Cosa succede in città- Pagina 82

Successo di pubblico e di vendite per Flashback, la fiera italiana più eclettica e coinvolgente

Giunge al termine Flashback Art Fair, la manifestazione dedicata all’arte di tutti i tempi che, con la sua undicesima edizione dedicata alla Metamemoria, ha raggiunto il suo record di pubblico con più di 26.000 presenze tra collezionisti, esperti ed appassionati d’arte.

Di grande qualità le gallerie italiane e internazionali che hanno portato negli spazi di corso Giovanni Lanza 75 a Torino la propria proposta artistica: da Canaletto ad Ontani, da Hayez a Kounellis, dalle arti decorative a quelle figurative.

Diretta da Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, la manifestazione si è svolta, per la seconda edizione, negli spazi di corso Giovanni Lanza 75, sede di Flashback Habitat. Dal 2022 l’ex brefotrofio di Torino è animato da un programma orchestrato dal direttore artistico Alessandro Bulgini che dura tutto l’anno tra mostre, incontri, concerti e l’opera corale permanente “Una vita migliore. Frammenti di storie dell’I.P.I.” che restituisce al territorio la storia del luogo narrando storie intime e personali, ma incredibilmente universali perché legate a concetti che ci toccano da vicino come la nascita, la famiglia, l’identità, attraverso frammenti originali, raccolti grazie alla collaborazione di chi c’era all’epoca, documenti recuperati negli archivi storici della Provincia di Torino e testimonianze dirette.

Siamo tutti molto soddisfatti del risultato raggiunto, la fiera si conferma un appuntamento stimolante e quanto mai “contemporaneo” grazie all’offerta eclettica e trasversale. Gli espositori hanno effettuato delle vendite importanti e noi, grazie a loro abbiamo ospitato opere museali, che hanno saputo emozionare sia i collezionisti che il grande pubblico.

Ma il racconto di Flashback non si ferma, il 30 novembre apre al pubblico una nuova mostra dal titolo Times Square, la piazza del tempo, rappresentazione simbolica della relazione tra la storia dell’arte e il quotidiano.

Il numero dei visitatori è aggiornato alle ore 17.30 di domenica 5 novembre.

Visite record al Museo Nazionale del Cinema

È stata una settimana da numeri record quella appena trascorsa per il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Sono infatti stati 35.000 i visitatori della Mole Antonelliana da sabato 28 ottobre a oggi,  con una media di oltre 3.500 ingressi giornalieri e con punte di quasi 4.500 come la notte di Halloween e ieri, sabato 4 novembre.

“Proprio ieri abbiamo inaugurato i sabati con orario prolungato fino alle 22:00, e il pubblico ci sta dando ragione – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. Continueremo così fino all’Epifania, in modo da permettere al maggior numero possibile di persone di visitare la mostra “Il Mondo di Tim Burton” che sta riscuotendo un grandissimo successo, con i weekend da quasi tutto esaurito fino al prossimo anno”.

“La mostra di Tim Burton attira pubblico di ogni età – dichiara Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema -, incanta tutti con quella magia visionaria che solo il genio burtoniano sa trasmettere così bene. La Mole Antonelliana è il luogo perfetto per la sua arte, lo ha sottolineato Burton stesso e lo confermano le migliaia di visitatori che visitano ogni giorno i nostri spazi”.

Da sabato 28 ottobre a domenica 5 novembre boom di visitatori al MauTo

Ottimo risultato per il Museo Nazionale dell’Automobile nella settimana di Ognissanti: da sabato 28 ottobre a domenica 5 novembre i visitatori sono stati 11.800.

Il giorno di maggior affluenza è stato il 29 ottobre con un totale di 1957 ingressi.

Tante le iniziative che il Museo ha organizzato in queste festività, la maggior parte delle quali dedicate all’arte contemporanea: dalla presentazione del volume di Andrea Cortellessa dedicato agli scritti sull’arte di Giorgio Manganelli all’installazione The Velocity of Thought dell’artista newyorkese Paul Etienne Lincoln che, sabato mattina, ha incontrato il pubblico per una visita guidata. L’opera di Lincoln ha inoltre ispirato il laboratorio didattico della domenica mattina nel quale i bambini, dopo aver visitato il Museo e aver osservato il prototipo The Velocity of Thought, hanno utilizzato la tecnica del mosaico Lego per realizzare un modello rappresentativo dell’installazione.

Tutto esaurito anche per le visite guidate alla collezione custodita in Open Garage e alla mostra Una storia al futuro, dedicata ai 90 anni del Museo, che ha chiuso domenica 5 novembre con 108.772 visitatori.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Motta e la Bud Spencer Blues Explosion

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Per “Moncalieri Jazz” al Porto, si esibisce Sabrina Mogentale e Gilson Riveira. Al Teatro Colosseo arriva Raphael Gualazzi. Willie Peyote è di scena al Concordia di Venaria.

Martedì. Al’Otium Pea Club suona il quartetto Noi Duri in Pink.

Mercoledì. Al Lambic è di scena Lou Dalfin in versione acustica. Al Concordia si esibisce il rapper Il Tre. Per “Moncalieri Jazz” alle Fonderie Limone è di scena Karima preceduta da Osvaldo Di Dio e Ugo Viola.

Giovedì. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono Ensi e Nerone. Al Corso Parigi è di scena la cantante Carly Harvey. Alle Fonderie Limone si esibisce Serena Brancale e Elephant Claps.

Al Comala canta Paolo Archetti Maestri.

Venerdì. Alle Fonderie Limone tributo a Frida Kahlo con il messicano Israel Varela e il tributo a Calvino dal vocalist Albert Hera. All’Hiroshima arriva Motta con il suo nuovo disco “La musica è finita”. Allo Spazio 211 suonano i Cani Sciorri e Treehorn. Al Magazzino sul Po si esibisce Khalab. All’Off Topic suonano gli Studio Murena.

Sabato. Alle Fonderie Limone si esibiscono i We Wonder di Fabrizio Bosso. Alle OGR parte la tournèe dei Blues Spencer Blues Explosion. Al Folk Club suona il trio di Antonio Faraò. Al Magazzino sul Po si esibiscono gli Youff.

Domenica. Al Margot di Carmagnola sono di scena gli Antillectual. Finale di “Moncalieri Jazz” all’Auditorium Toscanini con un tributo a Lelio Luttazzi. L’Orchestra Rai diretta da Steven Mercurio e un gruppo di otto elementi con ospiti Bosso, Nico Gori e le Voci di Corridoio. L’Imbarchino ospita il duo Tarawangsawelas.

