In prima nazionale nel rinnovato Alfieri, repliche ancora stasera e domani
È pensato e realizzato in grande “Cabaret” che nei giorni scorso ha avuto il suo debutto nell’elegantemente rinnovato teatro Alfieri torinese. È pensato e realizzato in grande nella produzione del Fabrizio Di Fiore Entertainment come nella regia firmata a quattro mani da Arturo Brachetti e Luciano Cannito (sue anche le coreografie) che hanno costruito il privato e il divertimento del Kit Kat Klub – nel doppio piano della scenografia firmata da Rinaldo Rinaldi (il vagone di un treno e una vecchia stazione, una camera d’albergo di poverissime pretese, un negozio di frutta e verdura, le luci dello spettacolo nel più trasgressivo dei locali della Berlino d’inizio anni Trenta; e poi la grandezza di una città, lassù dove trova posto l’orchestra dal vivo) – con un invidiabile ritmo, con il divertimento che non tralascia lo spazio ai momenti di una tragedia che sta per esplodere, ai sogni e al loro infrangersi contro una realtà troppo amara e dolorosa, alle passioni, alla spensieratezza, alla libertà anche sessuale che invadevano quegli anni: arrivando oggi “Cabaret”, diremmo, a proposito, nel filtrare le atmosfere che ci circondano e di cui ogni giorno siamo spinti a guardare.
Il film omonimo di Bob Fosse (otto Oscar su dieci candidature nel ’73) ci ha insegnato l’ascesa e la caduta della spericolata Sally Bowles, cantante di quel locale, e di Cliff Bradshaw, scrittore americano di molte idee e di poca fortuna, ridotto nel suo soggiorno nella capitale tedesca (“Willkommen”) a pensare di fornire lezioni d’inglese, altroché il grande romanzo!, dietro cui il romanziere Christopher Isherwood con molte libertà nascose se stesso, anche lui ospite della sorta Repubblica di Weimar a raccogliere materiali di vita e di esistenze che convoglieranno in seguito in “I am a Camera” e “Addio a Berlino”. Un amore che nasce e sembra eterno, incosciente e solido, mentre tutto sembra votato al piacere e alla spensieratezza, al successo (“Money Money”), mentre iniziano a comparire le nubi del nuovo regime, la Notte dei lunghi coltelli e l’affidamento del Cancellierato al futuro dittatore, mentre le prime squadre prendono a intonare “Il domani appartiene a noi”, come suona il titolo di una delle più belle canzoni del musical (e uno dei momenti di più tragica poesia del film; le musiche sono di John Kander, le parole di Fred Ebb, il libretto di Joe Masteroff). Sally continuerà a costruire e a sperare in una carriera di cantante all’interno del club, perché la vita dopo tutto é un grande “Cabaret”, Cliff tornerà in America, una vera fuga, come in quegli anni abbandonavano e fuggivano il mondo tedesco maestri del cinema come Billy Wilder e Otto Priminger, Robert Siodmak e Fritz Lang, Fred Zinnemann e Max Ophüls, senza la speranza di ritornarvi. Era un mondo che offendeva gli angoli anche appartati e semplici degli affetti privati, come quelli dell’affittacamere Fraulein Schneider e dell’anziano Herr Schultz, un ebreo ancora orgoglioso di essere tedesco: anche per loro un tempo breve di affetti e il doveroso distacco, di fronte ad un futuro più che incerto.
Brachetti credo si sia ritagliato maggiormente i momenti del Kit Kat Klub, con i suoi numeri di Maestro delle Cerimonie, il vulcanico Emcee. Coordina, canta, commenta, chiama il pubblico (di oggi) a testimone, intenso e vero motore di quell’angolo di decadenza. Brevi e più ampi momenti in cui non ha rinunciato ad essere Brachetti, regalando ancora una volta quei flash di trovate – è sufficiente un cambio velocissimo, un abito che appare inspiegabile, uno stupore, una smorfia, una trovata mai superflua, trova anche lo spazio per citare quel nanerottolo del suo fuhrer con un mappamondo, in preciso memento chapliniano – che ce lo fanno ad ogni occasione apprezzare. Ha alle spalle quel mostro sacro di Joel Grey (che si guadagnò l’Oscar come migliore attore non protagonista nel film di Fosse) e parecchi altri: ma il suo sberleffo, i suoi grumi di cattiveria e di diabolico, la sua gran capacità di condurre il gioco sino in fondo, sino a mostrarsi come un prigioniero pronto a entrare tra la nebbia di una camera a gas, un vecchio pastrano addosso e una fascia gialla (di ebreo) e una rosa (di omosessuale), ne decretano il pieno successo. Se lasciamo a Luciano Cannito la supervisione dell’alternarsi e dell’amalgamarsi delle vicende, quei momenti più intimi che potrebbero affaticarsi di troppi sentimentalismi e che al contrario ne sono tenuti fuori dallo sguardo disteso sulla realtà, se diamo a lui e ai suoi collaboratori l’efficace trasposizione italiana dei testi, ottima, sinceramente udibile, semplicemente quotidiana, laddove in altri musical si è incappati in nuovi testi per molti versi stonati e ridicoli, allora il successo è completo. Diana Del Bufalo combatte, pure lei, contro un altro mostro sacro che si chiama Liza Minnelli. Non puoi non “rivedere” certi occhioni sgranati, certi numeri perfetti, certe scene che da cinquant’anni ti stanno nella memoria: ebbene, ad una delle (poche) repliche a cui ho assistito, la sua Sally se la è costruita a poco a poco, piena di grinta, sempre più con ricchezza di particolari, caparbietà, leggerezza, sfrontataggine, humour e vagonate d’affetto, il continuo e disperato voler chiudere gli occhi dinanzi alla tragedia che avanza. Costruzione che sfocia in una personalissima versione di “Cabaret”, travolgente.
