa, San Raffaele Cimena per poter accedere al borgo storico;
· Padiglione enogastronomico, aperto dalle 19 nel borgo storico di San Raffaele Alto.
La realizzazione di questo evento su territorio è stata resa possibile dalla collaborazione tra la Pro Loco di San Raffaele Cimena e l’associazione culturale Dn-Art.
|
I link ai social: https://www.facebook.com/MoonFestival2023 https://instagram.com/moonfestival_?igshid=MzNlNGNkZWQ4Mg==
|




Una spada nella pietra di fronte al castello medioevale della Rotta a Moncalieri, il castello che fu dei Templari e dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Un altro mistero attorno al maniero già ricco di leggende e fantasmi? Un nuovo capitolo nella storia di questo castello, templare ottocento anni fa, che continua a far parlare di sé e che attira studiosi e appassionati di storia medioevale da ogni parte d’Italia? Nulla di tutto ciò, nessun mistero, almeno questa volta, ma una sorpresa c’è. La novità è la presenza di una spada conficcata in una grossa pietra di fronte al castello. La spada è opera dell’artista e ricercatore storico Francesco Lorusso Léon nonché custode del castello de La Rotta. È in onore dei Templari e di tutti i cavalieri che hanno difeso il castello e che hanno servito l’Ordine del Tempio.
Dopo la soppressione dell’Ordine del Tempio il castello fu acquisito dall’Ordine dei Gerosolimitani di Gerusalemme che nel Quattrocento lo ristrutturarono ampiamente. Con la torre di vedetta, il grande cortile interno, l’ospizio per i pellegrini, la cappella, le stalle, il pozzo e i magazzini presentava l’aspetto di una vera “domus” templare. Negli anni Ottanta il maniero fu restaurato. Sotto il castello ci sarebbe ancora oggi una galleria scavata per raggiungere Moncalieri o il borgo di Gorra. Come arrivare al Castello della Rotta? È facile ma ci si può anche perdere se non si conosce bene la zona. Quindi meglio usare il navigatore e segnare strada Tetti Sapini-Moncalieri ed è fatta. Si trova in campagna nella frazione La Rotta di Moncalieri, tra la statale e l’autostrada Torino-Savona e lo si raggiunge dopo aver percorso un breve sentiero sterrato. Filippo Re