Pier Luigi Fuggetta

“Dare voce al silenzio” contro il bullismo e la violenza sulle donne

IL RISPETTO COME ANTIDOTO ALLA VIOLENZA

“Non si può tornare indietro, ma possiamo agire prima”

7 – 25 novembre: al via la campagna “Prima di” contro il bullismo e la violenza sulle donne organizzata da “Dare voce al silenzio” Onlus 

Appello alle scuole aperto a tutti gli istituti del Piemonte per l’anno scolastico 2023\2024.

Dare Voce al Silenzio Onlus” organizza una campagna denominata “Prima di…” contro il bullismo e la violenza sulle donne, e più in generale sui temi legati al rispetto, con lancio nelle giornate di martedì 7 e sabato 25 novembre.

La campagna ha l’obiettivo di coinvolgere le scuole piemontesi (studenti dai 12 ai 17 anni), iniziando martedì 7 novembre alle ore 9 dalConvitto Nazionale Umberto I, in via Bligny, 1, in cui verranno proiettati i tre video ideati e realizzati dal regista Giuseppe Bisceglia e dall’attore Max Liotta, che hanno l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti e i docenti sulle due tematiche della violenza e del rispetto. 

Prenderanno parte all’incontro gli studenti e le studentesse delle 2e e 3e classi del Liceo Classico Europeo, Liceo Classico Cambridge, Liceo Economico Sociale, Liceo Scientifico Cambridge e Liceo Scientifico Internazionale. Posti limitati: per prenotazioni scrivere all’indirizzo e-mail dell’associazione. 

Successivamente, verranno coinvolte altre scuole, a cominciare dal Liceo Regina Margherita con gli studenti del Liceo Scienze Umane, Liceo Economico Sociale e Liceo Linguistico.

L’appello alle scuole per aderire alla campagna è aperto: per tutti gli istituti che volessero partecipare, coinvolgendo i propri studenti e professori, questi sono i contatti: 

 

darevocealsilenzio@gmail.com

 

 

Il video che verrà lanciato il 7 novembre, a tema bullismo, ci racconterà la drammatica storia di Sara:

https://vimeo.com/870578515/6c8bbaf735

 

La storia si intreccia poi con altri due video che completano la narrazione, relativi alla sensibilizzazione per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che verranno diffusi sabato 25 novembre: seguirà comunicato stampa con dettagli dell’evento.

La Onlus inizierà con una introduzione dei concetti principali con breve lezione frontale seguita dalla proiezione dei video concepiti ad hoc, da cui fare partire l’interazione con i ragazzi per stimolare il dialogo, il confronto e la partecipazione attiva. I temi saranno trattati valorizzando le esperienze personali, le opinioni, i punti di vista, le emozioni dei partecipanti evitando generalizzazione e giudizi di merito. 

Il Progetto Dare Voce al Silenzio nasce nel 2014 dall’incontro di un gruppo di professionisti che opera da anni nell’ambito dei diritti delle donne e dei minori, accomunati dal desiderio e dalla volontà di operare efficacemente per la tutela di tali fasce deboli. L’idea di partire dalle scuole per “denunciare” casi di maltrattamenti tra minori nasce da un dato che, sia a livello regionale, che nazionale è allarmante: la percentuale di sottorilevazione delle segnalazioni di violenza interpersonale o abuso a livello nazionale è del 94% (proiezione nazionale sulla base delle stime effettuate a livello regionale) il che significa che solo 6 casi su 100 vengono presi in carico e il minore tutelato. Poiché la violenza sui minori è nel 90% dei casi intra-familiare, solo l’insegnante può avere la percezione e la sensibilità per vedere comportamenti o segnali che possono essere indicativi di un abuso o di violenza.

In questi anni, nel solco della Mission, l’Associazione ha organizzato incontri con gli Insegnanti di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria raggiungendo circa 2700 Insegnanti provenienti da 472 Istituti di Torino e del Piemonte, erogando 6290 ore di formazione agli insegnanti.

Sono attive collaborazioni e attività con l’Ordine degli Avvocati (Convegno sulle Separazioni conflittuali), la Polizia di Stato e il Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale di Torino.

Obiettivo principe di tutte le attività dell’associazione è quello di educare al rispetto come antidoto alla violenza: trasmettere ai giovani l’importanza di non ricorrere alla violenza nell’ambito delle relazioni, cercando di coinvolgere e sensibilizzare, affrontando e cercando di ridurre tutti quegli stereotipi che possono creare solo tensioni, privilegiando la diffusione di una cultura alternativa alla violenza. 

THE OTHERS ART FAIR Premio D’Amore, residenza d’artista di un mese a Torino a Felicija Dudoit

 

LA PIU’ GIOVANE ARTISTA DI CONTOUR ART GALLERY DI VILNIUS

 

Padiglione 3 di Torino Esposizioni – TORINO 

2 – 5 novembre 2023

www.theothersartfair.com

 

 

Torino, 4 novembre 2023 – Vince il Premio Piero D’Amore con la residenza d’artista di un mese a Torino, Felicija Dudoit la più giovane artista della galleria Contour Art Gallery di Vilnius (Lituania).

 

Il premio è stato assegnato questa mattina nel corso della fiera al Padiglione 3 di Torino Esposizioni dal Comitato “PDA AMORE E COLORE” dedicato a Piero D’Amore con la seguente motivazione: “Quest’anno il Comitato ha deciso di scegliere un’opera pittorica: è quindi stata selezionata Felicija Dudoit della galleria Contour Art Gallery. La scelta è stata ispirata dalla sensibilità dell’utilizzo del colore e dal messaggio di sogno, di immaginazione e prospettiva della giovane artista di Vilinus.” dichiara Claudia Bruno del Comitato Piero D’Amore.

 

“Sono molto orgogliosa di essere qui e felice che a vincere questo premio sia stata proprio la nostra arista più giovane” aggiunge la gallerista Vilma Macianskaite.

 

Lorenzo Bruni, coordinatore del board curatoriale di The Others commenta: “L’artista lituana, pittrice, lavora molto sulle suggestioni e sulle immagini dei viaggi, sull’incontro che realizza nei vari luoghi che visita. Ed ecco che una residenza di un mese a Torino, per quest’artista, vuol dire conoscere e mettersi in gioco, entrare in contatto con nuovi luoghi e persone. È per questo che la residenza vinta avrà anche un impatto molto importante sulla sua rilflessione artistica, ma soprattutto un impatto immediato sulle immagini delle opere pittoriche che realizzerà. Il premio riflette anche sul tema del colore, che per Felicija Dudoit è metafisico, e che qui sotto al cielo di Torino, dovrà riflettere su che cosa vorrà diventare.”