Ma tutti quanti, e non è davvero la frase che parecchie volte si sforna per il dovere di non dimenticare nessuno, sono dei necessari quanto autoritari tasselli nella storia. Christine Grimandi, bella prova d’interpretazione e di voce, e Fabio Bussotti, la coppia d’attempati innamorati, il Cliff di Christian Catto, le sortite a sfondo pubblicitario/erotico di Giulia Ercolessi, giovane signorina Kost che ha un forte debole per i marinai, ballerine e ballerini che entrano ed escono a riempire letteralmente di bravura l’intero palcoscenico. Ultime repliche torinesi stasera (ore 20,45) e domani domenica 15 (ore 16), poi una lunga tournée attraverso lo stivale. Un successo.
Elio Rabbione
Nelle immagini: Diana Del Bufalo e Arturo Brachetti principali interpreti; un momento dello spettacolo.
Dal 14 al 15 ottobre 2023 torna Floricola, la mostra mercato del florovivaismo di qualità, si terrà a Torino in Via Roma, in una delle vie più prestigiose di Torino. L’evento offrirà ai visitatori la possibilità di scoprire e acquistare piante di alta qualità, provenienti da produttori italiani, specializzati in ogni tipo di pianta.
Floricola non sarà solo una mostra mercato, ma anche una serie di eventi educativi, come conferenze ed esposizioni di piante sensoriali a cura di UICI, che metteranno in luce l’importanza delle piante per la conservazione dell’ambiente e la salute umana. Ci saranno inoltre attività per bambini, tra cui laboratori e giochi per imparare l’importanza delle piante per l’ecosistema.
Gli appassionati di giardinaggio potranno incontrare il “dottore delle piante”, un esperto che fornirà consulenza personalizzata su tutte le questioni relative alla cura delle piante, dalle tecniche di potatura al controllo dei parassiti, alla scelta delle piante adatte all’ambiente e alla gestione delle malattie delle piante.
Floricola è un’occasione per imparare a conoscere piante autoctone, piante rare e piante esotiche.
Il giardinaggio di qualità rappresenta anche una forma di investimento per il futuro, perché le piante aiutano a purificare l’aria e a ridurre il livello di inquinamento. Floricola metterà in evidenza anche l’importanza della biodiversità e della conservazione delle specie vegetali, che possono fornire soluzioni per molti problemi ambientali, tra cui l’inquinamento e il cambiamento climatico.
In sintesi, Floricola rappresenta un evento unico nel suo genere, che offre ai visitatori la possibilità di scoprire e acquistare piante di alta qualità, apprendere nuove tecniche di giardinaggio e approfondire le proprie conoscenze sulle piante e l’ambiente. La mostra mercato è anche un’occasione per incontrare altri appassionati di giardinaggio, scambiarsi informazioni e suggerimenti, e creare nuove connessioni.
Non perdete l’occasione di partecipare a Floricola, che vi offrirà un’esperienza unica e indimenticabile, in un ambiente piacevole e accogliente, che celebrerà il mondo vegetale sotto ogni sua forma e aspetto.
Ritorna il Festival “dal naso tondo tondo e rosso rosso”
Dal 13 al 22 ottobre
Chiamatele pure “pagliacce” e non preoccupatevi di possibili ceffoni. Non si offenderanno. Anzi. La loro è infatti una scelta d’arte e, come tale, anche di vita. E il loro amatissimo, perfino terapeutico, mestiere, quello di far di tutto (coloratissimi abiti più che stravaganti e l’immancabile “nasone tondo tondo e rosso rosso”, la “più piccola maschera del mondo” ) per donare sorrisi a quanti (tanti di questi tempi!) ne hanno più bisogno e per scavare nel buio dell’anima spiragli preziosi di serenità, di allegria e divertimento. Un sorriso, a volte basta poco, a grandi e piccini. Imminente il loro arrivo sotto la Mole, con la città che, da venerdì 13 a domenica 22 ottobre, diventerà capitale delle “donne clown”. Ritorna infatti a Torino, dopo il grande successo della prima edizione, “Pagliacce – Festival internazionale di donne clown”, un evento che porta in Piemonte le migliori artiste internazionali della “clownesca comicità” pronte, certo, a far ridere i piccoli, ma non di meno gli adulti.
A organizzare il “Festival”, realizzato con il sostegno del “Ministero della Cultura” e della “Fondazione CRT” ( e con il patrocinio del Comune di Torino), è il duo comico torinese “Le due e un quarto”(Martina Soragna, direttrice artistica, e Silvia Laniado) in collaborazione con “Pagliacce Network”, la prima rete italiana di “donne clown”, che oggi raggruppa ben 113 artiste. “Non esiste – sottolinea Martina Soragna – un altro festival internazionale di ‘donne clown’ in Italia. All’estero esistono Festival simili in Portogallo, Spagna, Francia e America Latina. In Italia, Torino è, in qualche modo, la prima città all’avanguardia nel settore”. Quartier generale italiano sarà lo “Chapiteau Madera”, montato in via Niccolò Paganini 0/200 (Bunker). Prevista, però, anche un’incursione al “Balon”, proprio durante il mercato del sabato che diventerà scenografia di un’anteprima nazionale, ovvero dello spettacolo itinerante “B.O.B.A.S” (sabato 14 ottobre, ore 11,30) della compagnia spagnola Jimena Cavalletti. “Kermesse” di spettacoli tutti al femminile “Pagliacce” coinvolge quest’anno 51 tra compagnie e artiste, tra cui spiccano alcune ospiti internazionali di notevole levatura: da Jimena Cavalletti aColette Gomette & Anna De Lirium, fino aMireia Miracle e alle sei performer del“Kolektivo Konika”. “Quest’anno – spiega ancora Martina Soragna – c’è una fortissima componente spagnola tra le artiste coinvolte, a dimostrazione del fatto che in Spagna la ‘clownerie’ femminile è molto sviluppata: esistono infatti molte compagnie e più di un Festival solo di donne clown”. Il palinsesto propone, come lo scorso anno progetti per i più piccoli e spettacoli pensati anche per gli adulti. Novità dell’edizione 2023 sono gli “spettacoli musicali” in orario notturno e i “dj set” per tirare a fare tardi: tre quelli in cartellone. Per i bimbi, sarà anche proposto, nel weekend, il “Biblioclown”, un laboratorio gratuito di avvicinamento al circo contemporaneo e al mondo dei clown, attraverso libri e giochi teatrali. Davvero molto fitto il programma messo in campo. Impossibile citare tutti gli appuntamenti. Per una visione dettagliata, si invita a consultare: www.pagliacce.it.