 

 

I PROSSIMI PREMI DI THE OTHERS ART FAIR

Sono sette i Premi, nazionali e internazionali, che verranno assegnati nel corso della dodicesima edizione della Fiera, tra cui quattro Premi di acquisizione e tre di residenza, a partire dal Premio del Comitato Piero d’Amore che offrirà, per il secondo anno consecutivo, una residenza d’artista a Torino per la durata di un mese. Il Premio “Prospettiva Insulare” proporrà invece una residenza a Tenerife per un artista under 35 residente in Italia che sarà ospitato per due settimane nello spazio che l’artista Giovanni Ozzola ha realizzato a Santa Cruz de Tenerife. Il “Nice (He)art Prize” creato da Francisca Viudes, darà al vincitore la possibilità di partecipare al “The (He)art for (He)art Program” con base nella città di Nizza.

 

Riguardo ai premi di acquisizione, riconfermano la loro partecipazione la Behnoode Foundation fondata da Benhoode Javaherpour con l’obiettivo di supportare artisti attraverso diverse iniziative; Operæ, il più diffuso sistema di archiviazione e gestione su smartphone e tablet per collezionisti, che sceglierà un’opera da inserire nella “Collezione Operæ”; Zenato Academy con il premio Zenato per la fotografia contemporanea nato con l’intento di sostenere i giovani artisti che si esprimono con il linguaggio fotografico; e, per la prima volta a The Others, Spazio 88, società di servizi, che prevede un premio di acquisizione rivolto a opere in grado di ispirare la fiducia nelle possibilità umane e di promuovere un sentimento di sicurezza e tranquillità.

 

 

IL BOARD CURATORIALE 

Il board curatoriale dell’edizione 2023 di The Others Art Fair è guidato da Lorenzo Bruni nel ruolo di Coordinatore. Critico e curatore d’arte, nato a Firenze che attualmente vive a Roma, dove insegna Arti visive contemporanee presso AANT e Teoria del Mercato Multimediale dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, mentre dal 2022 insegna Museologia all’Accademia Albertina di Torino. Fra le curatrici, che motivano anche la grande presenza di gallerie provenienti dai Paesi dell’Est c’è Lýdia Pribišová curatrice e storica dell’arte che vive a Bratislava, in Slovacchia, e che dal 2020 è curatrice presso la Kunsthalle di Bratislava e nello stesso anno è stata eletta presidente della sezione slovacca dell’AICA. Daniela Grabosch è inoltre presente nel board curatoriale quale artista viennese la cui pratica performativa migra tra mezzi digitali e fisici. Ha conseguito un MFA in Arte Performativa presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna e un BFA in Belle Arti e Media Digitali presso la Hochschule di Düsseldorf.

 

Sul filone dedicato al digital e content creator, quale coordinatrice del Public Program fra le novita di questa XII edizione anche la consulente artistica, scrittrice per diverse testate e autrice per Rizzoli illustrati, Elisabetta Roncati che nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media (Instagram e Tik Tok @artnomademilan).

 

Libertà ed Iran, a The Others Art Fair con il progetto “Sguardi dall’alto” di Labrys

Le città come i sogni possono nascondere un desiderio oppure il suo rovescio, la paura. Come in un sogno, la città rivela infatti la sua storia solo a chi sa leggere ciò che è scritto nei suoi confini e negli scorci delle sue vie. Quando una città si trasforma in teatro di guerra il sogno assume il sapore della paura.”

 

Si prosegue sul filone libertà ed Iran, a The Others Art Fair 2023 con il progetto “Sguardi dall’alto” di Labrys, (Torino) che nasce dal dialogo tra tre artisti sul tema “città e libertà” e si compone degli scatti del giornalista italiano Stefano Tallia, e delle interpretazioni pittoriche di due artiste iraniane Masoudeh Miri Shabnam Miri.

 

Mentre Stefano Tallia osserva le città scegliendo punti significativi dei conflitti che hanno attraversato o attraversano quei luoghi, Masoudeh Miri e Shabnam Miri posano lo sguardo sull’individuo con la loro pittura. Ne nasce un racconto che offre due punti di vista, quello del fotografo che ha raccontato i conflitti non essendone mai direttamente coinvolto e quello delle due pittrici iraniane che lo hanno vissuto durante la loro infanzia e adolescenza a Teheran. È un tema che ha accompagnato la vita professionale e artistica di tutti e tre.

 

Numeroso il pubblico che fin dalle prime ore del venerdì ha affollato il Padiglione 3 di Torino Esposizioni (GALLERY QUI). Si porsegue oggi con i premi attesi, nuovi talk sul filone ambiente tra attivismo e sostenibilità, ma anche mondo digitale e NFT, oltre alle performance proposte dalle gallerie internazionali.

 

DA OGGI AL VIA I PREMI DI THE OTHERS ART FAIR

Sono sette i Premi, nazionali e internazionali, che verranno assegnati nel corso della dodicesima edizione della Fiera, tra cui quattro Premi di acquisizione e tre di residenza, a partire dal Premio del Comitato Piero d’Amore che offrirà, per il secondo anno consecutivo, una residenza d’artista a Torino per la durata di un mese. Il Premio “Prospettiva Insulare” proporrà invece una residenza a Tenerife per un artista under 35 residente in Italia che sarà ospitato per due settimane nello spazio che l’artista Giovanni Ozzola ha realizzato a Santa Cruz de Tenerife. Il “Nice (He)art Prize” creato da Francisca Viudes, darà al vincitore la possibilità di partecipare al “The (He)art for (He)art Program” con base nella città di Nizza.

 

Riguardo ai premi di acquisizione, riconfermano la loro partecipazione la Behnoode Foundation fondata da Benhoode Javaherpour con l’obiettivo di supportare artisti attraverso diverse iniziative; Operæ, il più diffuso sistema di archiviazione e gestione su smartphone e tablet per collezionisti, che sceglierà un’opera da inserire nella “Collezione Operæ”; Zenato Academy con il premio Zenato per la fotografia contemporanea nato con l’intento di sostenere i giovani artisti che si esprimono con il linguaggio fotografico; e, per la prima volta a The Others, Spazio 88, società di servizi, che prevede un premio di acquisizione rivolto a opere in grado di ispirare la fiducia nelle possibilità umane e di promuovere un sentimento di sicurezza e tranquillità.

 

IL BOARD CURATORIALE 

Il board curatoriale dell’edizione 2023 di The Others Art Fair è guidato da Lorenzo Bruni nel ruolo di Coordinatore. Critico e curatore d’arte, nato a Firenze che attualmente vive a Roma, dove insegna Arti visive contemporanee presso AANT e Teoria del Mercato Multimediale dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, mentre dal 2022 insegna Museologia all’Accademia Albertina di Torino. Fra le curatrici, che motivano anche la grande presenza di gallerie provenienti dai Paesi dell’Est c’è Lýdia Pribišová curatrice e storica dell’arte che vive a Bratislava, in Slovacchia, e che dal 2020 è curatrice presso la Kunsthalle di Bratislava e nello stesso anno è stata eletta presidente della sezione slovacca dell’AICA. Daniela Grabosch è inoltre presente nel board curatoriale quale artista viennese la cui pratica performativa migra tra mezzi digitali e fisici. Ha conseguito un MFA in Arte Performativa presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna e un BFA in Belle Arti e Media Digitali presso la Hochschule di Düsseldorf.