Ad aprire comunque le danze, venerdì 13 ottobre (ore 21), sarà il Network “Pagliacce cabaret”: un pot-pourri che vede in scena 14 donne clown selezionate tramite call aperta internazionale e che spazieranno incredibilmente dalla visual comedy, al canto, alla comicità di parola e al teatro comico-surreale. Grande attesa anche per Jimena Cavalletti (nata a Buenos Aires e residente a Valencia, oltre 25 anni di carriera) che si esibirà eccezionalmente al “Balon”, sabato 14 ottobre(ore 11,30) con altre due clown (Lisa Madsene Laia Sales), nello spettacolo musicale ed itinerante “B.O.B.A.S.”, mentre domenica 15(ore 21) porterà in scena “Mecha show you”, interpretando una donna vera forza della natura, disposta (insieme ai suoi fedeli compagni, una batteria, un telefono ed il suo successo) a “dare la vita per la gioia universale”. Non meno forti le aspettative per l’anteprima nazionale (sabato 14 e domenica 15, ore 18) di “Rojo” con la madrilena “Mireia Miracle Company”, spettacolo di clown che parla di esodo e confini, già “Premio Circaire 2017” e “Zirkòlika Emerging Artist Award 2018”, “un grande omaggio al clown contemporaneo, che ricorda il cinema muto di Charlie Chaplin”.
Il “Talk”, una delle novità di questa edizione. Sabato 14 ottobre, alle 15, ci sarà un incontro aperto al pubblico con varie artiste e Paolo Apolito, antropologo italiano, dal titolo “Clown, donne e società: dagli stereotipi all’ innovazione per un impatto rivoluzionario” : l’idea è quella di riflettere su come, evolvendo dalle tipologie di comicità femminile del passato, “le clown donne di oggi possano avere un impatto culturale ma anche sociale innovativo e significativo”. Al “talk” saranno presenti anche Francesca Martello, clownessa, che ha scritto un libro sulle donne clown italiane , dal titolo “Più uniche che rare” e Maria Vittoria Vittori che presenterà il suo libro “La rivoluzione in pista. Storie di donne, circo e libertà”, edito da “Iacobelli”. Sette storie di acrobate e scrittrici, Charlot e Moira Orfei, filosofe e clown: “un vertiginoso viaggio nel mondo del circo e delle artiste che lo hanno abitato e raccontato”.
g. m.
Nelle foto: “Le due e un quarto”; Cabaret “Pagliacce”; “Rojo”
Al via il festival Women in The city
A Torino al via giovedì 12 ottobre, il festival dedicato a favorire le prospettive di genere e immaginare città più eque.
La manifestazione andrà avanti fino al 15 ottobre.
Un festival in 4 giorni, con 150 ospiti per 12 panel e 50 eventi in 16 location: si apre domani – 12 ottobre – la prima edizione di Women in The City, l’appuntamento ideato dall’Associazione Torino Città per le Donne. La manifestazione, cheandrà avanti fino al 15 ottobre, promuove l’avvio di una riflessione comune che favorisca le prospettive di genere nelle politiche locali, rendendo gli spazi e le pratiche cittadine accessibili, inclusive ed eque. I temi che faranno da filo conduttore di questa prima edizione saranno l’ambiente, la leadership, l’innovazione e lamedicina di genere, la città fisica e la mobilità, la cultura, lo sport, la violenza di genere. Un programma – fatto di momenti On e altri Off organizzati grazie alla partecipazione di oltre 60 associazioni e reti del territorio torinese – pensato per calarsi nel vivo del gender mainstreaming e che prende avvio dall’esperienza maturata dall’Associazione presieduta e fondata da Antonella Parigi – manager culturale, ex assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, fondatrice della Scuola Holden e del Circolo dei Lettori.
L’inaugurazione è prevista per le ore 17 nella Sala Bobbio (ex Curia Maxima, via Corte d’Appello 16). Saranno presenti la presidente Antonella Parigi; Jacopo Rosatelli, Assessore al Wefare, Diritti e Pari opportunità della Città di Torino; Fulvio Paganin, Direttore del Distretto Cinema; Elena Apollonio, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Torino e Maria Grazia Grippo, Presidente del Consiglio Comunale di Torino.
A seguire, all’Ultraspazio Club (via San Francesco da Paola 17, dalle ore 18.30 alle ore 20.30) si terrà l’evento Ambiente/Transizione verde inclusiva con Elena Bonifacio-Gianzana, Project Management Assistant Westport Fuel Systems Inc; Maura Crudeli, Vicepresidente Yourban 2030; Chiara Foglietta, Assessora Transizione Ecologica e Digitale, Innovazione, Mobilità e Trasporti del Comune di Torino; Elvira Marasco, Presidente AW20 e Marta Maroglio, attivista Friday for Future Torino.
La prima giornata si concluderà alle 21 (presso Ultraspazio Club) con la lectio magistralis Lavoro femminile: la forza delle donne, la debolezza delle politiche tenuta dalla statistica Linda Laura Sabbadini, pioniera europea delle statistiche per gli studi di genere, già Direttrice ISTAT.
È possibile consultare gli appuntamenti on e off del festival al seguente link: https://www.torinocittaperledonne.org/women-thecity.
Gli appuntamenti sono liberi e con accesso gratuito. Per l’incontro Ambiente/Transizione verde inclusiva, è possibile l’accreditamento per la formazione all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Per tutti i dettagli e le informazioni sul festival e per scoprire il programma, consultare https://www.torinocittaperledonne.org/women-thecity.
Il festival “Women and the City” è organizzato dall’Associazione Torino Città per le Donne con il contributo del Comune di Torino, della Fondazione Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT, della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, dell’Unione Industriali di Torino. Media partner La Stampa. Maggiori informazioni su https://www.torinocittaperledonne.org/
FONDAZIONE TORINO MUSEI
13 – 19 ottobre 2023
VENERDI 13 OTTOBRE
Venerdì 13 ottobre ore 15
MEDICINA CINESE CLASSICA. Energie del sentire
MAO – evento a cura dell’associazione MioMAO nell’ambito della Settimana della Cultura UNI.VO.C.A.