 

Sul filone dedicato al digital e content creator, quale coordinatrice del Public Program fra le novita di questa XII edizione anche la consulente artistica, scrittrice per diverse testate e autrice per Rizzoli illustrati, Elisabetta Roncati che nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media (Instagram e Tik Tok @artnomademilan).

 

 

PROGRAMMA DEL WEEK – END E PROSSIMI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

 

 

SABATO 4 NOVEMBRE 2023

 

11.30-12.00 Premiazione Premio Comitato PDA Amore e Colore

 

12.30-13.30 Booktalk

 

14.30-15.30 Incontro con le curatrici di The Others: Focus on Slovacchia: arte, storia e cultura contemporanea. Dall’indipendenza al padiglione della Biennale di Venezia.

Con BLU: GALLERY, DOM JÁNA HÁLUVažec (SK), DOT.CONTEMPORARY, MESTO; EQO, SPISSKY HRHOV; FLAT GALLERY, BRATISLAVA; NASTUPISTE, TOPOLKANY; SOPA GALLERY, KOSICE, ROSARIA IAZZETTA

 

15.30-16.00 Premiazione Premio Operæ

 

16.00-16.30 Question TimeArte e Attivismo: focus sulla sostenibilità ambientale. Dibattito sull’uso dell’arte come mezzo di attivismo sociale e politico, e come i giovani artisti possono influenzare il cambiamento sociale attraverso la loro arte.

Con ULTIMA GENERAZIONE, CARLO MEZZALAMA (FRIDAYS FOR FUTURE), SIMONE SENSI, MANUEL MACADAMIA

Modera: Giulio Alvigini

 

16.30-17.30 Talk: Arte e Attivismo: focus sulla sostenibilità ambientale. Dibattito sull’uso dell’arte come mezzo di attivismo sociale e politico, e come i giovani artisti possono influenzare il cambiamento sociale attraverso la loro arte.

Con ULTIMA GENERAZIONE, CARLO MEZZALAMA (FRIDAYS FOR FUTURE), SIMONE SENSI, MANUEL MACADAMIA

Modera: The Others / Artuu Mag

 

17.30-18.00 Question Time: Arte, Identità e Autenticità: intelligenza artificiale, NFT e nuove tecnologie e loro rapporti con la creazione artistica ed il ruolo che potrebbe assumere nel futuro l’essere un artista.

Con REBECCA PEDRAZZI, VINCENZO MARSIGLIA, CAFFE’DESIGN (GIULIANO e RAFFAELE) 

Modera: Giulio Alvigini

 

18.00-19.00 Talk: Arte, Identità e Autenticità: intelligenza artificiale, NFT e nuove tecnologie e loro rapporti con la creazione artistica ed il ruolo che potrebbe assumere nel futuro l’essere un artista.

Con REBECCA PEDRAZZI, VINCENZO MARSIGLIA, CAFFE’DESIGN (GIULIANO e RAFFAELE) 

Modera: The Others / Artuu Mag

DOMENICA 5 NOVEMBRE 2023

 

11.30-12.00 Premiazione Premio Spazio88

 

12-12.30 Premiazione Premio Behnoode Foundation

 

14.30-15.30 Booktalk con Elisabetta Roncati “Arte Queer. Corpi, segni. storie” (Rizzoli, 2023)

 

15.30 -16.00 Premiazione Premio Zenato Academy

 

16.00-16.30 Question Time: Cultura e nuovi mezzi di comunicazioneda Instagram a Tik Tok.

Con CARLO LONGO (WEBALVOLO), DAVIDE GAVIOLI.

Modera: Andrea Joly

 

16.30-17.30 Talk: Cultura e nuovi mezzi di comunicazioneda Instagram a Tik Tok.

Con CARLO LONGO (WEBALVOLO), DAVIDE GAVIOLI.

Modera: The Others / Artuu Mag

 

17.30-18.00 Question TimeArte, gender e queerness: come la visione dei corpi sta cambiando nel mondo artistico e culturale

Con MATTIA OZZY, RUBEN MONTINI, MURAT CINAR, LUCA FRATI, GIANNI MORETTI, VALERIYA PLIEKHOTKO

Modera: Andrea Joly

 

18.00-19.00 Talk: Arte, gender e queerness: come la visione dei corpi sta cambiando nel mondo artistico e culturale

Con MATTIA OZZY, RUBEN MONTINI, MURAT CINAR, LUCA FRATI, GIANNI MORETTI, VALERIYA PLIEKHOTKO

Modera: The Others / Artuu Mag

 

LE PERFORMANCE DI SABATO E DOMENICA

 

FLAT GALLERY

Figurazione animistica

 

Artist: Viktor Fuček,

4.11.2023, tra 17.00 e le 18.00

 

Descrizione: Un dialogo performativo con una pittura consapevole che non è semplicemente una superficie per registrare stati viscerali, ma nello spirito animistico è essa stessa un’entità consapevole. Insieme esploreremo l'”epistemologia relazionale” qui rappresentata, rendendo presente la consapevolezza che l’identificazione del sé si basa sulle relazioni con gli altri, piuttosto che su qualsiasi caratteristica distintiva del “sé”. Invece di concentrarci su un “sé” essenzializzato e modernista (l'”individuo”), iniziamo a vederci come un insieme di relazioni diverse, alcune delle quali coinvolgono “non umani”.

 

GIORDANO BOETTI EDITIONS

IPERCONNESSE

 

Artist: duo L.U.P.A.

 

4. 11. 2023, dalle 15.00 alle 17.00, e dalle 18.00 alle 21.00

5. 11. 2023, dalle 15.00 alle 17.00, e dalle 18.00 alle 21.00

 

Descrizione: Con Iperconnesse LU.PA crea un ponte di connessione con lo spazio espositivo attraverso i suoi corpi e al di fuori di esso attraverso i dispositivi tecnologici. La performance nasce da una riflessione sulla condizione dell’essere iper-connessi nella società contemporanea e il grado elevato di prestazione che ci viene costantemente richiesto.

L’efficienza, intesa come capacità costante di rendimento, di azione e produzione con il minimo scarto di tempo, ci porta ad espandere lo spazio raggiungibile attraverso la tecnologia e a gestire

contemporaneamente più situazioni. Mutuando l’immagine della ginnasta ritmica che fa esercizi e capriole mentre l’attrezzo volteggia in aria e deve rimanere connessa ad esso per trovarsi in un preciso momento e in una precisa

posizione a riprenderlo, così LU.PA con la sua performance dà immagine e corpo alla difficoltà dell’essere connesse ad un lavoro che richiede presenza, concentrazione e impegno mentre il resto della vita va avanti e irrompe incurante, chiedendo efficienza.