A cura di Andrea Cantore, medico chirurgo ed esperto di medicina tradizionale cinese.
Energie del sentire, uno sguardo all’universo delle emozioni umane secondo la medicina cinese tradizionale.
Ogni società umana si fonda su una visione del mondo fondamentale e condivisa, insegnata alle nuove generazioni come base per l’acquisizione di conoscenza. Questo vale sia per il cosiddetto mondo esterno come per quello interno, dei pensieri, delle immagini e delle emozioni. La conferenza si riferirà a questa visione interna della vita emozionale tratta dai fondamenti della medicina cinese antica ed alla sua profonda risonanza con l’essere umano di ogni tempo.
Durante la conferenza si farà esperienza di alcuni semplici esercizi tratti da arti tradizionali del movimento (Tai Ji Quan, Dao Yin…) basate sugli stessi principi fondanti della Medicina Cinese antica.
È consigliato un abbigliamento comodo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
SABATO 14 OTTOBRE
Sabato 14 ottobre
PLAY TEST IN MUSEO
MAO – play test del nuovo librogioco Ryu – attività gratuita per bambini e ragazzi da 8 a 14 anni
Aiuta il draghetto Ryu a salvare la pelle e diventa protagonista di una divertente avventura!
Dal 14 ottobre al 26 novembre (con preferenza per il fine settimana) ragazzi e ragazze da 8 a 14 anni sono invitati al MAO per partecipare a sessioni gratuite di play test del nuovo “videogioco su carta” del Museo, un librogioco per esplorare le collezioni del museo e scoprirne tutti i segreti.
Al termine della partita i partecipanti dovranno compilare un questionario di gradimento e e potranno incontrare la creatrice del gioco per darle suggerimenti e opinioni.
Per partecipare alla sperimentazione basta inviare una mail a: maodidattica@fondazionetorinomusei.it indicando nome ed età del giocatore. Si verrà poi ricontattati per fissare una data per il test.
Nel giorno indicato il partecipante si dovrà recare presso la biglietteria del museo per ritirare il prototipo del set di gioco e le istruzioni necessarie.
VI aspettiamo per divertirvi con noi!
Attività gratuita. Prenotazione obbligatoria a maodidattica@fondazionetorinomusei.it
Sabato 14 e domenica 15 ottobre ore 10 – 17
I COLORI DELL’AUTUNNO
Palazzo Madama – workshop di acquerello botanico con Angela Petrini
Prima di entrare nell’inverno, le piante ci donano un’esplosione di colori incomparabile: nel Giardino Medievale si trovano le fioriture di ciclamini, rose, erbacee orticole, oltre alla grande varietà di foglie che iniziano ad assumere gli sgargianti, caldi colori del foliage autunnale.
Il workshop all’insegna dell’arte è dedicato a scoprire le potenzialità dell’acquerello come forma di studio – fedele e poetica al tempo stesso – della natura. Rappresentare queste piante significherà osservarne con attenzione le caratteristiche, per arrivare a conoscerne la morfologia e alcuni particolari che diversamente si perdono nel colpo d’occhio.
Angela Petrini accompagnerà i partecipanti in questo esercizio di attenzione e creatività seguendo i canoni della rappresentazione botanica che si tradurrà nella realizzazione di ritratti di piante semplici ma accurati.
Il corso è aperto a tutte le persone curiose e desiderose di mettersi alla prova. I principianti riceveranno un’impostazione di base, mentre i più esperti potranno esercitarsi nell’approfondimento della tecnica per rappresentare dettagli botanici particolarmente impegnativi: dipingere il giallo dei cotogni, rendere la granulosità di certe superfici, il viola-nero delle olive o la superficie color bronzo delle nespole.
Il corso ha una durata di 12 ore ed è accreditato per l’aggiornamento degli insegnanti (legge 170 del 21/03/2016 art. 1.5).
Angela Petrini, affermata acquerellista botanica, ha ottenuto il Diploma con lode in disegno e acquerello botanico dalla Society of Botanical Artists nel Regno Unito nel 2010, tra i suoi riconoscimenti più significativi la Golden Medal ricevuta dalla eminente Royal Horticultural Society al RHS London Orchid & Botanical Art Show 2018.
Prossimo appuntamento:
4 – 5 novembre 2023 ore 10-17 | Bacche e semi. La biodiversità della disseminazione
Materiale occorrente: acquerelli; pennelli tondi a punta fine numeri 4, 2, 0; matita HB; gomma morbida; carta liscia satinata 300 gr. formato 30×40 circa. A chi non avesse il materiale l’insegnante può fornire carta, pennelli e colori necessari per lo svolgimento del seminario al costo di 5 €. È necessario segnalarlo al servizio prenotazioni.
Costo: € 140 / ogni incontro
Posti disponibili per ogni appuntamento: 8
Prenotazione obbligatoria: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
Sabato 14 ottobre ore 11
LA CULTURA È PASSIONE DA COLTIVARE INSIEME
MAO – evento a cura dell’associazione MioMAO nell’ambito della Settimana della Cultura UNI.VO.C.A.
A cura del Luogotenente C.S. Cristian Lo Iacono, Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
La cultura è trainante per la nostra società, salvaguardata al massimo livello dalla previsione costituzionale dell’art. 9, in particolare per gli aspetti di tutela e di promozione a garanzia dell’integrità paesaggio, del patrimonio storico e artistico della Nazione per le future generazioni.
Il Luogotenente C.S. Cristian Lo Iacono presta servizio in questo reparto dal 2008, attualmente riveste l’incarico di Vice Comandante. Ha conseguito la specializzazione presso il Mibact e conseguito il master internazionale post laurea in “Cultural Property Protection in Crisis Response” presso l’Università di Torino. In ambito formativo ha tenuto conferenze, lezioni e svolto attività di docenza in ambito accademico e istituti di specializzazione, nonché a favore delle scuole di ogni ordine e grado nell’ambito del progetto incentrato sulle tematiche della legalità promosso dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Nel 2022-2023 è stato individuato quale formatore qualificato nell’ambito del corso alta formazione a favore dei volontari culturali facenti capo ad UNI.VO.CA.
Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, dal 1969, conduce la propria attività di reparto di polizia specializzato, forte di un primato mondiale che, nel corso degli anni, oltre alle indagini nello specifico settore, ha consentito di farne un riferimento per la formazione a favore di enti a vari livelli, in Italia e all’estero. Il Nucleo TPC di Torino è attivo sulle regioni Piemonte e Valle d’Aosta dal 2001. Nel corso di questi anni, oltre ai successi investigativi, ha assicurato la sicurezza di siti culturali disseminati sul territorio, il controllo preventivo, la formazione a livello regionale, in collaborazione con gli enti di tutela e con le organizzazioni che ne hanno fatto richiesta: musei, scuole, università.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
Sabato 14 ottobre ore 16.30
I FASTI DEL BAROCCO
Palazzo Madama – visita guidata tematica
Entrare a Palazzo Madama per essere accompagnati in una visita che garantirà un’ampia descrizione del periodo barocco. Nel Palazzo i fasti dell’epoca sono evidenti, roboanti, splendenti: è un vero e proprio linguaggio di lusso che rappresenta la magnificenza della Torino di Sei e Settecento. Filo rosso del racconto saranno gli artisti di corte, i viaggi, il gusto per il collezionismo e, in generale, la passione e la consapevolezza del potere dell’arte. Sarà possibile, infatti, ammirare capolavori quali le tele di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Caravoglia, Sebastiano Conca: alcuni dei nomi di spicco esposti nelle sale auliche del museo. Opere che costituivano i sontuosi sistemi decorativi dei palazzi della nobiltà sabauda e della dinastia regnante convergendo in un racconto iconografico tutto da scoprire in una visita ad hoc.
Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com
DOMENICA 15 OTTOBRE
Domenica 15 ottobre ore 10:30
FILA A NANNA
GAM – attività per le famiglie
“Sapete che a Torino esiste una Galleria d’Arte Moderna aperta a tutti. Per entrarci si passa sotto ad un albero storto che cresce dentro al marmo. Dentro è piena di quadri e statue che mi hanno raccontato la storia che state per ascoltare.” Inizia così il racconto del marinaio Fritz protagonista del podcast “Fila a nanna. Speciale musei” realizzato per la GAM dalla Fondazione TRG – Teatro Ragazzi e Giovani in collaborazione con Abbonamento Torino Musei, che insieme alla sua amata Daphne viaggia tra quadri e sculture del museo per salvare un mondo fatto di pietra. In occasione della pubblicazione del podcast il 26 maggio 2023 www.casateatroragazzi.it/pod-stories/ la GAM propone una attività dedicata alle famiglie, un’occasione per scoprire insieme, all’interno delle collezioni, i personaggi e i luoghi di questa incredibile storia. In laboratorio ricreeremo la magia del sogno e dell’avventura dipingendo originali federe che accompagneranno i bambini in un sonno fatto di arte e fantasia.
Costo: Euro 7 a partecipante
Costo aggiuntivo: adulti accompagnatori biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta
Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Domenica 15 ottobre ore 15
NATUR-ARTE
GAM – attività per le famiglie
Per celebrare l’inizio della stagione autunnale la GAM propone una attività rivolta a grandi e piccini sul tema della natura. A seconda di come l’uomo si rapporta col mondo esterno e di come la società reagisce agli eventi si possono notare delle influenze negli artisti e nel loro modo di raffigurare la Natura. Il percorso di visita partirà dall’opera La città che sale di Umberto Boccioni dove si racconta una società in pieno sviluppo nella quale scienza e tecnologia causano una forte antropizzazione del paesaggio. A partire dal secondo Dopoguerra e fino al movimento dell’Arte Povera invece, artisti come Eduardo Chillida, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio cominciano a modificare il loro modo di approcciarsi alla realtà naturale, studiandola, analizzandone le regole interne, recuperando materiali e temi che li rendono più vicini ai pensieri contemporanei. Negli spazi dell’Educational Area genitori e bambini avranno modo di sperimentare la tecnica della stampa su tela con materiali naturali.
Costo: € 7 a partecipante
Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta
Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Domenica 15 ottobre ore 16.30
IL PALAZZO DELLE MADAME REALI
Palazzo Madama – visita guidata tematica
Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours: biografie e ruoli che sono stati oggetto di mostre e focus che, nella visita proposta, occuperanno nuovamente un interessante spazio di approfondimento. Il percorso infatti fornirà una visione generale della collezione conservata in museo, focalizzando l’attenzione sugli anni in cui le due famose Reggenti qui vissero.
La visita si concentrerà sulle opere maggiormente a loro legate: ritratti, oggetti, mobili e scelte decorative in linea con la moda del tempo, traduzioni locali e rielaborazioni delle maggiori influenze provenienti dalle corti europee, che gli artisti del tempo seppero cogliere con sapiente maestria.
Una visita che getta uno sguardo mirato e attento a un importante periodo storico del palazzo.
Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com
MARTEDI 17 OTTOBRE
17 ottobre 2023 – 1° aprile 2024
HAYEZ. L’OFFICINA DEL PITTORE ROMANTICO
GAM – apre la mostra
a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni
in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera
Arte, storia e politica si intrecciano nella grande mostra che la GAM di Torino dedica al genio romantico di Francesco Hayez (Venezia 1791 – Milano 1882), accompagnando il pubblico alla scoperta del mondo dell’artista, all’interno dell’officina del pittore, per svelarne tecniche e segreti. Un percorso originale che pone a confronto dipinti e disegni, con oltre 100 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private cui si aggiungono alcuni importanti dipinti dell’artista custoditi alla GAM, come il Ritratto di Carolina Zucchi a letto (L’ammalata) e l’Angelo annunziatore. Aperta al pubblico dal 17 ottobre 2023 al 1° aprile 2024, l’esposizione “Hayez. L’officina del pittore romantico” è organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, da cui proviene un importante nucleo di circa cinquanta disegni e alcuni tra i più importanti dipinti, molti dei quali si trovavano nello studio del pittore, per quarant’anni professore di pittura all’Accademia. Oltre alle opere inedite o poco viste, si potranno ammirare in mostra alcuni dei capolavori più popolari, come La Meditazione dei Musei Civici di Verona – Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e l’Accusa segreta dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, cui è accostato Il Consiglio alla Vendetta, prestigioso prestito proveniente da Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz–Vienna.