 

SLOVAK PERFORMING UNIT

 

L’artista Maja Štefančíková, che insegna all’Academy of Fine Arts and Design di Bratislava in collaborazione con gli studenti (Celestína Minichová, Silvia Sviteková, Alžbeta Štrbová, Andrea Tušimová, Veronika Verešová), preparerà una serie di brevi contributi performativi per The Others Art Fair.

Attraverso situazioni performative, attireranno il pubblico all’interazione e cercheranno di sensibilizzare la percezione nel mondo delle operazioni artistiche, arricchire la sua esperienza artistica e coinvolgerlo nel processo di creazione di un’opera d’arte.

La partecipazione a The Others Art Fair è stata sostenuta dall‘Academy of Fine Arts and Design di Bratislava.

 

Stare until you fly ongoing action

4. 11. 2023, 12:00-13:00, 17:00-19:00

 

The Art of Small Talk  ongoing action

4. 11. 2023, 12:00-13:00, 17:00-19:00

 

Faster Than Light

4. 11. 2023, 18:00 (circa 30 min)

Guided tour with. Meeting point: Entrance – via Petrarca 39/b

“I due Papi” al Gioiello, sino a domenica: il testo di McCarten per due grandi interpreti

Anthony McCarten, classe 1961, origini neozelandesi, drammaturgo e sceneggiatore affermato, più volte candidato agli Oscar, ha il gusto per le biografie. Ogni sua scrittura cinematografica adocchia un personaggio, lo scompone e lo ricompone, lo scava a fondo, ne considera vizi privati e pubbliche virtù, successi e disfatte, in un racconto umano, compatto, doloroso, a tratti sgradevole. Ha guardato a Whitney Huston, nella “Teoria del tutto” al fisico Stephen Hawking, a Winston Churchill nell”Ora più buia”, a Freddie Mercury in “Bohemian Rhapsody”. Nel 2019 ha scritto per il regista brasiliano Fernando Meirelles “I due Papi” basato sul suo testo teatrale “The Pope” andato in scena due anni prima.

Fino a domani, sul palcoscenico del Gioiello, la versione italiana del testo, nella traduzione di Edoardo Erba e per la regia di Giancarlo Nicoletti. Due atti, un paio di duetti di una lirica di alto rango tra le figure di Ratzinger e Bergoglio, lo scandaglio di due caratteri e di due vite all’opposto, il piacere dello studio e della musica per l’uno, la contemplazione e la consapevolezza amara della non eccessiva simpatia nei cuori dei fedeli che si stanno assottigliando sempre più, l’attaccamento imperturbabile a una dottrina solida da secoli; la vitalità sconcertante, il calcio e il tango le sue passioni, l’operato diretto verso i poveri che abitano i sobborghi e la sporcizia e la miseria di Buenos Aires, l’uomo venuto dai confini del mondo, dell’altro. Un modus vivendi che non può non guardare con occhio critico allo stato della Chiesa e alle sue contraddizioni, alla ricchezza ostentata, all’immobilismo che la pervade, un’esistenza che si rifiuta di farne ancora parte e che caldeggia le proprie dimissioni, partendo il cardinale Bergoglio alla volta di Roma con la sua richiesta tra le mani e con un paio di scarpe non più certo nuove ai piedi. Anche papa Benedetto, nel febbraio del 2013, accusando problemi di stanchezza, di insicurezza verso un Dio a cui non si sente più troppo accanto, una responsabilità troppo grande per lui, annuncia le dimissioni, parola rara nella storia del papato, mai più usata – se non “per viltade” – da circa settecento anni, dal rifiuto di Celestino V (ma: “Santità, qualcuno vi obbliga a questo?”, una domanda a cui forse nessuno ha mai voluto dare una risposta).

Papa e cardinale si confrontano, nel verde dei giardini vaticani e sotto le bellezze pittoriche della cappella Sistina, nell’urtarsi delle idee e delle conclusioni, nei modi aspri iniziali dell’uno e delle suppliche dell’altro; per lasciare posto, in seguito, ad un’amicizia, ad un conforto reciproco, alle confessioni che invadono ogni chiacchierata, la scoperta e lo smascheramento delle zone oscure di entrambe le esistenze, da un lato il non aver in nessun momento mai preso posizione contro il regime di Videla, della giunta militare che arrestava, torturava, stuprava e mandava le proprie vittime a morire in mezzo all’oceano; dall’altro quel regime hitleriano ormai del tutto dimenticato e le dichiarazioni negative nei confronti del mondo islamico, lo scandalo degli abusi sessuali sui bambini che da anni agita la Chiesa, sempre coperto, magari con i colpevoli spostati impunemente da una parrocchia all’altra, la fuga di notizie all’interno del Vatiliks e le profonde divisioni sulla gestione della banca vaticana. Questo e molto altro nel racconto di McCarten, che non è certo un saggio, il pretesto per imporre allo spettatore una serata ad alto tasso filosofal/teologico. È l’intreccio ottimamente costruito di dialoghi che spingono a rivedere circa vent’anni di Storia, a confrontarsi con le parole e con gli atti, a ripensare a quanto di negativo ci sia stato e ci sia su ogni versante, a inquadrare magari con impensata esattezza due uomini così lontani tra loro, a domandarsi quanto ci sia ancora da dire e da riflettere su quel passaggio di testimone.

Nicoletti orchestra con garbo (magari con un finale calcistico di troppo), solidamente al servizio dei due interpreti, le riflessioni e i sorrisi che nascono dentro il racconto, ottimamente coadiuvato dall’eleganza delle scene di Alessandro Chiti; interpreti che sono Giorgio Colangeli (Benedetto) e Mariano Rigillo (Bergoglio), in stato di grazia entrambi, un piacere vederli muoversi in scena e ascoltarli, capaci di catturare ogni angolo, ogni sfumatura del testo, di mostrare le aperture e le ambiguità, le sicurezze e i dolori, la quotidianità e la fatica di un servizio che dovrebbe sempre confinare con il divino.

Elio Rabbione

Fondazione Torino Musei, una settimana di appuntamenti culturali

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3 – 9 novembre 2023

VENERDI 3 NOVEMBRE

 

Venerdì 3 novembre ore 22

THE PHANTASMAGORIA OF JATHILAN. Una performance di RAJA KIRIK con Silir Pujiwati e Ari Dwiyanto

MAO – performance nell’ambito del public program di Trad u/i zioni d’Eurasia all’interno delle Antiche Ghiacciaie del Mercato Centrale Torino – in occasione di Artissima

Frutto di un’ampia ricerca artistica sulla storia dell’isola, con la loro pratica artistica i Raja Kirik riflettono sulla violenza, l’oppressione e la resistenza che hanno plasmato Giava. Così come al tempo del colonialismo olandese le danze trance erano d’uso tra i giavanesi per esprimere rifiuto del dominio coloniale e un ardente desiderio di libertà, i Raja Kirik dimostrano come la musica, la danza e i rituali forniscano ancora oggi potenti mezzi narrativi contro il dominio e la violenza straniera.