Attraverso dieci sezioni in successione cronologica, il percorso espositivo inizia dagli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez ha goduto della protezione e dell’amicizia di Canova, fino alla prima affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità. Una speciale sezione focus è dedicata ai disegni per la Sete dei Crociati, la sua opera più ambiziosa e impegnativa, che il pittore aveva programmato come il suo capolavoro, eseguita tra il 1833 e il 1850 e destinata al Palazzo Reale di Torino, dove si può ancora ammirare. La mostra rievoca l’intensa vicenda biografica e il percorso creativo dell’artista, indiscusso protagonista del Romanticismo.
Info: https://www.gamtorino.it/it/evento/hayez/
GIOVEDI 19 OTTOBRE
Giovedì 19 ottobre ore 16:30
TEA TIME ART. Futurismo
GAM – workshop
Tea Time Art vuole essere una pausa dalle corse quotidiane, in un ambiente speciale come quello dell’Educational Area della GAM, dove incontrarsi, conoscersi e imparare facendo, per trascorrere un paio di ore in compagnia di persone nuove e arte. Questo ciclo di appuntamenti organizzati alla GAM permette di avvicinare il pubblico adulto al museo, inteso come luogo di scambio, conoscenza e integrazione. L’arte diventa uno strumento di vicinanza, scambio intellettuale e emotivo, trasformando gli spazi museali in luoghi di incontro e condivisione di conoscenze diverse. Le opere scelte per le attività contengono il racconto di esperienze personali degli artisti che rimandano ad altri insegnamenti per un confronto intellettuale, emotivo e fisico. Tutti gli appuntamenti prevedono una presentazione delle opere a cura delle guide di Theatrum Sabaudiae e una fase di attività pratica che permetta l’approfondimento di tecniche artistiche diverse.
Porta il tuo the preferito, noi ci mettiamo la tazza e la creatività, per delle pause d’arte a piccoli sorsi.
Giovedì 19 ottobre ore 16:30: Futurismo
La visita alle collezioni del 900 permetterà di approfondire i temi cari al futurismo: la modernità, la tecnologia, la velocità e il movimento. In laboratorio si lavorerà sul tema della città e le sue prospettive con la tecnica del pastello a olio.
Posti limitati, prenotazione obbligatoria
Costo: euro 15 a partecipante (comprensivi di biglietto d’ingresso al museo gratuito, visita guidata, attività pratica, materiali e tazza personalizzata)
Informazioni e prenotazioni: Theatrum Sabaudiae 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO. Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html |
11 ottobre 2023 – 7 aprile 2024
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino presenta IL MONDO DI TIM BURTON, la mostra dedicata
al genio creativo di Tim Burton, ideata e co-curata da Jenny He in collaborazione con Tim Burton e
adattata da Domenico De Gaetano per il Museo Nazionale del Cinema. Per la prima volta in Italia, la
mostra sarà allestita alla Mole Antonelliana dall’11 ottobre 2023 al 7 aprile 2024.
È un viaggio nell’universo visionario e nella creatività di Tim Burton e il nucleo principale
dell’esposizione si concentra sull’archivio personale del regista, mostrando un’incredibile varietà
della sua produzione creativa. Non solo quindi preziosi documenti ma anche disegni e bozzetti con i
temi e i motivi visivi ricorrenti da cui hanno preso vita i suoi personaggi che caratterizzano i suoi
mondi cinematografici distintivi.
“Quando il Museo del Cinema mi ha contattato per la mostra ho capito che era lo spazio perfetto –
racconta Tim Burton nella sua nota all’inizio del catalogo edito da Silvana Editoriale in occasione
della mostra. La Mole è iconica e una fonte di ispirazione, spero che pensiate lo stesso di questa
mostra. Mi auguro che vi piaccia”.
“Con questa mostra dedicata a Tim Burton il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio a un
grande artista di fama internazionale- sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del
Cinema. Il mostro ente conferma così il ruolo strategico e di rilievo che occupa tra le più importanti
istituzioni culturali, confermato anche dai frequenti apprezzamenti che riceviamo da esponenti del
mondo dello spettacolo. Siamo un’istituzione che guarda sempre avanti e ringrazio Tim Burton per
aver visto nella Mole Antonelliana la location perfetta per la sua bellissima mostra”.
“Ospitare Tim Burton a Torino è un sogno che si realizza – afferma Domenico De Gaetano, direttore
del Museo Nazionale del Cinema. L’immaginario fantastico dei suoi film ha accompagnato le nostre
vite, dai bambini agli adulti, conquistandoci con le sue storie e dando vita a opere universali e
personaggi indimenticabili che sono outsider rispetto al mondo che li circonda. Fondendo la magia
del cinema di Tim Burton con la magia dell’architettura, abbiamo trasformato la Mole Antonelliana nel
suo “laboratorio” creativo, la materializzazione delle sue fantasticherie d’artista per trasportare il
visitatore al centro del suo mondo stravagante, colorato e dark”.
Questa grande mostra immersiva è una sorta di viaggio esclusivo nella mente di un genio creativo,
l’esplorazione definitiva della produzione artistica, dello stile inimitabile e della prospettiva specifica
di Tim Burton. Allestita nell’Aula del Tempio, sulla rampa elicoidale e al piano di accoglienza della
Mole Antonelliana, la mostra è suddivisa in 9 sezioni tematiche e presenta oltre 550 opere d’arte
originali, raramente o mai viste prima, che vanno dagli esordi fino ai progetti più recenti, passando
per schizzi, dipinti, disegni, fotografie, concept art, storyboard, costumi, opere in movimento,
maquette, pupazzi e installazioni scultoree a grandezza naturale.