In The Phantasmagoria of Jahtilan, il duo, accompagnato da Silir Pujiwati (un’acclamata cantante solista esperta nella tradizione giavanese) e Ari Dwiyanto (performer, regista, coreografo e uno dei fondatori del Yogyakarta Bengkel Mime Theatre) rielabora la danza del cavallo Jathilan, una trance dance popolare celebre a Giava e utilizzata per dare forza dopo una sconfitta.

Jathilan è l’acronimo di “Jarane jan tjil-thilan”, che si traduce in “cavallo che balla in modo irregolare”. L’attuale forma di Jathilan si sviluppò dopo la Guerra di Giava (combattuta tra i ribelli giavanesi e l’impero coloniale olandese dal 1825 al 1830) come pratica comune per far fronte alla sconfitta subita per mano dell’Impero olandese e alla devastazione causata dalla conseguente guerra civile. Nelle danze venivano usati dei cavalli di bambù per esprimere sostegno ai cavalieri del leader ribelle, il principe Diponegoro, che avevano combattuto coraggiosamente contro le forze coloniali olandesi. Nonostante la sconfitta subita dai ribelli, la danza Jathilan raffigura una vittoria immaginaria della cavalleria locale contro demoni, mostri o colonizzatori. Questa performance eroica ha quindi molteplici scopi: intrattenere, incoraggiare, guarire e unire le persone in un rituale contro l’oppressione.

The Phantasmagoria of Jathilan è una rielaborazione della tradizione Jathilan, che ne reinterpreta musiche, voci e movimenti. Ritmi elettronici sincopati si combinano con percussioni metalliche di strumenti fatti in casa che inducono alla trance. Il canto meravigliosamente monotono in uno stile melismatico ripetitivo e accattivante si intreccia con melodie cadenzate che sgorgano da strumenti a fiato improvvisati.

Con una propulsione frenetica e apparentemente infinita, la musica di Raja Kirik abbraccia un’ampia portata emotiva.

Ingresso libero fino a raggiungimento capienza massima. Prenotazione consigliata.

Per info e prenotazioni: info.torino@mercatocentrale.it

SABATO 4 NOVEMBRE

 

Sabato 4 e domenica 5 novembre ore 10 – 17

BACCHE E SEMI. LA BIODIVERSITÀ DELLA DISSEMINAZIONE

Palazzo Madama – workshop di acquerello botanico con Angela Petrini

Mediante la dispersione dei loro semi, nell’apparente immobilità dell’autunno, le piante hanno già occupato nuovi territori, nuovi spazi per riprodursi evitando il sovraffollamento.

Ogni specie ha sviluppato organi di forme e caratteristiche ottimali per il raggiungimento dello scopo; così i frutti dell’acanto esplodono, lanciando i semi a metri di distanza, quelli dell’acero volano portati dal vento come eliche, l’artiglio del diavolo ha frutti ricurvi e uncinati per aggrapparsi alle zampe degli animali.

Il workshop propone un’escursione attraverso il disegno e il colore, in questo poco conosciuto mondo dei semi, prendendo spunto dalle piante presenti nel Giardino Medievale.

Angela Petrini accompagnerà i partecipanti in questo esercizio di attenzione e creatività seguendo i canoni della rappresentazione botanica che si tradurrà nella realizzazione di ritratti di piante semplici ma accurati.

Il corso è aperto a tutte le persone curiose e desiderose di mettersi alla prova. I principianti riceveranno un’impostazione di base, mentre i più esperti potranno esercitarsi nell’approfondimento della tecnica per rappresentare dettagli botanici particolarmente impegnativi: dipingere il giallo dei cotogni, rendere la granulosità di certe superfici, il viola-nero delle olive o la superficie color bronzo delle nespole.

Il corso ha una durata di 12 ore ed è accreditato per l’aggiornamento degli insegnanti (legge 170 del 21/03/2016 art. 1.5).

Angela Petrini, affermata acquerellista botanica, ha ottenuto il Diploma con lode in disegno e acquerello botanico dalla Society of Botanical Artists nel Regno Unito nel 2010, tra i suoi riconoscimenti più significativi la Golden Medal ricevuta dalla eminente Royal Horticultural Society al RHS London Orchid & Botanical Art Show 2018.

Materiale occorrente: acquerelli; pennelli tondi a punta fine numeri 4, 2, 0; matita HB; gomma morbida; carta liscia satinata 300 gr. formato 30×40 circa. A chi non avesse il materiale l’insegnante può fornire carta, pennelli e colori necessari per lo svolgimento del seminario al costo di 5 €. È necessario segnalarlo al servizio prenotazioni.

Costo: € 140 / ogni incontro

Posti disponibili per ogni appuntamento: 8
Prenotazione obbligatoria: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Sabato 4 novembre ore 11

CON TESTI – STORIE E LIBRI PER TUTTI

Palazzo Madama – laboratorio di lettura inclusivo per bambini 0/6 anni

Palazzo Madama apre le porte a CON TESTI, progetto culturale che prevede diverse azioni per promuovere la lettura come mediatore di inclusione a supporto dell’infanzia e della genitorialità.

Nel corso dell’appuntamento verranno letti libri tradotti in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa, libri che contengono pagine gioco interattive, testi funzionali alla lettura multimodale, silent book, libri di sole illustrazioni.

CON TESTI è promosso dalla Fondazione Paideia, insieme a ASL Città di Torino con la Casa della Salute dei Bambini e dei Ragazzi, Associazione Abbonamento Musei, CCW Cultural Welfare Center, Comune di Torino con le Biblioteche Civiche Torinesi e TorinoReteLibri Piemonte.

L’attività progettuale è realizzata con il finanziamento del Centro per il libro e la lettura.

Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria:

011.4429629 o madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Sabato 4 novembre ore 13

ARTISSIMA BOOK CORNER | PRESENTAZIONE DEL LIBRO MICHELE TOCCA. REPOUSSOIR

GAM negli spazi di Artissima – presentazione del volume a cura di Elena Volpato dedicato alla mostra

Artissima – Book corner – Oval Lingotto fiere – via Giacomo Mattè Trucco 70, Torino

Intervengono l’artista, la curatrice e Alberto Mugnaini, storico dell’arte, esperto di pittura.

Il libro, edito da Corraini in occasione della personale presso la GAM di Torino, raccoglie accanto ad alcune delle opere pittoriche più rilevanti di Michele Tocca, un saggio critico della curatrice e quattro scritti che lo stesso Tocca ha dedicato ad alcuni artisti ottocenteschi presenti nelle collezioni del museo che si dedicarono, come Tocca, alla pittura di paesaggio en plein air. Book Design: Chiara Costa

Progetto vincitore del PAC 2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

Info: https://www.gamtorino.it/it/evento/artissima-book-corner-presentazione-del-libro-michele-tocca-repoussoir/

Sabato 4 novembre ore 15

DECLINAZIONI CONTEMPORANEE

MAO – presentazione delle nuove opere di Marzia Migliora, Kengo Kuma, Lee Mingwei e Francesco Simeti

Dal 2022, sotto la direzione di Davide Quadrio, il MAO ha inaugurato un programma di residenze d’artista e commissioni site specific che individua nell’arte contemporanea il mezzo per favorire la nascita di nuove interpretazioni e narrazioni plurali, oltre che il motore di valorizzazione del patrimonio museale, in un dialogo virtuoso capace di generare connessioni inattese.

In occasione di Artissima 2023, il MAO ha il piacere di presentare al pubblico quattro nuove prestigiose commissioni frutto di questo progetto pluriennale: Il Rituale del Serpente di Marzia Migliora, Le son de la pierre di Lee Mingwei (entrambi in residenza al Museo per il biennio 2022-2024), Flying Kodama di Kengo Kuma e Gigli, cinghiali, qualche carpa e poi conigli, galline e asini in gran quantità di Francesco Simeti, in residenza al MAO a partire da ottobre 2023.

Ingresso libero.

DOMENICA 5 NOVEMBRE

 

Domenica 5 novembre

MICHELE TOCCA. Repoussoir

GAM – chiude la mostra in Wunderkammer

A cura di Elena Volpato

Chiude oggi la mostra Michele Tocca. Repoussoir, progetto vincitore del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. La mostra, curata da Elena Volpato, è nata dalla volontà della GAM di Torino di acquisire un gruppo di opere di Michele Tocca (Subiaco, 1983), un pittore capace di porsi all’osservazione del mondo con l’immediatezza di una interiore first-timeness: con il candore di uno sguardo che sa vedere tutto come fosse la prima volta, eppure coltiva una profonda conoscenza dei meccanismi della visione, delle strutture di pensiero e delle eredità che l’arte ci tramanda. Questa sua capacità di essere interamente nell’istante presente, di sentire il motivo all’impronta e, al contempo, di vedersi vedere, di sorvegliare ogni sua decisione, di “dimenticare a memoria” nei propri atti le matrici pittoriche che appartengono ai secoli passati, ha portato a immaginare un’esposizione che potesse tenere insieme queste due tensioni fatte di schiettezza attuale e conoscenza della storia. Pochi, meditati, studi pittorici di piccole dimensioni, realizzati direttamente sulla natura da artisti come Antonio Fontanesi, Massimo d’Azeglio e Giovanni Battista De Gubernatis, sono stati tratti dalla collezione di Ottocento della GAM e disposti in alto sulle pareti, come fossero degli appunti ideali, mentre le serie pittoriche di Michele Tocca scorrono sulla linea di visione.

https://www.gamtorino.it/it/evento/michele-tocca-repoussoir/

 

Domenica 5 novembre ore 10.30, 12, 15, 16.30

DUEMILA ANNI DI VITA

Palazzo Madama – visita guidata allo scavo archeologico

Dal 1934 le collezioni del museo civico furono trasferite a Palazzo Madama, edificio iconico della città che nel 1884 era stato oggetto di scrupolose indagini sotto la guida di Alfredo d’Andrade.

Per celebrare i 160 anni del museo, è possibile usufruire di un’occasione unica: accompagnati da archeologhe specializzate, i partecipanti esploreranno la Corte Medievale per poi scendere al livello della fondazione romana e scoprire la complessa stratificazione dei vari livelli di insediamento che si sono susseguiti dall’epoca romana al Settecento.

È obbligatorio indossare scarpe basse con suola di gomma. Il percorso prevede rampe e fondo sconnesso e non è dunque accessibile a persone con difficoltà o disabilità motoria.

Posti limitati.

Costo: 12 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

MARTEDI 7 NOVEMBRE

 

Martedì 7 novembre ore 18.30

ANIMO CHEN. UNA BREVE ELEGIA

MAO – talk dell’artista Animo Chen con Ramona Ponzini in occasione dell’apertura dell’esposizione

Martedì 7 novembre alle ore 18.30 il MAO ha il piacere di presentare l’artista e illustratore taiwanese Animo Chen in dialogo con Ramona Ponzini, artista e performer. Durante l’incontro, a cura di add Editore, verranno presentate l’edizione italiana del volume Una breve elegia e la mostra delle tavole estratte dal libro omonimo e da Love letters, ultimo lavoro di Chen.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

Dal 7 novembre 2023 a 7 gennaio 2024 il MAO ospita l’esposizione Una breve elegia, a cura di add Editore, che raccoglie un’ampia selezione di tavole dell’artista e illustratore taiwanese Animo Chen estratte dai suoi due ultimi lavori, Una breve elegia Love Letters.

In un processo di conversione di parole in immagini, le illustrazioni di Animo Chen restituiscono un racconto denso e delicato, un’esplorazione della mancanza, della perdita, della lontananza, dell’amore, con un linguaggio che permette alla poesia di prendere corpo nel colore e nelle immagini.

Nei suoi lavori l’artista indaga i sentimenti più profondi e viscerali dell’essere umano e racconta con tratto leggero ma di grande potenza visiva la gioia, il dolore, i desideri minuti di ogni giorni: il primo incontro di un bimbo con la morte, la vita di una coppia in campagna, in una casa infestata dalle zanzare, il viaggio di una ragazza in una città lontana, alla ricerca del suo amato.

L’esposizione è realizzata con il contributo del Ministero della cultura della Repubblica di Cina (Taiwan).

 

 

MERCOLEDI 8 NOVEMBRE

 

Mercoledì 8 novembre ore 18

LE PIANTE NELLA STORIA DEL GIARDINO

Palazzo Madama – nuovo ciclo di conferenze botaniche

Prende avvio un nuovo ciclo di appuntamenti, a cura di Edoardo Santoro, curatore del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madamaper approfondire la storia e le caratteristiche di molte delle piante presenti nei giardini: cinque conferenze per scoprire aspetti storici, botanici e ornamentali di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale in giardini, parchi e orti botanici.

Un viaggio che partirà dall’Estremo Oriente passando dal Sud dell’Africa e dal Nord dell’America per arrivare naturalmente in Europa dove la tradizione botanica e la passione di giardinieri e appassionati ha portato queste piante alla fama internazionale in ogni stagione dell’anno: in inverno e primavera con ellebori, primule e viole, narcisi e giacinti, in estate e autunno con ortensie, gerani e pelargoni.