Sfruttando il verticalismo antonelliano, la suggestiva ambientazione permette ai visitatori di
immergersi nello straordinario universo di Tim Burton. La mostra infatti ripercorre le orme del regista e
dell’evoluzione della sua singolare immaginazione visiva di artista postmoderno multidimensionale,
in una sorta di autobiografia raccontata attraverso il suo processo creativo senza limiti. Attraverso la
presentazione unica dell’opera di Tim Burton, la sua visione unica trascende i mezzi e i formati,
rendendo chiaro come idee, temi e persino alcune immagini specifiche della sua arte siano finite nei
film più iconici che oggi associamo allo sfarzoso spettacolo cinematografico.
Molto prima del successo critico e commerciale nei generi live-action e animazione, Burton si è
ispirato ai film in televisione, alle animazioni, ai fumetti sui giornali, ai miti e alle favole raccontate a
scuola e ad altre forme di cultura popolare, incorporando queste influenze di sempre nella sua arte e
nei suoi film.
Tim Burton è anche protagonista di una straordinaria Masterclass e riceverà il premio Stella della
Mole come riconoscimento del suo contributo visionario e innovativo con il suo stile inimitabile alla
storia del cinema.
Durante tutta la durata della mostra verranno organizzate delle iniziative per il pubblico e delle
attività per le scuole, proiezioni dedicate al Cinema Massimo e cine-lezioni in collaborazione con
la Scuola Holden. Inoltre, il Museo organizza un ciclo di incontri di formazione rivolto agli insegnanti
e un workshop in collaborazione con Scuola Holden.
In occasione della mostra dedicata a Tim Burton, il Museo Nazionale del Cinema ha in programma al
Cinema Massimo la retrospettiva completa dei suoi lungometraggi che sarà suddivisa tra
novembre e febbraio 2023, e a cui si aggiungerà una “carta bianca” con una manciata di film amati
dal regista di Edward mani di forbice e che hanno contribuito a formare il suo sguardo unico nel
panorama internazionale. Si procederà in ordine cronologico, in modo da consentire allo spettatore di
fare un’esperienza unica, vedendo e rivedendo i film dal primo all’ultimo in modo da offrire una
visione completa della poetica di Burton
A completamento della mostra, vede la stampa il catalogo The World of Tim Burton, edito da
Silvana Editoriale, a cura di Domenico De Gaetano e con il coordinamento Fabio Pezzetti Tonion.
All’interno, un importante apparato di immagini e i testi di Tim Burton, Jenny He, Domenico De
Gaetano, Stefano Bessoni, Giona A. Nazzaro, Luca Beatrice.
SABATO 14 OTTOBRE 2023
IN OCCASIONE DELL’APERTURA DELLO STORE DI
“E. MARINELLA” A TORINO
NASCE “EMME”, IL NUOVO PROFUMO DELLA PRESTIGIOSA MAISON DI CRAVATTE
Una fragranza elegante e contemporanea che celebra l’Italia e la sua Bellezza: il packaging rende omaggio alle leggendarie sete di “E. Marinella” e il flacone è stato progettato dal grande designer internazionale Thierry De Baschmakoff
“EMME” come “Marinella”, “EMME” come “Made in Italy”, “EMME” come “Mansfield”: è proprio “EMME” il nome della nuova fragranza realizzata dalla maison di profumi d’eccellenza Mansfield per il brand “E. Marinella“, dal 1914 ambasciatore dell’eleganza e del Made in Italy nel mondo.
Sabato 14 ottobre 2023 l’azienda partenopea, simbolo delle cravatte sartoriali nel mondo, inaugurerà il suo nuovo store italiano negli spazi della magnifica Galleria San Federico di Torino. In occasione dell’apertura del capoluogo piemontese, verrà presentato EMME, “un profumo elegante e contemporaneo, che rende omaggio all’Italia, alla sua Bellezza e alla nuova apertura torinese del brand ‘E. Marinella’” spiegano Massimo e Simona Scalella dell’azienda Mansfield, che lancia – per l’autunno 2023 – la sua ventesima fragranza firmata per “E. Marinella”.
Passione, cultura e competenza fanno di Mansfield un brand che regala “emozioni olfattive” racchiuse nella memoria e pronte a essere riscoperte, proprio come avviene con EMME: l’elegante packaging del profumo rende omaggio al disegno di uno dei leggendari square, i quadrati in seta realizzati dalle seterie inglesi di Manchester per “E. Marinella”. Per EMME è stato scelto, in particolare, un ‘estratto’ da un disegno/pattern della collezione Archivio.
Il flacone è firmato dal grande designer internazionale Thierry De Baschmakoff che, proprio per Mansfield, ha progettato i flaconi della linea di profumi dedicata alla maison di cravatte “E. Marinella“, vanto del Made in Italy nel mondo.
Nelle sue Note di Testa, il profumo EMME mostra essenze di pompelmo, nelle sue Note di Cuore, invece, svela sentori di gelsomino, rosa e viola. Nelle Note di Fondo, infine, il profumo di Mansfield per “E. Marinella” rivela essenze di legno di cedro, muschio, legno di sandalo, legno di cedro Virginia, labdano, muschio bianco e patchouli.
Mansfield è un nome poco partenopeo, ma le sue origini riportano nel cuore di Napoli, dove l’azienda viene fondata nel 1997 dalla famiglia Scalella. Il desiderio di sottolineare le proprie radici e la creatività napoletana permette a Mansfield di legare il suo nome alle eccellenze della cultura e del Made in Italy. Da oltre un quarto di secolo, Mansfield firma profumi e fragranze che da Napoli, culla della cultura mediterranea, raggiungono ogni destinazione internazionale.