Il ciclo di incontri si chiuderà con una visita primaverile al giardino, riservata a chi si iscriverà al ciclo completo, passando dunque da suggestive e inedite immagini proiettate durante gli incontri alle fioriture reali presenti in giardino.

Calendario e programma

 

Mercoledì 8 novembre ore 18: Ellebori

Mercoledì 6 dicembre ore 18: Ortensie

Mercoledì 10 gennaio 2024 ore 18: Primule e viole

Mercoledì 7 febbraio 2024 ore 18: Narcisi e giacinti

Mercoledì 6 marzo 2024 ore 18: Gerani e pelargoni

Mercoledì 10 e mercoledì 17 aprile ore 16: visita al giardino riservata ai partecipanti al ciclo completo di conferenze

Costo: singola conferenza €15; ciclo completo di 5 conferenze: intero € 60; ridotto € 50 (riservato Abbonati Musei; insegnanti, Amici Fondazione Torino Musei, guide turistiche Provincia di Torino).

Prenotazione obbligatoria.

Info e prenotazioni: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

GIOVEDI 9 NOVEMBRE

 

Giovedì 9 novembre ore 14.30

LIBERTY IN BORGO CRIMEA

Palazzo Madama – percorso guidato in città

Primo di tre percorsi, legati alla mostra Liberty. Torino Capitale, in corso a Palazzo Madama fino al 10 giugno 2024, che intendono presentare tre aree della città fortemente caratterizzate da costruzioni sorte durante il periodo del Liberty con esempi di edifici destinati sia alla residenza che alla produzione e all’istruzione. Passeggiando lungo le strade sarà possibile cogliere esempi di architetture e decorazioni ispirate sia all’Art Nouveau floreale che ai modelli più geometrici tipici dello Jugendstill.

Borgo Crimea è un antico borgo precollinare, che vide il suo sviluppo verso la fine del XIX secolo, specialmente dopo la costruzione del ponte sul Po, dedicato a Umberto I, in occasione dell’Esposizione del 1911. Lungo Corso Fiume e le vie adiacenti vennero costruite numerose residenze dell’alta borghesia con forti connotazioni legate al nuovo stile Liberty ancora visibili.

Prossimi appuntamenti

 

Venerdì 24/11Un nuovo quartiere al posto della Cittadella

Domenica 03/12Palazzina Lafleur e la bizzarria del nuovo stile Liberty

Costo singolo itinerario: 14€ intero; 11€ ridotto (possessori di Abbonamento Musei, fruitori della visita guidata alla mostra Liberty. Torino Capitale, under 18); gratuito under 6

Pacchetto tre visite: 38€ intero; 29€ ridotto

Durata: 2 ore

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

Ritrovo ore 14.30 in Corso Fiume angolo Corso Moncalieri


Theatrum Sabaudiae
 propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

ARTISSIMA appuntamento annuale con l’arte declinato al suo superlativo

ALL’OVAL DI TORINO DAL 3 AL 5 NOVEMBRE 2023

Come di consueto la manifestazione ripropone gli interrogativi che da sempre hanno interessato l’umanità: che cos’è l’arte, quale ne è la sua funzione, il bello, il buono, l’utile…  .

A questi interrogativi tentarono di rispondere Eraclito, Platone, Aristotele, Plotino, i secoli bui del Medioevo, l’Umanesimo, il Classicismo, il Rinascimento, il Barocco, l’Illuminismo, l’Ottocento fino ad arrivare al 1911 allorchè Ambrose Bierce, nel suo dizionario del diavolo, scrisse: “Arte. Parola che non ha nessuna definizione”.

Parlando con gli amici ho avuto la percezione che questi interrogativi non abbiano ancora avuto risposta. Ho sentito frasi come: “Ma sono io che non capisco l’arte contemporanea?, Per me l’arte finisce con Piero della Francesca, Ho la sensazione che l’arte contemporanea sia fatta solo per i creduloni”. 

Vorrei che queste mie poche righe accompagnassero il visitatore offrendogli la possibilità di comprendere ciò che si accinge a vedere.

L’arte è la traduzione della realtà sociale con i mezzi espressivi tipici della propria epoca, o più semplicemente, è l’immagine riflessa della Società con un unico avvertimento: l’Artista (gli artisti con la a minuscola sono semplici sperimentatori) è un contemporaneo così contemporaneo che i suoi contemporanei lo considerano un Anticipatore.

Difficilmente i contemporanei comprenderanno appieno l’opera dell’Artista (più avanti di loro perché hanno saputo cogliere i germi del rinnovamento della Società) così come parimenti i visitatori di Artissima non comprenderanno appieno il messaggio che è stato loro indirizzato: il pianeta è prossimo al suo punto di non ritorno, i ghiacciai si sciolgono, il livello dei mari si alza, il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, ma noi, che ogni giorno dobbiamo fare i conti con questa trasformazione epocale, non ne abbiamo ancora contezza: ecco che l’Arte ci soccorre e ci viene in aiuto.

Ogni giorno i telegiornali, la carta stampata, i Media in generale ci mettono in guardia su quanto stia accadendo, ma noi ciechi e sordi ci rifiutiamo di accorgercene: la nostra tecnologia super avanzata ci offre strumenti utili a quantificare quanto fin qui accaduto, il numero di specie di animali già estinti e quelli già condannati all’estinzione e a predire l’imminente catastrofe ambientale oramai prossima, ma l’Artista, spiazzandoci completamente, parla di quanta cura gli Indios dell’Amazzonia ripongano nell’ambiente circostante. Loro credono o sanno che ogni creatura della foresta Amazzonica sia dotata di un’anima, sia che sia un essere umano, sia che sia un animale, un fiore o un frutto. 

I migliori artisti del pianeta sono stati convocati ad Artissima per parlarci, a modo loro, della cura dell’ambiente. Non tutti ci riusciranno, ma se anche uno solo riuscisse in questa impresa il Mondo si salverebbe. 

Se pertanto l’Arte è la traduzione della realtà sociale questa edizione di Artissima ci pone di fronte alla drammaticità della scelta che l’Umanità è chiamata ad operare: cessino le guerre, lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali e si riponga tutta l’attenzione alla cura dell’ambiente così come gli Indios dell’Amazzonia, nella loro inconsapevole saggezza, fanno da secoli.

L’uomo, messo con le spalle al muro, comprenderà allora che non esistono tante definizioni di Arte, ma una costante trasformazione della Società che di volta in volta viene rappresentata dall’Artista che ha saputo coglierla prima dei suoi contemporanei.

Buona trentesima edizione! 

 

Emanuele Farina Sansone