Non è un caso che, proprio nel 1997, sia nata la linea “E. Marinella“, ispirata e dedicata al leggendario brand delle cravatte e dell’eleganza anglo-partenopea. “L’incontro con Maurizio e Alessandro Marinella – spiegano i fratelli Massimo e Simona Scalella, vertici dell’azienda campana di profumi d’eccellenza – è l’incontro con il Made in Italy nella sua accezione più alta, è l’incontro con la Bellezza e il Mito dell’Italia, un luogo amato in tutto il mondo per il suo stile, la sua storia e la sua capacità di meravigliare”.
Ha superato 6mila firme la petizione online lanciata su Change.org da Silvia Borgiattino per chiedere di salvare il Goethe Institut, che rischia la chiusura. “Il Goethe Institut di Torino, il più antico in Italia e il secondo al mondo, chiude a gennaio per ragioni ‘riorganizzative’ lasciando la città priva di un punto di riferimento fondamentale per studenti, insegnanti e semplici amanti del tedesco”, spiega l’autrice della petizione, la quale ha frequentato l’Istituto. “C’è la consapevolezza che non sono i luoghi ma le persone a fare di un posto una casa. Una casa che vogliamo continuare ad abitare e a tenere aperta per tutto quello che ha rappresentato per noi e per Torino e per chi verrà dopo di noi.”
“Io e il tedesco abbiamo un’appassionata, tormentata e probabilmente infinita storia d’amore che si è consumata quasi tutta nei corridoi del Goethe-Institut Turin. Sabati mattina a cercare di capire i misteri del Konjunktiv 1 che sono e rimarranno tali, a buttare verbi a caso e preposizioni peggio ancora, a parlare che Trapattoni al confronto era Helmut Kohl e a chiedersi chi ce l’avesse fatto fare. Ma anche anni di insegnanti e compagni di scuola che sono diventati amici. Di storie che si sono intrecciate, di compagni persi di vista e di altri ritrovati”, racconta la promotrice dell’appello.
Tra i commenti dei firmatari, le fanno eco le voci di diverse persone che oltre ad aver firmato la petizione conoscono l’Istituto direttamente:
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“Primo Goethe Institut fondato al mondo, nel lontano 1954, nella prospettiva di una rinata cooperazione europea, straordinaria istituzione culturale, fiore all’occhiello della città che ha inventato il Salone internazionale del libro, dove peraltro la lingua tedesca sarà l’ospite dell’edizione 2024: Primo Levi ne fu allievo, noi della Freie Oberstufe e molti altri ne siamo allievi, da anni, per la ricchezza di stimoli culturali che riceviamo, non solo per la lingua che amiamo.. . Questi sono alcuni buoni motivi perché il nostro Goethe Institut continui a vivere” (Paola C.);
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“Una città come Torino non può perdere questo importante e prezioso collegamento con la Germania. I torinesi e chi vive a Torino non deve essere privato di questo centro culturale importante” (Carmela L.);
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“Ho studiato tedesco al “Goethe” di Torino. Lingua scelta per la mia prima professione, la musicologia. Ho insegnato tedesco 40 anni nelle scuole medie torinesi. Alunni e genitori entusiasti, centinaia di ragazzi hanno superato le certificazioni e ora?” (Luisa M.);
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“Il Goethe-Institut di Torino è stato insostituibile nella mia formazione professionale con i suoi insegnanti competenti, moderni, motivanti. Oggi chiuderlo significa lasciare un vuoto insensato nell’offerta formativa della città!” (Antonella C.)
LINK ALLA PETIZIONE: www.change.org/p/teniamo-aperto-il-goethe-institut-di-torino
Liberty a Palazzo Madama
Una mostra condurrà alla scoperta del Liberty e inviterà i cittadini nel progetto di riscoperta architettonica dal titolo “LIBERTYAMO”
La mostra autunnale per eccellenza che ospiterà Torino, curata e voluta dalla Fondazione Torino Musei, è prevista in ottobre dal titolo ”Liberty, Torino capitale”, una nutrita rassegna su architettura e arte ai tempi della Belle Epoque, ospitata a Palazzo Madama, Museo Civico D’arte Antica, dal 26 ottobre prossimo fino al 10 giugno 2024
Promossa da Palazzo Madama e dalla SIAT, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino con la collaborazione di Mondomostre, l’esposizione narra attraverso un centinaio di opere il ruolo fondamentale di una città come Torino per l’affermarsi del Liberty, un’arte che nella capitale sabauda divenne il fulcro di una storia capace di travolgere ogni aspetto della vita e della società.
Nel quarantennio della Belle Epoque, nei decenni di fiducia sconfinata nel progresso, un mondo senza più confini trova la sua espressione in un movimento artistico filosofico che con una squisita eleganza connette ogni cosa con linee dolci e sinuose capaci di intrecciarsi in modo armonico. È la nascita di uno stile che trova in Torino la sua capitale e nel parco del Valentino la propria cassa di risonanza, rendendolo protagonista dei nuovi valori della nazione e del progresso, oltre che cornice ideale per mettere in mostra la produzione italiana in campo artigianale, artistico, industriale e agricolo.
Di questa stagione assai feconda nel superamento del naturalismo in nome di un simbolismo decorativo, la mostra a Palazzo Madama rende conto con grandi sezioni strutturate della metamorfosi, parola chiave nel processo di cambiamento e di passaggio tra Ottocento e Novecento, che è stato un grande processo di trasformazione e metamorfosi estetica, sociale e geopolitica.
L’allestimento offre una prospettiva inedita sulle manifestazioni estetiche del Liberty in quanto i visitatori avranno l’opportunità di comprendere i meccanismi di creazione architettonica e estetica, percependo il processo creativo di opere che spaziano dall’architettura al design d’interni, dalle sculture ai lavori grafici alle decorazioni, agli oggetti d’uso, ai testi letterari, dalla poesia alla musica.
Tutti questi lavori sono contraddistinti dalla linea strutturale della natura, generatrice eterna di forme.
La mostra sarà accompagnata da un ricco programma di eventi dal titolo “Libertyamo”, che coinvolgerà i cittadini invitandoli a riscoprire le radici e le eccezionalità del contesto architettonico contemporaneo.
Liberty Torino Capitale
Palazzo Madama.
Museo Civico d’Arte Antica. Sala del Senato.
Piazza Castello. Torino.
Mara Martellotta